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MessaggioInviato: 12/05/2011, 20:57 
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Sheenky ha scritto:

Ma.....ma quello è Esquel!!! [:2]


Lol ... prima o poi posto la mia foto e vedrai che risate [:D]


Ultima modifica di eSQueL il 12/05/2011, 20:58, modificato 1 volta in totale.


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eSQueL ha scritto:

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mauro ha scritto:

cari amici vedere anche

HITLER E IL NAZISMO MAGICO

http://www.google.it/url?sa=t&source=we ... _2QiB5VazA

ciao
mauro


Ottimo davvero. Ho iniziato a leggerlo e l'autore mi è piaciuto subito. In particolare questo frammento introduttivo:

"Non sono in grado di valutare l'esoterismo dall'interno.
Percepisco la tematica dell'iniziazione e della contro-iniziazione solo da quanto ne scrivono i cultori e gli specialisti. La posizione nella quale mi colloco è quella di uno storico e di un politologo il quale ritiene che la cultura esoterica si intrecci con le discipline che pratica in misura maggiore di quanto sia stato sinora valutato dalla storiografia e dalla scienza politica."

In passato, ho seguito un po' la tematica e devo dire che non mi ha mai convinto la fretta con la quale gli autori più ortodossi che ho letto hanno liquidato come false le origini esoteriche del nazismo.


Il libro di Galli è un ottimo inizio, consiglierei la lettura de Gli archeologi di Himmler di Marco Zagni veramente ben fatto, e di Prima che Hitler venisse di Rudolf von Sebottendorff uno dei padri della Thule.

Una recensione del libro di Sebottendorf

http://www.archiviostorico.info/Rubrich ... enisse.htm

Che il nazismo sia partito da una base esoterica è indubbio è sufficiente per averne prova approfondire le visioni dei padri fondatori della Thule.

Ora resta il dubbio perchè il cover-up di tanti autori ortodossi o se vogliamo il loro liquidare come false le origini esoteriche di tale movimento?

Uno dei motivi potrebbe essere la forte impronta che ha lasciato la Teosofia nel movimento, tuttora viva e vegeta e i cui libri si trovano tranquillamente anche in rete.

Mentre altri autori sono scomparsi o quasi, vedasi chi diede inizio al tutto Edward Bulwer-Lytton con La razza ventura quasi introvabile in italiano come i suoi altri libri esoterici e no.

Vedasi pure il cover-up su autori che importarono gli studi sul Tantrismo indiano e tibetano, tanto è vero che è conosciuto quasi esclusivamente grazie alle aberrazioni della new-age che lo hanno confinato ad un predecessore del viagra.

Questo può essere legato all'opera di Savriti Devi che associò Hitler all'induismo, tra l'altro in India la figura di Hitler è adorata da parecchie sette al pari di quella del Cristo in occidente.

Altro dubbio l'esoterismo e l'aspetto iniziatico-religioso del nazismo dava e dà fastidio ai vincitori e alle altre religioni?



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"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei" - Oracolo di Delfi
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MessaggioInviato: 13/05/2011, 12:19 
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Hynekeniano ha scritto:

Immagine



Boh...ogni volta che la guardo è sempre più bella O_O
Ha uno sguardo ipnotico oserei dire....
Sembra quasi di conoscerla...


Ultima modifica di Bastion il 13/05/2011, 12:20, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 13/05/2011, 15:34 
I DISCHI VRIL



di Carlo Barbera

La Società Vril o Loggia Luminosa fu fondata in Germania nel 1921 come "Società Pangermanica di Metafisica” per esplorare le origini della razza Ariana. Fu costituita inizialmente da un gruppo di donne medium psichiche dirette da Maria Orsitsch (Orsic) di Zagreb (Croazia), già medium della Thule Gesellschaft (1), che sosteneva di aver ricevuto comunicazioni da alieni Ariani viventi su Alpha Tauri, nel sistema di Aldebaran. Secondo la Orsic questi alieni avevano visitato la Terra e si erano insediati in Sumeria e la parola Vril deriva dall’antica parola Sumera “Vri-Il” “simile a dio”.
Una seconda medium del gruppo fu conosciuta solo come Sigrun, un nome legato etimologicamente a Sigrune, una Valchiria ed una delle nove figlie di Wotan nella leggenda Norvegese.
La Società Vril combinava gli ideali politici dell’Ordine degli Illuminati di Baviera con il misticismo Hindù, la Teosofia di Madame Blavatsky e la Cabala Ebraica. Fu il primo gruppo nazionalista Germanico ad usare il simbolo della swastika come un emblema di collegamento tra l’occultismo Orientale con quello Occidentale. La Società Vril presentava l’idea di un matriarcato sotterraneo, un’utopia socialista governata da esseri superiori che avevano padronanza sulla misteriosa energia chiamata Forza Vril.

“Questa società segreta fu fondata, letteralmente, sulla novella di Bulver Lytton “The Coming Race” (La razza ventura), scritta nel 1871. Il libro descrive una razza di uomini psichicamente molto più avanzata della nostra. Essi hanno raggiunto un tale potere su se stessi e sulle cose da essere quasi simili a dei. Per il momento sono nascosti e vivono in caverne, tunnel e grandi cavità al centro della Terra. Presto emergeranno per regnare su di noi.”

