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MessaggioInviato: 29/09/2011, 09:03 
Le condizioni dell'Eurotower

La "lettera segreta" della Bce all'Italia

Le richieste del 5 agosto scorso al governo italiano
Liberalizzazioni, flessibilità del lavoro e privatizzazioni.


http://www.corriere.it/economia/11_sett ... 8017.shtml

ROMA - C'è chi l'ha definita un programma di governo, chi un diktat e chi ne ha messo perfino in dubbio l'esistenza. Di sicuro la lettera «segreta» spedita il 5 agosto scorso al governo italiano dal presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, e dal suo successore in pectore, Mario Draghi, oggi governatore della Banca d'Italia, ha infiammato il dibattito politico dell'estate, e poi condotto ad una manovra di finanza pubblica di entità mai vista nella storia della Repubblica italiana. È un documento «strettamente confidenziale», e che era dunque destinato a rimanere riservato. L'abbiamo cercato e infine ottenuto, inutile dire, per vie traverse.

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La lettera segreta di Trichet e Draghi è qui sotto, pubblicata nel suo testo originale, inglese, e nella traduzione, così che ciascuno possa farsi un'idea sulla forma e i contenuti. Tanto precisi e puntuali questi ultimi, quanto è esplicito, di certo estraneo allo schema classico della liturgia delle banche centrali, il linguaggio utilizzato. La drammatica situazione dei mercati di quei primi giorni d'agosto, l'ampliamento del differenziale tra i tassi sui titoli italiani e quelli tedeschi, forse, imponevano di andare dritto al dunque.

Fatto sta che il «messaggio», come lo definisce Jean-Claude Trichet anche ieri nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera , è arrivato chiarissimo. E durissimo. Fin quasi al limite del cinismo, almeno per come è stato vissuto dai destinatari diretti. Il pareggio di bilancio anticipato dal 2014 al 2013, e dunque a incrociare la fine della legislatura e le elezioni, che ha fatto mettere le mani tra i capelli a Silvio Berlusconi. E la richiesta di raggiungere un deficit pubblico pari all'1% del prodotto interno lordo addirittura già nel 2012, con una manovra di tre punti di prodotto interno lordo, una cinquantina di miliardi di euro, in un solo anno, che ha fatto tremare le vene ai polsi di Giulio Tremonti.

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Si sottolinea la necessità di rendere più severi i criteri per ottenere le pensioni di anzianità e di allungare l'età pensionabile delle donne nel settore privato in modo da avere risparmi di bilancio «già nel 2012». E l'opportunità di ridurre «significativamente» il costo degli impiegati pubblici, rafforzando le regole sul turnover e, «se necessario, riducendo gli stipendi».

Per accelerare la crescita dell'economia, Trichet e Draghi richiamano esplicitamente l'esigenza di rivedere le norme sulle assunzioni e i licenziamenti dei lavoratori (per i quali nella lettera si usa il termine «dismissal») nelle imprese applicando l'intesa del 28 giugno tra la Confindustria e i sindacati, «che si muove in questa direzione». Ma che evidentemente non basta. Sempre per la crescita serve la «piena liberalizzazione» degli ordini professionali e dei servizi pubblici locali, prevedendone la «privatizzazione su larga scala». Ed un «serio impegno» per abolire o consolidare alcuni livelli amministrativi intermedi, «come le Province» puntualizzano Draghi e Trichet.

Tutte misure da inserire in un decreto legge da varare il prima possibile ed approvare in Parlamento entro la fine del mese di settembre. Perché sono interventi «essenziali», scrivono i due governatori, per rafforzare l'affidabilità della firma sovrana, il valore ed il merito di credito dei titoli di Stato italiani, insomma. Non per assicurarsi l'appoggio della Banca centrale europea ed il suo impegno ad acquistare sul mercato i nostri Btp.
Cosa che poi è avvenuta, ma in questa lettera così puntuale non se ne fa minimamente cenno. Il governo ci ha ragionato un po', ha convocato le parti sociali, ha reso nota l'esistenza della missiva, ma senza svelarla. E sabato 13 agosto, passata una settimana, ha varato la manovra per l'anticipo del pareggio di bilancio. Tre giorni dopo, alla riapertura dei mercati, la Bce e il sistema europeo delle banche centrali, i cui governatori erano stati subito informati della lettera e dei suoi contenuti, sono intervenuti.

Tutto ciò non ha evitato il declassamento del rating dell'Italia, decretato un paio di settimane fa dall'agenzia americana Standard and Poor's. Il differenziale di rendimento tra i nostri Btp ed i Bund tedeschi, che si stava avvicinando a inizio agosto ai 400 punti base, quattro punti di tasso d'interesse, lì per lì si è ridotto. Ma oggi, passati quaranta giorni dal varo della maxi-manovra antideficit, lo "spread" gravita ancora in quella pericolosa zona. Forse perché il governo non ha attuato alla lettera tutte le prescrizioni, per esempio accantonando gli interventi sulle pensioni d'anzianità, scegliendo un percorso più agevole per il pareggio nel 2013, lasciando decidere alle parti sociali sull'articolo 18. Forse perché la medicina raccomandata dalla Bce non era quella giusta. O l'una o l'altra. A meno di non pensare che i problemi siano diversi.


Mario Sensini
29 settembre 2011 08:40





Domanda: tutte queste misure, se non ci fosse stata la crisi finanziaria creata a tavolino,
sarebbero mai passate in uno Stato che si possa definire "civile"?

Altra domanda: perchè mai i contenuti della "lettera segreta" sono stati divulgati
solo a manovra avvenuta?



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MessaggioInviato: 29/09/2011, 09:19 
Francoforte/Roma, 5 Agosto 2011
Caro Primo Ministro,
Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea il 4 Agosto ha discusso la situazione nei mercati dei titoli di Stato italiani. Il Consiglio direttivo ritiene che sia necessaria un'azione pressante da parte delle autorità italiane per ristabilire la fiducia degli investitori.
Il vertice dei capi di Stato e di governo dell'area-euro del 21 luglio 2011 ha concluso che «tutti i Paesi dell'euro riaffermano solennemente la loro determinazione inflessibile a onorare in pieno la loro individuale firma sovrana e tutti i loro impegni per condizioni di bilancio sostenibili e per le riforme strutturali». Il Consiglio direttivo ritiene che l'Italia debba con urgenza rafforzare la reputazione della sua firma sovrana e il suo impegno alla sostenibilità di bilancio e alle riforme strutturali.
Il Governo italiano ha deciso di mirare al pareggio di bilancio nel 2014 e, a questo scopo, ha di recente introdotto un pacchetto di misure. Sono passi importanti, ma non sufficienti.

