Al di là del mondo sensibile: luci ed ombre della Coscienza
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Il vangelo secondo la storia

28/05/2009, 00:07

Bene, dopo le necessarie presentazioni, penso sia il caso di mettersi subito al "lavoro"!

Per mantenere una certa coerenza ed uno spirito di continuità rispetto ad altri forum, ho pensato di chiamare anche questo thread "Il vangelo secondo la storia".

E' un approccio un po' ambizioso e più di qualcuno ha provato a presentare uno studio secondo questo obiettivo. Tuttavia, nessuno è andato più in là di una replica di posizioni già note, sebbene apportando qualche elemento di oggettiva novità.

Personalmente ho sempre basato la mia ricerca ed il mio studio all'insegna di uno stretto razionalismo, ad onta di coloro che affermano che lo studio dei vangeli va affrontato soprattutto all'insegna della "spiritualità", in quanto, secondo questi ameni individui, i vangeli non furono scritti con un intento "storiofrafico"..(oggi si comincia a capire chiaramente con quale intento furono scritti!..)

Per iniziare, vorrei provare a commentare il post di barionu.

barionu ha scritto:

.....fatti questa chicca intanto , il mio post delle 02.23

http://cristianesimoprimitivo.forum...ost#lastpost



Conosco il tuo occasionale "cliente". Mi sembra che un tempo postava anche nel forum di Scienze Antiche. Il suo profilo non si discosta molto dagli stereotipi che si agitano senza sosta nell'irrequito mondo cattofondamentalista..

Sfruttando l'occasione, ho anche dato un'occhiata agli altri post della pagina. Ho pensato così di fare un breve commento a quello sotto riportato, anche se gli altri posts meriterebbero comunque di essere commentati.



Hard-Rain ha scritto:

CITAZIONE
...non rappresenta una soprendente coincidenza il fatto che Gesù avesse una zia (Maria di Cleofa Mt 15,40 e Gv 19,25) che avesse due figli con lo stesso nome dei fratellastri di Gesù (Giacomo e Iose)???

.................

E' questo il punto. Mc. 15:40 parla di Maria madre di Giacomo il minore e di Iose. Gv. 19:25 parla di Maria di Cleopa sorella di Maria madre di Gesù. Sono la stessa persona? Io non lo so... Può darsi di sì ma come che qui si rammentino tradizioni diverse. Per esempio Gv. 19:25 ricorda la presenza di Maria madre di Gesù e di Maria Maddalena, oltre che di Maria di Cleopa. Invece Matteo e Marco omettono il non secondario dettaglio della presenza della madre di Gesù. Luca, poi, non parla di nulla di tutto ciò.



Una delle maggiori occupazioni dei "padri" fondatori (di cui oggi "apprezziamo" la discendenza!), noti anche come "padri falsari", o padri della chiesa (il che è tutto dire!), fu quella di "giocherellare" con i nomi dei personaggi, in tutti i modi possibili ed immaginabili.

I forum della rete sono pieni di thread che trattano tali argomenti, e spesso anche con dovizia di particolari. Tuttavia non sono molti (anche tra gli eruditi più qualificati) ad aver risolto che il gioco con i nomi e con i personaggi fu molto più spinto e complesso di quello che si possa immaginare. Basti dire che proprio attorno ad un simile gioco, riguardante personaggi chiave dell'intera vicenda "gesuana" (*), si gioca tutta la "sicurezza" clericale, circa il fatto che, secondo l'attuale clero, la verità legata alle vere origini del cristianesimo non potrà mai essere svelata.

Uno dei casi specifici citati da Hard-Rain è quello relativo alla "Maria" madre di Giacomo il minore e di 'Iose'. Come ripeto, si tratta solo di uno degli infiniti casi in cui i nomi dei personaggi sono stati ampiamente manipolati. Ora, restando nel caso specifico, è vero che ci fu una Maria (nella fattispecie Maria Vergine) che fu anche madre di Giacomo il minore, il quale fu definito dagli stessi 'patristi' "fratello di Gesù secondo la carne" e quindi non "fratello" perchè appartenente alla stessa comunità religiosa, come ancora oggi certi insulsi individui, pensando di farsi gioco dell'intelligenza altrui, cercano di dare ad intendere!

Giacomo e Iose (Giuseppe) sono due dei quattro fratelli che gli evangelisti attribuiscono a Gesù, essendo stati gli altri due Giuda e Simone. Tuttavia, esistono circa 9 antichi manoscritti (v. 'La favola di Cascioli', di don S. Barbaglia), in cui in luogo di Giuseppe, quale fratello di Gesù, compare il nome di Giovanni. Già da alcuni anni prima che mi imbattessi in tale dato, io avevo largamente intuito che in luogo di Giuseppe avrebbe dovuto comparire il nome di Giovanni, nell'elenco dei fratelli di Gesù.

L'aver scoperto una chiara evidenza di ciò, mi ha solo fatto "sobbalzare" sulla sedia, in quanto non mi aspettavo di trovare conferma a ciò che avevo intuito, ma, ovviamente, la cosa non mi stupì più di tanto. Per la cronaca, il carattere Giuseppe/Giovanni altri non fu che il personaggio che Papia chiama Giovanni "il presbitero" (l'anziano), per distinguerlo dall'altro Giovanni (più giovane), vale a dire Giovanni "Marco", alias Giovanni evangelista, nipote di Giovanni il "presbitero", dal momento che Giovanni Marco fu il secondogenito di Gesù. Marco fu lo pseudonimo che Giovanni assunse in terra di Gallia, dove, come aveva fatto il padre (Gesù) in oriente, fondò anche lui una setta chiamata, appunto, dei "Marcosiani". Il profilo reso dalla letteratura patristica lo rende praticamente speculare alla figura paterna: quella storica, ovviamente, NON quella secondo la "fede"!

Entrambi i Giovanni, zio e nipote, vennero sepolti ad Efeso. Le cronache patristiche, infatti, riflettono tale informazione anche se, ovviamente, non specificano il rapporto di parentela che esisteva tra i due personaggi.

Nel progredire delle discussioni, affronteremo anche altri aspetti legati alla manipolazione di nomi dei personaggi, oltre che alla "fusione" ed allo "splittamento" (scissione) di alcuni di loro, al fine di farli apparire, a seconda dell'esigenza, come un solo personaggio in luogo di due o due personaggi in luogo di uno.


Saluti


_____________________

Note:

(*) - parlare di 'vicenda cristiana' è assolutamente fuor di luogo, dal momento che Gesù di Nazareth, personaggio realmente storico, non ebbe MAI nulla a che fare con il mondo catto-cristiano (altra specifica d'obbligo), successivo a lui di quasi un secolo!


Veritas

.

28/05/2009, 17:22

Beh... tratti l'ergomento con molta sicurezza.

Anche io sono appassionato della materia... (cristianesimo primitivo)... e quindi in effetti non specifichi nulla.. parli di Hardrain (anche io sono iscritto al forum cristianesimo primitivo) però dai dei riferimenti specifici. Numeri, Lettere ecc..

Ciao

28/05/2009, 20:58

...Giacomo il minore, il quale fu definito dagli stessi 'patristi' "fratello di Gesù secondo la carne" e quindi non "fratello" perchè appartenente alla stessa comunità religiosa, come ancora oggi certi insulsi individui, pensando di farsi gioco dell'intelligenza altrui, cercano di dare ad intendere!