Il Mattino dei Maghi
Mentre compivano le ricerche per il loro classico libro “Il Mattino dei Maghi”, gli autori Jacques Bergier e Louis Pauwels ottennero la dichiarazione riportata sopra da uno dei più grandi esperti missilistici del mondo il Dr.Willy Ley, che lasciò la Germana nel 1933. Il Dr. Ley disse che i membri della Società Vril - che si formò poco prima che i Nazisti andassero al potere – credevano di possedere una conoscenza segreta che li avrebbe resi in grado di mutare la loro razza e li avrebbe resi simili agli uomini nascosti nelle viscere della Terra; si trattava di metodi di concentrazione, un intero sistema di ginnastiche interne per mezzo dei quali si sarebbero trasformati.
Queste tecniche erano probabilmente basate sugli Esercizi Spirituali di Ignazio di Loyola, le tecniche di concentrazione e di visualizzazione dei Gesuiti simili a molti insegnamenti occulti, in special modo ai culti sciamanici e al Buddismo Tibetano.
I Nazisti tenevano in grande considerazione questi Esercizi Spirituali, che credevano essere stati tramandati dagli Antichi Maestri di Atlantide. Gli occultisti del tempo sapevano che Ignazio era un Basco ed alcuni dichiaravano che il popolo Basco era l’ultima discendenza della razza Atlantidea. L’uso appropriato di queste tecniche avrebbe permesso la riattivazione del Vril per il dominio della razza Teutonica su tutte le altre.
La Società Vril credeva che chiunque fosse divenuto maestro del Vril sarebbe stato maestro di se stesso, degli altri attorno a lui e del mondo. Credevano anche che il mondo sarebbe cambiato e che i “Signori” sarebbero emersi dal centro della Terra. Chi non avrà fatto un’alleanza con loro e sarà divenuto egli stesso un “signore”, si ritroverà fra gli schiavi.
Nel suo libro “The Unknown Hitler”, l’autore Wulf Schartzwaller dice:
“Haushofer fu uno studente del mago e metafisico Russo George Gurdjeff. Sia Gurdjeff che Haushofer sostenevano di avere contatti con logge Tibetane segrete che possedevano il segreto del “Superuomo”. La Loggia Luminosa includeva Hitler, Aalfred, Rosenberg, Himmler, Goring e il medico personale di Hitler, Dr. Morell, tutti già membri della Thule Gesellschaft che si unirono alla Società Vril nel 1919.
Il potere di suggestione di Hitler diviene più comprensibile se si ipotizza la sua conoscenza delle segrete tecniche psicologiche di Gurdjeff, basate sugli insegnamenti dei Sufi, dei Lama Tibetani e che lo resero familiare con l’insegnamento Zen della Società Giapponese del Dragone Verde”.
Con Hitler al potere nel 1933, sa la Thule Gesellschafts che la Società Vril ricevettero presumibilmente uno stato ufficiale di finanziamento per programmi continuativi per lo sviluppo di dischi da utilizzare sia per il volo spaziale che come macchine da guerra.

La Forza Vril ed il Sole Nero
Ne “La Razza Ventura” di Lytton, il popolo sotterraneo usa la Forza Vril per operare e governare il mondo (pochi bambini armati con bacchette a potere Vril sarebbero in grado di sterminare una razza di oltre 22 milioni di barbari minacciosi). Serviti da robots ed in grado di volare su ali dotate di forza Vril, i vegetariani Vril-ya sono – per stima propria – razzialmente e culturalmente superiori a chiunque altro sulla Terra, sopra e sotto la superficie. Ad un certo punto il narratore conclude (da prova linguistica) che i Vril-ya sono “discendenti dagli stessi antenati della grande famiglia Ariana, dai quali ha fluito, in varie correnti, la civiltà dominante nel mondo”.
La Forza Vril o Energia Vril si credeva derivasse dal Sole Nero, una grande sfera di “Prima Materia” che esiste ipoteticamente al centro della Terra, dando luce ai Vril-ya ed emanando radiazioni nella forma di Vril.
Albert Pike, 33° grado dell’Antico ed Accettato Rito di Frammassoneria Scozzese disse, “C’è in natura una forza più potente, per mezzo della quale un singolo uomo che la possedesse, e conoscesse come dirigerla, potrebbe rivoluzionare e cambiare la faccia del mondo”.
Questa è la forza che i Nazisti ed il loro occulto circolo interno cercarono così disperatamente di scatenare sul mondo. Una manifestazione della “Grande Opera” promulgata dagli Adepti delle società segrete di tutte le epoche. La Società Vril si rifaceva ad un antico archetipo, già nella mente degli alchimisti e dei maghi, che fu solo re-interpretato da Lytton, nella luce di quell’epoca di revival occulto e di incalzante progresso scientifico.
Fu Madame Blavatsky, esule russa e fondatrice della teosofia, a interessarsi e studiare “seriamente” la misteriosa energia Vril. Influenzata anch’essa da “La Razza Ventura”, essa scrive nel suo “Iside Svelata”, pubblicato nel 1877: “Esiste una forza della natura i cui segreti poteri erano noti agli antichi teurghi ma che è negata dai moderni scettici. I fanciulli antidiluviani – che forse giocavano con essa, allo stesso modo in cui i bambini de ”La Razza Ventura” di Bulwer Lytton usano il tremendo Vril –la chiamavano “Acqua di Phtha”; i loro discendenti la denominarono Anima Mundi, l’anima dell’universo; più tardi, i cultori di ermetismo medievali la definirono “luce siderale”, o il “Latte della Vergine Celeste”, il “Magnes”, e molte altre denominazioni”.
Continua Madame Blavatsky: “C’è stata un’infinita confusione di appellativi per designare una medesima cosa. Il caos degli antichi, il fuoco sacro degli zoroastriani, o l’Antusbyrum dei Parsi; i fuochi di sant’Elmo degli antichi Germani; i lampi di Cybele; la torcia ardente di Apollo; la fiamma sull’altare di Pan; il fuoco inestinguibile nel tempio dell’Acropoli e in quello di Vesta; l’elmo fiammeggiante di Plutone; le scintille lucenti sul copricapo dei Dioscuri, sulla testa di Gorgone; l’elmo di Pallade e il caduceo di Mercurio; l’egizio Phtha, o Ra; il greco Zeus Cataibates (colui che discende); le lingue di fuoco; il roveto ardente di Mosè; il fuoco eterno dell’”abisso senza fondo”; i vapori dell’oracolo di Delfi; la Luce Siderale dei Rosacroce; l’Akasha degli adepti indù; la Luce Astrale di Eliphas Levi; l’aura e il fluido dei magnetizzatori; l’od di Reichenbach; il globo di fuoco di Babinet; lo Psychod e la forza ectenica di Thury; il magnetismo atmosferico di alcuni naturalisti; il galvanismo e, infine, l’elettricità : non sono altro che denominazioni diverse di molte manifestazioni o effetti della medesima e misteriosa causa onnipervasiva, l’Archeos dei greci.”
Sempre Madame Blavatsky nel suo “La Dottrina Segreta “ del 1888, si esprime riguardo i poteri dell’energia Vril.

