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20/05/2011, 20:27
Sono sempre loro che fanno e disfano; ma contro il cav. sono sempre UNITI!
«Dovevano fermare l’inchiesta perché coinvolgeva seriamente Mastella e il premier Prodi»
MAI VISTO «Con il governo Berlusconi c’erano sempre proteste: ma non ho mai visto un Guardasigilli chiedere di trasferire chi indaga sull’esecutivo»
Ecco le dichiarazioni rese durante diversi interrogatori dall’ex sostituto procuratore di Catanzaro Luigi De Magistris: «... Con l’inchiesta Poseidone e Why Not mi hanno voluto lanciare un messaggio secondo me per fermarmi, perché non sapevano ancora del livello che avevano raggiunto le inchieste Toghe Lucane e Why Not. Io non mi sono fermato di un centimetro (...). Allora hanno dovuto accelerare in modo fortissimo la richiesta di trasferimento cautelare e qui si sono innestate poi, evidentemente, delle “sinergie istituzionali” perché ovviamente è inquietante il silenzio istituzionale sulla vicenda, per esempio del trasferimento cautelare e in qualche modo del coinvolgimento di Prodi e di Mastella».
«COSÌ CLEMENTE SI È IMMOLATO PER ROMANO»
(LEGGI TUTTO!):
http://www.ilgiornale.it/interni/doveva ... comments=1
21/05/2011, 14:29
Thethirdeye, no, caro mio. In Italia la crisi non c'è mai stata, e se c'era, è già finita da un pezzo. Comunista venduto antiitaliano che non guarda il TG1.
Quanto tempo siamo stati senza Ministro per lo Sviluppo? Giusto il tempo impiegato per preparare prescrizione breve e processo lungo?
Ufologo, ridi, ridi, che qui ci sarà da piangere se va avanti così. Vi ricordate all'inizio della crisi che in Italia non c'è, quando si diceva "prima l'Irlanda, poi la Grecia, poi Portogallo, poi Spagna, poi Italia..." Tu continui a ridere, ma io sono mesi che dico "Ecco, tocca all'Irlanda, ecco, tocca alla Grecia, ecco, tocca al Portogallo" A noi quanto manca, 1 anno? Entro il 2011 la Spagna, entro il 2012 l'Italia. Come dicevano.
PS: grazie a Tremonti lo dici tu?
21/05/2011, 19:24
sezione 9 ha scritto:
Thethirdeye, no, caro mio. In Italia la crisi non c'è mai stata, e se c'era, è già finita da un pezzo. Comunista venduto antiitaliano che non guarda il TG1.
Quanto tempo siamo stati senza Ministro per lo Sviluppo? Giusto il tempo impiegato per preparare prescrizione breve e processo lungo?
Ufologo, ridi, ridi, che qui ci sarà da piangere se va avanti così. Vi ricordate all'inizio della crisi che in Italia non c'è, quando si diceva "prima l'Irlanda, poi la Grecia, poi Portogallo, poi Spagna, poi Italia..." Tu continui a ridere, ma io sono mesi che dico "Ecco, tocca all'Irlanda, ecco, tocca alla Grecia, ecco, tocca al Portogallo" A noi quanto manca, 1 anno? Entro il 2011 la Spagna, entro il 2012 l'Italia. Come dicevano.
PS: grazie a Tremonti lo dici tu?
Concordo con quanto hai detto..... meno l'ultima frase. Non so quanto hai approfondito il discorso "economia italiana verso il baratro". Certamente le iniziative legate allo sviluppo sono state assenti e i tagli indiscriminati hanno fatto danni in lungo e in largo. E su questo non ci piove. Ma nonostante l'azione drastica di contenimento, temo che senza le controminure adottate da Tremonti, o addirittura SENZA Tremonti stesso nella carica che ricopre, l'ItaGlia si troverebbe oggi in condizioni ben peggiori.
21/05/2011, 19:49
Quello che imputo al Governo italiano è di non essersi assunta la responsabilità di dire che i tempi erano difficili e che bisognava intervenire. L'azione di Tremonti non ha fatto altro che spostare il problema ai ministeri e agli enti locali ("vedetevela voi, io soldi non ve ne do"). Dovevano essere in grado di dire dove tagliare e dove investire, e adesso abbiamo un debito che è cresciuto poco (perchè neanche sono riusciti a tenere i conti in ordine) con tre anni buttati via, senza investimenti (a parte gli incentivi ai fuoribordo), mentre altri ora crescono su ritmi impensabili (vedi Germania). Certo, altri stanno peggio. Ma io da un Governo (che si dichiara il migliore dall'Unità italiana) non voglio sentirmi dire che non mi devo lamentare, vorrei vedere l'invidia degli altri Paesi d'Europa.
Comunque, se il piano procede, quanto tempo credi che ci resti? Strauss-Kahn era considerato dal governo greco un amico, ora, povera Grecia...
