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 Oggetto del messaggio: Il problema del Canone RAI in Sicilia
MessaggioInviato: 14/10/2011, 13:13 
Il Canone Rai? Incostituzionale in Sicilia, anzi inesistente!
Pubblicato il Saturday, 26 May @ 12:29:54 CDT di fpcatania


L'Altra Sicilia solleva il problema che oggi quasi tutto il sistema tributario vigente in Sicilia è totalmente illegittimo.Tranne i pochi tributi di produzione e le entrate su giochi e scommesse nulla dovrebbe andare alle casse dello Stato italiano. Per contro i nostri enti locali dovrebbero mantenersi con tributi "propri", cioè deliberati dalla Regione ed accertati in loco.

Si sa che le cose non vanno così e che l'Italia lucra da mille parti su di noi. Come?

Sarebbe lunghissimo dirlo, però è bene iniziare sin d'ora a mettere nero su bianco le mille ruberie che tolgono denaro al nostro portafoglio per far ingrassare la Penisola. Così poi risultiamo i più poveri d'Italia e ci comprano il voto in cambio di qualche elemosina.

Vogliamo un esempio: il canone Rai.

Tributo odioso, iniquo, incostituzionale e...anti-siciliano.
Vediamo perché.
Intanto si chiama "canone di abbonamento", quasi come se un cliente potesse scegliere se abbonarsi o no, ma - lo riconosce la giurisprudenza delle Commissioni Tributarie - è in realtà una TASSA, una tassa sul possesso (sic!) di un apparecchio televisivo. Quindi cominciamola a chiamare col suo nome: tassa, e che, curiosamente, non va all'erario ma ad una società per azioni cioè ad una singolarissima persona giuridica privata che ha il diritto (quale mostruosità giuridica) di esigere tributi dai cittadini.
Questa strana tassa (che va ad un privato) non è legata alla "capacità di contribuire" di cui parla la Costituzione in quanto non chiede la proprietà ma il semplice possesso dell'apparecchio. Un poveraccio che riceve in dono un televisore diventa soggetto passivo per lo stato anche se non ha un centesimo di reddito! E c'è di più. Se ciò può anche essere lecito per chi possiede beni di lusso (un panfilo...) non ci pare che possa dirsi così per un bene di prima necessità come il televisore. E' come se ci fosse la "tassa sugli spazzolini" o "sulle finestre", o "sulla barba"... Cioè la tassa è assurda sotto ogni punto di vista, equitativo o costituzionale. Peraltro nell'era della telematica sarà sempre più difficile dire dove finisce il televisore e comincia il computer.
Perché non mettere allora la "tassa sul computer" a che ci siamo?
Ma fin qui si può dire con gli antichi "dura lex sed lex". Il tributo è iniquo, se ne discuta in Parlamento. il tributo è incostituzionale, si sollevi davanti ad una corte la questione...
Ma in Sicilia c'è una ragione in più che dovrebbe indurre ad una disobbedienza civile di massa per non pagarlo. In Sicilia infatti il tributo, regolarmente riscosso, è giuridicamente inesistente!

Il nostro Statuto infatti prevede sì la permanenza di alcuni tributi erariali ma elencandoli in modo tassativo. Per tutti gli altri si demanda alla Regione di accertare e incassare il gettito del tributo non elencato tra quelli spettanti alla Repubblica.
Così oggi l'IRPEF accertata in Sicilia (che è una piccola parte di quella realmente "prodotta" in Sicilia che ci spetterebbe) va direttamente nelle casse della Regione senza passare da quelle dello Stato (se volete applicazione imperfetta, ma pur sempre applicazione del nostro Statuto). Ma così non è per il famigerato "canone" che, non essendo erariale, non può essere incassato dalla Regione. Ma allora, se non è erariale, se non è previsto dallo Statuto, se l'elenco dei tributi nazionali ivi previsti è tassativo,... che valore ha giuridicamente questo tributo nel territorio della Regione?
Nessuno, ma quale politico ha il coraggio di dirlo senza rischiare di perdere il posto di "consigliere" o di "deputato"?
Si dirà "I soliti Siciliani che non vogliono pagare le tasse..ma non beneficiano pure loro del servizio pubblico radiotelevisivo?" E qui è l'errore! Se nella forma non ci tocca pagarlo per le ragioni di cui sopra, nella sostanza è ancora peggio: la Rai non dà alla Sicilia alcun servizio o meglio ciò che prende è molto di più di ciò che dà.
La Rai serve per "confondere le idee" ai Siciliani sulla loro storia, come è accaduto anche di recente con i polpettoni risorgimentali che ci vengono propinati senza dignità;
la Rai, come gli altri network nazionali (che però almeno sono privati) serve a commercializzare in Sicilia i prodotti italiani, facendoli considerare "più belli", mentre mai accade il contrario;
la Rai non produce niente in Sicilia e le poche cose che faceva (vedi Mediterraneo) si è affrettata a centralizzarle a Roma (non si sa mai questi siciliani...) privandoci persino del ruolo di centro naturale del nostro mare ("mare lorum non nostrum" in latino maccheronico).
La Rai è quella che ha censurato la presentazione del Sindaco de L'Altra Sicilia (molti palermitani che non seguono i giornali e che non vedono le TV private lo hanno appreso il giorno delle elezioni dentro la cabina elettorale) perché così si fa.
Insomma la Rai è uno strumento di colonizzazione politica, economica e culturale della Sicilia, mentre qualche anelito di libertà, seppur debole, si respira ancora nelle TV private locali (meno in quelle più vicine al potere, di più in quelle cosiddette commerciali).

