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Stellare
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 Oggetto del messaggio: Dall' Origine della Vita nell' Universo fino a Noi
MessaggioInviato: 22/05/2009, 06:54 
Salve a tutti. [:)]


Ho potuto creare questa discussione grazie al proficuo e reciproco scambio di idee nella mia precedente “Interrogativi sulle vere origini dell’ Uomo”.

In tale discussione, l’ attenzione si spostò ad un certo punto dal tema dell’ origine dell’ Uomo a quella dell’ Origine della Vita, fin dalle sue forme più elementari.

Poiché per me questo ha ben poco a che fare con l’ Uomo e con la Terra, come capirete leggendo la mia teoria, per la sua complessità e per non spostare l’ attenzione dal tema centrale nella discussione,
ho ritenuto opportuno aprirne una a parte.


Eccola a voi:


Da sempre l’ Uomo si interroga sui grandi quesiti, le domande ultime: alla domanda su come sia nato l’ Universo la Scienza ha cercato di dare risposta, a quella se vi sia comunque o invece un’ Entità Superiore Creatrice essa non potrà mai rispondere, e nessuno potrà, e la risposta è tale che non si può avere in vita.

Ma vi è una domanda che, tra tutte, è insieme tra le più antiche, importanti, ed ignorate per comodo dalla nostra modernità, in quanto ci mette di fronte alla nostra reale (in)comprensione dello stesso mondo fisico che dà origine alla nostra esistenza.

La domanda è: “Come è nata la Vita nell’ Universo?”


Una domanda semplice, ma che richiede una risposta complessa, che per essere accettata da tutti deve essere basata su di una visione totalmente laica dell' Universo, che segue unicamente leggi scientifiche e in cui i grandi risultati sono ottenuti grazie alla "Legge dei Grandi Numeri": una volta su miliardi di miliardi, tutto può succedere.

Dal caso emerge l' ordine.... casualmente e non per Volere Divino. Ma perchè Una volta su miliardi di miliardi, sorge la combinazione giusta.

Miliardi di combinazioni inutili, ma tra esse spunta, molto raramente, quella vincente, (apparentemente) miracolosa, destinata ad autoreplicarsi all' infinito.


Stiamo parlando, ovviamente del fatto che la risposta più semplice sia che, molti miliardi di anni fa, la vita si sviluppò a partire dalla materia inorganica, attraverso lunghi processi che dall' acqua, ammoniaca ed energia portarono inevitabilmente secondo le leggi della chimica alla formazione degli amminoacidi, i quali sono i mattoni delle proteine, formatesi casualmente dopo tempi lunghissimi.

Tra miliardi di miliardi di permutazioni casuali, alcune di esse erano adatte a creare catene stabili, che si formarono a loro volta dopo moltissimo altro tempo, nella forma a noi nota della spirale a doppia elica, o in qualche altra forma più primitiva o semplicemente differente che noi non conosciamo.

Tra tutte queste catene, alcune divennero così complesse e complete da poter diventare il primo Genoma funzionale. Il Genoma espresse, a sua volta, le proteine che crearono attorno a sè la cellula primitiva, la prima forma di vita dell' Universo, naturalmente unicellulare.


Da lì in poi, fu un' esplosione di vita: questi esseri unicellulari si moltiplicarono esponenzialmente, colonizzando rapidamente tutti gli ambienti cui giungevano, dopo un lungo viaggio nello spazio cosmico sospinti dalle correnti di energia gravitazionale, in cui potessero germogliare, e producendo prodotti di scarico che nel corso di milioni di anni avrebbero trasformato quel corpo celeste, preparando il terreno per le successive evoluzioni.

Milione di anni dopo milione di anni, queste creature si differenziarono, si specializzarono, si evolvettero fino a raggiungere un nuovo traguardo: l' essere pluricellulare.

Da lì presero a salire un' altra scala che li avrebbe portati al gradino più alto: l' essere senziente.


In sostanza, quel che la Scienza dice sull' origine della vita è corretto, ma essa non avvenne affatto così sul nostro pianeta.


Troppo poco è stato il tempo sul nostro mondo perchè si potesse passare dalla totale assenza di vita fino all' Uomo.

