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Rettiloide
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MessaggioInviato: 13/03/2012, 16:29 
Veramente volevano partire nel 2017, poi hanno detto di anticipare al 2015, creando malcontento tra i sindacati (tutti e tre) perchè si presume che nel 2015 se andrà bene avremo appena cominciato ad uscire dalla crisi, e quindi tanti soldi non dovrebbero essercene. Perchè il rischio non è che cambino nome ai soldi (che restano sempre gli stessi), il problema è che di soldi così ce ne saranno meno. Ora con la cig (in varie forme) un lavoratore può essere coperto anche per alcuni anni, col sussidio si parla di mesi.

Se l'economia va bene, bastano pochi mesi per trovare lavoro, e il sussidio mi va bene, ma se sei in crisi, pochi mesi non ti bastano più, e il rischio molto concreto è che gran parte dei cassintegrati di oggi saranno, nel giro di pochi mesi, tutti disoccupati a zero euro, senza lavoro nè sussidio.


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Grigio
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MessaggioInviato: 13/03/2012, 17:02 
Esatto con il sussidio si parla di massimo 12 mesi (18 in alcuni rari casi).
Comunque il problema è che lo stato poi si deve impegnare a trovare lavoro, ma in modo serio, e su questo mi pare che non ci sia nulla, come pure è sensato pensare che gli "ammortizzatori" a partire dal 2015 (a costo zero) siano solo una presa per i fondelli.
Con l'industria al collasso (il recente aumento del 20% dei carburanti in gran parte causa del governo ha contribuito e contribuisce), il prossimo aumento dell'IVA, l'inasprimento delle tasse (l'IMU per le aziende sarà un salasso incredibile, soprattutto per le PICCOLE aziende, poco o nulla per le grandi - anche qui, notare come lavora la disinformazione, si fa tanto chiasso per le prime case, dove cambia poco o nulla rispetto alla vecchia ICI pre Berlusconi, e poi si introducono dei moltiplicatori terrificanti per gli altri, ovviamente senza parlarne troppo... ricorda molto la disinformazione sul taglio delle pensioni).
Vediamo che tutte queste ricette non vengono minimamente prese in considerazione negli altri paesi europei, anche Sarkozy con la paura di perdere voti ora si mette a scimmiottare l'estrema destra.

Ancora una volta saremo il laboratorio per la nascita di un nuovo Moloch... prima è stato il fascismo-nazismo, presto vedremo che cosa hanno in serbo per il futuro.

Dopo l'ulteriore precarizzazione del lavoro, ci aspetta la svendita del patrimonio pubblico, con l'abolizione della golden share... poi qualche riforma sulla giustizia che permetta alle multinazionali o ai grandi gruppi italiani di corrompere finché gli pare, di inquinare nella piena impunità e magari di militarizzare i cantieri.


Ultima modifica di iLGambero il 13/03/2012, 17:03, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 13/03/2012, 18:01 
A Fornè...

Queste sono le ultime cose dette.

Senza il sì preventivo dei sindacati sulla riforma del mercato del lavoro il governo non metterà, in particolare sugli ammortizzatori sociali, "una paccata di miliardi", ha spiegato ancora il ministro. "È chiaro - ha affermato - che se uno comincia a dire 'no', perché noi dovremmo mettere lì una paccata di miliardi e poi dire 'voi diteci di sì'. No, non si fa così"

La riforma del mercato del lavoro per renderlo più inclusivo e dinamico dovrebbe prevedere ''maggiore facilità di entrata e un po' più di facilità di uscita'', ha detto ancora il ministro del Lavoro, sottolineando come sia necessario 'smantellare' le protezioni che si sono costituite ''fino alla difesa dei privilegi''

"È molto difficile creare posti di lavoro e non si costituiscono con i soldi pubblici: quella è una via negata, il nostro spread schizzerebbe ed è inutile provarci. I posti di lavoro - ha aggiunto il ministro - si costruiscono con le buone regole, smantellando protezioni un po' interessate e garantendo il criterio del merito"

(ah, è questa la linea? E allora fermiamo TUTTI i cantieri di TUTTE le opere pubbliche. Ma che #@##@?% sta dicendo?)

