Io: buona sera sig. Darwin e benvenuto su ufoforum
D:buona sera anche a lei,sono felice di risponderle su questo forum
in cui la teoria dell'evoluzione e le sue critiche sono state molte volte
dibattute
Io:bene,allora le faccio subito una domanda di impatto:
secondo lei,quale è stato il momento più delicato dell'evoluzione umana?
D:bella domanda,molto interessante.Secondo me e mi baso sugli studi
fatti fino ad ora e,in parte,sui miti,è stato il momento in cui si è verificato il distacco decisivo tra gli uman iin evoluzione e il mondo della natura
Io:mi spieghi bene questa sua ipotesi
D:molto volentieri
Vede,l'evoluzione non procede in modo continuativo ma ,diciamo cosìi
per salti genetici e questi salti danno origine a nuove specie.
Il modello attuale della mia teoria è il modello a cespuglio:
accanto a una..vecchia specie ne appare un'altra ma questa NON è figlia della precedente,appare accanto ad essa ma nessuno sa come e perchè
Io:interessante e,applicato all'umanità,questo significa?
D:beh,significa che,ad esempio,accanto all'uomo di Neanderthal,appare
l'Homo Sapiens,il quale non è figliato dalla specie precedente,ma compare accanto ad essa,convive con essa per un certo tempo,poi procede da solo.
Io:ok,ho capito,andiamo avanti
D:bene,allora per quanto riguarda la sua domanda,il momento cruciale dell'evoluzione umana è stato quel periodo in cui accanto all'ultima specie ominidi ancora legata come tale alla natura ,ne è comparsa un'altra molto più libera,slegata almeno in parte dal naturale e pronta
per qualcosa d'altro
Io:non pensa che questo passaggio sia stato graduale e non traumatico?
D:vede,il problema è questo:;lei può tirare un elastico quanto vuole ma a un certo punto,o lo allenta oppure lo rompe,e questo è quanto è successo in quel passaggio cruciale.
Io:interesssante...lei ha altri referenti oltre la sua teoria per dire questo?
D:si e parecchi.
Prima di tutto i miti.
Anche se io sono uno scienziato positivista,i miti mi interessano perchè rappresentano una realtà trasfigurata e spesso nascondono delle verità
Prendiamo ad esempio il mito del'Eden,la perdita dell'innocenza e del legame con la natura vista come una disobbedienza a DIo
Questo mito,al di là delle sue parvenze religiose,mostra che,ad un certo punto,l'umanità in fieri ha dovuto decidersi,per così dire:
o fermarsi,cosa impossibile,o andare avanti,e l'andare avanti significava rompere in qualche modo con la natura,con quella condizione di innocenza e di armonia con il mondo naturale per camminare da sola
L'umanità ha fatto questo passo ma....
Io:ma....
D:dev'essere successo qualcosa e questo qualcosa ha lasciato tracce nella memoria collettiva praticamente indelebili,oltre che problemi e danni funzionali che ancora oggi sono attivi
Io:si spieghi meglio,per favore
D:si per farlo le cito uno tudioso che non ha molto a che fare con la mia teoria ma con l'epistemologia genetica:Jean Piaget
Piaget scrive,in un suo libro che,probabilmente,in tempi remoti,si deve essere verificata un'esplosione di istinti che ha ha traumatizzato la specie squilibrandola in un modo più o meno duraturo
Io:che tipo di esplosione?
D:immagini l'apparizione di una specie di ominidi avanzati accanto a una molto meno avanzata:la prima,relativamente libera dalla natura,la seconda legata ad essa
Mentre tra Neanderthal e Homo Sapiens sembra che la coesistenza sia stata relativamente pacifica,tra queste due specie definite prima le cose non devono essere andate molto bene.
Probabilmente tra le due c'era una incompatibilità definitiva e questo probabilmente ha dato origine a uno scontro tra,diciamo così, fratelli o cugini,di un'importanza decisiva.
