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 Oggetto del messaggio: Anche gli scienziati folli meritano un premio
MessaggioInviato: 24/11/2011, 16:58 
30/9/2011 - ASSEGNATI I PREMI IG NOBEL PER LE PIU' INCREDIBILI RICERCHE

Anche gli scienziati folli meritano un premio
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplR ... ezione=752


La fantastica rassegna degli improbabili studi scientifici

Le più mirabolanti scoperte scientifiche spesso si devono a menti libere dal timore di sfiorare il ridicolo. La spregiudicatezza e il disprezzo per ogni convenzione possono essere il crogiolo di sorprendenti alchimie, purché maneggiate da chi possieda il bene dell’intelletto.
Forse è questa la ragione per cui, illustri Università da tutto il mondo, spesso finanziano e pubblicano “incredibili ricerche” che sembrerebbero partorite dalla creatività di sceneggiatori di un film demenziale, ma che invece, sicuramente, hanno il loro perché.

Non sta al profano giudicare però, con estremo rispetto per la categoria degli scienziati, molte volte sfuggono le ragioni per cui sia stato commissionato uno studio su temi fondamentali come: “La verifica dell’effetto spermicida della Coca Cola” illuminante ricerca del 2008 di Deborah Anderson, professoressa di Ostetricia e ginecologia del Boston University Medical Campus.

Come non apprezzare anche la costanza dell'Agenzia Meteorologica Giapponese; ben sette anni di lavoro dedicati a “Le correlazioni tra terremoti e pesci gatto che scuotono la coda”, conclusi in uno studio pubblicato nel 2004 e sicuramente costruito su anticonvenzionali intuizioni, anche se purtroppo non è servito a scongiurare i noti recenti disastrosi eventi.
Non bisogna però lasciarsi troppo condizionare dal paradosso, non s’inventerebbe mai nulla di nuovo se qualcuno non osasse andare oltre i limiti di ciò che sembra prudentemente saggio. Il vero ricercatore deve comunque esser disposto a lambire i confini di ciò è attribuito alla follia. E’ proprio in questa poetica dell’azzardo che s’intuisce il sottilissimo diaframma che separa lo scienziato dall’artista.

Tanto questo è vero che spesso è riconosciuto anche dalla comunità scientifica, capace di ironizzare sulla sua molteplice natura in manifestazioni come il premio Ig Nobel. E’ una singolare manifestazione sostenuta dalla rivista "Annals of Improbable Research", bimestrale ironico scientifico pubblicato in Usa, che ha celebrato ieri il suo ventennale.
Tutto si gioca sull’anticipazione al vero Premio Nobel, con una rassegna di ricerche, in apparenza anche molto strampalate, cui è dato l’attributo di “Ignobili” giocando sull’assonanza ambigua del nome, ma allo stesso tempo gratificate dalla presenza di reali e illustri premi Nobel nel parterre della grande serata della premiazione, che è ospitata nel Sanders Theatre dell'Università di Harvard.

Il precedente “Ig Nobel” 2010 ha visto trionfare anche tre giovani ricercatori italiani: Alessandro Pluchino, Andrea Rapisarda e Cesare Garofalo dell'Università di Catania. La loro gloriosa vittoria è stata determinata da un illuminante studio nel campo dell’organizzazione aziendale, dove sono stati capaci di dimostrare matematicamente che “L’efficienza di un’azienda può essere migliorata quando le promozioni sono fatte a caso." Nulla di particolarmente strampalato se ci si pensa bene, spesso questo avviene, almeno nella percezione di chi vede promuovere solamente i suoi colleghi.

Più difficile invece un’applicazione entro poco tempo dello studio che ha visto lavorare a gomito a gomito ben sette ricercatori dell’istituto cinese di Entomologia Guangdong, assieme a un collega della Scuola di Scienze Biologiche dell’ università di Bristol. In un corposo trattato è stato dimostrato ciò che mai ci saremmo aspettati di sapere, vale a dire “Come, nei pipistrelli della frutta, la pratica della fellatio sia capace di prolungare i tempi di accoppiamento.”

