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30/12/2011, 13:24

meritano sicuramente di essere menzionate le piazze finanziarie migliori del 2011, tra cui spiccano gli indici del Botswana, della Tanzania, dell'Iran e soprattutto del Venezuela.


Si inizia dal basso, con il mercato islandese, che ha fatto +2,6%; seguono, andando, verso l'altro, le Filippine +3,8%, il Botswana +8,8%, La Tanzania +12%, la Giamaica +12,8%, Trinidad e Tobago +19,3%; e, ancora, sorprendono Tehran +29,1%, così come Panama, +29,2%.

Per finire, ancora meglio la Mongolia +32,6% e, soprattutto, l'indice azionario del Venezuela, che conclude l'anno con un rally di ben l'80,8%. A confronto, il +6,3% dell'indice Dow Jones risulta decisamente irrilevante


notizia del wallstreetitalia

vien da dire :veramente cose d'altro mondo [:253] [:18] [:51]
Ultima modifica di ubatuba il 30/12/2011, 13:27, modificato 1 volta in totale.

30/12/2011, 13:30

E' così che si scoprirono gli altarini..... [:D]




Wsj: 'Merkel silurò Berlusconi'. Al Colle: 'Euro è a rischio'

Lo sostiene il Wall Street Journal. La cancelliera avrebbe chiamato Napolitano esprimendo timori

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30 dicembre, 12:59

Fonte ANSA
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 23381.html

ROMA - Un'Italia paralizzata di fronte alla crisi, non in grado di affrontare le riforme chieste dalla Banca centrale europea a partire dalle pensioni mettendo a rischio l'euro. In questo scenario - secondo una ricostruzione del Wall Street Journal - la cancelliera tedesca Angela Merkel chiamo' il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo scorso ottobre, dicendosi ''preoccupata'' del fatto che il premier Silvio Berlusconi non riuscisse a fare le riforme necessario: di li' a poco la maggioranza sarebbe venuta meno e il Quirinale sarebbe stato costretto a trovarne un'altra per il bene delle riforme.

In un'inchiesta a puntate sull'anno nero dell'euro, dopo aver affrontato ieri le divisioni europee sulla Grecia, il giornale statunitense oggi punta i riflettori sull'Italia: ''Fin dall'alba della crisi, a fine 2009, i leader d'Europa sapevano che avrebbero dovuto evitare una fuga dai titoli di Stato italiani''. Dopo aver voluto a tutti i costi imporre ai privati perdite sul debito greco, Berlino ha assistito al contagio di economie ben piu' grandi e difficili da sostenere: ''La politica italiana aveva inquietato i mercati ulteriormente, con Berlusconi in lite con il suo ministro dell'Economia Giulio Tremonti'', scrive il Wsj. Ecco allora intervenire l'Eurotower con la sua lettera 'segreta' di agosto mentre - ricostruisce il giornale - ''Trichet e Draghi telefonavano a Berlusconi chiedendogli di onorare le promesse''. Lo stallo politico e il trascinarsi della situazione, con le correzioni di bilancio giudicate insufficienti dai mercati, avrebbero nel giro di pochi mesi portato alla telefonata Berlino-Roma: ''L'incapacita' di Berlusconi di rianimare l'economia italiana ora metteva in pericolo tutta Europa.

Cosi' Merkel si decise a chiamare Napolitano'', scrive il Wsj, apprezzando le misure fatte fino ad allora ma chiedendo ''riforme piu' aggressive'', dicendosi ''preoccupata che Berlusconi non fosse forte abbastanza per farle'' e ringraziando Napolitano per fare quanto in suo potere ''per promuovere le riforme''. Il presidente della Repubblica, secondo Wsj, avrebbe detto che ''non era rassicurante che Berlusconi avesse ricevuto la fiducia del Parlamento con un solo voto di scarto''. Fu cosi', secondo il giornale americano, che Napolitano ''comincio' a verificare il sostegno a un nuovo governo fra i partiti politici se Berlusconi non fosse riuscito a soddisfare l'Europa ne i mercati'': ''la pressione tedesca aiuto' la formazione di un nuovo governo attento alle riforme''.

Al successivo vertice di Cannes Berlusconi si sarebbe sentito dire, secondo il giornale newyorchese, che ''Italia stava per perdere l'accesso ai mercati obbligazionari''. Poche ore dopo, l'8 novembre, Berlusconi avrebbe perso la sua maggioranza aprendo la strada alle dimissioni e al governo Monti.

