SIRIA, MASSACRO AD HAMA: ASSEDIO CON I CARRI ARMATI. "124 VITTIME"
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10,32 KBHAMA - I carri armati dell'esercito siriano sono entrati all'alba ad Hama, una delle città simbolo della rivolta in Siria, e hanno compiuto un «massacro»: 100 morti, secondo testimoni diretti, 61 secondo la Cnn, 45 per l'osservatorio siriano per i diritti umani. Quel che è certo è che le granate dei carri armati hanno iniziato a colpire la città 210 chilometri a nord di Damasco con un ritmo di quattro al minuto e i militari hanno sparato a casaccio con le mitragliatrici pesanti contro la gente, travolgendo le barricate erette dagli abitanti.
MORTI SALGONO A 124 È un vero massacro quello condotto oggi dalle forze siriane, secondo quanto denunciano gli attivisti pro democrazia che parlano di oltre 124 persone uccise nell'offensiva ad Hama ed in altri centri della protesta. Secondo quanto ha dichiarato un attivista alla Dpa, almeno 97 sono le persone uccise dalle forze di Damasco che oggi hanno attaccato in grande stile la città di Hama.
BOMBE A DAMASCO Almeno 42 persone sono rimaste ferite da bombe a frammentazione lanciate dalle forze di sicurezza siriane contro una manifestazione ad Harasta, periferia di Damasco, dove le forze ultra lealista della Quarta Divisione si sono dispiegate per reprimere le proteste pro-democrazia. Lo riferiscono residenti.
FRATTINI: «ORRIBILE REPRESSIONE» «Un forte appello» al governo siriano «per la cessazione immediata delle violenze contro i civili», definite «un orribile atto di repressione». A lanciarlo è il Ministro degli Esteri Franco Frattini, che, dopo le violenze nella città di Hama, ha duramente condannato «questo ulteriore orribile atto di repressione violenta contro i manifestanti che protestano da giorni in maniera pacifica». Frattini ha auspicato che in Siria si possa giungere ad una soluzione della crisi, che deve essere trovata attraverso l'attuazione delle riforme da parte del governo e tramite l'avvio di un dialogo inclusivo con l'opposizione.
«SITUAZIONE DISPERATA» Le autorità siriane «sono disperate ... ingaggiando una guerra aperta contro i loro stessi cittadini». Lo ha detto un funzionario dell'ambasciata Usa a Damasco riferendosi al massacro di Hama.
MOLTE LE VITTIME Il risultato sono i corpi di decine di persone, tra le quali donne e bambini, abbandonati per le strade e gli ospedali pieni di feriti, secondo quanto riferito da Abdel Rahmane, presidente dell'Osservatorio siriano per i diritti umani. Ma non solo: i cecchini dell'esercito, riferisce sempre Rahmane, si stanno appostando sui tetti dell'edificio della compagnia elettrica e della prigione.
«UN MASSACRO» Un testimone diretto ha riferito all'ANSA di aver assistito ad un vero e proprio «massacro», i morti, ha assicurato, «sono oltre 100». Secondo una tattica tipica delle operazioni di repressione del regime, dall'alba sono state inoltre tagliate acqua ed elettricità nei principali quartieri di Hama. La città paga così un prezzo altissimo per essere diventata uno dei simboli della rivolta e il centro delle manifestazioni ormai quasi permanenti, dove fino a 55 mila persone sono scese in piazza nei mesi scorsi. Hama in realtà era assediata dall'esercito siriano da circa un mese, ma questa mattina sono entrati in azione i tank e le forze di sicurezza intenzionate a stroncare la protesta anti regime alla vigilia del Ramadan.
