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Uscita fresca, fresca dall'AREA-51 ! [8D]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
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Gli X-files del Cile: il "Caso Pelican"

Cile: Gli UFO esistono, provenienza: sconosciuta.



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Un pilota di un caccia comunica l’avvistamento di un oggetto volante misterioso, che sta intersecando la sua rotta senza autorizzazione nei cieli sopra Santiago del Cile. Ad un certo punto dice alla torre di controllo: “Roger… In questo momento non lo vedo più. Ma prima l’ho visto in modo forte e chiaro…Sembrava una nuvola, era camuffato come una nuvola, ma con un movimento irregolare.” Lo stesso, strano oggetto viene segnalato, in quella stessa area, negli stessi minuti, anche da due aerei di linea.

Rivelati gli X-files del Cile: “Gli Ufo esistono, ma non sappiamo cosa siano”
SABRINA PIERAGOSTINI

L’episodio è avvenuto il 24 giugno del 2010 ed è noto come il “Caso Pelican”, dal nome del velivolo militare coinvolto. È uno dei tanti, inspiegabili fenomeni avvenuti in Cile resi noti dall’ex generale dell’aeronautica Ricardo Bermudez, ora direttore del CEFAA (Comitato degli Studi per i fenomeni aerei anomali), che fa parte della DGAC, l’Agenzia per l’Aviazione Civile del Cile, equivalente al nostro ENAC. Il 21esimo Congresso Internazionale sugli Ufo, che si è svolto nei giorni scorsi a Fountain Hills, in Arizona, si può a buon conto definire “storico”, perchè proprio durante i lavori del convegno l’ex alto ufficiale ha illustrato, con tanto di prove audio-video, gli X-files del suo Paese. Una “disclosure” pubblica, che – visto il ruolo rivestito da Bermudez- non può non aver avuto l’autorizzazione del Governo. Lo ha in fondo affermato lui stesso, dicendo nel corso del suo intervento: “Abbiamo l’appoggio di ciascun ramo delle nostre forze armate e della polizia. Crediamo che il fenomeno Ufo sia lo stesso in tutto il mondo e per questo intratteniamo rapporti con gli investigatori provenienti da 14 paesi”. Dunque, il Cile considera gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati molto più di semplici allucinazioni, bufale o eventi naturali privi di interesse. Anzi: li studia con molta attenzione. E preoccupazione, per il bene della Nazione.

Nel 2008 infatti il Parlamento cileno ha approvato una norma nota come “Legge sulla trasparenza”, che obbliga tutti gli enti dello Stato a rispondere entro 20 giorni alle domande dei cittadini su tutto ciò che riguarda eventi di pubblico interesse. “Questo è il nostro modo di affrontare il problema: apertamente e liberamente“, ha rimarcato il direttore del CEFAA che in virtù di questo principio ha illustrato i casi ufologici più singolari avvenuti nei cieli cileni, corredati da documenti eccezionali. Mentre infatti gli altri Governi che finora hanno aperto i loro archivi in materia ( come Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Francia) si sono limitati a declassificare essenzialmente i dossier cartacei, il Cile ha invece deciso di rendere pubblici anche molti filmati, foto e registrazioni dei dialoghi radio intercorsi tra i piloti e la torre di controllo. “L’agenzia per l’aviazione civile deve garantire la sicurezza di tutte le attività aeree nel Paese, per questo il nostro ente ha accesso immediato a tutte queste informazioni, prima tra tutte le comunicazioni di volo ”, ha spiegato l’ex generale.

Sette i casi esposti durante la conferenza. Come la collisione mancata per un soffio con un mezzo volante estraneo avvenuta all’aeroporto di Puerto Montt, nel 1988, o l’avvistamento registrato al Chacalluta Airport di Arica, nel 1997. In quest’ultimo episodio, ad esempio, dopo che un velivolo militare ha avvistato un oggetto volante non identificato, la voce dell’operatore sulla torre di controllo dice: “Abbiamo avuto diverse chiamate che sostengono la presenza in questo settore di un UFO. . . Siamo in allerta per qualsiasi rapporto. . . Il pilota riferisce a ore 3 un oggetto che si muove a velocità incredibile . .. testuali parole…”
E ancora, un Ufo avvistato da tre aeromobili commerciali in avvicinamento all’aeroporto Internazionale Pudahuel di Santiago. Nel nastro registrato, si sente chiaramente uno dei piloti dire:”Dà l’impressione di essere un treno con tanti finestrini, si vedono benissimo”. Un’immagine riferita, su diverse frequenze, dagli equipaggi dei tre differenti velivoli che descrivono la stessa situazione.

Ricordiamo, ovviamente, che tutto avveniva mentre i jet erano in volo. E i treni non volano…Bermudez ha poi esposto il “Caso Pelican”- che ha visto coinvolti, ancora una volta, tre aerei distinti. Parlando alla torre di controllo, il pilota del Pelican chiede insistentemente conferma di traffico aereo al di sotto del suo jet, avendo visto passare due oggetti a velocità impressionante da due direzioni opposte. Ma sul radar non risulta nulla e l’operatore replica: “Non ho alcuna informazione a proposito”. Ma il militare insiste: “Li ho visti chiaramente: il primo a circa 3mila piedi sotto di me, l’altro è arrivato da est verso ovest. Non saprei cosa fossero, andavano troppo veloci!”


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L’UFO AVVISTATO DURANTE UNA CERIMONIA AD EL BOSQUE NEL 2010


“Pensate un attimo- ha detto il relatore al pubblico del convegno- Se un pilota di linea di grande esperienza mi dice di aver visto qualcosa volargli davanti, io lo sto ad ascoltare; se un secondo pilota di linea mi dice la stessa cosa pochi secondi dopo, la mia attenzione aumenta; ma se addirittura un terzo pilota, per giunta militare, conferma il racconto, io sono portato a crederci. Ma in questo specifico fatto abbiamo un solo Ufo che si avvicina ai tre velivoli oppure abbiamo due Ufo? Perchè, se ne abbiamo uno solo, la sua stupefacente velocità non corrisponde a nulla di nostra conoscenza.” Ma l’episodio più clamoroso indagato dal CEFAA è avvenuto il 4 novembre del 2010, mentre all’Accademia militare di El Bosque, a Santiago, era in corso una cerimonia ufficiale per il cambio della guardia ai vertici dell’Aeronautica cilena. Era in corso una parata aerea: uno spettacolo ammirato anche dal Presidente Sebastian Piñera, oltre che dalle massime autorità civili e militari dello Stato sudamericano. Il tutto, davanti a decine di cameramen, fotografi e videoamatori. Nessuno si è accorto di nulla durante la cerimonia.