Sugli effetti della riforma, il ministro ha aggiunto: "Non siamo così ingenui da pensare che la riforma crei immediatamente crescita e occupazione, ma è un prerequisito fondamentale"

(e grazie, e allora che la fanno a fare?)

Oltre all'inclusione la riforma del lavoro è caratterizzata da "un altro aspetto fondamentale, la dinamicità: oggi il mercato del lavoro deve essere dinamico", ma non verso la pensione che dopo la riforma "non è più facile"

(Ma và? Non l'avevamo capito che andare in pensione non era più così facile!)

Infine il ministro torna sulla polemica sul posto fisso per ribadire: "Non l'ho mai denigrato e non l'ho mai promesso. Promettere il posto fisso è facile". Per Fornero "è realistico" dire che "in un mercato del lavoro dinamico promettere un posto fisso per tutti è un'illusione"

(Ma che sta dicendo... AARGH! MA CHI HA MAI DETTO CHE TUTTI DEVONO AVERE IL POSTO FISSO? QUA IL PROBLEMA è CHE ORMAI TUTTI SONO PRECARI!)


Mi piace soprattutto la minaccia: se volete che mettiamo i soldi per assicurare il sussidio ai disoccupati, cari sindacati, dovete firmare quello che ci garba a noi. Ammazza, che rispetto! E oltretutto, VUOL DIRE CHE NON CI SONO SOLDI SICURI???

Non si può, non si può... Caspita, voglio vedere qua un PD che sappia minacciare tanto quanto quell'immondaggine che fa andare sotto il governo per gli interessi del proprio padrone o per quelli dei privilegiati. Altro che privilegi dei lavoratori... Ma non poter essere licenziati perchè ho una tessera di sindacato / partito è "privilegio"? No, guardate, qua ci si gioca la faccia. Altro che Ichino, qua pure lui avrebbe da ridire, pure lui...


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MessaggioInviato: 13/03/2012, 19:53 
febbraio l'inflazione è cresciuta dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 3,3% nei confronti di febbraio 2011 (era +3,2% a gennaio). Lo comunica l'Istat secondo cui il dato definitivo conferma la stima provvisoria.L'inflazione acquisita per il 2012 è pari all’1,9 per cento. L’inflazione acquisita per il 2012 è pari all’1,9%. L’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende invece al 2,2% dal 2,3% di gennaio 2012. Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo sale al 2,3% (era +2,2% a gennaio). La lieve accelerazione dell’inflazione deriva dall’aumento del tasso di crescita tendenziale dei prezzi dei beni (+4,2%, dal +3,9% di gennaio 2012), soltanto in parte compensato dal calo di quello dei servizi (+2,2%, dal +2,3% del mese precedente).
Il riflesso diretto è sui prezzi del carrello della spesa, che salgono del 4,5% su base annua. Secondo l'Istat si tratta del rialzo maggiore dall'ottobre del 2008. Da un punto di vista settoriale, i più rilevanti motivi di aumento derivano dagli alimentari non lavorati e dai beni energetici non regolamentati (per entrambi +1,7%). Particolarmente forte è stato l’aumento dei prezzi dei vegetali freschi (+8,7% in termini congiunturali). Un impatto significativo deriva anche dall’aumento congiunturale dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+0,8%). I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza subiscono forti rincari, aumentando dello 0,7% su base mensile e del 4,5% su base annua (+4,2% a gennaio
da libero


certo e' che monti ha un bel dire che la fase acuta e' passata,in effetti i risultati della manovra cominciano a sentirsi ora e con una tassazione al54,5% la ripresa dei consumi attualmente e' una splendida chimera,ma deve pavoneggiarsi con la prof.merkel........[;)]