RESISTENZA CON LE BARRICATE Gli abitanti si erano organizzati con barricate e fortificazioni artigianali, ma è servito a poco di fronte ai carri armati del regime. Hama è città simbolo della lotta contro il regime in Siria da quando, nel 1982, la durissima repressione di una rivolta ispirata dal movimento dei fratelli musulmani -bandito nel Paese- contro l'allora presidente Hafez al-Assad, provoc• la morte di 20mila persone, a inizio mese la città era stata visitata in segno di solidarietà dall'ambasciatore americano Robert Ford.
http://www.leggo.it/articolo.php?id=133919Massacro in Siria, cento i morti. Damasco, bombe sui manifestanti
Dura repressione dell'esercito contro i manifestati anti Assad. All'alba i carri armati sono entrati ad Hama. Tagliate acqua ed elettricità. I cecchini sparano sulla folla
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17,95 KBHama (Siria) - La situazione in Siria è precipitata. Qesta mattina all’alba i carri armati hanno bombardato la città di Hama, teatro di grandi manifestazioni di protesta contro il regime di Bashar al Assad: almeno 100 civili sono rimasti uccisi, secondo quanto riferisce l’emittente panaraba al Jazeera. Altre fonti parlano di 62 morti accertati. Una pioggia di granate si è abbattuta sulla città, secondo quanto riferito da alcuni residenti locali, che hanno denunciato anche il taglio della corrente elettrica e dell’acqua. "I carri armati stanno attaccando da quattro diverse direzioni. Stanno sparando con mitragliatrici pesanti e travolgendo le barricate erette dagli abitanti", ha detto una fonte sanitaria locale.
Le barricate Dopo ore di bombardamenti da parte delle forze di sicurezza siriana "adesso i cittadini di Hama sono barricati in casa, mentre gruppi di giovani mettono su barricate usando tutto quello che trovano, anche materassi, a difesa dei propri quartieri", ha raccontato un testimone precisando che al momento il rumore delle bombe è cessato mentre si sentono sporadiche sparatorie. "I ragazzi stanno tentando di proteggere le loro famiglie, perchè le forze di sicurezza fanno irruzione casa per casa per arrestare gente e portarla via", ha detto ancora il testimone.
La versione del governo Diversa la versione fornita dalla Sana, l'agenzia di stampa ufficiale, secondo la quale l'esercito è intervenuto rispondere a "gruppi armati" che avevano bloccato le strade con barricate, terrorizzando i residenti.. Secondo la Sana due poliziotti sono rimasti uccisi negli scontri e "gruppi terroristici" hanno occupato le strade a Deir Ezzour, attaccando le stazioni di polizia e rubando le armi. "Le forze dell’ordine stanno ancora dando la caccia a questi gruppi armati e cercando di gestire la situazione nel modo più opportuno", conclude il comunicato del governo siriano.
Scontri a Daraa Scontri nel villaggio siriano di al-Hirak, nella provincia meridionale di Daraa. Le forze di sicurezza, raccontano testimoni, hanno aperto il fuoco stamattina mattina contro i residenti che erano scesi in strada per comprare il pane. Secondo Abu Mohammed sarebbero 40 i feriti e 170 le persone detenute in seguito a rastrellamenti casa per casa. Alcuni soldati avrebbero inoltre defezionato perché non volevano sparare sui proprio concittadini. I racconti non possono essere verificati in modo indipendente in quanto Damasco impone restrizioni al lavoro dei giornalisti, molti dei quali sono stati espulsi dal Paese.
Bombe a Damasco Almeno 42 persone sono rimaste ferite da bombe a frammentazione lanciate dalle forze di sicurezza siriane contro una manifestazione ad Harasta, periferia di Damasco, dove le forze ultra lealista della Quarta Divisione si sono dispiegate per reprimere le proteste pro-democrazia.
Sanguinosa protesta Dall'inizio della protesta sono circa 1.600 le vittime della repressione condotta dal regime. La maggior parte delle persone sono state uccise dalle forze di sicurezza durante manifestazioni. Hama è uno dei centri più caldi della protesta. A inizio giugno, le forze di sicurezza hanno ucciso a colpi di arma da fuoco 65 persone. Da allora i manifestanti hanno occupato le strade e le forze di governo hanno circondato la città e condotto raid notturni....
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