Cita:
sezione 9 ha scritto:
Secondo me è sbagliata l'impostazione generale che si ha del problema. Il sistema giustizia non deve "perdonare", il perdono è una cosa molto personale, che uno può raggiungere (secondo alcune religioni) o concedere (secondo altri modi di pensare), ma non è importante. Così come anche punire è solo uno "strumento per", non il fine ultimo.
La cosa è molto pratica: nel disgraziato caso in cui (e solo in questo caso) i servizi sociali, di prevenzione eccetera non riescano ad evitare un reato (insomma, un comportamento pericoloso per la società), interviene il "sistema giustizia". Per che fare? Per evitare che il pericolo sociale si ripresenti. Non per perdonare nè per punire: ciò che conta è l'allarme sociale e il pericolo per gli altri. Per questo si parla di recupero. Non serve a nulla mandare in galera una persona per x anni, tenerlo chiuso 22 ore al giorno in celle con uno spazio di 1 metro quadrato a recluso per poi farlo uscire così come è entrato (anzi, probabilmente peggio). Uno sbandato, un disperato, un matto, un malato, o uno semplicemente "cattivo" che finisce in carcere quando esce cosa potrà riprendere a fare? Una vita "normale"? Non c'è niente di pietistico nella giustizia, ma molta tecnica e pratica. Se non si vuole recuperare le persone (che significa inserirle nel vivere civile) allora tanto vale ammazzare subito tutti i delinquenti. Più pratico, meno costoso e più sicuro (per chi non finisce in mano al "sistema"). Giudicate voi se ciò rientra nel vostro sistema di valori e di principi (anche religiosi, e cristiani, visto che da lì si è partiti). Per me anche l'ergastolo è assurdo: tieni a vita in galera una persona perchè ritieni di non riuscire a reinserirla? E allora ammazzala. Vogliamo reintrodurre la pena di morte? Per me è un atto di inciviltà, pure più barbaro di quello del delinquente (per sopraffazione ed arroganza, oltre che nella pratica inutile).
Cosa serve? SOLDI. E pure tanti. Per sistemi di prevenzione, di detenzione (e di recupero e di cura) decenti. Ricordatevi, che qualsiasi pena (anche quella di morte) non riporta mai la situazione della vittima com'era prima del reato. Non serve la cattiveria, specie se gratuita e ad uso e consumo della rabbia e della vendetta popolare. Serve, appunto, giustizia. Poi, se volete discutere di tutte quelle regole assurde che sono state inserite per allungare i processi e per evitare condanne e pene certe (ed efficaci), sarò il primo a dire che le cose fanno schifo. Ma non pensiamo che il recupero non serve o non si deve fare, perchè il problema è proprio che non viene fatto.
Sara` come tu dici, ma recuperare chi? E perche` mai? Leggo con orrore
che un padre, (padre?) uccide il figlio handicappato di 7 anni, taglia una mano, un piede e la testa, che espone sul ciglio della strada sulla via di casa, in modo che la madre (da cui l'uomo {uomo?} e` separato), possa vederla quando torna a casa.
Secondo me alcuni elementi non sono degni di essere reintegrati nella societa`. Andrebbero retrocessi al rango di bestie primordiali e trattati come tali.