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MessaggioInviato: 14/03/2012, 08:57 
«È proprio dei sudditi essere considerati dei potenziali mariuoli - ha proseguito Pizzetti -. È proprio dello Stato non democratico pensare che i propri cittadini siano tutti possibili violatori delle leggi. In uno Stato democratico, il cittadino ha il diritto di essere rispettato fino a che non violi le leggi, non di essere un sospettato a priori». «Sentiamo il bisogno di lanciare questo monito - ha aggiunto Pizzetti - anche perchè vediamo che è in atto, a ogni livello dell'amministrazione, e specialmente in ambito locale, una spinta al controllo e all'acquisizione di informazioni sui comportamenti dei cittadini che cresce di giorno in giorno. Un fenomeno che, unito all'amministrazione digitale, a una concezione potenzialmente illimitata dell'open data e all'invocazione della trasparenza declinata come diritto di ogni cittadino di conoscere tutto, può condurre a fenomeni di controllo sociale di dimensioni spaventose».
Fonte:http://www.corriere.it/politica/12_marzo_13/pizzetti-monti-privacy-fisco_fe15d96e-6cfe-11e1-b7b3-688dd29f4946.shtml



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MessaggioInviato: 14/03/2012, 09:13 
Qualcuno vuole il default della Sicilia, andiamo avanti da soli
Pubblicato il Tuesday, 28 February @ 01:05:00 CST di admin


Ieri presso l’aula del consiglio comunale di Messina, Massimo Costa ha emozionato la platea parlando di Statuto e di Autonomia.

Crisi economica, banche ed autonomia della Sicilia sono temi che oggi, più che mai, tengono banco nel dibattito politico isolano ed italiano. E gli animi si accendono, così com’è accaduto ieri sera durante la conferenza-dibattito, organizzata dall’Associazione “La Sicilia ai Siciliani” nel contesto della quarta “Notte della cultura” a Messina.

Ha emozionato il pubblico ieri, presso l’aula del consiglio comunale di Messina, l’intervento del professor Massimo Costa, economista che da tempo ormai è vocato ai temi dell’Autonomia Siciliana. E proprio del nostro Statuto Speciale tratta il suo ultimo libro: “Lo Statuto Speciale della Regione Siciliana: un’autonima tradita?”.

Ed è proprio così: l’autonomia siciliana è stata tradita dai suoi primi vagiti fino ad oggi dal decreto che Costa definisce “Ammazza Italia” con una evidente violazione dello Statuto e dei diritti di un popolo.

“E’ chiaro – sostiene lo studioso – che c’è un disegno criminale affinchè la Sicilia vada in default, con il più violento dei colonialismi che porterà inesorabilmente ad un ulteriore esodo dei siciliani. Tutto questo è stato più volte denunciato: non abbiamo bisogno di questa classe politica di ascari”. Costa continua con un excursus su quanto non è mai stato fatto da chi ci governa.
Lo Statuto dell’isola non è mai stato fatto entrare nelle scuole, la quasi totalità del popolo non lo conosce e, quindi, giocando con l’ignoranza dei siciliani è stato depredato ciò che spettava per diritto alla Sicilia stessa.
La Sicilia è storicamente uno Stato Nazione, tradito dall’Italia che non ci rappresenta in sede europea (un esempio tra tutti l’accordo con il Marocco che distruggerà del tutto l’agricoltura isolana). Per non parlare del saccheggio delle fonti energetiche, dell’acqua, e dell’Iva che i produttori di merci in entrata dovrebbero versare nelle casse siciliane ( circa 3miliardi e mezzo di euro l’anno).

