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Marziano
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MessaggioInviato: 03/06/2011, 14:34 
Sezione9 ho vissuto a Craiova, per gentilezza se non conosci evita.

tra l'altro sono molto più razzisti loro di noi.

E poi non vedo il motivo per cui non deva difendere la mia identità culturale.

Tra l'altro inizia a ospitarli a casa tua, oppure vai a vivere a Craiova e ne riparliamo.



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MessaggioInviato: 03/06/2011, 14:37 
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sezione 9 ha scritto:

Allora, l'Italia è uno dei Paesi che più contribuiscono alle missioni di pace (e se volete potete pure metterci le virgolette su pace), ma è uno degli Stati che conta meno, tra i cosiddetti "grandi". Lo so bene anch'io che, se il fenomeno migratorio è mondiale, l'azione di governo (di governo, non di repressione) deve essere mondiale, ma non è certo colpa mia se l'Italia non conta più nulla (e ripeto, non conta PIU' nulla) in Europa. Guardate un po' quello che ha fatto Maroni: è andato a Bruxelles a piangere e a minacciare allo stesso tempo, col risultato che adesso abbiamo tutti contro e nessuno disposto ad aiutarci. "Vedetevela voi", la risposta ai piagnistei, e frontiere chiuse a Ventimiglia, la risposta alle minacce. La politica estera non la puoi gestire come la fiera della polenta di "Malmenate" in provincia di Varese.

A chi parla di Romeni, vorrei far notare che si tratta di persone COMUNITARIE, smettetela di fare i razzisti, perfino la Lega è andata a chiedere il voto ai TREMENDI romeni. E se non vi piace la situazione in Italia, chiedete i danni a chi ha fatto la legge BOSSI-FINI. Sono anni che gestiscono una situazione che, quando è ora di farsi belli a Roma, dicono che è migliorata, ma poi, quando è ora di raccogliere voti, improvvisamente peggiora.

Ma non capite che si tratta di una colossale guerra tra poveri? Ci sono miliardi di persone che crepano di fame, centinaia di milioni che vivono sperando di non avere spese impreviste per non andare in rosso, e poche migliaia che si godono lo scontro, perchè, ci dicono, il problema non sono loro che governano da schifo, ma chi è più povero di noi che pretenderebbe (quale affronto!) di non patire più la fame. CI RUBANO IL LAVORO, LE DONNE E I BAMBINI, questo è stato ed è ancora lo slogan. Sono anni che chi governa dice di risolvere la situazione, ma, chissà come mai, noi occidentali "ricchi" stiamo peggio e loro immigrati continuano ad arrivare. Perchè? Forse perchè senza più paure e nemici la gente potrebbe cominciare a riflettere sul fatto che, forse, i veri ladri (di dignità e di speranza) non sono quelli "brutti sporchi e cattivi" ma quelli che girano in auto blu con vestiti firmati?


Continui a ripetere lo stesso concetto più volte.
Dici cose giuste ma il Mondo in cui viviamo è ben diverso da quello che idealizzi tu.
E le cose non si cambiano in giorno e neanche aprendo le porte a chiunque.


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Rettiloide
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MessaggioInviato: 03/06/2011, 16:52 
Eh già, sempre a fare ideologia. Fatemi vedere dove ho scritto che bisogna aprire le porte a chiunque. Io dico che il fenomeno immigrazione va GOVERNATO, non represso nè sfruttato a fini politici. Ma secondo voi una forza politica, che casualmente ha anche il ministero dell'interno, che prende voti con la paura dell'immigrato, ha interesse a risolverlo il problema? Dato che in tutti questi anni, in cui abbiamo avuto una legge fatta da un leghista, il problema non si è risolto come nelle intenzioni di Bossi, allora i casi sono due: o chi ci governa è incapace, o non vuole risolvere la situazione. Scegliete un po'.

Sul fatto che l'immigrazione sia un problema che non si risolve in un momento, siamo d'accordo, ma, state bene attenti, smettetela di dire che la colpa è della sinistra che "apre a tutti", primo perchè la sinistra ha fatto più rimpatrii della destra, e secondo perchè, forse non ve ne siete accorti, ma chi governa è la destra, e se l'Italia non riesce ad imporre le sue idee in tema di immigrazione (mentre invece mi pare che altri Paesi riescano a fare un po' quello che vogliono, anche in Europa), non è colpa mia, ma di chi non riesce a farsi notare senza fare avanspettacolo con battute vecchie e minacce ridicole.