“E’ questa Forza vibratoria che, una volta diretta contro un’armata da un Agni Rath montato su un vascello volante, un aerostato, ridusse in cenere 100.000 uomini ed elefanti, con la stessa facilità con cui si calpesterebbe un topo. Se ne parla per allegorie nel Vishnu Purana, nel Ramayana e in altre opere: è la favola del saggio Papilla, il cui sguardo trasformò in una montagna di ceneri i 60.000 figli di Sagara, e cui si accenna nelle opere esoteriche come il Kapilaksha, l’”Occhio di Kapilla”.

Nei Vril-ya della “Razza Ventura” fu prevista l’idea di mutazione e trasformazione in una più alta forma di “uomo-dio”. Lo stesso Lytton fu un iniziato Rosacrociano ben versato nelle filosofie arcane ed esoteriche e sicuramente nei più grandi progressi della scienza dei suoi giorni.

Il "motore" degli UFO Nazisti?
Nella ricerca degli elementi che costituiscono l’idea e l’opera della Società Vril ed il Gruppo Thule ha importanza fondamentale l’esame del presunto programma segreto di UFO Nazisti. Presumibilmente la Società Vril, attraverso le sue medium, stabilì una qualche forma di contatto con i “Capi Segreti” o gli stessi “Vril-ya”, ed iniziò segretamente a cooperare con alcuni scienziati Tedeschi alla fine degli anni ’20.
A partire dal 1936 Hitler inviò squadre di “Spelunkers”nelle caverne e nelle miniere di tutta l’Europa alla ricerca dei Vril-ya e durante gli anni 1937-38 i Nazisti compirono estensive esplorazioni delle regioni Antartiche. Sembra che, come l’Ammiraglio Byrd, ebbero successo nella ricerca dell’ingresso del favoloso buco del Polo Sud; fu qui che, come alcuni affermano, essi presero contatto con i “Superuomini Sconosciuti” che vivevano nella favolosa città di “Rainbow City”.
Nel 1922 le Società Thule e Vril costruirono il primo disco volante Tedesco, il JFM (Jenseitsflugmaschine) o “Macchina Volante dell’Altro Mondo”, a Monaco, per prove di volo canalizzato che durarono due anni. La ricerca fu condotta da W.O.Schumann dell’Università Tecnica di Monaco, ma il progetto fu interrotto nel 1924 con lo smantellamento della macchina ed il suo trasferimento nelle installazioni della Messerschmitt di Asburgo, dove fu conservata per ricerche successive dalle quali il Prof.Schumann sviluppò un’unità di levitazione che fu chiamata Schumann-Munich o Levitatore SM.
La nuova serie RFZ (Rundflugzeug) o “Velivoli Rotondi” iniziò nel 1937, dopo che la Società Vril comprò i terreni a riposo che circondavano l’aeroporto di Arado-Brandenburg. I dischi RFZ, 1,2,3,4 e 6 furono testati li sotto la supervisione della Società Vril mentre la Thule fu aiutata da una speciale branca tecnica delle SS, l’unità E-IV, che era impegnata nello sviluppo delle energie alternative.
La Società Thule lavorò dal 1935 in poi ad un disco diverso in una località segreta della Germania Nord-Occidentale riferita come Hauneburg. La macchina da loro prodotta fu conosciuta come H-Gerat (Congegno Hauneburg) ma nel 1939 quando fu perfezionato il motore Triebwerk (Thrustwork-Lavoro Potenziale) fu abbreviato ad Haunebu. L’Haunebu I° fu in breve designato come RFZ-5 quando la Thule si spostò da Hauneburg ad Arado-Brandenburg.
Il Triebwerk della Società Thule fu un rivoluzionario motore EMG (elettro-magnetico-gravitazionale) conosciuto anche come Tachyonator 7.
Anche la Società Vril sviluppò il proprio Triebwerk dal 1941 con il RFZ-7, che fu ri-battezzato Vril-1 Jager (Cacciatore).
Dopo che nel 1941 Hitler proibì le società segrete, sia la Società Thule che la Vril furono documentate sotto l’unità SS E-IV. La Vril divenne conosciuta anche come “Die Kette” (La Catena), che si riferisce al collegamento mentale tra i suoi membri.
Dal 1944 fu realizzato il disco a volo canalizzato Vril 7 Geist (Spirito) come anche un’enorme e cilindrica nave-madre di 139 metri chiamata Andromeda-Gerat (Congegno Andromeda).
Un’unità speciale chiamata Sonderburo (Ufficio Speciale) 13 fu creata ufficialmente dalla Luftwaffe per investigare su strani fenomeni aerei nei cieli del Reich ma sembra che il suo vero scopo fosse quello di coprire i frequenti rapporti di dischi e di sigari volanti in volo.
Nel Settembre del 1944 un pilota di jet ME-262 scoprì il luogo dove era custodito uno degli Andromeda e riportò il fatto; immediatamente il Sonderburo 13 cercò di fingere la propria ignoranza su tale congegno.
Contemporaneamente, mentre gli Alleati avanzavano ulteriormente nel Reich, la Società Vril programmò l’evacuazione della sua tecnologia in basi fuori dall’Europa, in modo particolare in una base segreta Antartica, la Base 211; mentre il loro piano personale era di evacuare le loro medium verso le stelle con il volo dell’Andromeda. Essi scomparvero nel Marzo del 1945 e non furono mai più trovati.

