Perdona è solo un telescopio ad essere bloccato non il progetto e la ricerca.
Riporto dal CUI
Duro colpo alla ricerca SETI l'Allen Telescope Array entra in "ibernazione" 
Franck Marchis al centro della foto di fronte all'entrata principale del SETI Institute
Anzitutto desidero fare una precisazione: NON ho a che fare con il Telescopio Allen Array, né sono alla guida di programmi astronomici che utilizzano radiotelescopi. Ho scritto questo messaggio sull' Allen Telescope Array (ATA) come sforzo congiunto dell’Istituto SETI e del Laboratorio di Radioastronomia dell’Università della California, Berkeley, enti per cui lavoro.
Questo messaggio descrive la situazione attuale dell’ATA sulla base di informazioni raccolte dopo i numerosi dibattiti intrattenuti con i colleghi di entrambi gli enti questo è quanto ha scritto l'astronomo Franck Marchis nel suo sito.
L' Allen Telescope Array (ATA) è un radiointerferometro situato nell’Osservatorio di Hat Creek, 300 miglia a nord di San Francisco, in California. La prima fase del progetto, con una rete di 42 antenne (ATA-42), è stata inaugurata l’11 ottobre del 2007, poco dopo che avevo iniziato a lavorare al Carl Sagan Center dell’Istituto Seti. L’ATA-42, costato 25 milioni di dollari, è stato fondato dalla Fondazione Paul G. Allen Family, (Paul Allen è stato il cofondatore della Microsoft) e grazie alla fondazione e ai finanziamenti della UC Berkeley, dell’Istituto SETI, della National Science Fundation e di varie società per azioni e finanziatori privati, è operativo da allora. L’ATA si prefigge una vasta gamma di obiettivi, tra cui:
- La classificazione di 250.000 fonti radio extragalattiche come nuclei galattici attivi o galassie nate da esplosioni stellari
- L’esplorazione del cielo dovuto all’accrezione sui buchi neri e di fenomeni sconosciuti
- Lo studio di 1.000.000 stelle alla ricerca di emissioni SETI
- Lo studio dei miliardi di stelle 4×1010 del Piano intergalattico/Piano galattico interno alla ricerca di potentissimi trasmettitori non-naturali.
Dalla sua inaugurazione, l’ATA-42 viene utilizzato da una vasta comunità di astronomi e ha fornito risultati scientifici. E’ anche la principale fonte di dati del progetto SETIQuest.
Purtroppo, negli ultimi 2 anni la situazione finanziaria dell’osservatorio è notevolmente peggiorata, a causa della perdita di varie fonti di finanziamento (NSF, Stato della California) all’UC Berkeley, costringendo l’ente a ritirarsi dal progetto poco tempo fa. Lo schieramento infatti avrebbe dovuto espandersi in 4 fasi, passando dalle 42 antenne iniziali a 98, 206 e infine 350 antenne, in modo da essere competitiva su tutti i fronti con gli altri progetti (ad es. SKA). Inoltre, dal momento che il progetto è finanziato prevalentemente da finanziatori privati, la recessione economica ha avuto enormi ripercussioni sull’intero progetto, ritardando notevolmente l’espansione dello schieramento di antenne.

Negli ultimi 2 anni, i ricercatori dell’Istituto SETI hanno vagliato altre opportunità scientifiche per lo schieramento di antenne, per via della sua sensibilità e del suo campo visivo grande come nessun altro (2.5. deg at lambda = 21 cm). Lo schieramento copre senza modifiche le principali bande di comunicazione spaziale (la banda S e la banda X) ed è stata proposta come trasferimento dati da satellite a Terra per i partecipanti al concorso Google Lunar X Prize. A partire dal 2009, l’Air Force Space Command ha valutato il possibile utilizzo dell’ATA per il suo programma di Sorveglianza dell’ambiente spaziale. Questo programma ha lo scopo di rilevare, tracciare, identificare e catalogare tutti gli oggetti di fabbricazione umana in orbita intorno alla Terra. Una collisione senza precedenti tra un satellite Iridium e un satellite russo dismesso si è verificata il 10 febbraio 2009, creando una nuvola di detriti e ricordandoci che il vicino ambiente del nostro pianeta oggi è pieno di satelliti e detriti spaziali che occorre monitorare.