Ripeto ancora la domanda "utopistica": mi spiegate perchè un italiano ha diritto a mangiare tutti i giorni e un sudanese no?


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MessaggioInviato: 03/06/2011, 16:59 
Perchè un sudanese non prende le armi e butta giù il governo come hanno fatto gli italiani?

Ognuno raccoglie quel che semina.

Giusto a capire con chi abbiamo a che fare.

Immigrati,Lampedusa, tunisini si feriscono contro il rimpatrio

Palermo, 3 giu. (TMNews) - Momenti di tensione ieri pomeriggio al centro d'accoglienza di Lampedusa, dove dieci tunisini si sono feriti con lamette e pezzi di vetro per protestare contro il rimpatrio. Non è la prima volta che i maghrebini danno vita a questo tipo di protesta, con forme di autolesionismo. Soccorsi al poliambulatorio di Lampedusa, per quattro di loro è stato necessario il trasferimento all'ospedale di Agrigento. Nel centro d'accoglienza di contrada Imbriacola sono presenti circa 200 tunisini.
Ieri intanto si è aperto ufficialmente il festival dal titolo "Lampedusa sùsiti" (Lampedusa alzati), un evento promosso e organizzato da Claudio Baglioni e dalla fondazione O'scià, per promuovere l'immagine dell'isola fortemente provata dagli ultimi mesi di sbarchi. Ieri sera la nazionale cantanti si è aggiudicata un triangolare di calcio contro la formazione delle forze dell'ordine e la squadra di Lampedusa.

http://notizie.tiscali.it/cronaca/feeds ... ml?cronaca



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MessaggioInviato: 03/06/2011, 17:32 
mi spiegate perchè un italiano ha diritto a mangiare tutti i giorni e un sudanese no?
sveglati !!!!il fatto ke tu stia bene economicamente non significa ci stiano tutti gli italiani.sei sicuro che tutti gli italiani mangino tutti i giorni ? sei sicuro ke tutte le famiglie italiane abbiano e un PIL pro capite di quasi 30mila ?l'hai scritto tu sopra. be di certo molti ma molti di qst strranieri ke stanno da noi hanno non 30mila ma 300mila euro visto ke girano in macchinoni e vestiti firmati . poi un italiano per una casa popolare deve aspettare 20 anni, uno straniero neanke un giorno perche' poverino si deve aiutare .......le case popolari accanto a me ospitano molti stranieri tra cui molte rumene e albanesi ke battono la notte e anke di giorno. per loro subito una casa ( e credimi molte battone guadagnano sopra i 10000 euro al mese .perche voi uomini nn ragionate con la testa ......) mentre per le famiglie italiane senza lavoro e con prole non c'e' mai nulla.

vogliono comandare ? lo facciano nei loro paesi, opponendosi ai governi, ma poi e' kiedere troppo perche' non potrebbero vivere sulle spalle degli altri
esci dal tuo bozzolo e guardati intorno


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MessaggioInviato: 03/06/2011, 17:48 
Nihal ha pienamente ragione!!!


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MessaggioInviato: 03/06/2011, 18:00 
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nihal181 ha scritto:


A chi parla di Romeni, vorrei far notare che si tratta di persone COMUNITARIE.infatti non ce n'e' uno ke non sia spacciatore ,laddro oppure peggio. di donne nn ce n'e' una ke nn sia zoc.. se non lo e' di strada e sempre ke si fotte i mariti delle italiane per i soldi
CI RUBANO IL LAVORO, LE DONNE E I BAMBINI.xk non e' vero ? si ke lo e' , anzi aggiungerei anke quegli uomini ke per un buc. giovane lasciano moglie e figli, e nn si rendono conto ke una una volta vuoti i loro portafogli possono andare pure vaf... e intanto hanno rovinato 1 famiglia
e io li vedo piu' di moltissimi di voi
egoisti e pieni di presunzione


Ciao Nihal, ti devo pregare di evitare esternazioni così estreme

Con l'iscrizione al forum, hai accettato la seguente clausola:


http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=21
Dichiarazione di responsabilità

