Ti quoto......

Guarda, io sono convinto che i dirigenti nazionali devono occuparsi di "coordinare" e dare indicazioni, e lo fanno, perchè nonostante non perdano mai occasione di starsene zitti (il problema "nazionale" non è per me che non si fa abbastanza, è che si fa pure troppo, perchè quel di più che si fa viene fatto solo per ottenere visibiltà, per sè, non per il partito).

Il problema vero è che mentre a Roma pensano e scrivono documenti e idee, sul territorio non si fa nulla. Sia chiaro, parlo per la zona mia (e qualche altra zona che conosco un po'), non so come vanno le cose dappertutto, ma qui pare che o le informazioni non arrivano, oppure (penso io) non si ha voglia di fare niente. Tutti dicono che non ci sono soldi per fare grandi cose. Però eventualmente i soldi li trovi, basta "tassare" dirigenti e poltronisti vari. E comunque, sguinzagliare gente a battere casa per casa non costa nulla. E ti ostacolano pure, se provi a fare e ti proponi, magari umilmente come deve essere. Ma bisogna anche sapersi imporre (e nel mio piccolo le mie colpe me le prendo tutte).

E questo è l'altro problema: sono tutti stufi, arrabbiati e delusi, e giustamente anche, ma non c'è nessuno che riesca ad andare oltre. Non vi piacciono i partiti che ci sono? Fatevene uno. Vi piacciono quelli che ci sono ma, magari, solo in parte? Entrate in sezione, buttando giù la porta e cominciate a rompere e a dar fastidio. E cominciate a lavorare per farvi un gruppo alternativo a chi comanda. Se non è così facile, è solo perchè la gente non crede di farcela. Ed è molto comodo rinunciare alla lotta.

Perchè farlo? Già esiste......
http://www.partitoindipendente.it/

Caro sezione 9, non posso che condividere ma mi spieghi a cosa servirebbe realmente un altro partito?
La politica è la più soggettiva e diffusa "forma d'arte" che esiste al giorno d'oggi: tale materia è talmente soggetta al nostro pensiero ed i nostri punti di vista che da un nuovo partito si rischierebbe di frammentarsi in tanti altri piccoli partitucoli.
E tutti hanno ragione, secondo il loro punto di vista: dopotutto, come obiettarlo, se alla base ci sono davvero dei buoni principi?

Il problema è questo: io, Pegasus, creo il nuovo partito "allenza X per l'italia più unità" mentre tu, sezione 9, crei il tuo partito "unione Y per un'Italia migliore", che ci guadagnamo?
L'hai scritto anche tu: la gente è ormai stanca, quindi che se ne fa di un nuovo partito, o di tanti altri nuovi partiti?
La differenza ormai non è più nelle buone intenzioni di un partito rispetto ad un altro, quanto nel fatto che tutti si sono stancati di ogni partito esistente, magari anche di quelli che devono ancora esere fondati!

Per me, il vero futuro risiede in una forma leggera di "anti-politica": nel senso che bisogna ricostruirla totalmente da capo partendo, però, da un'idea realmente uniformata in base alle richieste di ogni frangia del popolo.
Vade retro razzismi, nord vs sud, destra vs sinistra: un'idea finalmente univoca ed universale.
I partiti, spezzettati come sono dal punto di vista ideologico, altro non fanno che allontanarci sempre di più da quest'idea.
Bisognerebbe dimenticare ciò che è stato per guardare avanti con positività, ripristinare le ormai arrugginite redini del passato non ha più senso: una nuova politica, ma che lo sia davvero.
So che per ora è ancora un'utopia, ma in fondo anche molti dei partiti attuali campano su utopie basate unicamente sul loro, unico e indiscutibile punto di vista.
In politica la ragione non è di un uomo solo, è della collettività unita in un solo pensiero.

Oggi purtroppo, siamo nel primo caso.
Per fare le ragioni di un uomo solo, la collettività deve rimetterci con la rimozione del proprio pensiero.

E ciò mi rende molto triste.