Note familiari per chi è nel campo della ricerca Ufologica. Molti libri sono stati scritti a riguardo, sebbene nessuno di essi sembra accordarsi in uno scenario comune. Gli Alleati confiscarono ogni frammento di documento Nazista e la maggior parte di essi sono tutt’ora classificati. L’esistenza della Società Vril fu rivelata incidentalmente, in documentazione rubata ed ora in possesso del Governo Britannico. Se i Vril-ya esistono e i Nazisti stabilirono veramente un contatto con questa razza superiore, potremmo presumere che la propulsione antigravitazionale lavorava sui principi della forza Vril.
Non importa quindi che la storia dei Vril-ya sia reale o meno. Molti hanno scoperto questa forza indipendentemente dalla novella di Lytton; in un modo o in un altro essa continua ad essere soppressa, a rimanere retaggio dei pochi, oggetto di studio e di sperimentazione ben oltre l’etica di qualsiasi scienza, forse in attesa di tempi nuovi e di nuove rivelazioni. Forse in attesa della razza ventura.

(1) La Thule-Gesellschaft (Società Thule) fu fondata il 17 Agosto 1918, da Rudolf von Sebottendorff, iniziato in Turchia alla Massoneria, all’occultismo, al misticismo Islamico, all’alchimia, al Rosicrucianesimo ed a molto altro.
Il suo nome originale fu Gruppo di Studio per l’Antichità Germanica ma iniziò ben presto a disseminare propaganda antirepubblicana ed anti-Semitica.
Un movimento per promuovere le idee della Thule-Gesellschaft tra i lavoratori industriali e per combattere il Marxismo, fu costituito in Agosto del 1918 . Il Circolo Politico dei Lavoratori con il membro del Gruppo Thule, Karl Harrer, come presidente.
Da ciò nacque il Partito Germanico dei Lavoratori nel 1919. Questo divenne in seguito il NSDAP sotto la leadership di Adolf Hitler. Esso aveva membri tra i massimi esponenti del partito, incluso Rudolf Hesse e Alfred Rosenberg, sebbene non Adolf Hitler. Serbottendorff dichiarò: ”I membri della Thule erano le persone alle quali si rivolse Hitler all’inizio e che per primi si allearono con Hitler. L’NSDAP (il Partito Nazista) fu creato dalla Società Thule nel 1920.
Il Dr.Krohn, che creò la bandiera Nazista fu anche un membro della Società Thule.

[align=right]Fonte: http://www.arcadia93.org/vril-societ%C3%A0vril.html[/align]


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Ho notato una discrepanza nei racconti... C'è chi dice che il cosidetto "sole nero" sarebbe al centro della terra e chi invece lo colloca al centro della nostra galassia. Quale sarebbe la collocazione esatta secondo il nazismo esoterico?


Ultima modifica di Bastion il 13/05/2011, 15:36, modificato 1 volta in totale.

