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Argomento bloccato

11/02/2011, 13:27

Lawliet ha scritto:

rmnd ha scritto:

In un paese normale nessuno potrebbe pensare che solo i politici siano corrotti, faziosi, incapaci o miopi, mentre la magistratura sia pura e casta..


Con la differenza che per diventare politico basta essere figlio di Bossi, o comunque basta essere un quaquaraquà (preferibilmente con tanti soldi) che parla per frasi fatte e senza alcun titolo di studio, disposto a vendere il proprio sedere al primo che passa. Per diventare magistrato, invece, occorre farsi un mazzo quadrato di studio, e riuscire ad avere una brillante carriera giudiziaria.


Se studiare a memoria significa farsi il mazzo..

...e allora si faccia una legge (ma si dovrebbe cambiare la costituzione) che impedisca ai non laureati di ricoprire qualsiasi ruolo politico, nazionale e locale.

Sempre che questo sia davvero la soluzione migliore per selezionare una classe politica valida.
Allora la Minetti con (si dice) due lauree dovrebbe essere un politico di spessore.
[:o)]
Ultima modifica di rmnd il 11/02/2011, 13:33, modificato 1 volta in totale.

11/02/2011, 13:34

greenwarrior ha scritto:

Comincio con questa.

http://www.leganord.org/0865_Norme_pacc ... legati.pdf

http://www.leganord.org/public/Rassegna ... 545_01.pdf

http://www.leganord.org/homepage/doc/im ... iliari.pdf


Green, molte delle norme del pacchetto sicurezza sono risultate inapplicabili anticostituzionali e in contraddizione con le normative europee e si è dovuto abrogarle e rimuoverle, altre si è dovuto rettificarle e riformularle.
In ambito di immigrazione il pasticcio è assoluto.
Alla lotta contro il crimine non è stato fornito alcun supporto ne di mezzi ne di uomini come attestano le recenti proteste delle forze dell'ordine.
E' stata fatta passare la norma che impedisce di usare le intercettazioni per le indagini
In merito di sicurezza urbana non è cambiato assolutamente nulla.
le ronde....dobbiamo parlarne davvero?
Questa legge è l'emblema della lega: demagogia e inutilità assoluta, finto fare per ingraziarsi l'elettorato.

Agricoltura. A che son serviti questi fondi? In Lombardia e Piemonte viene dato il via libera al primo campo di mais OGM. E' la politica di tutela del territorio e delle risorse locali? Solo belle parole

L'ultimo link contiene una correzione alla normativa del pacchetto sicurezza [:(]...

Questa situazione illustra esattamente i motivi per cui la lega non ha il mio apprezzamento.

11/02/2011, 13:40

rmnd ha scritto:
Allora la Minetti con (si dice) due lauree dovrebbe essere un politico di spessore.
[:o)]


Sì, la prima in mignottologia e la seconda lenonologia. La prima gli è venuta facile, naturale diciamo. La seconda è una specializzazione, un master bocchiniano ... ops bocconiamo (maledetti typo!)

11/02/2011, 13:50

Per curiosità, la prima è una mini-laurea in igiene dentale...e la seconda laurea in cos'è?

11/02/2011, 13:52

Blissenobiarella ha scritto:



Green, molte delle norme del pacchetto sicurezza sono risultate inapplicabili anticostituzionali e in contraddizione con le normative europee e si è dovuto abrogarle e rimuoverle, altre si è dovuto rettificarle e riformularle.
In ambito di immigrazione il pasticcio è assoluto.
Alla lotta contro il crimine non è stato fornito alcun supporto ne di mezzi ne di uomini come attestano le recenti proteste delle forze dell'ordine.
E' stata fatta passare la norma che impedisce di usare le intercettazioni per le indagini
In merito di sicurezza urbana non è cambiato assolutamente nulla.
le ronde....dobbiamo parlarne davvero?
Questa legge è l'emblema della lega: demagogia e inutilità assoluta, finto fare per ingraziarsi l'elettorato.

Agricoltura. A che son serviti questi fondi? In Lombardia e Piemonte viene dato il via libera al primo campo di mais OGM. E' la politica di tutela del territorio e delle risorse locali? Solo belle parole

L'ultimo link contiene una correzione alla normativa del pacchetto sicurezza [:(]...

Questa situazione illustra esattamente i motivi per cui la lega non ha il mio apprezzamento.




