01/12/2011, 15:19
UfoWatcher ha scritto:
Non andiamo sulla Luna perché A) Costi assurdi, B) attualmente non esiste nessun mezzo di trasporto per portarci fin lassù. Costruirlo ex-novo, come si è fatto negli anni dell'esplorazione lunare, avrebbe costi assurdi (A).
Allo stato attuale delle cose credo che una base lunare (così come qualsiasi altra esplorazione spaziale oltre la LEO) sia fuori discussione per almeno 25 anni.
Parlare di fratelli cosmici che non vogliono farci andare sulla Luna è come una sbornia del lunedì sera. Inutile e delirante.
01/12/2011, 15:36
Trystero ha scritto:UfoWatcher ha scritto:
Non andiamo sulla Luna perché A) Costi assurdi, B) attualmente non esiste nessun mezzo di trasporto per portarci fin lassù. Costruirlo ex-novo, come si è fatto negli anni dell'esplorazione lunare, avrebbe costi assurdi (A).
Allo stato attuale delle cose credo che una base lunare (così come qualsiasi altra esplorazione spaziale oltre la LEO) sia fuori discussione per almeno 25 anni.
Parlare di fratelli cosmici che non vogliono farci andare sulla Luna è come una sbornia del lunedì sera. Inutile e delirante.
Nei siti complottisti o di mistero si trovano spesso discussioni sul perché sono state interrotte le missioni Apollo, con la domanda "perché non sono più tornati sulla Luna?", facendo supporre chissà quali enigmi alieni ("siamo stati sulla Luna e gli alieni ci hanno cacciato!") o falsificazioni ("non siamo mai stati sulla Luna!").
Io all'epoca dei viaggi lunari passavo dalle scuole medie al liceo ed ero appassionatissimo di astronautica, leggevo tutto quello che mi capitava sottomano e dai cugini americani spesso ricevevo regali "in tema" (ad esempio una serie di diapositive da guardare nel visore 3D View Master, le ho ancora, e un libro intitolato We came in peace pubblicato pochi mesi dopo l'Apollo 11).
In famiglia si leggeva il settimanale illustrato Epoca, e oggi in una cassa ho ancora moltissimi numeri di quella rivista, dedicati ai viaggi spaziali da Mercury a Gemini ad Apollo. Da una di queste riviste ho ricopiato un articolo che tratta delle ragioni che già dopo l'Apollo 15, avevano fatto prendere la decisione di abbandonare il progetto spaziale Apollo. E la ragione era molto semplice, riassumibile in una parola: SOLDI.
============================================
PERCHE' SI ABBANDONA LA CORSA ALLA LUNA?
Come mai le missioni lunari verranno sospese dopo i voli di Apollo 16 e 17, quando la trionfale impresa appena conclusa ha dimostrato che si possono raggiungere ottimi risultati scientifici? (T. Di Marco, Roma)
Risponde Franco Bertarelli, redattore scientifico di Epoca.
La ragione è di ordine economico, perché la NASA ha subito un drastico «taglio» di fondi. Ogni missione Apollo costa circa trecento miliardi di lire, e perciò l'economia ottenuta con l'abolizione dei voli 18 e 19 tocca quasi i settecento miliardi, che non sono pochi. Ma il problema va visto in un modo più vasto. Partendo dal presupposto che si rendeva necessario risparmiare dollari, bisognava incidere laddove i risultati di «astronautica generale» apparivano minori.
Un problema di scelte, dunque.
E la scelta è caduta sulle ultime due missioni Apollo, proprio perché i loro limiti strutturali non avrebbero portato a conquiste di tecnologia spaziale ed a conoscenze scientifiche veramente nuove. Si è preferito perciò dedicare gli sforzi e i capitali rimasti disponibili, dopo le decurtazioni di bilancio per sviluppare settori di ricerca più promettenti. Questi sono in sostanza due, strettamente collegati tra di loro: la costruzione di stazioni (o laboratori) orbitali, e la realizzazione di astronavi-traghetto, capaci di fare la spola tra Terra e orbita e di essere riutilizzate per moltissime volte.
