Cita:
bleffort ha scritto: Cita:
Enkidu ha scritto: Cita:
marco1309 ha scritto:
[quote]Sheenky ha scritto:
Dipende tutto da cosa intendi tu per traccia significativa.
che ne so, città, libri, scritture...le abbiamo trovate degli uomini preistorici, come è possibile non trovarle di civiltà avanzate?
Diciamo che si sta cominciando a scoprire qualcosa, vedi Visoko e Göbekli Tepe.... e diverse altre cose che al momento non posso dilunqarmi a descrivere.
Io comunque ho una teoria riguardo la/le civiltà anti-diluviane sorte durante l'ultimo periodo della glaciazione.
La cosiddetta "Atlantide" e altre nazioni che sarebbero sorte nella stessa epoca e sarebbero scomparse circa 12.000-10.000 anni fa, sarebbero state civiltà megalitiche di origine Cro-Magnon. Il loro nucleo iniziale sarebbe stato sulle coste dell'Europa Occidentale, del Mediterrano Occidentale e del Nord-Africa sulla costa atlantica, oltre alle varie isole nell'Atlantico, che a quel tempo erano più numerose, e che fecero da "ponte" a questa civiltà preistorica megalitica, in modo che potesse raggiungere le coste delle Americhe e colonizzarle in certe regioni.
Questa civiltà, che era marinara, e che potremmo chiamare Atlanto-Cromagnon, si diffuse poi sulle rive di molti mari, che a quel tmepo erano molto più piccoli e quindi più facilmente varcabili, forse in tutto il globo, creando un impero marittimo vastissimo.
A quel tempo, il livello dei mari era più basso di centoventi metri circa, e grandissime estensioni di terra ora sommerse emergevano. Inoltre, il clima di quel tempo era molto più secco e ostile del nostro, perché non solo i ghiacciai coprivano gran parte della Terra, ma inoltre l'atmosfera era molto meno umida, e l'interno dei continenti doveva quindi essere non solo freddissimo d'inverno, ma anche molto arido d'estate, e dove non c'erano deserti e steppe aride, c'erano immense gelide tundre e foreste, dove la civiltà non poteva fiorire.
Per questo la civiltà era sorta solo sulle coste, dove il clima marittimo rendeva il clima più dolce e umido. L'interno dei continenti doveva essere abitato solo da popolazioni primitive, e pressoché semi-deserto.
Una fatale debolezza, perché quando il clima cambiò e la glaciazione finì, tutti i grandi centri marinari di questa antica civiltà rimasero sommersi, e solo pochi superstiti riuscirono a sopravvivere, e continuare la civiltà in pochi centri remoti e sperduti, da cui poi, millenni dopo, sarebbero fiorite le nuove civiltà, che serbavano il ricordo della perduta età dell'oro.
Per questo noi non riusciamo a trovare le città di quell'era antica: sono tutte sott'acqua.
Tuttavia, qualche monumento e qualche reperto deve essere rimasto anche in quello che a quel tempo era l'entroterra dei continenti, e per questo da un po' di tempo vengono scoperti edifici e monumenti risalenti a quell'epoca....
10.000 anni fa non credo che gli i Continenti erano così vicini che si potessero raggiungerli vi terra o tramite isole,i continenti avevano le coste molto più ampie di come sono ora solo di 2-300 metri ,credo invece che il clima poteva essere più stabile di com'è adesso,questo ha favorito la tranquillità dei mari,agevolando le traversate con imbarcazioni che oggi considereremmo carrette (forse!).
Che la civiltà era insediata sulle coste,questo secondo me e anche da tanti indizi,scritti e reperti,(Platone lo ha scritto
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)
) non vi è ombra di dubbio.
[/quote]
Mi permetto di dissentire, la forma dei continenti, a quanto si sa, era parecchio diversa al tempo.
L'Adriatico non esisteva, Sicilia e Malta erano attaccate alla terraferma, il Canale di Sicilia era uno stretto braccio di mare, le isole dell'Egeo facevano parte del continente, il Mar Nero non esisteva, o meglio era solo un grande lago, senza alcuna comunicazione con il mare aperto, il Mare del Nord, il Baltico, la Manica e il Mare d'Irlanda non esistevano, e le Isole Britanniche non erano neanche penisole, ma completamente incassate nel continente eurasiatico. La Florida era grande il doppio, il sito di New York si trovava a 200 km dal mare, l'Indonesia non era un arcipelago, ma un'immensa penisola che quasi toccava l'Australia, del pari il Giappone e le Filippine, e anche Ceylon era attaccata all'India. Di fatto, certe percorrenze erano più facili, anche se varcare un oceano doveva lo stesso essere un gran viaggio, ma non ce n'era bisogno: isole e penisole e stretti fornivano appunto "ponti" fra un continente e l'altro. Secondo me, nell'Atlantico del Nord c'era appunto uno di questi "ponti" che fornì il modo ai primi Cro-Magnon di andare dalla Francia fino all'Argentina (dove si trovano reperti Cro-Magnon preistorici simili in tutto a quelli di 25.000 anni fa in Francia).
Le prime zattere dovevano essere forse "bagnarole" come le chiami tu, o forse semplicemente delle robuste piroghe come quelle polinesiane, ma credo che in seguito, man mano che la civilizzazione si propagava sulle coste e venivano fondate nuove colonie sulle coste di tutto il mondo, tali navi siano divenute molto grandi e potenti, tanto da creare appunto il mito della potenza marinara atlantidea nel racconto di Platone, la cui capitale aveva un porto "in cui le navi si perdevano" da tanto era grande....