Tue legittime interpretazioni.
Ma ti ricordo quello che hai detto in difesa di vendola dopo l' attacco subito da Grillo a Anno zero. Più o meno suonava così:
Le buone idee spesso debbono scontrarsi con i compromessi della politica.
Sulle normative europee, stendiamo un velo pietoso.
Ultima modifica di greenwarrior il 11/02/2011, 13:53, modificato 1 volta in totale.

11/02/2011, 14:00

No green. Quando fai una legge e la fai applicare devi fare anche in modo che sia funzionale, se no è uno spreco di tempo e di soldi pubblici, i nostri. Se fai passare una legge che non serve a nulla ( e dopo quasi due anni è evidente che il pacchetto sicurezza non ha raggiunto gli scopi per cui è stato varato) solo per poter dire che hai fatto passare una legge stai facendo demagogia che è una bella parola per dire che stai prendendo per il fondoschiena chi ti vota. E poi cosa ti fa pensare che quello che ho detto su Vendola sia un tentativo di salvataggio? Non lo era, Vendola ha disilluso molte delle persone che hanno creduto in lui, perchè ad un certo punto si è piegato alle logiche della politica. Ma almeno lo ha fatto facendo appunto politica e non demagogia.

11/02/2011, 14:09

rmnd ha scritto:

Se studiare a memoria significa farsi il mazzo..


Beh non richiederà intuito o intelligenza, ma almeno ti rende consapevole ed abile nell'ambito in cui ti stai inserendo. E' il minimo, insomma.

...e allora si faccia una legge (ma si dovrebbe cambiare la costituzione) che impedisca ai non laureati di ricoprire qualsiasi ruolo politico, nazionale e locale.


Fosse per me ogni ruolo politico dovrebbe essere assegnato ad una persona con almeno una laurea al merito (ministro dell'economia -> laurea in economia, ad esempio).
Non sarà sinonimo di efficienza, ma almeno è un inizio.

Sempre che questo sia davvero la soluzione migliore per selezionare una classe politica valida.
Allora la Minetti con (si dice) due lauree dovrebbe essere un politico di spessore.


Se ci fosse un ruolo istituzionale riguardante l'igiene dei denti...
Ultima modifica di Lawliet il 11/02/2011, 14:09, modificato 1 volta in totale.

11/02/2011, 14:09

Blissenobiarella ha scritto:

No green. Quando fai una legge e la fai applicare devi fare anche in modo che sia funzionale, se no è uno spreco di tempo e di soldi pubblici, i nostri. Se fai passare una legge che non serve a nulla ( e dopo quasi due anni è evidente che il pacchetto sicurezza non ha raggiunto gli scopi per cui è stato varato) solo per poter dire che hai fatto passare una legge stai facendo demagogia che è una bella parola per dire che stai prendendo per il fondoschiena chi ti vota. E poi cosa ti fa pensare che quello che ho detto su Vendola sia un tentativo di salvataggio? Non lo era, Vendola ha disilluso molte delle persone che hanno creduto in lui, perchè ad un certo punto si è piegato alle logiche della politica. Ma almeno lo ha fatto facendo appunto politica e non demagogia.


Non è passata per l' ostruzzionismo cieco e bieco di chi con il suo falso buonismo, vuole rendere l' italia un crogiuolo ingestibile.

11/02/2011, 17:43

Così nacque il superpartito pm-sinistra: "Nei '90 Pds usò i giudici anti-sistema"

Un ex pezzo grosso di Magistratura Democratica: "Nelle procure italiane chi è di destra è muto"

