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19/04/2009, 20:57

Epicentro a Langhe http://meteolive.leonardo.it/terremoti.php

19/04/2009, 21:28

Ufologo 555 ha scritto:

Epicentro a Langhe http://meteolive.leonardo.it/terremoti.php


[:0] c' è stata una scossa anche in Svizzera negli ultimi 90 giorni.

19/04/2009, 23:49

Oggi pomeriggio anche una nel Lazio.

Vi segnalo un'altra rete di rilevazione che trovate qui: http://mednet.rm.ingv.it/

Ovviamente tutte le reti sono collegate all'INGV oltre che alla rete mondiale.

20/04/2009, 00:53

The Guardian ha scritto:

Oggi pomeriggio anche una nel Lazio.

Vi segnalo un'altra rete di rilevazione che trovate qui: http://mednet.rm.ingv.it/

Ovviamente tutte le reti sono collegate all'INGV oltre che alla rete mondiale.



Questa rete di rilevazione riporta in automatico tutti i sismi dell'area del Mediterraneo di magnitudo da 3.5 in su e del resto del mondo di magnitudo da 6.0 in su.

20/04/2009, 13:44

Segnalo che su http://www.dnamagazine.it/terremoto-aquila.html
trovate un articolo di Carla Liberatore, che ha raccolto
testimonianze dirette su quello che l'infmazione di Stato non
lascia trapelare.
Grazie,
Maurizio

20/04/2009, 13:54

maurizio baiata ha scritto:

Segnalo che su http://www.dnamagazine.it/terremoto-aquila.html
trovate un articolo di Carla Liberatore, che ha raccolto
testimonianze dirette su quello che l'infmazione di Stato non
lascia trapelare.
Grazie,
Maurizio



Molto interessante. Che la scossa abbia avuto una intensità maggiore di quella riferita ufficialmente é quantomeno supponibile, in quanto per provocare determinati effetti la scossa deve avere una maggiore intensità.
Grazie [:)]

20/04/2009, 14:06

si pero' se questo e' vero......
Inoltre al telegiornale di Rai 2 alle ore 13.00 del 16 aprile, abbiamo visto le immagini del lago di Sinizzo, in località S. Demetrio sempre ad Est della città, il quale lago pare che si stia non solo prosciugando, probabilmente risucchiato da qualche faglia apertasi sotto l’acqua, ma che le bocchette naturali dalle quali scorreva fino a dieci giorni fa dell’acqua sorgiva che lo alimentava, si siano chiuse a causa dei movimenti tellurici. Come se non bastasse intorno a tutto il lago si sono aperte faglie di vario tipo che hanno inevitabilmente fatto franare il terreno, tanto da rendere tutto il perimetro completamente inagibile e vietato alle persone.

Nel pomeriggio di oggi abbiamo ulteriormente reperito notizie da parte di cittadini della zona Ovest e particolarmente: Pizzoli e Campotosto, che riferiscono del fatto che la Guardia Forestale sta operando dei rilevamenti sul terreno in quelle zone, rilevamenti di cui purtroppo la popolazione viene tenuta all’oscuro. L’impressione che ci è stata riferita da questi abitanti dei suddetti luoghi è che potrebbe esserci l’eventualità che nella zona dell’Aquila e quindi intorno a tutto il perimetro della città con posizionamento preciso ancora probabilmente da stabilire, si stia risvegliando un vulcano o che quantomeno ci sia un’attività vulcanica sotterranea sia pur lieve. Ciò spiegherebbe anche l’odore di zolfo avvertito da molti abitanti specialmente a seguito delle scosse più forti.

E’ utile far presente a chi non conosce la zona dell’aquilano, che questa città è ad altissimo rischio sismico e nel quale circondario ci sono una serie di vulcani spenti da centinaia, forse migliaia di anni. Tutto sommato potrebbe non essere una teoria così campata in aria quella di una attività vulcanica.

nessuno che azzarda una conferma?

20/04/2009, 16:41

greenwarrior ha scritto:

Troppa burocrazia, troppi enti a cui chiedere e così anche una semplice richiesta di dati diventa un calvario. Oltretutto i controlli sull' efficenza delle strutture pubbliche è lasciata spesso al caso e chi ha l' onere di ispezzionare i lavori o è colluso con le imprese disoneste o per pigrizia non esegue accuratamente il compito che gli viene assegnato. Siamo purtroppo spesso costretti ad accettare situazioni palesemente illegali, senza aver la possibilità di avere dei referenti in grado di imporre le regole. Finchè questi abusi vengono commessi in aree "non a rischio" tutto viene accantonato e trascurato, quando invece capitano in zone a rischio come in Abruzzo con conseguenti crolli e morti, tutti si scandalizzano. Il difetto degli italiani è semplicemente la scarsa propensione alle regole della civica convivenza, all' egoismo del "sono a favore, ma se non lo fanno a casa mia" e ad tante altre ipocrisie che rendono facile trovare un colpevole, tirando il sasso per poi nascondere la mano. Sappiamo tutti che è difficile prevedere un terremoto, che spesso gli allarmi vengono trascurati, che sia a torto o a ragione è da verificare. La prevenzione và coordinata, e non lasciatia alle parole di singoli individui, che possono anche aver ragione ma trovandosi al di fuori di un serio progetto di prevenzione, spesso non hanno credito.