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una fonte utile con video
http://pillolarossafb.blogspot.com/2010 ... greti.html



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cari amici,
altro materiale qui

http://thule-italia.com/wordpress/
area download
ciao
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Cita:
Sheenky ha scritto:

Ho notato una discrepanza nei racconti... C'è chi dice che il cosidetto "sole nero" sarebbe al centro della terra e chi invece lo colloca al centro della nostra galassia. Quale sarebbe la collocazione esatta secondo il nazismo esoterico?

Il sole nero è ipoteticamente al centro della Terra ed emana una forza chiamata Vril, ovviamente i nazisti aspiravano a possederla per plasmare il mondo secondo la loro visione...
Questa forza o energia che, in questo caso è chiamata Vril, compare però in tutta la storia dell'uomo ed è chiamata con appellativi diversi,in proposito ti cito una frase di madame Blawatsky tratta dal suo "Iside svelata" del 1877:
C’è stata un’infinita confusione di appellativi per designare una medesima cosa. Il caos degli antichi, il fuoco sacro degli zoroastriani, o l’Antusbyrum dei Parsi; i fuochi di sant’Elmo degli antichi Germani; i lampi di Cybele; la torcia ardente di Apollo; la fiamma sull’altare di Pan; il fuoco inestinguibile nel tempio dell’Acropoli e in quello di Vesta; l’elmo fiammeggiante di Plutone; le scintille lucenti sul copricapo dei Dioscuri, sulla testa di Gorgone; l’elmo di Pallade e il caduceo di Mercurio; l’egizio Phtha, o Ra; il greco Zeus Cataibates (colui che discende); le lingue di fuoco; il roveto ardente di Mosè; il fuoco eterno dell’”abisso senza fondo”; i vapori dell’oracolo di Delfi; la Luce Siderale dei Rosacroce; l’Akasha degli adepti indù; la Luce Astrale di Eliphas Levi; l’aura e il fluido dei magnetizzatori; l’od di Reichenbach; il globo di fuoco di Babinet; lo Psychod e la forza ectenica di Thury; il magnetismo atmosferico di alcuni naturalisti; il galvanismo e, infine, l’elettricità : non sono altro che denominazioni diverse di molte manifestazioni o effetti della medesima e misteriosa causa onnipervasiva, l’Archeos dei Greci.”

Oggi, i nostri migliori fisici teorici la chiamano energia del punto zero e probabilmente permea tutto l'universo...insomma caro sheenky...che la forza sia con te...[:D]




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Una recensione de La razza ventura, è meno impietosa di quelle che non esistono. Cover-up?

Bulwer-Lytton Edward George
La razza ventura

Gio, 02/08/2007 - 18:47 — franchi

Il nome di Edward George Bulwer-Lytton, scrittore, politico e aristocratico inglese, è oggi meno famigliare ai letterati e ai lettori forti. Proprio per questo mi sembra opportuno dare qualche coordinata, mostrando una prima, curiosa antitesi. Meglio: un curioso e fastidioso cortocircuito nella critica occidentale.
“Era una notte buia e tempestosa” (“Paul Clifford” è il romanzo in questione), “la penna è più potente della spada”: bene, è Lytton l’altrimenti oscuro autore di quell’incipit e di quella massima. Superfluo dire che quell’incipit deve molta della sua grottesca popolarità ai “Peanuts” di Charles Schulz.
Lytton è considerato, sulle sponde americane, tra i più mediocri autori vittoriani; talvolta, in ambito anglosassone, il suo nome serve come sinonimo di pessima scrittura; addirittura esiste un concorso a lui intestato, dedicato al peggior incipit in lingua inglese, organizzato dalla University di San Josè.
Gianfranco De Turris e Sebastiano Fusco, invece, ce lo raccontano così: “Erudito, romanziere, eminente massone e membro della Societas Rosicruciana in Anglia, l’avanzato circolo occultistico fondato nel 1865 da Wentworth Little, e che qualche anno più tardi generò per filiazione diretta l’Hermetic Order of the Golden Dawn” (p. 8) – certo, non ne esaltano lo stile. Ma direi che l’autore è tutt’altro che ridicolizzato.

B.L. conobbe discreta popolarità, in vita; fu autore estremamente prolifico, non eccezionalmente considerato dalla critica ma letto con piacere dal pubblico. I curatori dell’opera ricordano che l’opera più fortunata, in questo senso, a distanza di tempo, rimane “Gli ultimi giorni di Pompei” (1834), schierandosi tuttavia per la sua produzione narrativa meno nota, quella incentrata sull’occulto, la magia e l’esoterismo: segnalano “Zanoni” (1849: in Italia esistono traduzioni per Sonzogno, Bocca, Tea), “A Strange Story” (1862) e “Magicians and Magic” (1865) assieme, finalmente, a “The Coming Race” (1871) (cfr. pp. 29-31).

