29/02/2012, 19:40
01/03/2012, 10:05
01/03/2012, 11:37
03/03/2012, 12:01
Thethirdeye ha scritto:
....a mio avviso, emerge qualcosa che
rischia di mettere il "sigillo" su questi benedetti giganti.... tu che ne pensi?
04/03/2012, 08:47
MarcoFranceschini ha scritto:
Interessantissima...connessione sempre con Orione e la sua cintura...il Sole dal quale provengono i Creatori.
Che arrivarono milioni di anni or sono in questo sistema "solare" binario...su un pianeta che non esiste più oggi...poi su Marte ed infine sulla Terra.
Atlantide, Mu, Lemuria, i cosiddetti "giganti" e ciò che ho scritto poc'anzi sono tutti anelli di una stessa catena.
Grazie.
Marco71.
04/03/2012, 10:59
04/03/2012, 12:11
zakmck ha scritto:Thethirdeye ha scritto:
....a mio avviso, emerge qualcosa che
rischia di mettere il "sigillo" su questi benedetti giganti.... tu che ne pensi?
Questa volta voglio essere realista, e credo che siamo ancora molto lontani dall'avere prove inconfutabili e con questo intendo tali da mettere a tacere ogni possibile contestazione. Anzi per dirla tutta credo anche che se queste fossero disponibili, si continuerebbe a fare di tutto pur di negare questo tipo di realta'. Troppe sarebbero le conseguenze in seguito ad una tale ammissione.
Comunque, Klaus Dona e' un formidabile ricercatore in questo campo, con un particolare pallino proprio per i giganti e non e' certo la prima volta che scova reperti di questo genere. Di sicuro ti ricorderai del famoso dente del gigante, quello che fu proprio lui a far vedere a Forgione, di cui se ne discusse anche sul forum:
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... hichpage=2
e come vedi siamo ancora qui a porci le stesse domande e a sentire le stesse risposte. Ci sara' sempre il Bishop di turno.
Nonostante la disponibilita' dichiarata di Dona, potrebbe mai saltar fuori un accademico disposto ad esaminare e certificare questi reperti? Nessun che tenesse alla propria carriera farebbe mai una cosa simile. Finirebbe subito emarginato e deriso, anche solo per aver preso in considerazione la possibilita'. E se per caso qualcuno lo facesse anche, sicuramente direbbe che si tratta dell'osso di quel dinosauro piuttosto che di quell'altro o il risultato di qualche strana forma di gigantismo che ha causato la crescita incontrollata di qualche osso.
Senza parlare poi delle solite campagne di discredito che partano puntuali contro le persone interessate.
Tanto per capirci, anche qui sul forum si e' gridato al fake per il ritrovamento indicato qui:
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=11711
Eppure si tratta sempre dello stesso ricercatore. Non puo' essere un ciarlatano a tempo alterno. Bisogna decidersi.
04/03/2012, 19:48
07/03/2012, 23:15
Thethirdeye ha scritto:
Hai ragione Zack..... però una cosa va detta: Klaus Dona ha raccolto e studiato, a suo dire, una quantità certamente consistente di reperti provenienti da tutto il mondo. E non possiamo quindi dire che "è tutto genuino" o "è tutto taroccato". Ci saranno casi e casi.
Nello specifico, e mi riferisco a QUELLE precise ossa giganti, lui parla di analisi del DNA e quindi della possibilità di verificarne la provenienza e l'appartenenza. Ha inoltre invitato la c.d. Scienza Accademica a fare le opportune analisi. Se quest'ultima è, diciamo così, "latitante" in tal senso, allora possiamo non solo qualificare metodi, approcci e pregiudizi... ma possiamo anche cominciare a valutare il fatto che l'uomo possa aver visto, all'interno della sua scala evolutiva, ANCHE esseri alti 7,50 mt.