Appunto! Ed è stata abolita!

il macchiaveli prob l'ho letto prima di te,anke in romagna i libri esistono ,ma tu dovresti spiegarmi il concetto di nazione italia quanto e' nato nel popolo,nn esiste manco ora,quindi parlare d'italia sono cose un po filosofiche,tu pensi ke con 1000 uomini male armati,avrebbero potuto abbattere un esercito come quello delle due sicilie,in effetti se ti leggi dei testi i capi di tale esercito furono comprati,e con l'aiuto di qualcun altro(gran bretagna),oltrettutto, ti ripeto,fino alle soglie del 1989,pure voi eravate ancorati all'internazionale(non quella di milano,ma di mosca)e parlare di patria e similari x voi era essere fascisti,quindi.......

... Zitti!

Bersani fatto a pezzi dai suoi Anche Franceschini lo scaricaTra rotture e ricollocamenti si consumano le tragedie democratiche. Gentiloni: "Il segretario non sarà il nostro candidato"

Tutti negano rotture e ricollocamenti. Eppure bastava essere ieri pomeriggio in Transatlantico per accorgersi dei movimenti in corso nel Partito democratico. All’ora di pranzo Walter Veltroni si vede con Dario Franceschini al ristorante di Montecitorio. Un incontro a due dopo la rottura di un anno fa, quando il capogruppo del Pd, facendo saltare l’alleanza congressuale, aveva deciso di sostenere il segretario del partito, entrando in maggioranza. Poche ore dopo Enrico Letta, vicesegretario, e Veltroni rientrano insieme da un corridoio adiacente al Transatlantico, palesemente dopo essersi fermati a parlare da qualche parte. Passa un’ora ed ecco Letta attraversare di nuovo il corridoione, dalla buvette alla posta, questa volta chiacchierando fitto fitto con Beppe Fioroni. Tutto questo dopo che nella direzione dell’altro giorno Franceschini e Letta si erano trovati sulle stesse posizioni di Veltroni nel criticare la linea del segretario. Su due punti in particolare: l’indecisione (se non ostilità) rispetto alla lettera della Bce, la posizione altalenante sul referendum e l’insistenza sul voto anticipato, anziché su un governo di emergenza.

Fioroni folgora questi movimenti con una punta di sarcasmo: «Vedo che la minoranza si sta affollando... Ma sia chiaro che di qua abbiamo fatto gli steccati». Veltroni, invece, si preoccupa di smentire qualunque attrito con il segretario. Raccoglie i cronisti e spiega che «la mia intenzione è quella di unire». Assicura che Bersani non si rivolgeva a lui quando ha detto che qualcuno «vuole azzoppare» il partito. Racconta di avergli chiesto «se quella frase pubblicata sui giornali fosse da mettere in relazione con me e Bersani mi ha risposto di no, credeva fosse chiaro che si riferiva ad altri». Ma ribadisce il punto di contrasto con il segretario: «Sarebbe un errore andare a votare adesso con questa legge che farebbe un altro parlamento di nominati». Anche Franceschini nega rotture con Bersani: «Ma quali divisioni», spiega nel cortile di Montecitorio. «Siamo tutti per un governo di transizione. In direzione non ho proprio parlato della leadership di Bersani. Porre questo tema sarebbe autolesionismo». Il pranzo con Veltroni? «Parliamo tutti giorni, io e Walter. In Aula siamo seduti uno vicino all’altro: Bersani, io e Walter. Pensate che qualche volta si parlano anche Bersani e Veltroni...». Nel frattempo l’ufficio stampa di Modem fa sapere che lunedì, all’assemblea dell’area creata dall’ex segretario del Pd, Fioroni e Gentiloni per la prima volta interverranno anche Letta e Franceschini. A quel punto la Velina Rossa di Pasquale Laurito lancia l’anatema. E tuonando contro il nuovo asse Dario-Walter, parla di «faccendieri» che lavorerebbero contro Bersani.

I fedelissimi di Franceschini spiegano che non c’è alcuna rottura con il segretario, ma ammettono che sì, un riavvicinamento con Veltroni sui contenuti c’è: «C’è un’incertezza del segretario su troppi fronti». Mentre entrambi vogliono il governo di transizione, Bersani punta ad andare al voto nel 2012. «Perché così lui fa il candidato», si chiosa. Ma così, è la tesi di Franceschini e anche di Letta, si finisce per presentarsi con una coalizione troppo spostata a sinistra (Pd-Idv-Sel) e quindi destinata a perdere. «Specialmente se dall’altra parte si presenta Alfano. A quel punto Casini va con loro». Il contrasto tra Letta e Stefano Fassina sulla lettera della Bce, esploso in direzione, non è che il corollario della diversità di posizione sul governo di larghe intese. «È chiaro che se si fa un esecutivo di quel tipo il programma sarà la lettera della Bce». La questione della leadership, per ora, viene messa da parte. Ma è chiaro che sullo sfondo c’è. Ieri a parlarne apertamente è stato Paolo Gentiloni: «Non è scontato che Bersani sia il candidato del Pd alle future elezioni, anche se fossero nel 2012. Se si vogliono candidare anche altri non possiamo cacciarli». Fosse per Roberto Benigni, la scelta sarebbe già fatta: «Matteo Renzi», ha detto ieri, «sarà il prossimo presidente del Consiglio, anche perchè l’attuale presidente Silvio Berlusconi ha le orge contate...».

