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15/01/2012, 21:12

ed ecco gia' apparire in rete un piccolo studio di cio' che teoricamente è accaduto:

Immagine

il link della ricostruzione: http://www.farevela.net/2012/01/14/trag ... vigazione/

alcuni sunti dell'articolo che è molto interessante!!!

La nave ha un enorme squarcio lungo una settantina di metri, in cui tra le lamiere è rimasto incastrato anche un pezzo di scoglio, sul suo lato sinistro, a circa metà pescaggio (siamo sui 4/5 metri). Ciò significa, senza ombra di dubbio, che la nave ha urtato lo scoglio mentre navigava verso nord, quindi con il Giglio a sinistra. La nave, una volta affondata, è ora adagiata a ridosso di Punta Gabbianara, subito a nord di Giglio Porto, con la prua rivolta verso sud. Ciò evidenzia la manovra che l’equipaggio avrebbe tentato per portare la nave il più vicino possibile a terra.

Unico ostacolo possono essere gli scogli delle Scole, situati a 0,5 miglia per 129° dal fanale rosso di Giglio Porto. Si tratta di due scogli maggiori più uno minore, che si estendono per 0,16 miglia dalla costa del Giglio in direzione 106°. Le 0,16 miglia di cui parliamo comprendono la batimetrica dei 10 metri, perfettamente segnalata dalle carte. 0,16 miglia equivalgono a 296 metri, quindi vicino, purtroppo molto vicino alla dichiarazione del comandante: “Eravamo a 300 metri dagli scogli…”. Quali scogli? La costa del Giglio o le Scole? Ma stiamo scherzando?

Qualunque navigatore di buon senso sa che una nave lunga 290 metri, di 114.500 tonnellate e dal pescaggio di 8 metri e mezzo, non può certo passare in una batimetrica di 10 metri, ovvero in un fondale di dieci metri. La batimetrica dei 50 metri si trova in quel punto a 0,2 miglia (370 metri) dalla costa. Quella dei 100 metri, più sicura per una nave del genere, si trova a 0,3 miglia (555 metri) dalla costa. E comunque sarebbe stato troppo vicino in un canale largo 7 miglia come quello tra il Giglio e l’Argentario.

Dopo l’urto la nave si è inclinata sul suo fianco di dritta e ha iniziato a imbarcare acqua. Il comandante, secondo le ricostruzioni, dopo aver superato Giglio Porto, l’ha portata a compiere un’accostata verso sinistra di 180° (quindi a “invertire la rotta”) per poi arrivare fino a ridosso di Punta Gabbianara, dove si è inclinata sul fianco di destra, fino a incagliarsi in un fondale di 12/15 m, dove attualmente è coricata e sommersa per una buona metà.

Punta Gabbianara si trova a 0,7 miglia per 324° dall’ipotetico punto d’impatto. Per cui la ricostruzione temporale dei fatti sembra verosimile, con i testimoni gigliesi e quelli a bordo che hanno parlato delle 22:30 come ora in cui la nave si è fermata sul posto del naufragio.

vi riporto nuovamente il link dove trovate tutta la ricostruzione con tanto di immagini di mappe elettroniche.

http://www.farevela.net/2012/01/14/trag ... vigazione/

15/01/2012, 21:15

Io non so il perchè ma trovo questo tipo di grandi navi mal progettate,mi sembrano troppo sbilanciati verso l'alto e con poco pescaggio,gli Ingegneri Nautici dovrebbero progettarle mettendo al primo posto la sicurezza e la navigabilità (avere un dislocamento maggiore).
Per il fattore grandezza sono d'accordo,in quanto affrontano meglio le grandi onde e di fatto sono più stabili.