Eppure, sembra molto probabile che qualcuno si sia presentato senza invito, forse per controllare da vicino l’andamento della giornata, come emerge da ben sette filmati girati da mani diverse analizzati dagli esperti dell’agenzia diretta da Bermudez. Tutti hanno ripreso un oggetto metallico sconosciuto di forma quasi circolare che a velocità sorprendente si muove in mezzo ai velivoli militari- Falcon, F5 e F16- che sfilano volteggiando in cielo. Un frame – ricavato da uno dei video – mostra perfettamente l’intruso volare accanto ai Falcon. Un’altra immagine, tratta da un altro filmato, lo raffigura ancora: stavolta vicino agli F5 in formazione. Non si tratta di un fotomontaggio: le analisi hanno accertato che l’oggetto presenta la stessa ombra dei jet militari e il suo raggio era di tra i 5 e 10 metri. Lo stesso, misterioso disco volante poi si palesa per la terza volta, in un altro video girato durante l’esibizione degli F16. “Se pensate che non sia sufficiente, ho un’altra sorpresa per voi”, ha detto Bermudez all’uditorio. “In questo filmato, esso compare per una frazione di secondo. I nostri astronomi più scettici hanno calcolato che la sua velocità doveva essere 18 volte quella dei caccia F16, ovvero più di 10mila km all’ora. E non era nè un meteorite, nè una cometa o spazzatura spaziale, nè tantomeno un uccello.”



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L’IMMAGINE DELL’UFO VICINO AGLI F5 IN VOLO


L’esame tecnico ha poi dimostrato che l’Ufo ha effettuato una manovra ad alto rischio, passando davanti ai Falcon da ovest verso est, volando a bassa quota ed a folle velocità. Inoltre, il rapporto sostiene che l’oggetto presentava una forma ellissoidale e rifletteva la luce come se fosse metallico. Infine si legge: “Il pubblico da terra non ha percepito l’oggetto, nonostante sia passato sopra le loro teste, dal momento che non ha prodotto alcuna onda sonora. Si muoveva con l’inclinazione di 25 gradi: questo è lo stesso angolo con il quale le astronavi entrano nell’atmosfera.”



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LO STESSO OGGETTO MISTERIOSO ACCANTO ALLA SQUADRIGLIA DI F16


Nel concludere il suo intervento, il generale Ricardo Bermudez ha così sintetizzato la questione:

1) I fenomeni aerei anomali definiti Ufo sono reali e si presentano all’interno e all’esterno dello spazio aereo controllato;
2) Non abbiamo alcuna idea di cosa siano e da dove provengano;
3) È indispensabile continuare a studiare il fenomeno;
4) È indispensabile condividere tutte le informazioni.
Ha poi aggiunto alcune frasi che suonano da monito. Eccole:
“Io credo che si debba indagare su tutto ciò che comporti un rischio alle operazioni di volo, non importa quanto incredibile possa apparire: ignorarlo sarebbe da irresponsabili. Serve un’agenzia internazionale che coordini tutte le investigazioni in materia: deve poter raccogliere ogni informazione e procedere ad esami scientifici. Penso che dovrebbe essere sotto la responsabilità del settore Affari Spaziali delle Nazioni Unite.”
Insomma, gli Ufo non sono fantasie di gente sfaccendata, ma un pericolo reale che può diventare una minaccia per la sicurezza aerea in tutto il mondo. Il generale Bermudez lo ha fatto capire portando prove e documenti davvero impressionanti. Sulla strada che porta alla rivelazione del mistero-Ufo, il Cile sembra aver assunto il ruolo di apripista.

(Servizio di "Studio Aperto")
http://centroufologicotaranto.wordpress ... /11/11807/
http://www.ansuitalia.it/Sito/index.php ... 1331284174



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MessaggioInviato: 16/03/2012, 12:27 
Questo è un video relativo al caso succitato:



[BBvideo] http://www.youtube.com/watch?v=Ga6wdavEEUE[/BBvideo]



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MessaggioInviato: 16/03/2012, 14:37 
ma questi oggetti sono mai visti affiancati agli F 22 o ai prototipi degli F 35? se sono tanto interessati ai nostri progressi dovrebbero concentrarsi lì.



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Mi spinsi nel futuro quanto mai occhio umano, le meraviglie vidi di quel mondo lontano

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MessaggioInviato: 16/03/2012, 19:44 
Registrazione dialogo tra pilota ed il controllo dello spazio aereo ("Caso Pelican").

Fonte CEEFAA




Ultima modifica di Ufologo 555 il 16/03/2012, 20:16, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 17/03/2012, 09:38 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Gli X-files del Cile: il "Caso Pelican"

Cile: Gli UFO esistono, provenienza: sconosciuta.



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Un pilota di un caccia comunica l’avvistamento di un oggetto volante misterioso, che sta intersecando la sua rotta senza autorizzazione nei cieli sopra Santiago del Cile. Ad un certo punto dice alla torre di controllo: “Roger… In questo momento non lo vedo più. Ma prima l’ho visto in modo forte e chiaro…Sembrava una nuvola, era camuffato come una nuvola, ma con un movimento irregolare.” Lo stesso, strano oggetto viene segnalato, in quella stessa area, negli stessi minuti, anche da due aerei di linea.

Rivelati gli X-files del Cile: “Gli Ufo esistono, ma non sappiamo cosa siano”
SABRINA PIERAGOSTINI

L’episodio è avvenuto il 24 giugno del 2010 ed è noto come il “Caso Pelican”, dal nome del velivolo militare coinvolto. È uno dei tanti, inspiegabili fenomeni avvenuti in Cile resi noti dall’ex generale dell’aeronautica Ricardo Bermudez, ora direttore del CEFAA (Comitato degli Studi per i fenomeni aerei anomali), che fa parte della DGAC, l’Agenzia per l’Aviazione Civile del Cile, equivalente al nostro ENAC. Il 21esimo Congresso Internazionale sugli Ufo, che si è svolto nei giorni scorsi a Fountain Hills, in Arizona, si può a buon conto definire “storico”, perchè proprio durante i lavori del convegno l’ex alto ufficiale ha illustrato, con tanto di prove audio-video, gli X-files del suo Paese. Una “disclosure” pubblica, che – visto il ruolo rivestito da Bermudez- non può non aver avuto l’autorizzazione del Governo. Lo ha in fondo affermato lui stesso, dicendo nel corso del suo intervento: “Abbiamo l’appoggio di ciascun ramo delle nostre forze armate e della polizia. Crediamo che il fenomeno Ufo sia lo stesso in tutto il mondo e per questo intratteniamo rapporti con gli investigatori provenienti da 14 paesi”. Dunque, il Cile considera gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati molto più di semplici allucinazioni, bufale o eventi naturali privi di interesse. Anzi: li studia con molta attenzione. E preoccupazione, per il bene della Nazione.