http://www.libero-news.it/news/837797/B ... arica.html


certo ke il buon bersani che ngli ultimi due mesi come programma aveva sempre sbandierato"di volere mandare a casa silvio"(sinceramente sarebbe ora)vedi ke lo pensionano prima del cavaliere

Per forza! Non è mai stato un cavaliere ma un ... somaro!

e intanto è stato condannato all'ergastolo tagliavia....
con la testimonianza di spatuzza

http://www.rsnews.it/fuorionda/?section ... a&id=16854

che quindi è stato giudicato attendibile
(lo stesso che accusava berlusconi di avere messo l'italia nelle mani della mafia)

ricordate la maddalena e bertolaso che affido' al cognato la bonifica dell'arsenale per un costo di circa 30 milioni per le casse dello stato?

http://espresso.repubblica.it/multimedia/video/25239849

ecco diciamo che ha bonificato di 30 milioni le casse dello stato senza fare niente....amianto e idrocarburi in un parco naturale

Uba, leggere e rileggere non fa mai male, si capisce di più. Così come non fa male riflettere anche un po' sulla Commedia di Dante, che non parla solo di Firenze e Fiorentini. Ma se vuoi proprio essere preciso, puoi anche andarti a studiare il movimento giacobino in Italia (movimento popolare e diffuso nel territorio, non elitario) tra la fine del '700 e l'inizio dell'800. E, già che ci sei, vederti pure come i mille di partenza siano diventati alla fine 50mila.

Comunque, ripeto, se sei convinto che siccome non esiste la razza italiana pura allora non ha senso lo stato Italia, evidentemente credi che neppure la padania abbia senso, visto che non esiste identità razziale (termine stupido ma semplice: le razze non esistono) nè culturale nell'area geografica limitata da Alpi e Appennini (perchè, secondo logica, questa è la padania: Belluno già non è "padania", e neppure il Veneto lo è, visto che questa si chiama pianura "veneta" e non "padana").

Innominabile: ecco come entrare nella Storia.
Con battute da pescivendolo

Pubblicato il 06 ottobre 2011

http://www.wallstreetitalia.com/article ... ndolo.aspx

Dovrebbe essere il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con un richiamo formale, o una lettera ai presidenti di Camera e Senato, a stroncare le volgarita' da bar propalate dal presidente del Consiglio in carica. Bei tempi quando dal Quirinale venivano fatte chiamare ambulanze della Croce Rossa, e personaggi impossibili venivano fatti arrestare.

BERLUSCONI: CAMBIO NOME PDL.
E SCHERZA: PIU' GRADITO 'FORZA GNOCCA'

- Cambieremo il nome del Pdl perché non é nel cuore della gente. Si accettano dei suggerimenti, faremo fare dei sondaggi. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi,secondo quanto raccontano alcuni presenti, nel corso di conversazioni fatte alla Camera con parlamentari del Pdl. Mi dicono che il nome che avrebbe maggiore successo è Forza Gnocca... Così, con una battuta, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, avrebbe 'suggerito' ai suoi il nuovo nome del futuro Pdl. (Ansa)

Ha ha ha (ma ci sarebbe da piangere) il super testimone di b per il processo ruby presentato dalla difesa, e'....no dico e' uno stupratore!!!!!!
Condannato per stupro di gruppo su una 15enne !!!!!!!!!!!!!!!!! .
Mi viene da pensare che non e' Berlusconi che li conosce tutti lui, ma e' la gente perbene che lo evita come la peste !!!!!!!

Che qualcuno lo dimetta!!!!!!!!!

Troppo facile, l'avete votato? e ora ve lo tenete!