15/01/2012, 21:22

bleffort ha scritto:

Io non so il perchè ma trovo questo tipo di grandi navi mal progettate,mi sembrano troppo sbilanciati verso l'alto e con poco pescaggio,gli Ingegneri Nautici dovrebbero progettarle mettendo al primo posto la sicurezza e la navigabilità (avere un dislocamento maggiore).
Per il fattore grandezza sono d'accordo,in quanto affrontano meglio le grandi onde e di fatto sono più stabili.


io ho studiato "sicurezza della nave" e ho lavorato per qualche hanno nella sala macchine di una nave mercantile da 250 metri e ti assicuro che sono sicure e ben progettate.
Non siamo piu' ai livelli del Titanic dove le camere stagne non erano stagne, ma purtroppo se un comandante porta una nave del genere in un posto impossibile per lei è normale che qualcosa di storto avvenga.
E' come se prendi una ferrari al top della sicurezza e poi la schianti contro un muro a 300 km/h.........e pero' si è distrutta non è ben progettata.........[8)]

15/01/2012, 21:24

CRASH3 ha scritto:

bleffort ha scritto:

Io non so il perchè ma trovo questo tipo di grandi navi mal progettate,mi sembrano troppo sbilanciati verso l'alto e con poco pescaggio,gli Ingegneri Nautici dovrebbero progettarle mettendo al primo posto la sicurezza e la navigabilità (avere un dislocamento maggiore).
Per il fattore grandezza sono d'accordo,in quanto affrontano meglio le grandi onde e di fatto sono più stabili.


io ho studiato "sicurezza della nave" e ho lavorato per qualche hanno nella sala macchine di una nave mercantile da 250 metri e ti assicuro che sono sicure e ben progettate.
Non siamo piu' ai livelli del Titanic dove le camere stagne non erano stagne, ma purtroppo se un comandante porta una nave del genere in un posto impossibile per lei è normale che qualcosa di storto avvenga.
E' come se prendi una ferrari al top della sicurezza e poi la schianti contro un muro a 300 km/h.........e pero' si è distrutta non è ben progettata.........[8)]



Si..certo hai ragione!,però indipendentemente da quello che è successo,vorrei sapere quanto pescaggio ha questa nave?.
Ultima modifica di bleffort il 15/01/2012, 21:35, modificato 1 volta in totale.

15/01/2012, 21:36

bleffort ha scritto:

CRASH3 ha scritto:

bleffort ha scritto:

Io non so il perchè ma trovo questo tipo di grandi navi mal progettate,mi sembrano troppo sbilanciati verso l'alto e con poco pescaggio,gli Ingegneri Nautici dovrebbero progettarle mettendo al primo posto la sicurezza e la navigabilità (avere un dislocamento maggiore).
Per il fattore grandezza sono d'accordo,in quanto affrontano meglio le grandi onde e di fatto sono più stabili.


io ho studiato "sicurezza della nave" e ho lavorato per qualche hanno nella sala macchine di una nave mercantile da 250 metri e ti assicuro che sono sicure e ben progettate.
Non siamo piu' ai livelli del Titanic dove le camere stagne non erano stagne, ma purtroppo se un comandante porta una nave del genere in un posto impossibile per lei è normale che qualcosa di storto avvenga.
E' come se prendi una ferrari al top della sicurezza e poi la schianti contro un muro a 300 km/h.........e pero' si è distrutta non è ben progettata.........[8)]



Si..certo hai ragione!,però vorrei sapere quanto pescaggio ha questa nave?.


se leggi il post nella pagina precedente da me postato c'è tutto.

8 metri di pescaggio circa, e la nave navigava in una zona dove il gps segna una batimetrica di 10 metri!!!!!!!!!!
riporto il link dove tutto è spiegato per bene

http://www.farevela.net/2012/01/14/trag ... vigazione/
Ultima modifica di CRASH3 il 15/01/2012, 21:37, modificato 1 volta in totale.