Nel 2008 infatti il Parlamento cileno ha approvato una norma nota come “Legge sulla trasparenza”, che obbliga tutti gli enti dello Stato a rispondere entro 20 giorni alle domande dei cittadini su tutto ciò che riguarda eventi di pubblico interesse. “Questo è il nostro modo di affrontare il problema: apertamente e liberamente“, ha rimarcato il direttore del CEFAA che in virtù di questo principio ha illustrato i casi ufologici più singolari avvenuti nei cieli cileni, corredati da documenti eccezionali. Mentre infatti gli altri Governi che finora hanno aperto i loro archivi in materia ( come Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Francia) si sono limitati a declassificare essenzialmente i dossier cartacei, il Cile ha invece deciso di rendere pubblici anche molti filmati, foto e registrazioni dei dialoghi radio intercorsi tra i piloti e la torre di controllo. “L’agenzia per l’aviazione civile deve garantire la sicurezza di tutte le attività aeree nel Paese, per questo il nostro ente ha accesso immediato a tutte queste informazioni, prima tra tutte le comunicazioni di volo ”, ha spiegato l’ex generale.

Sette i casi esposti durante la conferenza. Come la collisione mancata per un soffio con un mezzo volante estraneo avvenuta all’aeroporto di Puerto Montt, nel 1988, o l’avvistamento registrato al Chacalluta Airport di Arica, nel 1997. In quest’ultimo episodio, ad esempio, dopo che un velivolo militare ha avvistato un oggetto volante non identificato, la voce dell’operatore sulla torre di controllo dice: “Abbiamo avuto diverse chiamate che sostengono la presenza in questo settore di un UFO. . . Siamo in allerta per qualsiasi rapporto. . . Il pilota riferisce a ore 3 un oggetto che si muove a velocità incredibile . .. testuali parole…”
E ancora, un Ufo avvistato da tre aeromobili commerciali in avvicinamento all’aeroporto Internazionale Pudahuel di Santiago. Nel nastro registrato, si sente chiaramente uno dei piloti dire:”Dà l’impressione di essere un treno con tanti finestrini, si vedono benissimo”. Un’immagine riferita, su diverse frequenze, dagli equipaggi dei tre differenti velivoli che descrivono la stessa situazione.

Ricordiamo, ovviamente, che tutto avveniva mentre i jet erano in volo. E i treni non volano…Bermudez ha poi esposto il “Caso Pelican”- che ha visto coinvolti, ancora una volta, tre aerei distinti. Parlando alla torre di controllo, il pilota del Pelican chiede insistentemente conferma di traffico aereo al di sotto del suo jet, avendo visto passare due oggetti a velocità impressionante da due direzioni opposte. Ma sul radar non risulta nulla e l’operatore replica: “Non ho alcuna informazione a proposito”. Ma il militare insiste: “Li ho visti chiaramente: il primo a circa 3mila piedi sotto di me, l’altro è arrivato da est verso ovest. Non saprei cosa fossero, andavano troppo veloci!”


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L’UFO AVVISTATO DURANTE UNA CERIMONIA AD EL BOSQUE NEL 2010


“Pensate un attimo- ha detto il relatore al pubblico del convegno- Se un pilota di linea di grande esperienza mi dice di aver visto qualcosa volargli davanti, io lo sto ad ascoltare; se un secondo pilota di linea mi dice la stessa cosa pochi secondi dopo, la mia attenzione aumenta; ma se addirittura un terzo pilota, per giunta militare, conferma il racconto, io sono portato a crederci. Ma in questo specifico fatto abbiamo un solo Ufo che si avvicina ai tre velivoli oppure abbiamo due Ufo? Perchè, se ne abbiamo uno solo, la sua stupefacente velocità non corrisponde a nulla di nostra conoscenza.” Ma l’episodio più clamoroso indagato dal CEFAA è avvenuto il 4 novembre del 2010, mentre all’Accademia militare di El Bosque, a Santiago, era in corso una cerimonia ufficiale per il cambio della guardia ai vertici dell’Aeronautica cilena. Era in corso una parata aerea: uno spettacolo ammirato anche dal Presidente Sebastian Piñera, oltre che dalle massime autorità civili e militari dello Stato sudamericano. Il tutto, davanti a decine di cameramen, fotografi e videoamatori. Nessuno si è accorto di nulla durante la cerimonia.

Eppure, sembra molto probabile che qualcuno si sia presentato senza invito, forse per controllare da vicino l’andamento della giornata, come emerge da ben sette filmati girati da mani diverse analizzati dagli esperti dell’agenzia diretta da Bermudez. Tutti hanno ripreso un oggetto metallico sconosciuto di forma quasi circolare che a velocità sorprendente si muove in mezzo ai velivoli militari- Falcon, F5 e F16- che sfilano volteggiando in cielo. Un frame – ricavato da uno dei video – mostra perfettamente l’intruso volare accanto ai Falcon. Un’altra immagine, tratta da un altro filmato, lo raffigura ancora: stavolta vicino agli F5 in formazione. Non si tratta di un fotomontaggio: le analisi hanno accertato che l’oggetto presenta la stessa ombra dei jet militari e il suo raggio era di tra i 5 e 10 metri. Lo stesso, misterioso disco volante poi si palesa per la terza volta, in un altro video girato durante l’esibizione degli F16. “Se pensate che non sia sufficiente, ho un’altra sorpresa per voi”, ha detto Bermudez all’uditorio. “In questo filmato, esso compare per una frazione di secondo. I nostri astronomi più scettici hanno calcolato che la sua velocità doveva essere 18 volte quella dei caccia F16, ovvero più di 10mila km all’ora. E non era nè un meteorite, nè una cometa o spazzatura spaziale, nè tantomeno un uccello.”



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L’IMMAGINE DELL’UFO VICINO AGLI F5 IN VOLO


L’esame tecnico ha poi dimostrato che l’Ufo ha effettuato una manovra ad alto rischio, passando davanti ai Falcon da ovest verso est, volando a bassa quota ed a folle velocità. Inoltre, il rapporto sostiene che l’oggetto presentava una forma ellissoidale e rifletteva la luce come se fosse metallico. Infine si legge: “Il pubblico da terra non ha percepito l’oggetto, nonostante sia passato sopra le loro teste, dal momento che non ha prodotto alcuna onda sonora. Si muoveva con l’inclinazione di 25 gradi: questo è lo stesso angolo con il quale le astronavi entrano nell’atmosfera.”



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LO STESSO OGGETTO MISTERIOSO ACCANTO ALLA SQUADRIGLIA DI F16


Nel concludere il suo intervento, il generale Ricardo Bermudez ha così sintetizzato la questione:

1) I fenomeni aerei anomali definiti Ufo sono reali e si presentano all’interno e all’esterno dello spazio aereo controllato;
2) Non abbiamo alcuna idea di cosa siano e da dove provengano;
3) È indispensabile continuare a studiare il fenomeno;
4) È indispensabile condividere tutte le informazioni.
Ha poi aggiunto alcune frasi che suonano da monito. Eccole:
“Io credo che si debba indagare su tutto ciò che comporti un rischio alle operazioni di volo, non importa quanto incredibile possa apparire: ignorarlo sarebbe da irresponsabili. Serve un’agenzia internazionale che coordini tutte le investigazioni in materia: deve poter raccogliere ogni informazione e procedere ad esami scientifici. Penso che dovrebbe essere sotto la responsabilità del settore Affari Spaziali delle Nazioni Unite.”
Insomma, gli Ufo non sono fantasie di gente sfaccendata, ma un pericolo reale che può diventare una minaccia per la sicurezza aerea in tutto il mondo. Il generale Bermudez lo ha fatto capire portando prove e documenti davvero impressionanti. Sulla strada che porta alla rivelazione del mistero-Ufo, il Cile sembra aver assunto il ruolo di apripista.

