mi sa che il tuo problema caratteriale dipenda dal fatto che non scopi abbastanza o non scopi affatto.

Facciamo una colletta che dici?

Mi ero promesso di non dover più rispondere a mr.rmnd, però ogni tanto è irresistibile:



Tale devozione leghista è sconcertante: non bastava applicarla alla bandiera padana, ora persino ai manifesti pubblicitari della stessa.



Ciò che riporti è giusto, ma la storia ormai è fatta.
Nei tempi del 1492 o su di lì, un nuovo territorio in parte inesplorato avrebbe fatto gola a tutti, inutile portare come testimonianza valida un avvenimento avvenuto migliaia di anni fa.
Come se volessi dimostrare che il diavolo esiste basandomi sua esperienza descritta in un manufatto del 1200.
Non rende affatto nel lato pratico, ma è per rendere l'idea.

Comunque, sia che si parlasse delle invasioni americane sia dei manufatti del diavolo (!), queste erano tentazioni e manie tipiche del periodo, ora è solo un esempio inutile e fuori luogo.
E se dal tuo punto di vista la questione statunitense pare logica, dal punto di vista di ciò che sono poi divenuti dopo gli Stati Uniti non lo è affatto: un miscuglio di razze ed etnie dove a chiunque è permesso di divenire americano.
Vabbè che è tutto un inghippo, però almeno nei primissimi anni tale motto era rispettato.
Tralasciando le inutili frasi razziste rivolte agli italiani immigrati dei primi decenni del novecento, oggi l'americano medio anche se in emdia abbastanza ignorante è profondamente rispettoso dell'etnia altrui senza giudicarla (tralasciando l'Islam, vabbè) e per confermarti ciò basterebbe andare a leggerti una qualsiasi esperienza a caso di un Italiano negli U.S.A. con le sue impressioni a riguardo, i cittadini statunitensi attuali sono stati definiti più di una volta straordinari almeno dal punto di vista umano e sociale della popolazione, tutto ciò è il frutto della loro propaganda "ognuno è degno di essere americano".
E per ora sto escludendo le infinite contraddizioni degli Stati Uniti.

Sarebbe cosa buona prendere come esempio quanto c'è di buono nella propaganda popolare statunitense e tramutarlo nel l'inserimenti dei vertici italiani di tanti immigrati bravi lavoratori ed onesti contribuenti di tasse, bambini compresi.
Un bambino cinese che si sente italiano e rispetta lo Stato in cui vive è infinitamente più degno di chi ogni giorno sputa sull'unione italiana.




C'è da meravigliarsi.
Per avere un sarcasmo in stile Borghezio è stato sorprendentemente fine.



Ho l'impressione che la popolazione che parte dal Lazio in su si dimezzerebbe, con l'unica differenza che ciò non sarà la realizzazione della divisone italiana tanto cara ai militanti pittati di verde ma unicamente l'invito forzato a cambiare aria.
Chissà, magari si trasferiscono per davvero in Tanzania , alla faccia che sia stato investimento ad interesse privato o meno.
E magari avremo anche tanti immigrati onesti lavoratori e rispettosi nel pagamento delle tasse.

Un'ultima cosa, fate come me: da sudista tendo ad ignorare i discorsi di rmnd.
Lui avrà sempre ragione, che ci volete fare, ha i suoi ideali.
Tempo fa lui stesso in un'altra discussione scrisse che il popolo del nord è assai più fine e civile di quello del resto d'Italia, Sud in primis, inutile dire che lui faceva fede unicamente alle sue parole.

Bellissimo vedere l'analisi dei fatti.



Una delle sue uscite migliori in assoluto, pura autodifesa in stile tizio del bar.
Una battuta del genere me la aspettavo da un utente di 16 anni al massimo.
Nessuna novità sul fronte leghista.

Oggi è la giornata della memoria rmnd, sai che vuol dire?
Che mi piacerebbe applicare tale giornata su concetti universali per ogni Stato, come ad esempio chi nega la nazione Italiana.

Ci sarebbe molto da divertirsi.
A risentirci.

ti fanno schifo le idee di rmd, d'accordo, spesso fanno schifo anche a me, ma non dire a lui che fa schifo, è offensivo e va oltre le regole del forum, credo.
Inoltre, non capisco proprio perché certa "sinistra" radical chic si batta il petto ed urli come gorilloni infoiati per i diritti dei "migranti" (rigorosamente di colore, e più sono colorati, più diritti, o meglio privilegi, dovrebbero avere), e si renda invece assai disponibile e incline a "togliere" diritti sacrosanti agli italiani. Chissà come mai, forse nella mentalità sinistrata la "carne" italiana ha un valore sul mercato inferiore a quellù più scura...

No, ovvio che è l'idea espressa, o, meglio, le idee che sono sempre pronte a schifare l'Italia tranne quando servono a prendere di mira gli immigrati. Non si può presentarsi contrari ad una sorta di "svendita" dell'italianità avendo in foto Bossi. Insomma, non mi si può dire che l'Italia non esiste, e quindi non si può concedere la cittadinanza in base allo Ius Soli perchè bisogna difendere il valore dell'italianità...

Comunque, occhèi, mi rendo conto che si rischia di eccedere nell'animosità. Chiedo scusa se si è interpretato male, e ci vediamo lunedì (se non mi si caccia prima). Intanto, le idee di Grillo sull'immigrazione e la cittadinanza saranno rese note?