“Il saccheggio è elevato – continua animato l’esperto – Ma noi possiamo organizzare il commercio, l’agricoltura, impedire il brocheraggio delle multinazionali estere.
L’alleanza fra produttori e commercianti isolani potrebbe far si che la Sicilia si risollevi. Ma questo non ci è consentito di fare”. Eppure la Sicilia ancora non ha debito: “noi non abbiamo bisogno di tassare le persone giuridiche, e questo va tutto ad onta e vergogna della classe politica siciliana” perché, secondo Costa è assurdo e disumano inseguire questa elite finanziaria – Noi da soli potremmo impedire tutto ciò. Potremmo emettere moneta (è stato concesso alla Corsica e alle Canarie). Potremmo non pagare dazio. Ma non ce lo faranno mai fare né l’Italia né l’Europa.
Ed il vero ostacolo è la mancata volontà dei politici siciliani” Secondo l’esperto se i siciliani facessero iniziative eclatanti e dicessero di no, come successe nel Vespro, la Sicilia da sola potrebbe rimettersi in piedi riprendendosi la propria libertà. “Non siamo noi che ci vogliamo separare. Sono loro che ci hanno già separato, insomma – conclude Massimo Costa – tutti in Europa fanno quello che vogliono e solo in Sicilia non è possibile perché né l’Italia né i nostri politici ci difendono, eppure abbiamo gli strumenti per farlo. Io, se dipendesse da me, mi impegnerei affinchè l’Alta Corte Siciliana venga ricostruita”.
E conclude, con un benvenuto al web, mezzo che oggi è forse l’unico che permette ai popoli di conoscere le verità negate ed i diritti di ognuno.

26/02/2012
Donatella Rinaldo (infomessina.it)


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MessaggioInviato: 14/03/2012, 13:01 
Prima cosa, in questi casi, cercare informazioni su questa "associazione".

Dal sito, nessuna informazione utile: nessun documento, nessuna produzione culturale, nessun nome (il che non è neppure tanto onesto).

Andiamo su Faccialibro: foto di carnevale, battute del tipo "non arrabbiatevi, al nord una giornata così la considerano soleggiata", nessun nome, documento o produzione degna di nota.

Che dire? Mah. Una carnevalata dal nome tremendamente razzista e fascistoide. Quante se ne sono viste di associazioni pseudo-culturali chiamate così (L'America agli Americani per esempio: è il riferimento culturale e ideologico?).

Ah, già, aspetta, c'è questo tizio che parla. Massimo Costa (da non confondersi con l'omonimo che cerca a tutti i costi di candidarsi a sindaco di Palermo), economista esperto di ragioneria pubblica, produzione scientifica tutta legata al tema "revisione contabile", si occupa, evidentemente a tempo perso, ma validamente a sentire i suoi sostenitori, di statuto siciliano (sbagliato lavoro? Laurea in giurisprudenza forse...).

Ma non facciamoci ingannare, anche l'economista Costa non è estraneo alla politica. Già candidato alle amministrative scorse di Palermo, per la lista L'Altra Sicilia, prese lo 0,3% dei voti (CASPITA!).

Il sito del movimento "culturale" (che tanto culturale non è, visto che ha già partecipato a due o tre elezioni, riuscendo una volta anche a superare l'arditissima soglia dell'1%) è molto più valido del precedente. Ci si istruisce meglio, qui. E infatti, basta poco per capire che razza di persone circolano, qui, e che razza di idee propagandano.

Ungheria, in mano ad un partito nazionalista che mette il bavaglio alla stampa e modifica la costituzione urlando "dio lo vuole". L'Altra Sicilia stravede per questa sottospecie di fascistoide.

Movimento dei Forconi, grande appoggio, e sappiamo bene chi c'era dietro e cosa volevano. Mpa e Forza Nuova. Che bella compagnia!

Non una parola sul ritrovamento di Placido Rizzotto. Troppo "comunista" e troppo poco mafioso?

L'Altra Sicilia, e l'alleato "Per il Sud", non sono altro che movimenti qualunquisti, collegati in maniera pesantissima alla destra più becera (e mi fermo qui), tutta dio-patria-famiglia.

Una vergogna per la collettività umana.


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[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=b-aTNY3ivu0[/BBvideo]


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MessaggioInviato: 14/03/2012, 14:15 
[8D] [8D] [:)]


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MessaggioInviato: 14/03/2012, 15:15 
Immagine

http://www.wallstreetitalia.com/article ... l-g20.aspx



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 14/03/2012, 16:01 
Cita:


ma non si è sempre detto qui dentro che il PIL non è rappresentativo della qualità della vita e dello stato di salute di un paese...

e poi considerando il nero, i doppi lavori, gli arrondamenti, ...siamo sicuramente tra i primi in classifica per PIL [}:)]


Ultima modifica di rmnd il 14/03/2012, 16:02, modificato 1 volta in totale.


