06/06/2011, 16:38
L'Egreio Sig. chinofafa scrive:
E va bene, lasciamo perdere qualsiasi tradizione di manoscritti in cui mai nessun "Giovanni di gamala" viene menzionato, men che meno identificato con il Figlio di Giuda il Galileo cercherò di seguire le vostre ipotesi.
L'Egreio Sig. chinofafa scrive:
E allora? Ti ritrovi il termine "Galileo" in Matteo e in Flavio.
L'Egreio Sig. chinofafa scrive:
Certo che non è la stessa persona, sono due persone diverse, contestualizzate in epoche diverse.
L'Egreio Sig. chinofafa scrive:
Ma per questo non c'era neanche bisogno di scomodare Flavio, puoi trovare il termine "galileo" usato per Gesù in Mt 26, 69 e per Giuda il galileo in At 5,3.
L'Egreio Sig. chinofafa scrive:
Altre occorrenze evangeliche del termine galileo sono:
Mc 14,70
Lc 22,59
Lc 23,6
utilizzate per il riferimento relativo alla provenienza di area geografica, tra l'altro Mt 26, 73 lo esplicita chiaramente:
06/06/2011, 18:18
Giovanni dalla Teva ha scritto:L'Egreio Sig. chinofafa scrive:
E va bene, lasciamo perdere qualsiasi tradizione di manoscritti in cui mai nessun "Giovanni di gamala" viene menzionato, men che meno identificato con il Figlio di Giuda il Galileo cercherò di seguire le vostre ipotesi.
Non troverà nessun manoscritto che riporti “Giovanni di Gamala” semplicemente perché tale nome è stato usato dal Sig. Luigi Cascioli per identificare il primogenito di Giuda il Galileo.
Luigi Cascioli diceva: “Quello che io chiamo Giovanni di Gamala poteva avere un qualsiasi nome, purchè identificasse il figlio primogenito di Giuda il Galileo”L'Egreio Sig. chinofafa scrive:
E allora? Ti ritrovi il termine "Galileo" in Matteo e in Flavio.
Egregio Signore chinofafa, in Matteo e in Flavio non trova “Galileo”, ma bensì “il Galileo” una realtà completamente diversa perché preceduto dall’articolo determinativo.
L’articolo determinativo in questo caso identifica una precisa persona “il Galileo” noto a chi parla e a chi ascolta e non “un Galileo” con l’articolo indeterminativo che indica persone e cose generiche, non note a chi parla e a chi ascolta.
L'Egreio Sig. chinofafa scrive:
Certo che non è la stessa persona, sono due persone diverse, contestualizzate in epoche diverse.
Certamente il padre e il figlio primogenito, quest’ultimo per diritto dinastico aveva acquisito pure il sopranome del padre alla sua morte; che identificava entrambi.
Fu allora che un certo Menahem, figlio di Giuda detto il galileo un dottore assai pericoloso che già ai tempi di Quirinio aveva rimproverato ai giudei di riconoscere la signoria dei romani quando già avevano Dio come signore, messosi alla testa di alcuni fidi raggiunse Masada," Guerra Giudaica II,433
Il sopranome “Il Galileo” identificava prima Giuda figlio di Ezechia e poi alla sua morte, suo figlio primogenito riportato da Matteo in 26,69 del suo vangelo:"Anche tu eri con Gesù, il Galileo!";
L'Egreio Sig. chinofafa scrive:
Ma per questo non c'era neanche bisogno di scomodare Flavio, puoi trovare il termine "galileo" usato per Gesù in Mt 26, 69 e per Giuda il galileo in At 5,3.
Il termine è “il Galileo” non lo deve scordare.
In At 5,3 si può trovare una piccola informazione riguardante la morte di Giuda il Galileo, mentre negli scritti di Giuseppe Flavio è stata completamente censurata.
L'Egreio Sig. chinofafa scrive:
Altre occorrenze evangeliche del termine galileo sono:
Mc 14,70
Lc 22,59
Lc 23,6
utilizzate per il riferimento relativo alla provenienza di area geografica, tra l'altro Mt 26, 73 lo esplicita chiaramente:
MC 14,70 “Ma egli negò di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: «Tu sei certo di quelli, perché sei Galileo».”
Qui non dice “il Galileo” ma un Galileo generico.
Lc 22,59 “ Passata circa un'ora, un altro insisteva: «In verità, anche questo era con lui; è anche lui un Galileo»”.
Anche qui il termine Galileo è preceduto dall’articolo indeterminativo quindi un Galileo generico.
Lc 23,6 “ Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo”
Pure in questo caso un Galileo generico e non “il Galileo”
Il passo di Mt 26,73 “ Dopo un poco, i presenti gli si accostarono e dissero a Pietro: «Certo anche tu sei di quelli; la tua parlata ti tradisce!»
Il termine “di quelli” si riferisce all’intero gruppo dei Galilei, e non ha alcuna relazione diretta con l’identificativo specifico riferito alla persona conosciuta come “il Galileo”.