Questo romanzo in Italia venne originariamente pubblicato (con differita di soli ventisei anni, quindi postumo) dalla casa editrice Treves, nel 1898. Soltanto 82 anni dopo è tornato sugli scaffali delle librerie attente all’esoterismo e alla spiritualità, per merito delle Edizioni Arktos. È un peccato che la circolazione sia ridotta: come vedremo a breve, è un interessante esempio di letteratura distopica, non andrebbe relegato tra le opere destinate a curiosi, studiosi e cultori dei laterali o dei dimenticati. Intanto, lascio l’onere dell’introduzione all’opera ai due curatori, De Turris e Fusco: “The Coming Race (…) descrive un mondo sotterraneo scoperto dal protagonista della narrazione, mentre esplora una miniera. In esso vive una razza superiore che conduce un’esistenza ‘utopistica’ grazie al possesso di una energia invincibile e inesauribile, che può essere guidata con il pensiero e per mezzo della quale ogni cosa è possibile (…). L’allegoria è evidente: una forza interiore conquistata e opportunamente diretta rende possibile la ‘rettificazione’, cioè la purificazione del proprio intimo, spingendo indietro gli istinti animali che ci legano alla Terra. Per designare questa forza, che Eliphas Levi chiamava ‘mediatore plastico’, Bulwer-Lytton scelse il nome di vril” (p. 19).

È una distopia: una delle prime, assieme a “Erewhon” di Samuel Butler (1872).
Una di quelle più influenti: diverse associazioni occulte, nel Novecento, si mostrarono interessate alla possibilità d’un’esistenza d’un’altra razza nella “terra cava”. Sin qua, note di colore e prime coordinate per orientarsi a dovere; passiamo adesso all’analisi della trama e a cenni sullo stile e sulla struttura.

Americano, nipote di emigranti inglesi, benestanti e influenti, il protagonista e io narrante viene mandato a Liverpool ad appena sedici anni, per perfezionare la sua formazione nell’antica madrepatria. Qualche anno dopo, durante una visita in una miniera, l’ingegnere suo amico s’avventura in un pozzo che stanno trivellando. Scende, e al suo ritorno è sconvolto: crede d’essere impazzito, ha sentito voci umane – e pensa si tratti della solita mania dei demoni e degli gnomi dei minatori. Il narratore, così, accompagna l’ingegnere il giorno successivo: si calano con una corda, che d’un tratto si spezza. Il narratore rimane solo e fugge, mentre un drago si nutre della carcassa del suo amico.
Adesso è solo, nelle viscere della terra. La luce è diffusa, dolce e argentea; s’apre a un tratto un’ampia valle, i colori dominanti diventano plumbeo e rosso dorato. In questo scenario appare il primo membro del popolo dei sotterranei.
“Mi ricordava le immagini simboliche dei Genii o dei Demoni che si scorgono sui vasi etruschi o sulle pareti dei sepolcri orientali… immagini che riprendono le forme umane e tuttavia appartengono ad un’altra razza. Era alto, non gigantesco, ma alto quanto gli uomini più alti al di sotto della statura dei giganti” (p. 42).
Ha occhi neri, viso glabro, colorito da pellerossa; è antropomorfo, ma il narratore lo sente “ostile” all’uomo. Parlano lingue diverse, totalmente estranee. Incomprensibili: le prime comunicazioni avvengono via disegni.
La guida accompagna il narratore nella cittadella; s'accorge di automi immobili lungo le pareti, ammira giardini splendenti di fiori meravigliosi e colorati, capisce che qualcuno ha le ali. Quando scopre la loro complessa natura meccanica, scosso e spaventato, sviene: pur riconoscendo cortesia e gentilezza nei suoi ospiti, è ovviamente spaventato a morte. Al suo risveglio, tempo dopo, costoro parlano la sua lingua, e lui ha appreso i rudimenti della loro. Può avere inizio lo scambio.

La razza sotterranea è quella degli Ana (uomini), sopravvissuti a cataclismi e inondazioni (il nostro diluvio?) nascondendosi nelle grotte, e là ricostruendo il loro già evoluto mondo; conoscono la luce del gas e del petrolio, non devono temere l’oscurità. La loro comunità era divisa in classi; attraversarono diverse forme di governo, anticamente addirittura la democrazia (reputata rozza), e superarono le fasi della lotta di classe e delle guerre tra diverse etnie. Questo sin quando non scoprirono il Vril. L’autore lo definisce come “unità delle energie naturali”, “elettricità” che influisce sul clima, sugli individui (in trance, dopo lo svenimento, aveva appreso la loro lingua), sulle malattie; crea e distrugge. Dal momento in cui tutti potevano attingere a quella forza, nessuno aveva più mostrato volontà d’espansione: poco a poco, erano sparite anche le forze dell’ordine. Tutti rispettavano le leggi (meglio: “convenzioni” da tutti apprezzate), nessuno le imponeva con la violenza. Gli Ana avevano una sola lingua e molti dialetti; leggi e costumi simili, tra uno e un altro popolo.
A capo della razza degli Ana, un magistrato supremo (Tur), con mandato a vita: senza residenza sontuosa o reddito superiore, a coordinare diversi dipartimenti, con armonia e grazia. Felicità, ordine, autorità sono strettamente interconnesse (p. 75).
I cittadini vivono di agricoltura e artigianato; unici pericoli esterni, le irruzioni di fuoco e acqua, le fughe di gas, le tempeste di vento sotterranee, rettili e draghi nemici, cacciati dai più giovani. Si lavora in giovane età guadagnando abbastanza per vivere serenamente da adulti. Tra An – uomo – e Gy – donna – esiste eguaglianza di diritti; piuttosto, le donne dimostrano superiorità aggressiva e difensiva. Il matrimonio può durare tre anni; quindi, può terminare o essere rinnovato. Ciononostante, la poligamia è molto rara e i divorzi inesistenti. L’equilibrio delle coppie è importante. A corteggiare sono le donne, felici un giorno d’obbedire con gioia al compagno, sapendolo uguale e inferiore nella forza.

