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L’Italia aderisce all’Acta

28/01/2012, 12:35

L’Italia aderisce all’Acta: a rischio libertà della rete
28 gennaio 2012
http://www.eilmensile.it/2012/01/28/lit ... ella-rete/
Enrico Piovesana


“Immagina il tuo internet provider che controlla tutto ciò che fai online. Immagina farmaci generici, che potrebbero salvare delle vite, messi al bando. Immagina semi che potrebbero nutrire migliaia di persone tenuti bloccati nel nome dei brevetti? Tutto questo diventerà realtà con Acta: l’accordo commerciale anti-contraffazione negoziato in segreto da 39 Paesi”.

Dal 26 gennaio questa inquietante prospettiva, descritta in un video di denuncia che circola in rete*, da giovedì ha iniziato a tradursi in realtà. Giovedì scorso a Tokyo i rappresentanti di 22 Paesi europei, tra cui l’Italia, hanno firmato l’adesione all’Acta, che dovrà essere ratificata l’11 giugno dal Parlamento europeo. Usa, Cana, Giappone, Australia e altri hanno già aderito lo scorso ottobre. Per l’Italia, a nome del ministro degli Esteri ‘tecnico’ Giulio Terzi, la firma è stata apposta dall’ambasciatore Vincenzo Petrone.

Di questo ‘monstrum’ legislativo internazionale si è parlato molto poco (il testo dell’accordo è rimasto segreto per un anno e mezzo, inaccessibile perfino al Parlamento europeo) nonostante le pesanti limitazioni che, una volta in vigore, esso avrà sulla privacy e la libertà degli utenti di internet e sul diritto alla salute e al cibo: diritti fondamentali che verranno sacrificati in nome della tutela dei diritti d’autore e dei brevetti gestiti dalle multinazionali dell’industria musicale, cinematogarfica, farmaceutica e agroalimentare. In una parola, in nome del profitto.

Non è un caso che, in coincidenza con la firma di Tokyo, il relatore dell’Acta per il Parlamento europeo, l’europarlamentare socialista francese Kader Arif, si sia clamorosamente dissociato e dimesso dal suo incarico, “allertando l’opinione pubblica” e denunciando “nel modo più vivo” la “mancanza di trasparenza nei negoziati” che hanno portato a un accordo che “può avere grosse conseguenze sulla vita dei nostri concittadini” e che “pone problemi per l’impatto sulle libertà civili, per le responsabilità che si fanno gravare sui provider, per le conseguenze che avrà sulla fabbricazione di medicinali generici”.

Grandi Ong internazionali, come Oxfam e Action Aid, hanno pubblicamente denunciato il devastante impatto che l’Acta avrebbe sulla produzione e commercializzazione di farmaci e vaccini generici a basso costo, massicciamente utilizzati nei Paesi poveri. Stesso discorso per la libertà di utilizzo di sementi e prodotti agricoli brevettate dalle multinazionali del settore.

Ma l’effetto dell’Acta che tocca più da vicino i cittadini italiani ed europei riguarda la privacy e la libertà degli utenti di internet. L’accordo, infatti, rende le aziende che offrono accesso alla rete (in Italia, ad esempio, Telecom, Vodafone, Infostrada, Tiscali, Tele2, Fastweb, ecc.) legalmente responsabili per ciò che fanno i loro utenti online non di fronte alla magistratura nazionale, ma di fronte alle multinazionali titolari di diritti d’autore.

A questi soggetti privati l’Acta riconosce il potere di agire direttamente, senza autorizzazione di un giudice, a tutela dei propri interessi commerciali, facendosi consegnare dai provider informazioni per l’identificazione dei loro utenti sospettati di violazione del copyright. In quanto legalmente corresponsabili della condotta dei loro utenti, i provider saranno spinti a monitorare preventivamente e costantemente l’attività di tutti i loro utenti.

Ricorrendo a sistemi di filtraggio degni delle peggiori dittature, le aziende che offrono accesso alla rete si trasformeranno così in poliziotti del web al sevizio delle multinazionali titolari dei diritti, censurando le proprie reti per evitare guai legali, con evidenti conseguenze sulla riservatezza e la libertà di espressione degli utenti.