I primi test eseguiti con l’ATA hanno confermato l’utilità della rete di antenne per ’individuazione di detriti e di satelliti fuori uso di dimensioni superiori a 1 m2. In questa gamma di lunghezze d’onda, i detriti vengono rilevati utilizzando il riflesso di onde radio dai satelliti di comunicazione, come i veicoli spaziali Sirio. Rispetto ai telescopi tradizionali (come lo Space Surveillance Telescope), l’ATA offre il vantaggio di poter eseguire queste osservazioni notte e giorno in qualsiasi condizione meteorologica.
Il futuro dell’ATA può dipendere dal programma dell’Aeronautica americana. Sfortunatamente, a causa della turbolenza finanziaria che ha recentemente investito le banche federali, non è stata presa con dovuto anticipo nessuna decisione chiara sul futuro dell’osservatorio. Dal 15 aprile, l’osservatorio è ufficialmente entrato in ibernazione. Tutte le attrezzature sono state prese in cura, al fine di assicurarsi che non si deterioreranno nel tempo. Purtroppo, tre membri dell’Osservatorio di Hat Creek hanno ricevuto un avviso di licenziamento e uno di essi si trasferirà all’Osservatorio CARMA, un interferometro di onde da un millimetro.
Riassumendo, i finanziamenti dell’Air Force Space Command americano (AFPC) per includere questa struttura nel programma di sorveglianza dell’ambiente spaziale potrebbe tenere in vita l’osservatorio, ampliare le sue capacità in quanto sarà necessario costruire nuove antenne per migliorarne la sensibilità. Si sta parlando anche di eseguire un aggiornamento dei ricevitori per avere accesso alla banda KU, utilizzata principalmente per le comunicazioni satellitari. Il “TIME SHARE” tra la ricerca scientifica e il programma sui detriti spaziali nel caso verrà raggiunto un accordo tra l’Istituto SETI e l’AFPC non è ancora chiara.
Il Telescopio Allen Array a questo punto deve reinventarsi. Speriamo che questo evento sia solo un “contrattempo” nella vita di questa importante struttura.
Lo speriamo tutti, solo una cosa non capisco, come mai lo studio SETI e la relativa struttura deve sopravvivere sempre grazie a fondi privati mentre si spendono un'infinità di soldi per altri studi (a volte anche inutili), è proprio di questi giorni la notizia che abbiamo riportato dell'astronomo Eamonn Ansbro ricercatore Optical Seti (OSETI) che racconta una eccezionale scoperta (invitiamo e leggere l'articolo a chi non lo avesse fatto) "non provabile" alla comunità scientifica per mancanza di fondi.
Un altro duro colpo per la ricerca SETI, sarebbe davvero un vero peccato se una struttura così importante come l'ATA rischiasse di chiudere per mancanza di fondi, quando sappiamo tutti che è l'unico mezzo per capire se c'è vita extraterrestre intelligente al di fuori del nostro pianeta.
Senza scendere su ipotesi complottistiche, le dichiarazioni di Franck Marchis sembrano come uno sfogo per far sapere che questo splendido radiotelescopio che è l'ATA sta per essere "scippato" dall' Air Force Space Command che lo terrà in vita grazie ai finanziamenti regalando un "TIME SHARING" con tempistiche non ancora chiare alla ricerca SETI (quasi fosse un'elemosina). Una domanda però è lecito porsi, ma non è che i militari hanno "sentito" qualcosa di interessante e con la scusa dei detriti spaziali si accaparrano l'ATA per monitorare ci che accade sopra le nostre teste?
Perchè questa domanda?....... Perchè l'AIR SPACE COMMAND non è nato per monitorare la spazzatura spaziale sopra le nostre teste.......
Articolo scritto da Walter Conidi Centro Ufologico Ionico
Fonte:
http://www.centroufologicoionico.com/ar ... ernazioneq