Tutto cominciò da una paginata tragicamente profetica de Il manifesto: una colata di piombo negli anni delle colate di fango.
«Iniziò tutto, se non mi sbaglio, da un dossier pubblicato sul quotidiano Il manifesto sulla questione giustizia (tra il maggio e luglio ’90, o ’91): fu preso molto a cuore dagli ultimi comitati centrali Pci/Pds. Si trattava di un report che descriveva a e dettava esattamente i rapporti nascenti tra i magistrati e l’ex Partito comunista, prima erano inestistenti, anzi. Dal Manifesto si evinceva un nuovo modo per scardinare il sistema, si illustrava come, attraverso le nuove leve della giustizia, si sarebbe arrivati al potere. Una strategia che il Pci-Pds cavalcò. Perché, in quel momento c’era un buco, un vuoto di potere; e c’era un’ideologia di sinistra a cui serviva un partito...». Il “partito dei giudici”. La parole sono sdrucciole. L’accento al telefono di chi spiega, qui sopra, genesi e eziologia della forza storica che affolla le aule di tribunale è napoletano. Appartiene a un signore perbene che, sgranando i propri ricordi di magistrato in pensione da vent’anni, si rivela profondo conoscitore della Procura milanese, già pezzo grosso all’interno di Magistratura Democratica.
Ovviamente, per questioni di mera sopravvivenza, l’ex pretore e piemme preferisce mantenere l’anonimato. Eppure da deluso della sinistra («Non lo sono più. Ma non posso rinnegare certo gli anni passati in Magistratura Democratica. I miei valori di sinistra rimangono, fu la loro interpretazione ad essere sbagliata») rievoca progetti e intenzioni del “partito dei giudici” che, col tempo, «si rivelarono lo specchio di ciò che poi è avvenuto...». «Per dirle: esiste un un documento datato 12 marzo 1988 che riassume una riunione a Renate, nella villa di Gherardo Colombo, dove lo stato maggiore dell’Md milanese discuteva sulla riforma dell’ordinamento giudiziario (che vedrà la luce il 24 ottobre 1989) e soprattutto del nuovo ruolo del pubblico ministero...» confida il magistrato. Breve parentesi. Md è una corrente fondata a Bologna il 4 luglio 1964, che ha visto progressivamente crescere il proprio peso all’interno dell’Associazione Nazionale Magistrati. Nel 1969 una scissione interna ne dimezzò i risultati alle elezioni dell’Anm del 1970 rispetto alle precedenti. Gli aderenti a Md, allora, si divisero in due tronconi: il primo rimase appunto all’interno di Magistratura Democratica, il secondo, guidato da Adolfo Beria d’Argentine, confluì nel movimento “Impegno Costituzionale”, in contrapposizione con l’area che si presumeva più direttamente legata all’estrema sinistra. Chiusa parentesi.
Torniamo alle riunioni in casa Colombo. C’erano tutti. Dai magistrati che in un paio d’anni daranno vita al pool di Mani pulite, giudici e pretori a - guarda caso - Nicoletta Gandus, che da presidente della prima sezione penale del tribunale di Milano giudicò (nonostante una richiesta di ricusazione) il premier Silvio Berlusconi sul cosiddetto caso Mills. «La Gandus era una mia amica, conoscevo anche Oscar Magi e benissimo la Boccassini, dura ma molto brava. Ma da quando sono uscito dalla loro corporazione nessuno di loro -scusi- mi ha cagato più...», continua il nostro uomo. Tutti gli interventi di quel giorno sono contenuti in un fascicolo intitolato “I mestieri del giudice”(Etm). L’articolo più interessante fu soprattutto quello di Riccardo Targetti, allora sostituto alla Procura di Milano. «Targetti, alla luce del nuovo codice di procedura penale teorizzava la nascita del “pm dinamico”, diverso dal magistrato “statico”, che sta lì ad aspettare dietro la scrivania la notitia criminis dai carabinieri e che si occupa di micro-criminalità da strada, malavita urbana e violazioni di legge. Il pm dinamico doveva dedicarsi anima e corpo alla “contrapposizione con altri poteri, palesi e occulti, dello Stato e della società”, alle “manifestazioni di devianza dei colletti bianchi”. E lo faceva sulla base di qualsiasi suggestione poteva avere pure da canali non ufficiali».
Il concetto è: se, teoricamente, il pm sogna soltanto che qualcuno commette un crimine, può indagarlo. «Teoricamente sì. Il suo potere è enorme. E preoccupa, pensando che che all’interno di Md sono quasi tutti schierati a sinistra e che alla Procura di Milano quasi tutti sono di Md. Tra l’altro, anche chi non lo è si guarda bene dallo scontrarsi con la sua stessa casta». Cane non mangia cane. «Esatto ormai il pm è un poliziotto: per questo la soluzione migliore sarebbe la separazione della carriere...».
Il giudice pentito ha la voce stanca, rotta dall’emozione. E, sulla strategia difensiva del premier è pessimista: «Denunciare i magistrati allo Stato? Inutile. Qualunque cosa faccia sbatterà contro un muro. D’altronde la strategia è chiara: stralciare la posizione di Berlusconi e andare a giudizio anche in un mese, comunque prima delle amministrative». Il racconto s’interrompe in un sospiro: dà l’idea d’una giustizia e d’una politica dalla tristezza infinite.

di Francesco Specchia

11/02/2011


Siamo così sicuri che i giudici non usino il potere che hanno?
Ultima modifica di greenwarrior il 11/02/2011, 17:45, modificato 1 volta in totale.