E il nostro mondo è troppo giovane, mentre l' Universo aveva già miliardi di anni quando il nostro pianeta era ancora di là da venire.

Come sarebbe? Su di un pianeta di soli 4-5 miliardi di anni la vita sarebbe sorta ed evoluta in maniera incredibilmente rapida fino a noi - con la totale assenza di prove, vedi anello mancante - ma in un Universo di 13-15 miliardi anni non sarebbe successo niente??


Logico supporre che la vita non ha aspettato la nascita del sistema solare, molto recente nella Storia dell' Universo, ma si sia sviluppata assai prima in regioni molto più remote, nel tempo e nello spazio.


Fu nei primi mondi dell' Universo, in Galassie più antiche della nostra e nelle parti più antiche di esse, su mondi ancestrali che ruotavano intorno a stelle di miliardi di anni più vecchie del Sole, e ormai con tutta probabilità spente, che sorse la Prima Razza, l' essere senziente di cui parlavo.

Con tutta probabilità, non sapremo mai chi erano, come erano fatti, di dove venivano e perchè hanno fatto quello che poi fecero.

E' assai probabile che ormai essi non siano più. O almeno non siano più in questo stesso Universo. Ed è probabile che non lo sappia nessuno, neanche le più antiche ed avanzate tra le antiche civiltà rimaste.


In definitiva, non sapremo mai nulla o quasi nulla di questa razza, che possiamo chiamare "La Prima", poichè è una delle poche cose certe che possiamo sapere su di loro, ipotizzandone la loro esistenza.

Un' altra cosa certa è che, soli nell' Universo per milioni di anni, hanno avuto tutto il tempo di evolversi ben oltre l' attuale stato non dico di noi umani, ancora sottosviluppati, ma di tutte le civiltà attualmente presenti nell' intero Universo.

Essa raggiunse dopo milioni di anni di evoluzione livelli di conoscenza, tecnica e potere per noi inimmaginabili.


Tra queste, vi era con tutta probabilità la capacità di creare mondi, di trasformarli per renderli adatti alla vita, e di portare la vita in essi da altri mondi, o plasmarla ex-novo a loro piacimento.

Con tutta probabilità, sono stati Loro a inseminare la stragrande maggioranza dei mondi abitati, ed è forse per questo che la maggior parte delle forme di vita aliene che i testimoni descrivono sono classificabili come "umanoidi".

Probabilmente, ricordavano nell' aspetto la Prima Razza, o questa era giunta alla conclusione che era la soluzione preferibile per qualche motivo.


A loro volta, queste razze da loro create raggiunsero alte vette di conoscenza e tecnica, esplorarono l' Universo e inseminarono altri mondi, modificando forme di vita già esistenti per creare specie a loro immagine e somiglianza, ibridando e manipolando per i loro fini forme di vita autoctone, comparse grazie alla Prima Razza in un' infinità di mondi, attuando una pallida imitazione dei Primi.

A questo punto l' Universo non era più ai suoi primi passi: miliardi di Galassie, miliardi di miliardi di stelle, decine di miliardi di miliardi di pianeti facevano parte del cosmo.

E molti di essi avevano già ricevuto il dono della vita.


Tra questi, vi era un piccolo pianetino ricco di acque, con alcune bizzarre caratteristiche geologiche, come l' avere più masse di terra da un lato piuttosto che dall' altro, ma per il resto molto comune, il terzo pianeta di un sistema come molti altri e che aveva per centro una stella di classe tra le più comuni.

Questo pianeta era la Terra.

Qualcuno vi portò la vita, molti milioni di anni fa, come parte di un molto più ampio programma di inseminazione artificiale di mondi su vasta scala, per poi lasciare che la natura seguisse il suo corso, tornando di tanto in tanto per raccogliere dati, campioni, e magari intervenire quando una catastrofe o un qualsiasi imprevisto minacciava la riuscita del Loro programma di diffusione della vita nel pianeta numero Ennesimo.


Con tutta probabilità, il nostro pianeta non aveva neppure un nome degno di questo termine, ma era un' arida sigla alfanumerica nell' immenso, come noi facciamo per le stelle più lontane e le galassie, poichè il loro numero supera infinitamente la nostra fantasia nel dare ad ognuno un nome originale.

