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24/01/2012, 18:53

24/01/2012, 19:06

Blissenobiarella ha scritto:

Infatti! Ma al sud le ferrovie le hanno tolte e quelle che ci sono sono inefficienti. Sezione è dal primo post che ho messo in evidenza questo particolare. I collegamenti tra Italia meridionale e Italia settentrionale sono stati volutamente boicottati, alla gomma non c'è alternativa. E questo è solo una delle complicazioni che si vivono al sud.
Per discutere bisogna trovare il modo per farsi ascoltare ed il problema è tutto qui. Pensi che a questa rivolta si sia giunti dall'oggi al domani? O dopo anni di trattative, promesse mancate e aspettative disilluse?




Si mettiamo tutto su rotaia, sarebbe anche ora.

Così almeno gli autotrasportatori che si lamentano del caro gasolio, almeno domani non avranno più motivo per lamentarsi. Perchè non avranno più un lavoro o ne avranno molto molto meno.

24/01/2012, 19:13

Oh che cari! Si hanno tolto le ferrovie proprio per dar lavoro agli autotrasportatori. Così quelli che lavoravano alle ferrovie ora possono tutti comprarsi un camion che costa quanto una casa e fare su e giù tra la Sicilia e Milano. Che premura... e noi cattivoni che siamo qui a pensar male..

24/01/2012, 19:21

Delle due l'una: non ci si può lamentare del troppo traffico (e dei costi in termini di prezzo delle merci) e pensare di mantenere così le cose. Il trasporto su gomma non deve scomparire, deve essere limitato a dove rotaia-idrovia non arrivano. Ti ricordo che la TAV, rmnd, serve a questo: se la si vuole fare, la si fa per togliere i tir, non per caricare i tir in carrozza, fargli passare un tunnel e poi farli ripartire in autostrada...

Quello che dice Bliss è verissimo. Ciò non toglie però che l'autotrasporto va ridotto al minimo: non ho la minima intenzione di costruire treni e porti per poi lasciare i camion attraversare l'Italia. Se si fanno i servizi e le infrastrutture, i tir non servono più. Oltretutto, ribadisco, se il problema è politico, i capi della rivolta sono tra i responsabili di questa situazione.

Ancora una volta, prima di menar le mani (o anche solo di agitarsi), meglio parlarne... Ma evidentemente questi (alcuni di questi) vogliono tutto tranne che risolvere i problemi, vogliono solo crearne di nuovi. E ho già detto perchè, secondo la mia opinione.

24/01/2012, 20:02

sezione 9 ha scritto: i capi della rivolta sono tra i responsabili di questa situazione.


Aho.... mai una volta che dicessi che la vera causa è da trovare nelle scelte adottate dal tuo amato Monti.

Non ti sbagli mai eh?

Vai avanti dritto come un mulo.. [:D]

24/01/2012, 20:04

Immagine

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 68088.html

24/01/2012, 21:10

Vista Striscia la notizia di ieri, nel servizio sullo sciopero degli autotrasportatori, mi viene il dubbio che l' agitazione sia stata pilotata [:o)].
8 camionisti su 10 sono stati costretti ad aderire allo sciopero pena il taglio delle gomme. vedere per credere.

24/01/2012, 21:22

Per fare un esempio,il sottoscritto dovrebbe salire al Nord con il Treno:sapete quanto mi costa in termini di disagio,denaro e di tempo?,di più che prendere la Nave,pur sapendo che la Nave da Palermo a Genova impiega 20 ore circa e questo già da molti anni!, e qualcuno si ostina a dire ancora che noi siamo una nazione unità?,ma quando mai lo è stata!!.I politici ci dovevano pensare molto prima,mi sà che ora non possono più rattoppare questa falla più grossa di loro,la nave Italia AFFONDA!!.[:(]

25/01/2012, 12:31

TTE, bene, il Governo Monti sbaglia. D'accordo. Sarebbe anche ora, infatti, che uno che governa da 20 anni se ne vada, non se ne può più di questo governo di tecnici che è dal 1992 che parla, parla e non conclude mai niente...

TTE, l'ironia penso sia l'unica per risponderti. A capo dei trasportatori che protestano c'è una persona che fa politica da 20 anni, che ha sempre avuto ruoli di amministrazione, ha appoggiato, fino a pochi mesi fa, il partito di maggioranza in Sicilia. Seriamente, non vedere che, forse (e dico forse!) una regione come la Sicilia è 60 anni che ha bisogno di infrastrutture e di piani di sviluppo seri, è imbarazzante. Davvero, oltre a dire "ma che stai dicendo" è difficile rispondere.