Il raggiungimento di simili traguardi renderà l'esplorazione dello spazio (e dunque anche della Luna, in un secondo tempo) molto più sicura e soprattutto molto più economica. L'astronave-traghetto, infatti, abolirà lo spreco immane di oggi: ricordiamoci infatti che ogni volta che parte un missile alto 110 metri, ritorna a Terra soltanto una navicella a forma di campana alta 4 metri e larga 3. Con l' «aeroplano spaziale», capace di decollare come un razzo e di planare e poi atterrare come un velivolo commerciale, non si avranno, al limite, altro che le spese di propellente.
Le stazioni orbitali, infine, serviranno mirabilmente la scienza e, in un tempo successivo, potranno essere ottime pedane di lancio di piccole astronavi dirette verso la Luna, o verso altri corpi celesti, alle quali imprimeranno - gratis poiché già orbitanti - la prima velocità cosmica, che è di circa 8 chilometri al secondo. Per ottenere la seconda velocità cosmica, che è di circa 11 chilometri al secondo, le astronavifiglie della stazione dovranno accelerare quel poco che basta per colmare la differenza tra le due velocità: quella già loro propria («prestata» dalla stazione orbitale) e quella necessaria per superare la forza d'attrazione terrestre e quindi effettuare un viaggio lunare.
L'astronautica della seconda generazione dovrà superare necessariamente queste tappe per uscire dall'impasse di costi e di rendimento in cui si trova adesso.
--------------------
Ricordo benissimo che dopo le prime entusiasmanti missioni lunari l'interesse del pubblico calò in poco tempo, accompagnato anche da feroci critiche alle "spese folli" per le missioni successive considerate inutili. Non solo nei giornali di sinistra o "alternativi", ma anche in quelli dell'establishment. Si diceva che con quei soldi si sarebbero potuti costruire ospedali, scuole, aiutare gli affamati del terzo mondo. Perfino Enzo Jannacci cantava:
ma tu guarda i miliardi che spendono
a prendere i sassi alla Luna nel cielo
questi prendono, vanno, vengono,
non fanno niente, è solo un volo
noi quaggiù ci sbraniamo, gridiamo ti amo
ma chi la sente la povera gente...
E ritornando alle riviste illustrate, le ultime missioni Apollo non ebbero neppure l'onore della copertina. Nel numero di Epoca del 28 febbraio 1971, che conteneva il servizio sull'Apollo 14, in copertina c'era una ragazza sulla spiaggia, e un titolo cubitale: Primavera, un momento cruciale per la nostra salute. Neppure un piccolo titoletto per avvertire che all'interno si trovava un bel servizio fotografico con le foto scattate sulla Luna dall'equipaggio dell'Apollo 14.
01/12/2011, 21:52
03/12/2011, 14:28
Messaggio di Raziel
E' da tempo che ci rifletto, in effetti ho considerato illuminanti per certi aspetti le dichiarazioni dell'ex ministro canadese...
Sappiamo tutti che una base, anche solo mineraria come quella nel bel film Moon, costerebbe una vagonata infinita di miliardi di dollari... Certo i vantaggi sarebbero grandissimi e di ogni genere: minerari, appunto, elio 3 a profusione e tanti altri dei minerali diffusi nella crosta terrestre; scientifica, sia per lo studio in sito, sia per le possibilità offerte dall'istallazione di telescopi sia ottici che radio; per le ulteriori spedizioni spaziali verso altri corpi del sistema solare, usando la Luna come trampolino; militari infine, poter controllare molto più efficacemente le rotte da e per la Terra.
La mia domanda, quella che pongo a me stesso è, a parte gli smisurati investimenti necessari, che tuttavia sarebbero abbondantemente ripagati una volta che la fusione nucleare sarà realtà diffusa, siamo sicuri che i nostri "cugini" (sic) cosmici permettano un tale gigantesco aumento delle capacità umane? Forse non gli conviene, tanto più se hanno già messo le mani loro sulla Luna e la adoperano come base strategica avanzata. Preciso che dico questo come mera ipotesi, io NON DO nulla per scontato, come molti fanno... Ecco perché più che ardite teorie, sarebbe giovante qualche risposta improntata alla rigorosa cautela, tanto meglio se saranno poste evidenze, che accoglierei molto volentieri, sulla assenza di attività aliene sul nostro satellite naturale.