L’accordo Acta è, in sostanza, la versione globale delle proposte di legge statunitensi Sopa e Pipa (contro cui lo scorso 18 gennaio è stato indetto il primo sciopero del web della storia), con l’aggravante di riguardare anche i brevetti farmaceutici e agroalimentari e di essere stato negoziato senza alcuna trasparenza, il che non è mai un buon segnale.

L’adesione all’Acta dei Paesi europei ha scatenato proteste in rete (in Italia Agorà Digitale ha lanciato una petizione online). Solo in Polonia la mobilitazione è uscita dal mondo virtuale con grandi manifestazioni di piazza e un’originale iniziativa dei parlamentari dell’opposizione di sinistra, che hanno indossato in aula maschere di V per Vendetta.



28/01/2012, 14:13

alea jACTA est

28/01/2012, 14:49

abbasso il lavoro, i colletti blu e bianchi, viva l'arte, il cinema, la letteratura, e vita la libertà.

28/01/2012, 15:20

Raziel ha scritto:

abbasso il lavoro, i colletti blu e bianchi, viva l'arte, il cinema, la letteratura, e vita la libertà.


basta che, per esempio , il cinema non sia a danno del contribuente per produrre brutte pellicole ma talmente brutte che non vedranno mai luce in una sala cinematografica. Arte e cultura sovvenzionate anche con le immancabili accise sui carburanti.

Altrimenti è facile essere 'artisti' col sudore della fronte (per non dire c...) degli altri...

e ricordando la frase di Tremonti, volutamente provocatoria per le scontate repliche indignate che seguirono:

"«Di cultura non si vive: vado alla buvette a farmi un panino alla cultura e comincio dalla Divina Commedia...»
Ultima modifica di rmnd il 28/01/2012, 15:21, modificato 1 volta in totale.

28/01/2012, 15:57

Accordo stipulato in segreto?
Che novità, era da anni che non solo lo temevo, ma ci pensavo veramente.
Ed intanto si firmavano petizioni su ferma questo e ferma quello: sebbene in passato ho anche messo la mia firma su alcune di queste, sapevo bene che prima o poi se te la vogliono mettere davvero in quel posto chi gestisce queste cose lo fa in segreto.
Ecco i risultati di tante firme illusorie, perlopiù tramite un'approvazione segreta alla spalle di tutti tranne che di loro stessi e dei pochi soliti noti.

Tutti a firmare i vari blocca questo e blocca quello, forse non si è capita una cosa: molti pensano che mettono una firma e questo basta per bloccare la legge se si è in tanti, ed invece no.
Per un pò gli ideatori di tali legge mostruose si stanno fermi come buoi ammaestrati, poi se vogliono tirare davvero fuori gli artigli non te lo vengono certo a dire con un "Ciao, stiamo tagliando i tuoi diritti, non ti dispiace vero?".

Le varie leggi uscite fino ad ora su cui molti hanno messo la firma (me compreso alcune volte) erano solo piccoli specchietti per le allodole per nascondere l'esecuzione in segreto della legge più bestiale di tutte, che guarda caso veniva attuata in segreto.

Ora mi spiace dirlo ma....ora siamo F-O-T-T-U-T-I sul serio.
Solo in Polonia si sono mossi per le strade, sarebbe ora di scendere in piazza un pò tutti, questa legge se si rivela davvero per come è descritta potrebbe avere un impatto terrificante sull'informazione in rete.

Intanto si può leggere questa intervista riportata sul sito della nostrana A.N.I.C.A. in merito alla legge in questione:

http://www.anica.it/online/index.php/ne ... ozzi-.html

Splendida la parte che recita: "Si badi bene: noi siamo disposti a fare un passo indietro, a dire che la tutela non vada estesa ai frammenti di opere, sebbene sia nostro diritto."

Ed allora la variante della licenza Creative Commons in merito della permissione di piccoli frammenti opere ad uso commerciale o meno (sta a noi decidere il tipo di licenza) finora a cosa è esistito a fare?
Insomma decidono loro per tutti?

Da una parte abbiamo una legge attuata in segreto per salvaguardare il copyright, ovvero una serie di leggi di decine di anni fa del tutto inadatte al contesto moderno, alias i guadagni mancati ipotetici e tanto sofferti dalle solite case discografiche, produttrici di film, libri, ecc.

