13/01/2012, 16:46
13/01/2012, 17:03
13/01/2012, 17:18
Secondo i dati della Energy Information Administration, la Cina è il principale importatore di petrolio dalla Repubblica islamica, comprando il 22 per cento del petrolio estratto nel 2010. “Le relazioni economiche e commerciali tra Cina e Iran non hanno niente a che fare con il programma nucleare”, aveva detto all’inizio di gennaio il viceministro degli Esteri cinese, Cui Tiankai, “Non possiamo mettere assieme problemi così diversi”. Da sempre Pechino si oppone a sanzioni unilaterali come quelle imposte lo scorso 31 dicembre da Washington che colpiscono chi fa affari con la Banca centrale iraniana e di fatto ostacolano i pagamenti per il greggio. All’inizio della settimana il segretario Usa al Tesoro , Timothy Geithner era a Pechino per convincere la dirigenza cinese ad allentare i propri rapporti con Teheran ricevendo tuttavia una fredda risposta. Secondo quanto riportato dall’agenzia finanziaria Bloomberg, tuttavia, la Cina potrebbe beneficiare delle sanzioni statunitensi e di quelle europee che dovrebbero essere approvate il 23 gennaio. Le sanzioni metteranno il Paese in una posizione di forza nelle trattative. Di conseguenza potrà ottenere prezzi e condizioni contrattuali migliori. Inoltre le petroliere cinesi potranno giovarsi della protezione delle pattuglie statunitensi che presidiano lo stretto di Hormuz senza pagare un centesimo.
13/01/2012, 17:22
AlessioLBG ha scritto:
[size=125]Iran: Russia, intervento militare minaccia a nostra sicurezza[/size]
AGI) - Bruxelles, 13 gen. - La Russia guardera' a ogni intervento militare legato al programma nucleare iraniano come a una minaccia alla propria sicurezza. Lo ha affermato l'ambasciatore alla Nato Dmitri Rogozin parlando con i giornalisti a Bruxelles. "L'Iran - ha detto Rogozin - e' un nostro vicino - qualora venga coinvolto in un'azione militare questo sarebbe una minaccia diretta alla nostra sicurezza".
Secondo il capo della sicurezza del Cremlino, Nikolai Patrushev, vicino a premier Vladimir Putin, Israele starebbe spingendo gli Usa a una guerra con l'Iran, secondo quanto riporta Interfax.
"Siamo in maniera decisa interessati alla non proliferazione della armi di distruzione di massa - ha detto Rogozin - ma crediamo che ogni paese abbia il diritto di muoversi nella direzione che crede, incluso l'Iran". E Giappone e Russia frenano sulle nuove sanzioni contro Teheran. Mosca ha avvertito che le nuove misure, "cosi' come un'operazione militare", saranno interpretate "come un tentativo di cambiare il regime in Iran".
La presa di posizione del viceministro degli Esteri Gannady Gatilov conferma che i russi, per i loro interessi economici e geolpolitici, non sono disposti ad assecondare la campagna di isolamento di Teheran avviata dall'Occidente.
Perplessita' sulle nuove sanzioni e' stata espressa da Tokyo che ha invitato a "un'estrema cautela su questa materia".
Il regime degli ayatollah ha ribadito che non fara' marcia indietro sul suo programma nucleare ma il via libera dato alla visita degli ispettori dell'Aiea, che dovrebbero arrivare in Iran a fine mese, ha portato acqua al mulino di chi sostiene il dialogo.