In fin dei conti non sarebbe necessario andare ad uccidere gli astronauti con pistole al plasma, basterebbe "casualmente", far saltare i lanci più costosi, tanto per far passare la voglia al contribuente americano e terrestre in generale di bruciare i suoi denari. Certo che poi, qualche dubbio potrebbe anche venire agli Stati, che qualcosa non quadra a quel punto.
Comunque sia, in ultima istanza, date per scontate la volontà, e che le risorse, magari ammortizzate nell'arco di decenni, si troveranno, ce la lasceranno costruire sta benedetta base lunare?
03/12/2011, 14:51
03/12/2011, 18:04
Raziel ha scritto:
Sì concordo con te in effetti. Quello che non mi convince è: se dobbiamo aspettare che tutte le nazioni del pianeta siano ad un livello più o meno equi di sviluppo, ammesso ciò possa accadere, campa cavallo. E non è detto che questa ricerca dello sviluppo globale significhi poi disporre di maggiori risorse, magari anche questo può comportare ad un dissipamento facendo aumentare a dismisura (come già sta avvenendo) la massa biologica umana, con la necessaria conseguenza di nutrirla, vestirla, provvedere ad essa in ogni modo, e spesso a spese del resto della biosfera. Ricordo di aver letto che si riteneva che il "peso", o la massa se si preferisce, complessiva degli oggetti vitali si mantiene, in condizioni normali, grossomodo costante, ciò che varia è la distrubuzione di questa materia sotto forma dei vari pool genetici delle specie. Ora, non mi sembra una grande conquista quello di diventare venti miliardi (o più ancora) di formiche che vivono uno sopra l'altro con qualche centinaio di miliardi di insetti a fargli unica compagnia. Questo è il mio parere, doloroso finché si vorrà, inaccettabile secondo qualche anima candida, ma pazienza, ritengo sia preferibile un limite del numero di individui in un mondo in equilibrio tra le specie, compresa quella dominante.
Indi per cui, forse non è la ricerca spasmodica di egualitarmismo (forse più irraggiunbile, e da un punto di vista etico magari anche non giusto, delle stelle), ma far sì che le nazioni sviluppate si rendano conto degli immensi benefici, vaghi sì, ma determinanti in futuro che si potranno avere. Io penso, è un'ipotesi, che un balzo in questa direzione sarà dato dal raggiungimento dell'efficienza nella resa energetica della fusione nucleare. Allora il costo dell'Elio 3 lieviterà a livelli che possiamo solo immaginare, e, stante le riserve di idrocarburi sempre più limitate e costose da accedervi, stante l'abbattimento, ci si augura, dei costi dei viaggi spaziali almeno su tragitti limitati come per la Luna, sarà convieniente impiantarvi una bella base, scientifica innanzitutto, bisognerà prima vagliare tante cose, e poi subito mineraria, per recuperare le immense spese fatte.
03/12/2011, 18:19
03/12/2011, 18:41
Raziel ha scritto:
Bene, allora portiamo il discorso entro binari di razionalità e dunque, chi ti dice che "loro" siano meno bellicosi? E' una cosa che non ho mai afferrato bene... Magari lo sono, o semplicemente non si pongono il problema "morale" del giusto o dell'ingiusto, fanno ciò che è nell'interesse della loro specie fare, una specie ipertecnologizzata e quindi, ritengo, altamente razionale nelle scelte, anche di lunghissimo periodo. Ed è un concetto che dobbiamo guardare questo del periodo, infatti scelte razionali nell'immediato non lo sono nel medio termine, e ancora diverse lo sono nel lungo o remotissimo. Ho scritto in un'altra discussione che questo discorso potrebbe essere semplice aria fritta, tutta una nostra paranoia, ma una paranoia d'altra parte, che ci rende in un certo senso migliori, almeno dal nostro punto di vista in cui riusciamo a distinguere bene e male, o almeno crediamo di poterlo fare secondo la nostra scala di valori. Per quanto ne sappiamo la loro scala potrebbe essere del tutto diversa, o non esserci affatto, se hanno avuto millenni o milioni di anni di evoluzione intelligente per stabilirla noi non possiamo immaginarla.