Con l'iscrizione gli utenti di UFOforum.it dichiarano di essere i soli responsabili per qualsiasi informazione o file o link inseriti nel Forum tramite il rispettivo nickname. Questo vuol dire che le eventuali denuncie per diffamazione per mezzo internet provenienti da “terzi” (non utenti del Forum o utenti stessi che siano), vedranno come unici responsabili gli “autori” delle diffamazioni stesse. L'utente inoltre si assume l'onere di assicurarsi che i materiali - testi, foto e file audio/audiovisivi - inseriti nei forum, siano liberi da vincoli di copyright e di premurarsi di indicarne sempre la fonte e l'autore(L. 633/41). In questo senso sappiate che gli Amministratori sono costretti dalla legge a fornire i dati personali, i numeri IP, le date e copia dei messaggi incriminati alla Polizia Postale eventualmente chiamata in causa. Gli utenti accettano quindi con l’iscrizione di assumersi tale responsabilità e sono pertanto invitati a non inserire messaggi inappropriati, link a siti erotici, o comunque messaggi che siano offensivi, infamanti, diffamatori o che vadano contro il rispetto delle leggi e del buon senso comune, a non inserire nei messaggi parole volgari, offese, calunnie, bestemmie o frasi che inneggino alla violenza, all'odio razziale, alla discriminazione sociale o che siano comunque irrispettose nei confronti delle minoranze etniche e religiose. E’ inoltre vietato inserire informazioni personali e/o dati sensibili di altri utenti senza l’espressa autorizzazione di quest’ultimi.



Colgo il post di nihal come pretesto per ricordare il regolamento, ma è chiaro che l'invito all'automoderazione è esteso a chiunque abbia indugiato negli atteggiamenti segnalati come inappropriati.

Grazie per la collaborazione



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MessaggioInviato: 03/06/2011, 18:11 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

Eh già, sempre a fare ideologia. Fatemi vedere dove ho scritto che bisogna aprire le porte a chiunque. Io dico che il fenomeno immigrazione va GOVERNATO, non represso nè sfruttato a fini politici. Ma secondo voi una forza politica, che casualmente ha anche il ministero dell'interno, che prende voti con la paura dell'immigrato, ha interesse a risolverlo il problema? Dato che in tutti questi anni, in cui abbiamo avuto una legge fatta da un leghista, il problema non si è risolto come nelle intenzioni di Bossi, allora i casi sono due: o chi ci governa è incapace, o non vuole risolvere la situazione. Scegliete un po'.

Sul fatto che l'immigrazione sia un problema che non si risolve in un momento, siamo d'accordo, ma, state bene attenti, smettetela di dire che la colpa è della sinistra che "apre a tutti", primo perchè la sinistra ha fatto più rimpatrii della destra, e secondo perchè, forse non ve ne siete accorti, ma chi governa è la destra, e se l'Italia non riesce ad imporre le sue idee in tema di immigrazione (mentre invece mi pare che altri Paesi riescano a fare un po' quello che vogliono, anche in Europa), non è colpa mia, ma di chi non riesce a farsi notare senza fare avanspettacolo con battute vecchie e minacce ridicole.

Ripeto ancora la domanda "utopistica": mi spiegate perchè un italiano ha diritto a mangiare tutti i giorni e un sudanese no?


Stai semplificando troppo.

Gestire il problema flussi nella situazione attuale non è facile, considera anche la posizione geografica dello stivale.
E' un azzardo anche solo ipotizare che la lega non voglia risolvere il problema per mero calcolo elettorale, il non farlo sarebbe contrproducente.
La legge Bossi - Fini è stata presa ad esempio da altri paesi e aveva lo scopo di regolarizzare i flussi, non di impedirli.
La Lega ha sempre urlato che il modo migliore per risolvere in parte il problema è quello di aiutarli a casa loro (vedi progetto in attuazione dell' Umanitaria Padana).
In altri paesi utilizzano metodi meno ortodossi dei nostri, in Spagna sparano per esempio.
Non credere che in altri paesi sia tutto rosa e fiori, paradosalmente negli stati a vocazione progressista e mi riferisco ai paesi nord europei, la gente tende sempre più a destra. Io mi chiederei il perchè, invece di limitarmi ad accusare i governi.