Ma quel che più conta, era che nessuno reclamava ancora quel pianeta come suo. Non aveva nulla di tanto speciale da dover scatenare un contrasto per il suo possesso. Ogni civiltà aveva, con tutta probabilità, migliaia di mondi del genere di cui non sapeva cosa farsene.

Così fu fino all' avvento delle prime forme di vita complesse. Complesse abbastanza da permettere alla razza che inseminò il pianeta, o di chi ne prese il posto, di avere ottimistiche aspettative per la nascita di una forma di vita senziente.


Il pianeta Terra aveva superato il suo test più importante: si era dimostrato un habitat durevolmente vivibile, abbastanza a lungo da poter permettere l' inizio di un' altra fase del Progetto: la comparsa di un essere senziente, nato per avere lì il suo habitat per poter successivamente raggiungere le stelle, come era stato per gli altri, e che avrebbe dato un nome a quella che era la sua casa.

Il progetto, come tutti quelli simili, non sappiamo quanto numerosi nell' Universo - forse assai più di quel che pensiamo - era destinato a non riuscire al primo tentativo, data la complessità del compito di dar vita a un essere capace di proseguire per la sua strada, creare la civiltà, raggiungere lo stesso livello dei suoi "creatori" e dare il via a un nuovo ciclo di diffusione della vita, far parte di un' altra "generazione cosmica".

Ma alla fine gli sforzi della razza misteriosa che ci diede origine ebbero successo, e comparse l' homo sapiens sapiens.


Da allora, come è facile immaginare, venne attentamente seguito, osservato costantemente. Non è difficile ipotizzare che fosse la procedura standard per ogni nuova specie cosciente che faceva la sua comparsa e doveva ancora muovere i suoi primi passi.


Venne anche data una notevole spinta alla naturale evoluzione tecnica, sociale, civile, della nostra specie: i popoli antiche di tutte le ere e posizioni geografiche ci hanno tramandato il ricordo di "Esseri venuti dalla Stelle" che "volavano coi loro carri di fuoco", e che "volando nel cielo" e "di stella in stella" davano le istruzioni che diedero vita all' agricoltura, alle leggi e probabilmente anche a tutto il resto: così si spiegano le straordinarie conoscenze matematiche e astronomiche degli antichi, e soprattutto le loro opere, che noi non ci siamo neanche azzardati a tentare di replicare, con tutti i nostri mezzi moderni.


E qui la "Scienza" tace, come di fronte a tutti gli altri misteri, i cosiddetti fenomeni inspiegabili, che chiamiamo tali perchè NOI ancora non sappiamo dargli una spiegazione, i ritrovamenti "impossibili" eppur ritrovati, gli oggetti "fuori dal tempo" o dal luogo dove dovrebbero essere, eppure lì stanno....... il fenomeno UFO e Abduction, gli scheletri radioattivi del sito di Mohenjo-Daro, elementi tecnologici moderni imprigionati in pezzi di roccia di milioni di anni.... impronte di calzature prima dell' uomo e di bipedi sul fondale oceanico..... e tanti, tanti altri.


Poi, un giorno, questi "grandi maestri venuti dalle stelle" (per dirla coi tibetani) ci hanno lasciato "con una solenne promessa di ritorno" assicurano tutti i popoli più antichi.


Ma molto tempo è passato dall’ era degli antichi, sono sorte nuove civiltà, e l’ Uomo si è evoluto ed è giunto finalmente ad avere le basi per poter avviare una ricerca corretta e fertile delle risposte che gli servono per comprendere se stesso, la sua origine, quella dell’ Universo, della Vita come ho cercato di illustrare in questa mia personale Teoria, e per risolvere i misteri che hanno accompagnato tutta la sua Storia.

Quali il fenomeno UFO, ET & Abduction, che sono legati intimamente a tutti gli altri, compreso forse quello delle stesse Origini dell' Uomo o perlomeno appartenente ad un periodo assai remoto della sua avventura.

Ma questa è un' altra storia.


