29/01/2012, 18:30
bleffort ha scritto:quisquis ha scritto:
Una mossa del genere non verrebbe mai permessa, o per lo meno non senza una ritorsione pesantissima. Inoltre, a prescindere da questo, non sarebbe di certo indolore, ci vorrebbero una coesione ed una determinazione che non ci sono.
Una mossa del genere anzi farebbe tremare le gambe a tutto l'Occidente,in quando a seguire l'Italia sarebbero una mezza dozzina di nazioni Europee,considerando anche che dopo una cosa del genere,per prima la Cina e la Russia ci aiuterebbero all'Istante (per non dire ancora altre nazioni)!.
29/01/2012, 18:32
Thethirdeye ha scritto:Semeru ha scritto: Che qualcosa stia andando contro le previsioni di qualcuno? E magari questo qualcuno deve ricorrere a certe armi perchè è rimasto spiazzato...
E' possibilie... anzi, auguriamoci che sia così. Perchè altrimenti, l'unica spiegazione è che gli attori in campo stiano recitando una farsa. Infatti, SE E' VERO, come dice qualcuno, che gli Illuminati controllano USA, Gran Bretagna, Germania, Francia e Italia, "il problema" verrebbe creato all'interno, in modo tale da poter giustificare "le reazioni" e "le soluzioni" opportune (cioè perdita totale della sovranità delle nazioni singole e le azioni repressive di carattere economico finanziario). Questo spiegherebbe anche il fatto che la guerra all'euro (intrapresa per ristabilire un equilibrio con il dollaro) viene giocata fondamentalmente dagli USA, con l'FMI che tenta di prestarci i soldi a tutti i costi e con le Agenzie di Rating che sono controllate dai grandi investitori americani che sferrano gli attacchi.
Stiamo quindi parlando di azioni "virtuali" e "mediatiche" che tentano di influenzare il mercato azionario. Azioni che però, di fatto, fanno scattare delle contromisure a livello di leggi e regolamenti e che coinvolgono, direttamente o indirettamente, l'economia reale di questi paesi.
29/01/2012, 20:06
sapevano che tutta la base industriale del sud Europa sarebbe stata distrutta
29/01/2012, 21:01
ubatuba ha scritto:
sarebbe la cosa piu' opportuna,ma x fare un simile passo occorerebbero poliici con la P maiuscola e non codardi sanguisughe allineati alla corte del "vate" monti......i ns politici non sono paragonabili a quelli islandesi et argentini ed e' tutto dire...
29/01/2012, 21:01
bleffort ha scritto:
considerando anche che dopo una cosa del genere,per prima la Cina e la Russia ci aiuterebbero all'Istante (per non dire ancora altre nazioni)!.
29/01/2012, 22:06
quisquis ha scritto:bleffort ha scritto:
considerando anche che dopo una cosa del genere,per prima la Cina e la Russia ci aiuterebbero all'Istante (per non dire ancora altre nazioni)!.
Cosa ti fa pensare che lo farebbero? Io non mi fido assolutamente di queste due nazioni rette da troppo tempo da regimi totalitari dalle mani sporche di sangue. Vero però che altre nazioni europee si sentirebbero spinte a seguirci.
30/01/2012, 00:20
30/01/2012, 00:30
30/01/2012, 10:46
Thethirdeye ha scritto:
Scandalo: così le banche speculano con i soldi della Bce
di: Vittorio Malagutti
http://www.wallstreetitalia.com/article ... a-bce.aspx
L’argomento è di quelli che i banchieri preferiscono evitare con cura. Comprensibile, dal loro punto di vista. Di questi tempi, con migliaia di aziende con l’acqua alla gola, è meglio non parlare di come gli istituti di credito italiani hanno intenzione di utilizzare la colossale iniezione di liquidità, qualcosa come 116 miliardi di euro, che hanno ricevuto dalla Banca centrale europea (Bce) a un tasso irrisorio, l’1 per cento. Meglio lasciar perdere, quindi. Oppure affidarsi a difese d’ufficio come quella di Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi (la Confindustria delle banche), che in una recente intervista al Sole 24 Ore ha definito "sostitutiva e non aggiuntiva " la liquidità fornita dalla Bce. Come dire: in autunno la crisi del debito ci ha impedito di raccogliere quanto volevamo sui mercati e i prestiti dell’istituto di Francoforte ci danno una mano a tirare avanti.
Tutto vero, il punto in discussione però è un altro. E cioè: come verranno impiegati questi soldi? I banchieri ne parlano malvolentieri, ma non è un mistero che buona parte della liquidità servirà a sottoscrivere Bot e Btp. Il governo, sempre a caccia di sottoscrittori del debito pubblico, non può che apprezzare questa scelta. E, per di più, l’operazione fa bene anche al conto economico degli istituti, visto che la liquidità ottenuta all’ 1 per cento viene impiegata in titoli con rendimento ben superiore.