Dall'altra abbiamo un popolo che alla faccia della crisi spende a spande (e non venitemi a dire non è vero perchè ogni volta che mi reco in un centro commerciale, ad esempio, faccio la fila dietro a gente con carrelli stracolmi di televisori, playstation, impianti hi-fi, dvd/cd di film e/o musica, videogames e varia roba di bassa necessità primaria, però poi....piangono! Non sono tutti così, ma la crisi sta divenendo una scusa per alcune frange del popolo) anche perchè questa crisi impone un certo ragionamento "alla rovescia": compratele ora queste cose sennò dopo sarà peggio.
Insomma, per quanto ho potuto vedere la gente compra roba originale e pure troppa.

Io stesso al giorno d'oggi compro originale, quando me lo posso permettere: aspetto lo sconto più grosso, però tutto ciò che voglio per fortuna posso comprarlo comunque.
Magari non lo compro appena esce (a meno di eventuali sconti particolarmente vantaggiosi) ma non e ne frega niente perchè lo compro sempre e comunque.

Il problema è questo: i prezzi.
Devi invogliare la gente a comprare, non obbligarla.

Eppure c'è moltissima gente là fuori, come ho già sottinteso in una parentesi precedente, pronta ad accaparrarsi l'oggetto ambito e desiderato di turno a prezzo pieno (vedi gli iPhone), alla faccia della crisi.

Ma non è che questi signori vogliono ancora più soldi e tutto questo è una pallida scusa per avere ancora più guadagni?
E tralasciamo la tristissima per quanto perfida questione sui farmaci, tante vite che forse saranno meno agiate a livello di salute in nome di un brevetto che probabilmente non potrà mai passare perchè i farmaci più costosi portano più guadagni quindi nisba.

Costoro avranno anche lauree ed uffici, ma la materia "eliminazione dei limiti umani finora conosciuti in merito dei profitti" è ben conosciuta da tutti, non solo da loro.

Se le gente sarebbe più furba ed avrebbe davvero voglia di non farsi inginocchiare di fronte alla legge barbara di turno non dovrebbe comprare davvero più nulla (farmaci esclusi ovviamente, perchè c'è davvero chi ne ha bisogno) e non per un periodo deciso o limitato, ma indefinito alla pari della segretezza di applicazione di leggi come questa, fino a quando a mettersi in ginocchio non saranno loro.

Ma così è davvero troppo utopico ed ottimista (anche perchè anch'io sono umano ed ogni tanto cado nella tentazione di comprarmi qualcosa), ma non per questo impossibile da attuare.
Dobbiamo essere in tanti però, compatti e forti, indipendentemente da idee politiche e religiose, spesso i maggiori divisori sociali atti ad impedire azioni come questa.

A risentirci.
Ultima modifica di Pegasus il 28/01/2012, 16:18, modificato 1 volta in totale.

30/01/2012, 12:50

rmnd ha scritto:


basta che, per esempio , il cinema non sia a danno del contribuente per produrre brutte pellicole
Come i film di boldi e de sica...che vedono pure la luce e vengono cosiderate da qualcuno patrimonio artistico nazionale [8)]

30/01/2012, 13:18

rmnd ha scritto:

Raziel ha scritto:

abbasso il lavoro, i colletti blu e bianchi, viva l'arte, il cinema, la letteratura, e vita la libertà.


basta che, per esempio , il cinema non sia a danno del contribuente per produrre brutte pellicole ma talmente brutte che non vedranno mai luce in una sala cinematografica. Arte e cultura sovvenzionate anche con le immancabili accise sui carburanti.

Altrimenti è facile essere 'artisti' col sudore della fronte (per non dire c...) degli altri...

e ricordando la frase di Tremonti, volutamente provocatoria per le scontate repliche indignate che seguirono:

"«Di cultura non si vive: vado alla buvette a farmi un panino alla cultura e comincio dalla Divina Commedia...»


Tranquillo.... il cinema, come il teatro e le altre forme espressive che rientrano nella voce "cultura", non gravano più sulle spalle dei cittadini italiani. E per questo dobbiamo ringraziare (si fa per dire) il Governo Berlusconi, un governo totalmente insensibile e refrattario all'argomento.