Oltretutto, mentre quelli che ora protestano volevano il Ponte sullo Stretto, altri pensavano che quei soldi fosse meglio investirli per sistemare ferrovie e strade, stazioni e porti della Sicilia. Per cui,<scusa, ma devo proprio chiedertelo: ma che stai dicendo? Mah...

27/01/2012, 16:26

E alla fine le prove saltarono fuori. Forse.

http://www.corriere.it/inchieste/report ... ee8e.shtml

27/01/2012, 18:15

Quello che resta però è che CI STANNO SCANNANDO CON IL CARBURANTE! [:(!]
Ultima modifica di Ufologo 555 il 27/01/2012, 18:27, modificato 1 volta in totale.

27/01/2012, 18:27

certamente la sicilia ha bisogno di infrastrutture e d' altro,ma in questi due anni circa del quarto governo lombardo(Mpa, Fli, Api, Pd e l'Udc)le novita'quali sono? [;)]

27/01/2012, 22:35

ubatuba ha scritto:

certamente la sicilia ha bisogno di infrastrutture e d' altro,ma in questi due anni circa del quarto governo lombardo(Mpa, Fli, Api, Pd e l'Udc)le novita'quali sono? [;)]

Su questo quesito,so che Lombardo quello che ha potuto fare lo ha fatto anche se dentro i limiti nei quali oltre non può andare,in quanto ora, sta' al governo Italiano il compito di muoversi seriamente.
Ho sentito che Monti ha detto,che il finanziamento al Ponte ancora non è stato tagliato,ciò vuol dire che ancora si investono soldi,i quali sicuramente vengono sottratti alla vera realizzazione delle primarie opere che occorrono tutt'ora in Sicilia per cominciare a dirsi utili e moderne.
Qui' occorre completare tutta la rete autostradale della linea Sud-est verso la direttiva Sud-Ovest-Occidentale,il quale tratto è da paese da terzo mondo.
Poi occorre il potenziamento delle attuali Linee Ferroviarie a singolo binario e la ricostruzione di quelle smantellate un trentennio fa',per dare modo alla più fiorente e produttiva zona della sicilia Sud-Occidentale,di potere trasportare verso Nord,tutta la produzione Agricola evitando il trasporto su gomma.
Il potenziamento dei Porti attuali e la nascita di nuovi porticcioli Turistici,per dare modo a chi gira la Sicilia in Mare di potere toccare spiagge e coste di grande bellezza.
Se almeno questi tre programmi sarebbero attuati,credo che ne' gioverebbero tutti gli Italiani dai Monti Sikani alle Alpi!.

27/01/2012, 23:12

I sospetti ormai hanno lasciato il posto alle certezze. Ci avevano visto giusto, purtroppo.

http://www.lasiciliaweb.it/index.php?id ... r-di-mafia

Tir e ortofrutta in odor di mafia
Alleanza tra Casalesi e Cosa nostra
Sei arresti: per gli inquirenti i boss volevano il monopolio dei trasporti su gomma sull'asse strategico Sicilia-Campania-Lazio con il controllo dei "padroncini". Al vertice il figlio del camorrista Schiavone e il fratello di Riina. In manette anche un componente del movimento dei Forconi
27/01/2012
PALERMO - La squadra mobile di Caserta e il Centro Operativo Dia di Roma hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di elementi di spicco del clan dei Casalesi-gruppo Schiavone e della famiglia mafiosa Riina-Messina Denaro. I reati contestati sono associazione mafiosa, illecita concorrenza, intestazione fittizia di beni e traffico di armi. Tra i destinatari delle misure restrittive figurano Nicola Schiavone, figlio di Francesco, soprannominato "Sandokan", capo indiscusso dei Casalesi, e Gaetano Riina, fratello di Salvatore, capo dei capi di Cosa Nostra.

ALLEANZA STRATEGICA. Le indagini hanno evidenziato la strategica alleanza conclusa tra la camorra casertana ed imprenditori siciliani organici alla cosca Riina-Messina Denaro, al fine di conquistare il controllo monopolistico dei trasporti su gomma e della commercializzazione all'ingrosso di prodotti ortofrutticoli sull'asse Sicilia-Campania-Lazio, sulle tratte da e per i mercati dell'isola verso quelli campani e verso lo strategico mercato di Fondi (Latina).

