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 Oggetto del messaggio: La favola di Monique
MessaggioInviato: 24/05/2011, 19:46 
<font color="pink">La favola di Monique</font id="pink">


Monique Van der Vorst ha riacquistato l’uso delle gambe dopo 10 anni di invalidità. Un vero e proprio “miracolo”. La 26enne olandese, promessa dell’hockey su prato, perse le facoltà motorie quando da ragazzina fu sottoposta a un intervento sbagliato all’anca. Le si gonfiò prima la gamba sinistra, poi la destra e la povera Monique si ritrovò su di una sedia a rotelle per una patologia misteriosa, che la rese paralitica.

Lei non si rassegnò, continuò a fare una vita da atleta, si specializzò nell’handybike (la bici da corsa che si muove con la spinta delle braccia) e gareggiò alle Paraolimpiadi di Pechino 2008, vincendo due medaglie d’argento. L’obiettivo per Londra 2012 era centrare l'oro.

Ma Monique non immaginava nemmeno quale grande regalo avesse in mente per lei il fato. Durante un allenamento con la sua handybike, un ciclista la travolse, facendola cadere. Un volo doloroso, ma provvidenziale. Perché è in quell’occasione che la ragazza sente per la prima volta dopo 10 anni un formicolio alle gambe. Segno che le terminazioni nervose funzionano.

E' la più bella favola natalizia. Così bella, che fa niente se in realtà la notizia è di qualche settimana fa. Era novembre, ma tutto il mondo l'ha saputo adesso che questa ragazza olandese, Monique Van der Vorst, 26 anni, due medaglie d'argento alle Paralimpiadi di Pechino, nella specialità handbike, è tornata a camminare.

Tredici anni fa era rimasta paralizzata dopo un intervento malriuscito all'anca. I medici s'erano rassegnati, lei anche. Era una promessa dell'hockey su prato, e con lo sport s'è salvata dalla depressione. I primi allenamenti, le prime gare per ritrovare fiducia, autostima e voglia di vivere. Poi sempre meglio, fino alle medaglie paralimpiche.

E fino a quest'anno, quando 2 incidenti hanno cambiato nuovamente la sua vita, ma in meglio. A Marzo dopo una caduta in allenamento i primi formicolii alle gambe: a giugno, sempre durante un allenamento viene investita da un'auto: per fortuna niente di grave, anzi aumenta quella sensazione ormai sconosciuta, per chi aveva perso la sensibilità da tanti anni.

Altri consulti medici, i primi tentativi con i fisioterapisti, il formicolio che ogni giorno diventa qualcosa di più, fino a svelare l'epilogo della favola natalizia, che lei - sul suo sito - ha pubblicato più di un mese fa con la naturalezza di appena tre parole: "I CAN WALK". Monique Van der Vorst ha lasciato la carrozzina e l'amata handybike. Non farà le prossime Paralimpiadi. Adesso che ha ripreso a camminare, sogna di tornare a correre. Per scrivere un'aggiunta al lieto fine della sua favola: le Olimpiadi, chissà...







<font color="pink">Il miracolo di Monique</font id="pink">: l'atleta paralimpica che ha ritrovato le gambe
Una giovane olandese di 26 anni (rif. 2010) recupera torna a correre dopo dieci anni di sedia a rotelle


MILANO - Monique van der Vorst aveva un sogno: vincere la Olimpiadi. Quelle per disabili, visto che un incidente le aveva fatto perdere l'uso della gambe appena adolescente.

La ragazza olandese, che oggi ha 26 anni (rif. 2010), c'era andata vicina a Pechino, nel 2008, ma si era dovuta accontentare di due medaglie d'argento, per una manciata di centesimi. Da tempo aveva messo nel mirino Londra, e le Paraolimpiadi del 2012. Un sogno a cui ha dovuto rinunciare. Non per l'aggravarsi della malattia, però. Né per un'altra cattiva notizia, ma per un evento che persino per alcuni uomini di scienza non ha che un nome: miracolo. Monique ha ricominciato, lentamente, a riacquistare l'uso della gambe, poi a camminare. Adesso sogna di correre come quando era ragazzina, spensierata e felice. E accarezza un altro sogno «irrealizzabile»: quello di andare ai Giochi, ma come atleta «normalmente» abile.