Nell'attuale situazione, riteniamo essenziali le seguenti misure:
1.Vediamo l'esigenza di misure significative per accrescere il potenziale di crescita. Alcune decisioni recenti prese dal Governo si muovono in questa direzione; altre misure sono in discussione con le parti sociali. Tuttavia, occorre fare di più ed è cruciale muovere in questa direzione con decisione. Le sfide principali sono l'aumento della concorrenza, particolarmente nei servizi, il miglioramento della qualità dei servizi pubblici e il ridisegno di sistemi regolatori e fiscali che siano più adatti a sostenere la competitività delle imprese e l'efficienza del mercato del lavoro.
a) È necessaria una complessiva, radicale e credibile strategia di riforme, inclusa la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali e dei servizi professionali. Questo dovrebbe applicarsi in particolare alla fornitura di servizi locali attraverso privatizzazioni su larga scala.
b) C'è anche l'esigenza di riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d'impresa in modo da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle aziende e rendendo questi accordi più rilevanti rispetto ad altri livelli di negoziazione. L'accordo del 28 Giugno tra le principali sigle sindacali e le associazioni industriali si muove in questa direzione.
c) Dovrebbe essere adottata una accurata revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento dei dipendenti, stabilendo un sistema di assicurazione dalla disoccupazione e un insieme di politiche attive per il mercato del lavoro che siano in grado di facilitare la riallocazione delle risorse verso le aziende e verso i settori più competitivi.

2.Il Governo ha l'esigenza di assumere misure immediate e decise per assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche.
a) Ulteriori misure di correzione del bilancio sono necessarie. Riteniamo essenziale per le autorità italiane di anticipare di almeno un anno il calendario di entrata in vigore delle misure adottate nel pacchetto del luglio 2011. L'obiettivo dovrebbe essere un deficit migliore di quanto previsto fin qui nel 2011, un fabbisogno netto dell'1% nel 2012 e un bilancio in pareggio nel 2013, principalmente attraverso tagli di spesa. È possibile intervenire ulteriormente nel sistema pensionistico, rendendo più rigorosi i criteri di idoneità per le pensioni di anzianità e riportando l'età del ritiro delle donne nel settore privato rapidamente in linea con quella stabilita per il settore pubblico, così ottenendo dei risparmi già nel 2012. Inoltre, il Governo dovrebbe valutare una riduzione significativa dei costi del pubblico impiego, rafforzando le regole per il turnover (il ricambio, ndr) e, se necessario, riducendo gli stipendi.
b) Andrebbe introdotta una clausola di riduzione automatica del deficit che specifichi che qualunque scostamento dagli obiettivi di deficit sarà compensato automaticamente con tagli orizzontali sulle spese discrezionali.
c) Andrebbero messi sotto stretto controllo l'assunzione di indebitamento, anche commerciale, e le spese delle autorità regionali e locali, in linea con i principi della riforma in corso delle relazioni fiscali fra i vari livelli di governo.

Vista la gravità dell'attuale situazione sui mercati finanziari, consideriamo cruciale che tutte le azioni elencate nelle suddette sezioni 1 e 2 siano prese il prima possibile per decreto legge, seguito da ratifica parlamentare entro la fine di Settembre 2011. Sarebbe appropriata anche una riforma costituzionale che renda più stringenti le regole di bilancio.
3. Incoraggiamo inoltre il Governo a prendere immediatamente misure per garantire una revisione dell'amministrazione pubblica allo scopo di migliorare l'efficienza amministrativa e la capacità di assecondare le esigenze delle imprese. Negli organismi pubblici dovrebbe diventare sistematico l'uso di indicatori di performance (soprattutto nei sistemi sanitario, giudiziario e dell'istruzione). C'è l'esigenza di un forte impegno ad abolire o a fondere alcuni strati amministrativi intermedi (come le Province). Andrebbero rafforzate le azioni mirate a sfruttare le economie di scala nei servizi pubblici locali.
Confidiamo che il Governo assumerà le azioni appropriate.
Con la migliore considerazione,

Mario Draghi, Jean-Claude Trichet
Fonte:http://www.corriere.it/economia/11_settembre_29/trichet_draghi_italiano_405e2be2-ea59-11e0-ae06-4da866778017.shtml

Vediamol'esigenza...dovrebbe...occorrerebbe...incoraggiamo...confidiamo che...[}:)]

Altro che segreta...oramai la realtà te la sbatacchiano in faccia, sopratutto a quelli che ancora credono che ogni stato europeo abbia un governo che possa decidere autonomamente, oppure che credono che Icke sia un complottista che scrive str.... solo per vendere libri...


Ultima modifica di Angel_ il 29/09/2011, 09:21, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 29/09/2011, 09:27 
Cita:
Angeldark ha scritto:

Mario Draghi, Jean-Claude Trichet
Fonte:http://www.corriere.it/economia/11_settembre_29/trichet_draghi_italiano_405e2be2-ea59-11e0-ae06-4da866778017.shtml

Vediamol'esigenza...dovrebbe...occorrerebbe...incoraggiamo...confidiamo che... [}:)]

Altro che segreta...oramai la realtà te la sbatacchiano in faccia, sopratutto a quelli che ancora credono che ogni stato europeo abbia un governo che possa decidere autonomamente, oppure che credono che Icke sia un complottista che scrive str.... solo per vendere libri...


Nessun governo europeo può oramai decidere autonomamente.
Con buona pace degli "anticomplottisti".

E il bello è che la chiamano (nel sito ufficiale) come
"un'Europa più democratica e trasperente... [}:)]

http://europa.eu/lisbon_treaty/glance/index_it.htm



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MessaggioInviato: 29/09/2011, 09:31 
I PIANI DEL NUOVO ORDINE MONDIALE
DENUNCIATI NEL 1969 DA UN INSIDER


Quella che segue è la trascrizione ricavata da due di tre nastri inerenti al “Nuovo Sistema Mondiale”; i due nastri in questione vennero registrati nel 1988 e costituiscono i ricordi del Dr. Lawrence Dunegan riguardanti una conferenza cui egli assistette il [b]20 marzo 1969[/b] nel contesto di un convegno della Pittsburgh Paediatric Society.