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Questi sono gli episodi che riconciliano con l' ufologia. [:D]



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MessaggioInviato: 27/03/2012, 20:36 
The Green Fireballs

(By AlessandroCacciatore)

Sinossi

Le cosiddette “palle di fuoco verdi” (green fireballs in inglese), fu un certo tipo di fenomeno ufologico, registratosi negli Stati Uniti, in particolare in New Mexico, dal 1948 in poi. Questi oggetti volanti, all’epoca furono un vero problema per il governo degli Stati Uniti, proprio per questo, come per quanto riguardava gli UFO, fu una problematica che venne affidata all’USAF (l’aeronautica militare statunitense). Il fatto più importante, che opprimeva i militari, era che queste sfere luminose, sorvolavano soprattutto basi militari e impianti dell’AEC (Atomic Energy Commission), il Sandia National Laboratories, un dipartimento per la ricerca sull’energia nucleare, fondato proprio nel 1948 e Los Alamos, uno dei centri di ricerca scientifica/tecnologica più importanti al mondo. Insomma, era un grosso affare per il governo, che non voleva certo avere problemi proprio a pochi anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale (anche se si era da poco entrati in Guerra Fredda). Sebbene, tale fenomeno, si può benissimo far rientrare nella fenomenologia ufologica, è più auspicabile catalogarlo come fenomeno a sé stante, e quindi con delle proprie caratteristiche diverse, da quelle dei “soliti” UFO che venivano avvistati in gran parte, nel resto del mondo.

La storia

Le prime segnalazioni di questi misteriosi oggetti volanti, ci viene a fine Novembre del 1948, ma questo, era solamente l’inizio. La notte del 5 Dicembre, due aerei, uno militare, l’altro civile, in volo presso il New Mexico, avvistano entrambi delle strane luci in cielo, di colore verde fluorescente, a 20 minuti di distanza, l’uno dall’altro. I piloti militari, che si trovavano ai confini di Las Vegas, descrissero le luci come “molto intense”, analoghe ad una luce emessa da un flare pirotecnico, affermarono in oltre, che fu la cosa più strana che abbiano mai visto. Il pilota civile, che si trovava in volo ai confini con Albuquerque, descrisse le luci, come verdi, ma pallide, che si stavano dirigendo verso la sua posizione, costringendolo addirittura a cambiare rotta di volo, per non rischiare un possibile scontro diretto. La stessa notte, avvistamenti analoghi arriveranno da altre guardie della sicurezza militare, da Albuquerque, a Las Vegas, al Mexico. Alcuni di questi oggetti, sorvolarono la base del Sandia, un’installazione particolarmente sensibile, dove a poca distanza da essa, c’era la base aerea di Kirtland, che deteneva ordigni nucleari. Quella notte, ci furono in tutto, dozzine di avvistamenti delle green fireballs, tutte approssimativamente segnalate dalle 19:30 alle 23:30, ma non era ancora finita. La notte seguente, altre sfere verdi, sorvolano nuovamente la base Sandia.

Dopo questo evento, era chiaro che qualcosa non andava, soprattutto perché, il fatto che tali oggetti luminosi, sorvolassero le più rilevanti basi militari e di ricerca dell’epoca, non poteva essere un caso, per questo il governo prese subito dei provvedimenti, dal fatto anche, che solamente un anno prima c’era stata la nascita dei “Flying Saucer”, i famosi “dischi volanti”, dopo che numerose segnalazioni iniziarono ad arrivare dopo lo storico avvistamento di Kenneth Arnold, il 24 Giugno 1947. Tuttavia, il giorno seguente, l’AFOSI (Air Force Office of Special Investigations), che all’epoca si occupò non poche volte delle indagini su avvistamenti UFO, e la base aerea di Kirtland, avviarono un indagine ufficiale su questi misteriosi velivoli volanti, preoccupati del fatto che potessero essere correlati allo spionaggio o sabotaggio, e subito iniziarono a puntare il dito contro l’Unione Sovietica, interessati alle ricerche e sperimentazioni che svolgevano presso tali zone interessate. Fatto sta, che la sera dell’8 Dicembre, due investigatori dell’AFOSI, e piloti esperti, assistono all’avvistamento di una delle “green fireballs”, mentre si trovavano in volo, con il loro aereo. Questi, raccontarono, che mentre si trovavano in volo, videro questa palla o sfera luminosa verde, a circa 2.000 piedi, sopra il loro velivolo, e la sua luminescenza era molto simile a quella generata dai flare, comunemente utilizzati dalle forze aeree, ma “molto più intenso e brillante” a detta dei due militari. Essi affermarono in oltre, come anche confermato dalla relazione che stilarono in seguito all’avvistamento, che l’oggetto era comunque più grande e brillante di una stella, di un flare o di una meteora. L’avvistamento tuttavia, durò non molti secondi, infatti il misterioso oggetto volante, scese rapidamente sul terreno, lasciando una scia di frammenti color rosso e arancione, che caddero verso il suolo. Insomma, l’oggetto era come esploso.

A causa di questo evento, il giorno seguente, l’AFOSI decise di contattare un astronomo, il dottor Lincoln La Paz, ricercatore presso l’Università del New Mexico, e all’epoca, famoso a livello mondiale sulle meteore. Egli aveva già lavorato ad alcuni progetti top-secret per il governo degli Stati Uniti, quindi l’USAF fu d’accordo totalmente, nel considerare La Paz un perfetto consigliere scientifico per questa indagine. La Paz stesso, osservò di persona, la notte del 12 Dicembre, una di queste green fireballs, osservato anche presso i laboratori di Los Alamos, consentendo all’astronomo, di calcolare la traiettoria dell’oggetto volante, tramite triangolazione. Dai calcoli, La Paz, scoprì che il centro della traiettoria era perpendicolare a Los Alamos. In una lettera riservata, scritta dallo stesso astronomo, in data 20 Dicembre, ed indirizzata all’Air Force, La Paz affermò che l’oggetto avvistato aveva un movimento troppo lento per essere una meteora, in oltre non lasciò scie luminose o nubi di polvere, come tipico delle meteore che volano a bassa quota. Altre caratteristiche anomale, fu il suo colore, “verde intenso”, differenti completamente dalle caratteristiche delle Geminidi (uno sciame meteorico annuale, attivo dal 3 al 19 dicembre), osservate nello stesso periodo, ed anche il fatto che non si avvertisse nessun tipo di suono, era piuttosto anomalo, anche se a bassa quota, dagli 8 ai 10 miglia. In oltre il movimento e il tipo di volo, che in seguito si scoprirà che tali oggetti erano anche in grado di cambiare rotta, e il fatto che la loro luminosità si spegnesse come una “lampadina”, fece iniziare a pensare che non fossero fenomeni astronomici. Altro fatto curioso, era che, anche se con le diverse tecniche di triangolazione, i frammenti di queste green fireballs non vennero mai trovate. La Paz suggerì, che venissero smosse diverse pattuglie di militari, in particolare su Los Alamos e in tutto il Nord del Mexico, che a quanto pare, era il centro principale, dove questi velivoli venivano avvistati, per cercare di fotografarle.

