Cita:
Sheenky ha scritto: Veramente hanno detto chiaramente che non sono stati loro a buttare giù i server sony. E sinceramente mi fido più di loro che di quello che dice sony. E il motivo è semplice. Sony viene attaccato e derubato. Non ha nessun indizio sul colpevole di questo atto. Allora quale miglior idea se non pararsi il fondoschiena dando la colpa al gruppo di hacker più famosi del momento?
Oltretutto questa è gente che ha partecipato a buttare giu i server della polizia statale d'egitto, durante la rivolta...a buttare giù i server della visa quando hanno bloccato i pagamenti di assange...hanno partecipato a varie rivolte in molti paesi del mondo, schierandosi sempre dalla parte della libera informazione.
E ora ti chiedo...secondo te si mettono a rubare dati di videogiocatori per venderli al mercato nero?
Ti assicuro che non hanno bisogno di fare queste sciocchezze...
E manco che manco il tema di questo topic.
E che centra poi geohot con gli anonymous? niente.
Cita:
GanjaMan ha scritto:
sono dei cani sciolti, non c'è leader ne organizzazione, anarchia totale
Non c'è leader...c'è una grande organizzazione...e sono mossi da un ideale. E ti assicuro che chi non lo rispetta, è buttato fuori.
Sony si sarebbe data il 31 maggio come data limite per il ripristino di PNS e Qriocity. In totale, sei settimane dalla sospensione dei servizi. Nel frattempo gli Anonymous si scagliano contro le nuove accuse pubblicate sul Financial Times.1 - PSN online entro il 31 maggio? Anonymous lo sa2 - Sony pagherà, a colpirla i suoi clienti
PlayStation Network e Qriocity potrebbero tornare "completamente online" entro il 31 maggio. Il portavoce Shigenori Yoshida ha dichiarato al sito Bloomberg che l'azienda non sa quando ripristinerà il servizio, ma almeno ora abbiamo una data limite. Questo è l'ultimo aggiornamento che circola in Rete circa il ripristino dei servizi collegati alla PS3 e altri prodotti di Sony dopo le notizie del weekend.
Nel frattempo gli Anonymous, i maggiori indiziati per il furto di dati personali a milioni di utenti PSN e Sony Online Entertainment, hanno nuovamente dichiarato la loro estraneità alla vicenda, puntando il dito contro alcuni articoli apparsi su Internet in questi giorni.
Il gruppo di hacker contesta in particolare un pezzo del Financial Times (Il PSN non torna online, nuove ombre su Anonymous) in cui si citano le parole di misteriosi membri dell'organizzazione a suffragio della tesi per cui sarebbe stato qualche "cane sciolto" all'interno del movimento a portare a termine il clamoroso l'attacco. "Ancora una volta gli Anonymous sono stati accusati di una violazione di sicurezza, questa volta dal giornalista Joseph Menn. Vogliamo dire la nostra su queste accuse e false ipotesi".
"Prendiamo in considerazione un differente articolo di Meen pubblicato sul Financial Times. Questo misero pezzo di giornalismo è già stato preso come riferimento nella questione Sony ed è usato da molti che si oppongono ad Anonymous come una prova della sua colpevolezza. L'unica fonte citata usata da Menn è l'ormai famigerato Aaron Barr, ex amministratore delegato di HBGary. Barr ha dichiarato che una chat room chiamata #anonymous, aperta da un certo "Q", era la prova inconfutabile che questo "Q" aveva dato vita al movimento conosciuto come Anonymous. Fiducioso della sua affermazione, ha tentato di vendere questo e di altri dati sulla nostra natura all'FBI".
"Le sue informazioni, tuttavia, erano scorrette. Anonymous è nato come meme, o una convinzione condivisa, a cavallo del secolo e in seguito si è sviluppata diventando una coscienza collettiva globale nel 2006. È stato solo nel 2008 che Anonymous è diventata una vera manifestazione del potere dei numeri. Sono state organizzate proteste contro la Chiesa di Scientology in oltre 140 città di tutto il mondo, sempre associate alla maschera di Guy Fawkes e al diritto di protestare con il movimento".
"In secondo luogo, proprio come Anonymous, John Doe e Joe Bloggs sono nomi fittizi, piuttosto che propri, e sono disponibili per l'uso libero senza ripercussioni.
Per questo non c'è appartenenza ad Anonymous e nessuno può dire di essere un membro. Si potrebbe dire che Anonymous è anonima ad Anonymous".
In poche parole Menn avrebbe pubblicato fin da subito informazioni errate, un articolo "palesemente prevenuto contro Anonymous e i suoi partecipanti, e molti lettori hanno rilevato incongruenze evidenti nelle parti tecniche e sulle tempistiche".
Nell'ultimo articolo Menn "sostiene che un membro di Anonymous, Kayla, ha formulato osservazioni come se fossero l'ammissione di colpa da parte dei leader".
Kayla ha detto che solo perché il resto degli Anonymous non è d'accordo, non significa che Anonymous non l'abbia fatto. Questa dichiarazione è di per sé debole ed equivale a quella Confesso di essere umano. Gli umani hanno eseguito l'attacco". Per Anonymous l'intera vicenda è una cortina fumogena costruita ad arte per distogliere l'attenzione dal fatto che i server di Sony di non soddisfavano gli standard di sicurezza per la gestione dei dati sensibili.
Per amministrare le carte di credito, ogni azienda ha bisogno di essere conforme al PCI (PCI Data Security Standard). "Poiché la Rete di Sony era senza patch e non aveva alcun firewall installato (cosa smentita da Sony, NdR), questa è una chiara violazione degli standard PCI, quindi è probabile che si tratti di una negligenza di carattere penale".
Gli Anonymous si chiedono perché, piuttosto che una campagna contro di loro, non parta una grande discussione sulla responsabilità delle aziende nella protezione delle informazioni degli utenti. "A quanto pare Sony dovrà imparare a proprie spese che gli illeciti aziendali non restano impuniti. Quando la polvere si sarà depositata Sony dovrà avere molta più paura di una massiccia class action avviata dalla sua base di utenti piuttosto che le brevi azioni di una brigata globale di hacker nerd. Anonymous... diamo inizio ai giochi".
fonte :
http://www.tomshw.it/cont/news/sony-pag ... 286/2.htmlAl 99% sono stati loro, è facile tirare il sasso poi nascondere la mano....
PS: I server del PSN e della SOE sono stati crakkati dopo che la Sony ha avviato la causa contro l hack di GeoHot sulla ps3...ma guarda che caso!!!
PSS:
La vicenda che si sta sviluppando dietro all'attacco del Playstation Network sta assumendo sempre più le sembianze di un giallo, e non si esclude che tale evento ci riserbi ancora molti colpi di scena.
L'ultimo per ordine di arrivo infatti farè discutete non poco, stando alle parole di due membri del team Anonymus pare che l'attacco al servizio Sony sia colpa anche di alcuni ex membri dello stesso team di Hacker, i quali dopo aver visionato le specifiche tecniche di come è stato riportato l'attacco hanno riconosciuto alcuni particolari che solo loro potevano sapere, e di fatto "scaricato" le responsabilità verso alcuni loro "excolleghi" di recente usciti dalla loro "protesta".
http://www.ft.com/cms/s/2/d0a21040-7800 ... z1LbZKGvNWScusate per gli edit ma trovo le cose a rate oggi
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)