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MessaggioInviato: 03/06/2011, 18:36 
nihal181, "sento" che sei esasperata ma alcune cose le vedo anch'io dalle mie parti! Mah; e vedo certe persone in certi apparatmanenti ... E sono in lista per primi dappertutto ... [8)]
Non pretendo che debbano stare indietro ma almeno alla ...pari! [^]



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MessaggioInviato: 03/06/2011, 18:42 
Ragazzi, non so dove vivete voi, ma questi privilegi per gli immigrati, davvero io non li ho mai visti.
Qualcuno può prendersi la briga di fornire al forum delle stime ufficiali circa i privilegi che gli stranieri parrebbero avere rispetto agli italiani?


In ogni caso leggete qui
http://archiviostorico.corriere.it/2000 ... 8621.shtml
http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... stema.html
Chiedetevi perchè è necessario questo e cosa c'è dietro.



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MessaggioInviato: 03/06/2011, 18:51 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Ragazzi, non so dove vivete voi, ma questi privilegi per gli immigrati, davvero io non li ho mai visti.
Qualcuno può prendersi la briga di fornire al forum delle stime ufficiali circa i privilegi che gli stranieri parrebbero avere rispetto agli italiani?


Vedi graduatorie e regolamento per l' assegnazione delle case popolari.

Consiglio Regionale
Case Popolari, Donzelli (Pdl): "Gli immigrati non scavalchino gli italiani"
Approvata all'unanimità la proposta Pdl sulle graduatorie degli alloggi
Mar, 29/03/2011 - 19:06 — Filomena DAmico
Immagine articolo - Il sito d#039;Italia

Il Pdl vince la sua battaglia in materia di case popolari. La richiesta di non consentire agli immigrati di scavalcare nelle graduatorie gli italiani aventi diritto, è stata favorevolmente accolta da tutto il Consiglio Regionale. Primo firmatario della proposta è il consigliere Giovanni Donzelli, che ci tiene a specificare: "Era necessario intervenire, non per discriminazione, ma per giustizia sociale”. Approvata all'unanimità la normativa sui punteggi per la definizione delle graduatorie di assegnazione delle case popolari. Le modifiche prevedono un aumento di punteggio di 0,25 per ogni anno di presenza in graduatoria per i richiedenti, non assegnatari, inseriti da almeno 4 anni nelle liste di assegnazione comunali. Un criterio approvato oggi dal Consiglio regionale raccogliendo e unificando le proposta di delibera 26 e 100, la prima delle due presentata dal PdL lo scorso maggio. “Siamo riusciti - continua Donzelli - a ristabilire un minimo di equità tra i cittadini che, a parità di requisiti, aspirano all’alloggio popolare e non riescono ad ottenerlo da anni. Il criterio della storicità di presenza in graduatoria supera, senza alcun tipo di razzismo o discriminazione, i frequenti e spiacevoli casi in cui alcuni cittadini, spesso italiani, pur avendone diritto, non riescono mai a vedersi assegnato l’alloggio poiché ad ogni aggiornamento della graduatoria si trovano scavalcati da nuovi richiedenti spesso provenienti da altre nazioni". Solo su Firenze i dati del 2010 ci dicono che se scorriamo i primi 350 aventi diritto ma non assegnatari scopriamo che il 35,42% aveva già partecipato ai bandi precedenti, e di questi ben il 68% è di origine italiana. Nelle graduatorie di Pisa, tra gli aventi diritto del 2006, 324 erano già presenti nel 2003, di cui 258 italiani, il 79,63%. “Questi dati portati ad esempio confermano come l’inserimento della storicità di presenza in graduatoria tra i criteri di assegnazione delle case popolari consentirà di premiare l’appartenenza dei richiedenti ad uno specifico territorio comunale oltre a rafforzare il legame civile e sociale con quella specifica comunità. Un risultato importante – aggiunge il consigliere regionale – che dimostra come l’opposizione del PdL in Toscana riesce ad essere costruttiva e a portare a casa risultati culturalmente e socialmente rilevanti, anche senza cedere ad alcun consociativismo e senza rinunciare al proprio ruolo di verifica e controllo senza infingimenti”, conclude Donzelli.