Aztlan



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MessaggioInviato: 22/05/2009, 08:51 
e tu 6 stato sveglio tutta la notte per scrivere questa discussione? ...cacchio....complimenti... [:)]
Be come teoria non credo sia completamente nuova. Però a mio parere è probabile che sia andata più o meno cosi....ottimo lavoro! [;)]
e visto che ci sono, qualcuno può dirmi l'esatta età della terra e quella che si crede che sia dell'universo? (cioè dal bigbang quanto tempo sia passato).


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MessaggioInviato: 22/05/2009, 09:54 
Cita:
-Angel- ha scritto:

e tu 6 stato sveglio tutta la notte per scrivere questa discussione? ...cacchio....complimenti... [:)]
Be come teoria non credo sia completamente nuova. Però a mio parere è probabile che sia andata più o meno cosi....ottimo lavoro! [;)]
e visto che ci sono, qualcuno può dirmi l'esatta età della terra e quella che si crede che sia dell'universo? (cioè dal bigbang quanto tempo sia passato).



Grazie dei complimenti!! [;)]

E' un piacere lavorare qualche minuto per offrire nuovi spunti al forum.

Quanto alla Teoria, non so se sia nuova, o se sono arrivato secondo [:D] ma ci sono arrivato per conto mio.


E' uno dei dati scientifici della Teoria: l' età della Terra è di 4,5 miliardi di anni mentre dal Big Bang sarebbero passati dai 13 ai 15 miliardi di anni.


Aztlan



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MessaggioInviato: 22/05/2009, 10:44 
Complimenti! Un lavoro eccellente. [:0]


Chiedo se posso metterlo sul mio sito, ovviamente citando la fonte + il collegamento di un tuo eventuale sito.



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Esistono uomini senza scrupoli che vogliono costringerci in un mondo dove tutto e' scarso. La scarsità rende potente chi possiede quel poco e schiavo chi ne necessita, questo rende possibile dare un prezzo ad una cosa che non ha valore, trasformando un diritto naturale in un bene da acquistare. (Teschio)
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MessaggioInviato: 22/05/2009, 10:58 
Cita:
Teschio ha scritto:

Complimenti! Un lavoro eccellente. [:0]


Chiedo se posso metterlo sul mio sito, ovviamente citando la fonte + il collegamento di un tuo eventuale sito.



Certo che puoi! Mi onori a inserirmi nel tuo sito [;)]

Io per il momento non ho un sito, ho ancora troppo poco da dire. Ma avresti la mia gratitudine se mi illustrassi come procedere per aprire un sito personale gratuito una volta che fossi pronto.

L' invito è esteso a chiunque voglia consigliarmi.


Grazie Teschio per i complimenti e per tutto il resto.


Aztlan



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MessaggioInviato: 22/05/2009, 11:32 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Cita:
Teschio ha scritto:

Complimenti! Un lavoro eccellente. [:0]


Chiedo se posso metterlo sul mio sito, ovviamente citando la fonte + il collegamento di un tuo eventuale sito.



Certo che puoi! Mi onori a inserirmi nel tuo sito [;)]

Io per il momento non ho un sito, ho ancora troppo poco da dire. Ma avresti la mia gratitudine se mi illustrassi come procedere per aprire un sito personale gratuito una volta che fossi pronto.

L' invito è esteso a chiunque voglia consigliarmi.


Grazie Teschio per i complimenti e per tutto il resto.


Aztlan






Inserito, grazie!

L'indirizzo e' sul mio profilo.

Ti rigrazio della fiducia, il mio e' solo un piccolo sito che per motivi di tempo non può essere curato come dovrebbe. Avrei tante cose da scrivere, ma poi non lo faccio mai.

Per quanto riguarda il tuo futuro sito personale, apri una discussione nuova nella sezione adatta, così non andiamo OT qui.

[:)]



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Marziano
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MessaggioInviato: 22/05/2009, 11:39 
Io sono d'accordo con la prima parte del discorso riguardante la nascita della vita nell'universo, mentre per quanto riguarda l'evoluzione della vita sulla terra, posso solo evidenziare che esiste una mammifero molto diverso dal resto della fauna che abita questo pianeta, ovvero l'uomo.