_________________
[^]The best quote ever (2013 Nonsense Award Winner):
«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
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http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/
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MessaggioInviato: 14/03/2012, 19:22 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

Prima cosa, in questi casi, cercare informazioni su questa "associazione".

Dal sito, nessuna informazione utile: nessun documento, nessuna produzione culturale, nessun nome (il che non è neppure tanto onesto).

Andiamo su Faccialibro: foto di carnevale, battute del tipo "non arrabbiatevi, al nord una giornata così la considerano soleggiata", nessun nome, documento o produzione degna di nota.

Che dire? Mah. Una carnevalata dal nome tremendamente razzista e fascistoide. Quante se ne sono viste di associazioni pseudo-culturali chiamate così (L'America agli Americani per esempio: è il riferimento culturale e ideologico?).

Ah, già, aspetta, c'è questo tizio che parla. Massimo Costa (da non confondersi con l'omonimo che cerca a tutti i costi di candidarsi a sindaco di Palermo), economista esperto di ragioneria pubblica, produzione scientifica tutta legata al tema "revisione contabile", si occupa, evidentemente a tempo perso, ma validamente a sentire i suoi sostenitori, di statuto siciliano (sbagliato lavoro? Laurea in giurisprudenza forse...).

Ma non facciamoci ingannare, anche l'economista Costa non è estraneo alla politica. Già candidato alle amministrative scorse di Palermo, per la lista L'Altra Sicilia, prese lo 0,3% dei voti (CASPITA!).

Il sito del movimento "culturale" (che tanto culturale non è, visto che ha già partecipato a due o tre elezioni, riuscendo una volta anche a superare l'arditissima soglia dell'1%) è molto più valido del precedente. Ci si istruisce meglio, qui. E infatti, basta poco per capire che razza di persone circolano, qui, e che razza di idee propagandano.

Ungheria, in mano ad un partito nazionalista che mette il bavaglio alla stampa e modifica la costituzione urlando "dio lo vuole". L'Altra Sicilia stravede per questa sottospecie di fascistoide.

Movimento dei Forconi, grande appoggio, e sappiamo bene chi c'era dietro e cosa volevano. Mpa e Forza Nuova. Che bella compagnia!

Non una parola sul ritrovamento di Placido Rizzotto. Troppo "comunista" e troppo poco mafioso?

L'Altra Sicilia, e l'alleato "Per il Sud", non sono altro che movimenti qualunquisti, collegati in maniera pesantissima alla destra più becera (e mi fermo qui), tutta dio-patria-famiglia.

Una vergogna per la collettività umana.



Ma...non so' a me sembra che dicano cose giuste e non propaganda di Destra,staremo a vedere.
Poi il fatto che ripercorrono la storia della Sicilia,per noi è importante,se tu noti,tutti i film di storia Italiani sono ambientati sempre nel Continente Italiano,mai in Sicilia ,la Sicilia per voi non ha storia!,l'unica Storia che mettete in risalto è sempre la nostra cronaca nera.[:(]
Allora ben venga chi si interessa a 360 gradi alla Sicilia.[;)]


Ultima modifica di bleffort il 14/03/2012, 19:30, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 15/03/2012, 17:49 
L'UE VUOLE SEMPLIFICARE LA VENDITA DELLE ARMI E MONTI APPROVA:PRONTE LE MODIFICHE ALLE LEGGE 185/1990
giovedì 15 marzo 2012 Il già difficile controllo delle imprese e delle banche coinvolte nel commercio delle armi pesanti rischia di essere compromesso dalle modifiche alla legge 185/1990 (approvate in via preliminare)

http://www.free-italy.info/2012/03/lue- ... .html#more


in un momento come questo,non penso che cio' sia una priorita'anzi tutt'altro,ma oltretutto sono curioso di vedere chi ha sempre professato la pace se e' disposto ad approvare le modifiche x la semplificazione,ma trattandosi di monti si puo' pure cambiare idea....... [:47] [:37] [:31]