Monique van der Vorst, l'atleta disabile ritrova le gambe Monique van der Vorst, l'atleta disabile ritrova le gambe Monique van der Vorst, l'atleta disabile ritrova le gambe Monique van der Vorst, l'atleta disabile ritrova le gambe Monique van der Vorst, l'atleta disabile ritrova le gambe Monique van der Vorst, l'atleta disabile ritrova le gambe Monique van der Vorst, l'atleta disabile ritrova le gambe Monique van der Vorst, l'atleta disabile ritrova le gambe

DIECI ANNI DOPO - L'incidente che le tolse la possibilità di stare in piedi, di muoversi, di camminare avvenne dieci anni fa. In quei brutti giorni ha dovuto inventarsi un nuovo modo di vivere. Per scoprire, all'improvviso, di dover ricominciare tutto da capo. E non sta nella pelle. «A Natale non festeggerò in modo particolare - ha spiegato agli inviati dell'Ap che l'hanno intervistata, nella sua città, Amstelveen, poco lontana da Amsterdam -, per me ogni giorno è Natale, non so pensare a un regalo più grande di quello che ho ricevuto». Adesso ha messo in soffitta la handybike (una bici da corsa che si muove grazie alle braccia) e la speciale carrozzina da corsa che per quasi un decennio le hanno tenuto compagnia quasi ogni giorno, nei duri allenamenti a cui Monique si sottoponeva. Per lei, promettente giocatrice di hockey su prato, sportivissima e innamorata della vita, era stata una scelta naturale quella delle competizioni per diversamente abili: «Non ho mai voluto arrendermi al destino».

OPERAZIONE SBAGLIATA - La sua odissea era cominciata con un fastidio all'anca, che gradualmente divenne un vero e proprio incubo: lussazioni continue e dolori. E alla fine la decisione di operarsi. Ma sotto i ferri del chirurgo accadde l'impoderabile: la gamba sinistra cominciò a dolere, a gonfiarsi, a rifiutare il movimento. «Inspiegabile», dicevano i dottori. Ma intanto, in meno di un anno, anche la gamba destra cominciò a soffrire degli stessi, terribili sintomi. Presto era diventato inutile chiedere spiegazioni ai medici, così Monique - paralizzata - cercò di darsi da fare per continuare a vivere come piaceva a lei: «Poco dopo ero tornata indipendente, malgrado le gambe. Potevo muovermi, guidare, volare. E anche fare sport». Fino alle Olimpiadi di Pechino e ai continui allenamenti. E tra i tanti allenamenti uno in particolare, con un ciclista che la centra in pieno sulla sua handybike e la getta sull'asfalto. Brutta caduta, con un fremito che le corre lungo la gamba.

LA RINASCITA - Un brivido che fa riflettere Monique: «Se sento qualcosa, forse c'è ancora una possibilità». E così, lentamente, nasce in lei e si alimenta la fiammella della speranza, all'inizio fioca, poi sempre più sostenuta, alla fine brillante e intensa. La svolta avviene quando torna a «sentire» il piede destro: «Una sensazione unica, di rinascita». Poi torna la sensibilità anche in quello sinistro. Quindi, tante e tante ore di riabilitazione e la gioia di stare di nuovo in piedi, di fare le scale, di guardare negli occhi la persona con cui si sta parlando. «Anche il mio recupero, per i medici, è inspiegabile». Ma stavolta Monique, di fronte alle zone d'ombra della scienza, piange di gioia.

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Chiedo allo staff - se ho sbagliato sezione - di spostare il post nella sezione più idonea [:I]



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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/05/2011, 19:49 
Un applauso a questa GRANDE ragazza che ha sempre combattuto, anche nei momenti più bui, che non si è data per vinta. Un esempio per tutti!!!



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MessaggioInviato: 27/05/2011, 21:01 
Cita:
cagliari79 ha scritto:

Un applauso a questa GRANDE ragazza che ha sempre combattuto,
anche nei momenti più bui, che non si è data per vinta. Un esempio per tutti!!!


La grandezza della sua forza di volontà, è davvero incalcolabile.... [:)]



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