Non finisce qui. Di recente le banche hanno trovato anche un altro modo molto redditizio per utilizzare la montagna di soldi piovuta in cassa grazie alla Bce. Questa volta i prestiti di Francoforte servono a comprare, o meglio a ricomprare, le obbligazioni a suo tempo collocate dagli stessi istituti di credito. Funziona così. In circolazione ci sono bond per miliardi delle maggiori banche che hanno quotazioni molto lontane dalla parità. Poniamo, per esempio, 90. Se l’istituto li acquista, si assicura per 90 ciò che fra qualche anno avrebbe dovuto rimborsare a 100. Il guadagno è quindi pari al 10 per cento. In più, molto spesso, i titoli già sul mercato hanno caratteristiche tali che in un futuro prossimo non potranno più essere utilizzati per il calcolo dei ratios patrimoniali di vigilanza. Di conseguenza, se queste obbligazioni vengono ricomprate e cancellate, poi possono essere sostituite con altri bond che invece, a differenza delle altre, servono a migliorare i requisiti di patrimonio.
Tutto facile, facilissimo, soprattutto se le banche sono in grado di mettere in campo un arsenale con miliardi di euro da spendere. Per primo è partito Unicredit, che proprio ieri ha chiuso con successo il suo maxi aumento di capitale da 7, 5 miliardi. L’istituto guidato da Federico Ghizzoni ha annunciato che comprerà 3 miliardi di proprie obbligazioni. Nelle prossime settimane, se arriverà il via libera da Bankitalia, la stessa strada potrebbe essere seguita anche da altre banche come Ubi, Banco Popolare, Monte dei Paschi. In palio ci sono profitti per centinaia di milioni. Unicredit, per esempio, potrebbe riuscire a guadagnare poco meno di 500 milioni. E in tempi di bilanci non proprio brillanti quei soldi fanno molto comodo. E il denaro per ridare fiato alle aziende? A quello i banchieri ci penseranno più avanti. Magari dopo il prossimo finanziamento targato Bce. A meno che anche quella non sia "liquidità sostitutiva e non aggiuntiva", per dirla con l’Abi.
Il Fatto Quotidiano.
Una domandina semplice semplice......
se il loro intento fosse davvero, COME DICONO, quello di rimettere
in moto lo sviluppo nell'Euro zona.... PERCHE' non prestano questa
enorme montagna di denaro, non dico all'1%... ma anche al 3%,
direttamente alle AZIENDE?
Nessuno risponderà mai a questa domanda... vero?
30/01/2012, 12:53
mik.300 ha scritto:
perchè le aziende possono fallire,
le banche NO..
(-> le salva lo stato, cioè noi..
senza condizioni ovviamente,
per il libero mercato, ecc. ecc.)
30/01/2012, 13:06
30/01/2012, 13:29
30/01/2012, 14:18
Thethirdeye ha scritto:mik.300 ha scritto:
perchè le aziende possono fallire,
le banche NO..
(-> le salva lo stato, cioè noi..
senza condizioni ovviamente,
per il libero mercato, ecc. ecc.)
Ok, ma visto che lo stato siamo noi (così dicono)
e visto che i soldi sono i nostri,
non possiamo scegliere SE salvare le Aziende
(con benefici per l'economia, lo stato sociale,
il commercio, i servizi, etc etc)
o SE salvare le Banche, che al contrario,
contribuiscono solo alla speculazione e
al collasso?
30/01/2012, 14:42
mik.300 ha scritto:Thethirdeye ha scritto:mik.300 ha scritto:
perchè le aziende possono fallire,
le banche NO..
(-> le salva lo stato, cioè noi..
senza condizioni ovviamente,
per il libero mercato, ecc. ecc.)
Ok, ma visto che lo stato siamo noi (così dicono)
e visto che i soldi sono i nostri,
non possiamo scegliere SE salvare le Aziende
(con benefici per l'economia, lo stato sociale,
il commercio, i servizi, etc etc)
o SE salvare le Banche, che al contrario,
contribuiscono solo alla speculazione e
al collasso?
infatti..
ma la cosa più incredibile
è che vengono concessi prestiti agevolati alle banche
senza alcuna condizione
(cambio management,
crediti agevolati verso determinate categorie,
ecc.)
invece per concedere fondi agli stati
si propone quasi una schiavitù in cambio..
ma forse è logico..
tra di loro (-> banche) non si mangiano"..
"le banche centrali funzionano meglio
in mano ai privati che agli stati"
dicevano..
ma ne siamo sicuri ?
quando però sono in crisi chi paga?
io sono per la separazione
banche commerciali e di investimento.
quando le seconde vanno in malora
per speculazioni azzardate,
che falliscano pure..
oggi invece siccome le banche fanno tutto
hanno in ostaggio i cittadini coi conti correnti
e allora si corre a salvarle..
TROPPO COMODO..
30/01/2012, 15:08