Molti dei premi assegnati nelle edizioni precedenti meritano senz’altro di essere ricordati per l’importante impatto che hanno avuto nell’evoluzione del pensiero scientifico, tra i tanti è impossibile dimenticare il lavoro del prof Robert Matthews della Aston University, l’insigne studioso delle Leggi di Murphy fu premiato con l’ Ig Nobel per la fisica nel 96; fu proprio lui l’ uomo che riuscì a dimostrare come la tartina imburrata cada più spesso dalla parte spalmata di burro.



INTERVISTA

Anche Facebook sembrava un' idea strampalata!



Il prof Daniele Archibugi è un economista dell’ innovazione e dirigente del CNR; insegna alla Birkbeck University di Londra.


Professore anche una ricerca che a noi sembra folle può avere una giustificazione scientifica?

Il ricercatore è simile all’ artista, non deve avere paura della propria fantasia. Chi si applica solamente a quello che è già noto non scoprirà mai nulla di importante, poi chi ricerca non sa mai quello che trova, proprio quando trova qualcosa di inaspettato è il caso di approfondire. A volte le priorità di ricerca sono indirizzate nella direzione sbagliata. Prenda l’esempio del laser: all’ inizio sembrava avere finalità solo militari poi ha avuto campi di applicazioni molto più estesi. Anche i liofilizzati, di uso comune, erano stati inventati come cibo per astronauti solo per necessità di ridurre peso e ingombro.


Le folli ricerche quindi meritano di essere finanziate?

I finanziamenti avvengono sui progetti, che spesso sono molto diversi dai risultati, molti progetti a lungo respiro non sempre vedono chiaramente l’obiettivo finale. Sarebbe sbagliato finanziare solo la ricerca che produce risultati certi. Per la semplice ragione che non è sempre quella che aumenta o distrugge la frontiera di conoscenza a noi nota.


Quindi anche l’ Ig Nobel ha una sua ragione d’essere?

Io cito spesso nelle mie lezioni le ricerche Ig Nobel. Le idee apparentemente strampalate sono utili a capire la differenza tra invenzione e innovazione. Possiamo ricordare innovazioni che hanno rivoluzionato la vita economica, ma che hanno un contenuto scientifico pari a zero. Io faccio spesso l’esempio della penna a sfera, è una pallina messa in un tubo che distribuisce in maniera uniforme l’ inchiostro sul foglio, ci ha liberato dalle penne stilografiche che per generazioni riempivano di macchie ovunque. Il suo contenuto scientifico è bassissimo, ma possiamo forse dire che ha avuto un impatto economico e sociale maggiore di tutta la rivoluzione copernicana.


Conviene quindi tenere d’ occhio anche quello che oggi ci sembra ridicolo?

Guardi io ero ad Harvard la mattina in cui Zuckerberg lanciò il famoso concorso tra le studentesse da cui nacque Facebook, ci aveva bloccato il sistema e non si parlava d’ altro. Anche quella sembrava un’idea strampalata, ma oggi posso dire che purtroppo non è stato mio studente e purtroppo non chiese anche a me di dare un contributo per finanziare il suo progetto. Sarei uno degli uomini più ricchi d’Italia.


Guarda le immagini dell' Ig Nobel 2011
http://multimedia.lastampa.it/multimedi ... stp/84348/

[:256]



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MessaggioInviato: 24/11/2011, 17:37 
Scienza ed Errori
http://www.irssat.info/rubriche/scienza ... ed-errori/


La storia del pensiero scientifico occidentale e il lungo cammino della ricerca scientifica sono stati tracciati da grandi “eretici” creduti in errore, e le cui teorie si sono poi rivelate giuste.

Coloro che un tempo furono giudicati folli per le loro tesi, sono coloro che poi hanno cambiato il mondo. Così era ieri e così è ancora oggi. Così è successo per ogni grande innovazione che poi ha trasformato la vita sul nostro pianeta. Un tempo li torturavano, li bruciavano o, nella migliore delle ipotesi, li scomunicavano. Oggi, più semplicemente, non fanno più carriera, perdono il posto e la cattedra o la nomination per il Nobel. Ma anche oggi c’è chi ha il coraggio di andare controcorrente.

Forse non tutti hanno la consapevolezza che scienza ufficiale e pregiudizio, nel corso dei secoli, abbiano spesso coinciso formando una terribile coppia. “Ogni concezione scientifica comincia come un’eresia.” fa giustamente notare A. Huxley.

