Lampedusa, in arrivo sei navi
per trasferire tutti i migranti
Cresce la tensione a Lampedusa, per i timori di nuovi arrivi e il rischio epidemia nell'isola a causa delle scarse condizioni in cui si ritrovano gli oltre 5 mila immigrati. L'unità di crisi ha annunciato che mercoledì sei navi saranno a disposizione per i trasferimenti.
Mercoledì pomeriggio sei navi, con una capienza complessiva di 10 mila posti, saranno a Lampedusa per trasferire tutti i migranti presenti ancora sull'isola. Lo ha annunciato il commissario straordinario per l'emergenza umanitaria, il prefetto di Palermo Giuseppe Caruso. Il piano messo a punto dall'unità di crisi, d'intesa con il governo, prevede l'impiego di cinque navi passeggeri di diverse compagnie di navigazione e dell'unità militare San Marco che in questi giorni è già stata utilizzata per il trasferimento degli immigrati ad Augusta e Taranto. Nello stesso tempo il governo sta predisponendo in tutto il territorio nazionale la realizzazione di alcune tendopoli e la ristrutturazione di alcune caserme per ospitare i migranti.
In mattinata alcuni pescatori hanno trainato quattro barconi usati dai migranti e sequestrati per posizionarli all'ingresso del porto di Lampedusa, allo scopo di impedire il transito delle motovedette che soccorrono gli immigrati. Un gruppo di lampedusani, tra cui alcune donne, ha rivoltato tre cassonetti davanti al varco militare al porto, bloccando il transito e chiedendo al governo soluzioni per mettere fine all'emergenza immigrazione nell'isola. In strada sono stati gettati anche due grossi recipienti usati per contenere acqua, vasi e pietre. Alcuni dei manifestanti si sono seduti davanti al cumulo di macerie, alzando due bandiere: quella della Trinacria, simbolo della Sicilia, e quella a scacchi di Lampedusa. "Non vogliamo entrare in quarantena", urla un ragazzo. Altri invocano "lo sciopero generale". "Noi siamo il popolo di Lampedusa, lo sappiano i leghisti che ci costringono a vivere in questa situazione - dice uno dei manifestanti - Rivogliamo indietro la nostra libertà, solo questo chiediamo. Difendiamo la nostra dignità, siamo stanchi".
MARONI-LOMBARDO Sempre questa mattina il ministro degli Interni Roberto Maroni ha chiesto al governatore della Sicilia Raffaele Lombardo in una telefonata dai toni cordiali di dargli una mano per affrontare l'emergenza. "Certo che te la do", avrebbe risposto Lombardo, "basta che leviamo gli immigrati dall'isola".
RICORSO UE Secondo quanto affermato dall'assessore della Regione siciliana, Mario Centorrino, coordinatore nella Conferenza delle Regioni della commissione affari comunitari e internazionali e politiche dell'immigrazione, Lombardo sarebbe pronto a proporre a breve al sindaco di Lampedusa di presentare ricorso alla Corte europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo". "A Lampedusa la situazione è infernale, non c'è nessuna tutela sanitaria né tutela dei diritti fondamentali dell'uomo", ha affermato Centorrino.
http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/218276