Le produzioni sono oramai tutte low cost, e quelle che hanno velleità di altro genere, si affidano alle sponsorizzazioni delle piccole e medie aziende.

Sono quindi i singoli cittadini - che di "cultura" vogliono cibarsi - a pagare il biglietto di sale cinematografiche e teatri. Gli altri, ahinoi, continueranno a scivolare lentamente nel pantano dell'ignoranza.

30/01/2012, 23:34

Le varie leggi uscite fino ad ora su cui molti hanno messo la firma (me compreso alcune volte) erano solo piccoli specchietti per le allodole per nascondere l'esecuzione in segreto della legge più bestiale di tutte, che guarda caso veniva attuata in segreto.

Ora mi spiace dirlo ma....ora siamo F-O-T-T-U-T-I sul serio.


E di che ti preoccupi scusa?
Questa legge fa il bello e cattivo tempo allo stesso modo, ed è a danno di tutti, sia del commercio che del semplice utente.
Considera tutti quelli che vendono lettori Mp3, o chi vende cellulari con lettore mp3, divx e quant'altro.
Beh, se scambiarsi, scaricare o ascoltare musica piratata viola il diritto di autore, quella che potremmo definire uno dei più grossi settori commerciali verrebbe completamente stravolta.
Non solo lettori mp3, ma tutto quello che ti permette di riprodurre una qualunque cosa protetta dal copyright sarebbe illegale.
Perfino Microsoft, Apple sarebbero illegali, che ti permettono di fare copia/incolla di intere pagine web senza il consenso del proprietario del sito internet (bello il copia/incolla illegale).
Se a una festa in casa mia accendo lo stereo e metto su della musica rock, posso essere denunciato perchè sto facendo ascoltare quella musica ai miei amici e perfino ai vicini, senza pagare i diritti d'autore.

Beh, però non sarebbe male vedere milioni di persone buttare nel cesso il loro Ipod, o vedere denunciate 2 persone perchè usano in due un solo auricolare.
Quando poi vedranno che ci saranno milioni e milioni di denunciati pe violazione di copyright, voglio vedere come andranno a casa di questi che COMUNQUE continueranno a "delinquere".
E se a costoro gli tohli la connessione ad internet, voglio vedere quanto saranno contenti i Provider che si vedranno ridurre gli introiti per il mancato servizio internet che dovrebbero offrire..
Internet a quel punto sarà un lusso che nessuno potrà avere, e poco male, tanto alla fine questa gente che vuole dividere il popolo per controllarlo meglio non sta facendo altro che "unirlo" per quella che sarà la + grande sommossa mondiale di tutti i tempi...

31/01/2012, 00:28

holocron ha scritto:
E di che ti preoccupi scusa?
Questa legge fa il bello e cattivo tempo allo stesso modo, ed è a danno di tutti, sia del commercio che del semplice utente.


Eheh, lo so [:D].
Divertente come si mettano la zappa sui piedi da soli.

holocron ha scritto: Non solo lettori mp3, ma tutto quello che ti permette di riprodurre una qualunque cosa protetta dal copyright sarebbe illegale.
Perfino Microsoft, Apple sarebbero illegali, che ti permettono di fare copia/incolla di intere pagine web senza il consenso del proprietario del sito internet (bello il copia/incolla illegale).
Se a una festa in casa mia accendo lo stereo e metto su della musica rock, posso essere denunciato perchè sto facendo ascoltare quella musica ai miei amici e perfino ai vicini, senza pagare i diritti d'autore.


Ottime dimostrazioni del ridicolo copyright attuale, tutti i casi da te evidenziati sono realmente multabili proprio in base alle ridicole leggi dello stesso.
Bellissima la questione sui film poi....mi parlano di film "rubati", solo perchè qualcuno non lo compra materialmente.
Però conosco un metodo per cui mi guardo il film senza pagare un centesimo al produttore senza violare alcuna norma di presunta pirateria: dopo un anno e due, mi vedo il film in televisione.
Non è lo stesso? Non è "rubare" la visione di un'opera destinata al'home video ed al cinema in primis, usufruendo di una visione pubblica?
Per le attuali norme sul copyright persino il noleggio è illegale....nonostante quel noleggio l' ho pagato.
Ed allora ti viene da pensare che il copyright non si basa sulla protezione delle opere perchè dovrebbero esserci già gli enti dei beni culturali su questo fattore, bensì unicamente sui guadagni visto che anche se noleggio un film sono multabile ed in questa modalità di visione il guadagno non va, con il noleggio, nelle tasche dei produttori.
Per le attuali norme sul copyright inoltre, se ti trovano a cantare una canzone dei Deep Purple in spiaggia ad esempio ti possono multare.

