Il modello del Multiverso è equivalente All’Interpretazione Dei Molti Mondi, Nella Fisica Quantistica ?
http://link2universe.wordpress.com/2011 ... antistica/Il nostro mondo delle idee è appena diventato più ricco e complicato. Viviamo in un multiverso? o un in universo pieno di universi possibili ?
Quella del Multiverso e quella dei Molti Mondi sono due delle idee più bizzarre nella fisica teorica contemporanea, ma secondo un gruppo di fisici sono soltanto due facce della stessa medaglia. L’interpretazione dei molti mondi, appartiene alla meccanica quantistica, ed è, in parole molto povere, l’idea che tutte le possibili storie alternative dell’universo esistono realmente. Ad ogni punto nel tempo, gli universi si dividono in una moltitudine di esistenze alternative, in cui ogni possibile esito di ogni processo quantistico crea una sua propria versione dell’universo. Quindi, in questo universo, state leggendo questo articolo, in un altro state parlando con una ragazza, in un altro ancora siete un astronauta e cosi via… In altri ancora, neanche siete nati.
Questo implica che ci sono un numero infinito di universi, o almeno un numero molto molto grande di universi.
Certo, può sembrare molto strano, ma secondo i fisici, è il prezzo molto piccolo da pagare per gli effetti estremamente positivi che ha dal punto di vista teorico, nel riuscire a spigare tutti i vari paradossi e nozioni “assurde” che costellano l’universo della quantistica. La ragione per cui tanti fisici amano questa teoria è perché è uno strumento molto utile per riuscire a spiegare fenomeni quantistici altrimenti incomprensibili.
Per esempio, il famosissimo paradosso del gatto di Schrodinger, intrappolato in una scattola in cui potrebbe essere morto o potrebbe essere vivo. L’unico modo per saperlo è aprire la scatola. Ma prima di aprire la scatola i due processi quantistici, quello che corrispondente alla morte del gatto e quello al gatto vivo sono in una super-posizione di stati, quindi il gatto dev’essere anch’esso in una superizione, quindi vivo e morto allo stesso tempo.
Lo so cosa pensate, è un idea assurda, ma grazie al modello dei Molti Mondi, diventa più comprensibile. Il gatto è vivo in un universo e morto in un altro universo.
Il gatto di Schrodinger è vivo o no?
Ma lasciamo un secondo da parte questa teoria, per parlare di un altra idea molto bizzarra che ha avuto un discreto successo, persino nel grande pubblico, specialmente per il suo fascino. Si tratta della teoria del Multiverso. Si tratta dell’idea che il nostro universo è nato insieme ad un’altra grandissima quantità, forse infinita, di universi. Quindi il nostro cosmo è soltanto un granello di una spiaggia infinita di universi, che insieme compongono il multiverso.
Oggi, Leonard Susskind della Standford University a Palo Alto, insieme a Raphael Bousso dell’Università della California, Berkeley, hanno pubblicato una ricerca secondo la quale l’idea dei multiversi e l’interpretazione dei molti mondi della meccanica quantistica sono formalmente equivalenti.
Ma c’è un avvertimento. L’equivalenza vale soltanto nel caso di una forma speciale sia della meccanica quantistica che della teoria del multiverso.
Affrontiamo per prima cosa il lato della meccanica quantistica: Susskind e Buosso propongono che è possibile verificare le previsioni della meccanica quantistica in maniera esatta. Una volta, quest’idea sarebbe stata considerata eresia, ma in teoria, potrebbe essere possibile se un osservatore potesse effettuare un infinito numero di esperimenti e osservare l’esito di tutti. Ma questo è impossibile, giusto? Nessuno può fare una serie infinita di esperimenti. La Teoria della Relatività mette un limite pratico molto importante a riguardo perché alcuni esperimenti cadrebbero fuori dall’orizzonte di causalità rispetto ad altri. E questo significherebbe che non potrebbero essere osservabili. Ma secondo Susskind e Bousso, un trucco c’è. Si tratta di uno speciale modello cosmologico in cui questo è possibile. Questo modello è conosciuto come Il modello cosmologico del multiverso super-simmetrico, con una costante cosmologica in annullamento.
Insomma, se l’universo prende questa particolarissima forma, allora è possibile fare infiniti esperimenti entro un orizzonte causale l’uno dall’altro.
Adesso siamo arrivati al punto cruciale di questa pubblicazione: questo è esattamente quello che succede nell’interpretazione dei molti mondi. Ad ogni istante nel tempo, un infinito numero di esperimenti hanno luogo entro l’orizzonte causale l’uno dall’altro. Come osservatori, siamo capaci quindi di vedere l’esito di uno qualsiasi di questi infiniti esperimenti, ma poi seguiamo uno solo di essi.
Bousso e Susskind argomentano che, dato che l’interpretazione dei molti mondi è possibile solo nel loro multiverso super-simmetrico, essi devono essere equivalenti. “Secondo noi, il modello del multiverso globale è una rappresentazione dell’interpretazione dei molti mondi, in una geometria singola.” hanno spiegato i due fisici.
Hanno denominato questa nuova teoria come “Interpretazione a multiverso della meccanica quantistica”. Sicuramente un idea molto affascinante che merita qualche riflessione. Bousso e Susskind sono due dei migliori fisici teorici al mondo è sono anche due dei principali fisici sostenitori della teoria delle stringhe (Susskind è il padre della teoria delle stringhe), quindi le loro idee hanno sicuramente una notevole risonanza e arrivano da due voci molto autorevoli. Purtroppo, e lo ammettono anche loro, questa teoria manca di una concreta possibilità di essere messa alla prova. Riuscire a testare questo modelli aiuterebbe i fisici a distinguere tra le varie teorie cosmologiche attualmente teorizzate. Senza questo elemento cruciale, l’interpretazione a multiverso della meccanica quantistica è più una teoria filosofica che sperimentale.
Ovviamente, non per questo verrà trascurata. Poche sono le teorie quantistiche che sono state testate in laboratorio, ma alla fine e per questo che la loro si chiama “interpretazione” e non teoria.
Tuttavia, con questo nuovo approccio, un guadagno ci potrebbe anche essere: quello della semplicità. E’ un modello molto pulito ed elegante quello che integra insieme multiverso e interpretazione dei molti mondi. William di Ockham sarebbe sicuramente contento, come anche tanti fisici. Purtroppo la fisica teorica dei nostri tempi è tutt’altro che cosi semplice. Ma grazie al progresso anche tecnologico, molti modelli attualmente impossibili da mettere alla prova, potranno essere finalmente testati. Fino ad allora, godiamoci il fascino della fisica teorica.
http://arxiv.org/PS_cache/arxiv/pdf/110 ... 3796v1.pdf