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MessaggioInviato: 17/05/2011, 21:45 
NO AL NUCLEARE

http://www.tanker-enemy.tv/no-nuclear.htm

Al referendum del 13 giugno, vota sì per dire no al nucleare, alla privatizzazione dell'acqua e contro il legittimo impedimento. Ricorda che i governi, le istituzioni, le fondazioni, gli enti "scientifici" formano una cricca che imbroglia e deruba i cittadini. Vanifica con il "sì" i piani delle corporations. Infine non destinare l'otto per mille né allo stato né alla Chiesa cattolica, non versare il cinque per mille ad associazioni e fondazioni che fingono di difendere la salute e l'ambiente.


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MessaggioInviato: 23/05/2011, 20:13 
COMITATI NUCLEARE-ACQUA, SI TEME VOTO REFERENDUM - Si teme ''il voto degli italiani'' con il referendum il 12 e 13 giugno. A dirlo i Comitati anti-nucleare e per 'l'acqua bene comune', in presidio permanente per due giorni, davanti a Montecitorio per protestare contro questo decreto su cui e' stata posta la questione di fiducia. ''L'ennesima scelta anti-democratica - fanno sapere i Comitati - dettata dalla paura di dare la parola ai cittadini e ricevere, come e' avvenuto in Sardegna, una batosta''. Di fronte ''al tentativo di cancellazione di un referendum voluto dai cittadini, che riguarda un tema che si conferma al centro delle preoccupazioni degli italiani il governo non esita a svilire la discussione in Parlamento per imporre un finto stop al nucleare''. Il presidio dei Comitati, riferiscono i portavoce, ''va avanti ad oltranza fino al voto. Faremo sentire la voce degli italiani - concludono - quella stessa voce che, con la censura sulla tv pubblica e con i trucchetti in Parlamento, vogliono mettere a tacere''.

Continua>>>
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 58302.html



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MessaggioInviato: 26/05/2011, 09:53 
NUCLEARE E ACQUA, IN MANO A UNA SOLA PERSONA

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mag 25th, 2011

DI DEBORA BILLI
lfattoquotidiano.it

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it
Link: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05 ... na/113654/

Si fa il decreto Omnibus ed è a rischio il referendum sul nucleare. Allarme! Sanno di perdere, e vogliono sfilarci il diritto di votare per poter costruire le centrali con comodo, passato l’effetto Fukushima!
Mica sono tanto sicura, che sia davvero così. Ho un altro genere di sospetto. In realtà, credo che ormai sia assodata la consapevolezza che le centrali nucleari non si faranno mai: costano troppo, sono pericolose, non le vuole nessuno e i cittadini delle aree coinvolte si daranno fuoco piuttosto che accettare una centrale nucleare sotto casa. Fukushima ha dato il colpo di grazia a tutta la faccenda e, referendum o no, il nucleare è morto e sepolto con tutto il sarcofago.
Annullare il referendum contro il nucleare ha in realtà un altro scopo: quello di puntare al non raggiungimento del quorum per il referendum sull’acqua. E’ l’acqua la preda davvero preziosa, il nucleare essendo lo specchietto per le allodole. Ne parlai diffusamente anche qui.
Bene. Chi dovrebbe costruire le centrali nucleari in Italia? I francesi di EDF, Electricitè de France, il cui Presidente è Henri Proglio. (nella foto)
E chi fa la parte del leone nella privatizzazione degli acquedotti italiani? I francesi di Veolia, il cui Amministratore delegato è Henri Proglio.
La stessa persona è a capo di entrambe le multinazionali francesi che puntano alla nostra energia e alla nostra acqua. La STESSA persona. Definita dai commentatori francesi un “intoccabile della Repubblica”, e che poche ore fa ha annunciato anche “Edison sarà nostra”.
A questo punto, il decreto Omnibus si configura in veste di risarcimento. Eliminiamo dal referendum l’ormai morto nucleare per salvare il premio più prezioso, ovvero l’acqua, che andrà comunque nelle stesse medesime mani. Le mani di qualcuno a cui si deve garantire comunque e ad ogni costo il controllo delle nostre risorse strategiche, non si scappa.


Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it
Link: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05 ... na/113654/



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MessaggioInviato: 27/05/2011, 23:32 
Parossismo legislativo sul nucleare.
Ma il referendum è ancora in piedi


http://informarexresistere.fr/2011/05/2 ... -in-piedi/

27 maggio 2011 09:45
di Maria Ferdinanda Piva

Ormai siamo al parossismo legislativo – col Pdl che contraddice se stesso – pur di evitare il referendum sul nucleare. Ma al momento i referendum del 12 e 13 giugno rimangono quattro.