Altra cosa che sottolineo è l'importanza dell'evoluzione da una catena di amminoacidi ad un essere che è capace di modificare l'ambiente in cui vive, evoluzione derivante o meno da interferenze esterne di altri esseri (infatti se ipotizziamo che l'uomo possa essersi evoluto anche grazie ad interventi esterni, dobbiamo anche ipotizzare che l'evoluzione della prima razza sia avvenuta in maniera del tutto autonoma).

Questa evoluzione da un essere unicellulare, ad un essere che interagisce addirittura con il proprio ambiente, fino a modificarlo, capace del pensiero astratto, ci fa supporre che questa evoluzione esponenziale debba ancora continuare ed aumentare, fino a raggiungere obiettivi a noi inimmaginabili.

Se ipotizziamo che l'uomo terrestre sia la prima razza nell'universo, evoluta senza interventi esterni, possiamo supporre che continueremo ad evolverci, fino ad arrivare alle ipotesi che Aztlan ha fatto, ovvero di riuscire a colonizzare altri pianeti, interagire con altre razze, ibridarci, inseminare, formare nuovi pianeti, etc etc.

Ma quello che mi viene in mente a questo punto è che ci sono dei limiti a tutto ciò, sia per noi umani che per altre razze o per la prima razza. Il primo è che qualunque ipotetica razza, per avere uno sviluppo evolutivo che la porti a dominare l'universo è che deve superare i limiti della sopravvivenza, quindi di una prematura estinzione. Ci sono degli elementi esterni che potrebbero bloccare l'evoluzione di una razza, unoi di questi è la durata della vita dei singoli individui. Se ad esempio l'uomo avesse le capacità di colonizzare il nostro sistema solare o anche altri , dovrebbe avere anche una vita media più lunga di quella attuale, o comunque riuscire ad eliminare il fattore tempo.
Un altro limite potrebbe essere che l'ambiente in cu vive questa razza possa essere minacciato da fattori esterni che potrebbero portare ad un estinzione prematura di questa razza prima che abbia la possibilità di fare un ulteriore salto evolutivo.

Detto questo, però l'immensità dell'universo ci viene incontro in questo senso, e quindi è ipotizzabile che se si sono evolute nel tempo miliardi di razze che non sono riuscite ad evolversi, ce ne saranno altre, almeno per il calcolo delle probabilità, che ci sono riuscite.
Un esempio è l'uomo terrestre, o qualunque essere vivente su questo pianeta, nato da un essere unicellulare ed arrivato "indenne" fino ad oggi.

Si tratta di capire quindi quanto e come si possono evolvere gli esseri viventi in questo universo. Noi siamo arrivati fin qui, e gli altri?


Ultima modifica di DeMultaNocte il 22/05/2009, 11:42, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 22/05/2009, 11:41 
Ok, grazie! [;)]

Direi che ora potremo far partire la discussione sulla teoria proposta.

Chi ha commenti, obiezioni, nuovi spunti, approfondimenti, non se li tenga per sè! [:)]


Aztlan



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MessaggioInviato: 22/05/2009, 12:26 
Cita:
DeMultaNocte ha scritto:

Io sono d'accordo con la prima parte del discorso riguardante la nascita della vita nell'universo, mentre per quanto.....



Concordo con le tue perplessità, ma proprio uno dei più grandi limiti del genere umano e' quello dell'invenzione del tempo.

Il tempo e' un nostro modo di pensare, non possiamo sapere se nel corso dell'evoluzione dell'universo il "metro" e' sempre rimasto lo stesso.

Quando affermiamo che l'universo ha 13 miliardi di anni, lo facciamo con un parametro soggettivo legato al nostro tempo.

Aggiungo che il tempo e' legato allo spazio, quindi alla materia. Non possiamo escludere che l'evoluzione abbia cambiato stato alla materia, falzando anche la linearità del tempo.

Provate a pensare se in questo momento sparissero tutti i modi per calcolare il tempo. La nostra giornata sarebbe scandita dall'alternanza del giorno e della notte.