Sebbene le continue osservazioni sulle postazioni, in diverse zone del Mexico, in particolare su Los Alamos, i militari non riuscirono a fotografare questi strani oggetti volanti, ma non era tuttavia semplice; il fenomeno era relativamente breve, una durata inferiore ad un minuto, il che abbassava le probabilità di fotografare tali oggetti. Tuttavia, altri avvistamenti vennero registrati ancora su Los Alamos l’11-13-14-20-28 Dicembre, fino al 6 Gennaio 1949, innalzando di nuovo e ancor di più la preoccupazione da parte dell’Intelligence, per l’integrità del paese. In una di queste date, precisamente il 20 Dicembre, ci fu sicuramente uno degli avvistamenti più significativi: quella sera infatti, una green fireballs venne vista cambiare direzione durante il volo, cosa assolutamente impossibile per una meteora. Testimoni del fatto, due guardie della sicurezza di Los Alamos, che videro l’oggetto scendere in cielo con un angolo a 45 gradi, per poi stabilizzarsi ad un’altitudine di circa 2 miglia. Nessun rumore venne avvertito durante l’avvistamento, proprio come nei precedenti avvenimenti accaduti precedentemente; tutte le caratteristiche erano identiche, ma questa volta ci fu un cambiamento di rotta, segno probabilmente, di un controllo intelligente.

Il 13 Gennaio 1949, venne inviato un messaggio al direttore dell’Army Intelligence, della Quarta Armata, in Texas:

"Agencies in New Mexico are greatly concerned . . .Some foreign power [may be] making 'sensing shots' with some super-stratosphere device designed to be self-disintegrating . . . The phenomena [may be] the result of radiological warfare experiments by a foreign power . . . the rays may be lethal or might be . . . the cause of the plane crashes that have occurred recently . . . These incidents are of such great importance, especially as they are occurring in the vicinity of sensitive installations, that a scientific board [should] be sent . . . to study the situation."

Il messaggio diceva che “l’Agenzia” (l’Intelligence), in Nex Mexico era molto interessata che tale fenomeno era causa di una qualche potenza straniera, probabilmente il risultato di un qualche progetto per la guerra radioattiva, perpetrata da questi (si riferivano molto probabilmente ai Russi nda). Il fatto che poi tale fenomeno era circoscritto soprattutto in zone strategiche, come Los Alamos, era un motivo in più per indagare più seriamente. Il messaggio terminava dicendo che bisognava immediatamente inviare una commissione scientifica per indagare sulla situazione.

Intanto anche se l’Intelligence e l’USAF si davano da fare, le green fireballs continuarono ad essere avvistate in gran parte del Mexico. Il 30 Gennaio fu la volta di Roswell. Dell’indagine continuò ad occuparsene il professor LaPaz, intervistando tutti i testimoni del fatto, con tanto di aiuto dell’FBI e di alcuni agenti dei servizi segreti, ed ancora una volta LaPaz provò a triangolare la rotta delle green fireballs, cercando di ritrovare presunti frammenti lasciate da queste durante il loro passaggio o possibile schianto, ma fu tutto inutile. L’idea che tali oggetti volanti non fossero più meteore era sempre più certa, e la preoccupazione iniziò ad aumentare. LaPaz concluse, in seguito ad altre indagini, collegandole anche alle prime, che le green fireballs non potevano essere più meteore, ma era ormai certo che fossero velivoli artificiali (forse comandati da remoto nda). Il 31 Gennaio, avvenne un fatto molto importante da ricordare: l’FBI quel giorno rilasciò un memorandum, dal titolo “Protezioni delle installazioni vitali”. Il documento classificato fu inviato all’allora direttore in carica, J. Edgar Hoover, Esercito G-2, all'Office of Naval Intelligence e all'Air Force Office Special Investigations. In tale documento si fa chiaramente riferimento all’incontro di questo gruppo riguardo agli UFO. Quella che segue è una dichiarazione (tradotta) chiave di quanto scritto sul documento:

"L'intelligence dell'esercito ha recentemente detto che "la questione dei Velivoli Non Identificati o dei Fenomeni Aerei Non Identificati, altrimenti noti come 'Dischi Volanti' o 'Palle di Fuoco' è considerato Top Secret dagli uffici dell'intelligente, dall'esercito e dalla forze aeree".

Da tener presente che all’epoca già le autorità iniziarono a lanciare un cover-up sistematico sulla faccenda, disinformando la popolazione dagli avvistamenti di UFO, facendo passare il tutto come errate interpretazioni di fenomeni atmosferici o astronomici, errori di identificazione o altro. Insomma, non c’era niente di strano, e la faccenda non era un problema. Ma, lo era eccome, tanto è vero che la faccenda era al di sopra del Top-Secret, proprio come confermato dal documento. Il testo tuttavia continuava con altri interessanti casi, alcuni che ci interessano particolarmente, poiché nominano anche qualche avvistamento di green fireballs.

Si cita, ad esempio una 'near-collision' (un quasi scontro) di un aereo di linea commerciale, con un grande razzo (con finestrini) che viaggiava ad una velocità stimata di 2.700 miglia orari. Più gravi sono state alcune invasioni degli spazi aerei da parte di oggetti sconosciuti in prossimità di installazioni per l'energia atomica a Los Alamos, nel New Mexico. La nota afferma che queste invasioni si verificarono per tutto il mese di Dicembre 1948 (il 5,6,7,8,11,13,14,20 e 28). I testimoni di questi fenomeni inspiegabili erano "Agenti Speciali dell'Office of Special Investigation, piloti di linea, piloti militari, ispettori di sicurezza di Los Alamos e privati cittadini." Gli avvistamenti proseguirono nel 1949, un oggetto simile fu visto il 6 Gennaio di quell' anno.

La nota prosegue spiegando che "recenti osservazioni hanno indicato che i fenomeni non identificati viaggiavano ad una velocità stimata che andava da un minimo di 3 km al secondo ad un massimo di 12 km al secondo, per una media calcolata di 7 meglio e mezzo al secondo o 27.000 miglia all'ora. "Inoltre", in due diverse occasioni furono viste dei cambiamenti radicali di direzione repentine, come una grande facilità di manovrabilità a incredibili velocità. Tutto faceva pensare che questi oggetti erano interessati a Los Alamos. La nota precisa che i rapporti indicavano che gli oggetti sconosciuti erano di aspetto rotondo e di tanto in tanto a forma di diamante, con una definita sorgente luminosa. In due occasioni i rapporti furono ricevuti da un’unità di osservazione. Vi furono alcune speculazione circa il fatto che gli oggetti fossero di origine Sovietica, ma nessuna prova fu mai mostrata.