Quindi mi rifiuto di attribuirgli una qualche patente di superiorità morale, io non so nulla di loro tranne quello che si riscontra nelle loro attività sulla Terra, che non sono certo da benefattori.
03/12/2011, 23:53
Mero ha scritto:Trystero ha scritto:UfoWatcher ha scritto:
Non andiamo sulla Luna perché A) Costi assurdi, B) attualmente non esiste nessun mezzo di trasporto per portarci fin lassù. Costruirlo ex-novo, come si è fatto negli anni dell'esplorazione lunare, avrebbe costi assurdi (A).
Allo stato attuale delle cose credo che una base lunare (così come qualsiasi altra esplorazione spaziale oltre la LEO) sia fuori discussione per almeno 25 anni.
Parlare di fratelli cosmici che non vogliono farci andare sulla Luna è come una sbornia del lunedì sera. Inutile e delirante.
Nei siti complottisti o di mistero si trovano spesso discussioni sul perché sono state interrotte le missioni Apollo, con la domanda "perché non sono più tornati sulla Luna?", facendo supporre chissà quali enigmi alieni ("siamo stati sulla Luna e gli alieni ci hanno cacciato!") o falsificazioni ("non siamo mai stati sulla Luna!").
Io all'epoca dei viaggi lunari passavo dalle scuole medie al liceo ed ero appassionatissimo di astronautica, leggevo tutto quello che mi capitava sottomano e dai cugini americani spesso ricevevo regali "in tema" (ad esempio una serie di diapositive da guardare nel visore 3D View Master, le ho ancora, e un libro intitolato We came in peace pubblicato pochi mesi dopo l'Apollo 11).
In famiglia si leggeva il settimanale illustrato Epoca, e oggi in una cassa ho ancora moltissimi numeri di quella rivista, dedicati ai viaggi spaziali da Mercury a Gemini ad Apollo. Da una di queste riviste ho ricopiato un articolo che tratta delle ragioni che già dopo l'Apollo 15, avevano fatto prendere la decisione di abbandonare il progetto spaziale Apollo. E la ragione era molto semplice, riassumibile in una parola: SOLDI.
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PERCHE' SI ABBANDONA LA CORSA ALLA LUNA?
Come mai le missioni lunari verranno sospese dopo i voli di Apollo 16 e 17, quando la trionfale impresa appena conclusa ha dimostrato che si possono raggiungere ottimi risultati scientifici? (T. Di Marco, Roma)
Risponde Franco Bertarelli, redattore scientifico di Epoca.
La ragione è di ordine economico, perché la NASA ha subito un drastico «taglio» di fondi. Ogni missione Apollo costa circa trecento miliardi di lire, e perciò l'economia ottenuta con l'abolizione dei voli 18 e 19 tocca quasi i settecento miliardi, che non sono pochi. Ma il problema va visto in un modo più vasto. Partendo dal presupposto che si rendeva necessario risparmiare dollari, bisognava incidere laddove i risultati di «astronautica generale» apparivano minori.
Un problema di scelte, dunque.
E la scelta è caduta sulle ultime due missioni Apollo, proprio perché i loro limiti strutturali non avrebbero portato a conquiste di tecnologia spaziale ed a conoscenze scientifiche veramente nuove. Si è preferito perciò dedicare gli sforzi e i capitali rimasti disponibili, dopo le decurtazioni di bilancio per sviluppare settori di ricerca più promettenti. Questi sono in sostanza due, strettamente collegati tra di loro: la costruzione di stazioni (o laboratori) orbitali, e la realizzazione di astronavi-traghetto, capaci di fare la spola tra Terra e orbita e di essere riutilizzate per moltissime volte.