Tratto da: http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=192731

CONTROLLO FINANZIARIO

Denaro e sistema bancario. Secondo un’affermazione, “L’inflazione è infinita. È possibile posporre a qualsiasi cifra un numero infinito di zeri e collocare i decimali ovunque si desideri”, a indicare che l’inflazione è uno strumento in mano ai controllori. Il denaro diverrà prevalentemente credito, come già accadeva. Il denaro è fondamentalmente credito, tuttavia lo scambio di denaro non avverrà tramite contanti o mezzi palpabili, bensì tramite un segnale di credito elettronico. La gente porterà con sé contanti in quantità assai ridotta, solo per quisquilie quali gomme da masticare e dolciumi. Qualsiasi acquisto di qualsiasi importo rilevante sarà effettuato elettronicamente. Gli stipendi e i pagamenti verranno accreditati elettronicamente sul vostro conto. Vi sarà un unico sistema bancario, che forse apparirà come più di uno ma in definitiva e fondamentalmente sarà unico, in modo tale che quando sarete pagati la somma verrà accreditata sul vostro conto e quando acquisterete qualcosa l’importo verrà dedotto dal conto al momento della transazione, sicché non porterete con voi alcuna somma. Sarà possibile tenere archivi informatici su qualsiasi vostra transazione, cosicché se steste acquistando troppo di uno specifico articolo e qualche funzionario volesse sapere cosa state facendo con il vostro denaro costui potrebbe riesaminare i vostri acquisti e determinare cosa stavate comprando.

Qualsiasi acquisto di importo rilevante, quale un’automobile, una bicicletta, un frigorifero, una radio, una televisione o altro sarà dotato di targhetta identificativa tracciabile, in modo tale che le autorità saranno in grado di risalire molto rapidamente a chi e quando ha effettuato l’acquisto, nonché a qualsiasi cosa ceduta o rubata - qualsiasi. Saranno i computer a consentirlo. La facoltà di risparmio verrà seriamente decurtata; la gente non riuscirà più a risparmiare ricchezze in quantità considerevole. Secondo quanto riconosciuto dall’oratore la ricchezza è potere e la ricchezza in mano a numerose persone non conviene a chi comanda, quindi se avrete troppo verrete tassati; più risparmierete, più elevata sarà l’aliquota fiscale sui vostri risparmi, che così non potranno mai giungere a importi troppo considerevoli. Inoltre, se iniziaste a manifestare la tendenza a risparmiare troppo potreste andare soggetti a una decurtazione dello stipendio. Diremmo, “Risparmi invece di spendere. In realtà tutto quel denaro non ti serve.”

Questo è fondamentalmente il concetto di impedire alla gente di accumulare qualsivoglia ricchezza che potrebbe avere un influsso distruttivo di ampia portata sul sistema. La gente verrà indotta a utilizzare il credito per avere prestiti e quindi a non onorare i propri debiti così da distruggere il proprio credito. Se siete troppo stupidi per gestire saggiamente il credito, questo conferisce alle autorità l’opportunità di punirvi severamente una volta abbattuto il vostro credito. Inizialmente i pagamenti elettronici si baseranno di tipi diversi di carte di credito, già utilizzate in qualche misura nel 1969. Non ora, ma la gente disporrà di carte di credito dotate di banda elettronica e quando vi avrà fatto l’abitudine si evidenzieranno i vantaggi di avere tutto concentrato in una singola carta di credito, al servizio di un unico sistema monetario, e non dovrà portarsi appresso tutta quella plastica.



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MessaggioInviato: 29/09/2011, 13:02 
Ehm... Draghi lo abbiamo indicato noi italiani.

La lettera è un vero programma di governo, che è conseguente alle nostre promesse non mantenute. Non ci dicono "dovete fare", ci dicono "siccome avete promesso il pareggio di bilancio, dovete mantenere, e siccome non riuscite a farlo, vi diciamo cosa fare". Non ci sarebbe stato alcun bisogno di lettere "segrete" se fossimo stati capaci. Siamo andati in Europa credendo di fare come in Italia: si promette e non si mantiene, ma solo gli italiani hanno memoria corta.

Oltretutto, se leggete la lettera, ci sono pesi e contrappesi, si dice, per esempio, che bisogna introdurre norme a sostegno dei disoccupati, e che bisogna liberalizzare gli ordini professionali. Ciò vuol dire due cose: la prima, è che il governo non ha seguito alla lettera i "consigli", quindi abbiamo ricevuto pressioni (e ingerenze vere e proprie) ma non c'è qualcuno all'estero che dice e fa al posto nostro; la seconda, che il governo ha scelto di adottare solo le misure a danno dei deboli, evidentemente per puro calcolo elettorale.


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MessaggioInviato: 29/09/2011, 14:33 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

Ehm... Draghi lo abbiamo indicato noi italiani.


Noi italiani? Ma dove? Quando? [:D]


BCE: I POTERI FORTI ALLA BILDERBERG
CANDIDANO DRAGHI ALLA BCE

http://www.adusbef.it/consultazione.asp?Id=7722&T=A

Le votazioni a Francoforte sono segrete, ma i suoi colleghi
governatori lo sanno. Certo, aver lavorato (come vice presidente
per la banca d’affari americana Goldman Sachs può
apparire oggi discutibile.



Chi è Mario Draghi?
http://www.resistenze.org/sito/os/ip/osip6a05.htm

La Goldman Sachs è la banca d'affari più potente al mondo e
comunemente definita, insieme a: Rothschild, Warburg, Barings
ed altre, una delle fazioni vicine agli "imperi anglo-ebraici"



DRAGHI E BILDERBERG: INTERROGAZIONE A BCE
http://leconomistamascherato.blogspot.c ... e-bce.html

"Il Presidente della Bce chiarisca eventuali rapporti con il Bilderberg.
Tenuto conto delle sorprendenti dichiarazioni formulate dal nuovo
Presidente della Bce durante la sua recente audizione al Parlamento
europeo in cui ha minimizzato il carattere di segretezza del Club
Bilderberg.... etc etc"





Non ti offendere sezione.... certe volte mi sembri tanto
"alice nel paese delle meraviglie..." [:o)]



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MessaggioInviato: 29/09/2011, 15:04 
Altro che trader alla Bbc, parole shock da Unicredit

Immagine

http://www.wallstreetitalia.com/article ... redit.aspx

New York - La saga dell'intervista della Bcc al trader che sogna la recessione continua. Ieri Alessio Rastani, che da sconosciuto ha trovato sicuramente il modo di acquisire notorietà ha ammesso, quasi candidamente, che c'è chi c'e' chi ci puo' fare tantissimi soldi grazie alla recessione", coprendo di imbarazzo e di sorpresa la conduttrice.