Faccio notare che il problema del cemento mischiato con la sabbia di mare dalle mie parti si è proposto negli anni 60,da allora tutti (o almeno)i Costruttori Edili si guardano bene di utilizzarlo.
Però le abitazioni che sono state già costruite,nessuno delle Istituzioni si degna di andare a controllare,ci penserà un'eventuale futuro Sisma a collaudarle.[xx(]

20/04/2009, 18:42

bleffort ha scritto:

greenwarrior ha scritto:

Troppa burocrazia, troppi enti a cui chiedere e così anche una semplice richiesta di dati diventa un calvario. Oltretutto i controlli sull' efficenza delle strutture pubbliche è lasciata spesso al caso e chi ha l' onere di ispezzionare i lavori o è colluso con le imprese disoneste o per pigrizia non esegue accuratamente il compito che gli viene assegnato. Siamo purtroppo spesso costretti ad accettare situazioni palesemente illegali, senza aver la possibilità di avere dei referenti in grado di imporre le regole. Finchè questi abusi vengono commessi in aree "non a rischio" tutto viene accantonato e trascurato, quando invece capitano in zone a rischio come in Abruzzo con conseguenti crolli e morti, tutti si scandalizzano. Il difetto degli italiani è semplicemente la scarsa propensione alle regole della civica convivenza, all' egoismo del "sono a favore, ma se non lo fanno a casa mia" e ad tante altre ipocrisie che rendono facile trovare un colpevole, tirando il sasso per poi nascondere la mano. Sappiamo tutti che è difficile prevedere un terremoto, che spesso gli allarmi vengono trascurati, che sia a torto o a ragione è da verificare. La prevenzione và coordinata, e non lasciatia alle parole di singoli individui, che possono anche aver ragione ma trovandosi al di fuori di un serio progetto di prevenzione, spesso non hanno credito.

Faccio notare che il problema del cemento mischiato con la sabbia di mare dalle mie parti si è proposto negli anni 60,da allora tutti (o almeno)i Costruttori Edili si guardano bene di utilizzarlo.
Però le abitazioni che sono state già costruite,nessuno delle Istituzioni si degna di andare a controllare,ci penserà un'eventuale futuro Sisma a collaudarle.[xx(]


Basterebbe fare (ovviamente a proprie spese) dei carotaggi sulle strutture degli edifici, per verificarne l' idoneità.

20/04/2009, 19:10

I carotaggi a proprie spese semmai li potrebbero fare i privati se gli si illumina la mente o fossero aggiornati in materia,ma ...., alle strutture pubbliche esistenti,chi ci dovrebbe pensare?.

20/04/2009, 21:11

bleffort ha scritto:

I carotaggi a proprie spese semmai li potrebbero fare i privati se gli si illumina la mente o fossero aggiornati in materia,ma ...., alle strutture pubbliche esistenti,chi ci dovrebbe pensare?.


Agli edifici pubblici non ci pensa nessuno perché verrebbero fuori certe magagne da mandare tutti a casa.
Per la realizzazione di opere pubbliche, con variazioni a seconda della coscienza delle persone, le ditte fanno offerte già basse in sede di gara di appalto, poi se vincono risparmiano ulteriormente dove non potrebbero.
Questo perché non c'è chi li controlla, o se c'è fa parte del gioco come gli altri.
Come diceva qualcuno "è tutto un magna magna".

Un disgustato Perfo [:(!]

21/04/2009, 02:12

Perfo ha scritto:

le ditte fanno offerte già basse in sede di gara di appalto, poi se vincono risparmiano ulteriormente dove non potrebbero. Questo perché non c'è chi li controlla, o se c'è fa parte del gioco come gli altri.



Basterebbe limitare per legge i subappalti dei subappalti dei subappalti. E' come con le strade.... perchè le strade in Italia durano pochi anni e poi si dissestano con le pioggie? Perchè la ditta che vince l'appalto, dà il lavoro in subappalto ad altre ditte, che al loro volta lo girano altrove.... e poichè i soldi alla fine della fiera sono troppo pochi, invece di posare un mantello di asfalto da 8 - 10 cm di spessore, se ne passa uno da 3 cm....... con la conseguenza che gli italiani pagano la realizzazione del manto stradale il triplo..... per avere un lavoro di ****** e delle strade da terzo mondo.

21/04/2009, 02:44

Manca anche una normativa adeguata sulle costruzioni. Le nuove leggi antisismiche, aspettano di entrare in vigore dal crollo della scuola di San Giuliano e pare che, a dispetto degli ultimi eventi, sia stata chiesta un ulteriore proroga di un anno...Mi chiedo a questo punto quando si pensa di cominiciare a ricostruire e secondo quali norme...