La nota inoltre specifica che nessuna ragione scientifica poteva spiegare l'origine. "Le sole conclusioni che furono fatte e che si trattava di fenomeni naturali o di ordigni non creati dall'uomo". Nessun esperimento scientifico conosciuto degli Stati Uniti poteva generare quei fenomeni. Nella terza pagina venne ipotizzata l'idea di Raggi Cosmici, anche se nessuna teoria o prova a sostegno venisse citata.

Anche se nella nota non si menziona l'ipotesi extraterrestre (ETH), il tentativo di spiegare il fenomeno di Los Alamos, sia come fenomeno naturale o artificiale, non evidenzia alcuna prova concreta.

Qui di seguito il documento ufficiale



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Ma, torniamo a noi, e a cosa avvenne direttamente in quei giorni. Dopo che LaPaz appurò che le green fireballs non erano meteore, ma velivoli artificiali di non specificata matrice, si incontrò con un’altra autorità nel settore scientifico, il dottor Joseph Kaplan, geofisico, docente dell’UCLA (University of California Los Angeles), e membro dell’Air Force Scientific Advisory Board. Kaplan, era anche egli un esperto di meteore, e si trovò d’accordo con il collega LaPaz riguardo il fatto che non potevano trattarsi di normali meteore, ed aggiunse che non era neanche un esperimento militare segreto, sebbene LaPaz lo aveva già intuito, o perlomeno non era un progetto top-secret del governo americano (certo, un po’ strano che gli stessi che hanno creato tali oggetti, li facciano volare sulle loro stessi basi, invece di mandarli direttamente contro i Russi nda). Kaplan, prese il fatto molto seriamente, era un vero problema alla sicurezza nazionale, e decise con LaPaz di organizzare un’inchiesta di durata illimitata per occuparsi del fenomeno più approfonditamente.



Da studio informale per l’Air Force, l’inchiesta divenne in poco tempo subito formale, e venne chiamata "Conference on Aerial Phenomena" (Conferenza dei fenomeni aerei), con sede direttamente nel centro “caldo” di tutta la vicenda, il Los Alamos Scientific Laboratory, dove direttamente li poterono iniziare ad analizzare tutti i dati. Alla riunione, tenutasi verso Febbraio, presenti oltre i due professori, altri membri della commissione di studio, che spaziarono fra personale militare e altri scienziati. Kaplan alla riunione ribadì che non si trattava assolutamente di un risultato di un progetto segreto militare, e LaPaz continuò nell’affermare che le green fireballs non fossero meteore, ma neanche velivoli semplicemente convenzionali, ciò significa che se fossero velivoli artificiali, erano chiaramente di una tecnologia assai evoluta. Alla riunione era presente anche Edward Teller, il padre della bomba all’idrogeno, il quale affermò che avesse come l’impressione che gli oggetti non fossero oggetti materiali, poiché non facevano alcun rumore durante il loro passaggio, ma un qualche tipo di fenomeno elettrico di natura atmosferica. In ogni caso, escluse che si potessero trattare di sonde di alcun genere.



Nell’Aprile del ’49, a Fort Hood, in Texas, alcune green fireballs sorvolarono i depositi di armi nucleari, e data la particolarità della base, i militari della base organizzarono subito dei posti di osservazione, a differenza di quanto avvenne precedentemente. Gli avvistamenti continuarono fino al mese di Agosto, la più spettacolare avvenne però il 6 giugno, quando una palla arancione, quindi non di colore verde questa volta, volò in bilico tra i 30/70 piedi di quota, per poi fermarsi ad una certa quota, e dopo un breve tragitto “livellato” scoppiò in piccole particelle. Il 24 luglio, un interessante avvistamento toccò ancora il New Mexico, questa volta a Socorro, dove finalmente furono anche prelevati dei campioni dal terreno, dopo il consueto scoppio in volo dell’oggetto. La polvere venne prelevata e portata presso la School of Mines, dove LaPaz poté analizzare il campione. La polvere presentava delle tracce di rame, e ciò era molto interessante, poiché LaPaz fece notare di come nessun meteorite studiato nel corso degli anni presentava tracce di rame, concluse quindi si trattasse davvero di materiale preso da un velivolo artificiale. LaPaz suggerì in seguito di prelevare degli altri campioni di terreno nelle zone dove precedentemente sono state avvistate green fireballs, per constatare se presentavano tracce cospicue di rame. In seguito, si verrà a scoprire un altro dato interessante, cioè che le green fireballs erano ormai abituali volare in senso verticale, al contrario del senso orizzontale che tendevano a seguire inizialmente.

Il 14 ottobre venne nuovamente convocata l’assemblea a Los Alamos, per fare il punto della situazione. Dopo questi altri mesi di indagine, nessuno ha contestato la natura oggettiva e reale del fenomeno, ma tuttavia nessuno è riuscito a dare qualche spiegazione in più. Tra le particolarità, sicuramente il flusso elevato di avvistamenti in Nex Mexico, che lasciava spazio a molte teorie svariate. Alla fine, si decise che le green fireballs fossero di origine atmosferica, per quanto strano potesse sembrare. Strumenti di osservazione fotografica, metodi di triangolazione e spettroscopia furono le metodologie ritenute più essenziali per risolvere finalmente questo mistero e chiudere definitivamente il caso. Il mese successivo, il 3 Novembre, anche il dottor Kaplan cambia nuovamente teoria, esponendo la sua tesi del progetto per l’Air Force Scientific Board, al Pentagono. Egli affermò che le green fireballs potessero essere un nuovo tipo di meteore, o comunque meteore talmente rare che non erano mai state né viste né studiate prima d’ora. Tuttavia, la maggior parte degli scienziati a sentire tale teoria rimasero perplessi. Non tanto per il cambiamento di idee di Kaplan, quanto per le caratteristiche del fenomeno stesso, oggetti troppo luminosi, particolarità di volo e di traiettoria e assenza di suono, farebbero assolutamente non pensare a qualsiasi tipo di meteora, anche se rara.