Esiste però una minoranza di esseri umani capaci di liberare la propria mente dai dogmatismi e andare controcorrente pur di perseguire le loro idee. Sono luci solitarie ad illuminare le tenebre del pregiudizio, uomini che ieri erano definiti eretici e che oggi definiremmo eccentrici, outsider e anticonformisti.

Per secoli e secoli tale minoranza si è battuta con coraggio e determinazione contro l’inviolabilità della scienza ufficiale. Ma essere in minoranza non significa necessariamente essere in errore. Un tempo coloro i quali pensavano che la terra fosse rotonda erano un’esigua minoranza; e ci fu un tempo in cui coloro che pensavano che la stessa girasse intorno al sole erano non molto lontani dalla forca se avessero osato affermare ciò in cui credevano. Per dirla con Ungar: “Le dottrine vigenti esigono spesso una devozione che non tollera l’eresia, e i fatti nuovi che minacciano la sicurezza dello statu quo, possono essere attaccati con il fanatismo intollerante dell’inquisitore.”

Non essere allineati a tutto ciò che è “conforme”, essere outsider o remare controcorrente è sempre stato pericoloso in tutte le epoche e in tutti i campi, compreso nella scienza. Chi si discosta dagli schemi convenzionali, rischia infatti di essere escluso dalle pubblicazioni accademiche, di non essere invitato ai convegni internazionali, di non ottenere finanziamenti pubblici e privati, di essere ammonito o richiamato dal proprio ordine professionale e persino di perdere la cattedra.

“Se dovessimo contare sulla imparzialità degli scienziati, la scienza, perfino la scienza naturale, sarebbe del tutto impossibile” (Karl Popper, in Miseria dello storicismo). Questa osservazione sottolinea il fatto che gli scienziati sono esseri umani e dunque anch’essi soggetti all’eterno errare humanum est. Non solo, spesso teologi e scienziati hanno contribuito, nel corso dei secoli, a relegare ingiustamente ai margini della loro comunità tanti colleghi, spesso soltanto perché più creativi o innovatori, in altre parole “eretici.” Non solo i pensatori eccentrici ma anche coloro che, pur potendo dimostrare la validità scientifica delle loro scoperte, non sono mai stati creduti, ma anzi ridicolizzati; salvo poi ottenere una riabilitazione, ovviamente postuma. Quelle di Galileo Galilei, Giovanni Copernico, Charles Darwin, sono storie ben note.

L’assenza di consapevolezza della storia del pensiero scientifico può erroneamente indurre a credere che sia stata la scienza ufficiale ad insegnarci e a tramandarci ciò che oggi è il patrimonio acquisito delle grandi scoperte che hanno migliorato le conoscenze nell’ambito delle scienze umane. Le più grandi innovazioni in quasi tutti i campi del sapere, in astronomia, biologia, cosmologia, filosofia, fisica, matematica, medicina, teologia, e scienze tecnologiche, sono invece la faticosa risultante di lotte, discordie e incomprensioni consumatesi nel corso di secoli tra i “geni eretici”, quasi sempre incompresi, e “scienziati normali”, quasi sempre impregnati di indottrinamenti dogmatici e di pregiudizi formali: “Scientia et potentia humana in idem coincidunt”, per dirla con Francesco Bacone.

Scoperte e invenzioni che hanno formato la società in cui viviamo dall’età del ferro ai quark, dal motore a vapore al trapianto di geni, nel fluire del tempo non sempre hanno avuto un percorso lineare.

Come ha scritto il Prof. P. A. Rossi in “Razionalità scientifica e pseudoscienze eretiche”: “La storia della scienza è costellata di errori, illusioni, imbrogli, verità in anticipo e anticipi di verità, gli scienziati sono esseri umani che hanno sbagliato, barato e si sono illusi, hanno sacrificato la verità ad ideologie e ad interessi personali, ma spesse volte hanno anche pagato di persona e si sono sacrificati per testimoniare le loro idee contro la violenza della scienza ‘normale’ e contro la prepotenza dei ‘signori della verità’, alcuni hanno perso la vita, altri sono finiti in manicomio, molti più semplicemente sono stati estromessi dalle ‘accademie’. Il cammino della conoscenza può aver avuto, quindi, momenti progressivi e momenti regressivi, flussi, riflussi e ristagni, luci ed ombre, ma neppure la terribile intolleranza che spesso ha avuto origine all’interno della comunità scientifica è mai riuscita ad arrestarne la crescita”. Spesso infatti le idee troppo audaci sono anche troppo scomode perché obbligano a rivedere e a rivoluzionare non solo il proprio modo di pensare, ma anche intere e consolidate linee produttive.