Oggi, un sito americano si chiede addirittura se Rastani si sia in qualche modo infiltrato nella divisione di ricerca degli analisti di Unicredit, visto che le dichiarazioni shock che arrivano dalla prima banca italiana sono da pelle d'oca. A parlare è l'ex presidente del mercato azionario ungherese, ora responsabile della divisione dell'azionario globale di Unicredit. Nome: Attila Szalay-Berzeviczy.

Ora, le dichiarazioni di uno degli analisti più al top di Unicredit, fanno sembrare quelle del trader ben poca cosa: "L'euro è praticamente morto", afferma, "e l'Europa sta per far fronte a un terremoto finanziario che sarà provocato dal default della Grecia". Ancora, "l'euro è al di là di ogni possibilità di salvataggio"...."Un default della Grecia scatenerà un terremoto immediato di "magnitudo 10" che attraverserà l'Europa intera".

Ma non è finita qui. "I detentori dei titoli di stato greci dovranno svalutare i loro interi investimenti, la Grecia smetterà di pagare gli stipendi e le pensioni e i Bancomat del paese si svuoteranno nell'arco di pochi minuti", precisa Szalay-Berzeviczy.



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MessaggioInviato: 29/09/2011, 15:50 
Come vedi, TTE, non sono io a sbandierare uno scoop del tipo "avete visto che avevamo ragione noi a parlare di cospirazione", per poi fare finta di dimenticarsi che si è trattato della solita boiata galattica, coprendo il tutto con altre (e sempre più succose) affermazioni sconvolgenti. Questa discussione è iniziata con l'imminente guerra civile negli Usa, per cui, se permetti, dato che sono millenni che si parla di fine del mondo (e la cospirazione illuminata è solo l'ennesima versione del tema), io registro e poi verifico. Nello specifico, abbiamo una crisi economica che è spiegabilissima perfino con le analisi stravecchie di Marx, e io lì resto, finchè non mi si portano più di interviste false e documenti non verificabili. Andare a naso e a buon senso significa prenderci se si a fortuna, non perchè "si sanno" le cose, e a furia di dire "okkio che ci scappa la guerra, la rivolta o la catastrofe naturale", prima o poi ci si prende. Vuoi vedere che l'anno prossimo ci saranno almeno due o tre guerrette nuove? Non occorre essere nostradamus, basta leggersi un libro di storia e fare due conti... Ah, già, una pepata di complottismo aiuta a far dire "UAU!" al lettore...


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Lettera Bce: Italia commissariata, ma Bersani e compagni pure

di: Antonio Polito Pubblicato il 30 settembre 2011

http://www.wallstreetitalia.com/article ... -pure.aspx

Sarà pur vero che la Bce di lettere così ne scrive tante, ma leggere sul Corriere quella a noi indirizzata brucia come uno schiaffo in faccia. Non solo per il tono ultimativo («Le azioni elencate nelle suddette sezioni 1 e 2 siano prese per decreto-legge, seguito da ratifica parlamentare entro la fine di settembre»). Ma anche per il dettaglio della prescrizione. È molto raro vedere due banchieri centrali, sacerdoti del bene supremo della moneta e proprio per questo cariche non elettive e non politiche, dettare un vero e proprio programma legislativo al governo eletto di uno Stato sovrano. E subito dopo fare un'altra cosa molto irrituale: regalarci un po' di tempo comprando i nostri debiti.

La lettera è dunque un documento per molti versi storico, perché segna il punto più grave di una doppia anomalia: quella di un'Europa intergovernativa rimasta senza governo, che finisce per delegare alla Banca centrale compiti che sarebbero della politica, e quella di un'Italia ormai senza governo, che deve farsi imporre dall'esterno ciò che avrebbe dovuto fare da sé e per tempo.

L'esecutivo in carica ha due colpe. La prima è di aver tentato furbescamente di rinviare il pareggio di bilancio a dopo le elezioni, nel 2014, un tempo che i mercati hanno giudicato le calende greche e che li ha spinti a trattarci come i greci. Ma la seconda colpa, forse peggiore, è di aver fatto credere negli anni agli italiani che la sua azione aveva reso inutili tutte le prediche «mercatiste» e le riforme «liberiste». Perché avevamo ormai il sistema pensionistico più in equilibrio, il mercato del lavoro più flessibile, e i conti pubblici più virtuosi del continente.

Viene quasi da sperare che sia stata Roma, sull'orlo del baratro, a richiedere la lettera per disarmare l'opposizione in Parlamento e nel governo. Di certo, così è stata usata. Tremonti l'ha subìta a tal punto come un'esautorazione da dire, senza smentite, che Draghi è un «agente tedesco»; e che Grilli va dunque fatto Governatore non solo perché è di Milano, per la gioia di Bossi, ma anche perché avrebbe la forza di «fronteggiare gli euroburocrati», cioè la Bce.

Ma la pubblicazione della lettera sconfessa anche l'opposizione di sinistra, che pure ha inneggiato a Draghi. Ha ora davanti a sé un programma che per lei sarebbe anatema, con la Cgil in piazza e Vendola nel governo. Non solo il ministro Sacconi diceva il vero, quando giurava che le norme sul mercato del lavoro nella lettera della Bce c'erano eccome. Ma ve lo immaginate un governo Bersani che debba «ridurre lo stipendio ai dipendenti pubblici», «privatizzare su larga scala la fornitura di servizi locali», «rendere più rigorosi i criteri per le pensioni di anzianità», e «introdurre l'uso sistematico di indicatori di performance nel pubblico impiego, soprattutto nei sistemi giudiziario, sanitario e dell'istruzione», cioè nelle casematte della sinistra?

La politica italiana ha fatto un uso sbagliato e meschino di quella lettera. Dando la colpa all'Europa sono arrivate le tasse, ma non le riforme chieste dall'Europa. Ci siamo fatti commissariare senza nemmeno goderne i benefici. Il divario con i Bund tedeschi è pressappoco dov'era il giorno della lettera, e le previsioni di crescita sono oggi anche peggiori. Lo storico Carlo Cipolla avrebbe chiosato che recare danno agli altri (l'Europa) senza produrre vantaggi per sé (l'Italia) configura la terza e aurea legge della stupidità umana.