Project Twinkle

Il 20 dicembre, dopo un anno intero di ostruzionismo, un programma vero e proprio di osservazione per le green fireballs fu approvato e deciso: nacque il project Twinkle (progetto scintillio). La prima postazione di osservazione venne allestita presso la Holloman Air Force Base, New Mexico, nel febbraio del 1950. LaPaz tuttavia criticò il progetto Twinkle, definendolo “insufficiente”, sostenendo che le green fireballs erano degne di “intensive indagini sistematiche”. Tuttavia, sebbene era circoscritto alla sola osservazione e recupero dati, riuscì a registrare alcuni eventi, ma risultarono in seguito incompleti nella relazione finale del progetto, e per tanto insufficiente di dati per poter analizzare meglio il fenomeno. In oltre fu affermato che le zone di osservazioni erano in parte ritenute inutili, poiché le green fireballs iniziarono a non farsi più vedere come fecero inizialmente, anzi sembravano come se volessero completamente evitare le zone di osservazione; dato questo molto interessante che lascia pensare, infatti, se ammettessimo per assurdo che fossero comandate da remoto da qualche forza intelligente, questi potrebbero benissimo deviare dalle zone di osservazione, e far muovere questi ordigni in zone più sicure e lontane dalle postazioni di controllo. Tuttavia, nonostante le continue obiezioni di LaPaz, storico studioso ormai del fenomeno, il progetto Twinkle concluse con una sua relazione, definendo le green fireballs un fenomeno naturale, spiegabile come “attività solare o una concentrazione inusuale di meteore”. Come siano arrivati a questa teoria non si sa, tuttavia lasciò molto a desiderare tale teoria, il quale non era assolutamente scientifica né tanto meno esaustiva per chiudere le indagini, in mancanza appunto di una qualche spiegazione in più. Detto ciò, Twinkle venne interrotto ufficialmente nel Dicembre del 1951. Ma, nonostante gli evidenti sforzi di minimizzare il fenomeno delle green fireballs, come fosse un atto di cover-up, e anche qualche caso di avvistamento UFO, spacciandolo come un qualche tipo di fenomeno naturale, un rapporto redatto dalla Direzione USAF dell’Intelligence nel Febbraio del 1952, si trovò in disaccordo. Il messaggio riportava:

"The Scientific Advisory Board Secretariat has suggested that this project not be declassified for a variety of reasons, chief among which is that no scientific explanation for any of the fireballs and other phenomena was revealed by the report and that some reputable scientists still believe that the observed phenomena are man-made."

Lo Scientific Advisory Board ha suggerito che questo progetto non può essere declassificato, per una serie di motivi, fra i quali non c’è una spiegazione scientifica sulle palle di fuoco verdi ne su altri fenomeni, ed è stato rivelato dalla relazione che alcuni scienziati credono ancora che tale fenomeno osservato sia di origine artificiale/umana

Insomma, come già detto precedentemente, la relazione del progetto Twinkle era tutto, fuorché scientifica, poiché non ha praticamente dato una risposta al fenomeno delle green fireballs, in oltre, c’è chi crede ancora si tratti di un fenomeno di matrice artificiale, tecnologica. Tra questi, LaPaz, che questa volta è sicuro trattarsi di ordigni sovietici, proprio come supposto dal dottor. Antonio Mirarchi, il primo direttore del progetto Twinkle. Il mese successivo in oltre, viene anche detto che non è necessario dare pubblica la notizia, poiché la relazione non è completa, e non c’è ancora una risposta al misterioso fenomeno, e pertanto essa restò negli anni nascosta.

I pareri degli scienziati

Il direttore del Progetto Blue Book (riguardante lo studio del fenomenoUFO), l’ufficiale dell’USAF Edward J. Ruppelt, già precedentemente direttore del Progetto Grudge (il predecessore del Blue Book), dichiarò di aver fatto visita ai laboratori di Los Alamos nei primi mesi del 1952, interessato al fenomeno delle green fireballs, e di aver interrogato diversi testimoni oculari della base, protagonisti degli eventi. Dagli interrogatori fatti da Ruppelt, pare che nessun tecnico o scienziato credevano ad una spiegazione convenzionale del fenomeno, come ad esempio di natura atmosferica o astronomica, come le meteore rare, il quale ad oggi non sono state ancora trovate. Anzi, tutt’altro, loro affermarono di credere che si trattassero di sonde extraterrestri, neanche di progetti militari top-secret, siano essi sempre statunitensi o sovietici. Secondo loro erano quindi delle sonde lanciate e teleguidate da un’astronave di comando o se meglio vogliamo, “astronave madre” posizionata a centinaia di kilometri dalla terra, con l’intento probabilmente di studiare la tecnologia terrestre e soprattutto gli sviluppi in campo nucleare. Tuttavia tali pareri non furono di certo tutti unanime, infatti Ruppelt andò a parlare anche con Lincoln LaPaz, ad Albuquerque. Ruppelt riferì che LaPaz affermò che il dottor Joseph Kaplan ed Edward Teller rimasero con l’idea che le green fireballs fossero meteore, siano essere rare o meno. LaPaz d’altro canto confermò che secondo lui le green fireballs fossero ordigni di natura artificiale. Ruppelt ha in oltre ricordato che discusse con alcune persone presenti ad una riunione a Los Alamos sulle green fireballs del 1949, affermando che la teoria di LaPaz riguardo la matrice artificiale era accolta positivamente da tutti, ma per qualche ragione alla fine venne scelta come spiegazione più plausibile quella atmosferica. Oltre questi già a noi noti scienziati, altri furono testimoni del passaggio di queste green fireballs, tra questi Clyde Tombaugh (scopritore del pianeta Plutone) e Donald Menzel. Il primo, affermò di averne viste addirittura tre nel 1956, e il secondo, Menzel, di averne avvistata una nel maggio del 1949 ad Alamogordo. Sempre Menzel, inviò una lettera all’Air Force Scientific Advisory, esprimendo le sue perplessità e curiosità su questo strano fenomeno, aggiungendo di come fosse interessato della strana particolarità che hanno questi oggetti di essere avvistati solamente in Nex Mexico, e che secondo lui sarebbe strano come comportamento, se si fosse davvero trattato di un qualche fenomeno atmosferico. Tuttavia, come è più noto per i profani dell’Ufologia, Menzel divenne un debunker d’ufficio, uno dei più accaniti assalitori della realtà UFO, affermando successivamente che quello da lui avvistato era una semplice meteora, e tale evento lo raccontò anche in uno dei suoi libri.

Ancora altri avvistamenti

Sebbene il fenomeno delle green fireballs sia riconosciuto essere accaduto in un arco storico che va dal 1948-49-50, alcuni avvistamenti analoghi di questi strani oggetti volanti vennero registrati anche negli anni successivi.

All’inizio del Novembre 1951, quindi un mese prima della chiusura ufficiale del progetto Twinkle, una vera e propria ondata di avvistamenti di palle di fuoco verdi si registrarono nella zona sud-ovest degli USA e in altri Stati. LaPaz commentò che non si vide mai niente del genere, il numero degli oggetti era fin troppo elevato per essere considerato un normale sciame meteorico, pertanto non fece altro che confermare la natura non convenzionale e assolutamente anomala del fenomeno. Nel Gennaio del 1953 LaPaz venne citato in alcuni articoli di giornali, affermando che egli credeva che le green fireballs fossero dispositivi artificiali di origine sovietica o statunitense. Secondo Ruppelt, le green fireballs riapparvero nel mese del Settembre 1954. Una, dalle dimensioni di una Luna piena è stata vista volare nel sud-est del Colorado, passando per Denver, fino al nord del Nex Mexico, avvistato da centinaia di persone allo stadio di Santa Fe. Nell’Aprile del 1955, cinque green fireballs sono state avvistate nel Nex Mexico, e due nel nord della California, dove almeno tre sono state segnalate due minuti l’una dall’altra durante la mattina del 5 Aprile. LaPaz, in seguito a questo ennesimo avvenimento affermò: “questo è un record. Sono sicuro che queste palle di fuoco giallo-verdi non sono dei normali meteoriti”.