30/12/2011, 13:50

Credo che Berlusconi non si sia mai divertito tanto come in questi mesi.

30/12/2011, 22:56

Come da coppione l`euro sta per crollare
Da Londra
Alex
P.S
Gennaio max giugno

31/12/2011, 16:46

Matematici rivelano la rete capitalista che domina il mondo

Oltre le ideologie - In accordo con le proteste che si vanno diffondendo per il mondo, i manifestanti stanno guadagnando nuovi argomenti. Una analisi delle relazioni tra 43.000 imprese transnazionali ha concluso che un piccolo numero di esse, soprattutto le banche, detiene un potere sproporzionalmente elevato sull'economia globale. La conclusione é di tre ricercatori dell'Area di sistemi complessi dell'Istituto Federale di Tecnologia di Losanna, in Svizzera. Questo é il primo studio che va oltre le ideologie e identifica empiricamente questa rete del potere globale.

"La realtà é più complessa, dobbiamo andare oltre i dogmi, sia quelli delle teorie dei complotti che del libero mercato" ha affermato James Glattfelder, uno degli autori della ricerca. "La nostra analisi é basata sulla realtà."

La Rete di controllo economico mondiale - L'analisi usa gli stessi modelli matematici impiegati da decine di anni per creare modelli dei sistemi naturali e per la costruzione di simulazione dei più diversi tipi. Ora è stata usata per studiare dati corporativi disponibili in tutto il mondo. Il risutato é una mappa che traccia la rete di controllo tra le grandi imprese transnazionali a livello globale. Sudi anteriori avevano già identificato che poche imprese controllano grandi pezzi dell'economia, ma questi studi includevano un numero limitato di imprese e non tenevano conto dei controlli indiretti di proprietà, non potendo quindi essere usati per dire come la rete di controllo economico potrebbe colpire l'economia mondiale – rendendola più o meno instabile, ad esempio. Il nuovo studio puo' parlare di questo con l'autorità di chi ha analizzato una base di dati di 37 milioni di imprese e investitori. L'analisi ha identificato 43.060 grandi imprese transnazionali e ha tracciato le connssioni del controllo azionario tra di loro, costruendo un modello del potere economico su scala mondiale.

Il Potere economico mondiale - Raffinando ancora di più i dati, il modello finale ha rivelato un nucleo centrale di 1.318 grandi imprese con intrecci con due o più altre imprese - in media, ognuna di esse ha 20 connessioni con altre imprese. Inoltre, sebbene questo nucleo centrale del potere economico concentra solo il 20% dei redditi globali di vendita, le 1.318 imprese insieme detengono la maggioranza delle azioni delle principali imprese del mondo, le cosiddette blue chips nei mercati azionari. In altre parole, esse detengono un controllo sull'economia reale che tocca il 60% di tutte le vendite realizzate in tutto il mondo. E questo non è tutto.

La Super-entità economica - Quando gli scienziati hanno disfatto il groviglio di questa rete di proprietà incrociate, hanno identificato una "super-entità" di 147 imprese intimamente inter-relazionate che controllano il 40% della ricchezza totale da quel primo nucleo centrale di 1.318 imprese. "In verità, meno del 1% delle compagnie controlla il 40% della intera rete" ha detto Glattfelder. E la maggioranza di esse sono banche. I ricercatori affermano nel loro studio che la concentrazione del potere in se non è né buono né cattivo, ma lo può essere questa interconnessione. Come il mondo ha visto durante la crisi del 2008, queste reti sono molto instabili: basta che uno ha un problema serio che questo si propaga automaticamente a tutta la rete, trascinando con se l'economia mondiale come un tutto. Essi ritengono, tuttavia, che questa super entità può non essere il risultato di una cospirazione, 147 imprese sarebbe un numero troppo grande per realizzare qualsiasi complotto. La questione reale, secondo loro, é sapere se questo nucleo globale di potere economico può esercitare un potere politico centralizzato intenzionalmente. Essi sospettano che le imprese possono sì competere tra di loro nel mercato, ma agiscono insieme per il loro interesse comune -e uno dei maggiori interessi sarebbe di resistere ai cambiamente nella stessa rete.