80% delle case popolari agli stranieri

Casa, il Tar: niente priorità ai lumbard. Ma nei fatti...
Graduatorie: l'80% è già straniero
Case Aler, parla il vicepresidente Lino Girometta: i primi 3.000 posti della lista sono occupati quasi esclusivamente da stranieri. È giusto chiedersi: ma per chi costruiamo le case? Rivediamo tutto «Le case si danno anzitutto ai lombardi e non al primo Bingo Bongo che arriva». Così tuonava Bossi nel dicembre scorso. Chi lo dimentica? L'urlo di rabbia fece ovviamente il consueto scandalo, irritando le bocche magari più forbite ma senz'altro meno inclini a raccontare come stavano e stanno tutt'ora in graduatoria le cose. O le case. E cioè che l'80 per cento dei primi 3.000 nomi in lista sono extracomunitari. Come dire: per gli altri, la matematica lo impone, di case non ce ne sono più.
Che fare? Cambiare il regolamento, ad esempio: fino a 5 punti per chi è in Lombardia da meno di un anno; tra uno e tre anni 15 punti; 30 punti tra tre e sei anni; tra sei e dieci anni 60 punti; oltre i dieci anni 80 punti... La Regione approva. Sventolio di bandiere ma, tempo qualche mese e il Tar, giusto nei giorni scorsi, boccia il regolamento rivisto nella primavera scorsa per assegnare le abitazioni con criteri che agevolano a scalare la residenza più consolidata, premiando le famiglie "local" meno abbienti più che gli ultimi arrivi.
Lombardo, insomma, vade retro. Punto e a capo? Se la Lega Nord non ammaina la bandiera del "padroni a casa nostra", "le case ai padani", neanche l'alleato in materia più "vicino" di casa e coinquilino in Regione come An sembra voler lasciar passare il colpo. I padani, nel gergo, li chiamano italiani, senza distinzione di sorta, ma la voglia di rimettere mano alle graduatorie, che così come sono parlano perlopiù arabo, ce n'è. E tanta.
Insomma, Bossi a suo tempo ha sollevato un vespaio, ma non era vana provocazione. Il problema era grande come e più di una casa. Più che parlare di una sentenza che arriva come una tegola sui promotori del diritto alla casa per i residenti storici, è più corretto dire che piove sempre sul bagnato. Ciò che infatti non dicono i sindacati promotori, e vincitori, del ricorso, (Triplice schierata al completo e i sindacati degli inquilini) è che la soppressione di questa norma definita "incostituzionale e razzista" di fatto andava a calmierare, come detto, una situazione di sostanziale "occupazione" permanente delle liste da parte degli extracomunitari, a danno dei locali.
La conferma viene dal vicepresidente dell'Aler, Lino Girometta, in quota An.
Allora, dottor Girometta, Bossi non raccontava storie...
«I dati si commentano da soli e io mi limito a osservare i numeri: al Nord e in Lombardia in particolare abbiamo una massiccia presenza di lavoratori stranieri ed extracomunitari, come conferma anche un recente studio del Cnel. Ma a fianco del fenomeno sotto il profilo lavorativo e dell'integrazione, questi numeri s'impongono con tutta la loro problematicità sul fronte abitativo dal punto di vista della loro permanenza».
Per farla breve, quanti stranieri ci sono in graduatoria?
«Nel 2002 nella graduatoria provvisoria, a fronte di 12.000 domande abbiamo registrato 5.839 extracomunitari e 6.267 italiani. Sostanzialmente in quasi parità. Lei capisce come sia complesso gestire queste cifre....».
E nelle prime posizioni chi domina la vetta della classifica?
«Se andiamo a guardare da vicino, la situazione è la seguente: nei primi 3.000 posti l'80 per cento è straniero».
Scusi, allora non si farebbe prima a dire che l'Aler assegna case agli stranieri, punto e basta?
«La situazione è questa, senza entrare nel merito della sentenza, affronto il problema per quello che è: viste le graduatorie, possiamo dire che oggi le case popolari si costruiscono per gli extracomunitari. Vogliamo riflettere su questo? Dico che è urgente farlo anche perché, nel bene e nel male, il pronunciamento del Tar pone al primo punto dell'ordine del giorno l'emergenza casa».
Allora le chiedo: che senso ha fare edilizia popolare oggi, dottor Girometta, se le regole attuali discriminano i residenti?
«E io aggiungo: perché la si fa, a chi serve in buona sostanza. Le domande non sono retoriche perché, senza inversione di tendenza, visto il trend demografico...
E, se consente, la seconda e terza generazione di stranieri...
«Certo, visto tutto questo, entro una quindicina d'anni avremo quartieri popolari completamente abitati da extracomunitari».
Non le pare ci si stia sedendo sopra una miccia? Condivide le preoccupazioni della Lega per un fenomeno pronto a esplodere?
«A parte degli inevitabili distinguo in altri campi, su questo fronte politico c'è idem sentire tra An e e Lega. Nei luoghi in cui siamo gomito a gomito ci troviamo spesso eccezionalmente d'accordo».
E la casa vi trova d'accordo?
«Ci trova d'accordo il fatto che c'è un problema oggettivo, molto serio che va risolto per i nostri cittadini. La giovane coppia ad esempio, oggi non riesce ad affittare un appartamento a Milano ed è costretta ad uscire dalla città, magari in paesi dormitorio. Ritengo che i meccanismi di riforma debbano mettere in condizione le Aler o coloro che costruiscono edilizia residenziale pubblica, e quindi ancora una volta le Aler, di costruire edilizia convenzionata e agevolata in dosi massicce, in modo prioritario e prevalente rispetto all'attività di routine, affinché si possa rientrare dagli investimenti messi in campo per realizzare queste case. È indubbio che una quota di edilizia sovvenzionata debba essere comunque realizzata, perché bisogna tenere conto dei bisogni degli strati sociali meno abbienti, ma occorre cambiare strategia».
Quindi, in concreto, lei come uscirebbe da questo imbuto?
«Il mio gruppo ha presentato un progetto di legge regionale per la riforma delle Aler».
Ci esponga i principi, in modo che i padani alleati possano sapere e replicarle in seguito...
«L'inquilino può diventare proprietario o restare nell'alloggio, ma a titolo provvisorio. Scomparirebbe insomma la possibilità di entrare e pagare, che ne so, 20.000 lire al mese per tutta la vita. È prevista poi la trasformazione in Spa...».
Volete ricorrere al mercato per trovare risorse?
«Ricapitalizzando l'azienda si potrebbe credo potenziare l'edilizia, perché abbiamo assolutamente bisogno di più case, non le pare?».
Che priorità avete individuato nell'assegnazione degli alloggi?
«La famiglia, con attenzione a quelle numerose, le giovani coppie, chi ha in casa un anziano...»
E il criterio della residenza?
«Le graduatorie che pensiamo di introdurre verrebbero formate secondo le domande raccolte dai singoli comuni sulla base di due bandi».
Due bandi, due fasce, ho capito bene?
«Sì, è così, una per gli stranieri e un'altra per gli italiani. Poi sarà formulata un'altra lista di persone che chiedono una casa e che non possiedono i requisiti tali da rientrare nelle graduatorie speciali. Se avessimo tenuto una sola graduatoria avremmo replicato il problema odierno, penalizzando i nostri. In ogni caso all'edilizia sovvenzionata verrebbe riservato il 25 per cento del patrimonio».
Lei parla di italiani e non di padani. Salta il criterio della residenza?
«Affatto, premesso che io mi sento italiano, pur rispettando chi invece si sente padano, parlo solo di un criterio che secondo me può essere esportato anche in altre situazioni. Se un Comune ha 100 posti, mettiamo caso, per gli stranieri, ma di 100 posti non ce n'è necessità, quegli alloggi possono essere destinati ad altri secondo le indicazioni del Comune di residenza che, meglio di ogni altro, conosce gli spostamenti, le necessità locali. La quota di edilizia per gli stranieri, a seconda delle esigenze, potrebbe essere in una quota compresa tra il 10 e il 50%. Con questi criteri: nei primi due anni senza pagare il canone, dal 3° al 4° anno con un canone sociale; dal 4° in poi esce dal comparto di edilizia sovvenzionata o paga in ragione di un canone pari a due volte l'equo canone. In altre parole, il principio è meritocratico: solidarietà sì, ma non in eterno. Chi non vuole integrarsi non bussi da noi».
Lei prima accennava alla possibilità di riscattare l'abitazione.
«Certo. Prevediamo la vendita del patrimonio immobiliare sino al limite residuo del 25 per cento per l'edilizia residenziale. In altre parole, il tentativo è quello di vendere parte del patrimonio conseguendo l'obiettivo "tutti proprietari", con la finalità di migliorare lo stato sociale dei cittadini e di avere maggiore attenzione sociale nei condomini».
Perchè le case popolari devono andare prima ai residenti