15/01/2012, 21:44

8 Metri di pescaggio! è come per una nave del genere avere la Chiglia Planante,poco!,non è che gli Ingegneri progettano le navi di questa stazza considerando la navigazione solo nel Tirreno Settentrionale che (almeno io) lo considero come un Lago,dove raramente vi sono Marosi importanti?.[;)]

15/01/2012, 21:50

bleffort ha scritto:

8 Metri di pescaggio! è come per una nave del genere avere la Chiglia Planante,poco!,non è che gli Ingegneri progettano le navi di questa stazza considerando la navigazione solo nel Tirreno Settentrionale che (almeno io) lo considero come un Lago,dove raramente vi sono Marosi importanti?.[;)]


Come ho scritto in precedenza a me hanno detto che quel tipo di navi hanno problemi di navigazione in caso di vento proprio per via dello scarso pescaggio... non so se sia vero anche se la logica mi farebbe pensare di sì.

In navigazione con il vento devono continuamente compensare spostando acqua (forse anche carburante), da un lato all'altro.

Ve la vendo così come me l'hanno detta.

15/01/2012, 21:57

The Guardian ha scritto:

bleffort ha scritto:

8 Metri di pescaggio! è come per una nave del genere avere la Chiglia Planante,poco!,non è che gli Ingegneri progettano le navi di questa stazza considerando la navigazione solo nel Tirreno Settentrionale che (almeno io) lo considero come un Lago,dove raramente vi sono Marosi importanti?.[;)]


Come ho scritto in precedenza a me hanno detto che quel tipo di navi hanno problemi di navigazione in caso di vento proprio per via dello scarso pescaggio... non so se sia vero anche se la logica mi farebbe pensare di sì.

In navigazione con il vento devono continuamente compensare spostando acqua (forse anche carburante), da un lato all'altro.

Ve la vendo così come me l'hanno detta.

Appunto secondo me è così!.Per una nave di questa altezza,due sono le cose:o si progetta a parità di pescaggio più larga,o con la Chiglia più profonda,le Ali di compensazione fanno poco.

15/01/2012, 22:18

Ti faccio un esempio:
Questa è la nave che il Capitano Cook doppiò il Capo di Buona Speranza.
Immagine

Come vedi è bassa,con 2/3 di sola Chiglia e le onde Oceaniche la attraversavano da una parte all'altra senza frangere sulle fiancate.[;)]
Ultima modifica di bleffort il 15/01/2012, 22:23, modificato 1 volta in totale.

15/01/2012, 22:41

Blissenobiarella ha scritto:

riporto da FB

A quanto pare è stata la Rettondini imbarcata sulla concordia a tirar fuori la storia che il Comandante abbia abbandonato la nave, che in seguito avrebbe rettificato dicendo di aver visto un ufficiale, ma di non essere sicura che fosse il comandante.



Al tg della 7 hanno inquadrato uno dei cuochi della nave... e sembra essere stato lui tra quelli che sostiene di aver visto il Comandante a terra intorno alle 23,30 insieme agli altri naufraghi..... poi non so se è attendibile o meno...

16/01/2012, 07:53

riporto un commento di una delle poche voci che non è stata messa di fronte ad un microfono... il personale di bordo