La Camera, ieri, ha approvato in via definitiva e con il voto di fiducia il decreto omnibus che contiene la contorta moratoria sul nucleare (http://blogeko.iljournal.it/2011/tanto- ... eare/60887) escogitata per bloccare il referendum (http://blogeko.iljournal.it/2011/dietro ... o-lo-santo) e contemporaneamente ha approvato un ordine del giorno di due parlamentari Pdl che impegna il Governo ad abbandonare per sempre il nucleare.

Secondo me è essenzialmente un accessorio alla moratoria strumentale ed è anche una strizzatina d’occhio all’elettorato antinucleare in vista dei ballottaggi per le elezioni amministrative.

Però può anche darsi che senza l’ordine del giorno la maggioranza non si sentisse certa di ottenere la fiducia sulla moratoria. E in ogni caso è un’inversione ad U rispetto alla politica energetica di questo Governo. Cosa non si fa pur di evitare che il popolo si pronunci.

Ma al momento il percorso che bloccherebbe il referendum sul nucleare deve ancora passare sotto due forche caudine: il Presidente della Repubblica e la Corte di Cassazione. E non è detto che questi due ostacoli vengano superati.

La moratoria approvata dalla Camera si limita a bloccar il nucleare per un breve periodo di tempo. Il referendum mira a fermarlo definitivamente. I suoi promotori sperano che il Presidente della Repubblica respinga l’intero decreto omnibus.

Oggi infatti il presidente del Wwf, Stefano Leoni, gli ha inviato una lettera in cui, in sostanza, chiede se l’operato del Governo è “costituzionalmente compatibile con l’istituto referendario quale tipico mezzo di esercizio della sovranità popolare”.

Il riferimento – implicito ma secondo me chiaro – è al fatto che Berlusconi l’ha detto espressamente: la moratoria serve solo per evitare che il nucleare venga definitivamente bocciato dagli italiani, e ha lo scopo di rendere possibile ripartire fra un annetto con l’atomo.

Ci vorrebbe un costituzionalista per stabilire se il decreto omnibus (anzi: la moratoria contenuta al suo interno) è conforme o no alla Costituzione. Non sono certo un’esperta: c’è chi dice di sì e chi dice di no. Ad occhio e croce mi pare che difficilmente Napolitano si sentirà tenuto a non controfirmare.

Ma se anche Napolitano promulgherà il decreto omnibus, sarà poi la Cassazione a decidere se il referendum deve svolgersi ugualmente.

A favore di questa ultima possibilità giocano due fatti. Primo: precedenti orientamenti della stessa Cassazione secondo cui si evita un referendum solo se le leggi su cui esso verte sono modificate dal Parlamento nel senso voluto dai promotori del referendum stesso.

Secondo. La moratoria lascia aperte almeno tre porte al nucleare: e dunque non viene meno il senso del ricorso alle urne.

Ecco quali sono queste tre porte. Con il decreto omnibus, è di nuovo possibile espropriare i terreni per costruire delle centrali; l’Agenzia per il nucleare è incaricata di approfondire il tema della sicurezza degli impianti; il Presidente del Consiglio, senza bisogno della discussione parlamentare, ha la facoltà di approvare la “strategia energetica nazionale” che prevede di rivalutare durante i prossimi anni l’opzione del nucleare come una soluzione alternativa ai combustibili fossili.

In ogni caso, il parossismo legislativo ha già ottenuto un risultato: sollevare polverone, confondere la gente, far passare il messaggio che il referendum non ci sarà o è ormai inutile.


Non è vero. Giornali e tv ne parlano poco o niente. Non ci resta che il web per diffondere l’informazone. Usiamolo, per piacere.