L’identificativo “il Galileo” non ha alcuna relazione con la provenienza di area georafica, ce lo conferma direttamente Giuseppe Flavio “perchè sappiamo da Antichità Giudaiche libro XVIII, 4: "Ma un certo Giuda, un Gaulanita della città chiamata Gamala,......." che non era una città della Galilea, infatti la sua città era Gamala in Gaulanitide una regione al confine con la Siria.
Seguiranno con calma molti altri approfondimenti.
Un caro saluto.
Non troverà nessun manoscritto che riporti “Giovanni di Gamala” semplicemente perché tale nome è stato usato dal Sig. Luigi Cascioli per identificare il primogenito di Giuda il Galileo.
L’articolo determinativo in questo caso identifica una precisa persona “il Galileo”
06/06/2011, 20:17
06/06/2011, 21:59
Cecco ha scritto:
Amico Chimofafà,
scrivo; [size=150]La sua mensa era infatti imbandita con cibi proibiti ed egli aveva abbandonato le tradizionali regole di purità.
Tu che conosci molto bene le sacre scritture,
mi sapresti dire a chi è riferita questa frase?[/size]
Con stima Cecco
Con pazienza, dall'individuazione del vangelo degli Ebioniti ricaviamo in modo certo e incotestabile che il Gesù Giovanni veniva così descritto:
Dopo che ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise a tavola. Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
In quel tempo vennero a Gesù da Gerusalemme alcuni farisei e alcuni scribi e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo!» Ed egli rispose loro:.. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza.
È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori.
È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori.
esattamente come il Giovanni, riportato da Giuseppe Flavio in Guerra Giudaica libro VII, 8, 264:
"a sua mensa era infatti imbandita con cibi proibiti ed egli aveva abbandonato le tradizionali regole di purità, si che non poteva più far stupore se uno che era così follemente empio verso il dio non osservava più la bontà e la fratellanza verso gli uomini."
Per cortesia qualcuno riesce a confutare?
Tratto da:
http://cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=41783982
06/06/2011, 22:13
06/06/2011, 23:51
07/06/2011, 08:48
Riflettiamo!
Un’altra coincidenza?
07/06/2011, 08:50
07/06/2011, 12:12
Cecco ha scritto:
****Non c'è dubbio è Giovanni di Giscala**** (La persona del cap.VII/263)
Libro VI:434 Questi fu riservato all’esecuzione capitale in occasione del trionfo,(non sappiamo in che anno ci furono i festeggiamenti) MENTRE GIOVANNI FU CONDANNATO AL [size=150]CARCERE A VITA. I romani, infine, incendiarono le estreme propaggini della città e spianarono le mura.
Libro VII:272 infatti tutti i castighi che mai possono colpire un uomo si abbatterono su di loro anche fino all’ultimo istante di vita, FACENDOLI MORIRE FRA I PIÙ ATROCI TORMENTI D’OGNI SORTA. Libro VII:273 Eppure, si potrebbe dire che le loro sofferenze furono inferiori a quelle che essi avevano inflitte a chi era caduto nelle loro mani, perché non esistevano pene adeguate.
Al capitolo 263 si parla di un uomo morto, mentre il Giscala è un uomo vivo e vegeto. Anzi gli esegeti lo fanno vivere ultra centenario.
I chiodi vanno inseriti nel muro non con la TESTA-FEDE-TUA, ma col martello dell’analisi storica.
Noto anche nel tuo dire che sei assiduo ed eletto seguace dell’EMINENZA grigia B.C. moderatore dell’allora Arpiola di Mulazzo. (ricorda L'AMO di Ghiora, e i pesci pescati)
Sinceramente attingendo molto nel tuo sito, sono rimasto molto deluso.
Ti ritenevo molto, molto più intelligente di lui. Forse mi sono sbagliato?
Sempre con stima Cecco
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Noto anche nel tuo dire che sei assiduo ed eletto seguace dell’EMINENZA grigia B.C.
Sinceramente attingendo molto nel tuo sito, sono rimasto molto deluso. Ti ritenevo molto, molto più intelligente di lui.
Forse mi sono sbagliato?
I chiodi vanno inseriti nel muro non con la TESTA-FEDE-TUA, ma col martello dell’analisi storica.
07/06/2011, 13:47
07/06/2011, 15:36
07/06/2011, 22:43
"Ormai guardo tutte queste speculazioni con distacco."
"Contraddizioni: alle risultanze storiche proposte, tu contrapponi sempre detti evangelici o il dire di esegeti di parte, per difendere cosa! un MITO o una MITOLOGIA. "
"A me oggi, di Dio o di Cristo che ci sono o no me ne può fregar che di meno."
"Non c’è nessun Dio o Cristo che lo ha fatto al posto tuo, per far mangiare l’umanità."
"Se è un mito come AFFERMI , perche cucirgli addosso tutto l’ambaradan storico, per poi dire, che chi fa ricerca storica è anticlericalismo. (PERCHE?)"
"Se Gesù è un MITO, Le prove o tesi di Salsi hanno pieno fondamento. Sempre dai ricercatori seri è detti Cristo = Mito."
"Sai cosa ho pensato, ad ufoforum intervengono due CHIMOFAFA’, uno negativo e l’altro positivo. Mentre a CRIST. PRIMITIVO eri “UNICO”.
08/06/2011, 01:23
08/06/2011, 08:38