Corriere della Sera

************************

Forse Nichi Vendola avrà cambiato idea su Draghi, dopo aver letto, ieri sul Corriere, la lettera che la Banca centrale europea ha inviato il 5 agosto a Silvio Berlusconi, firmata dal presidente uscente Jean-Claude Trichet e da quello entrante, Mario Draghi appunto.

di Enrico Marro

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

ROMA — Forse Nichi Vendola avrà cambiato idea su Draghi, dopo aver letto, ieri sul Corriere, la lettera che la Banca centrale europea ha inviato il 5 agosto a Silvio Berlusconi, firmata dal presidente uscente Jean-Claude Trichet e da quello entrante, Mario Draghi appunto. Solo qualche mese fa, in alcune interviste, il leader di Sel metteva in guardia il Pd dal «farsi sorpassare a sinistra da Ratzinger e da Draghi» sul tema del lavoro precario e si chiedeva: «Possibile che le cose più di sinistra in Italia le debba dire il Governatore della Banca d'Italia?».

Lo stesso Draghi che, insieme con Trichet, ha presentato al governo almeno quattro richieste indigeribili per Sel, ma anche per il Pd e per l'Idv: la «piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali», attraverso «privatizzazioni su larga scala»; la «revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento»; «più rigorosi criteri di idoneità per le pensioni d'anzianità»; e come se non bastasse, un intervento sul pubblico impiego, «se necessario, riducendo gli stipendi». A dire il vero si tratta di quattro richieste molto complicate da accogliere anche per l'attuale maggioranza.

Basti pensare al niet della Lega sulle pensioni d'anzianità oppure a cosa significherebbe un taglio delle retribuzioni degli statali in termini di rottura con la Cisl e la Uil: uno scenario non sostenibile per il Pdl. Ma il governo e la maggioranza almeno possono dire di avere preso, con le manovre di luglio e di agosto, provvedimenti che vanno nella direzione chiesta da Francoforte. Anche se poi devono affrontare le accuse di aver fatto commissariare l'Italia dalla Bce. Per il centrosinistra, invece, si apre un problema di coerenza: la Bce e Draghi vanno bene quando criticano il governo, salvo poi scoprire che lo criticano perché non fa le cose che soprattutto le opposizioni non vogliono.

Il 24 giugno scorso la direzione del Pd, allora riunita, salutò con un lungo applauso la notizia della nomina di Draghi alla guida della Banca centrale (si insedierà il primo novembre): lo stesso Draghi che ieri il Pd ha chiesto sia convocato in audizione in Parlamento. E lo stesso che invece aveva riscosso il plauso di tutta l'opposizione il 31 maggio, quando, con le annuali «Considerazioni finali», aveva criticato le carenze dell'azione di governo, in particolare sulla crescita dell'economia.

Ieri Romano Prodi, ex presidente della commissione europea e per due volte presidente del Consiglio di governi di centrosinistra, ha detto che la lettera della Bce ha rappresentato «un ammonimento che era doveroso, dato lo stato di divisione del Paese e credo sia stato estremamente utile perché il governo i giorni dopo provasse ad apparire almeno meno diviso. Poi non lo è stato, ma insomma...». Prodi, quindi, si è limitato a sostenere l'utilità metodologica della missiva, nel senso di uno sprone all'esecutivo, senza però scendere nel merito delle richieste della Banca centrale. Alla fine, di una cosa il centrosinistra può certamente rivendicare il merito: di aver chiesto dall'inizio che la lettera fosse resa nota.

Ieri, grazie al Corriere, la missiva segreta è finalmente diventata pubblica. Ma il contenuto ha riservato amare sorprese all'opposizione. Eppure, solo qualche settimana fa Sandro Gozi, responsabile delle politiche europee del Pd, invitava il ministro dell'Economia Giulio Tremonti a dimettersi, perché da sua manovra non rispetta le indicazioni di giugno della Commissione, ribadite a Berlusconi con la lettera della Bce». E il leader della Cgil, Susanna Camusso, in un'intervista all'Unità per lanciare lo sciopero generale del 6 settembre, aveva perfino sfidato il ministro del Welfare. «Sul lavoro Sacconi dice che l'intervento lo ha chiesto la Bce», osservava Rinaldo Gianola. «Non è vero - replicava Camusso -. Sono pronta a leggere la lettera inviata dalla Bce al governo e a confrontare le richieste di Francoforte con la manovra». Parole imprudenti.



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MessaggioInviato: 30/09/2011, 13:13 
Gli articoli dicono tante di quelle cose che... Si potrebbe partire dai nomi: Polito, per esempio, era il dalemiano di ferro della margherita al Riformista. Era. Poi si cambia idea, forse, o ci si adatta al nuovo posto di lavoro... Tutto lecito, ma se è lecito per i giornalisti (con passati politici) cambiare idea, lo potrà essere per tutti... Quando Marra dice che c'è un problema di coerenza, forse dimentica che Bersani (Bersani, Vendola non so) disse questo a proposito della nomina di Draghi: "Non dimentichiamo che oggi in Europa arriva un volto dell'Italia, al quale non siamo abituati in questi ultimi tempi...". Non vedo approvazioni politiche alla persona, sinceramente. Dove sta l'incoerenza nel dire "bene un'italiano alla BCE" e criticare le idee che poi (poi) l'italiano esprime? Trovo molto più grave quello che ha detto Bossi tempo fa sulla lettera, e cioè che non l'avrebbe scritta Draghi ma qualcuno a Roma. Come sempre, se uno è ideologicamente già orientato, trova molto facile criticare sempre e comunque... Quando nel PD c'era la Binetti, tutti a parlare del PD servo del Vaticano, ma nessuno di quei critici ha detto una parola sull'intervento sull'8x1000 che proprio bene alla Chiesa non fa... Poi vabbè, ci sta che trattandosi di un gioco delle parti, ognuno cerca di svolgere il suo ruolo...