Idee che sono apparentemente bizzarre, tesi e proposte non convenzionali, interpretazioni originali e posizioni dissidenti non dovrebbero mai essere considerate come elementi di opposizione al sistema, ma come reali opportunità in quanto capaci di dare nuovi impulsi alla scienza, anche se solo alcune di queste idee, alla fine, si dimostreranno valide.

Disdegnare tali idee significa perdere le tracce di una importante scoperta. E’ dunque necessaria una costante attenzione epistemologica nell’ambito delle discipline praticate che deve porre lo studioso in una critica e feconda osmosi dinamica nei confronti del sapere e della conoscenza. Nella storia del pensiero scientifico occidentale molti sono stati gli uomini geniali che si sono scontrati col pensiero scientifico dominante. In questo numero della nostra rivista abbiamo deciso di presentare alcuni personaggi, noti e meno noti, considerati eretici nel passato e le cui scoperte fanno parte dell’attuale patrimonio di conoscenze. Essi sono la testimonianza storica di vitalità di pensiero perché i grandi progressi dell’umanità sono il frutto tanto del suo spirito indagatore quanto del suo spirito critico. Eccovi dunque solo alcuni dei grandi uomini che con le loro idee eretiche hanno cambiato le sorti del genere umano.

Prima che le loro tesi e le loro scoperte fossero riconosciute ed accettate, essi sono stati oltraggiati, derisi, perseguitati, boicottati e osteggiati dalla scienza ufficiale del loro tempo, la stessa che ora si o­nora di averli avuti nei propri ranghi e che, non più memore degli errori commessi, continua magari a perpetuare nel presente gli stessi errori con altri suoi uomini, spesso cieca ma sempre presuntuosamente “signora della verità”.

Didatticamente si tende ad illustrare solo i successi ottenuti nel corso della storia delle scienze, ma la verità è un’altra: gli errori degli uomini, non sempre in buona fede, hanno spesso ostacolato il progresso scientifico e tecnico.

Molti degli scritti di Gregor Mendel, il monaco che diede inizio alla genetica, vennero cestinati senza essere letti; George Stephenson, inventore della macchina a vapore, fu considerato un “ciarlatano” o un “povero matto” (ad esempio, gli veniva imputato che con la pioggia il fuoco del motore si sarebbe spento, o che l’elevata velocità, sedici miglia orarie, avrebbe causato il delirium furiosum nei viaggiatori…); Ernest Rutherford, che pure indusse contro lo scetticismo della comunità scientifica la prima reazione a catena provocata artificialmente, negò qualsiasi possibilità di ottenere energia dalle trasformazioni degli atomi. E la lista degli infelici è lunga: molti sono gli scienziati screditati dai contemporanei. Addirittura Louis Pasteur è citato in quanto avrebbe adattato i dati dei suoi esperimenti per renderli più probanti.

Proprio questa fu la sorte di Galileo, Newton, Mendel e altri insospettabili mostri sacri della scienza.



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MessaggioInviato: 24/11/2011, 17:46 
Sinceramente, non sono d'accordo. Galileo fu messo all'indice perchè le sue argomentazioni erano serie e comprovate, e dunque pericolose perchè vere e fondate su basi dimostrate. Dire "esistono gli alieni" punto e basta e accusare di non essere creduti non è la stessa cosa. Ciò che mancano sono le prove: abbiamo solo indizi in mano, non prove. Peggio ancora, non abbiamo neppure un metodo. Se vuoi, Bliss, te la dico alla Seldon: l'idea c'è, è evidente che è giusta, ma le fondamenta della psicostoria ancora non le abbiamo trovate. Seldon è un genio, certo, ma finchè non riesce a mettere a frutto la genialità (sua e dell'idea) non avrà in mano niente.


