Diverse tradizioni antiche avevano un concetto di tempo ciclico e non lineare rispetto al nostro, nell'antica India l’intera manifestazione dovuto al respiro del creatore Brahma chiamate Kalpa era suddivisa in 14 grandi periodi, detti Manvantara.
Ogni Manvantara è suddiviso in 4 parti cicliche chiamate Yuga, che rappresentano l'evolversi e il declino della razza umana.
Le ere sono le seguenti:
Satya Yuga o Krita Yuga, l'età dell'oro;
Treta Yuga, l'età dell'argento;
Dvapara Yuga, l'età del bronzo;
Kali Yuga, l'attuale età del ferro.
Dopo il Kali Yuga c'è un periodo di transizione definito crepuscolo e alba che durano rispettivamente 36 mila e 144 mila anni, poi si riinizia dall'Satya Yuga, così via per 14 volte, poi gli universi implodono per poi rinascere, big bang e collasso ciclici.
Ritroviamo queste suddivisioni anche in altre tradizioni antiche Gnosi compresa e nei circoli esoterici.
Secondo tale insegnamenti l’intera manifestazione si può suddividere in 7 grandi periodi di tempo chiamati Eoni (vedasi Gnosticismo), di cui i primi 3 si chiamati Pre-Evali ed hanno uno durata di tempo lunghissima, mentre i successivi avrebbero una durata di circa 2000 anni ognuno.
Gli Eoni Pre-Evali sono lo 0, l'1 ed il 2.
- Al primo Eone (o numero 0) è attribuito il Vuoto, il Nulla
Il simbolo che lo rappresenta è il punto infinitamente piccolo (seme o bindu).

- Al secondo Eone (numero 1) è attribuito il Caos
Il simbolo che lo rappresenta è il fallo (Lingam).

- Al terzo eone (numero 2), è attribuito al Caos stabilizzato, alla Terra (Amenta, gli Inferi), il cui simbolo è la kteis (vagina o Yoni).
E' il periodo dei Culti della Stella, della Luna e Ctonii.

- A questi seguono gli Eoni cosiddetti storici, quelli cioè le cui datazioni sono relativamente vicine a noi.
- All'Eone 3 o Eone di Iside identifichiamo quel periodo che la storia indica come l’inizio della nostra civiltà, legata ai culti luni-solari e quelli della Dea Madre, rappresentati dall’Elemento Acqua.

- All'eone numero 4 o Eone di Osiride si fanno risalire invece i culti solari del Dio padre, con particolare riferimento alla formula dell'Auto-sacrificio, propria degli Dèi-morenti e primo tra tutti, il Cristianesimo, ma anche il Buddhismo, l’Islamismo e l’Ebraismo.

- il 20 marzo 1904 e.v. si instaurò l'Eone di Horus (il numero 5) la cui caratteristica è la Forza e il Fuoco e la sua formula la Reintegrazione,
tale data coincide per i thelemiti coincide con l'invocazione da parte di Crowley di Horus e della canalizzazione qualche giorno dopo del Liber AL vel Legis (Libro della Legge)

- A questo Eone seguirà il settimo (il numero 6) attribuito alla dea delle Giustizia Maat e contraddistinto dalla fioritura della piena coscienza solare.

Ora sorge la domanda quando verrà l'Eone di Maat? Durerà anche questo 2.000 anni? Oppure cause le forze in gioco è già iniziato?
Crowley cercò di evocare diverse volte l'Eone di Maat tramite il LAM (ricorderete il primo grigio)
Lam!
Tu Voce del Silenzio,
Glifo di Hoor-paar-Kraat;
Il Se Nano, il Dio Profondo.
Porta per l'Eone di Maat!
Io Ti evoco! Io Ti evoco!
Con il mantra Talam-Malat,
Talam-Malat,
Talam-Malat...Nonostante questi sforzi Crowley era convinto che sarebbe passato molto tempo tempo ancora questo in accordo anche la tradizione degli Yuga, attualmente stiamo in Kali Yuga e dovrebbe durare a lungo ancora.
Ma anche qua ci sono discordanze tra gli interpreti, una data vicina è il 2327, altri parlano di millenni.
Grant invece era convinto come Charles Stansfeld Jones che l'Eone di Maat dove tutto si sarebbe riappianato e sarebbe tornata l'età dell'oro era imminente, legato all'età dell'acquario tanto decantata dalla new-age.
Per comprendere il pensiero di Grant riporto un brano dell'articolo “The Typhonian Tradition” di Simon Hinton

