16/10/2011, 23:47
gio67 ha scritto:ubatuba ha scritto:gio67 ha scritto:
[quote]ubatuba ha scritto:
[quote]Pier Tulip ha scritto:
Comportamenti simili a quelli avvenuti ieri si ritrovano nella storia solo a carico di squadracce fasciste e naziste.
...solo ke stavola non erano loro,basta sempre metterla su quel tasto,quando non si hanno giustificazioni,in quanto quel ke doveva essere(una manifestazione pacifica) non e'stata,e non e' il caso di arrampicarsi sugli specchi......................e magari pure qualkuno ha soffiato sul fuoco.
e a te chi dice che non sono stati manovrati in qualche modo?? sto governo nun sa da tucca!!! ecco dove sta il problema....poi sinistra a destra poco conta!!
17/10/2011, 00:35
17/10/2011, 00:37
ubatuba ha scritto:
negli altri paesi non e' successo nulla di tutto cio'?certo ke si, la polizia puo' intervenire senza tante storie ,appena si esce dal seminato,e certamente non si trovano(i poliziotti)successivamente davanti ad un giudice...ke assolve ki ha messo a ferro e fuoco una citta'e magari condanna propio la forza pubblica...................
17/10/2011, 01:07
17/10/2011, 06:36
17/10/2011, 08:53
Biohazard ha scritto:
60-70 anni fa non sarebbe mai successa una cosa del genere... la polizia ha perso la rigidità che dovrebbe avere. Se un gruppo di persone mette a rischio l'incolumità dei cittadini (vedi abitazioni incendiate) questo gruppo di "violenti" va rastrellato con la FORZA senza limitarsi.
17/10/2011, 10:00
mik.300 ha scritto:universo ha scritto:
io penso che scene come quelle di ieri non sono ammissibili.
Chi vuole protestare civilmente che abbia la forza di organizzarsi per non creare certe scene veramente raccapriccianti. Altrimenti è ovvio che la massa venga considerata tutta uguale.
E inoltre, serve assolutamente più potere alla polizia.
Siamo in un momento delicato, dove tutto il mondo è in una situazione molto difficile, e noi ancora a cercare di giustificare gli sfasciavetrine bruciaauto tiraestintorialpoliziotto in nome di una bandiera rossa?
ma fatemi il piacere....
bene,
dotiamo i manifestanti pacifici
di pistole
in modo che possano sparare ai black bloc..
se danno fastidio..
ok ?
sennò dimmi tu come..
qui la polizia ha sbagliato..
NON ha garantito la sicurezza
di chi voleva manifestare..
ecco il punto..
io non capisco..
questi hanno fatto quello che volevano ..
perchè non sono intervenuti ?
17/10/2011, 10:05
17/10/2011, 10:42
17/10/2011, 10:44
bleffort ha scritto:Biohazard ha scritto:
60-70 anni fa non sarebbe mai successa una cosa del genere... la polizia ha perso la rigidità che dovrebbe avere. Se un gruppo di persone mette a rischio l'incolumità dei cittadini (vedi abitazioni incendiate) questo gruppo di "violenti" va rastrellato con la FORZA senza limitarsi.
Secondo me' vi è stato un accordo.[}:)]
17/10/2011, 10:55
17/10/2011, 11:02
Blissenobiarella ha scritto:ubatuba ha scritto:
negli altri paesi non e' successo nulla di tutto cio'?certo ke si, la polizia puo' intervenire senza tante storie ,appena si esce dal seminato,e certamente non si trovano(i poliziotti)successivamente davanti ad un giudice...ke assolve ki ha messo a ferro e fuoco una citta'e magari condanna propio la forza pubblica...................
E perchè, in Italia non può? Quali sono i fatto documentati su cui basi la tua affermazione?
Vogliamo dare la licenza di uccidere ai poliziotti, senza che essi debbano renderne conto a nessuno? Vogliamo autorizzare la polizia a caricare indiscriminatamente la folla che protesta per manifestare legittimamente il proprio dissenso? O vogliamo negare al popolo il diritto di manifestare?
Cosa vorresti fare esattamente per evitare situazioni come quelle di ROma?
17/10/2011, 12:07
ubatuba ha scritto:
Hanno dai 17 ai 25 anni. Si sono «addestrati» in Val di Susa con i No Tav
Maschere antigas e mazze nascoste
La battaglia preparata da giorni
http://www.corriere.it/cronache/11_otto ... b142.shtml
17/10/2011, 12:28
http://www.iltempo.it/interni_esteri/2011/10/17/1293759-complotto_kretino_internet.shtml
L’editoriale
17/10/2011, 08:17
[color=blue]Il complotto e il kretino di Internet
DI MARIO SECHI Al kretino di internet non puoi fargliela sotto al naso. Egli scova nel corteo pacifista e democratico infiltrati di ogni tipo. In collaborazione con la premiata ditta di Repubblica questo gruppone di intelligentoni ha centrato lo scoop del secolo.
Il moderno contestatore ha un arsenale composto da due strumenti: internet e l’estintore. Dopo i fatti di Genova, ci fu chi promosse con una certa preveggenza il seguente tema: «L’estintore come strumento di pace». Di questo argomento si occupa da par suo in queste pagine Davide Giacalone, io invece mi dedicherò alla Rete e all’esistenza di un tipo umano particolare: il kretino di internet. È un soggetto davvero interessante, non lo batte nessuno, è il più furbo e intelligente essere mai apparso sulla faccia della terra, sfida la biologia e il darwinismo, è praticamente infallibile. Sa tutto, vede tutto, scopre tutto. Al kretino di internet non puoi fargliela sotto al naso. Soprattutto quando si tratta di complottoni. Egli scova nel corteo pacifista e democratico infiltrati di ogni tipo. Basta la parola e il «popolo della Rete»monta una ricostruzione dei fatti a prova di bomba. In collaborazione con la premiata ditta di Repubblica - specializzata in trama e ricamo - questo gruppone di intelligentoni ha centrato lo scoop del secolo: c’è un barbuto testimone impassibile che appare e scompare continuamente dalla scena del crimine. Occhialoni neri, barba incolta, capello folto e disfatto, prima è in via Cavour che con sguardo glaciale assiste allo sfasciamento di una vetrina, poi ancora in piazza San Giovanni. Foto, testimonianze dirette e indirette. Sembra uno che conosce bene i questurini, gli odiati sbirri. Migliore del mago Houdini nel liberarsi dalla folla, più veloce di Flash Gordon negli spostamenti. Chi è? Un oscuro funzionario di polizia? Un uomo dei servizi segreti? Il popolo viola, dalla sua dependance girotondista della Rete, leva la sua voce, la faccenda s’ingrossa, evvai con James Bond. È un caso degno del commissario Basettoni e dell’ispettore Clouseau. Mi dispiace, siamo arrivati prima noi. Il nostro Fabrizio Dell’Orefice ha usato il suo intuito partenopeo e ha scovato l’uomo misterioso, l’infiltrato. E lo ha intervistato. Si chiama Fabio Di Chio, cronista di nera a Il Tempo fin dal 1987. Non c’è molto altro da aggiungere, invio i miei più cari saluti agli amici di Largo Fochetti e al kretino di internet.
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17/10/2011, 12:54