E'h ... Quando questo "signore" veniva esaltato da certe parti (anche per "Sky", ché faceva informazione "corretta" ...) perché parlava male del "nano" ...
![Clown [:o)]](./images/smilies/UF/icon_smile_clown.gif)
Ma ora nessuno osa parlarne ...
![Caldo [8D]](./images/smilies/UF/icon_smile_cool.gif)
Che cosa dovrebbe insegnarci il caso News of the world

Rupert Murdoch con la figlia Elisabeth
La vicenda di News of the world, il tabloid britannico chiuso sabato 9 luglio per lo scandalo delle intercettazioni, in Italia interessa poco. Il quotidiano vendeva 3 milioni di copie al dì, ma per ottenere i suoi scoop usava metodi illeciti o poco commendevoli, tipo intercettazioni (perfino sull’ex premier Gordon Brown) e spiate a pagamento.
Un giornalismo che non è giornalismo, insomma. Il caso sta scandalizzando il mondo, anche perché adesso si sospetta che quel metodo potese essere utilizzato in altre testate di Rupert Murdoch, il tycoon australiano che di News of the world è stato proprietario. Da noi, invece, la vicenda viene guardata con attenzione relativa: non ci scandalizza neanche tanto il fatto che un giornale utilizzasse intercettazioni abusive per penetrare nella vita privata di personaggi più o meno famosi. Non è un bel segno: questo accade, forse, perché siamo oramai abituati da tempo (troppo tempo) alla pubblicazione integrale di intercettazioni (legalissime, queste, e nessuno qui ne mette in dubbio l’utilità investigativa) disposte da una procura su un certo indagato. Il punto è che troppo spesso, in Italia, sui mass media finiscono conversazioni del tutto irrilevanti dal punto di vista penale, e prima ancora di un qualunque giudizio.
Così le intercettazioni (legali) hanno un effetto devastante (e illegale, oltre che indecoroso per un paese civile): la gogna cui sottopongono un indagato e il suo entourage. È indegno che questo accada. Non si può confondere la libertà di stampa con la libertà di diffamare, di disinformare, di sputtanare. Il dibattimento, il processo deve essere pubblico: ma le indagini non sono pubbliche e gli atti relativi, comprese le intercettazioni, non sono pubblicabili proprio a garanzia della bontà delle indagini. In questo, tra il caso News of the world e il caso Italia, non c’è alcuna differenza. Impareremo qualcosa?
maurizio_tortorella
http://blog.panorama.it/italia/2011/07/ ... rld%C2%BB/