Su Il Tempo sul nucleare il Pdl si fonde
http://www.iltempo.it/2011/05/26/126035 ... refresh_ce

Su Galileo il referendum sul nucleare non è cancellato
http://www.galileonet.it/articles/4dde0 ... 1d6e000216

Su Ambiente Ambienti nucleare, il Wwf scrive a Napolitano
http://www.ambienteambienti.com/news/20 ... 38808.html

Sul Manifesto nucleare, nulla di sostanziale è cambiato
http://www.ilmanifesto.it/archivi/comme ... colo/4696/

Foto Nodo in gola
http://nodoingola.blogspot.com/2011/03/ ... re-di.html


http://blogeko.iljournal.it/2011/paross ... iedi/60943



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MessaggioInviato: 28/05/2011, 09:51 
Vedi ultimo post.[:D]


http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=7349



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MessaggioInviato: 28/05/2011, 12:01 
L'incubo nucleare giapponese e il disprezzo per la democrazia italiana
http://www.ilcambiamento.it

Mentre il Giappone vive un incubo nucleare che durerà decenni e che costerà miliardi, il governo italiano ottiene l'approvazione della Camera al decreto Omnibus, contenente l'abrogazione della legge che prevede un ritorno all'energia nucleare. Una decisione, quella dell'esecutivo, presa per evitare il voto popolare sul rilancio dell'atomo in Italia. “Una scelta di disprezzo verso la democrazia diretta che lo strumento del referendum rappresenta”.

di Roberto Meregalli - 26 Maggio 2011

Il nucleare viene utilizzato solo da 29 paesi sui circa 190 rappresentati all’ONU e produce meno del 13% dell’energia elettrica globale
Ricorrendo alla fiducia per la quarantatreesima volta, il governo Berlusconi IV ha ottenuto l’approvazione della Camera dei deputati al cosiddetto decreto Omnibus, contenente la modifica alla legge che dovrebbe evitare al popolo italiano di esercitare il proprio diritto di esprimersi sulla scelta di costruire sul proprio territorio reattori nucleari.
Una scelta di disprezzo verso la democrazia diretta che lo strumento del referendum rappresenta, da parte di una forza che fa dell’espressione della libertà la propria bandiera.
Ma anche una scelta cieca alla realtà energetica di un mondo in cui (a livello di fonti primarie), il nucleare rappresenta un esiguo 6 % (vedi recente Rapporto IPCC), viene utilizzato solo da 29 paesi sui circa 190 rappresentati all’ONU, produce meno del 13% dell’energia elettrica globale e si appresta a diventare residuale dopo la scelta tedesca e giapponese di cambiare scenario.
A Fukushima la Tepco ha ammesso ciò che i pessimisti avevano ipotizzato nei primi giorni dopo l’incidente ai reattori: in tutti e tre i reattori si è verificata la fusione del nocciolo. Pochi giorni fa installando nuovi rilevatori per misurare il livello dell’acqua nel vessel del reattore numero 1 si era scoperto che i calcoli fatti sino a quel momento erano sbagliati, nel reattore c’era molta meno acqua del previsto e ciò dimostrava che il combustibile non era più nella sua posizione originale ma era fuso e sprofondato sul fondo del contenitore danneggiandolo e causando una fuoriuscita costante di acqua altamente contaminata, acqua che ha riempito le fondamenta dell’edificio e raggiunto un livello di quattro metri.

Il Giappone vive un incubo nucleare che durerà decenni e che costerà miliardi
Nei giorni scorsi gli operai giapponesi hanno lavorato per trasferire le 47 mila tonnellate di acqua radioattiva del reattore numero due, ma fra un paio di giorni dovranno sospendere l’operazione non sapendo dove stoccare l’acqua. Il Giappone si trova oggi a dover farsi carico di risolvere un incubo nucleare che costerà miliardi e che durerà decenni. E i danni si sa che non sono stati causati solo dallo tsunami, ma dal sisma e da alcune operazioni che la Tepco non ha ancora compreso come e perchè siano state attuate. Ieri la JAIF riportava nel suo quotidiano bollettino che il sistema di raffreddamento di emergenza del reattore 1 era stato fermato manualmente dopo poco più di tre ore dal sisma seguendo le istruzioni di un manuale operativo per evitare danneggiamenti al reattore. Mossa incomprensibile ma attuata.
Tornando ai fatti di casa nostra, nel mese di marzo, l’amministratore delegato di Sogin, la società incaricata di smantellare il nostro vecchio nucleare, ha ricordato che con l’attuale livello di spesa ci metteremo novant’anni a concludere l’opera. Questo significa che abbiamo già dato in eredità ai nostri figli e ai loro figli l’onere di dover pagare in bolletta questo lavoro. Inoltre i nostri discendenti pagheranno per migliaia di anni il costo per gestire il deposito che dovremo comunque costruire per ospitare le scorie di Caorso che nel 2025 la Francia ci ridarà indietro.
È giusto fare una scelta che pagheranno le generazioni future? C’è un problema etico sul nucleare che non possiamo evitare, possiamo dire che prima o poi qualcuno lo risolverà ma ciò non rappresenta una gran prova di maturità e saggezza.
Ma nonostante il disprezzo di questo governo, il nostro Paese non costruirà nuovi reattori aumentando la brutta eredità che abbiamo già imposto alle generazioni future, perché col disprezzo non si costruisce consenso e senza consenso non si costruiscono reattori, a meno di esser così folli da usare la forza.
Ma non accadrà perché un modo più intelligente di costruire le cose e di utilizzare l’energia si sta facendo strada e insieme allo sviluppo incontenibile delle fonti rinnovabili, che stanno già causando problemi alle aziende elettriche per la loro capacità di modificare il mercato elettrico e di spingere nell’angolo la generazione termoelettrica (vedi lo scontro Enel/Assoelettrica -Terna per ora relegato alla stampa specializzata), trasformeranno presto il sistema energetico globale.
http://www.ilcambiamento.it/inquinament ... liana.html