All'origine la Terra ruotava più velocemente. Un giro completo avveniva in 6 ore. Quando presumibilmente sono comparse le prime forme di vita la rotazione avveniva in 12 ore.

Forse questa percezione diversa potrebbe aver accellerato la vita. Chissà.

Comunque non mettiamo troppi confini al nostro modo di pensare. Una razza "aliena" potrebbe aver trovato l'immortalità del corpo, proprio perché il tempo non e' un valore assoluto.



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MessaggioInviato: 22/05/2009, 12:36 
Cita:
DeMultaNocte ha scritto:


Io sono d'accordo con la prima parte del discorso riguardante la nascita della vita nell'universo, mentre per quanto riguarda l'evoluzione della vita sulla terra, posso solo evidenziare che esiste una mammifero molto diverso dal resto della fauna che abita questo pianeta, ovvero l'uomo.

Altra cosa che sottolineo è l'importanza dell'evoluzione da una catena di amminoacidi ad un essere che è capace di modificare l'ambiente in cui vive, evoluzione derivante o meno da interferenze esterne di altri esseri (infatti se ipotizziamo che l'uomo possa essersi evoluto anche grazie ad interventi esterni, dobbiamo anche ipotizzare che l'evoluzione della prima razza sia avvenuta in maniera del tutto autonoma).

Questa evoluzione da un essere unicellulare, ad un essere che interagisce addirittura con il proprio ambiente, fino a modificarlo, capace del pensiero astratto, ci fa supporre che questa evoluzione esponenziale debba ancora continuare ed aumentare, fino a raggiungere obiettivi a noi inimmaginabili.

Se ipotizziamo che l'uomo terrestre sia la prima razza nell'universo, evoluta senza interventi esterni, possiamo supporre che continueremo ad evolverci, fino ad arrivare alle ipotesi che Aztlan ha fatto, ovvero di riuscire a colonizzare altri pianeti, interagire con altre razze, ibridarci, inseminare, formare nuovi pianeti, etc etc.



Sono perfettamente d' accordo con tutto quello che hai scritto.


Cita:
DeMultaNocte ha scritto:


Ma quello che mi viene in mente a questo punto è che ci sono dei limiti a tutto ciò, sia per noi umani che per altre razze o per la prima razza. Il primo è che qualunque ipotetica razza, per avere uno sviluppo evolutivo che la porti a dominare l'universo è che deve superare i limiti della sopravvivenza, quindi di una prematura estinzione. Ci sono degli elementi esterni che potrebbero bloccare l'evoluzione di una razza, unoi di questi è la durata della vita dei singoli individui. Se ad esempio l'uomo avesse le capacità di colonizzare il nostro sistema solare o anche altri , dovrebbe avere anche una vita media più lunga di quella attuale, o comunque riuscire ad eliminare il fattore tempo.
Un altro limite potrebbe essere che l'ambiente in cu vive questa razza possa essere minacciato da fattori esterni che potrebbero portare ad un estinzione prematura di questa razza prima che abbia la possibilità di fare un ulteriore salto evolutivo.

Detto questo, però l'immensità dell'universo ci viene incontro in questo senso, e quindi è ipotizzabile che se si sono evolute nel tempo miliardi di razze che non sono riuscite ad evolversi, ce ne saranno altre, almeno per il calcolo delle probabilità, che ci sono riuscite.
Un esempio è l'uomo terrestre, o qualunque essere vivente su questo pianeta, nato da un essere unicellulare ed arrivato "indenne" fino ad oggi.

Si tratta di capire quindi quanto e come si possono evolvere gli esseri viventi in questo universo. Noi siamo arrivati fin qui, e gli altri?



Gli altri sono senz' altro già arrivati a posizioni molto più avanzate della nostra.

O meglio, ALCUNI altri, una certa parte delle razze esistenti nell' Universo, così come ce ne saranno molte altre al nostro stesso livello e molte di più ad un livello più primitivo.

E molte, molte più specie sono state spazzate via prima del loro sviluppo, per innumerevoli eventi avversi che si verificano di continuo nell' Universo: impatti di asteroidi, aumento o diminuzione dell' energia della stella di riferimento, perdita del campo magnetico, sconvolgimenti tellurici, ecc ecc. come giustamente prevede DeMultaNocte.