Nel frattempo Teheran ha dato un corale addio allo scienziato nucleare, Mostafa Ahmadi Roshan, ucciso due giorni in un attentato. La cerimonia funebre si e' svolta nel nord della capitale ed e' stata trasmessa in tv mentre i leader del Paese, con la Guida Suprema Ali Khamenei in testa, puntavano il dito contro il Mossad e la Cia, accusati del "codardo" e "abominevole" omicidio, come lo ha definito l'ayatollah. L'anatema di Khamenei, che non ha perso occasione per ribadire "determinazione" ed "energia" sulla via del nucleare, e' arrivato proprio mentre il quotidiano New York Times svelava un contatto sottotraccia tra gli Usa e la Guida Suprema. La Casa Bianca avrebbe usato un canale segreto per mettere in guardia il regime dalla chiusura dello Stretto di Hormuz, minacciata da Teheran. In caso di stop alla navigazione, e' stato il monito, Washington riterra' che sia stata superata la "linea rossa" e dovra' agire. Quanto alla visita degli ispettori dell'Aiea, rimangono ancora molti interrogativi. Fonti diplomatiche hanno reso noto che il team sara' guidato dal capo ispettore, Herman Nackaerts, e dal numero 2 dell'Agenzia, Rafael Grossi. Gli inviati dovrebbero trattenersi dal 28 gennaio alla prima settimana di febbraio ma non e' chiaro se avranno accesso ai siti nucleari, tra cui il nuovo impianto a Fordow, o si limiteranno a colloqui con le autorita'. "Lo scopo della missione e' di ottenere risposte una volta per tutte alle questioni sollevate dall'Aiea nel rapporto di novembre", ha spiegato una fonte.
Iran: funerali scienziato ucciso, ancora accuse a Cia e Mossad
13 Gennaio 2012 - 16:35
(ASCA-AFP) - Tehran, 13 gen - Si sono svolti oggi a Tehran i funerali di Mostafa Ahmadi Roshan, lo scienziato nucleare ucciso in un agguato nella capitale per il quale sono stati accusati i servizi segreti americani e israeliani. Il leader supremo, l'Ayatollah Ali Khamenei, e' tornato a ribadire in un comunicato che ''l'abominevole'' e ''codardo'' omicidio e' stato commesso ''con la pianificazione e il sostegno dei servizi di intelligence della Cia e del Mossad''.
Ahmadi Roshan viaggiava a bordo di una vettura insieme ad altre due persone, quando due uomini in moto si sono avvicinati e hanno attaccato alla macchina un ordigno magnetico che e' esploso qualche secondo dopo.
Gli Stati Uniti hanno nettamente negato ogni coinvolgimento anche se il segretario alla Difesa, Leon Panetta, ha ammesso: ''Abbiamo qualche idea su chi possa essere coinvolto''.
Israele, come al solito, non commenta notizie che riguardano i propri servizi segreti. Alla Cnn che lo ha intervistato domandandogli se Israele fosse responsabile dell'omicidio, il presidente Shimon Peres ha risposto: ''Non per quanto ne sappia io''. red-uda/
13/01/2012, 18:36
iLGambero ha scritto:
Scusami sezione9, ma stiamo parlando di una teocrazia che si fonda IN PARTE (opinabilmente) sulla legge coranica, ora tu ti scandalizzi sul fatto che il potere religioso ha voce in capitolo? E' la natura stessa di quel regime che rende ovvio questo, per altrettanto ovvi motivi... se così non fosse potrebbero mettere ad esempio una guida laica, o un ebreo o un ateo.
Ma se i cittadini iraniani in maggioranza accettano e condividono questa impostazione, allora la discriminante religiosa non è più un limite (che non significa una discriminazione).
Quello che dico, ma mi sembra di parlare al vento, è che esistono meccanismi di controllo su chi fa cosa, come e perché.
Mi pare poi che qui ci sia un equivoco... io non dico che l'Iran sia una democrazia, intendiamoci bene, io dico che l'Iran non è una dittatura, almeno non ancora.
PS.
Lascia perdere la versione italiana di Wikipedia che è piena di inesattezze ed errori, guarda quella inglese che spiega meglio la cosa
13/01/2012, 19:40
14/01/2012, 11:18
14/01/2012, 11:45
14/01/2012, 11:47
14/01/2012, 11:51
iLGambero ha scritto:
Hai travistato tutto quello che ho scritto (il che rende inutile replicare) attribuendomi inoltre cose che non ho mai detto-scritto
ma RIPETO, torniamo in topic.
14/01/2012, 11:52
14/01/2012, 11:54
14/01/2012, 15:55
15/01/2012, 01:54
16/01/2012, 13:39