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MessaggioInviato: 30/05/2011, 12:34 
L'onda emotiva ha colpito anche in Germania

http://www.repubblica.it/ambiente/2011/ ... ef=HRER1-1


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MessaggioInviato: 30/05/2011, 14:25 
Germania, addio nucleare, reattori spenti entro 2022

Sara' la prima potenza industriale a rinunciare all'atomo

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30 maggio, 14:00

http://www.ansa.it/web/notizie/canali/e ... 34738.html

BERLIN0 - La Germania fermerà il suo ultimo reattore nucleare nel 2022, diventando così la prima potenza industriale a rinunciare all'energia atomica. Lo ha annunciato oggi il ministero dell'Ambiente tedesco.

I tre reattori più moderni del Paese di fermeranno al più tardi a fine 2022, ha dichiarato il ministro Norbert Rottgen (Cdu) dopo una riunione tra i leader della coalizione e la cancelliera Angela Merkel. Otto dei 17 reattori tedeschi già tagliati, dopo la catastrofe di Fukushima, dalla produzione di energia elettrica non saranno più riattivati, ha aggiunto Rottgen, definendo la decisione "irrevocabile".






Nel frattempo, la questione in Italia è paragonabile al più desolante
dei teatrini...... il governo fa di tutto per scappare del referendum e
per lasciare inascoltato il parere degli italiani.

Ma una differenza forse c'è.

In Germania, ci sono manifestazioni antinucleari dal giorno del terremoto
in Giappone. In ItaGlia NO. Meglio preoccuparsi della finale dell'Inter, del
nuovo fidanzato della velina di turno o del programma televisivo per
dementi che macina ascolti.



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MessaggioInviato: 30/05/2011, 15:05 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:
In Germania, ci sono manifestazioni antinucleari dal giorno del terremoto
in Giappone. In ItaGlia NO. Meglio preoccuparsi della finale dell'Inter, del
nuovo fidanzato della velina di turno o del programma televisivo per
dementi che macina ascolti.


Ma com'è che io (e non solo io, basta leggere qui nel forum) di queste cose mi interesso? Io poi, che non sono certo un genio, ci arrivo a capire non tanto il problema quanto la sua importanza: com'è che milioni di italiani invece si preoccupano solo di lotterie e novella 2000?


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MessaggioInviato: 30/05/2011, 20:30 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Germania, addio nucleare, reattori spenti entro 2022

Sara' la prima potenza industriale a rinunciare all'atomo

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30 maggio, 14:00

http://www.ansa.it/web/notizie/canali/e ... 34738.html

BERLIN0 - La Germania fermerà il suo ultimo reattore nucleare nel 2022, diventando così la prima potenza industriale a rinunciare all'energia atomica. Lo ha annunciato oggi il ministero dell'Ambiente tedesco.

I tre reattori più moderni del Paese di fermeranno al più tardi a fine 2022, ha dichiarato il ministro Norbert Rottgen (Cdu) dopo una riunione tra i leader della coalizione e la cancelliera Angela Merkel. Otto dei 17 reattori tedeschi già tagliati, dopo la catastrofe di Fukushima, dalla produzione di energia elettrica non saranno più riattivati, ha aggiunto Rottgen, definendo la decisione "irrevocabile".






Nel frattempo, la questione in Italia è paragonabile al più desolante
dei teatrini...... il governo fa di tutto per scappare del referendum e
per lasciare inascoltato il parere degli italiani.

Ma una differenza forse c'è.