holocron ha scritto: Internet a quel punto sarà un lusso che nessuno potrà avere, e poco male, tanto alla fine questa gente che vuole dividere il popolo per controllarlo meglio non sta facendo altro che "unirlo" per quella che sarà la + grande sommossa mondiale di tutti i tempi...


Mi sa che se continuano in questa direzione, manca davvero poco....altro che Polonia.

31/01/2012, 02:22

Raziel ha scritto:


abbasso il lavoro, i colletti blu e bianchi, viva l'arte, il cinema, la letteratura, e vita la libertà.



Immagine [;)]







Immagine

31/01/2012, 20:43

Beh, non solo Pegasus..
Ti ricordo che noi tutti, quando acquistiamo un qualunque dispositivo di archiviazione di massa (che sia un cellulare, un hard disk, un cd, una memoria usb, ssd, un lettore mp3) paghiamo già su quelli il Diritto d'Autore, poichè si presuppone che chi compra un dispositivo di archiviazione di massa è un ladro/pirata che usa tali dispositivi per uso illegale.
In pratica ti trattano già come un delinquente già come compri tali oggetti.
Viene da capire siccome se già io pago questo diritto d'autore sui dispositivi di archiviazione di massa, devo pagare un'altra volta se scarico o mi beccano ascoltare un mp3 senza averlo pagato (cioè, ci vogliono far pagare 2 volte lo stesso diritto d'autore).
Bella incongruenza, degna di questo mondo...

31/01/2012, 20:54

Lo stesso filmato postato da Bliss, con i sottotitoli...



L’ACTA, Anti-Counterfeiting Trade Agreement (“accordo anti-contraffazione”, noto anche con l’acronimo ACTA) è la proposta di un accordo commerciale plurilaterale dedicato alla protezione della proprietà intellettuale relativamente a beni, merci e servizi materiali e immateriali. Ufficialmente l’accordo ha come obiettivo principale quello di creare degli standard internazionali con cui rendere effettiva la tutela dei diritti di proprietà intellettuale. In altre parole nascerebbe solo per contrastare efficacemente la contraffazione e la pirateria. Negli USA, il presidente Obama ha posto l’ACTA tra le priorità della sicurezza nazionale. Un provvedimento che non ha precedenti storici, è infatti la prima che la protezione delle industrie del cinema e della musica diventa, per gli Stati Uniti una materia di sicurezza nazionale. Di conseguenza, molte persone in tutto il mondo stanno protestando poichè temono che questo accordo non porterà solo dei benefici… E’ facile immaginare chi abbia ragione…

01/02/2012, 00:55

holocron ha scritto:

Beh, non solo Pegasus..
Ti ricordo che noi tutti, quando acquistiamo un qualunque dispositivo di archiviazione di massa (che sia un cellulare, un hard disk, un cd, una memoria usb, ssd, un lettore mp3) paghiamo già su quelli il Diritto d'Autore, poichè si presuppone che chi compra un dispositivo di archiviazione di massa è un ladro/pirata che usa tali dispositivi per uso illegale.
In pratica ti trattano già come un delinquente già come compri tali oggetti.
Viene da capire siccome se già io pago questo diritto d'autore sui dispositivi di archiviazione di massa, devo pagare un'altra volta se scarico o mi beccano ascoltare un mp3 senza averlo pagato (cioè, ci vogliono far pagare 2 volte lo stesso diritto d'autore).
Bella incongruenza, degna di questo mondo...