Visto che lo Stato Italiano prevede un punteggio più elevato per i cittadini di altre regioni o di altri paesi (soprattutto se extracomunitari) si crea di fatto una vera e propria situazione di svantaggio nei confronti dei cittadini, pur nelle stesse condizioni economiche e sociali, ma con la sola colpa di essere residenti in Padania.
Questa situazione porta solo ad una lotta tra poveri: cittadini parimenti svantaggiati devono avere le stesse possibilità, invece vige un vero e proprio privilegio di punteggio per diritto di nascita.
La Lega si propone da sempre di far decadere questi privilegi, riportando agli stessi livelli di punteggio anche i cittadini padani residenti, in modo che si possa gareggiare alla pari con i foresti.
Inoltre dove possibile è sempre stata richiesta della Lega quella di ribaltare la situazione e avvantaggiare quei cittadini residenti sul nostro territorio che da sempre hanno lavorato e hanno pagato le tasse per costruire e far crescere quella che oggi è la nostra comunità.
E' giusto secondo noi dare a questi cittadini un riconoscimento in caso cerchino lavoro o una casa popolare sul territorio della nostra e loro comunità.
La Lega, quando è al governo di un paese, di una provincia o di una regione, chiede sempre La revisione delle normative di assunzioni a impieghi pubblici orientate a riservare condizioni di favore ai cittadini con residenza pregressa di almeno cinque anni e la modifica delle norme per le assegnazioni delle case popolari.