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La Tradizione Typhonianatratto dall’articolo “The Typhonian Tradition” di Simon Hinton
Definizione di Tradizione Typhoniana
Il termine Typhoniano fu usato estensivamente dal brillante studioso del 19esimo secolo Gerald Massey nella sua monumentale opera sulla religione antica, come una descrizione dei culti che adoravano la Dea Primordiale, identificata con la costellazione dell’Orsa Maggiore.
L’adorazione della Dea, come si suppone ampiamente, precedette tutte le forme di adorazione di dio maschile e la sua essenza è ancora oggi riflessa in termini come “Madre Natura”.
Si ritiene verosimile che in queste primitive fasi della civiltà il ruolo del maschio nella procreazione non fosse compreso pienamente. Concepimento, gestazione e nascita sarebberostate viste come un processo misterioso della donna che si divideva dando vita a una nuova creatura.In questo stadio troviamo che la dea Typhon e suo figlio Set sono riferiti quasi come una comune entità. Con l’evolversi della civiltà ci fu un graduale cambiamento di tale convinzione, e l’adorazione si spostò da una fase lunare e matriarcale (la Dea) ad uno stadio maschile, solare-fallico.
In questo tempo il ruolo del maschio nella procreazione fu compreso pienamente e risultato di ciò fu il drammatico mutamento dei culti, nei quali fu posta una maggiore enfasi sul principio maschile rispetto a quello femminile.Le varie divinità non sfuggirono a questa onda di revisionismo e l’adorazione a un dio maschile divenne la nuova ortodossia.
Coloro che persistettero ad adorare la Dea furono visti dapprima come antiquati, poi come bizzarri e perversi, ed infine come una vera e propria minaccia. La visione solare si consolidò nella politica come struttura sociale patriarcale e ciò produsse una netta separazione tra le correnti di adorazione lunare e solare, che si concretizzò nel conflitto sociale in cui gli aderenti all’antica forma di adorazione, i Typhoniani, ebbero la peggio.
Fu allora che i Typhoniani, cominciarono ad essere visti come gli Oppositori; coloro che nuotano contro la corrente della maggioranza dei loro contemporanei. Nella maggior parte del periodo dinastico dell’antico Egitto, Set, Set-Typhon o anche semplicemente Typhon fu descritto come l’Oppositore, impegnato in una perpetua battaglia con Horus.
Si deve tenere presente che il cambiamento dei tempi fu anche il cambiamento delle culture e delle mitologie che venivano rappresentate.In questo stadio, per esempio, il termine “Typhon” è sinonimo di Set come il tormentatore di Horus, piuttosto che come la dea primordiale dei tempi primitivi. Nel mondo Giudeo-Cristiano, le cui tradizioni furono profondamente influenzate dalla civiltà Egiziana,l’oppositore fu identificato come Satana, Lucifero, il Diavolo.
E’ una triste ironia il considerare che gli uomini si rivoltarono contro la stessa Madre Natura, considerandola impura, quando niente poteva essere più lontano dalla verità. Tempi più recenti, tempi di orrendi estremismi della misoginia radicata nella religione patriarcale, videro decine di migliaia di donne torturate e bruciate sul rogo come streghe ed eretiche, semplicemente a causa della loro sessualità e del loro spirito di associazione. La Tradizione Typhoniana dovrebbe essere concepita come la volontà di ricostituire l’equilibrio tra i sessi, incoraggiando il principio femminile in una nuova era di illuminazione. Ciò non significa la restaurazione della precisa forma primordiale di adorazione, ma piuttosto di una nuova visione di equilibrio tra i principi maschile e femminile. Un’altra derivazione del termine Typhon si trova nella sua affinità con il Tifone. Il tifone è una forza vorticosa potente e distruttiva. E’ la forza e il fuoco che caratterizzano l’Eone di Horus, che ha provocato catastrofi e rovine sul mondo fin dal suo avvento, nel 1904"
Fonti:
http://www.scribd.com/doc/52916264/La-T ... Typhonianahttp://www.arcadia93.org/thegateway.html