Ho voluto riportare qui questo passaggio in quanto ritengo che tale aspetto vada approfondito.


"...Giacomo il minore, il quale fu definito dagli stessi 'patristi' "fratello di Gesù secondo la carne"..."

Giacomo fu il più piccolo tra i fratelli, da cui, appunto, l'aggettivo "il minore": attributo che non veniva assolutamente usato per distinguerlo da Giacomo "il maggiore", personaggio, quest'ultimo, che nulla ebbe a che fare con l'ambiente gesuano, dal momento che egli (assieme a Simone lo "zelota", detto "Cephas", assolutamente distinto da Simon "Pietro") fu uno dei fratelli dello "scomparso" Giovanni di Gamala.

Simon Pietro, per la cronaca, altri non fu che il Simone che nel contesto evangelico è definito il "cananeo"; attributo, questo, che non ebbe nulla a che vedere con il villaggio di Cana (o Qana) o con l'aggettivo "canaaneo" (cioè relativo a Canaan), in quanto la sua vera radice va ricercata nella parola Caino. Tutto questo perchè tale personaggio mitologico (Caino e Abele rappresentano la trasposizione nel contesto biblico-ebraico delle figure mitologiche Mot e Alyon, dell'antico pantheon semitico-occidentale) sarebbe stato il padre di Enoch/Enosh, il quale rivestì notevole importanza nel contesto "nasureo", vale a dire la setta di matrice nazarena che al tempo di Gesù di Nazareth venne guidata dalla figura carismatica di Giovanni il Battista, a sua volta "mago" taumaturgo(*) al pari di Gesù, suo ex allievo, e ritenuto dai suoi seguaci (e, di conseguenza, anche da Gesù, sino a che quest'ultimo non decise di mettersi in "proprio") come l'incarnazione messianica di Enoch/Enosh (e quindi NON di Elia, come truffaldinamente fecero credere i santi falsari cattofondatori!).

Da tenere presente che il concetto di "messia", nel contesto gnostico, era sostanzialmente diverso dal concetto messianico dell'immaginario comune dei giudei ortodossi.

Quando Gesù si mise in "proprio" (probabilmente tra il 36-40, dopo il suo ritorno dall'Egitto: v. Celso), per non essere da meno del suo ex maestro Giovanni il Battista, egli, tra i suoi seguaci, si fece passare come la reincarnazione messianica di Seth: il "Figlio dell'Uomo", vale a dire di ADAMO!

Alcuni seguaci di questo stadio della stupefacente "carriera" di mago-taumaturgo del poliedrico Gesù di Nazareth, daranno successivamente vita alla cosiddetta setta dei "Sethiani", nel cui ambito la cui figura del "Figlio dell'Uomo" (cioè di Gesù) era centrale. La cosa era diventata così nota, e così 'imbarazzante', che i falsari cattofondatori, al fine di mistificare il tutto, furono costretti a far credere che l'espressione "Figlio dell'Uomo" fosse sinonimo di "Figlio di Dio" (cosa che non ha alcun fondamento nelle tradizioni giudaiche!). Ancora oggi, la stragrande maggioranza degli eruditi è potenzialmente incline ad accettare tale pseudo analogia.

Anche nel caso della reincarnazione "sethiana" di Gesù, intervenne pesantemente la mano mistificatrice del falsario di turno, il quale fece passare Gesù come la reincarnazione di Giovanni il Battista!!...Pazzesco!...

Tuttavia, malgrado questa "girandola" di infinite mistificazioni, dovrebbe apparire chiaro che il concetto dominante nell'ambiente giovanneo e, successivamente, in quello gesuano, fu quello della REINCARNAZIONE e non quello della "resurrezione": concetto assolutamente alieno alla mentalità gnostica, alla cui realtà appartennero sia Giovanni il Battista che Gesù di Nazareth!

Tutto ciò spiega il perchè diversi padri dei primi secoli, tra cui Clemente Alessandrino ed Origene, furono dei convinti reincarnazionisti. Per gli gnostici, infatti, una volta raggiunta la "salvezza" (corrispondente al "pareggio" del karma nel mondo buddista), l'anima del trapassato raggiungeva per sempre il "Pleroma", o "unicità/pienezza iniziale" (abbastanza simile al concetto del Nirvana del contesto buddistico), senza mai più reincarnarsi. Tale salvezza, gli adepti delle sètte gnostiche l'acquisivano attraverso l'azione di 'training' del messia "salvatore" che, sempre nel contesto gnostico, veniva chiamato anche il "perfetto". Gli adepti destinati alla salvezza erano anche definiti gli "eletti".


Saluti

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Nota:

(*) - Questo aspetto di Giovanni il Battista, a tuttaprima potrebbe anche sorprendere. Tuttavia, se si pensa che egli fu il maestro del mago Gesù, del mago Dositeo e di Simon Mago (v. la letteratura "clementina"), la cosa non dovrebbe sorprendere più di tanto. La certezza assoluta la ebbi quando lessi alcuni stralci della letteratura dei mandei (in pratica l'estremo, attuale epigono di quella che, circa 2.000 anni fa, fu la setta guidata da Giovanni il Battista, detta anche dei "nasurei") in cui è riportato che Giovanni eseguiva "miracoli" più potenti di quelli di Gesù. Dal momento che è ampiamente risaputo in cosa consistevano i "miracoli" di Simon Mago (e quindi anche di Gesù e di Dositeo, tutti allievi di Giovanni) non ci vuole molto a capire che cosa si intendeva in quel tempo con la parola "miracoli". (sicuramente i vari Silvan, Binarelli, David Copperfield, etc., compiono "miracoli" assai più potenti di quelli compiuti dai personaggi di cui sopra!)



Veritas

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28/05/2009, 22:17

dresda99 ha scritto:

Beh... tratti l'ergomento con molta sicurezza.

Anche io sono appassionato della materia... (cristianesimo primitivo)... e quindi in effetti non specifichi nulla.. parli di Hardrain (anche io sono iscritto al forum cristianesimo primitivo) però dai dei riferimenti specifici. Numeri, Lettere ecc..

Ciao



Capisco le tue remore...Tuttavia devi considerare che io non ho ancora avuto la fortuna di veder pubblicato il mio libro (anche perchè non è stato ancora completato!). E' dunque comprensibile che alcuni aspetti che io considero essenziali devono rimanere per il momento inediti... Comunque, tieni presente che rispetto a quanto disponevo io quando mi sono deciso a fare delle ricerche in proprio, ciò che hai a disposizione tu e tutti quelli che sinora hanno seguito quello che io ho postato (in altri forum, ovviamente) è enorme.

E' un aspetto, questo, che ho dovuto sempre discutere nei forum in cui ho postato. Come ho sempre detto, nei limiti del possibile cercherò di fornire il maggior numero di ragguagli. Tuttavia, almeno per il momento, devo mantenere un certo grado riserbo, specialmente da quando ho constatato che in rete si va facendo sempre un maggior uso di ciò che ho postato, senza peraltro indicare nè la provenienza nè l'autore...

".. e quindi in effetti non specifichi nulla.."

Se ti riferisci solo a quello che ho sinora postato qui in Ufoforum.it, allora hai ragione. Tuttavia, l'amico barionu ha fornito le "coordinate" del mio forum (Origini Religioni: http://www.spazioforum.it/forums/religioni.html), oltre a vari altri thread. Soprattutto in 'Origini Religioni' potrai trovare una grossa mole di materiale: si tratta solo di avere un po' di pazienza ed effettuare le dovute ricerche.

