Qui si affrontano discussioni su argomenti riguardanti l'Ufologia moderna, ricerche e misteri.
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12/12/2010, 16:08

AMMETTIAMO ci siano due forze su questo pianeta:una spiritualizza,l'altra materializza

dal punto di vista umano la cosa migliore é l'equilibrio relativo tra queste due forze

ogni quid che porta via da questo equilibrio é da considerarsi di per sé stesso non umano e non uso etichette per definirlo.

quindi,per farla breve,l'unico modo per mantenersi nell 'area umana é quello di mantenere questo equilibrio

viceversa,perdendolo,ci si porta in una zona che non è più umana,almeno nel sensop pieno del termine ma
tende a un polo,alla polarizzazione.

Una volta polarizzati si é per così dire squilibrati e questo sempre,sia che il polo si presenti come positivo o negativo.

Ua volta polarizzati,se ci si ferma su un polo si conferma e si rinforza anche l'altro,e cosî via in un gioco di alternanza,dualità,conflitto che non finisce mai.

Ora,a parte il discorso sugli alieni,il punto é questo:restare in un'area di relativo equilibrio,che talvolta diventa anche relativo squilibrio.

Il resto non dovrebbe interessarci né attrarci perché si porta dietro il suo contrario,sempre,sia esso alieno,spiritico o altro ancora.

[^]

12/12/2010, 19:47

Penso che sarebbe ora che qualcuno scrivesse una "storia dell'ufologia" trattandola come un oggetto di studio culturale e storico.
Certo, sono d'accordo sul fatto che dopo 63 anni di ufologia, dal lontano 1947, siamo ancora qua ad aspettare che l'esistenza di visitatori alieni diventi un fatto accertato ed accettato da tutti... qualcosa non va. Cosa? Se gli UFO esistessero veramente, si sarebbe dimostrata la loro esistenza da tempo, ma se non esistessero, oggi nessuno ci crederebbe più.... eppure vediamo invece che sempre più gente ci crede, ma nessuno trova le prove definitive..... qualcosa non va.
É il problema in sé che ha qualcosa che non abbiamo valutato, o non abbiamo valutato qualcosa in noi stessi?
Che io sappia, nessuno finora ha fatto una storia dell'ufologia partendo dagli inizi e non limitandosi a parlare di casistiche e di dibattiti, o di personaggi singoli, ma di analizzare come il fenomeno si è evoluto e trasformato in questi 63 anni nelle masse e negli ufologi stessi.
Perché? Forse perché non interessa a nessuno? E forse non interessa a nessuno perché in fin dei conti tutti vogliamo che le cose restano così, e che così possiamo continuare che il problema sia FUORI di noi anziché DENTRO, potendo dare così la colpa ai governi, ai mass media, all'altro ufologo che per noi è un deficente, ai bufalari che screditano l'ufologia, agli scienziati che sono ottusi, alle masse che sono indifferenti, al mancato sviluppo evolutivo spirituale dell'umanità, al Diavolo, agli alieni che hanno fatto patti demoniaci con gli americani, etc; .... ma magari la "colpa" è da un'altra parte, magari è più vicina di quanto noi possiamo immaginare, magari dentro la nostra incapacità di guardarci da fuori e vederci per quello che siamo.....
Lo so, sono sibillino.... è che ho delle difficoltà a cercare di spingere a pensare in un modo nuovo il problema.....

12/12/2010, 22:43

Enkidu ha scritto:

Penso che sarebbe ora che qualcuno scrivesse una "storia dell'ufologia" trattandola come un oggetto di studio culturale e storico.
Certo, sono d'accordo sul fatto che dopo 63 anni di ufologia, dal lontano 1947, siamo ancora qua ad aspettare che l'esistenza di visitatori alieni diventi un fatto accertato ed accettato da tutti... qualcosa non va. Cosa? Se gli UFO esistessero veramente, si sarebbe dimostrata la loro esistenza da tempo, ma se non esistessero, oggi nessuno ci crederebbe più.... eppure vediamo invece che sempre più gente ci crede, ma nessuno trova le prove definitive..... qualcosa non va.
É il problema in sé che ha qualcosa che non abbiamo valutato, o non abbiamo valutato qualcosa in noi stessi?
Che io sappia, nessuno finora ha fatto una storia dell'ufologia partendo dagli inizi e non limitandosi a parlare di casistiche e di dibattiti, o di personaggi singoli, ma di analizzare come il fenomeno si è evoluto e trasformato in questi 63 anni nelle masse e negli ufologi stessi.
Perché? Forse perché non interessa a nessuno? E forse non interessa a nessuno perché in fin dei conti tutti vogliamo che le cose restano così, e che così possiamo continuare che il problema sia FUORI di noi anziché DENTRO, potendo dare così la colpa ai governi, ai mass media, all'altro ufologo che per noi è un deficente, ai bufalari che screditano l'ufologia, agli scienziati che sono ottusi, alle masse che sono indifferenti, al mancato sviluppo evolutivo spirituale dell'umanità, al Diavolo, agli alieni che hanno fatto patti demoniaci con gli americani, etc; .... ma magari la "colpa" è da un'altra parte, magari è più vicina di quanto noi possiamo immaginare, magari dentro la nostra incapacità di guardarci da fuori e vederci per quello che siamo.....
Lo so, sono sibillino.... è che ho delle difficoltà a cercare di spingere a pensare in un modo nuovo il problema.....


sono totalmente daccordo con te:

penso che questa sia una cosa da fare,prima di tutto e secondariamente in modo critico ed essenziale.

Ê vero che noi abbiamo una resistenza notevole nel riconoscere TUTTE LE PARTI DI NOI,anche quelle scomode,pericolose : di solito risolviamo la cosa,come scrivi giustamente,nel proiettarle e immaginarle fuori di noi,

Siamo una specie piuttosto diffidente,paranoide e nel contempo un tantino maniacale: qualcuno o qualcosa...ci minaccia...noi siamo le vittime...ecc...

Questi meccanismi sono molto diffusi :scissione di parti del sé,loro proiezione sull'esterno,mancata integrazione interiore,ecc...

Infatti,o ci aspettiamo alieni...buoni o alieni cattivi,come se esistessero
esseri o enti che possano esserlo in un modo cosî scisso:gli alieni,se esistono,sono esseri problematici come noi,compositi e se sono davvero evoluti bene si presenterebbero integri e quesot già ci metterebbe un tantino in crisi.

Fagliela capire a tutti coloro che ,in buona fede sicuramente,si dibattono in questi dilemmi cercando risposte,forse,alla loro problematica interiore.

Ti ricordi quando,in un film di Star Trek,un vulcaniano nota il primo volo a curvatura degli umani e decide di prendere contatto perché per loro questa era la condizione per un primo contatto?

Bene,io la metto così:nel momento in cui gli umani sapranno "volare" metaforicamente,cioé muoversi sul pianeta integri e consapevoli,allora forse....ci sarà un contatto con alieni evoluti sul serio.

Per ora,mi pare che siamo ancora alle prese con l'idea sciamanica che il male deve essere espulso e non elaborato,che il pericolo viene da altri,
che i problemi sono dovuti a fattori quasi estranei o di qualche natura superiore,insomma siamo ancora dentro la magia e un certo tipo di religione,di filosofia,di ideologia.

Psicologicamente siamo ancora adolescenti quando non bambini,e
abbiamo un modo ambivalente,contraddittorio,spesso estremistico in un senso o in un altro,di vivere e vedere le cose.

Ti ringrazio per questo tuo post perché mette il dito su una piaga anche ufologica tutta da sanare.

ciao [^]

13/12/2010, 11:00

Enkidu ha scritto:

Penso che sarebbe ora che qualcuno scrivesse una "storia dell'ufologia" trattandola come un oggetto di studio culturale e storico.
Certo, sono d'accordo sul fatto che dopo 63 anni di ufologia, dal lontano 1947, siamo ancora qua ad aspettare che l'esistenza di visitatori alieni diventi un fatto accertato ed accettato da tutti... qualcosa non va. Cosa? Se gli UFO esistessero veramente, si sarebbe dimostrata la loro esistenza da tempo, ma se non esistessero, oggi nessuno ci crederebbe più.... eppure vediamo invece che sempre più gente ci crede, ma nessuno trova le prove definitive..... qualcosa non va.
É il problema in sé che ha qualcosa che non abbiamo valutato, o non abbiamo valutato qualcosa in noi stessi?
Che io sappia, nessuno finora ha fatto una storia dell'ufologia partendo dagli inizi e non limitandosi a parlare di casistiche e di dibattiti, o di personaggi singoli, ma di analizzare come il fenomeno si è evoluto e trasformato in questi 63 anni nelle masse e negli ufologi stessi.
Perché? Forse perché non interessa a nessuno? E forse non interessa a nessuno perché in fin dei conti tutti vogliamo che le cose restano così, e che così possiamo continuare che il problema sia FUORI di noi anziché DENTRO, potendo dare così la colpa ai governi, ai mass media, all'altro ufologo che per noi è un deficente, ai bufalari che screditano l'ufologia, agli scienziati che sono ottusi, alle masse che sono indifferenti, al mancato sviluppo evolutivo spirituale dell'umanità, al Diavolo, agli alieni che hanno fatto patti demoniaci con gli americani, etc; .... ma magari la "colpa" è da un'altra parte, magari è più vicina di quanto noi possiamo immaginare, magari dentro la nostra incapacità di guardarci da fuori e vederci per quello che siamo.....
Lo so, sono sibillino.... è che ho delle difficoltà a cercare di spingere a pensare in un modo nuovo il problema.....
QUOTO..............!!!!! [:)]

13/12/2010, 13:01

Enkidu ha scritto:

Cosa? Se gli UFO esistessero veramente, si sarebbe dimostrata la loro esistenza da tempo, ma se non esistessero, oggi nessuno ci crederebbe più.... eppure vediamo invece che sempre più gente ci crede, ma nessuno trova le prove definitive..... qualcosa non va.


Sono d'accordo su tutto (specialmente la conclusione) tranne che sul punto che ho citato. Nemmeno dei fantasmi abbiamo alcuna prova, ma ancora tantissime persone da secoli credono nella loro esistenza. Certe idee sono dure a morire.

Quindi può darsi che il problema UFO sia davvero inesistente come quello dei fantasmi (cosa che io non credo), oppure che sia reale e che gli ufo siano oggetti veri e concreti dei quali ancora non sappiamo nulla.

13/12/2010, 15:00

a proposito di fantasmi e affini,c'é una ipotesi interessante mutuata dalla ricerca psicologica:

sembra che,perlomeno in molti casi,le persone che hanno questo tipo di esperienza siano un tantino sfasate rispetto al tempo.

In altre parole proiettano sul futuro immediato o prossimo aspetti del proprio passato remoto:questo sembra fare brutti scherzi nel loro presente.

In altre parole,i fantasmi e altro non sarebbero altro che figure sbiadite
o distorte del loro passato inconscio,che in qualche modo non hanno ben capito ed elaborato o da cui non riescono a staccarsi.

Non si tratta di allucinazioni psicotiche o disturbi gravi,si tratta piuttosto di una specie di biopsicofeedback :
la cosa particolare di questi disturbi...se sono tali...é che sembrano provenire da questa confusione tra passato e futuro,ma hanno col presente solo referenti di situazioni,stati d'animo ,ecc...

Quiindi non si tratta di problemi gravi ma di uno strano modo di vivere nel tempo:queste persone stanno per così dire un passo avanti nel futuro,ma questo futuro é connesso con un passato problematico e quindi tinge il presente
proiettandovi questi contenuti.

Naturalmente potrebbe anche essere connesso con un passato piacevole o vissuto come tale,ecc... ma il risultato poi é il tipo di fantasma o di entità che vedono o percepiscono con il colore emotivo annesso.

La verifica di questa ipotesi é stata fatta partendo dal fantasma nel presente con il suo background e risalendo poi attrraverso una specie di elastico temporale al passato,elaborandolo.

I risultati sembrano confermare l'idea .

Forse quesot si potrebbe dire anche nel caso di molte abductions ma non ne sono sicuro:bisognerebbe partire
dal vissuto personale qui ed ora e dai fantasmi relativi e quindi risalire nel tempo all'indietro fino al momento
in cui si sono per così dire formati o hanno formato una specie di complesso elaborando poi il tutto.

Malanga nell'ipnosi regressiva fa qualcosa di simile ma al contrario:va a ritroso nel tempo,trova questi contenuti
poi comunica con loro quindi li...scaccia come estranei remoti.

Bisognerebbe forse soffermarsi dapprima sulla fantasmatica in questione,iniziare ad elaborarla,liberarla da questo suo continuo trainare la persona e risalire al punto di origine del problema.

È un'idea naturalmente,ma non ne sono sicuro.

[^]
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