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MessaggioInviato: 24/11/2011, 18:14 
La psicostoria ( o psicostoriografia, dipende dalle traduzioni)!! Che grande invenzione letteraria ^_^. D'altra parte il genio creativo di asimov è stato in grado di anticipare la scienza in svariate occasioni.

Ci sono prove e ci sono evidenze, nel modo dell'ufologia come nel mondo della scienza e in entrambi i casi sono spesso bellamente ignorate. La verità è che le prove non servono altro che a provare ciò che è già noto e accettato dalla coscienza comune. Non hanno mai avuto la capacità di far entrate ciò che il network sociale respinge. Chi pensa che occorrano prove per dimostrare che esistono gli alieni, forse non sa che non sono servite nei bei vecchi tempi a dimostrare l'esistenza dei batteri o dei meteoriti [:)], lo scopritore dei batteri è morto di setticemia in manicomio e i meteoriti fumanti erano sassi colpiti da fulmini con buona pace delle prove prodotte, oggi ritenute inconfutabili...
In ogni caso non era per parlare di alieni che ho postato questi articoli, non per niente ho aperto la discussione in nonsoloufo.
Volendo parlare di prove e ufologia c'è una bella discussione di qualche tempo fa:
Prova inconfutabile http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... hichpage=1



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MessaggioInviato: 25/11/2011, 18:50 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Scienza ed Errori

La storia del pensiero scientifico occidentale e il lungo cammino della ricerca scientifica sono stati tracciati da grandi “eretici” creduti in errore, e le cui teorie si sono poi rivelate giuste.

Coloro che un tempo furono giudicati folli per le loro tesi, sono coloro che poi hanno cambiato il mondo. Così era ieri e così è ancora oggi. Così è successo per ogni grande innovazione che poi ha trasformato la vita sul nostro pianeta. Un tempo li torturavano, li bruciavano o, nella migliore delle ipotesi, li scomunicavano. Oggi, più semplicemente, non fanno più carriera, perdono il posto e la cattedra o la nomination per il Nobel. Ma anche oggi c’è chi ha il coraggio di andare controcorrente.

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Parli anche di me con queste parole, visto che io mi sento parte di questa minoranza...

Grazie e concordo perfettamente con te!



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MessaggioInviato: 25/11/2011, 19:26 
[:D] [:D] [:D]

Un po' si...ma forse qui di più:

Idee che sono apparentemente bizzarre, tesi e proposte non convenzionali, interpretazioni originali e posizioni dissidenti non dovrebbero mai essere considerate come elementi di opposizione al sistema, ma come reali opportunità in quanto capaci di dare nuovi impulsi alla scienza, anche se solo alcune di queste idee, alla fine, si dimostreranno valide.

[:p]

Scherzi a parte, le voci fuori dal coro servono al mondo alla scienza, alla società ed anche ai forum [:)]. Non le si può escludere, non le si può ignorare, non si può zittirle senza correre il rischio di rinchiudersi in una scatola di concetti triti e ritriti, rinunciando al nuovo e all'innovazione.
Questo capita perchè la mente dell'uomo "protegge" istintivamente il sapere acquisito dalla contaminazione esterna e ciò avviene sia a livello individuale che collettivo. Assecondare troppo questa nostra tendenza innata però significa rischiare di rallentare l'acquisizione di nuove informazioni e zavorrarci nel passato e ne.l già sentito.
Che noia..
[;)]



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MessaggioInviato: 26/11/2011, 02:05 
Perfettamente d'accordo....!!!

Infatti quando ho esposto la mia ipotesi sulla possibile errata teoria di Einstein sulla legge della relativita' che asserisce l'impossibilita' da parte di un corpo dotato di massa di superare la velocita' della luce, tutti mi si sono rivoltati contro prendendomi anche in giro, ma alla fine si e' poi dimostrato che i neutrini dotati di massa possono superare questa velocita' e che io avevo ragione.

Questo tanto per fare un esempio banale, ma ho esposto anche molte altre teorie tutte ridicolizzate dai soliti utenti...(vedi terra cava, Nibiru, entita' che lascia orme di cioccolata, webcam che si sposta da sola, ecc.)


Non ho mai preteso di essere creduto ne di stare affermando una realta' dei fatti, ho esposto solo ipotesi, che come sempre vengono fraintese per affermazioni e addirittura ridicolizzate sempre dai soliti utenti, (a volte anche da alcuni mod).