Da qui la nostra conclusione.
Poniamo fine a questa rapina ai nostri portafogli, tanto più che è illegittima.
Dotiamo piuttosto la Regione di un vero servizio pubblico radiotelevisivo (indipendente dalla politica, però, per carità) ed avremo dato un contributo serio alla rinascita della Nazione Siciliana.

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MessaggioInviato: 14/10/2011, 15:14 
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Il Canone Rai? Incostituzionale in Sicilia, anzi inesistente!
Pubblicato il Saturday, 26 May @ 12:29:54 CDT di fpcatania


L'Altra Sicilia solleva il problema che oggi quasi tutto il sistema tributario vigente in Sicilia è totalmente illegittimo.Tranne i pochi tributi di produzione e le entrate su giochi e scommesse nulla dovrebbe andare alle casse dello Stato italiano. Per contro i nostri enti locali dovrebbero mantenersi con tributi "propri", cioè deliberati dalla Regione ed accertati in loco.

Si sa che le cose non vanno così e che l'Italia lucra da mille parti su di noi. Come?

Sarebbe lunghissimo dirlo, però è bene iniziare sin d'ora a mettere nero su bianco le mille ruberie che tolgono denaro al nostro portafoglio per far ingrassare la Penisola. Così poi risultiamo i più poveri d'Italia e ci comprano il voto in cambio di qualche elemosina.

Vogliamo un esempio: il canone Rai.

Tributo odioso, iniquo, incostituzionale e...anti-siciliano.
Vediamo perché.
Intanto si chiama "canone di abbonamento", quasi come se un cliente potesse scegliere se abbonarsi o no, ma - lo riconosce la giurisprudenza delle Commissioni Tributarie - è in realtà una TASSA, una tassa sul possesso (sic!) di un apparecchio televisivo. Quindi cominciamola a chiamare col suo nome: tassa, e che, curiosamente, non va all'erario ma ad una società per azioni cioè ad una singolarissima persona giuridica privata che ha il diritto (quale mostruosità giuridica) di esigere tributi dai cittadini.
Questa strana tassa (che va ad un privato) non è legata alla "capacità di contribuire" di cui parla la Costituzione in quanto non chiede la proprietà ma il semplice possesso dell'apparecchio. Un poveraccio che riceve in dono un televisore diventa soggetto passivo per lo stato anche se non ha un centesimo di reddito! E c'è di più. Se ciò può anche essere lecito per chi possiede beni di lusso (un panfilo...) non ci pare che possa dirsi così per un bene di prima necessità come il televisore. E' come se ci fosse la "tassa sugli spazzolini" o "sulle finestre", o "sulla barba"... Cioè la tassa è assurda sotto ogni punto di vista, equitativo o costituzionale. Peraltro nell'era della telematica sarà sempre più difficile dire dove finisce il televisore e comincia il computer.
Perché non mettere allora la "tassa sul computer" a che ci siamo?
Ma fin qui si può dire con gli antichi "dura lex sed lex". Il tributo è iniquo, se ne discuta in Parlamento. il tributo è incostituzionale, si sollevi davanti ad una corte la questione...
Ma in Sicilia c'è una ragione in più che dovrebbe indurre ad una disobbedienza civile di massa per non pagarlo. In Sicilia infatti il tributo, regolarmente riscosso, è giuridicamente inesistente!