Scrivo queste righe per dar voce ad un punto di vista poco considerato ma solo colpevolizzato, quello dei miei colleghi, i membri dell’Equipaggio. Non ero a bordo della Costa Concor...dia al momento del dramma, ma ho lavorato su questa nave nella sua stagione inaugurale e la portai a battesimo nel 2006.
Da quando la mattina di sabato ho saputo di questa tragedia, io come i miei amici e colleghi viviamo una sofferenza doppia, per il dramma in sé e per quanto si è sentito dire contro l’Equipaggio. Costa Concordia è stata ferita più dalle frettolose conclusioni dell’opinione pubblica che da quelle rocce che l’hanno fatta arenare. Da quando mi sono inchiodato a seguire ogni notiziario ho sentito solo la storia di una tragedia “romanzata” paragonata al Titanic, la voce dei giornalisti, più affannati a dare conclusioni affrettate che a cercare di passare un’informazione “pulita” ed onesta nel rispetto di tutti. Poi la voce della parte lesa, gli Ospiti e le loro testimonianze. E l’Equipaggio? Impreparato? Questo sarebbe il lavoro di 1000 persone?
Ho usato la parola Ospite e non passeggero, perché la nostra Compagnia, Costa Crociere, ci insegna da subito che coloro che viaggiano con noi non sono passeggeri ma Ospiti. L’attenzione a loro viene prima di tutto. Per questo l’Equipaggio non arriva “impreparato” a bordo ma segue corsi di formazione seri e certificati che insegnano e preparano non solo ad essere camerieri, ufficiali, animatori o a svolgere una delle altre mille professioni, ma che ci sensibilizzano anche al nostro ruolo in caso di emergenza. Inoltre appena imbarchiamo a bordo non importa se sia il primo contratto o il decimo, seguiamo tutti una familiarizzazione alla nave e alla sicurezza degli Ospiti e nostra. Ci sono esercitazioni settimanali con e senza gli Ospiti. Costa Crociere ha investito molto nella formazione del suo Equipaggio proprio perché possa da subito contribuire a dare un servizio al meglio.
Quanto successo su Costa Concordia è una situazione estrema, non si sono potute utilizzare entrambe le fiancate e le relative lance di salvataggio come la nave stessa è stata concepita. L’inclinazione di quasi 90 gradi ha fatto il resto ma credetemi che l’impegno dell’Equipaggio è stato al massimo delle proprie possibilità. E’ vero che non tutti i membri dell’Equipaggio parlano italiano, perché Costa dà lavoro a quasi 20000 persone provenienti da tutto il mondo come d’altronde i nostri Ospiti.
L’esperienza è stata traumatica per tutti anche per chi al momento non ha avuto voce per raccontare

Davide


mi sembrava giusto farvelo leggere
Ultima modifica di AlessioLBG il 16/01/2012, 08:13, modificato 1 volta in totale.

16/01/2012, 08:40

raga approposito del carburante che si usa per le navi, ma come mai non si usano reattori nucleari? sono navi immense e solo le crociere + le petroliere + le portacontainer ecc ecc consumano almeno 1/8 della nafta del mondo (forse stò azzardando un ipotesi a caso) inquinando il mare e l'ambiente....possibile che nessuno pensi mai all'energia nucleare? ok il costo iniziale è elevato, ma con la giusta ricerca e investimenti in 1 decina di anni massimo, sarebbe già utilizzabili! e poi dopo il costo iniziale ci sarebbe una diminuzione di costi per gli armatori immensa....voi che ne pensate?

16/01/2012, 09:49

Penso lex che è meglio se i reattori termonucleari in ambito nautico vengono relegati e confinati all'uso militare....
L'unico sulla Terra (essendo libero da vincoli di tintinnanti soldi...perché l'elitè militare soprattutto U.S.A chiede ed il governo centrale elargisce) in grado di poter dare una minima garanzia di affidabilità di gestione...
Quanto alla progettazione delle navi da crociera in stile Concordia, anche secondo me sono progettate per navigare in vasche da bagno per bambini...sono troppo alte e con un pescaggio troppo ridotto.
Di sicuro siamo quasi al limite soprattutto per il posizionamento del baricentro della nave.
Non siamo ai livelli del Titanic (il solito bamborotto giornalista RAI ieri ha istituito il solito paragone da bambino...ha messo in risalto che la Concordia, mizzica, ha una stazza più che doppia) ma la progressione in termini di aumento della sicurezza ecc. ecc. non è stata assolutamente lineare dal 1912 ad oggi.
Certo che è rassicurante nel 2012 A.D campare su questa classe di paragoni...
Io avrei regredito più indietro...magari alle caravelle di Colombo.
Mettete queste belle flotte di palazzi galleggianti in Atlantico e vedrete quante né torneranno indietro.
Anche il margine di 2 metri tra batimetria indicata e pescaggio della nave mi sembra estremamente al limite.
La fortuna di questa classe di navi (non solo con la C sul fumaiolo) fino ad ora è stata di non essere messe alla prova veramente.
Ah avete fatto caso alle superpetroliere da centinaia di migliaia di tonnellate di greggio che solcano continuamente gli oceani ?
Avete presente che rapporto di aspetto hanno ?
Ecco...

Marco1971.