Credo che il mio sia uno spirito pionistico che potrebbe rivelarsi molto scomodo ad alcuni se non ai molti, proprio come da te esposto in questo thread.

Per ogni ipotesi si pretendono per forza prove altrimenti le idee vengono scartate e cestinate per sempre, senza possibilita' di appello in cui probabili elementi indiziari futuri darebbero quel po' di spinta in piu' all'idea perche' questa possa diventare piu' accettabile.

Il tutto poi e' rinforzato dalla coalizione dei molti che spingono l'ideatore dell'ipotesi a recedere dalla sua convinzione di aver avuto una possibile illuminazione ideologica abbandonando quindi l'idea sentendosi ridicolizzato, a meno che questo non abbia una forza di volonta' sufficiente a ignorare la derisione altrui e a tenere l'idea viva nella sua mente fino all'ottenimento di una vera prova a favore, oppure di abbandonarla definitivamente se trova la vera prova che l'idea e' errata.

Ma i soliti che deridono e si coalizzano per avere maggior forza contro lo sprovveduto di turno, non apportano mai prove vere e razionali che l'idea e' veramente sbagliata, si limitano a sbeffeggiare basandosi sulle loro convinzioni e teorie di personaggi famosi che potrebbero a loro volta essere in errore in quanto hanno imposto alla societa' teorie non dimostrabili dogmatizzate dal tempo in cui generazioni hanno appreso per mancanza di valide alternative.

Non so' se riesco a essere esplicito (non parlo per te Bliss, so' che tu mi capisci benissimo..), forse come direbbe qualcuno in arte RERAN (utente di questo forum con cui ho avuto piccole incomprensioni), non conosco bene la lingua italiana e quello che dico non si capisce affatto.

Almeno ho passato 10 minuti a scrivere tanto per passare il tempo...

Saluti [:D]



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MessaggioInviato: 26/11/2011, 10:48 
Si Vrillon, però vacci piano [:)]

Anche se a volte le buone idee incontrano la resistenza degli altri, non sempre le idee che li altri non accettano sono delle buone idee.
"Voi non mi capite perchè io sono un pioniere" non deve diventare una scusa per ignorare l'invito a seguire la logica che gli altri ti fanno dal momento che tu spesso hai la tendenza a rinunciare alla logica per abbandonarti alla fantasia. E se fra le tue idee ce ne sono di buone, è usando la logica che sarai in grado di svilupparle e farle crescere.



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MessaggioInviato: 26/11/2011, 22:02 
D'accordo con te Bliss, infatti non mi sono mai permesso di obbligare la gente a credere alle mie "fantasie", le ho date solo come ipotesi, ma mai e' successo che qualcuno prenda in considerazione solo l'idea di fare qualche approfondimento sulla mia idea per vedere se possa essere corretta.

Io mi limito a proporre senza riscontrare l'attenzione di nessuno, questo perche' la gente e' sempre molto arrogante e sicura delle sue convinzioni da non prendere minimamente in considerazione cio' che a prima vista gli sembra pura fantasia.

Ti ho portato l'esempio sulla velocita' della luce: Io proponevo la mia ipotesi, ma tutti
davano per scontato che Einstein ha detto che non si puo' superare quella velocita' e per loro (uno di essi ha persino impugnato la sua laurea in fisica quantistica se ricordo bene) e' cosi' e basta, sbagliavo io o sbagliavano loro?

Trovami un thread in cui io impongo una sola teoria...che la logica e l'intelligenza altrui possano confutare nella piu' assoluta certezza, e solo allora potrai dirmi che ho sbagliato io!!!

Aspetto risposta...[;)]



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Cita:
Vrillon ha scritto:

D'accordo con te Bliss, infatti non mi sono mai permesso di obbligare la gente a credere alle mie "fantasie", le ho date solo come ipotesi, ma mai e' successo che qualcuno prenda in considerazione solo l'idea di fare qualche approfondimento sulla mia idea per vedere se possa essere corretta.

Io mi limito a proporre senza riscontrare l'attenzione di nessuno, questo perche' la gente e' sempre molto arrogante e sicura delle sue convinzioni da non prendere minimamente in considerazione cio' che a prima vista gli sembra pura fantasia.