Il nostro Statuto infatti prevede sì la permanenza di alcuni tributi erariali ma elencandoli in modo tassativo. Per tutti gli altri si demanda alla Regione di accertare e incassare il gettito del tributo non elencato tra quelli spettanti alla Repubblica.
Così oggi l'IRPEF accertata in Sicilia (che è una piccola parte di quella realmente "prodotta" in Sicilia che ci spetterebbe) va direttamente nelle casse della Regione senza passare da quelle dello Stato (se volete applicazione imperfetta, ma pur sempre applicazione del nostro Statuto). Ma così non è per il famigerato "canone" che, non essendo erariale, non può essere incassato dalla Regione. Ma allora, se non è erariale, se non è previsto dallo Statuto, se l'elenco dei tributi nazionali ivi previsti è tassativo,... che valore ha giuridicamente questo tributo nel territorio della Regione?
Nessuno, ma quale politico ha il coraggio di dirlo senza rischiare di perdere il posto di "consigliere" o di "deputato"?
Si dirà "I soliti Siciliani che non vogliono pagare le tasse..ma non beneficiano pure loro del servizio pubblico radiotelevisivo?" E qui è l'errore! Se nella forma non ci tocca pagarlo per le ragioni di cui sopra, nella sostanza è ancora peggio: la Rai non dà alla Sicilia alcun servizio o meglio ciò che prende è molto di più di ciò che dà.
La Rai serve per "confondere le idee" ai Siciliani sulla loro storia, come è accaduto anche di recente con i polpettoni risorgimentali che ci vengono propinati senza dignità;
la Rai, come gli altri network nazionali (che però almeno sono privati) serve a commercializzare in Sicilia i prodotti italiani, facendoli considerare "più belli", mentre mai accade il contrario;
la Rai non produce niente in Sicilia e le poche cose che faceva (vedi Mediterraneo) si è affrettata a centralizzarle a Roma (non si sa mai questi siciliani...) privandoci persino del ruolo di centro naturale del nostro mare ("mare lorum non nostrum" in latino maccheronico).
La Rai è quella che ha censurato la presentazione del Sindaco de L'Altra Sicilia (molti palermitani che non seguono i giornali e che non vedono le TV private lo hanno appreso il giorno delle elezioni dentro la cabina elettorale) perché così si fa.
Insomma la Rai è uno strumento di colonizzazione politica, economica e culturale della Sicilia, mentre qualche anelito di libertà, seppur debole, si respira ancora nelle TV private locali (meno in quelle più vicine al potere, di più in quelle cosiddette commerciali).

Da qui la nostra conclusione.
Poniamo fine a questa rapina ai nostri portafogli, tanto più che è illegittima.
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ma si ...polemica sterile...visto che l'87% dei siciliani evade il canone...

http://fidestnews.blog.com/archives/4368/



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MessaggioInviato: 14/10/2011, 16:02 
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rmnd ha scritto:

polemica sterile...visto che l'87% dei siciliani evade il canone...
http://fidestnews.blog.com/archives/4368/


Dovrebberlo evaderlo tutti. Non solo i siciliani.... [:o)]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 14/10/2011, 16:12 
Il CANONE RAI non esiste più da anni, quello che paghiamo annualmente è una TASSA DI POSSESSO che siamo obbligati a pagare se possediamo in casa un apparecchio atto a captare programmi TV (di qualsiasi emittente siano, anche telepadania).

Modifica effettuata anni orsono dal governo Berlusconi con il benestare compiaciuto della sinistra.

Per approfondimento andarsi a controllare la legge.

Quindi che voi vediate o meno la RAI non importa nulla.

Infine, come spesso denunciato da varie associazioni, il fatto che in RAI continuino a chiamarlo canone è una presa in giro.

Più in dettaglio:

"Chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone di abbonamento, giusta le norme di cui al presente decreto."
(R.D.L. 21 febbraio 1938, n.246 art.1, in materia di "Disciplina degli abbonamenti alle radioaudizioni.")