Se avesse vinto la specie più arretrata l'evoluzione si sarebbe probabilmente arenata,quindi logica dice che quella esplosione istintuale ,forse una guerra diretta,qualcosa di importante e definitivo insomma,
è stata vinta dalla specie avanzata ma...
Io:ma?
D:ma il ricordo è rimasto e insieme al ricordo,il distacco dalla natura e,con essi,ovviamente,un residuo istintuale carico e pronto alla battaglia.
Io penso che ,da quel momento in poi,l'umanità si sia evoluta manteendo questa sorta di carica e di innesco pronto all'uso ANCHE SENZA PIù ALCUN MOTIVO DI DIFESA DELLA PROPRIA EVOLUZIONE...
E questa innesco resta tuttora pronto per indurre un'esplosione
Io:lei mi sta dicendo che l'umanità attuale sia una sorta di...mina vagante,di bomba pronta all'innesco?
D:in un certo senso si,senza voler naturalmente esagerare o drammatizzare la cosa.
Ma il problema non è solo questo...
Io:cioè?
D:vede,quel distacco,quell'esplosione istintuale,quella scelta definitiva hanno portato con sè problemi gravi.
Io:quali?
D:prima di tutto una dissoluzione della base istintuale dell'umanità,un edulcoramento insomma della sua animalità
NOn solo l' istinto ha perso gran parte della sua portata remota,ma
con esso,sono saltati i meccanismi principali che garantiscono l'equilibrio
specifico nel mondo della natura:
i rituali aggressivi ad esempio non esistono più: la lotta per il territorio,per le femmine,gli scontri tra cospecifici e altro che regolano il comportamento animale e ne limitano molto gli esiti,nella nuova umanità,quella distaccatasi definitivamente,dal mondo naturale,non esistono più
Se si fa astrazione dai valori,l'uomo attuale non ha alcun freno interiore
nei confronti dei propri simili e sarebbe probabilmente capace di tutto
senza fermarsi.
Gli unici freni sarebbero soltanto la paura di essere ferito o ucciso,ma,
al di là di questo,senza un sistema di valori e un orientamento in tale senso,un uomo potrebbe facilmente arrivare ad ucciderne un altro per motivi talvolta risibili.
IO.beh,questo è vero, e lo si vede tutti i giorni
D:certo e non solo.
Io:ah...lei mi rassicura...c'è del'altro
D:come no?
La sessualità si è slegata completamente dall'estro animale,permeando di sè ambiti che ,anche solo dal punto di vista psicologico,non dovrebbero essere sessualizzati.
NOn le dico questo per ragioni moralistici ma solo come una constatazione di fatto:a parte l'isteria che sessualizza corpo e oggetti,i disturbi psicosomatici che traducono l'immateriale mentale in corporeità patologica,la liberazione del sesso dalla riproduzione e dai periodi di estro
pone problemi all'umanità non certo così evidenti e facili da risolvere.
Un altro problema è quello dell'aggressività: lei si ricorda di quello che le ho spiegato relativamente alla carica e all'innesco sempre pronto degli istinti vero?
Io.certo,mi dica
D:bene,anche l'aggressività segue il destino della sessualità,sembra essere presente in una misura notevole e diffusa,costante e spesso esplosiva ANCHE AL DI FUORI DI SITUAZIONI OBIETTIVAMENTE NON AGGRESSIVE O NON ABBISOGNANTI DI AGGRESSIONE.
In pratica,è come se ,sesso e aggressione,dal momento cruciale che stiamo discutendo ad oggi,SI SIANO ESPANSE DENTRO E FUORI LA SPECIE E GLI INDIVIDUI perdendo le loro caratteristiche natuRali essenziali e ASSUMENDONE ALTRE TIPICHE DELLA NUOVA CONDIZIONE UMANA
Questo oggi lo si vede in un modo talmente palese che non occorrono poi molte altre parole.
Io:quindi?
D:mah...forse non c'è un quindi..o,se ci fosse,sarebbe piuttosto un
...dove l'umanità sta andando?