".. Hardrain (anche io sono iscritto al forum cristianesimo primitivo) però dai dei riferimenti specifici. Numeri, Lettere "

Non ho capito bene se ti riferisci ad Hard-Rain o a me. Tuttavia, se il tuo riferimento è ad Hard-Rain, vale la pena di sottolineare che le prerogative e gli obiettivi sono sostanzialmente diversi, anche perchè lo scopo principale di Hard-Rain non è quello di esporre una verità diversa da quella "canonica", vale a dire da quella che 20 secoli di generazioni clericali hanno continuato a propinare ai propri "creduli devoti" (espressione rubacchiata al 'Torquasso Tato', come si diceva a scuola!).

L'obiettivo principale di Hard-Rain è quello di confutare tutto ciò che in rete, o comunque in determinati forum, viene detto di nuovo e di contrastante rispetto alla verità "assoluta" rappresentata dal magistero clericale! Sono ormai oltre 12 anni da che ho iniziato con le mie fatiche per la ricerca e lo studio dei dati, con tutte le rinunce ed i sacrifici immaginabili, ed è quindi più che legittimo che io aspiri ad un minimo di ritorno dai miei sacrifici.



Saluti


Veritas

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Tutto il materiale postato da me, con qualunque nickname riconducibile alla mia persona ed in qualunque forum o diverso contesto, ricade sotto il diritto di copyright®. Chiunque può farne un uso lecito, purchè vengano indicati chiaramente la provenienza e l'autore.
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28/05/2009, 22:35

Fra l' altro vi devo informare che Veritas sta lavorando da tempo

a un libro dove esporrà tutti i suoi studi



PERCHE' CI SONO SEMPRE DEI DISTRATTI CHE NON LEGGONO


( Veritas ti ho mandato un mess. privato importante )


zio ot
Ultima modifica di barionu il 28/05/2009, 22:39, modificato 1 volta in totale.

30/05/2009, 16:31

from: http://www.pesherofchrist.infinitesoulu ... _in_France

A.- The true facts on which the whole profitable cult of Mary Magdalene is based are, first, that two of the Herods, Archelaus and Antipas, were exiled to the south of France by the Romans, Archelaus to Vienne in 6 AD, and Antipas to Lyons in 39 AD. (Josephus, Antiquities 17, 344; 18, 252) These cities were prominent in the late 1st and early 2nd centuries AD as centers for Christian martyrs. Another element drew on my research, that the Christian movement had begun as a mission to the Diaspora in the courts of the Herods, that Jesus had survived the crucifixion, died in Rome in the early 70's AD, and that he had a family. His first wife was Mary Magdalene.

Traduzione:

I fatti veri, su cui l'intero, profittevole culto di Maria Maddalena è basato, sono, innanzitutto, che i due Erodi, vale a dire Archelao ed Antipas, furono esiliati nel sud della Francia dai romani; Archelao a Vienne (*), nel 6 d.c., e Antipa a Lyone, nel 39 d.c. (Josephus, Antiquità Giudaiche 17, 344; 18, 252). Queste città erano prominenti nel tardo I secolo ed agli inizi del secondo come centri di martiri cristiani. Un altro aspetto che richiama le mie ricerche, è che il movimento cristiano era iniziato come una missione nella diaspora delle corti degli Erodi, che Gesù sopravvisse alla crocifissione, che morì a Roma attorno ai primi anni 70 e che egli aveva una famiglia. La sua prima moglie fu Maria Maddalena.

* - n.d.t.: qui la Thiering, come del resto vari altri autori, fa confusione, in quanto Vienne non fu una città o un paese, ma il distretto romano su cui insisteva la città di Lyone: ergo, entrambi gli Erodi (due fratelli) vennero esiliati a Lione, dove era sicuramente presente una forte comunità giudaica della diaspora, diffusa anche in altre zone della Gallia meridionale.



Il motivo che mi ha indotto a riportare lo stralcio di cui sopra è perchè esso ben si adatta a dimostrare ciò che ho sempre sostenuto, vale a dire che malgrado il fatto che nessun erudito al mondo sia ancora riuscito a fornire una credibile ricostruzione della vicenda gesuana e delle origini del cristianesimo (a motivo della loro estrema complessità), tuttavia più di qualcuno, tra gli studiosi che si sono impegnati nelle ricerche, come ad esenpio la Thiering, a cui lo stralcio si riferisce, sono riusciti comunque ad avvicinarsi strettamente ad alcuni aspetti della verità globale.

Per esempio, la Thiering mostra buon intuito quanto accosta la vicenda della Maddalena (una delle DUE!) agli Erodi esiliati in Gallia dai romani; tuttavia omette poi di sviluppare il tema per seguire quella che è una sua personale visione dell'intera vicenda.

Ancora, la scrittrice studiosa ha ragione quando colloca la morte di Gesù (quella REALE e non quella legata alla crocifissione: evento MAI verificatosi!) nei primi anni 70 (per l'esattezza il 72 d.c.), ma non ha affatto ragione quando afferma che Gesù "sopravvisse" alla crocifissione, per il motivo appena esposto, vale a dire che Gesù non venne mai crocifisso.

Va rimarcato che la Thiering qui sembra prestar fede alle "dicerie"-leggende secondo cui Gesù sarebbe stato salvato dalla croce, curato e, appena guarito, sarebbe poi fuggito in India per non fare mai più ritorno.

Si trattò sicuramente di una sorta di "pamphlet" a cui l'autore (o autori) ricorse per riassumere, in modo pseudo organico, un certo numero di dicerie, legate sia alla figura di Gesù di Nazareth che alla vicenda della crocifissione. Quest'ultimo evento, infatti, quasi sicuramente riguardò un altro personaggio: vale a dire Giovanni di Gamala!

Si trattò sicuramente di un personaggio reale, di cui però i falsari cattofondatori cercarono maniacalmente di farne scomparire le tracce storiche, in quanto la sua figura e la sua vicenda umana non permettevano di costruire l'allucinante castello di menzogne su cui poggia l'intera impalcatura cattolica! (per l'esatteza Gesù di Nazareth, maestro gnostico, nonchè celebre mago-taumaturgo, venne sovrapposto sincreticamente alla figura di Giovanni di Gamala: da qui la necessità di far sparire dalle "scene" quest'ultimo personaggio!)

La convinzione invece che il crocifisso (Giovanni di Gamala) possa essere stato effettivamente salvato dalla morte, potrebbe risiedere su alcuni dati e speculazioni razionali. Tuttavia non è conosciuto se la Thiering abbia indagato in tal senso o si sia rifatta pedissequamente alle semplici "dicerie".

Dai vangeli canonici apprendiamo, in modo indiretto, che il corpo di Gesù venne "rubato" di notte dai suoi seguaci dopo che gli stessi avevano provveduto a subornare generosamente i soldati di guardia. Questa versione trova più esplicita conferma nelle parole di Tertulliano, il quale riporta le "dicerie" dei giudei secondo i quali il corpo di Gesù sarebbe stato rubato dai sui famigliari (famigliari e seguaci vari) o che venne spostato dalla tomba dal giardiniere- guardiano (nonchè ortolano) del cimitero, perchè preoccupato del fatto che i numerosi visitatori al sepolcro di Gesù avrebbero potuto distruggere la sua coltivazione di lattughe.