07/03/2012, 23:26
08/03/2012, 10:42
zakmck ha scritto:
Tuttavia, dando per buono che si tratti di ossa fossili, ritengo siano in quantita' insufficiente a consentire un'estrazione di DNA
From: klaus.dona [mailto:klaus.dona@chello.at]
Sent: Monday, 2 August 2010 10:26 PM
To: Terje Dahl
Regarding: Message from Klaus Dona
Dear Mr. Dahl,
I confirm, that the photo, Reinhard Habeck took from some giant bones
are real, because I found the family of Father Carlos Vaca in Ecuador
and he found these bones 1964 in a valley in the south of Ecuador. I
could bring some of these bones with me to Austria for my exhibition
"Unsolved Mysteries" and we had several experts checking these bones.
There was not the bone of the skull, but one was identified as a human
heel-bone (in German language "Versenbein") and one as a human Os
oxipitale (bone under the skull). All these bones belonged to a 7,6
meter human giant. We did not yet make an age dating but we tried to get
a DNA analysis, but it was not possible to get any DNA samples out of
the bones. They might be too old, concerning the archaeological DNA-expert.
With best regards from Vienna,
Klaus Dona
Fonte
Non abbiamo ancora effettuato una datazione, ma abbiamo cercato di effettuare
l'analisi del DNA, ma non e' stato possibile estrarre alcun campione di DNA dalle ossa. Potrebbero essere troppo vecchie
08/03/2012, 12:19
zakmck ha scritto:
Non abbiamo ancora effettuato una datazione, ma abbiamo cercato di effettuare
l'analisi del DNA, ma non e' stato possibile estrarre alcun campione di DNA dalle ossa. Potrebbero essere troppo vecchie
08/03/2012, 14:19
quisquis ha scritto:MarcoFranceschini ha scritto:
Interessantissima...connessione sempre con Orione e la sua cintura...il Sole dal quale provengono i Creatori.
Che arrivarono milioni di anni or sono in questo sistema "solare" binario...su un pianeta che non esiste più oggi...poi su Marte ed infine sulla Terra.
Atlantide, Mu, Lemuria, i cosiddetti "giganti" e ciò che ho scritto poc'anzi sono tutti anelli di una stessa catena.
Grazie.
Marco71.
A proposito di questa tua idea di un’umanità proveniente da fuori e dislocatasi su diversi pianeti del nostro sistema solare, tra cui l’ipotetico pianeta tra Marte e Giove, se non l’hai già letto ti segnalo che su “Contattismi di Massa” Breccia, parlando dei contattisti “classici” USA, riporta che in una di quelle famose convention “ufologiche” che si tenevano alla Giant Rock nel deserto del Mohjave in California, Williamson presentò una lunga registrazione, in fonia, di un abitante di Maldek, che era il nome con cui i suoi contatti chiamavano il pianeta tra Marte e Giove. La registrazione era in lingua Solex Mal, lingua non terrestre citata da Williamson in altri suoi lavori e avrebbe riportato una lunga querimonia declamata all’inizio della distruzione del pianeta. Giustamente Breccia precisa che la veridicità di quanto il tizio andava enunciando, per di più in una lingua sconosciuta, è tutt’altro che verificabile, ma aggiunge anche che le modalità tecniche di trasmissione sono facilmente quantificabili; su queste ultime precisa che esse, sovrapposte ad un broadcast di sottofondo, sono sensibilmente simili a quanto si sarebbe ascoltato in Europa appena qualche anno più tardi. Sempre in merito a queste sperimentazioni con la radio ricorda anche che Williamson, parlando dei vari gruppi che cercavano il contatto via radio, dice anche “I made some tests, and found the signal came from a certain direction, straight to the radio, NOT to the aerial”, (sottolineatura e maiuscolo di Williamson) che è ciò che Breccia stesso diceva essere stato sperimentato nell’ambito del caso Amicizia anni dopo.
08/03/2012, 17:06
la scienza astronomica afferma con sicurezza