11/02/2011, 18:42

greenwarrior ha scritto:
Un ex pezzo grosso di Magistratura Democratica: "Nelle procure italiane chi è di destra è muto"


E meno male! [:255] [:258] [:245] [:258] [:255]

11/02/2011, 18:45

Poverini... sono anche piccoli e neri probabilmente

Immagine

11/02/2011, 18:53

Avrei preferito più equilibrio, metà rossi e metà neri......forza milan !!!!!!!!!!

A parte le battute, non è una situazione da paese democratico. La magistratura deve essere super partes, cosa che non è.
In questo modo la casta fà il bello e il cattivo tempo. Brutta cosa.

11/02/2011, 18:56

Blissenobiarella ha scritto:

Poverini... sono anche piccoli e neri probabilmente

Immagine




??????????? Vedo che hai preso la cosa seriamente.

11/02/2011, 19:03

Se avessimo avuto una Magistratura integerrima, Berlusconi sarebbe già stato condannato per cose ben peggiori che induzione alla prostituzione minorile...

In ogni caso oggi le nostre priorità sono quelle di riuscire a ripristinare una "classe politica" che faccia gli interessi del Paese e mandare a casa questa corte di nani ballerine e cafoni che pesa solo ai propri tornaconto.




Napolitano: “Il giusto processo è già garantito dalla Costituzione”

Il Colle alza la voce sulla giustizia e avverte: “Il giusto processo è già garantito dalla nostra Costituzione”. Quindi prosegue: “Basta strappi sulla giustizia”. Una presa di posizione netta che arriva a poche ore dall’incontro tra Napolitano e il premier. Di più: le parole del Quirinale fanno da contraltare agli ultimi affondi sulla giustizia da parte del Pdl. Iniziati con l’annuncio, poi ritirato, di un decreto legge sulle intercettazioni. Dopodiché il cavaliere ha annunciato di voler mettere in calendario al più presto i lavori sul processo breve. Quindi dalle colonne del Foglio, intervistato da Giuliano Ferrara, confessa di volere il ritorno dell’immunità. Tante cose dunque. Tutte disposte sul tavolo della strategia anti-giudici. Gli stessi contestati oggi a Milano da un gruppetto di berluscones.

Giorgio Napolitano ha ricevuto al Quirinale il Comitato di presidenza e una rappresentanza del Consiglio superiore della Magistratura (Csm) per la consultazione da tempo richiestagli su questioni specifiche di ordinamento dei lavori del plenum del Consiglio. Il capo dello Stato ha convenuto sui criteri già adottati in quanto coerenti con il tendenziale superamento di tradizionali rigidità nei rapporti tra i componenti del Consiglio per effetto delle diverse appartenenze elettive.

Successivamente si è intrattenuto con il vice presidente e i componenti di diritto del Comitato di presidenza del Csm che gli hanno espresso la preoccupazione e l’inquietudine del Consiglio e della magistratura per l’aspro conflitto istituzionale in atto. Il Presidente della Repubblica, nel riservarsi di cogliere l’occasione opportuna per partecipare nuovamente al plenum del Csm, ha richiamato le sue recenti dichiarazioni in occasione della Giornata dell’informazione, quando mise in evidenza che “nella Costituzione e nella legge possono trovarsi i riferimenti di principio e i canali normativi e procedurali per far valere insieme le ragioni della legalita’ nel loro necessario rigore e le garanzie del giusto processo. Fuori di questo quadro, ci sono solo le tentazioni di conflitti istituzionali e di strappi mediatici che non possono condurre, per nessuno, a conclusioni di verita’ e di giustizia”, si legge in un comunicato del Quirinale.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02 ... ici/91456/

11/02/2011, 19:35

Non solo, ma la maggior parte della classe politica sarebbe finita da un pezzo.
Peccato che la magistratura non sia integerrima e che sia decisamente schierata.
Certo che a qualcuno và bene così...........[:o)]
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