Altro discorso sarebbe discutere sulla lettera... Intanto, evito discorsi complottisti, del tipo: come ha fatto il corriere ad averla? Se è vero che la lettera è stata letta alle parti sociali, e la CGIL dice che norme sui licenziamenti non ce n'erano, la lettera pubblicata è vera o falsa? Quando c'è di mezzo UE, BCE, Banche, Finanza, Partiti vari e una lettera "segreta" la fantasia galoppa. Ma dato che abbiamo questa versione, resta solo questa da valutare... Il governo ha fatto quello che la lettera dice? No. L'opposizione è in linea con quanto dice la lettera? No. Le parti sociali sono d'accordo? No. Forse, Confindustria (forse). La cosa più gisuta la dice Polito: una lettera del genere frega tutti, ma proprio tutti, perchè il governo è commissariato e le opposizioni se fossero state al governo avrebbero dovuto o inchinarsi o entrare in guerra... Sono troppo str.... se dico che le opposizioni non avrebbero mai portato l'Italia dove è adesso [8D]?


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DEBITO PUBBLICO: LO PAGHINO LORO

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set 30th, 2011

DI GIULETTO CHIESA
cadoinpiedi.it

http://www.altrainformazione.it/wp/2011 ... hino-loro/

Dopo la Grecia, la rivolta esploderà anche da noi. La gente reagirà e l’unica alternativa è partire da un punto fermo: i cittadini non devono pagare il debito creato ad arte da affaristi e politici che per anni hanno protetto caste e mafie. Lo paghino loro, adesso, questo debito.

Oggi in Grecia i cittadini hanno occupato le sedi dei ministeri. Sono assolutamente convinto che la situazione stia degenerando e la responsabilità di questa degenerazione politica sta interamente nelle mani dei governanti europei e del Fmi. Siamo all’inizio della fine del patto sociale che ha retto l’Europa e l’intero occidente inclusi gli Stati Uniti d’America, il Canada etc..
Di fronte a questa rottura che non è stata provocata dalla gente, ma è stata provocata dal collasso in corso del sistema finanziario, ci sono soltanto due possibilità:
1) La gente si arrende, ma per molti sarà perfino difficile arrendersi, perché ci annunciano di fatto che dovremo drasticamente tagliare il nostro reddito e non ci spiegano neanche perché. E non ce lo spiegano perché non hanno modificato nulla delle cause che hanno creato questa situazione, non hanno cambiato le regole di una finanza impazzita, ci dicono che dobbiamo pagare, ma non ci spiegano cosa è accaduto che ci ha portato a questa situazione.
2) La gente reagisce e io credo che reagirà dappertutto, anzi devo dire con molta franchezza: me lo auguro perché è giunto il momento in cui dobbiamo difenderci da una vera e propria aggressione. In Italia si sta progettando una prima manifestazione in concessione con l’Europa che avverrà il giorno 15 ottobre, io per esempio a questa manifestazione intendo partecipare.

Naturalmente anche qui si apre un bivio molto drammatico, perché da un lato la gente reagirà come io penso e non si arrenderà, dall’altro lato in queste situazioni ci possono essere due diverse situazioni reali che si presentano sul terreno: la prima è che questi movimenti siano orientati e guidati verso una soluzione e che spingano per una soluzione positiva, ma purtroppo non vedo una guida, perché in questo momento per esempio in Italia ma anche in Europa, tutti i partiti, le forze politiche esistenti si schierano dalla parte del Fmi e dell’Unione Europea così come è in questo momento, non c’è una reale opposizione, per cui la domanda che io mi pongo è: chi guiderà questi movimenti? Perché senza una guida possono diventare anche molto duri e molto aspri. Se no diventa una vera e propria furibonda rivolta, qualcosa di simile a quello che è già accaduto a Londra durante questa estate. Naturalmente non me lo auguro, vorrei che i movimenti producessero una proposta, sto lavorando in questa direzione, per delle proposte realistiche ma anche molto esplicite che partono per me da una dichiarazione di partenza: questo debito non va pagato, perlomeno non lo deve pagare la gente, questo debito deve essere pagato da coloro che lo hanno creato e cioè in Italia in particolare da coloro che non hanno pagato le tasse e che stando al potere non le hanno fatte pagare ai ricchi, ai mafiosi e hanno esercitato il loro potere con un voto di scambio elargendo benefici che erano superiori alle possibilità del paese per essere mantenuti al potere, quindi hanno ingannato la gente.

Questo debito è un debito in larga parte inaccettabile e giuridicamente insostenibile. Vogliamo un audit generalizzato, un dibattito pubblico e addirittura un referendum per decidere cosa è questo debito, come lo si paga, chi lo deve pagare, che riforma fiscale bisogna fare, che modifiche sostanziali del reperimento del reddito, cioè nella politica delle tasse di questo paese etc.. Fino a che non ci sarà un chiarimento su questo, i poteri politici italiani non hanno il diritto di chiedere alla gente di pagare questo debito!

Credo che la Grecia è "molto vicina" all’Italia, anche se la struttura del debito pubblico privato delle aziende greche è diverso nella struttura di quello italiano: sotto un certo profilo noi siamo peggio, nel senso che abbiamo un debito statale più alto di quello greco, e di gran lunga. In un altro senso stiamo meglio perché abbiamo un più alto risparmio delle famiglie etc. Però la situazione è pressoché identica dal punto di vista di quello che sta accadendo. Il taglio al tenore di vita che si sta chiedendo a greci, italiani, spagnoli, portoghesi etc. è un taglio che non è sopportabile dalla gran parte della popolazione, ci saranno milioni di persone gettati letteralmente allo sbando. Ho il sospetto che presto saremo vicini alla Grecia anche nella protesta, di fatto la manifestazione del 15 vuole proprio unificare, dare una piattaforma comune a tutte queste proteste.

