Cita:
anunnako ha scritto:
rispondendo a Enkidu: quindi tu pensi che fossero creature che vivessero in acqua?? anziché uomini dotati di apparecchiature subaquee come pinne maschere ecc...???
la domanda che mi faccio é come mai l`uomo molto spesso abbia raccontato miti riguardo l`origine della conoscenza,del progresso parlandone come il frutto di un aiuto "divino" anziché di un proprio traguardo
No, io non penso che fossero creature che vivessero in acqua anziché essere dei sommozzatori, io penso che SIANO ANCHE ADESSO esseri acquatici in quanto anche le persone che le hanno viste di recente le descrivono così!
Certo, alcune testimonianze legate agli USO fanno pensare anche ad alieni sommozzatori, ma di fatto altre parlano chiaramente di umanoidi acquatici.
Sul fatto poi che praticamente ogni cultura affermi che le conoscenze umane abbiano delle origini non-umane la questione si fa più difficile.
Di fatto, solo nell'epoca moderna l'uomo si sente veramente artefice della propria esistenza, senza dover ricorrere continuamente all'idea di un intervento divino.
Per noi oggi è naturale pensare che, se un uomo scopre qualcosa di nuovo, non è per volontà divina ma per le sue capacità.
Un tempo non era così. Per gli antichi, e per i popoli cosiddetti "primitivi" contemporanei, era una costante credere che cose come le arti, l'agricoltura, l'allevamento, l'artigianato, le istituzioni sociali e familiari fossero state introdotte da una divinità o da un eroe-antenato civilizzatore, o da uno spirito della natura.
Per esempio, sui monti del Trentino c'è la leggenda che l'arte di produrre i vari latticini dal latte fresco sarebbe stata insegnata a una ragazza da una specie di spirito delle foreste, il Salvanel, affine ai Fauni e agli Gnomi silvani, che l'aveva rapita. Una volta tornata nel suo villaggio, aveva insegnato alla gente come produrre burro, formaggio e ricotta.
Qualcuno può anche credere che si tratti di un ricordo di antichi insegnanti non-umani realmente esistiti, e di origine aliena, ma gli antropologi attribuiranno la cosa invece alla necessità dell'uomo pre-scientifico di attribuire l'origine di ogni cosa in una causa superiore all'uomo, e più antica di esso.