Quella di Tertulliano fu, ovviamente, l'evocazione di due eventi distinti, di cui solo di uno troviamo conferma nella letteratura rabbinica: vale a dire quello della rimozione del corpo di Gesù dalla tomba. Ovviamente i rabbini non erano interessati alla vicenda dell'"altro" personaggio (Giovanni di Gamala), il cui corpo venne staccato dalla croce e poi trafugato (grazie alla corruzione dei soldati di guardia). Da notare che la rimozione del corpo di Gesù dalla tomba in cui era stato seppellito, trova conferma anche nella letteratura apocrifa. Secondo una antica tradizione, che trova vari "echi", il corpo di Gesù sarebbe stato gettato per spregio in un profondo pozzo. Secondo il libro rabbinico titolato "Toldoth Yeshu" (Storie di Gesù) il corpo, dopo essere stato rimosso dalla sua primitiva tomba, sarebbe stato poi sepolto ancora in una fossa, sopra cui poi venne fatta scorrere dell'acqua: un chiaro riferimento al pozzo)

Dell'altro evento evocato da Tertulliano, vale a dire del corpo staccato dalla croce e poi trafugato, troviamo conferma nella cosiddetta "invenzione" di St. Stefano. Vediamo di cosa si tratta.

Innanzitutto va detto che a partire dalla metà del IV secolo, all'incirca, si fecero più che evidenti le mire dei vescovi, dei presbiteri e dei diaconi cattolici a guadagnare una posizione di netto vantaggio sopra gli altri culti dell'impero, grazie all'appoggio degli imperatori "costantiniani". Fu così che si sviluppò una forte reazione a tali mire egemoniche, da parte del tessuto pagano, giudeo, manicheo, gnostico e quant'altro. Reazioni che successivamente, nel corso di alcuni decenni, furono soffocate sanguinosamente, attraverso stragi indiscriminate e distruzione di tutta l'eredità pagana, a cominciare dai templi, vanto della società dell'epoca a motivo degli ornamenti e statue di cui essi erano dotati: splendidi ed irripetibili esempi di opere di suprema arte, che i sanguinari ed incivili cattolici ci privarono per sempre!

Naturalmente, nella reazione dei pagani ci fu anche la denuncia, come avvenuto anche nei secoli passati (v. Celso, Porfirio, Hierocles, etc.) circa le allucinanti menzogne a cui i cattolici erano ricorsi per fondare il loro culto: 'pietoso' esteriormente, sanguinario all'interno, a causa della doppiezza morale dei suoi massimi esponenti!

In tali denunce vi fu anche quella (sicuramente molto ricorrente) secondo la quale il personaggio croficisso non fu Gesù di Nazareth, ma Giovanni di Gamala, il cui corpo, dopo essere stato staccato dalla croce (v. Tertulliano) venne trasferito nella sua natia Gamala. A questa scottante verità i falsari risposero con l'allucinante "invenzione di St. Stefano"!

Innanzitutto va chiarito che il termine "invenzione", almeno a quei tempi, non era solo applicabile ad un lavoro o ad una qualsiasi opera di ingegno, ma anche al ritrovamento di un corpo o di una sacra reliquia attraverso un'informazione che il personaggio, autore dell'"invenzione", aveva ricevuto attravero un sogno o una visione (sogno ad occhi aperti!).

L'invenzione a cui mi sto riferendo è quella del prete Luciano di Gerusalemme. Questo personaggio, vissuto a cavallo del IV-V secolo, avrebbe fatto sapere in giro di aver avuto un' "eurovisione" in cui, nientedimeno, il celebre rabbino Gamaliele gli avrebbe rivelato dove era stato sepolto il corpo di St.Stefano, dopo che "rocambolescamente" il suo corpo era stato trafugato dalla sua sepoltura in Gerusalemme (aspetto assolutamente assente nella precedente letteratura cattolica: sia neotestamentaria che patristica!) e trasportato, pensate un po'...... a KEFAR GAMALA!! (paese di Gamala)

L'unico paese di Gamala allora conosciuto, era quello che si trovava sopra un alto monte, sulla cui sommità si apriva un precipizio (v. Luca). Ovviamente il clero falsario non poteva permettersi di far apparire la cosa così, "nuda e cruda". Del resto, essi avevano la necessità di far apparire la "diceria" degli anticattolici come una menzogna o come una voluta "imprecisione". Fu così che venne ribatezzato con il nome di "Kefar Gamala" (o Kfar Gamla) un paese situato ad una trentina di km a nord-est di Gerusalemme, il quale sino ad allora si era chiamato Beit Jamal!

Non contenti di ciò, al fine di rendere più credibile l'allucinante panzana, i falsari si inventarono che il paese prese tale nome (Gamala) in quanto esso era il luogo di provenienza di Gamaliele! In tale luogo prete Luciano avrebbe scoperto una tomba con dentro nientemeno che i resti di St.Stefano, di Gamaliele, di Habib, figlio di quest'ultimo e di Nicodemo!

Ecco quanto si ricava dalla rete riguardo a Gamaliele e St. Stefano, attraverso gli "informati" apologeti ed agiografi cattolici:

da: http://www.santiebeati.it/dettaglio/91567

.....l’apparizione di Gamaliele il Vecchio. L’antico maestro di s. Paolo, che allora si chiamava Saulo, lo invitava ad adoperarsi, perché fossero dati i dovuti onori ai resti del protomartire s. Stefano, che si trovavano sepolti nel territorio dello stesso villaggio. Infatti dopo il martirio, per ordine del sommo sacerdote, il corpo del martire fu gettato tra i rifiuti, ma Gamaliele lo fece raccogliere e portare nella sua proprietà di Kefar-Gamla in un sepolcro nuovo. Sempre nei sogni il vecchio Gamaliele rivelava a Luciano, che nel sepolcro stesso vi erano anche i resti del suo corpo, di suo figlio Habib e quelli di Nicodemo, membro del Sinedrio, che convertitosi al cristianesimo, dovette lasciare la carica e rifugiarsi nella sua casa di campagna, dove poi morì e venne sepolto vicino al santo protomartire. Contemporaneamente, sempre in sogno, Gamaliele rivelava al monaco Megezio il luogo preciso del sepolcro, mentre il sacerdote Luciano avvertiva del sogno il vescovo Giovanni. Effettivamente, individuato il sepolcro e sollevata la pietra tombale con incisi in greco quattro nomi ebraici, si trovarono i corpi, presente anche il vescovo GIOVANNI.



Ovviamente, stante ad informazioni da fonte rabbinica, il corpo di Gamaliele (il quale nulla ebbe a che fare con tale località, anche perchè il suo nome originario fu Beit Jamal e NON Kefar Gamala!) fu sepolto in tutt'altro luogo ed il corpo di Stefano NON venne gettato tra i rifiuti, come attestato dalle fonti falsarie, ma sepolto dignitosamente, in quanto egli fu un funzionario romano (probabilmente di origine greca), al servizio del procuratore romano Ventidio Cumano(*).

Lo stesso Cumano, al fine di vendicare la morte di Stefano, diede ordine di eseguire durissime rappresaglie nei confronti dei villaggi limitrofi al punto in cui Stefano venne aggreditato ed assassinato da ribelli giudei (o galilei), i quali, con tutta probabilità, vollero così vendicare i loro connazionali caduti nella sera di Pasqua a Gerusalemme, in seguito a dei tumulti scoppiati a causa di provocatori romani, a cui, molto probabilmente, Stefano non fu estraneo.