Ti ho portato l'esempio sulla velocita' della luce: Io proponevo la mia ipotesi, ma tutti
davano per scontato che Einstein ha detto che non si puo' superare quella velocita' e per loro (uno di essi ha persino impugnato la sua laurea in fisica quantistica se ricordo bene) e' cosi' e basta, sbagliavo io o sbagliavano loro?

Trovami un thread in cui io impongo una sola teoria...che la logica e l'intelligenza altrui possano confutare nella piu' assoluta certezza, e solo allora potrai dirmi che ho sbagliato io!!!

Aspetto risposta...[;)]




Ma il discorso è un po' diverso: non si tratta di questo forum, ma della "scienza". Certo che è giusto avanzare teorie e pretendere rispetto, qui come ovunque, ma non si può pretendere che siano gli altri a provare a dimostrare ciò che noi diciamo. Perchè non si tratta solo di costruire una teoria "credibile", affinchè possa essere accettata come "vera". Stiamo parlando di scienza ufficiale, anche se "folle". Lo scienziato A può dire quello che vuole, ma non costruire castelli in aria, ogni teoria deve essere messa alla prova dei fatti. E' per quello che parlavo di metodo, prima: è inevitabile pensare a "fantasia - follia" contro (si fa per dire) la refrattaria scienza "ufficiale". La prima non è follia e la seconda non è refrattaria. E' tutta scienza, se usa il metodo scientifico. E' tutta degna di rispetto, ma solo la teoria scientifica merita di essere analizzata, dimostrata e confutata. Dici della velocità della luce. Bene: se dici che Einstein ha sbagliato, o è superato, bene, dimostralo. Gli scienziati questo fanno, pensano e provano a vedere se hanno ragione.


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MessaggioInviato: 29/11/2011, 20:01 
<h4>Creato in laboratorio virus letale che potrebbe sterminare l'umanità</h4>

Sembra la trama di un film di fantascienza, quasi un horror simile a 28 giorni dopo. Stiamo parlando dello scenario che potrebbe aprisi se fosse confermata la scoperta di un virus letale per l'umanità, riprodotto in laboratorio, che sta alimentando tesissime discussioni nel mondo scientifico. I fatti: in Olanda un team di scienziati dell'Erasmus Medical Centre di Rotterdam ha sviluppato un nuovo virus che potrebbe essere in gradi di sterminare l'umanità. L'agente patogeno, letale ed estremamente contagioso, è stato creato partendo dal virus dell'influenza aviaria A/h5n1. In particolare gli scienziati, guidati dal virologo Ron Fouchier, hanno scoperto che bastano cinque modificazioni genetiche per trasformare il virus dell'influenza aviaria -che finora ha ucciso 500 persone nel mondo- in un agente patogeno altamente contagioso che potrebbe scatenare una pandemia in gado di uccidere la metà della popolazione mondiale. La sua elevata capacità di diffusione è stata dimostrata in esperimenti condotti sui furetti, che hanno un sistema respiratorio molto simile a quello dell'uomo.


http://www.ufoonline.it/2011/11/29/crea ... nit%C3%A0/


anke questi sono scienziati folli ma come premio la camera dove fu rinchiuso cagliostro [:209] [:49] [:203] [:207] [:213] [:49]


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MessaggioInviato: 29/11/2011, 20:06 
Invece ubatuba, questi sono gli scienziati che zitti zitti fanno carriera e si fanno i soldi...



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MessaggioInviato: 29/11/2011, 20:08 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Invece ubatuba, questi sono gli scienziati che zitti zitti fanno carriera e si fanno i soldi...


ti quoto in toto.......ti sembrera' strano...... [:245] [:246] [:255] [:253]


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MessaggioInviato: 29/11/2011, 20:18 
<h4>Creato il virus che può uccidere la metà
della popolazione mondiale
Polemiche infuocate nel mondo scientifico sulla pubblicazione dello studio. «Arma chimica». «No, aiuta a prepararsi alla pandemia</h4>


http://www.corriere.it/salute/11_novemb ... 2fc6.shtml


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be' e che dire della ricerca sociologica, pagata dal contribuente italiano, sulla straniazione culturale della comunità nigeriana a Londra?



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