Cosa penso del "finto" broker che è finito sulla BBC?
In questo caso è caso un incidente involontario, il giovanotto, mi sono letto l’intervista che ha rilasciato a Forbs, è un uomo che fa il suo mestiere, giovane ma molto esperto, è un operatore indipendente, non parlava a nome di nessuno e questo gli ha consentito di dire cose che nessuna delle istituzioni direbbe, cioè ha detto la verità, bastava guardare la faccia dell’intervistatrice, il suo sconcerto per capire che questo giovanotto è uscito dal politically correct e ha detto cose che in realtà nell’ambiente sanno tutti, ma nessuno ha il coraggio di dirle. Le fonti ufficiali, anche i giornalisti ufficiali che scrivono di economia, stanno molto attenti a non dire le cose vere e quello che ha detto lui è che i governi non contano niente perché conta Goldman Sachs. E allora, ripeto, per quale motivo io dovrei pagare un debito che di fatto è stato deciso da un gruppo di banchieri mondiali che sono al di fuori del controllo di tutti e che operano per una speculazione gigantesca che potrebbe determinare il crollo superiore a quello del 29/30? Perché dovremmo pagare questo debito se questa gente, com’è stato detto da questo signore niente popò di meno che alla televisione più importante dell’Inghilterra, la Bbc, perché dovremmo pagare un debito se questi signori faranno un sacco di soldi sul fatto di mettere sul lastrico centinaia di milioni di famiglie? Questa è la verità che sta accadendo e quindi lo dobbiamo ringraziare, è un ingenuo, un giovanotto molto simpatico che pensava di dire delle cose, ha detto nell’intervista che poi ha rilasciato, "volevo raccontare la verità, volevo che la gente si preparasse". Grazie, lo ringraziamo molto. Ha detto delle cose che nessuno avrebbe detto, un incidente informativo ogni tanto dice un pezzo di verità!


Giulietto Chiesa
Fonte: http://www.cadoinpiedi.it



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MessaggioInviato: 01/10/2011, 12:10 
UE: cittadini vs. banche


Cari amici in Europa,

Il vergognoso piano di salvataggio della Grecia, scritto direttamente dai banchieri, riempie le tasche di questi ultimi e degli speculatori di soldi nostri, mentre lascia la Grecia in mutande. I nostri ministri delle finanze si riuniscono fra 3 giorni: costringiamoli con il nostro appello a tornare al tavolo delle trattative, per partorire un piano che salvi effettivamente la Grecia e non le banche:

Incredibile, lo stanno facendo di nuovo: i nostri governi stanno riempiendo con i soldi nostri le tasche delle banche!

Dobbiamo dare il via libera al fondo salva-stati il prima possibile per salvare la Grecia, l'Europa e l'euro. Tuttavia l'attuale fondo salva-stati fa sì che siamo noi contribuenti a rimborsare le banche del 90% dei loro investimenti forsennati. I greci non vedranno nemmeno un euro di tutti i soldi che stiamo per destinare ai ricchi banchieri. Peggio ancora: il 30% dei nostri soldi andrà agli speculatori, che faranno profitti enormi dalla speculazione sul fondo salva-stati!

Come può essere che i nostri governi abbiano siglato il fondo salva-stati, che ricopre d'oro banche e speculatori e lascia la Grecia in mutande? La risposta è semplice: i governi hanno chiesto anche ai banchieri di firmare il patto. I nostri ministri delle finanze s'incontreranno fra 3 giorni e decideranno del piano: lanciamo un appello enorme a loro e ai nostri parlamenti per tornare al tavolo delle trattative per salvare la Grecia e non le banche:

Firma la petizione
http://www.avaaz.org/it/eu_people_vs_banks/?vl

In un momento in cui ovunque c'è una grossa stretta sul credito e fette importanti della nostra spesa sociale vengono tagliate con l'accetta, i governi cedono davanti all'altare della lobby dei banchieri. Si giustificano dicendo che sono preoccupati che alcune banche non saranno in grado di assorbire la perdita degli investimenti in Grecia, e che senza gli aiuti fallirebbero. Ma se siamo noi ad avere bisogno di aiuto, e di conseguenza ci rivolgiamo alle banche, non riceviamo soldi gratuitamente, bensì prestiti. Ora le banche sono in difficoltà e si sono rivolte a noi: perché dovremmo trattarle diversamente da come fanno loro? Anziché dare via i nostri soldi gratuitamente, facciamo prestiti o investimenti nelle banche, e chiediamo che ci vengano restituiti a un buon tasso d'interesse!

Questo è quello che hanno fatto Gordon Brown nel Regno Unito e Barack Obama negli Stati Uniti: quando le banche stavano per fallire, non le hanno salvate con finanziamenti a tasso zero, ma con prestiti e investimenti. E nel giro di un anno i contribuenti ci hanno persino guadagnato!

Questo accordo è corruzione pura e semplice. Non c'è ragione alcuna legata all'interesse pubblico per fare questo regalo a banche e speculatori, mentre ci sono miliardi di buoni motivi per provare a proteggere i conti pubblici. Invece di dare via quei soldi, possiamo investirli in Grecia e nella capacità delle nostre società di uscire dalla crisi finanziaria e cominciare nuovamente a crescere. E' arrivato il momento per i nostri politici di non nascondersi più dietro argomentazioni complicate scritte dai banchieri: questo gioco è finito. Urliamo il nostro no a questo scandaloso fondo salva-stati e chiediamo un nuovo patto:

http://www.avaaz.org/it/eu_people_vs_banks/?vl

Troppo spesso ormai il futuro dell'economia e dei nostri bambini viene deciso nelle segrete stanze da interessi corrotti che vogliono solo fare profitto. I cittadini sono totalmente tagliati fuori: è ora di dire basta. I banchieri e i politici ritengono che tutto questo sia troppo complicato perché le persone possano capire o interessarsene. Dimostriamo loro quanto si sbagliano.

Con speranza,

Alex, Iain, Antonia, Emma, Alice, Maria Paz, Pascal e il resto del team di Avaaz


Più informazioni:

Corriere della Sera - Gli hedge fund faranno profitti sul recupero dei bond greci
http://www.corriere.it/notizie-ultima-o ... 3602.shtml

Il Fatto quotidiano - Crisi greca, alunni a scuola senza libri. E un dipendente pubblico su 5 resterà a casa
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09 ... sa/157383/

Corriere tv - Austerità e crescita: un binomio difficile
http://video.corriere.it/austerita-cres ... cb3bbcc6bf

La Repubblica - G20: maxi piano da tremila miliardi#8232; per la ricapitalizzazione delle banche
http://www.repubblica.it/economia/finan ... -22212245/



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MessaggioInviato: 01/10/2011, 18:19 
Ci hanno fatto pure un film....... ma niente eh? [:246]



http://www.mymovies.it/film/2010/insidejob/



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MessaggioInviato: 02/10/2011, 04:05 
Ho appena firmato la petizione.


Mi fido del tuo giudizio caro TTE.


Vorrei riprendere da dove eravamo rimasti, in particolare con il post di Sirus.


Hanno prima distrutto il dollaro e l' America e adesso tocca a noi, ai Paesi Europei e all' Euro.

Per cosa? Per proporre la loro Moneta Unica Mondiale.... gestita sempre dagli stessi che hanno fatto fallire le precedenti.