In Germania, ci sono manifestazioni antinucleari dal giorno del terremoto
in Giappone. In ItaGlia NO. Meglio preoccuparsi della finale dell'Inter, del
nuovo fidanzato della velina di turno o del programma televisivo per
dementi che macina ascolti.


Loro decidono e attuano, noi siamo ridicoli.



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MessaggioInviato: 02/06/2011, 12:55 
http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/405151/

Cita:
Il costo della rinuncia all'atomo
Tutto ruota attorno al quorum.
Se al referendum andrà a votare più del 50 per cento degli aventi diritto, quasi sicuramente vinceranno i si. E allora addio centrali. Nel caso, come ci approvvigioneremo?


TONIA MASTROBUONI

QUORUM SI
La Corte di Cassazione ha deciso «a maggioranza» che il referendum sul nucleare è ammissibile ma che il quesito andrà riformulato. Se vinceranno i sì verranno aboliti due commi del decreto omnibus approvato di recente - quello che secondo il governo già congelava il ritorno all’atomo. Ma si metterà la croce anche sulla seguente frase: «abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare».

Il primo comma del provvedimento che verrà cancellato, nel caso di vittoria dei «sì», non blocca la definizione e l’attuazione del programma di costruzione delle centrali nucleari (che è già congelata dal provvedimento), bensì la raccolta di «ulteriori evidenze scientifiche, mediante il supporto dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza». Il secondo comma decide invece che entro un anno dall’entrata in vigore del decreto verrà adottata la Strategia energetica nazionale. Con una maggioranza di sì verrebbe cancellato.

Una parte del governo e degli antireferendari parla di un «pasticcio». In prima fila il sottosegretario allo Sviluppo Stefano Saglia, secondo il quale «si tratta di norme che ci impediscono di partecipare al dibattito europeo sulla sicurezza energetica - mi riferisco in particolare al comma 1 dell’articolo 5 - e che bloccano, soprattutto, la definizione di una Strategia energetica nucleare».

In teoria però la Strategia potrebbe anche essere il cavallo di Troia per tornare, in prospettiva, al nucleare, una volta che si saranno calmate le acque del dopo Fukushima. Almeno è quello che ha fatto capire il presidente del Consiglio Berlusconi quando ha annunciato la moratoria sull’atomo. In ogni caso, con la cancellazione definitiva del nucleare l’Italia rinuncia a 30 miliardi di euro di investimenti, di cui il 70 per cento gestito da aziende italiane. Entro il 2020 era prevista la costruzione di quattro centrali nucleari e la creazione di 13.600 posti di lavoro. Secondo stime di Confindustria Anie, altri 10.000 sarebbero stati creati attraverso l’indotto.

L’obiettivo del governo era quello di soddisfare un quarto del fabbisogno energetico con l’energia atomica. Saglia spiega che la rinuncia a quella quota impone una strategia «a tutto gas». Arriveremo al 2020, quando ai Paesi della Ue sarà chiesto di rendere conto della strategia 20-20-20 (un quinto di fabbisogno da fonti rinnovabili, un 20 per cento di taglio dei consumi energetici e un altro 20 per cento di taglio delle emissioni ci Co2) con una torta energetica suddivisa così, secondo il sottosegretario allo Sviluppo: «arriveremo a un 17-20 per cento di rinnovabili dall’attuale 8 per cento. Inotre dovremo puntare sul carbone pulito, più o meno un dieci per cento di energia arriverà da lì rispetto all’attuale 6-7 per cento. Infine, dovremo sviluppare almeno altri tre rigassificatori, perché quasi due terzi della nostra energia la ricaveremo ancora dal gas. Purtroppo».


QUORUM NO
Se il 12 e 13 giugno prevarranno i «no» o non si riuscisse a raggiungere il quorum, i commi 1 e 8 dell’articolo 5 del decreto amnibus entrati nel mirino della Cassazione rimarrano in vigore. In altre parole, verrebbe confermato il lavoro dell’Agenzia per la sicurezza nucleare guidata da Umberto Veronesi, finalizzato a raccogliere «evidenze scientifiche» sulla sicurezza del nucleare.

La stessa legge ha già stabilito che l’Agenzia non procede più, come era inizialmente previsto, «alla definizione e attuazione del programma di localizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti in di produzione di energia elettrica nazionale». È la famosa moratoria sbandierata dal Governo. In altre parole, l’individuazione dei siti dove costruire le centrali è già congelato. Ma l’Agenzia continua ad esistere, anche per partecipare al dibattito europeo sulla sicurezza. Un’esigenza indispensabile, secondo il Governo, ora che è stato avviato il programma di revisione del centrali europee, insomma gli stress test sul grado di sicurezza dei siti nucleari.