16/01/2012, 10:14

CRASH3 ha scritto:

ed ecco gia' apparire in rete un piccolo studio di cio' che teoricamente è accaduto:

Immagine

il link della ricostruzione: http://www.farevela.net/2012/01/14/trag ... vigazione/

alcuni sunti dell'articolo che è molto interessante!!!

La nave ha un enorme squarcio lungo una settantina di metri, in cui tra le lamiere è rimasto incastrato anche un pezzo di scoglio, sul suo lato sinistro, a circa metà pescaggio (siamo sui 4/5 metri). Ciò significa, senza ombra di dubbio, che la nave ha urtato lo scoglio mentre navigava verso nord, quindi con il Giglio a sinistra. La nave, una volta affondata, è ora adagiata a ridosso di Punta Gabbianara, subito a nord di Giglio Porto, con la prua rivolta verso sud. Ciò evidenzia la manovra che l’equipaggio avrebbe tentato per portare la nave il più vicino possibile a terra.

Unico ostacolo possono essere gli scogli delle Scole, situati a 0,5 miglia per 129° dal fanale rosso di Giglio Porto. Si tratta di due scogli maggiori più uno minore, che si estendono per 0,16 miglia dalla costa del Giglio in direzione 106°. Le 0,16 miglia di cui parliamo comprendono la batimetrica dei 10 metri, perfettamente segnalata dalle carte. 0,16 miglia equivalgono a 296 metri, quindi vicino, purtroppo molto vicino alla dichiarazione del comandante: “Eravamo a 300 metri dagli scogli…”. Quali scogli? La costa del Giglio o le Scole? Ma stiamo scherzando?

Qualunque navigatore di buon senso sa che una nave lunga 290 metri, di 114.500 tonnellate e dal pescaggio di 8 metri e mezzo, non può certo passare in una batimetrica di 10 metri, ovvero in un fondale di dieci metri. La batimetrica dei 50 metri si trova in quel punto a 0,2 miglia (370 metri) dalla costa. Quella dei 100 metri, più sicura per una nave del genere, si trova a 0,3 miglia (555 metri) dalla costa. E comunque sarebbe stato troppo vicino in un canale largo 7 miglia come quello tra il Giglio e l’Argentario.

Dopo l’urto la nave si è inclinata sul suo fianco di dritta e ha iniziato a imbarcare acqua. Il comandante, secondo le ricostruzioni, dopo aver superato Giglio Porto, l’ha portata a compiere un’accostata verso sinistra di 180° (quindi a “invertire la rotta”) per poi arrivare fino a ridosso di Punta Gabbianara, dove si è inclinata sul fianco di destra, fino a incagliarsi in un fondale di 12/15 m, dove attualmente è coricata e sommersa per una buona metà.

Punta Gabbianara si trova a 0,7 miglia per 324° dall’ipotetico punto d’impatto. Per cui la ricostruzione temporale dei fatti sembra verosimile, con i testimoni gigliesi e quelli a bordo che hanno parlato delle 22:30 come ora in cui la nave si è fermata sul posto del naufragio.

vi riporto nuovamente il link dove trovate tutta la ricostruzione con tanto di immagini di mappe elettroniche.

http://www.farevela.net/2012/01/14/trag ... vigazione/




quindi lo scoglio che si vede incastrato
è un pezzo dello scoglio
centrato prima del porto ?

o il fenomeno al timone
è riuscito a centrare due scogli di fila ?

boh..

16/01/2012, 10:24

bleffort ha scritto:

8 Metri di pescaggio! è come per una nave del genere avere la Chiglia Planante,poco!,non è che gli Ingegneri progettano le navi di questa stazza considerando la navigazione solo nel Tirreno Settentrionale che (almeno io) lo considero come un Lago,dove raramente vi sono Marosi importanti?.[;)]


ma il pescaggio
è relativo..
conta di più il bricentro..
se sotto è concentrata
la maggior parte del peso,
(motori, carburante, scorte pesanti,ecc.)
la nave è stabile..
(-> non si ribalta)
sul vento sono d'accordo.
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