Davvero un bel programmino.... e chi aveva previsto tutto (David Icke) continua a essere inammissibile nei media.


Ma permettetemi di sottolineare un particolare per me significativo:


Chi doveva cadere per primo poter fare questo bel Nuovo Ordine Mondiale [?]

NOI, ovviamente. I Paesi democratici. Quelli per cui la sovranità - compresa quella monetaria - spetta al popolo.

E così hanno scavato come dei tarli nel nostro sistema fino a bucare ovunque, finanza, politica, banche, giustizia.


In Italia hanno spazzato via con un colpo di spugna tutti i partiti che bene o male avevano scritto la nostra Costituzione.

Dopo aver manipolato per anni il sistema fino a farlo scadere... per sostituirli con una classe politica e dirigente mille volte più corrotta.

Che ha toccato punti così bassi che 50 o 20 anni fa, nella tanto vituperata Prima Repubblica non si sarebbero mai potuti immaginare.


Ripetere su scala globale.


Così da ritrovarci tutti ostaggio di una classe dirigente e politica quanto mai corrotta, ignorante, incompetente.

Perfetti burattini. E Chi sono i burattinai? Enti al di sopra delle Nazioni, e quindi della democrazia, non eletti da nessuno.

Che dall' alto hanno fatto firmare agli onorevoli Prestanome tutte le leggi che gli hanno dato il potere che gli serviva.


Il potere alle banche di stampare moneta al posto dello Stato, di prestarla allo Stato con interesse, indebitandoci tutti senza speranza.

E poi ci stupiamo se tutto il mondo - non solo l' Italia ma l' intero dannato Pianeta a cominciare dall' America - ha un debito pubblico letale.

E che un attacco speculativo e un provvidenziale taglio di rating a destra e manca getti tutti sull' orlo del disastro.


Ah ma ci salveranno loro all' ultimo, dobbiamo solo (noi tutti Paesi Europei) "rinunciare alla sovranità Nazionale"

(testuali parole di Gerard Schroeder, ex Cancelliere tedesco).

Loro faranno una Moneta Unica Mondiale, e questo ci salverà, naturalmente, essendo gestita da Loro, che la c.d. crisi l' hanno provocata apposta....


Ora sì che sono tranquillo....


...dopo magari anche un microchip sanitario obbligatorio "per la sicurezza" nostra e dei nostri dati anche di credito.

Visto che era stato previsto anche questo, e già ne parlano i siti sanitari ufficiali come di una proposta necessaria che il Congresso si ostina a rifiutare.

Ma guarda un pò questi Deputati e Senatori, pretendono di fare loro le leggi! Solo perchè sono stati eletti dal popolo....


E poi ci stupiamo del punto in cui siamo arrivati, se l' America stessa è soffocata, non può più pagare i suoi debiti agli strozzini... figurarsi noi.


E se Prima la Russia e poi la Cina insieme agli altri Paesi neo-potenze economiche

(grazie a eserciti di autentici schiavi nelle favelas o nei campi sterminati, una manodopera infinita a costo zero)

pretendono ora che si abolisca il dollaro come valuta di riferimento per i cambi, e si faccia la moneta del Nuovo Ordine...


Ripeto, per chi ancora ha le orecchie per sentire:


Chi era l' ostacolo maggiore ai loro Piani?

Chi doveva cadere perchè ciò avvenisse?

Chi hanno fatto cadere per primi?


NOI, Paesi democratici. Ed eccoci qua....


E ora le oltre cento dittature del Terzo Mondo ritrovatesi potenze economiche

grazie a una industrializzazione selvaggia ma senza democrazia nè diritti,
che trasforma i loro milioni di poveri e poverissimi in eserciti di moderni schiavi egizi per le fabbriche,
una manodopera illimitata a costo zero - sfido io che chiunque così può costruire qualunque cosa....

...ora fanno la voce grossa, sono le prossime perfette pedine... per un' altra Fase del Piano.


Prima hanno rimosso gli ostacoli al loro Piano - i Paesi democratici, che dopo secoli hanno conquistato traguardi nei diritti umani

poi passeranno a muovere le loro pedine, basta dare ai tiranni locali ciò che vogliono,

e infine prima che ce ne rendiamo conto ci ritroveremo tutti schiavi peggio che all' epoca dei Faraoni, ma a livello mondiale.


Ci sarà una via d' uscita... certo che c'è. Basta togliere loro il potere prima che sia troppo tardi.


Per ora loro gestiscono direttamente solo quello finanziario, e indirettamente tutto il resto. Colpiamo alla base.

Nazionalizziamo le banche, come hanno fatto in Islanda. Riprendiamoci la nostra moneta, la nostra sovranità.

Poi rinnoviamo la nostra classe dirigente, TUTTA. Basta burattini.


E infine vedrete che i burattinai, senza più armi e isolati, cadranno uno ad uno come ai tempi di Robespierre.


Ma non è un caso se siamo tutti divisi a metà come Peppone e Don Camillo... Divide et impera.

Ma infatti io sto parlando al vento... gli Italiani ce l' hanno nel sangue, sta storia dei Guelfi e dei Ghibellini non finisce mai.

Ma infatti io guardo altrove.


Loro stessi nelle loro belle proposte ci hanno indicato "gli ostacoli" ai loro progettini.

"La Gran Bretagna è l' ostacolo maggiore... gli Inglesi si mettono in mezzo..." sempre lui, il simpaticone di prima.

E Chi parlava con largo anticipo dell' "ultimo bastione" [?]


Una voce nel deserto....

Aztlan



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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Cita:
Aztlan ha scritto:

Ci sarà una via d' uscita... certo che c'è.
Basta togliere loro il potere prima che sia troppo tardi.



Quoto tutto il tuo post e.... inserisco questo [;)]




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http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 42931.html

VIDEO
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 42931.html

Al grido di ''non ce ne staremo in silenzio e non ci faremo intimidire'', il sito dei manifestanti, http://www.occupywallst.org, aveva chiamato i manifestanti oggi a riunirsi per questa nuova iniziativa, a cui hanno aderito studenti, insegnanti, organizzazioni sindacali, veterani, disoccupati, famiglie, gente comune che si dice stanca dello strapotere della finanza. La settimana scorsa, il primo tentativo di marcia di protesta verso la Quinta strada era finito con la carica da parte della polizia e con decine di arresti.



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