Il raggiungimento di simili traguardi renderà l'esplorazione dello spazio (e dunque anche della Luna, in un secondo tempo) molto più sicura e soprattutto molto più economica. L'astronave-traghetto, infatti, abolirà lo spreco immane di oggi: ricordiamoci infatti che ogni volta che parte un missile alto 110 metri, ritorna a Terra soltanto una navicella a forma di campana alta 4 metri e larga 3. Con l' «aeroplano spaziale», capace di decollare come un razzo e di planare e poi atterrare come un velivolo commerciale, non si avranno, al limite, altro che le spese di propellente.
Le stazioni orbitali, infine, serviranno mirabilmente la scienza e, in un tempo successivo, potranno essere ottime pedane di lancio di piccole astronavi dirette verso la Luna, o verso altri corpi celesti, alle quali imprimeranno - gratis poiché già orbitanti - la prima velocità cosmica, che è di circa 8 chilometri al secondo. Per ottenere la seconda velocità cosmica, che è di circa 11 chilometri al secondo, le astronavifiglie della stazione dovranno accelerare quel poco che basta per colmare la differenza tra le due velocità: quella già loro propria («prestata» dalla stazione orbitale) e quella necessaria per superare la forza d'attrazione terrestre e quindi effettuare un viaggio lunare.
L'astronautica della seconda generazione dovrà superare necessariamente queste tappe per uscire dall'impasse di costi e di rendimento in cui si trova adesso.
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Ricordo benissimo che dopo le prime entusiasmanti missioni lunari l'interesse del pubblico calò in poco tempo, accompagnato anche da feroci critiche alle "spese folli" per le missioni successive considerate inutili. Non solo nei giornali di sinistra o "alternativi", ma anche in quelli dell'establishment. Si diceva che con quei soldi si sarebbero potuti costruire ospedali, scuole, aiutare gli affamati del terzo mondo. Perfino Enzo Jannacci cantava:
ma tu guarda i miliardi che spendono
a prendere i sassi alla Luna nel cielo
questi prendono, vanno, vengono,
non fanno niente, è solo un volo
noi quaggiù ci sbraniamo, gridiamo ti amo
ma chi la sente la povera gente...
E ritornando alle riviste illustrate, le ultime missioni Apollo non ebbero neppure l'onore della copertina. Nel numero di Epoca del 28 febbraio 1971, che conteneva il servizio sull'Apollo 14, in copertina c'era una ragazza sulla spiaggia, e un titolo cubitale: Primavera, un momento cruciale per la nostra salute. Neppure un piccolo titoletto per avvertire che all'interno si trovava un bel servizio fotografico con le foto scattate sulla Luna dall'equipaggio dell'Apollo 14.
Per poi nell'81' intraprendere la strada verso gli SHUTTLE......scelta economica????
04/12/2011, 11:22
04/12/2011, 12:26
Enkidu ha scritto:
1) Avremo scoperto una qualche forma di dispositivo antigravitazionale a basso costo, e ci permetterà di sollevare enormi navi spaziali in orbita senza spese eccessive e, soprattutto, senza rischi.
04/12/2011, 16:06
04/12/2011, 16:40
Mero ha scritto:
Lo pensi veramente, hai presente uno shuttle??? hai presente un modulo di atterraggio LEM???? c'è una notevole differnza di tecnologia, e costi!
sai che negli ultimi 40 anni non hanno fatto altro che fare voli costosissimi con lo Shuttle impiegandolo come cargo per il trasporto di componenti per la ISS.
Entrambi ormai pensionati, di fatto lo shuttle è storia passata e la ISS è prossima al pensionamento, ottima strategia spaziale direi!
Ma la cosa più assurda che deve far riplettere è il fatto che si tornerà hai vecchi razzi di lancio, e qualcosa mi dice anche al vecchio LEM per atterrare nuovamente sulla Luna.
04/12/2011, 17:15
04/12/2011, 17:57