21/05/2011, 21:12
Thethirdeye ha scritto: Crisi: S&P taglia outlook ItaliaConfermato rating A+, pesano deboli prospettive di crescita21 maggio, 10:54
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 54730.html(ANSA) - ROMA, 21 MAG - L'agenzia Standard & Poor's ha tagliato l'outlook dell'Italia da stabile a negativo, confermando il rating A+ al debito a lungo termine e il rating A-1+ al debito a breve. E' quanto si legge in una nota, in cui si sottolinea che ''le attuali prospettive di crescita sono deboli e l'impegno politico per riforme che aumentino la produttivita' sembra incerto''.
Italia bocciata da S&P: 'crescita troppo debole'.
Taglio outlook. Alert al governo sul debitoPOLITICA E MACRO | La prospettiva passa da stabile a negativa. Confermato il rating A+ sul debito. "Le attuali prospettive di crescita sono deboli e l'impegno politico per riforme che aumentino la produttivita' sembra incerto". L'outlook negativo riflette "la previsione di S&P's dei rischi collegati al piano di riduzione del debito nel periodo 2011-2014 e implica una possibilità su tre che i rating possano essere ridotti nei prossimi 24 mesi".Continua>>>
http://www.wallstreetitalia.com/article ... ge=1135423
S.&P. Cuts Its Outlook for Italyhttp://www.nytimes.com/2011/05/22/business/global/22credit.html..Moody’s currently has an “Aa2” rating for Italy, while Fitch rates it at “AA-”, which means S.&P. has Italy two notches below Moody’s and one below Fitch. ..
S&P taglia le prospettive (outlook) ma non il rating.
Mentre per ora sia Moody's che Fitch confermano il rating e l'outlook stabile.
Quindi che facciamo?
Ultima modifica di
rmnd il 21/05/2011, 21:14, modificato 1 volta in totale.
21/05/2011, 21:14
Sarà vero quello che uno preferisce.
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
A secondo di come butta.
22/05/2011, 23:48
Con 15 ore alla settimana i deputati italiani si portano a casa uno stipendio d'oro
E quanto si guadagna?
Non male.
Tra indennità, diaria e rimborsi vari poco meno di tredicimila euro.
Non troppo lo stress: le sedute in un mese sono circa 13 e dall’inizio della legislatura (nel 2008) sono state 464.

http://www.ecplanet.com/node/2484
23/05/2011, 02:27
S&P, 'paralisi politica' e debito pubblico dell'Italia:
altro che moschee e ministeri a Milano di: Roberto Petrini
Pubblicato il 22 maggio 2011| Ora 11:40
http://www.wallstreetitalia.com/article ... lano-.aspxRoma - Il 22 dicembre del 2009 l'agenzia di rating Moody's annunciò gelida: "Grecia e Portogallo rischiano una morte lenta". La profezia, due anni dopo, sembra realizzarsi e il "pre-declassamento" del nostro debito da parte di Standard&Poor's, agenzia controllata dal colosso McGraw Hill che a sua volta ha come primo azionista il mega fondo Capital World Investors, non sembra promettere niente di buono. Torneremo nel girone infernale dei Pigs, i paesi maiali con rating "B" esposti alla speculazione?
Nella migliore delle ipotesi per l'Italia si profila un percorso di guerra dove di fronte ad ogni ostacolo verrà emesso un giudizio. Un passo falso e la furia dei mercati potrebbe abbattersi sul nostro debito pubblico che nel 2011 chiede risorse per 188 miliardi.
Tremonti ha ribadito anche ieri che l'obiettivo dell'Italia è quello di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014 e che entro luglio saranno approvati dal Parlamento i necessari provvedimenti. Due anni dopo, nel 2016, ci sarà la verifica di Bruxelles sulla nuova "regola del debito" che impone di ridurre del 5 per cento l'anno la differenza tra lo stock e il livello del 60 per cento del Pil.
Il governo ha già annunciato una cura da cavallo da circa 40 miliardi per il 2013-2014 che ha fatto alzare il sopracciglio anche alla Banca d'Italia: se non si vogliono imporre sacrifici eccessivi, dicono a Via Nazionale, la crescita deve essere almeno del 2 per cento l'anno. Ed invece il Def prevede per i prossimi tre anni una media dell'1,5 per cento di dubbia realizzazione.
Il debito - vero ventre molle del paese - è per i mercati come l'odore del sangue per i vampiri, e quello italiano è una preda ambita. Nel 2010 è cresciuto di circa 3 punti percentuali rispetto all'anno precedente e nel 2011, sempre secondo le cifre ufficiali, è destinato a toccare la cifra record del 120 per cento. Certo, possiamo consolarci guardando le cifre della Germania, ma chiudendo un occhio sulla base di partenza: nel 2010 Berlino ha aumento il rapporto debito-Pil di 10 punti percentuali e oggi - come è solito ricordare Tremonti - in valore assoluto il suo debito è più alto di quello italiano (2080 miliardi contro i nostri 1.843 [pari a 2,608 trilioni di dollari, al valore dell'euro della chiusura di venrdi' di 1.4155).
