Yara, spunta un altro testimone
"Ho taciuto perché ero con prostituta"
C'è un altro testimone che a più di un mese dal ritrovamento del corpo di Yara Gambirasio, sostiene di aver visto qualcosa che potrebbe essere utile alle indagini sull'omicidio della tredicenne di Brembate Sopra.
L'attenzione questa volta non è più concentrata sul centro sportivo del paese, nè sulla via Rampinelli, bensì sul campo di Chignolo d'Isola in provincia Bergamo, dove il 26 febbraio è stato trovato il cadavere di Yara. In una lettera anonima arrivata ieri alla redazione de "L'Eco di Bergamo", un agente di commercio sostiene di aver visto tre ragazzi proprio nel campo di via Bedeschi, il giorno della scomparsa di Yara, intorno alle 19. L'uomo vuole restare anonimo poiché in quel momento si trovava con una prostituta, e lui è un padre di famiglia: "La donna mi ha portato nello spiazzo esattamente di fronte al campo - si legge in uno stralcio della lettera pubblicato sul giornale -. C'era buio, serata abbastanza fredda e da poco aveva smesso quel mezzo nevischio/pioggia. Avvicinandoci al limite della strada notiamo che non ci sono auto in zona, ma due scooter parcheggiati di traverso".
L'uomo sostiene di aver illuminato con i fari della sua auto i due motorini e di aver notato "delle figure che si addentravano nel campo. Sembravano litigare, o forse scherzavano, e avevano fretta", scrive. La missiva è stata consegnata alla polizia, così come le altre lettere giunte in questi mesi alla redazione del quotidiano, ed è ora al vaglio della Squadra Mobile. Gli inquirenti fanno sapere che anche questa segnalazione "verrà valutata seriamente", poiché tutti i testimoni, più o meno attendibili, possono comunque fornire informazioni utili alle indagini.
LO SDEGNO PER I VIDEO - E proprio in queste ore i genitori di Yara Gambirasio hanno espresso il loro sdegno per il video trasmesso da alcune televisioni e finito su internet, che ritrae la figlia durante una gara di ginnastica artistica. Fulvio e Maura Gambirasio hanno detto anche di voler presentare una formale denuncia, che però al momento non è ancora stata depositata. In giornata si è parlato anche di un comunicato della famiglia, forse per chiedere un nuovo silenzio stampa, che potrebbe essere affidato al sindaco di Brembate Sopra, Diego Locatelli, il quale intervenendo sul contenuto del video, ha detto: "Sono offeso, non trovo altre parole per esprimere il mio disgusto" e ha definito quelle immagini "un grave oltraggio nei confronti della famiglia. I genitori di Yara - ha aggiunto - non capiscono il senso di questo accanimento".
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