La sua qualificazione giuridica è stata sancita definitivamente dalla Corte costituzionale:

"Benché all’origine apparisse configurato come corrispettivo dovuto dagli utenti del servizio, ha da tempo assunto, nella legislazione, natura di prestazione tributaria."
(Sentenza del 26 giugno 2002 n. 284, Corte costituzionale)

Quindi da canone è da considerarsi una tassa, una imposta.

"Non trova la sua ragione nell'esistenza di uno specifico rapporto contrattuale che leghi il contribuente, da un lato, e l'Ente Rai, che gestisce il servizio pubblico radiotelevisivo, dall'altro, ma costituisce una prestazione tributaria, fondata sulla legge, non commisurata alla possibilità effettiva di usufruire del servizio de quo"
(Sentenza del 20 novembre 2007 n. 24010, Corte di Cassazione)

Pertanto l'imponibilità dipende esclusivamente dalla detenzione di un apparecchio, indipendentemente dall'effettiva ricezione dei programmi della Rai o dalla mancanza di interesse a riceverne.

La legittimità dell'obbligo è stata confermata anche da altre sentenze della Corte costituzionale e della Corte di Cassazione.


In conclusione i siciliani c'hanno ragione!!!


Ultima modifica di Reran il 14/10/2011, 16:22, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 14/10/2011, 16:44 
Come molti di voi sapranno, è possibile NON pagare il canone in maniera totalmente LEGALE.
Leggere e diffondere.

http://sosonline.aduc.it/modulo/disdett ... rai_24.php


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MessaggioInviato: 14/10/2011, 18:04 
Molto leghista la conclusione. Indipendentista direbbe qualcuno (e non dico altro per evitare polemiche inutili sui fondamenti dell'indipendentismo siciliano, che andrebbe ripagato con le stesse monete di piombo). Ma siamo lì: l'Italia ci sottomette, molliamo l'Italia. La Rai ci sottomette, molliamo la Rai.

Il problema del canone è già più interessante. L'aduc propone una truffa, sappiatelo, perchè se il concetto è "faccio finta di non usare la tv e poi faccio quello che mi pare" si fa una truffa. E infatti il problema non è se il canone sia tanto o poco o se sia lecito o illecito, ma riguarda la natura della Rai, per me (e in largo della tv italiana, pure). Io pago per cosa, per un servizio pubblico o per permettere a Minzolini di fare propaganda e di fare vacanze a spese mie? La risposta non è "se fa schifo non pago", come dice Berlusconi tra l'altro, ma "se fa schifo va migliorata". L'affossamento della Rai è uno dei punti fondamentali della P2, sarebbe bene ricordarselo, specie a chi parla di complotti.


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MessaggioInviato: 14/10/2011, 19:08 
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sezione 9 ha scritto:
La risposta non è "se fa schifo non pago", come dice Berlusconi tra l'altro, ma "se fa schifo va migliorata". L'affossamento della Rai è uno dei punti fondamentali della P2, sarebbe bene ricordarselo, specie a chi parla di complotti.


No. Il punto è che mentre le televisioni commerciali stanno in piedi GRAZIE alla sola pubblicità, la Rai sta in piedi grazie alla pubblicità E GRAZIE AL CANONE. E poichè si permette il lusso, tra l'altro, di buttare nel cesso professionisti come Santoro, come Daniele Luttazzi, come la Dandini etc etc. e e di dar voce ad incapaci come Minzolini e compagnia cantante, io dovrei, come minimo, avere la possibilità di SCEGLIERE se pagare un servizio pubblico che ha un CDA lottizzato come il Parlamento o se dare quei soldi in beneficenza [:o)]



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MessaggioInviato: 14/10/2011, 19:52 
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sezione 9 ha scritto:

L'aduc propone una truffa, sappiatelo


Dove sta la truffa?
Riporto testualmente quanto scritto sul sito della RAI:

•Nel caso che gli abbonati intendano rinunciare all’abbonamento senza cedere ad altri i loro apparecchi, devono presentare disdetta, entro il 31 dicembre, chiedendo il suggellamento degli apparecchi stessi.
(art. 10 R.D.L. 21.2.1938 n. 246)


Esattamente quanto suggerito dall'Aduc. Non vedo alcuna truffa.
Riguardo il ridicolo indipendentismo siciliano posso dirti (da siciliano) che gli adepti di tali movimenti sono una minoranza infinitesimale e godono di una bassissima credibilità presso la popolazione.
In Sicilia sogniamo un solo tipo di indipendenza: quella dalla mafia.