Magra consolazione e piuttosto rischiosa se ci si culla sugli allori e si considera che sul fronte della crescita l'Italia segna amaramente il passo ed è assai lontana dalla Germania. Quest'anno cresceremo di uno scarso 1 per cento, contro il 4,9% per cento dei tedeschi. Lo confermano gli attesi dati del primo trimestre di quest'anno: rispetto all'ultimo trimestre del 2010 abbiamo fatto 0,1 mentre Berlino e Parigi, rispettivamente, 1,5 e 1 per cento. Morale: la ripresa dopo la crisi ci vede in affanno.
Mancano - altro punto dolente - interventi più decisi nella spesa pubblica, ma anche un forte ciclo di riforme, che in Germania ha fatto la differenza. Sono molti, da mesi, a chiedere di agire: da Draghi, a settori delle opposizioni, produttivi e anche sindacali. Ma il governo è fermo. Ed è proprio questo il punto che ha fatto parlare Standard&Poor's di "paralisi politica": un paese con una maggioranza costantemente a rischio e un Parlamento occupato dalle leggi ad personam di Berlusconi.
C'è da dire tuttavia che lo "stellone" italiano può ancora aiutarci. Esistono alcuni punti a favore del Belpaese che potrebbero tenerci lontani dai Pigs. La stretta di Tremonti, letale per l'economia, rappresenta tuttavia uno scudo rispetto alle pretese dei mercati (il rapporto deficit-Pil dovrebbe scendere sotto il 3 per cento il prossimo anno). C'è poi la variante debito-estero: un economista autorevole in Europa, Daniel Gros, l'ha individuata come quella decisiva. Sono i paesi che hanno un forte debito estero, molti titoli di Stato in mano agli stranieri e poca ricchezza privata a stare peggio: un identikit che si adatta alla Grecia (con una posizione finanziaria netta sull'estero negativa del 99 per cento), ma non all'Italia (negativa solo del 20 per cento e con una forte ricchezza privata tale da resistere anche ad una patrimoniale).
23/05/2011, 14:39
E' l'Italia ora a scatenare in Ue timori contagio di: WSI Pubblicato il 23 maggio 2011| Ora 11:02
http://www.wallstreetitalia.com/article ... agio-.aspxRoma - Questa volta è l'Italia che scatena i timori di un contagio dei problemi dei Piigs nell'area euro. Certo, in un momento in cui gli occhi degli investitori sono già focalizzati sulla tragedia greca, la decisione di S&P di tagliare l'outlook sul debito italiano presenta un quadro, quello europeo, sempre più desolante. E sempre più denso di preoccupazioni. Basta pensare che lo spread tra rendimenti irlandesi e tedeschi a dieci anni ha già toccato il record, pari al 7,67%, pochi minuti fa.
D'altronde, qualche ora prima dell'avvertimento di S&P sull'Italia, arrivato nel fine settimana, Fitch Ratings aveva già tagliato il rating sul debito greco di tre gradini, affermando contestualmente che la prospettiva di una estensione delle scadenze sui prestiti da pagare verrebbe comunque considerata alla stregua di un default.
Non stupisce dunque vedere come, in un'Europa in cui ormai la "malattia" di un paese assume sempre più i connotati di un'epidemia, il sentiment sia sempre più improntato alla paura. "Se (l'avvertimento di S&P sull'Italia o il downgrade del debito greco) fossero stati eventi isolati, non si sarebbe trattato di un evento così forte e, in condizioni di normalità, non mi sarei aspettato un impatto significativo sul mercato - ha detto in un'intervista a Bloomberg Gary Jenkins, responsabile del reddito fisso presso Evolution Securities, a Londra - Tuttavia, questi non sono tempi normali".
E come fa notare la stessa Bloomberg, i rendimenti dei titoli di stato italiani a dieci anni sono saliti dopo la notizia di S&P di 9 punti base, attestandosi al massimo delle ultime tre settimane, pari al 4,87%.
Insomma, l'Italia diventa il nuovo paese tra i Piigs a rendere più complicata l'intera situazione europea, nonostante le rassicurazioni che arrivano dal ministro dell'economia Giulio Tremonti. "Le agenzie di rating non si limitano a guardare a come la situazione si presenta oggi, in questo momento, ma guardano anche ai possibili sviluppi in futuro, e questo è il problema - ha commentato Nicola Borri, che insegna economia all'Università Luiss di Roma, a Bloomberg- Come potrà l'Italia rispettare i propri impegni senza crescita? Sono necessarie riforme strutturali ma nessun governo, né di sinistra né di destra è riuscito a metterle in atto negli ultimi 10 anni. Ed è di questo che S&P si preoccupa.
Per ulteriori approfondimenti, leggete l'articolo S&P’s Italy Warning May Fan Contagion as Greece Cuts, scritto da Bloomberg. http://www.bloomberg.com/news/2011-05-2 ... -cuts.html
23/05/2011, 15:55
Aridatece Bertinotti!
Dopo 11 anni che mi curo adesso m'hanno messo er ticket sulle medicine!!!!
![Arrabbiato [:(!]](./images/smilies/UF/icon_smile_angry.gif)
(Tanto, chi c'è c'è, i fessi siamo e saremo sempre noi!)
23/05/2011, 16:52
scommetto che sono stati i comunisti.......