Azz me l'hai ricordato grazie.
Eh già, perchè vogliamo parlare della questione delle rom degli emulatori di vecchie console, relative al fenomeno del retrogaming?
Quei titoli videoludici sono ormai praticamente impossibili da trovare sul mercato, ma se ti procuri la rom del gioco praticamente neanche più prodotto dalla casa produttrice e/o con tanto di casa produttrice ormai fallita (erano altri tempi, in quel caso si parla di abandonware) sei un criminale!
Non sono affatto un fanatico di videogames ma è giusto per fare un altro esempio.
Ammazza, una persona è un criminale se si procura la rom di una cartuccia da gioco per una piattaforma ormai non più commercializzabile per via della tecnologia attuale (capisco che bisogna avere l'originale, ma se l'originale è introvabile perchè fuori produzione da decenni allora che si fa?) ma se ammazza una persona andando a 120 in Paese o spaccia droga ammazzando e stuprando si fa giusto due anni di galera, poi esce per buona condotta e gli trovano pure un lavoro....ma dite la verità, non è un bel Mondo questo [:D]?

Di conseguenza, molte persone in tutto il mondo stanno protestando poichè temono che questo accordo non porterà solo dei benefici… E’ facile immaginare chi abbia ragione… [/i]


A giudicare dai punti di vista dell'UE porterà solo punti positivi [8]:

http://www.webnews.it/2012/01/26/lacta- ... e-europea/

Dovremmo credergli [:110] [:78]?

E pure che fossimo così azzardati da volerlo fare è strano però notare come qualcuno fino a poco fa coinvolto nella gestione dell'ACTA stessa si tira indietro denunciando la sua modalità di applicazione:

http://www.webnews.it/2012/01/30/acta-d ... /?ref=post

Però, più di qualcuno dei vecchi sostenitori ACTA (il primo direttamente in Giappone se non sbaglio) si sta tirando indietro perchè definisce la legge diversa dalle sue impostazioni iniziali e quindi "bestiale" e fuori controllo.
Però, una legge così "normale", pacifica e tranquilla approvata in segreto di tutti per una gestazione che ha preso piede per ben tre lunghi anni, ammazza oh....incredibile, 'so geni [8D]!

Insomma, chi ha ragione?
Io punto a favore di quei pochi esseri ancora umani che si sono tirati indietro.

Particolarmente azzeccata è l'analisi conclusiva di questo articolo di Repubblica pubblicato proprio ieri che parla dell'ACTA:

[i]"ACTA è solo in apparenza un accordo commerciale: in realtà esso è di natura legislativa. Perciò è Inaccettabile che i parlamentari italiani siano stati esclusi dal processo, mentre 42 dirigenti delle industrie con interessi correlati a brevetti e copyright hanno potuto accedere ai documenti e concorrere alla loro formulazione, mentre si richieda di accettare come fatto compiuto i risultati di un lavoro svolto in segreto.
Non è ammissibile che a decidere del futuro della libertà e ad interferire con le leggi di uno Stato sovrano siano pochi funzionari e rappresentanti di corporation."

http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... -29074961/

Confortante.
Non male per essere una legge così "tranquilla".
Ultima modifica di Pegasus il 01/02/2012, 01:08, modificato 1 volta in totale.

01/02/2012, 10:15

io dico solo ESSI VIVONO

pensateci

06/02/2012, 11:23

Si è dimesso il relatore del provvedimento al Parlamento Europeo, denunciando quanto segue:

I want to denounce in the strongest possible manner the entire process that led to the signature of this agreement: no inclusion of civil society organisations, a lack of transparency from the start of the negotiations, repeated postponing of the signature of the text without an explanation being ever given, exclusion of the EU Parliament's demands that were expressed on several occasions in our assembly."
"As rapporteur of this text, I have faced never-before-seen manoeuvres from the right wing of this Parliament to impose a rushed calendar before public opinion could be alerted, thus depriving the Parliament of its right to expression and of the tools at its disposal to convey citizens' legitimate demands."
"Everyone knows the ACTA agreement is problematic, whether it is its impact on civil liberties, the way it makes Internet access providers liable, its consequences on generic drugs manufacturing, or how little protection it gives to our geographical indications."
"This agreement might have major consequences on citizens' lives, and still, everything is being done to prevent the European Parliament from having its say in this matter. That is why today, as I release this report for which I was in charge, I want to send a strong signal and alert the public opinion about this unacceptable situation. I will not take part in this mascarade."

Un articolo in italiano
http://www.tomshw.it/cont/news/l-acta-m ... 639/1.html
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