Ultima modifica di Jack Poltegor il 14/10/2011, 19:55, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 14/10/2011, 20:09 
Il suggellamento comporta i "piombi", cioè ti sigillano in modo che la tv non possa funzionare (suggellare = sigillare). L'idea di Aduc (e non solo sua) è di chiedere che ti vengano a piombare la tv (e se non sbaglio la Rai ti informa anche che ti mandano i tecnici a casa per le "necessarie operazioni tecniche"), per poi, con la scusa che "tanto controlli non ne fanno", manomettere i sigilli e guardare lo stesso la tv, "a gratis".

TTE, i motivi che segnali sono giustissimi, ma da cosa sono causati, dalla Rai che è in sè fonte di depravazione o da una sua cattiva gestione? La Rai è servizio pubblico, come la sanità: se un direttore sanitario ruba cosa fai, radi al suolo l'ospedale? Io mando via il direttore. Dire non paghiamo più il canone significa contribuire al fallimento della Rai. Non per niente Berlusconi dice proprio questo: non pagate il canone.


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sezione 9 ha scritto:

L'idea di Aduc (e non solo sua) è di chiedere che ti vengano a piombare la tv (e se non sbaglio la Rai ti informa anche che ti mandano i tecnici a casa per le "necessarie operazioni tecniche"), per poi, con la scusa che "tanto controlli non ne fanno", manomettere i sigilli e guardare lo stesso la tv, "a gratis".


Affermazioni gravissime. Trovami sul sito Aduc un solo articolo/paragrafo in cui vengono consigliati stratagemmi di questo tipo con relativa rimozione di sigilli (reato penale per chi non lo sapesse).
Il canone RAI non va assolutamente pagato. Naturalmente ove sia possibile disdirlo in maniera del tutto legale.
Voglio sbilanciarmi affermando come nell'era di internet la RAI abbia ormai perso del tutto lo status di servizio pubblico.
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sezione 9 ha scritto:

Il suggellamento comporta i "piombi", cioè ti sigillano in modo che la tv non possa funzionare (suggellare = sigillare). L'idea di Aduc (e non solo sua) è di chiedere che ti vengano a piombare la tv (e se non sbaglio la Rai ti informa anche che ti mandano i tecnici a casa per le "necessarie operazioni tecniche"), per poi, con la scusa che "tanto controlli non ne fanno", manomettere i sigilli e guardare lo stesso la tv, "a gratis".

TTE, i motivi che segnali sono giustissimi, ma da cosa sono causati, dalla Rai che è in sè fonte di depravazione o da una sua cattiva gestione? La Rai è servizio pubblico, come la sanità: se un direttore sanitario ruba cosa fai, radi al suolo l'ospedale? Io mando via il direttore. Dire non paghiamo più il canone significa contribuire al fallimento della Rai. Non per niente Berlusconi dice proprio questo: non pagate il canone.


Se disdici il canone esiste una possibilità su diecimila che ti vengano in casa gli ispettori e non possono entrare se non accompagnati da un pubblico ufficiale.



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Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
sezione 9 ha scritto:
La risposta non è "se fa schifo non pago", come dice Berlusconi tra l'altro, ma "se fa schifo va migliorata". L'affossamento della Rai è uno dei punti fondamentali della P2, sarebbe bene ricordarselo, specie a chi parla di complotti.


No. Il punto è che mentre le televisioni commerciali stanno in piedi GRAZIE alla sola pubblicità, la Rai sta in piedi grazie alla pubblicità E GRAZIE AL CANONE. E poichè si permette il lusso, tra l'altro, di buttare nel cesso professionisti come Santoro, come Daniele Luttazzi, come la Dandini etc etc. e e di dar voce ad incapaci come Minzolini e compagnia cantante, io dovrei, come minimo, avere la possibilità di SCEGLIERE se pagare un servizio pubblico che ha un CDA lottizzato come il Parlamento o se dare quei soldi in beneficenza [:o)]


Quoto. C' è stato un referendum a riguardo, che fine ha fatto?