Secondo quanto emerso dalle indagini della squadra mobile di Caserta e del centro operativo Dia di Roma, coordinate dalla Procura Antimafia di Napoli, il clan dei Casalesi, in cambio del monopolio dei trasporti in favore di una ditta appartenente a elementi di verice dell'organizzazione, garantivano a imprenditori del commercio all'ingrosso organici alla mafia, la possibilità di vendere i prodotti ortofrutticoli provenienti dalla Sicilia in regime esclusivo sui mercati campani e del basso Lazio, profondamente condizionati attraverso la forza di intimidazione della camorra. Svelato anche un ingente traffico di armi, acquistate nell'Est Europa dai Casalesi, realizzato utilizzando gli autotreni delle imprese di trasporto controllate e gestite dalle organizzazioni camorristiche.

C'E' ANCHE UNO UOMO DEI FORCONI. Secondo quanto si è appreso uno dei sei destinatari delle ordinanze eseguite stamani nei confronti di elementi del clan dei Casalesi e della famiglia mafiosa Riina-Messina Denaro sarebbe stato segnalato nell'ambito della protesta dei "forconi" in Sicilia. Nei giorni scorsi il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, aveva lanciato l'allarme sull'infiltrazione di elementi legati alla criminalità organizzata nel movimento agricolo dei "Forconi"..

Inoltre le sei persone alle quali questa mattina la Squadra Mobile di Caserta ha notificato ordinanze di custodia sono le stesse per le quali, nelle scorse settimane, il Tribunale del Riesame aveva annullato la misura ritenendo che il gip Pasqualina Paola Laviano avesse copiato e incollato la richiesta della Procura. I provvedimenti di questa mattina sono stati emessi dallo stesso gip cui i pm avevano inoltrato nuova richiesta dopo l'annullamento.

ACCESSO PRIVILEGIATO A FONDI. Attraverso i fratelli Sfraga, referenti imprenditoriali delle famiglie mafiose Riina e Messina Denaro, Costantino Pagano (titolare della ditta di trasporti "La Paganese" riconducibile però a Nicola Schiavone, e quindi ai Casalesi) intendeva acquisire il controllo esclusivo dei trasporti da e per la Sicilia occidentale offrendo in cambio un accesso privilegiato sui mercati campani e su quello particolarmente cospicuo di Fondi (Latina), tra i più grandi d'Europa. A rivelarlo è il pentito Gianluca Costa, uomo di fiducia e dipendente di Pagano. Un accordo che prevedeva l'estromissione degli altri vettori campani, compresi quelli contigui al clan Mallardo di Giugliano in Campania, come il gruppo "Panico".

IL CONTROLLO DEI PADRONCINI. L'accordo con la mafia siciliana consentiva di fatto a Pagano di controllare tutti i padroncini e le piccole imprese di trasporti, campane, siciliane e calabresi, che intendevano lavorare sulla stessa tratta. Gli ordinativi dei commercianti convergevano su "La Paganese": in parte venivano espletati con i suoi mezzi ed in parte distribuiti, a propria discrezione, fra i piccoli trasportatori che, però, erano costretti a pagare una provvigione. In questa maniera venivano moltiplicati gli utili mantenendo il controllo capillare di tutte le attività dei mercati sottoposti alla sua egemonia.

L'offerta fu formalizzata nel corso di un incontro in Sicilia al quale presero parte Costatino Pagano, i fratelli Sfraga, Gaetano Riina, fratello di Salvatore "capo dei capi" di Cosa Nostra, e Carmelo Gagliano, titolare di una ditta di trasporti di Marsala (Trapani). I rapporti tra la ditta "La Paganese" - e quindi i Casalesi - e Gaetano Riina sono confermati dalle intercettazioni ambientali effettuate durante le indagini negli uffici della società che evidenziarono, in una circostanza, la presenza della figlia di Gaetano Riina.

TRAFFICO D'ARMI. L'imponente flotta di autoarticolati, costituita da centinaia di automezzi, era anche al servizio di altre attività dei Casalesi, come il traffico di armi: un micidiale arsenale, costituito da mitra AK 47 Kalashnikov, mitragliatori pesanti Breda, lanciarazzi e migliaia di munizioni, fu sequestrato dalla Squadra Mobile di Caserta nel luglio 2006. Un acquisto commissionato da Costantino Pagano per conto del gruppo "Del Vecchio" degli Schiavone. Secondo le indagini, le armi erano state importate dalla Bosnia grazie alla complicità di militari che vi prestavano servizio nel corso delle missioni di pace effettuate dopo il conflitto nell'ex Yugoslavia, utilizzando per il trasporto i loro mezzi di servizio.

28/01/2012, 14:48

Spettacolare..... [:o)]

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