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MessaggioInviato: 16/03/2012, 12:50 
- di Francesco Piccioni- http://www.ilmanifesto.it -

Quella sulla «riforma» del mercato del lavoro è una partita che il governo ha condotto a carte coperte. Ma ora si comincia a vedere qualcosa di concreto. E fa orrore. Il ministro continua a scommettere che la conclusione arriverà tra il 21 e 23 di questo mese. Al tempo stesso, però, ammette che «non sono in grado di dirvi dove saranno trovate le risorse, il governo è impegnato a cercarle». Erano tutti entrati convinti che erano stati trovati 2 miliardi per la «riforma degli ammortizzatori sociali».

Un vecchio volpone delle trattative come Raffaele Bonanni aveva subito fatto notare che quella cifra viene spesa ogni anno soltanto per la cassa integrazione «in deroga» (l’unica forma a carico dello stato), e che quindi «il governo doveva chiarire».
Sull’argomento ci si è dilungati parecchio, e Fornero è intenzionata a mandare a regime la sua «riforma» a partire dal 2015 anziché dal 2017, come chiedeva persino Confindustria.

Peggio: vuol fare iniziare oggi stesso il processo di «transizione», cominciando dall’abolizione sia della della cig «per cessazione di attività» che della «mobilità»; un gesto che mette a rischio tutte le vertenze per crisi oggi sul tavolo (compresa quella che riguarda proprio il manifesto). Accoppiata al già varato aumento dell’età pensionabile, dice anche Bonanni, «sarebbe un’ecatombe sociale».

È anche il primo punto su cui si è espressa Susanna Camusso, segretario generale della Cgil: «il dato di oggi è un passo indietro». L’accelerazione dell’ingresso della riforma degli ammortizzatori, spiega, «si traduce nel breve periodo, durante la crisi, in una riduzione della copertura e nessun vantaggio sulla prestazione economica». Insomma, nessuna nuova risorsa sugli ammortizzatori sociali da parte del governo, ma «solo una diversa redistribuzione di quelle esistenti».

In mancanza di notizie certe, tutti si erano fin lì esercitati ieri sul «modello tedesco». Se n’era parlato soprattutto in riferimento all’art. 18, che governo e Confindustria (più Cisl e Uil) vorrebbero modificare in due punti sostanziali: la «reintegra» sul posto di lavoro (con sentenza del giudice) sparirebbe in caso di licenziamento per «motivi economici» e per «motivi disciplinari». Resterebbe così in piedi solo il divieto di licenziare «motivi discriminatori», il caso più difficile da dimostrare in aula. In pratica: scomparirebbe. In ogni caso, da oggi partiranno «incontri bilaterali» tra il ministro e i leader delle varie «parti sociali» proprio su questo tema, «lasciato per ultimo».

Il «modello tedesco» delega il giudice a decidere tra reintegra e indennizzo (proprozionale a stipendio, età, carico famifliare). Ma il sistema di protezione sociale complessivo è molto più forte che non in Italia. Ad esempio, ci sono almeno tre forme di sussidio per i disoccupati: indennità (dai 6 ai 32 mesi, secondo l’età), sussidio (equivalente alla nostra «mobilità») e «aiuto sociale» per quelli esclusi dale prime due forme. In pratica, la Germania spende per le politiche del lavoro complessivamente il 2,26% del Pil, mentre l’Italia solo l’1,84.