IO:dove sta andando?
D:Guardi che io non sto facendo un discorso moralistico,non sto accusando sesso e aggressione umani attuali di niente,sto solo dicendo che ,LASCIATA LA NATURA TUTTO TENDE A DILUIRSI,ESPANDERSI,
ANCHE INVADERE SE VOGLIAMO AMBITI DI VITA IN CUI NON SAREBBE NECESSARIO.
Per esempio,un tifoso può andare allo stadio e partecipare alla lotta della sua squadra,e farlo in un modo tutto sommato equilibrato.
Un altro potrebbe invece investire questa attività aggressivamente fino a commettere un crimine,e non esisterebbe in lui alcun meccanismo naturale di inibizione ...se non un sistema di valori e la ragione
Ma i valori e la ragione NON sono DOTAZIONI NATURALI,capisce quello che le voglio dire?
Io.certamente,e il quadro ora mi è molto chiaro.
Le posso fare un'altra domanda ?
D:certamente
Io:secondo lei c'è un perchè nell'evoluzione o no?
D:che cosa vuol dire con questo?
Io:intendo dire:l'evoluzione delle specie secondo lei ha una...teleologia,
oppure procede solo per mutazioni casuali come è descritto nella sua teoria?
D:ah,bene .Nella teoria classica non ci sono dubbi,in quella attuale qualche dubbio c'è
Ad esempio sono state scoperte matrici di orientamento generale operanti in varie specie relative agli organi di senso.
Queste matrici sembrano essere una sorta di software aperto e creativo
a cui le specie possono fare capo nel corso della loro evoluzione per costruire i loro organi di senso.
Naturalmente questo,secondo me,avviene secondo i canoni dell'evoluzionismo,ma queste matrici suggeriscono l'esistenza di un piano di sviluppo generale ,di una sorta di fonte di informazioni,dati,referenti
a cui i viventi possono accedere,non si sa come,perchè,quando ,quanto.
Io:quindi sembrerebbe che forse,l'evoluzione delle specie sulla terra possa essere anche in qualche modo ...orientata
D:forse si,ma qui mi fermo perchè non abbiamo abbastanza dati a disposizione
Io:lei,in ogni caso,esclude una creazione,diciamo,ANCHE SOLO TANGENZIALMENTE PRESENTE?
D:no,come scienziato non posso escludere niente.
Vede l'ateismo stupido è quello che parte dal presupposto che Dio non esista cercando di provarlo attraverso la scienza .
L'ateismo intelligente,che secondo me è agnosticismo sano,non parte da nessun presupposto ideologico,usa il metodo scientifico e in base alle sue scoperte elabora teorie.
Ora,se un giorno noi ci trovassimo di fronte a evidenze documentate tali da validare un'ipotesi creazione continua,anchesolo tangenziale,o saltuaria,...sarei io il primo a lavorarci...
Io:dacordo,ma queste famose matrici?
D:le matrici introducono nella teoria un fatto nuovo:i viventi si orentano
percettivamente e forse anche funzionalmente,in base a schemi
che sembrano in parte prefigurati e a...disposizione delle specie.
Ma questo non significa ancora creazionismo,significa però che adattamento,assimilazione e mutazioni genetiche casuali non sono più sufficienti per spiegare l'evoluzione, e ,in particolare,l'evoluzione degli organi di senso,come gli occhi,ad esempio...
C'è qualcosa di più,qualcosa che pare orientativo ma non costrittivo,
referenziale ma non obbligatorio, e forse questo si trova già all'internoi del DNA....
Io:si ,ma se lo fosse...chi ce l' ha messo?
D:un'ottima domanda,senta facciamo così,visto che io so che a lei interessa anche l'eventuale interferenza aliena in queste cose,
per oggi fermiamoci qui,poi riprendiamo.
Io:sono d'accordo,va bene,la ringrazio molto per quanto ci ha spiegato:
dunque,per ora va bene così,riprendiamo tra un paio di giorni.
D:certamente e con grande piacere
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