Il massacro dei giudei e l'imprigionamento di molti di loro per mano dei romani (gli abitanti dei villaggi devastati per ordine di Cumano), corrispondentemente alla morte di Stefano, sono eventi citati anche negli Atti degli Apostoli. Ora, dal momento che la causa scatenante fu l'uccisione di Stefano, se egli fosse stato effettivamente un 'cristiano' (cosa assurda!), per quale motivo i romani avrebbero dovuto vendicarne la morte?.... E, soprattutto, come è stato possibile che sino ad oggi nessun erudito ha mai avvertito l'urgenza di mettere il "dito" su questa "piaga"?... In "certi" ambienti si fa un gran parlare della presunta incapacità da parte dei non "cerchiati" da auree di "particolare" erudizione a trattare determinati argomenti.... Se tanto dice tanto...

Quando gli attuali israeliti riuscirono a ricomporre la loro antica nazione, nel 1948, le autorità precostituite provvidero a restituire gli antichi nomi alle località a cui i cristiani avevano cambiato il nome per il loro uso e costume. Fu così che 'Kefar Gamala' tornò a chiamarsi Beit Jamal (o Beit Jimel).

"..che convertitosi al cristianesimo.."

Pazzesco!.. Chi aveva fondato il cristianesimo, a distanza di solo un paio di anni dalla morte di Gesù, quando quest'ultimo aveva espressamente affermato (secondo i testi dei cattofalsari) di non voler fondare una nuova religione ma di dare adempimento alle antiche scritture??....

Proporre oggi, alle soglie del III millennio, simili menzogne, la cui platealità è allucinante, significa ritenere coloro che leggono tutto ciò ottenebrati dall'ignoranza e dall'analfabetismo: esattamente come i fedeli del medioevo, costretti dal satanico clero di allora ad una vita miserabile, da servi della gleba, nella totale impossibilità di accedere alle risorse culturali, perchè ciò avrebbe potuto costituire un pericolo per le sante menzogne del 'pio' clero sanguinario!

Coloro che propongono tali palesi menzogne, offendono ed umiliano l'intelligenza dei propri interlocutori, rivelandosi, a tutti gli effetti, per ciò che sono realmente: degli emeriti cialtroni!

Mi scuso con i moderatori per il tono un po' troppo sopra le righe, tuttavia vi sono momenti in cui lo sdegno non può essere adeguatamente trattenuto...specialmente se si pensa all'agghiacciante numero di vittime che la copertura di tali ignobili menzogne ha richiesto, nel corso della poco edificante storia del clero cattolico, che NULLA ha di diverso dalle caste sacerdotali degli antichi culti pagani!

Tornando all'affermazione secondo la quale "Gesù" (in realtà Giovanni di Gamala) si sarebbe salvato dalla crocifissione, ciò non può escludersi a priori, in quanto l'audace azione dei famigliari (fratelli) e seguaci del crocifisso può essere spiegata solo alla luce del fatto che il disgraziato non era ancora morto quando, di notte, lo staccarono dalla croce. La stessa presenza del soldato o dei soldati di guardia ne rappresenta un serio indizio.

E' molto probabile che prete Luciano, "solleticato" dalla curiosità, abbia deciso di fare una "capatina" alle rovine di Gamala, poste su di un alto monte con accanto un precipizio. Probabilmente egli sperava di ritrovare uno scheletro che portava eloquenti segni sulle mani e sui piedi, o almeno di ciò che restava di essi! E' probabile che qualcosa trovò, dal momento che è noto che un certo numero di ossa vennero suddivise "equamente" tra alcune chiese dell'epoca.


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Nota:

(*) - tutta la vicenda è narrata in 'Antichità Giudaiche' di Giuseppe Flavio.



Veritas

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Ultima modifica di Veritas il 30/05/2009, 16:55, modificato 1 volta in totale.

30/05/2009, 16:45

...Quest'ultimo evento, infatti, quasi sicuramente riguardò un altro personaggio: vale a dire Giovanni di Gamala! Si trattò sicuramente di un personaggio reale, di cui però i falsari cattofondatori cercarono maniacalmente di farne scomparire le tracce storiche, in quanto la sua figura e la sua vicenda umana non permettevano di costruire l'allucinante castello di menzogne su cui poggia l'intera impalcatura cattolica! (per l'esatteza, il maestro gnostico, nonchè celebre mago-taumaturgo, Gesù di Nazareth, venne sovrapposto sincreticamente alla figura di Giovanni di Gamala: da qui la necessità di far sparire dalle "scene" quest'ultimo personaggio!)



Il messaggio di cui sotto doveva essere in origine una nota aggiunta al precedente post. Tuttavia, dato che la sua esposizione si è estesa particolarmente, alla fine ho deciso di farne un post separato.


"..Si trattò sicuramente di un personaggio reale.."

L'autore del 'protovangelo di Giacomo' fa dire ad Erode il Grande che 'Giovanni' (allora in tenera età) era colui che gli avrebbe sottratto il trono e che quindi i suoi emissari dovevano uccidere. L'autore del testo, ovviamente, al fine di mistificare la verità, lascia intendere che si trattò del piccolo Giovanni il Battista; tuttavia non esiste alcuna indicazione, nè nei vangeli canonici, nè nella letteratura patristica, in merito a tale aspetto: ovviamente inventato per celare la verità! Infatti, solo un discendente asmoneo, come Giovanni di Gamala per l'appunto, poteva minacciare il trono di Erode, e non altri!

L'indicazione del nome 'Giovanni', presente nel protovangelo, unitamente all'indicazione di Luca circa la "Nazareth" situata su un alto monte, sulla cui sommità si apriva un precipizio (vale a dire Gamala, situata non molto distante da Cafarnao), portano direttamente e chiaramente alla figura di Giovanni di Gamala! (tale "associazione" era ben nota sin dal XIX secolo, quando un novellista se ne servì per costruire un suo personaggio che egli chiamò, per l'appunto, Giovanni di Gamala).

In Luca abbiamo anche la natività di Giovanni di Gamala, fatta passare dai cattofalsari per quella di Giovanni il Battista! Da ricordare che Giovanni il Battista, oltre ad essere stato un notissimo maestro gnostico del suo tempo (e quindi assolutamente incompatibile con la visione teologica dei cattolici ortodossi), fu anche un antagonista di Gesù (v. la letteratura dei Mandei) ed è quindi altamente improbabile che i cattofondatori abbiano voluto celebrarne la figura, arrivando addirittura ad inserire nei vangeli la sua natività! Se questo è apparentemente avvenuto, fu solo a causa della necessità di mistificare la natività di Giovanni di Gamala, in parte riscotruibile anche grazie al protovangelo di Giacomo.

Da tenere presente che il vangelo di Luca venne sviluppato dal testo che trattava la figura di Giovanni di Gamala: vale a dire dal vangelo della 'chiesa' giudeo-cristiana di Antiochia. E' altamente probabile che tale vangelo si sia chiamato "vangelo di Giovanni" e che esso sia stato il primo vangelo della storia (la sua redazione avvenne, molto probabilmente, tra l'85 ed il 90: secondo gli apologeti cattolici tra il 70 e l'80, con riferimento però al vangelo di Luca!).

Ovviamente tale testo non ebbe nulla a che vedere con la figura di Giovanni, presunto autore del 4° vangelo canonico! Comunque, non è da escludere che il primo ad iniziare lo sviluppo di cui sopra, possa essere stato lo stesso Marcione e che l'autore (o gli autori) di Luca siano partiti proprio dal lavoro di quest'ultimo.