Soprattutto, resta in piedi il comma 8, l’iter individuato dal ministro dello Sviluppo Paolo Romani per la Strategia energetica nazionale. Un’urgenza, quella di un piano nazionale per l’energia, di cui si parla ormai da anni e che è sempre rimasta lettera morta. E in teoria, in quel programma di lungo respiro, il nucleare potrebbe rientrare dalla finestra. Non più tardi della scorsa settimana Romani ha ribadito che «continuiamo ad essere convinti che la scelta nucleare sia la più corretta per un Paese industrializzato come il nostro. Siamo un’anomalia all’interno delle potenze del G8», ha sottolineato durante il suo intervento alla recente Assemblea di Confindustria. Ma politicamente è evidente - anche dalla posizione assunta ieri dal Pdl - che fino al 2013, fino alle elezioni politiche, alle discussioni sull’atomo è stato messo il silenziatore.

In ogni caso in autunno Romani convocherà la Conferenza unificata per l’energia che dovrà dettare le linee guida per la Strategia. Sempre nell’intervento già citato in Confindustria, il ministro ha fatto intendere le linee guida. «Sì al fotovoltaico - ha scandito - ma con incentivi economicamente sostenibili per il sistema paese e con un particolare, particolarissimo, riguardo alla filiera industriale italiana».

E il quarto conto energia, ha aggiunto, è «una buona soluzione per il Paese. L’altro nodo che il governo si troverà a sciogliere nei prossimi anni avendo congelato il nucleare, sono i «dossier Nimby». Uno lo ha ricordato il ministro, la conversione della centrale a carbone di Porto Tolle bloccata dal Consiglio di Stato dopo le proteste dei cittadini. Le altre sono i rigassificatori: attualmente sono due quelli attivi ma per il futuro la fetta già molto pesante di gas nella torta energetica andrà rafforzata sbloccando altri impianti.



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«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
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Cita:
greenwarrior ha scritto:

Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Germania, addio nucleare, reattori spenti entro 2022

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30 maggio, 14:00

http://www.ansa.it/web/notizie/canali/e ... 34738.html

BERLIN0 - La Germania fermerà il suo ultimo reattore nucleare nel 2022, diventando così la prima potenza industriale a rinunciare all'energia atomica. Lo ha annunciato oggi il ministero dell'Ambiente tedesco.

I tre reattori più moderni del Paese di fermeranno al più tardi a fine 2022, ha dichiarato il ministro Norbert Rottgen (Cdu) dopo una riunione tra i leader della coalizione e la cancelliera Angela Merkel. Otto dei 17 reattori tedeschi già tagliati, dopo la catastrofe di Fukushima, dalla produzione di energia elettrica non saranno più riattivati, ha aggiunto Rottgen, definendo la decisione "irrevocabile".






Nel frattempo, la questione in Italia è paragonabile al più desolante
dei teatrini...... il governo fa di tutto per scappare del referendum e
per lasciare inascoltato il parere degli italiani.

Ma una differenza forse c'è.

In Germania, ci sono manifestazioni antinucleari dal giorno del terremoto
in Giappone. In ItaGlia NO. Meglio preoccuparsi della finale dell'Inter, del
nuovo fidanzato della velina di turno o del programma televisivo per
dementi che macina ascolti.


Loro decidono e attuano, noi siamo ridicoli.


Già..... [:(]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Brutte notizie.

Nucleare:rubato pc Enel con dati su siti
Azienda, davvero singolare furto a ridosso referendum

(ANSA) - ROMA, 3 GIU - Enel ha denunciato oggi alle forze di Polizia il furto, negli uffici romani dell'area nucleare a Tor di Quinto, di un computer ''contenente documenti aziendali relativi a studi e analisi preliminari, privi di risvolti operativi, sulle caratteristiche di siti per impianti nucleari in Italia e all'estero''. Per l'azienda, si legge in una nota, ''e' davvero singolare che un furto cosi' mirato avvenga proprio a pochi giorni dalla tornata referendaria''.

http://ansa.it/web/notizie/rubriche/top ... 97264.html



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Anche Margherita ha cambiato idea..... [:246]

Margherita Hack: “No a centrali nucleari in Italia”
http://informarexresistere.fr/2011/06/0 ... in-italia/



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Ho letto l'intervista alla Hack sta sera, a cosa è dovuto secondo voi questo cambiamento di rotta?



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