21/04/2009, 11:38

Un fisico russo: “Prevedere le scosse è possibile. Ma i sismologi non collaborano”
11 aprile 2009 10 commenti
dall’inviato ALESSANDRO FARRUGGIA

Mosca, 11 aprile 2009 - “I SISMOLOGI hanno torto a dire che la previsione dei terremoti è impossibile. Praticamente il problema è risolto ed è solo a causa della loro opposizione che la nostra tecnica non può essere implementata con la velocità che dovrebbe”.



Va dritto al punto il professor Sergey Pulinets. Fisico, 58 anni, oggi vicedirettore del Centro di monitoraggio aerospaziale di Mosca dopo essere stato all’istituto di geofisica dell’università di Città del Messico e prima ancora all’Istituto per il magnetismo terrestre e la ionosfera (Izmiran) di Mosca, è forse il massimo studioso di previsione di terremoti. Ha pubblicato nel 1994 i primi lavori, i primi modelli nel 1998-2000 e li ha via via raffinati valorando con il fisico russo Dimitar Ouzounov (già Nasa/Giss, oggi alla Chapman university) fino a lavori sempre più dettagliati che, nel febbraio 2007 sono ad esempio stati pubblicati su Annals of Geophisics (”http://hdl.handle.net/2122/3512#8243;), nel maggio 2007 su Eos, la rivista dell’American Geophisical Union (volume 88, numero 20) e nel dicembre 2008 sono stati presentati come studio di Pulinets, Ouzonov e altri alla conferenza della American Geophisical Union (”http://adsabs.harvard.edu/abs/2008AGUFM.S52A..06O”).



Professor Pulinets, che ne pensa della teoria di Giampaolo Giuliani sul radon?
“Giuliani ha ragione a dire che il radon è un precursore sismico. Ma hanno ragione anche i sismologi a dire che non è un parametro affidabile. Ci sono molti casi di terremoti nei quali l’emissione non è registrata. E noi abbiamo trovato il perché. Il radon è effettivamente rilasciato prima di ogni grande terremoto, ma la sua distribuzione spaziale è molto sparsa. Dato che non puoi coprire il mondo di sensori, è una questione di fortuna trovarlo. Ma per fortuna il radon può essere visto dai satelliti…”.



In che modo?

“Le emissioni di radon innescano una catena di reazioni nell’aria che causano un’anomalia termica. Dal satellite la possiamo registrare e mettere in correlazione con altri parametri come le emissioni infrarosse terrestri, i parametri elettrici della ionosfera e del radon da stazioni a terra. Questa è la chiave giusta: quando registri una variazione simultanea di molti parametri l’indicazione è chiara”.



Quanto prima riuscite a prevederlo e su che scala?
“Per un forte terremoto le anomalie compaiono da 1 a 5 giorni prima della scossa. Mediamente siamo in grado di identificarle 2 giorni e mezzo prima in un’area di 2-300 chilometri, che è possibile ridurre a 100 chilometri”.



I vostri sono solo studi su terremoti già successi o anche su terremoti attesi?
“Abbiamo iniziato a studiare terremoti già verificatisi. uno dei nostri studi ha riguardato il terremoto in Irpinia nel 1980. E i recursori eno chiari. Ora lavoriamo anche sui terremoti attesi. Ma siamo scienziati e noi non vogliamo lanciare allarmi alla popolazione fino a che il modello non sarà raffinato. Abbiamo così una rete che copre alcune zone ad altissima sismicità come Taiwan, la Turchia e il Giappone e inviamo le previsioni solo a colleghi che lavorano nello stesso campo. I risultat sono estremamente incoraggianti. Quando abbiamo iniziato, periodo marzo-giugno 2007, su 25 alert, 21 alert erano esatti e 4 falsi allarmi. E il trend è quello”.



Sareste disponibili a coprire anche l’area degli Appennini?
“Siamo aperti alla cooperazione. Il sistema può essere implementato per l’Italia a basso costo: un laboratorio con non più di 5 persone con calcolatori e linee dati ad alta velocità e dei team sul terreno per validare i dati. Noi siamodisponibili. Mi auguro che i sismologi, da sempre prevenuti verso questo approccio, vi consentano di farlo…”.
http://magazine.quotidianonet.ilsole24o ... llaborano/

21/04/2009, 12:08

Messaggio di The Guardian

Alcuni giorni fa un ricercatore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare aveva lanciato l'allarme ed è stato denunciato per procurato allarme.

Coincidenza o il suo metodo di previsione funziona?

"suo" metodo?
in particolare lui ha un macchinario autoprodotto che ha qualche caratteristica diversa da un radomentro ma non è un suo metodo e basta

http://www.google.it/search?q=radon+mon ... =firefox-a
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