Veritas

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09/07/2009, 08:14

Che cosa fu nella realtà storica l'Ultima Cena?

Dal momento che, come ho ampiamente dimostrato in vari messaggi sparsi nella rete (persino in forum americani), Gesù di Nazareth non venne MAI crocifisso, nè tantomeno morì a Gerusalemme negli anni 30, ai tempi di Pilato, ma bensì circa 40 anni dopo nella città di Lydda (dove venne condannato a morte dal Sinedrio e giustiziato mediante lapidazione)(*) è dunque più che evidente che a Gerusalemme non vi fu alcuna Ultima Cena, come invece sostenuto dal clero falsario per circa 19 secoli.

A questo punto l'inevitabile domanda (quando si tratta di argomenti esegetici ciò è d'obbligo): la storia dell'Ultima Cena fu inventata di sana pianta oppure essa poggia su un nucleo di verità storica?.. Come quasi sempre accade nelle vicende riportate dal contesto neotestamentario, la verità si cela proprio dietro quest'ultima ipotesi.

Infatti, quasi sicuramente l'Ultima Cena fu un evento realmente storico, ma non ebbe nulla a che vedere con la presunta prossima fine di Gesù sulla croce. Si trattò, in effetti, di una semplice cena di addio tra Gesù e il suo gemello Giuda Tomaso da una parte e di Maria di Magdala, i suoi figli Giuseppe Barnaba e Giovanni 'Marco' dall'altra, in quanto quest'ultimi si accingevano a lasciare Efeso, dove tutta la famiglia si era riunita, (compresa la Madre di Gesù, Maria Vergine, la cui'tradizione' vuole che sia stata condotta ad Efeso dal nipote Giovanni Marco), per raggiungere via mare la Gallia.

E' difficile stabilire se al tempo della cena fosse ancora in vita Maria Vergine, morta nella stessa Efeso (forse tra il 58-60). Comunque, è quasi certo che oltre alla Maddalena di Leonardo (a fianco di Gesù) vi furono anche altre donne, come ad esempio Marcella, sicuramente la moglie di Giuseppe Barnaba, e la famosa Martha di Betania, recatasi ad Efeso insieme a Maria Vergine. Tutto ciò lo si percepisce osservando l'Ultima Cena del pittore rinascimentale Luca Signorelli, dove si intuisce chiaramente che i personaggi con fattezze tipicamente femminili furono più di uno.(**)


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Note:

(*) - Tutto quanto è sopra citato, si trova descritto nel Talmud: un libro sacro per gli ebrei, al pari della loro Bibbia, dove nessuno si sognerebbe MAI (a differenza di quanto avvenuto per il Nuovo Testamento) di riportarvi ad oltranza cose conosciute come non vere. I giudei contemporanei di Gesù furono TESTIMONI OCULARI della sua vicenda umana, di quella di sua madre e degli altri personaggi coinvolti, a vari titoli, nella vicenda evangelica. Ciò che vi è riportato, anche se spesso in modo 'criptico' o parodiato (a cagione delle pesanti persecuzioni di cui furono oggetto gli ebrei della diaspora da parte dei 'pii' cattolici), deve essere considerato MOLTO più attendibile di quanto appare nella letteratura "sacra" catto-cristiana. Persino le "Toldoth Yeshu", un'opera tra le più denigrate tra quelle possedute dall'apparato rabbinico, da parte del dispositivo apologetico cattolico, appare addirittura ancora più affidabile dello stesso Talmud, a motivo delle eccezionali ed importanti 'chiavi esegetiche' che tale opera contiene. Infine, che la descrizione dell'uccisione di Gesù nella città di Lydda sia VERITA' 'SONANTE', è provata paradossalmente dalle pseudo leggende riportate dalla letteratura patristica. Nella fattispecie, si tratta dell'allucinante invenzione di St. Giorgio (poi cancellato dal martiriologico cattolico del VI secolo, perchè risultato del tutto inesistente), giustiziato a Lydda dopo essere stato giudicato colpevole da 72 GIUDICI: vale a dire i giudici del Bet Din, o 'tribunale del Sinedrio'. Si narra che il pseudo santo venne giustiziato numerose volte, con mezzi sempre diversi: ogni volta lui RISORSE puntualmente! Tuttavia, non venne MAI citata la lapidazione...strano! La famosa 'leggenda' della liberazione della fanciulla dagli artigli del 'drago', da parte di San Giorgio, non è altro che la versione parodiata della liberazione della Maddalena dai 'sette demoni' (panzana che ha un fondo di verità storica) operata da Gesù/Giorgio! Grazie a tale sconcertante invenzione, i 'furbi' cattocristiani del tempo poterono celebrare pomposamente il luogo in cui Gesù venne realmente giustiziato: LYDDA! Analoghi dispositivi mistificanti servirono anche per celebrare sia il luogo di nascita di Gesù (che non fu affatto Bethlehm!), sia il luogo in cui REALMENTE Maria Vergine venne informata da un "aggelos/messaggero" di essere in stato 'interessante'. (luogo che, anche in questo caso, NON FU affatto Nazareth, trovandosi esso fuori della Palestina!)

(**) - cosa assolutamente stupefacente, l'ineffabile Giacobbo, che per mesi, nelle sue trasmissioni di Voyager, aveva sostenuto a spada tratta che il personaggio alla destra di Gesù, nel Cenacolo leonardiano, non era una 'discepola' (la Maddalena) ma un discepolo, vale a dire il giovane Apostolo Giovanni, nell'ultima trasmissione della serie, quasi un appendice, tornò sui suoi passi affermando che forse "SI'", il personaggio dipinto alla destra di Gesù poteva essere in effetti una donna: ma non Maria Maddalena, ma bensì la madre di Gesù, vale a dire Maria Vergine. (chissà come ci saranno rimasti male Sgarbi e Diego Cuoghi, due ameni personaggi che sostengono invece la tesi 'giovannea'!) In realtà, per quanto sopra detto, è molto probabile che al convivio, chiamato poi 'Ultima Cena', si trovassero entrambe le donne. Quasi sicuramente, allo 'spumeggiante' Giacobbo l'"inbocco" per tale sconcertante affermazione è venuto da fonte vaticana (dove un nucleo 'scelto' di alti porporati, particolarmente 'affidabile', si tramanda da oltre 18 secoli la verità storica circa Gesù, sua madre e gli altri personaggi storici della vicenda evangelica).


Veritas

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02/10/2009, 13:58

dal forum 'consulenza ebraica':

....YHWH, nome Incomunicabile viene pronunciato "Adonai"; dove Adonai e Yhwh si fondono insieme quest'ultimo è pronunciato "Elohim".



"..dove Adonai e Yhwh si fondono insieme.."

Esiste un motivo ben preciso per tale fusione: motivo che coloro che decisero di riformare l'ebraismo delle origini si guardarono bene dal chiarire!

Da tener presente, almeno per chi non è ebreo, che il termine Adonay in realtà è l'agglutinazione di ADON-ay, il cui significato letterale è 'mio Adon'. (qui occore ancora rimarcare che nei linguaggi semitici di circa 20 secoli fa, la 'd' e la 't', secondo i glottologi, erano del tutto intercambiabili, senza che il termine cambiasse di significato).