Le prime 50 delle 147 imprese transnazionali superconnesse:

1. Barclays plc 2. Capital Group Companies Inc 3. FMR Corporation 4. AXA 5. State Street Corporation 6. JP Morgan Chase & Co 7. Legal & General Group plc 8. Vanguard Group Inc 9. UBS AG 10. Merrill Lynch & Co Inc 11. Wellington Management Co LLP 12. Deutsche Bank AG 13. Franklin Resources Inc 14. Credit Suisse Group 15. Walton Enterprises LLC 16. Bank of New York Mellon Corp 17. Natixis 18. Goldman Sachs Group Inc 19. T Rowe Price Group Inc 20. Legg Mason Inc 21. Morgan Stanley 22. Mitsubishi UFJ Financial Group Inc 23. Northern Trust Corporation 24. Société Générale 25. Bank of America Corporation 26. Lloyds TSB Group plc 27. Invesco plc 28. Allianz SE 29. TIAA 29. Old Mutual Public Limited Company 30. Aviva plc 31. Schroders plc 32. Dodge & Cox 33. Lehman Brothers Holdings Inc* 34. Sun Life Financial Inc 35. Standard Life plc 36. CNCE 37. Nomura Holdings Inc 38. The Depository Trust Company 39. Massachusetts Mutual Life Insurance 40. ING Groep NV 41. Brandes Investment Partners LP 42. Unicredito Italiano SPA 43. Deposit Insurance Corporation of Japan 44. Vereniging Aegon 45. BNP Paribas 46. Affiliated Managers Group Inc 47. Resona Holdings Inc 48. Capital Group International Inc 49. China Petrochemical Group Company
Ultima modifica di greenwarrior il 31/12/2011, 16:46, modificato 1 volta in totale.

31/12/2011, 16:59

vipalex ha scritto:

Come da coppione l`euro sta per crollare
Da Londra
Alex
P.S
Gennaio max giugno


di la verità..
quanto hai scommesso ?
quanto hai puntato?

31/12/2011, 17:48

Beh dai, prima giravano
x la fine di dicembre. Ora hanno corretto il tiro x giugno. sembrano le previsioni del mago otelma [:o)]
Ultima modifica di rmnd il 31/12/2011, 17:55, modificato 1 volta in totale.

31/12/2011, 19:15

Quando accadra` sorriderete
da Londra
Alex
P.S
Buon anno a tutti

31/12/2011, 20:41

.Come sempre quando i volumi sono bassi e la vacanza rammollisce gli animi degli ingenui (rassicurati dal falso ottimismo dei PFG - poteri forti globali) un piccolo gruppo di aggressivi speculatori trama e porta alle estreme conseguenze la crisi europea dei debiti sovrani. Il giocattolo si e' rotto? Si'. La fuga verso asset non a rischio (pochissimi) e' cominciata? Si'. Vi diciamo come, im dettaglio, lo smart money smobilizza miliardi dall'euro, dribbla il credit crunch, se ne frega di Draghi e di una Bce che vorrebbe imitare la Fed stampando moneta. E se le "banche tossiche" cominciano a fallire e l'Europa sara' messa con le spalle al muro? Cosi' sia. Tutti i dettagli sul panico dietro le quinte dell'Europa e le conseguenti scelte di investimento, solo per gli abbonati a Insider...

http://www.wallstreetitalia.com/article ... arata.aspx

01/01/2012, 19:12

queste sono le rotte che l'euro ha innescato,riguardo la nuova emigrazione,da spagna irlanda e portogallo la fuga e' cominciata le mete piu ambite sono brasile e medio oriente.....




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02/01/2012, 14:20

rmnd ha scritto:

Beh dai, prima giravano
x la fine di dicembre. Ora hanno corretto il tiro x giugno. sembrano le previsioni del mago otelma [:o)]


Del mago otelma?

Lo dicono gli economisti più quotati del pianeta terra.

Ci sono sei mesi di tempo al massimo.... ma dovranno tirarla alle lunghe.
Perchè in effetti il tutto succederà molto prima.

02/01/2012, 14:25

PER LE BANCHE, L’ INVESTIMENTO “PIU’ SICURO” E’ IN PERDITA

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gen 2nd, 2012
DI MAURIZIO BLONDET
rischiocalcolato.it