Sì Raziel... va decisamente oltre le regole del Forum.

Comunque, Sezione ha chiesto scusa, ne prendiamo atto
e andiamo avanti nella discussione... senza trascendere.

Grazie

Cittadinanza immigrati, Cancellieri frena
«Ius soli? Non basta essere nati qui»
Il ministro: immigrati cittadini
solo se in presenza di un insieme di fattori


ROMA - Il diritto di cittadinanza non può essere concesso a chiunque. E’ il pensiero del ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, espresso durante la trasmissione Che tempo che fa. Veniamo così ufficialmente a conoscenza della posizione del ministro su uno dei temi più dibattuti degli ultimi tempi, quello se non sia più giusto farsi discepoli dello «ius soli» (modello francese), cioè il diritto alla cittadinanza per nascita in un dato posto, oppure di continuare ad aderire allo «ius sanguinis», cioè l’acquisizione della cittadinanza per trasmissione dalla cittadinanza dei genitori.

Il ministro Cancellieri ha affermato che «lo ius soli semplice creerebbe le condizioni di far nascere in Italia bambini da tutto il mondo». Quindi, niente cittadinanza automatica a ogni bambino straniero che i genitori abbiano deciso di far nascere in Italia. Sì, invece, a una cittadinanza che «derivi da un insieme di fattori. Se un bambino è nato in Italia, i genitori sono stabilmente in Italia e magari ha già fatto parte degli studi qua ed è inserito, allora credo sia giusto».
In altre parole lo «ius culturae», come aveva proposto un altro esponente del Governo Monti, e cioè il ministro per l’Integrazione Andrea Riccardi, che qualche giorno fa aveva sottolineato: «Deve prevalere non lo ius soli o lo ius sanguinis ma lo ius culturae, perché questi giovani sono cresciuti immersi nella cultura italiana».

Ora la presa di posizione del ministro Cancellieri riattizzerà le polemiche sul tema. Già se n’è avuta un’eco ieri stesso, con il senatore del Pd Ignazio Marino, primo firmatario di un disegno di legge per la concessione della cittadinanza secondo lo «ius soli», che ha affermato: «Rispetto il ministro Cancellieri, ma ritengo sia venuto il momento, non rinviabile, di introdurre nel nostro ordinamento il principio dello ius soli. Nelle scuole del nostro Paese i ragazzi discendenti da altre etnie non hanno nessun problema di integrazione e parlano l’italiano come i loro compagni di banco, con lo stesso accento. Hanno problemi semmai ad apprendere la lingua dei nonni, che sia il cinese o il bengali. E’ ora di accettarli pienamente tra di noi».

Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, quando pochi mesi fa ricevette al Quirinale una rappresentanza dei «nuovi cittadini italiani» disse che «negare la cittadinanza ai bambini nati in Italia da stranieri è un’autentica follia». Sulle sue parole lo schieramento parlamentare si è diviso: da una parte i contrari (la Lega e il Pdl), dall’altra parte i favorevoli (Pd, Idv, Udc) con qualcuno che esercita qualche cautela in più (Fini). Calderoli, per esempio, richiamandosi alle parole di Napolitano, disse: «La vera follia sarebbe quella di concedere la cittadinanza basandosi sullo ius soli e non sullo ius sanguinis, come prevede oggi la legge». Nelle parole di Gianfranco Fini sembra invece di leggere lo stesso giudizio del ministro Cancellieri: «Uno ius soli automatico mi lascia qualche dubbio - ha detto nei giorni scorsi il presidente della Camera - E’ giusto invece dire che è cittadino italiano chi nasce in Italia, parla la lingua e ha concluso un ciclo di studi».

Grillo. Ultimamente sul tema è intervenuto pure Beppe Grillo, scrivendo a sorpresa sul suo blog che «concedere la cittadinanza ai figli di stranieri nati in Italia è senza senso» e suscitando polemiche a sinistra. Il ministro Cancellieri, nella stessa trasmissione tv, si è anche dichiarata «favorevole all’eliminazione del valore legale della laurea». Poi ha aggiunto: «Ma il merito va premiato».

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=179201

L'assurdità sta nel sostenere che la proposta dica che chiunque nasce qui diventi automaticamente cittadino italiano.
QUESTO NON STA SCRITTO da nessuna parte... ma Grillo (ho l'impressione che la proposta non l'abbia nemmeno letta) e altri continuano a sostenere questo, mentre nella proposta sono EVIDENTI i paletti che la condizionano.
Nessuno sta dicendo che se due turisti francesi arrivano in Italia e la donna partorisce, si vuole dare la cittadinanza italiana al bambino, né tantomeno se i genitori sono due immigrati non regolari o altre corbellerie simili... quindi non capisco di che si sta parlando e di che vada parlando il ministro.

La cittadinanza và concessa dopo almeno 10 anni di onesta permanenza sul territorio italiano e dopo aver frequentato corsi di lingua e di cultura autoctona.
Concederla automaticamente è pericoloso e aumenterebbe il flusso di disperat e di donne incintai che avrebbero a disposizione un altro strumento per accasarsi da noi con relativi privilegi che nemmeno i nostri disagiati hanno.

[img]http://www.hilarytopper.com/wp-content/uploads/2010/10/Kick-Butt-ass-swift-kicking-1.gif][/img]

Lo stato sociale è alla frutta, ma non siamo noi quelli che potranno mangiarla.