Adon fu una figura mitologica del pantheon fenicio-canaaneo, oltre che di altre realtà semitiche del tempo. Il fatto che Adon sia diventato, nell'ebraismo post-Giosia, un termine con l'accezione di 'Signore', lo si deve unicamente alla circostanza che i fenici, e quindi i canaanei, facevano riferimento a BAAL ADON, nello stesso modo in cui i fenici cartaginesi chiamavano Amon (o 'Hammon') BAAL AMON, vale a dire il 'Signore Amon' (o Amon il Signore). I riformatori gioisiani non fecero altro che far coincidere il concetto di Signore (Baal in fenicio) con il termine Adon.

Il motivo per cui si fece coincidere il nome Adon (Adon-ay) con Yahweh (Yod He Waw He = 'Io sono chi sono' o 'Io sono colui che è') è dovuto semplicemente al fatto che l'Adon in questione fu in realtà ATON, un altro nome con cui, in Egitto, veniva appellata la massima divinità del pantheon egizio: AMON, poi diventato Amon-Rha quando i due antichi regni egizi, quello del nord e quello del sud, con capitale Tebe (Eliopolis, per i greci; 'No-Amon' per gli egizi), vennero unificati in un solo impero. Rha, il quale, al pari di Amon, non era altro che la personificazione del dio Sole, era la massima divinità del regno del nord, che aveva la sua capitale a Menfi.

Io-Sono Chi Sono era una locuzione con la quale si indicava lo stesso d-o Amon (a Tebe AMEN) ed essa è stata rilevata numerosissime volte su vari sarcofaghi, riemersi attraverso gli scavi nelle aree archeologiche dell'Egitto.

La forma egizia di 'Sono Chi Sono' era NUK PU NUK, rappresentata dall'acronimo NPN. Anticamente, in realtà, il tetragramma ebraico era semplicemente un trigramma vale a dire HWH: He Wav He = Sono Chi Sono, perfettamente corrispondente all'egiziano Nuk Pu Nuk.

Lo 'Yod', cioè 'io', venne aggiunto in un secondo tempo(*): sicuramente nello stesso contesto della riforma impressa dal re giudaico Giosia, quando si intese prendere le distanze dalle radici mesopotamiche (componente abramitica dell'ebraismo, centrata sulla figura di Abramo e del suo D-o Yah o Yahu) e da quelle egizie (componente mosaica, centrata sulla figura di Mosè, ex sommo sacerdote del culto di Amen/Amon in Eliopolis, cioè Tebe) al fine di dar vita ad un culto (giudaismo) che avesse le apparenze di un culto autonomo: quello dei GIUDEI ORTODOSSI, come vennero chiamati i giudei della post-riforma. Il nome Amen, vale a dire l'originario 'ha Shem', venne poi sostituito dal tetragramma YHWH, vocalizzato arbitrariamente in Yehovah o Yahweh.

Al fine di confondere la massa dei credenti, nel periodo post-riforma, ed accelerare l'oblio del vero nome del D-o di Mosè, vale a dire AMEN, si fece coincidere quest'ultimo con il significato di AMEYN, termine di origine aramaica estremamente simile ad Amen, ed il cui significato era così sia. Infatti, l'originale formula liturgica, a chiusura di una preghiera o di una omelia, era "AMEYN AMEN", vale a dire 'Così sia Amen' (oppure, in senso lato: "Sia fatta la tua volontà, Amen"). Sono numerosi i passaggi nei vari libri del Tanach in cui appare l'assurda ripetizione di AMEN, i quali, secondo l'insegnamento rabbinico, dovrebbero essere letti "così sia così sia"! Tale aspetto perde la sua apparente assurdità quando si sostituisce al primo Amen l'originario AMEYN.

Che l'originario significato del termine Amen non fosse 'così sia', lo si intuisce anche da quanto riportato nell'Apocalisse di Giovanni, laddove si rinviene:

Apocalisse - cap. 1:

"...[7]Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà anche quelli che lo trafissero
e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto. Sì, Amen!.."


Va da sè che il 'Sì' traslittera Ameyn, altrimenti sarebbe stato il 'solito' "Amen Amen", cioè 'Così sia così sia', secondo il puerile tentativo di far credere che i due termini fossero identici. La cosa diventa definitivamente più palese laddove è riportato:

Apocalisse - cap. 3:

"..[14]All'angelo della Chiesa di Laodicèa scrivi:
Così parla l'Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio.."


Tradurre Amen con 'Così sia' è semplicemente folle!.....

Negli Atti di Pietro leggiamo invece:

[40 (11)]

"..[1] Ed allorché la moltitudine presente ripeteva ad alta voce questo "Amen", insieme all'"Amen", Pietro rese lo spirito al Signore..."

Ancora una volta, perciò, risulta palese che 'questo Amen' non era altro che 'AMEYN", il 'così sia' della lingua aramaica. Dunque, ciò che andava ripetendo la folla era la formula "Ameyn Amen", cioè così sia Amen.

Scrivere «questo "Amen", insieme all'"Amen"» non ha alcun senso logico, se i due termini fossero stati veramente gli stessi. Qualunque scrittore, con almeno un briciolo di senso logico, avrebbe scritto che la folla, dopo la chiusura del discorso di Pietro, il quale terminava con Amen, andava ripetendo i DUE Amen e NON 'questo Amen insieme all'Amen'!!..

E' sin tropo chiaro, quindi, che tale assurdo passaggio non rappresenta altro che il rozzo tentativo dello scriba di mascherare il termine 'Ameyn', il quale avrebbe 'rivelato' troppo circa il vero significato del termine Amen!

Pietro, pur essendosi separato da Gesù e dai suoi discepoli, condivideva tuttavia con il Nazareno la comune matrice nazarena-nasurea, laddove il D-o di riferimento era il D-o Invisibile, cioè il 'Vivente' (come era definito Amon, vale a dire il D-o di Mosè: v. pure il significato di Elchsai o Elxai, il D-o di Giovanni il Battista e della sua setta, nonchè di tutti i nazareni)

Quindi, in definitiva, Aton e Amen/Amon (poi trasformato in 'Yahweh') furono in realtà la stessa cosa: ed ecco dunque perchè YHWH, quando doveva essere letto, veniva pronunciato usando il termine Aton/Adon-ay, dal momento che la sostanza era la stessa, trattandosi della stessa figura trascendentale!...

In pratica, gli antichi egizi usavano il termine Aton/Aten per indicare il Sole di mezzogiorno, più potente di quello del mattino (Amon-Rha), di quello del tramonto (Atum) e di quello della notte (Amwn/Amon: l'invisibile ma VIVENTE D-o!)

Da non dimenticare che il faraone Akhenaten (Amenophi IV) diede origine alla sua riforma monoteistica appoggiandosi ai sacerdoti della casta religiosa che governava il tempio del potente d-o Aton (celebrato dai celeberrimi dischi solari posti sulla testa di varie divinità egizie). Non è escluso che la casta religiosa del sommo sacerdote Helkya, 'braccio destro' del re Giosia, potesse aver avuto 'agganci' con i discendenti del secondo Esodo(**), i cui protagonisti furono, quasi sicuramente, personaggi che orbitavano attorno al culto del d-o Aton.


Saluti

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Note:

(*) - questo dato è stato da me acquisito attraverso le dichiarazioni di una professoressa americana di ceppo ebraico. E' utile far notare, a tale proposito, che la versione 'ortodossa' del 'giudaismo-ebraismo' NON E' l'unica ad essere stata tramandata in seno alla comunità ebraica della diaspora. In pratica, si hanno varie tradizioni accanto a quella ufficiale 'ortodossa': nè più, nè meno di come andavano le cose in Giudea e nel resto della Palestina prima della definitiva diaspora del 135 d.c.