Il governo sembrava stesse perfezionando un’«assicurazione sociale» (Aspi) per tutelare le forme di lavoro «non a tempo indeterminato». I dettagli tecnici sono andati cambiando di ora in ora; alcuni sembravano più che altro esche per far fare i titoli sui giornali, come il «bonus per tutti i disoccupati da 1.119 euro al mese». Se si dovesse prendere sul serio la cosa – visto che i disoccupati sono ufficialmente 2 milioni e 300mila – il governo dovrebbe spendere quasi 3 miliardi al mese (mentre, si diceva all’inizio, fanno fatica a trovarne 2 per un anno). Poi si è capito che in realtà si tratta solo dell’indennità che dovrebbe sostituire – con perdita secca – tutte le tutele attuali, compresa la mobilità, tranne la cig ordinaria. «L’«ecatombe sociale» di cui parla Bonanni, ma presentata come un «fatto positivo».

Sulla flessibilità in entrata (assunzioni), Fornero propone un «contratto dominante» ma «non unico». Anche Angeletti (Uil) e Bonanni (Cisl) hanno storto il naso parlando di «aspetti da correggere», anche se «sono stati fatti passi avanti sui contratti a termine». La convergenza con i sindacati avverrebbe sul «contratto di apprendistato a tempo indeterminato», ma resterebbero in vigore moltissimi contratti «atipici» anche se il ministro ha detto che «dovrebbero costare un po’ di più».

Che misure come queste siano in grado di abbattere il tasso di disoccuparione dall’attuale 9,2% all’obiettivo dichiarato dal governo (4-5%), appare decisamente utopistico. Certo, le imprese avranno un bel po’ di mano libera sui lavoratori che decidono di tenere o di licenziare. Ma non c’è nulla in queste proposte che, onestamente, possa essere considerato un «incentivo all’assunzione». Solo un abbattimento violento del grado di copertura degli ammortizzatori sociali, nell’illusione che poi «il mercato» sappia mettere ordine da solo nei disastri che ha provocato.


http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z1pHPzhOvf
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!


http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z1pHPCrzeJ


Ultima modifica di ubatuba il 16/03/2012, 12:51, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 18/03/2012, 16:09 
Ancora la Sicilia è stata danneggiata ulteriormente:
Il Parlamento Europeo ha approvato il 16 febbraio scorso,l'accordo UE-Marocco che liberalizza,il commercio di prodotti Agricoli e della Pesca.
Le conseguenze negative che produrranno nel breve e nel lungo termine per i nostri produttori saranno un disastro.
Ancora una volta si è utilizzata l'Agricoltura come merce di scambio per risolvere le questioni politiche e Internazionali.
L'accordo risulta ben più favorevole al Marocco che all'Europa,in particolare per quanto riguarda il settore dell'Ortofrutta e all'interno dell'UE,risulta più vantaggioso per le produzioni dei Paesi Continentali piuttosto che per quelli Mediterranei.
L'Italia dunque è la prima ad essere danneggiata e,la Sicilia ancora di più,in considerazione che i prodotti oggetto dell'accordo sono maggiormente coltivati in Sicilia,come gli Agrumi,i Pomodori,le Fragole.
Non si tratta essere protezionisti ne' tanto meno di essere contrari alla crescita di Paesi che vivono in condizioni di maggiori difficoltà dell'area del Mediterraneo,ma accordi del genere non risolvono problemi di crescita,bensì creano situazioni di nuova povertà,danneggiando un settore come quello Agricolo che sta affrontando una crisi senza precedenti.
Quindi riguardo agli Agrumi,già a partire dalla prossima campagna agraria,sentiremo l'effetto della concorrenza,specie nei mercati Europei,sulle nostre produzioni.
In Marocco il fattore principale che concorre alla formazione del prezzo dell'Ortofrutta è il costo della manodopera.
I salari percepiti dagli operai agricoli Nordafricani son dell'ordine di 5 euro al giorno.
QUINDI BASTA FARE ALCUNI SEMPLICI CONTI PER DETERMINARE CHE IL RAPPORTO è DI CIRCA 1 a 5 CIRCA.
INOLTRE NON ESISTONO GARANZIE CHE LA SICUREZZA ALIMENTARE SIA BASATA SU PRINCIPI E PROCEDIMENTI DEL TUTTO ANALOGHI AI NOSTRI. [:(!] [:195]


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