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sezione 9 ha scritto:
Bliss, non girare intorno al problema. Primo: la Valle non appartiene ai valligiani, è territorio della Repubblica Italiana, e alle leggi italiane devono uniformarsi TUTTI, perchè se così non fosse allora, siccome mi rompono le scatole tutti i camion, trattori e trebbiattrici che passano vicino casa mia, mi chiudo la strada, tanto è mia, no? I partiti che hanno appoggiato fin da subito il movimento no tav sono Verdi, Rifondazione e PDCI. Gli stesso che facevano parte di quel governo che aveva aperto il confronto, nel 2006, con i cittadini, e gli stessi partiti che quel governo lo hanno fatto cadere, anche speculando su quella gente e su tanti altri problemi, che invece di risolvere cavalcavano per uno zero virgola % in più. Gli stessi che hanno contribuito a portare al governo quelli che hanno chiuso ogni possibilità di dialogo e che ora sono costretti ad usare la forza.
Secondo: hanno fermato gente straniera, e pare che uno dei feriti sia di Mestre. Cosa c'entrano questi con la Val di Susa?
Terzo: dimmi chiaro e tondo. Fanno bene o no a buttare bombe, tirare ammoniaca e biglie di ferro?
Quarto: secondo te i violenti aiutano a cambiare le cose o servono solo a fare di tutti i cittadini che protestano dei delinquenti?
Quinto, nota personale. Tra un criminale incappucciato che picchia degli operai e gli operai stessi, io sto con questi ultimi. Che, tra parentesi, sono, loro , della Val di Susa.
La terra appartiene a chi ci abita. E non per egoismo, ma perchè solo l'interesse a preservare il luogo in cui si vive può impedire che della terra venga fatto scempio. Io vivo nelle Valli di Lanzo, praticamente ci divide dalla Val Susa giusto qualche monte. Qui le cave sono state chiuse, l'estrazione bloccata, la gente a causa dell'amianto ha perso prima la salute e poi anche il lavoro. L'amianto in questi monti c'è mescolato a minori quantitativi di uranio. La polverizzazione di questi materiali fa ammalare le persone, impregna l'ambiente, non è di certo una favola raccontata perchè a qualcuno da noia il rumore dei tir.
Inoltre nella Valle esistono già due autostrade e una linea ferroviaria, preoccuparsi dell'impatto ambientale che più avere una seconda linea, superflua per di più, non è un capriccio, è un dovere di ogni persona che in Val di Susa ci vive e vuole continuare a viverci.
Quello che bisogna capire prima di tutto è che QUEST' OPERA E' SUPERFLUA. Esistono delle opere già compiute la cui efficienza ha un largo margine di miglioramento, a costi e tempi inferiori. ti faccio la stessa domanda che ho fatto sopra a ubatuba:
perchè non si è scelto la via del potenziamento delle strutture già esistenti anzicchè optare per la costruzione ex novo di qualcosa che nessuno vuole?Quando si fa opposizione, i tafferugi scoppiano e gli incidenti si verificano. Capita negli stadi per banali scontri tra tifoserie, che facciamo? Abbattiamo gli stadi e sopprimiamo il calcio?
Piantiamola con la stumentalizzazione di questi incidenti. E' chiaro che la dove gli animi si scaldano e
soprattutto vengono fatti scaldare possa succedere qualcosa di spiacevole. Un governo degno di questo nome non sarebbe mai dovuto giungere ad uno scontro di questo tipo con i propri cittadini. in Val di susa non c'è semplicemente un comitato che si oppone, c'è la mobilitazione di un intera popolazione. Un popolazione che non vuole che li ci sia un cantiere, ma il cantiere è stato aperto lo stesso. E ci chiediamo perchè ci siano degli scontri? Ragazzi volete usare il cervello che avete per CAPIRE come accadono le cose e perchè, e non soltanto ascoltare quello che vi viene propinato? MA se voi viveste in val di susa, accettereste di veder i vostri figli morire di tumore? Ma anche molto meno drasticamente, accettereste di veder stavolta la vostra casa, abbruttita, violentata soltanto perchè qualcuno ha fatto delle promesse e le MAFIE e i criminali devono campare. Perchè questi sono i motivi per volere così tanto un opera costosa e superflua: mafia, criminalità, promesse in cambio di voti e sostegno. Non esistono altro motivi, tutto il resto sono le solite manovre e chiacchiere dell'informazione di regime.