L’essere supremo, da tutti adorato, è espresso da un geroglifico simile a una piramide; la piramide rovesciata significa “potenza”. Da tempo non esistono più testi per testimoniare o interpretare l’esistenza e la giustizia del Creatore e del Conservatore del mondo: gli Ana sanno che, da esseri finiti, non hanno la capacità di definire ciò che è infinito e onnipotente. Si limitano ad avere fede.
Credono nella metempsicosi, ma tra un pianeta e l’altro e in diversa forma.
Credono che un giorno torneranno a vedere il sole, per sterminare la specie umana che ha sporcato il mondo.
Vivono ascoltando musica, in ogni stanza, a un volume discreto; si concedono qualche innocente lusso, passando le loro giornate in un invidiabile stato di equilibrio. Intanto, le donne scelgono il loro An: e una di loro, la figlia dell’autorità massima, s’innamora del narratore. È un legame proibito, che rovescerà le sorti del protagonista, esule infine da quel mondo sotterraneo.

Complessivamente, il romanzo può essere posizionato tra quelle distopie del secolo scorso destinate a rivelare apocalittici scenari futuri, in questo caso non dormienti né paralleli ma viventi sotto le nostre terre: al contempo, va a proporre, come le antiche utopie, sistemi alternativi al nostro.
Da un lato, Lytton sembra apprezzare la struttura societaria e la forma statale degli Ana, rivelando quindi le sue predilezioni e le sue speranze, includendo la cessazione delle violenze tra esseri umani e l’avvento d’una società priva di contrasti, idilliaca e solare. D’altro canto, il suo protagonista sca(m)pa temendo per le sorti della specie umana, non cessando quindi – a dispetto degli abiti indossati, e della neolingua appresa, con tanto di acute osservazioni filologiche e grammaticali – di percepire come ostili quegli uomini che aveva riconosciuto come “demoni” dalle ali meccaniche, e dagli sviluppi tecnologici così simili a quelli di noi lettori contemporanei. I robot cominciano ad apparire nelle nazioni più evolute, in ogni casa; la musica in ogni ambiente è già una realtà, bastano piccoli transistor. I ruoli e la considerazione della donna stanno tornando, come in alcune società antiche e avanzate, a essere non dissimili da quelli dell’uomo.

Stilisticamente, e con buona pace degli yankee di San Jose, la narrazione tiene; non so se sia per merito della buona traduzione, ma direi che in ogni caso non si registrano gravi cadute di stile: l’equilibrio espressivo è forse grigio ma onesto, la leggibilità non è gravata nemmeno dal capitolo dedicato alla grammatica degli Ana, forse un po’ ostico per chi non ha fatto studi letterari ma non essenziale, in ogni caso. Il sogno del Vril animò molti intellettuali, così come quello dell’esistenza d’un popolo antico ed evoluto, nascosto all’interno della terra; probabilmente, che si tratti di memoria genetica d’un antico stadio di evoluzione sempre negato dalle scienze o di una speranza che molti tra noi hanno sempre avuto, la sostanza non muta – sarà così ancora per diverse generazioni, sin quando non troveremo prove inconfutabili di ciò che è, e di ciò che non può non essere che fantasia o reminiscenza.

Ai curatori De Turris e Fusco la riconoscenza del lettore, il ringraziamento per aver restituito alla luce una distopia degna d’essere considerata sia nel genere, sia nella letteratura esoterica; uno schiaffo morale piuttosto chiaro a chi, forse con qualche ingenuità, sta cercando di cancellare ogni traccia dell’opera di questo bizzarro aristocratico inglese.

EDIZIONE ESAMINATA e BREVI NOTE

Edward George Bulwer-Lytton (Londra, 1803 – Torquay, 1873), poeta e scrittore inglese, deputato prima liberale poi conservatore, aristocratico per ascendenza materna.

Edward Bulwer-Lytton, “La razza ventura”, Edizioni Arktos, Carmagnola, Torino 2006 (prima: 1980). A cura di Gianfranco De Turris e Sebastiano Fusco.

Prima edizione: “The Coming Race”, 1871.
Prima edizione italiana: “La razza futura”, Treves, Milano, 1898.



[align=right]Fonte: http://www.lankelot.eu/letteratura/bulw ... ntura.html
[/align]



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MessaggioInviato: 14/05/2011, 03:23 
E' indicativo che Satan, in Ebraico, significa l'avversario

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Precisazione : quello che è scritto in lettere Ebraiche non è Satan ,

ma bensì il Tetragramma , lettere // yod, he, waw, he // che rappresentano il suo ( ipotetico ) opposto , noi lo chiamiano Dio.

Veramente strana sta conbinazione.


Arrivo solo ora in questo topic molto interessante , e vedo che San Mauro ha già segnalato il magnifico libro di Galli ... aggiungo che anni prima ci fu uno splendido prologo nei 6 capitoli che Berger dedicò all' argomento nel " Il mattino dei maghi ", con le teorie di Horbiger.