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MessaggioInviato: 03/06/2011, 18:51 
Green, come ho già detto, penso anch'io che il metodo migliore sia quello di aiutarli a casa loro, perchè penso che nessuno di quelli che rischiano la vita in viaggi assurdi vengano da noi solo per lo sfizio di darci fastidio: i delinquenti fanno viaggi molto più tranquilli e sicuri. Quello che io domando a te è molto semplice: perchè, oltre a parlare, non lo fanno? Se provano e non riescono, come dici tu, allora sono incapaci, c'è poco da fare.

Ripeto che se non ci fossero gli immigrati a lavorare in nero per due lire senza alcun diritto, come potrebbero fare a ricattare i lavoratori italiani che "pretendono" qualcosa in più di 2 o 3 euro l'ora? Si parla di prostituzione: giusto. Ma i clienti sono o no italiani? E se non vi comoda lo spettacolo (o se non gradite la merce) potete sempre dirlo a B., che è un noto redentore di prostitute nordafricane. Si parla di case popolari: ma non è che se non ci fossero gli immigrati non si dovrebbe più aspettare 10 anni per l'assegnazione. Perchè parlano tanto di edilizia pubblica e poi di case popolari non ne costruiscono mai? Perchè io, italiano, devo contendere un osso secco ad uno straniero, quando chi mi governa mangia caviale?

Gestione dei flussi: la questione deve essere risolta come minimo a livello europeo. Ma hai visto Berlusconi come è stato trattato all'ultimo G8? Con Sarkozy che gli fa vedere l'orologio facendogli segno di non far perdere troppo tempo, e Barroso che ride per la solita scenetta? E la Lega, che peso può avere in Europa se da sempre è euroscettica? Con che diritto può chiedere l'aiuto dell'Europa se è la prima a non crederci?

PS: potete darmi dell'ingenuo, dello scemo anche, dell'ignorante e dell'incapace, ma non certo del miliardario. Smettiamola di ragionare "come vogliono che ragioniamo": non è che se critico la gestione dell'immigrazione in Italia (Hynekeniano, ma B. non aveva risolto tutto a Lampedusa? Aveva comprato casa, ridipinto l'isola, fatto campi da golf...) e mi fa schifo il razzismo allora devo essere per forza uno che vuole le porte aperte perchè tanto è "radical chic". Anzi.


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MessaggioInviato: 03/06/2011, 18:57 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

Green, come ho già detto, penso anch'io che il metodo migliore sia quello di aiutarli a casa loro, perchè penso che nessuno di quelli che rischiano la vita in viaggi assurdi vengano da noi solo per lo sfizio di darci fastidio: i delinquenti fanno viaggi molto più tranquilli e sicuri. Quello che io domando a te è molto semplice: perchè, oltre a parlare, non lo fanno? Se provano e non riescono, come dici tu, allora sono incapaci, c'è poco da fare.