Una piccola parte delle forme di vita dell' Universo riescono però ad arrivare incolumi fino alla possibilità di navigare nello spazio, e giocare da protagonisti nella diffusione della vita, in un ciclo che si auto-alimenta.

Anche noi siamo parte di quel ciclo: come dice saggiamente DeMultaNocte, anche noi un giorno potremmo colonizzare lo spazio e diffondervi la vita.

Tutto ha avuto origine con la Prima forma di vita che si è evoluta indipendentemente, nei primi miliardi di anni dell' Universo, e che è giunta fino al livello senziente e di civiltà evoluta. Noi siamo solo l' ennesima generazione successiva.


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D'accordo con te teschio.

Infatti i miei ragionamenti sono su paramentri umani, come se noi fossimo la prima razza e dovessimo evolverci nelle modalità proposte dall'autore del thread.

Tutto è relativo, anche il tempo.


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Cita:
DeMultaNocte ha scritto:

D'accordo con te teschio.

Infatti i miei ragionamenti sono su paramentri umani, come se noi fossimo la prima razza e dovessimo evolverci nelle modalità proposte dall'autore del thread.

Tutto è relativo, anche il tempo.



E sono ottimi ragionamenti, anche se io ritengo che non siamo noi la Prima Razza. Significherebbe che per tutto il tempo prima della Terra non sarebbe successo niente.

Certo, si può ribattere che il tempo è relativo, ma penso che questo significhi che possa essere "curvato", ma di suo ha una sua linearità di base, un ordine cronologico....

Prima voi avete scritto i vostri ultimi post, e poi io ho risposto. Se così non fosse, se in realtà io avessi per assurdo "risposto" prima che voi scriveste, i post sarebbero completamente differenti, perchè sono legati da un botta e risposta cronologico. L' intero Universo sarebbe radicalmente differente da come è.


Aztlan



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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Grigio
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MessaggioInviato: 22/05/2009, 12:52 
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Aztlan ha scritto:


E' uno dei dati scientifici della Teoria: l' età della Terra è di 4,5 miliardi di anni mentre dal Big Bang sarebbero passati dai 13 ai 15 miliardi di anni.


Aztlan



ok, grazie!


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MessaggioInviato: 22/05/2009, 12:55 
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Teschio ha scritto:

Cita:
Aztlan ha scritto:

Cita:
Teschio ha scritto:

Complimenti! Un lavoro eccellente. [:0]


Chiedo se posso metterlo sul mio sito, ovviamente citando la fonte + il collegamento di un tuo eventuale sito.



Certo che puoi! Mi onori a inserirmi nel tuo sito [;)]

Io per il momento non ho un sito, ho ancora troppo poco da dire. Ma avresti la mia gratitudine se mi illustrassi come procedere per aprire un sito personale gratuito una volta che fossi pronto.

L' invito è esteso a chiunque voglia consigliarmi.


Grazie Teschio per i complimenti e per tutto il resto.


Aztlan






Inserito, grazie!

L'indirizzo e' sul mio profilo.

Ti rigrazio della fiducia, il mio e' solo un piccolo sito che per motivi di tempo non può essere curato come dovrebbe. Avrei tante cose da scrivere, ma poi non lo faccio mai.

Per quanto riguarda il tuo futuro sito personale, apri una discussione nuova nella sezione adatta, così non andiamo OT qui.

[:)]


Occhio teschio, che nel tuo sito hai messo come indirizzo "ufoforum.net" mentre questo è "ufoforum.it". [:)]


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Astronave
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MessaggioInviato: 22/05/2009, 13:29 
aztlan io ho un altra teoria sulla vita nell'universo: che sono concordo con te fino agli esseri unicellulari o al max batteri, poi quando questi batteri si trovavano su comete o meteoriti che si schiantavano su pianeti si sono adattati alle condizioni climatiche di quei mondi e li si sono evoluti non so fino a che punto anche perchè non c'è una prova scientifica dell'esistenza di vita in altri mondi, ma questi batteri almeno qui sulla terra si sono evoluti fino a diventare le creature complesse che vivono in questo pianeta.


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