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MessaggioInviato: 14/10/2011, 20:32 
Cita:
Jack Poltegor ha scritto:

Cita:
sezione 9 ha scritto:

L'aduc propone una truffa, sappiatelo


Dove sta la truffa?
Riporto testualmente quanto scritto sul sito della RAI:

•Nel caso che gli abbonati intendano rinunciare all’abbonamento senza cedere ad altri i loro apparecchi, devono presentare disdetta, entro il 31 dicembre, chiedendo il suggellamento degli apparecchi stessi.
(art. 10 R.D.L. 21.2.1938 n. 246)


Esattamente quanto suggerito dall'Aduc. Non vedo alcuna truffa.
Riguardo il ridicolo indipendentismo siciliano posso dirti (da siciliano) che gli adepti di tali movimenti sono una minoranza infinitesimale e godono di una bassissima credibilità presso la popolazione.
In Sicilia sogniamo un solo tipo di indipendenza: quella dalla mafia.

Si... dalla Padella alla Brace! [8],ma non vedi che quelli dell'Italia del Nord non solo fanno politica a discapito nostro,ma anche si stanno trasferendo al Nord tutte le loro Industrie dal territorio Siciliano!,per farci morire ancora di più di fame e poi arriva Rmnd,dicendo che in Sicilia sono pochi quelli che pagano il Canone RAi, (da dove gli è arrivata questa certezza non sò!!,allora io sarò uno dei pochi imbecilli che lo pagano puntualmente.
Poi se un servizio non è efficiente per mancanza di investimenti come ad es.aumentare i ripetitori,almeno pagassimo la metà del Canone. [:(!]


Ultima modifica di bleffort il 14/10/2011, 20:36, modificato 1 volta in totale.

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Cita:
bleffort ha scritto:

Cita:
Jack Poltegor ha scritto:

Cita:
sezione 9 ha scritto:

L'aduc propone una truffa, sappiatelo


Dove sta la truffa?
Riporto testualmente quanto scritto sul sito della RAI:

•Nel caso che gli abbonati intendano rinunciare all’abbonamento senza cedere ad altri i loro apparecchi, devono presentare disdetta, entro il 31 dicembre, chiedendo il suggellamento degli apparecchi stessi.
(art. 10 R.D.L. 21.2.1938 n. 246)


Esattamente quanto suggerito dall'Aduc. Non vedo alcuna truffa.
Riguardo il ridicolo indipendentismo siciliano posso dirti (da siciliano) che gli adepti di tali movimenti sono una minoranza infinitesimale e godono di una bassissima credibilità presso la popolazione.
In Sicilia sogniamo un solo tipo di indipendenza: quella dalla mafia.

Si... dalla Padella alla Brace! [8],ma non vedi che quelli dell'Italia del Nord non solo fanno politica a discapito nostro,ma anche si stanno trasferendo al Nord tutte le loro Industrie dal territorio Siciliano!,per farci morire ancora di più di fame e poi arriva Rmnd,dicendo che in Sicilia sono pochi quelli che pagano il Canone RAi, (da dove gli è arrivata questa certezza non sò!!,allora io sarò uno dei pochi imbecilli che lo pagano puntualmente.
Poi se un servizio non è efficiente per mancanza di investimenti come ad es.aumentare i ripetitori,almeno pagassimo la metà del Canone. [:(!]


Bleff tu sei onesto, lo stesso non si puo dire per una grossa percentuale di tuoi conterranei (sempre riferito al canone ovviamnete).
Che il canone sia un balzello odioso non ci piove, ma il non pagarlo causa una regolare aumento dello stesso che come al solito và a discapito di chi lo paga.



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MessaggioInviato: 15/10/2011, 09:44 
Non prendiamoci in giro, il canone è un furto, non ci sono giri di parole che possano nascondere questa verità.
Che qui in Sicilia ci sia un motivo in più per considerarlo un furto non è che cambi granchè. In un paese sano questo basterebbe a muovere a guerra decine di milioni di indignati.
Ma i "piombi" mi fanno sorgere l'ennesima domanda senza risposta.
Mi spiego: è previsto che, se chiedo disdetta, la mia tv venga sigillata, e ciò implica che io non possa utilizzarla neppure per altri scopi, o sbaglio?

In sintesi, per la legge italiana... Se non pago il pizzo alla Rai, non posso usare ad esempio i videogiochi?
In quale nazione un consumatore che compra un prodotto giapponese (Televisore Sony) e una console giapponese (Playstation3) deve pagare un pizzo a degli italiani per avere il permesso di giocare con un software giapponese (Shadow of the colossus)???



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