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Enkidu ha scritto:
Democrazia significa che ognuno è libero di esprimere i propri sentimenti politici come vuole, quindi se la gente è felice che Berlusconi se ne vada, perché lo vede come suo nemico politico, perché non dovrebbe farlo?
Chiaramente si trattava di persone che non l'hanno mai votato, non l'hanno mai voluto, e quindi sono legittimamente felici che se ne vada e smetta di rovinare l'Italia.
Quindi quello che non comprende la democrazia forse sei tu.
Inoltre, tanto per parlare di cosa è democrazia e di come "democraticamente" è stato eletto Berlusconi.... è bene ricordare a chi ha la memoria corta, che alle ultime elezioni è stato eletto non perché ha avuto la maggioranza dell'elettorato dalla sua parte, ma semplicemente perché una gran parte degli elettori non sono andati a votare, non sapendo chi votare!
Veltroni non era un'alternativa credibile, e io stesso l'ho votato solo per impedire a Berlusconi di salire al potere, non certo perché avessi stima di Veltroni. Per me liberarmi di Berlusconi era l'obiettivo primario, per tanti altri evidentemente no, forse presi da troppa sfiducia nella politica.
Quindi parlare di "democrazia" qua è relativo: se il popolo non vuole partecipare alla politica perché non si sente rappresentato da nessuno, non si può parlare di "democrazia", che contrariamente a quello che crede qualcuno, non è semplicemente la dittatura della maggioranza, né l'ossequio incondizionato all'autorità solo perché eletta dai votanti (quelli che hanno votato, beninteso non tutti gli aventi diritto).
Quella non è democrazia, è dittatura mascherata da democrazia.
E in ogni caso, riguardo la volgarità.... come ci si permette di fare la predica al popolo, se certi capi (non solo Silvio) in quanto a volgarità arrogante e ignorante si sono dimostrati maestri, nel modo di parlare degli emigranti, delle donne, delle minoranze etniche, religiose e sessuali?
Perché non bisognerebbe trattare con altrettanta volgarità i rappresentanti del governo?
Ah già, dimenticavo.... loro hanno soldi e potere, e quindi mica si può commettere delitto di lesa maestà, con loro....
Caro mio, tu la democrazia manco sai cos'è, e neanche il rispetto per chi non la pensa come te.
Un conto è il rispetto per la persona, un conto è il rispetto per quello che pensa, che fa e che dice.
E' sempre bene evitare gli insulti e i dileggi gratuiti (non accetto per esempio chi lo chiama "nano" insultando così non solo lui, ma tutte le persone di bassa statura, che non valgono meno degli altri), ma la democrazia implica che, se non devo disprezzare chi professa idee diverse dalle mie, non sono tenuto minimamente a evitare parole pesanti su tutto quello che fa, che dice e che pensa.
Se uno dice delle cose che per me sono ignobili e perverse, io ho tutto il diritto di dire: "sono libero di dirti che dici delle cose orrende e ignobili, e che non sei degno di rivestire la carica che ricopri, ti auguro di andartene prima possibile e farò festa quando te ne andrai, perché sarà un buon giorno per il bene del paese!" Ok???
Anche tu hai uno strano concetto di democrazia e senso civico e non hai capito proprio niente.
Forse a molti di voi manca l'esperienza di una vita all'estero tra popoli civili del nord europa o del nord america (canada).
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La questione è generale e non particolare.
Non è quello che non vale in generale può applicarsi eccezionalmente al Berlusconi di turno.
In un regime dittatoriale giunto alla sua fine per quanto sia penoso e disgustoso assistere alle manifestazioni animali di una folla inferocita tenuta segregata per decenni dai suoi aguzzini e pur sempre comprensibile un tale reazione. Umanamente comprensibile quella reazione animale contro l'ormai inerme dittatore.
Comprensibile ma non giustificabile. Sia ben chiaro.
Qui, in Italia, invece pur essendo in democrazia si sono usati i toni e le stesse reazioni scomposte che si addicono a una dittatura.
Complice sia il protagonismo presidenzialista di Berlusconi in un'italietta abituata da 50 anni a figure politiche grigie e impersonali , sia (e soprattutto) la campagna d'odio contro l'uomo Berlusconi, montante anno dopo anno fatta da certa stampa , da certi sedicenti intellettuali, da certa classe politica che ha sempre considerato illegittimo ogni governo Berlusconi.
Quindi se è vero che in democrazia si può esultare e scendere in piazza per la vittoria o la fine di uno schieramento politico o di un governo , è altresì indegno di un paese civile vedere individui che tra insulti, sputi , tentativi di lanci di pietre e monetine scagliarsi contro un singolo uomo.
Fu indegno il lancio di monetine contro Craxi, come fu indegno il cappio della lega nord sventolato in parlamento, come oggi è indegno il tono e le parole di Di Pietro.
Lo abbiamo visto anche in queste centinaia di pagine. Chi tra i suoi molti detrattori che non abbia goduto per i denti rotti causati dal lancio di quella statuetta in faccia a Berlusconi è solo perchè ha messo in dubbio che quella statuetta possa davvero avergli fatto male ma che in realtà si sia trattato di una messinscena. Altri suoi detrattori non hanno goduto perchè perchè animati da pietas e senso civico (ma restano probabilmente la minoranza)
Quindi chiunque in democrazia per limitatezza di orizzonti culturali, per problemi interiori, per malafede, confonda quella per una dittatura e si senta quindi giustificato a usare toni e modi così istintivamente bassi non può essere altro che un imbecille, un misero, un meschino. Questo vale sia per chi era in piazza, sia per avrebbe voluto esserci e per tutti quelli che non c'erano ma che abbiano goduto , giustificato quella massa senza cervello.
Non so quale sia il tuo concetto di democrazia, ma a me fa schifo (ripeto il contesto rende la reazione comprensibile ma non giustificabile) vedere la folla linciare il Gheddafi o il Mussolini di turno alla fine di una dittatura.
Ma trovo assolutamente imperdonabile in democrazia che in molti aleggi lo stesso spirito di vendetta.
Non è solo colpa loro (della folla intendo) ma di tutti quei cattivi maestri che per 20 anni gli hanno fatto credere di vivere sotto una dittatura.
Di quei cattivi maestri che hanno trasformato Berlusconi non in un avversario politico ma in un nemico da abbattere con qualsiasi mezzo.
Quindi la questione è sui principi. Non è che essendo Berlusconi si possa allora giustificare tutto.Per alcuni persino la sua eliminazione fisica (quante volte anche in questo thread si è invocata a sproposito una piazzale loreto).
A me quella folla animale avrebbe fatto schifo anche fosse stata del PDL pronta a scagliarsi sul Di Pietro di turno.
Ma questa visione generale vedo manca a molti. Molti dei quali pronti ad abdicare anche temporaneamente a uno stato di diritto , completamente senza vergogna nella loro manifesta esaltazione di istinti di animali tenuti per troppo tempo in gabbia.
Questi italiani lasciami dire, mi fanno schifo senza se e senza ma.