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Ste Medium Tedesche sono una più gnocca dell' altra , sarà mica un fake ?



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Definirla splendida è un eufemismo. La cosa stana è che sembra un disegno , e un disegno tipico dell' arte medianica.

Anche qui direi di approfondire.


Altre cose ... domani... ora vado dalla belva.



zio ot viveur [;)]


Ultima modifica di barionu il 14/05/2011, 03:39, modificato 1 volta in totale.


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Vogliamo approfondire?
Approfondiamo...

Nel 1931 furono pubblicati i risultati degli scavi relativi alla cultura della valle dell’Indo nell’Asia Meridionale. A Mohenjo-Daro e ad Harappa furono portati alla luce i resti di una cultura in uno stadio molto progredito. Furono trovati sigilli con simboli di ovvia natura religiosa, comprese alcune raffigurazioni della svastica. I sigilli ritrovati sono stati attribuiti al terzo secolo avanti Cristo. Interessante è ciò che dice l’archeologo V. Gordon Childe delle svastiche trovate nella valle dell’Indo: “La svastica e la croce, comuni su stampi e placche, erano simboli religiosi o magici come a Babilonia e nell’Elam nel più antico periodo preistorico”. — New Light on the Most Ancient East, di V. Gordon Childe, pagg. 184, 185.

La rivista Natural History del gennaio 1980 ha pubblicato uno studio approfondito sulle origini e sull’uso della svastica e fa notare quanto segue: “La svastica è un potente simbolo portafortuna. Questa particolarità, la sua aura di magia, e il suo simbolismo affondano le radici nelle più antiche civiltà mesopotamiche e iraniche. In India, dov’è largamente usata nelle cerimonie indù e come motivo ornamentale, la svastica unisce il simbolismo astronomico a quello religioso. . . . La relazione fra la svastica e gli dèi dei pianeti corrisponde piuttosto bene alla storia e alla diffusione del simbolo. C’erano le necessarie nozioni di astronomia nel luogo dove sembra che la svastica abbia avuto origine [Mesopotamia]”.

Svastiche scoperte a Samarra, a nord di Baghdad, sul Tigri, e nel primo stadio dell’insediamento a Susa o Susan additano l’antichissima origine del simbolo in Mesopotamia. Pare dunque che Babilonia, fosse il luogo d’origine del simbolo della svastica.
Fonte:http://www.triangoloviola.it/svastica.html

Nello stesso link è presente una foto di una svastica incisa nel tufo e risalente ad epoca etrusca, con i bracci rivolti a destra...


Ultima modifica di Angel_ il 14/05/2011, 08:26, modificato 1 volta in totale.


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Esatto. Beh, credo che bene o male al giorno d'oggi tutti sappiano che la svastica è un simbolo che affonda le sue radici molto prima del nazismo.


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Cita:
Sheenky ha scritto:

Esatto. Beh, credo che bene o male al giorno d'oggi tutti sappiano che la svastica è un simbolo che affonda le sue radici molto prima del nazismo.

Ero ragazzino quando, in visita con mio padre in un museo annesso ad una antica chiesa, vidi un piviale (la veste che indossa il sacerdote per dire la messa) molto antico, tutto orlato di piccole svastiche.
Rimasi sbalordito e tempestai il custode di domande, mi rispose che anticamente quello era un simbolo benefico...ricordo che non mi convinse per niente, tanto era ammantato di significato negativo quel simbolo, nella mia mente...



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MessaggioInviato: 14/05/2011, 10:00 
barionu ha scritto:
E' indicativo che Satan, in Ebraico, significa l'avversario

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Precisazione : quello che è scritto in lettere Ebraiche non è Satan ,

ma bensì il Tetragramma , lettere // yod, he, waw, he // che rappresentano il suo ( ipotetico ) opposto , noi lo chiamiano Dio.

Veramente strana sta conbinazione.




Ottima osservazione, e mea culpa che mi sono limitato a non mettere una appunto e probabilmente l'autore dell'articolo non era a conoscenza.

YHWH veniva identificato nell'Errore di Sophia cioè il Demiurgo il dio minore che con i suoi Arconti regola questo universo, ben diverso dal vero Dio quindi visto come il male, da non dimenticare la vena antisemita che permeava l'Europa del tempo.

E' sufficiente vedere pubblicazioni e confraternite come Ostara di Adolf Lanz von Liebenfels, o l'irminismo Viligutiano (Karl Maria Wiligut) preso a piene mani anche da individui come David Icke.



Cita:
barionu ha scritto:
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Ste Medium Tedesche sono una più gnocca dell' altra , sarà mica un fake ?



Molto probabile, anche per il fatto che la Vril pare sia un'invenzione dei pennivendoli post guerra, esisteva una società L o Lux (probabilmente la Vril) che si dedicava allo studio di quelle che potremmo chiamare energie alternative con a capo lo scienziato Schappeller.



Cita:
barionu ha scritto:

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Definirla splendida è un eufemismo. La cosa stana è che sembra un disegno , e un disegno tipico dell' arte medianica.

Anche qui direi di approfondire.



Stessa impressione mia, sembra un disegno fuoriuscito da un gabinetto medianico.


Ultima modifica di Bastion il 14/05/2011, 11:46, modificato 1 volta in totale.


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