(**) - E' ormai opinione comune, per vari studiosi, che il racconto che si rinviene nel libro dell'Esodo, in realtà sia la descrizione simultanea di DUE distinti 'esodi', i quali si succedettero a distanza di circa 25-30 anni l'uno dall'altro. Ciò rientra nella logica delle cose, dal momento che il primo Esodo, vale a dire quello che ebbe per protagonista il sommo sacerdote di Amon/Amen, vale a dire Mosè di Eliopolis (v. Manetho nelle opere di Giuseppe Flavio), fu determinato dalla rappresaglia di Akhenaten verso la casta religiosa di Amen, la quale, avendo raggiunto un'altissima posizione di potere durante la vita del precedente faraone, padre dello stesso Akhenaten, si era vista privata di tutte le sue prerogative con la riforma voluta dal nuovo faraone 'monoteista'. Da qui l'inevitabile ribellione della potente casta, la quale poteva contare su una discreta forza militare, controllata direttamente da tale casta al tempo di Amenophi III, padre di Akhenaten. Secondo la storia che conosciamo, è evidente che le forze antifaraoniche ebbero la peggio: da qui la precipitosa fuga dall'Egitto per sfuggire alle rappresaglie dell'esercito faraonico di Akhenaten, giustamente incazzato per il comportamento degli 'amoniti'! Questa fuga rappresentò il primo Esodo. Pochi anni dopo la morte di Akhenaten, i superstiti della casta religiosa di Amon riuscirono a risalire in 'sella', dando origine ad un periodo di rappresaglie nei confronti della casta religiosa del d-o ATON, responsabile di aver fiancheggiato Akhenaten nel suo progetto monoteista. Anche in questo caso si ebbe una fuga-Esodo, la cui linea di 'emigrazione' si sviluppò in senso più o meno longitudinale, rispetto a quella del primo Esodo, i cui protagonisti, una volta raggiunto il Sinai, preferirono piegare verso sud, in direzione del mar di Aqaba.

Veritas

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02/10/2009, 14:23

Veramente preziosi questi interventi, stiamo pensando di spostarli in "il meglio di ufoforum"...ci serve un po' di tempo per decidere come riorganizzare la sezione [;)]

02/10/2009, 15:02

Messaggio di Veritas


Bene, dopo le necessarie presentazioni, penso sia il caso di mettersi subito al "lavoro"!

Per mantenere una certa coerenza ed uno spirito di continuità rispetto ad altri forum, ho pensato di chiamare anche questo thread "Il vangelo secondo la storia".

E' un approccio un po' ambizioso e più di qualcuno ha provato a presentare uno studio secondo questo obiettivo. Tuttavia, nessuno è andato più in là di una replica di posizioni già note, sebbene apportando qualche elemento di oggettiva novità.



Continua così.... non ti fermare.... [:246]

02/10/2009, 16:27

Hard Rain ??
Resiste ancora grazie all'ultima delle perversioni:il "grecismo"
Sta solo perdendo tempo!!!

SONO MOLTO INTERESSATO AL SUO LIBRO SIG VERISAS E................Complimenti !!
Ultima modifica di leviatan il 02/10/2009, 16:28, modificato 1 volta in totale.

02/10/2009, 17:29

Blissenobiarella ha scritto:

Veramente preziosi questi interventi, stiamo pensando di spostarli in "il meglio di ufoforum"...ci serve un po' di tempo per decidere come riorganizzare la sezione [;)]


stop! ferma bliss! mi sono gia messo d'accordo con barionu per aprire un topic dedicato nel meglio in cui verrà svolta un ricerca seria da parte sua e altri. (sempre che accettino ovviamente, in quanto posso solo immaginare quanto sia lungo questo lavoro).

02/10/2009, 17:34

Ottimo Cesco [;)]
E' stupefacente, mi leggi nel pensiero...

02/10/2009, 18:06

Grazie a tutti per gli apprezzamenti ricevuti! Fanno sempre bene a chi, molto spesso, si deve scontrare con posizioni 'ferocemente' contrarie, dovute quasi sempre a prese di posizione dogmatiche piuttosto che di oggettiva razionalità.

Colgo l'occasione per chiarire un punto importante. Probabilmente più di qualcuno si sarà chiesto come mai Veritas, il quale ha più volte affermato di interessarsi alle origini del cristianesimo, vada invece a 'sfruguliare' in casa ebraica. Il motivo è molto semplice e riguarda la realtà nazarena, 'soffocata' dagli 'attacchi' congiunti dei mondi giudaico e catto-cristiano: per una volta tanto uniti negli intenti!

Dal momento che a nessun ricercatore serio è sfuggita la circostanza che la dottrina catto-cristiana 'trasuda' di elementi appartenenti palesemente al mondo pagano, cosa che gli studiosi hanno cercato di spiegare nei modi più svariati, mi sono cominciato a chiedere se tutto ciò, in realtà, non dipendesse dal fatto dall'essere stato Gesù un nazareno.
Seguendo e studiando le tracce che sono riuscito a scoprire di questa antica setta, la quale precede Gesù di oltre 7 secoli, ho potuto scoprire un 'puzzle' fantastico, che nessuno erudito, ad eccezione di Sigmund Freud, ha mai potuto immaginare.

Tutto ciò mi ha confermato quello che avevo già sospettato inizialmente, vale a dire che i nazareni avevano poco o NULLA a che vedere con il giudaismo, o ebraismo riformato, in quanto essi facevano riferimento al primitivo ebraismo, quello di Abramo e di Mosè (soprattutto di quest'ultimo), essenzialmente POLITEISTICO, come emerge anche da una lettura 'sommaria' della Bibbia, sebbene molti si rendano ciechi e sordi per non vedere e non sentire!

Dunque, i nazareni furono dei politeisti e Gesù, allevato e cresciuto in mezzo a loro, fu a sua volta un politeista, il quale, a partire da un certo punto della sua vita, divenne una straordinaria figura di riformatore di culti e fondatore lui stesso di altri(*): aspetto che nessun padre della chiesa ha mai messo in rilievo! Non solo, ma essi, i 'padri', si sono fatti in 'quattro' per rimuovere e disperdere le tracce che portavano a questa devastante verità, la quale avrebbe comportato il crollo dell'impalcatura catto-cristiana da un giorno all'altro!.. Fortunatamente per noi, il lavoro di 'pulizia' non è stato perfetto e numerosi, piccoli 'framnenti' di quella verità sono rimasti, dispersi (o diluiti) in varie letterature malamente emendate.

Va da sè che senza l'ausilio dei computer e della rete WEB, la quale permette di accedere, rimanendo seduti davanti al proprio computer, alle biblioteche di tutto il mondo, sarebbe stato impossibile riunire tutti questi piccoli frammenti ed eseguire, grazie ad essi, le ricostruzioni e le sintesi più probabili e più razionali! Questo spiega il perchè i ricercatori e studiosi del passato, i quali non disponevano di tutto ciò, malgrado la loro buona volontà hanno fatalmente fallito nella ricerca del Gesù storico (una figura estremamente complessa!) e delle reali origini del catto-cristianesimo.


Saluti

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Nota:

(*) - le vari sètte gnostico-gesuane, ad esempio.


Veritas
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