http://www.altrainformazione.it/wp/2012 ... n-perdita/

Per le banche, l’investimento “più sicuro” è in perdita
Come tutti sanno, le banche europee hanno preso in prestito dalla Banca Centrale Europea . all’1 per cento per tre anni, un 489 miliardi di euro. Di questi, ne hanno depositato 425 miliardi nei loro depositi a brevissimo (overnight) presso la stessa BCE. Ciò, nonostante il tasso d’interesse che ricevono per quei depositi sia dello 0,75%. Ossia dello 0,25% per cento inferiore al costo pagato per prendere a prestito quei fondi.
Con questo loro comportamento, senza volere le banche stanno dicendo qualcosa a noi piccoli risparmiatori e depositanti.
a) Che vale la pena di perdere denaro, piuttosto che investire in titoli di stato al 7 per cento. Che l’investimento “sicuro” oggi non è quello che da’ interessi, ma quello presso il prestatore d’ultima istanza, dove non c’è niente da guadagnare (Come aprire un conto in Svizzera?)
b) Le banche pensano che gli stati falliranno, che le altre banche falliranno, che in ogni caso non sono “sicure”, e che è meglio attendere invece di investire qua e là.
c) Le banche sanno che la disfunzione del mercato interbancario è destinata a durare, che la situazione è orribile, ed è meglio non rischiare nulla. In attesa di che? Della nuova operazione di prestito a 3 anni che la BCE indirà il 29 febbraio.


Maurizio Blondet
Fonte: http://www.rischiocalcolato.it
Link: http://www.rischiocalcolato.it/2011/12/ ... -pill.html

02/01/2012, 16:07

TTE, è dal 1000 che si parla di fine del mondo... Continua a cantare, prima o poi, vedrai, qualcosa capiterà.

Mi interessa molto l'ultimo articolo: dimostra come in realtà dietro alla crisi non ci sia un complotto, ma solo un giocattolo che si è rotto. Gli stessi attori che hanno pompato l'economia, hanno tirato troppo e rotto la corda, e ora, per salvarsi le scarpe (per salvarsi le scarpe, non per mandarei in malora il mondo intero) cercano di sopravvivere più a lungo degli altri. Pesce piccolo mangia pesce grosso... Oppure, se volete, ogni crisi ne genera un'altra ancora più grande. Il punto è: può esserci una crisi più grande? Secondo me, quei "grandi economisti" non sapevano e non sanno (nè sapranno) leggere la realtà e trovare soluzioni...

Le teorie sono due:

1- creare debito pubblico per finanziare la ripresa. Impossibile perchè le banche non vogliono saperne di buttare soldi che probabilmente neanche hanno

2- ultra-liberismo. Tagli alle tasse dei ricchi (e ai diritti dei poveri) per fare in modo che siano i padroni a pagarsi da soli la crescita. Idea che ci ha portati a questa crisi, quindi, spero, non più perseguibile.

Per cui, lo chiedo più leninisticamente possibile: cari economisti (che parlate di crisi quando gli elementi per vederla ci sono già tutti, mai nessuno che se ne accorga PRIMA), che si fa?

02/01/2012, 16:49

sezione 9 ha scritto:
TTE, è dal 1000 che si parla di fine del mondo... Continua a cantare, prima o poi, vedrai, qualcosa capiterà.


Ma di quale fine del mondo vai cianciando.... ciò che vedremo è un cambiamento epocale che avverrà su molti fronti.

Ci saranno casini, è vero.... ma solo quando le persone finalmente si sveglieranno dal torpore. E ne vedremo delle belle. Cioè quando TUTTI saranno costretti a comprende le nozioni base che regolano l'economia. Quando capiranno che la crisi del debito è una cosa creata a tavolino. Quando capiranno che il loro stato vegetativo è stato generato dai Banchieri che controllano il mondo. Quello è il vero complotto. Solo quello. Ci terrorizzano per costringerci a fare gli schiavi. Quando le soluzioni per vivere tutti, più che dignitosamente, ci sono eccome. Ci sono ma.. vengono volutamente ignorate.

Poi certo... finchè la gente ragionerà come te, nulla potrà mai cambiare.... purtroppo.

Personalmente confido in tutti gli altri.

E' solo per questo che continuo a postare articoli ed informazioni in questo topic. Do solo il mio piccolissimo e modestissimo contributo.

02/01/2012, 18:05

Thethirdeye ha scritto:

rmnd ha scritto:

Beh dai, prima giravano
x la fine di dicembre. Ora hanno corretto il tiro x giugno. sembrano le previsioni del mago otelma [:o)]


Del mago otelma?

Lo dicono gli economisti più quotati del pianeta terra.

Ci sono sei mesi di tempo al massimo.... ma dovranno tirarla alle lunghe.
Perchè in effetti il tutto succederà molto prima.

Quando scrivi mi piaci, non solo perche` riporti dati veri ma perche` posti documenti validi.
Da Londra
Alex
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