Ripeto che se non ci fossero gli immigrati a lavorare in nero per due lire senza alcun diritto, come potrebbero fare a ricattare i lavoratori italiani che "pretendono" qualcosa in più di 2 o 3 euro l'ora? Si parla di prostituzione: giusto. Ma i clienti sono o no italiani? E se non vi comoda lo spettacolo (o se non gradite la merce) potete sempre dirlo a B., che è un noto redentore di prostitute nordafricane. Si parla di case popolari: ma non è che se non ci fossero gli immigrati non si dovrebbe più aspettare 10 anni per l'assegnazione. Perchè parlano tanto di edilizia pubblica e poi di case popolari non ne costruiscono mai? Perchè io, italiano, devo contendere un osso secco ad uno straniero, quando chi mi governa mangia caviale?

Gestione dei flussi: la questione deve essere risolta come minimo a livello europeo. Ma hai visto Berlusconi come è stato trattato all'ultimo G8? Con Sarkozy che gli fa vedere l'orologio facendogli segno di non far perdere troppo tempo, e Barroso che ride per la solita scenetta? E la Lega, che peso può avere in Europa se da sempre è euroscettica? Con che diritto può chiedere l'aiuto dell'Europa se è la prima a non crederci?

PS: potete darmi dell'ingenuo, dello scemo anche, dell'ignorante e dell'incapace, ma non certo del miliardario. Smettiamola di ragionare "come vogliono che ragioniamo": non è che se critico la gestione dell'immigrazione in Italia (Hynekeniano, ma B. non aveva risolto tutto a Lampedusa? Aveva comprato casa, ridipinto l'isola, fatto campi da golf...) e mi fa schifo il razzismo allora devo essere per forza uno che vuole le porte aperte perchè tanto è "radical chic". Anzi.


Appunto !!!!!!! Se non siamo in grado di offrire dignità allo straniero pur avendoci provato, allora meglio bloccare tutto e trovare una soluzione degna di essere chiamata civile.
Concordo sul fatto che gli imprenditori abbiano grosse responsabilità e che in Italia fatta la legge trovato l' inganno ma purtroppo è così in molti paesi e te lo dico da lavoratore frontaliere e forse cio impedisce un emulazione positiva.
Non siamo culturalmente pronti all' accoglienza degna di questo nome, solo alcune realtà hanno trovato il bandolo della matassa e sono quasi tutte al nord.



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MessaggioInviato: 03/06/2011, 18:58 
Green mi fornisci i criteri di assegnazione per cortesia?



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MessaggioInviato: 03/06/2011, 19:07 
Torino:

Negli ultimi anni a Torino i bandi per l’assegnazione degli alloggi pubblici sono stati nel 2004 e nel 2009. Le domande presentate da cittadini stranieri sono state una buona parte del totale (nel 2004 sono il 31% e nel 2009 salgono al 45%), tuttavia solo pochi sono effettivamente assegnatari di case popolari: rispetto al bando 2004 solo il 10% è rappresentato da stranieri.
Fonte: Assessorato alle politiche per la casa, Comune di Torino


Genova:

I dati dell'assessorato alle Politiche della casa del Comune di Genova spazzano via i luoghi comuni. Meno del 5% degli alloggi a disposizione è stato assegnato ad un "nuovo" genovese. Il riferimento è all'ultimo bando pubblicato a fine 2007: dal primo gennaio 2009 al 15 dicembre passato, sono stati assegnati 115 alloggi ad altrettanti cittadini italiani. È il 69,28%. Ai genovesi di origine straniera sono andati 9 alloggi in tutto, il 7,83%. Vanno anche considerate le 61 sistemazioni provvisorie: di queste solo 10 relative ad extracomunitari. Insomma, per 185 abitazioni messe a disposizione dal Comune ci sono 9 contratti stipulati da extracomunitari. Erano state presentate 3.182 domande, poco meno di un quarto da non
italiani: di questi, 52 con cittadinanza europea, gli altri 702 provenienti da continenti diversi.


Bologna:

A Bologna, le richieste di una casa al Comune da parte di stranieri nell´ultima graduatoria (aggiornata ad agosto 2009) sono il 46% del totale, mentre nelle assegnazioni si fermano a quota 35% (77 alloggi contro i 142 assegnati a italiani). Sui 12.458 alloggi popolari attualmente assegnati dal Comune di Bologna, 1.122 sono occupati da stranieri (9,64%). Dato da confrontare con la percentuale dei residenti che arrivano dall'estero: a Bologna sono l’11,2%.




Cerchiamo di distinguere la propaganda dalla realtà.... sempre.



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