Ci furono tuttavia, segnalazioni avvenute anche al di fuori degli Stati Uniti. Ad esempio, pochi giorni dopo la nascita ufficiale del progetto Twinkle, alcune green fireballs vennero avvistate vicino Manchester, in Inghilterra. In quel caso, ben tre green fireballs ebbero una quasi collisione in volo con un pilota della Royal Air Force. Sempre in Inghilterra, nel 1983 furono avvistate sfere luminose verde in prossimità di una centrale nucleare, a Suffolk.

In epoca recente, nel gennaio del 2007, una palla di fuoco color verde, venne avvistata a Singapore, dove molti testimoni furono testimoni del passaggio del velivolo, che procedeva da est ad ovest, per poi sparire dopo pochi secondi. Il fatto avvenuto alle 19 passate di sera, venne descritto da alcuni come una stella cadente, altri invece affermarono che pensavano fosse un satellite in fase di rientro nell’atmosfera. Uno dei testimoni riuscì anche a riprendere l’oggetto, tramite la videocamera del suo cellulare.

La teoria “fallout"

Una teoria molto recente, riguardo una spiegazione delle green fireballs venne introdotta da Robert Hastings nel libro ‘ 2008 book UFOs and Nukes (UFO e bombe), trattando le teorie del ricercatore Dan Wilson. Anche se fin da subito il fenomeno fu un problema per l’Intelligence e l’Air Force, dato che le zone colpite da questi velivoli erano installazioni sensibili che detenevano armi nucleari, Wilson ha teorizzato una possibile spiegazione per gli avvistamenti dei primi anni ’50. Secondo lui, gli oggetti erano generati da dei residui radioattivi (fallout) dati da alcuni test atomici avvenuti in Nevada nel Gennaio del 1951, dove la nube radioattiva trasportata grazie al vento, la faceva propagare per tutti gli Stati, dove successivamente si sarebbero formate le green fireballs. Hastings cita nel suo libro una serie di teorie di Wilson, tra cui un evento in particolare, il test avvenuto nel Nevada Test Site verso la fine del 1951. Tale progetto era stato denominato Operation Buster-Jangle. Esso era una serie di sette sperimentazioni su ordigni nucleari (tra cui sei ordigni vennero fatti esplodere in aria, ed uno sul suolo). Il Buster-Jangle era un programma organizzato tra il DOD (Dipartimento della Difesa) e il Los Alamos National Laboratories, ove ben 6.500 soldati vennero chiamati a collaborare per l’esperimento. Il progetto alla fine ebbe un esito positivo riguardo la scoperta delle prestazioni degli ordigni nucleare. Dopo il Buster-Jangle, esso verrà seguito da altri programmi di sperimentazione: l’Operation Tumbler-Snapper e Operation Greendhouse (questo ultimo, per sperimentare gli effetti delle bombe all’idrogeno).

Cronologia dell’Operation Buster-Jangle

-22 Ottobre 1951: Nome: GRADO Rendimento Esito: negativo

-28 Ottobre: Nome: BAKER Esito: Esplosione di 3,5 chilotoni

-30 Ottobre: Nome: CHARLIE Esito: Esplosione di 14 chilotoni

-1 novembre: Nome: DOG Esito: Esplosione di 21 chilotoni

-5 novembre: Nome: EASY Esito: Esplosione di 31 chilotoni

-19 novembre: Nome: ZUCCHERO Esito: Esplosione di 1,2 chilotoni

-29 novembre: Nome: ZIO Esito: Esplosione di 1,2 chilotoni

Effettivamente, in tutto questo periodo di test atomici, si rialzarono anche gli avvistamenti delle green fireballs in diverse zone d’America, ed effettivamente quando LaPaz affermò più volte che i continui flap di green fireballs era troppo anomalo per trattarsi di uno sciamo meteorico, anche se raro, egli confermò senza ombra di dubbio non trattarsi neanche di fenomeni atmosferici. Il che LaPaz aveva ragione, poiché se mai le green fireballs dei primi del ’50 erano in realtà il risultato di residui atmosferici dei test nucleari, era chiaro che non potevano essere niente dell’ordinario, tanto meno fenomeni atmosferici naturali o meteore “rare”.

Inizialmente le green fireballs furono segnalate in Arizona e New Mexico, ma in quel momento le possibili nubi provenienti dal Nevada andarono verso più a est, sud e nord. In seguito, altri avvistamenti vennero segnalati tra il Texas, Messico settentrionale, Iowa, Kansas, Indiana, Michigan e New York. Parte delle nubi provenienti dal Nevada, si spostarono molto probabilmente verso ovest, nei pressi della zona di Los Angeles, il 7 Novembre del ’51, dove in seguito ci fu l’avvistamento di un bolide verde. In quei giorni, il Time Magazine pubblicò un articolo il 19 novembre dal titolo: “Great balls of Fire”. L’articolo, un po’ satirico, ipotizzava che le green fireballs potessero essere collegati ai test atomici. Riassumendo tutta la valanga di avvistamenti registrati intorno il mese di novembre del 1951, Wilson affermò: dato l’alta radioattività presente in zona, essa stava producendo continue fireballs, forse generato da un effetto elettrostatico. Il dottor. LaPaz la pensava diversamente. Egli disse che le green fireballs vennero avvistate fin in precedenza, come sappiamo tutti, ed in particolare nei pressi di Los Alamos e nei laboratori Sandia, dove non è stata segnalata mai nessun tipo di fuoriuscita radioattiva, idem in altre zone, come la Killeen Base in Texas, dove non si occupavano assolutamente di sperimentazioni nucleari. In questo modo, la teoria elettrostatica non poteva reggere. Wilson, affermò successivamente che, se non trattarsi di detriti radioattivi, allora il tutto doveva essere pianificato, e quindi essere di natura artificiale. Wilson riconobbe che c’era qualcosa di particolare negli spostamenti e nei comportamenti delle green fireballs, soprattutto dove questi oggetti andavano a sorvolare, e secondo lui il fenomeno meritava ancora un’accurata indagine per capirne di più. Hastings, nel suo libro parlerà anche del lavoro fatto dal direttore del Blue Book, Ruppelt, citando nel suo libro le diverse dichiarazioni affermate dagli scienziati di Los Alamos, che abbiamo visto in precedenza, e che le green fireballs potessero essere effettivamente delle sonde di natura extraterrestre, lanciate da un veicolo stazionante in orbita. Insomma, chiunque si imbattesse negli studi sulle green fireballs, notava che non era possibile trattarsi di ordigni naturali o astronomici, ma doveva esserci qualcosa di più. In oltre, se mai gli avvistamenti delle green fireballs degli anni ’50 fossero stati causa indiretta dei test atomici avvenuti nel Nevada, esso non poteva assolutamente spiegare gli avvistamenti registratisi negli anni precedenti, in oltre non è mai stato riconosciuto che delle nubi radioattive possano creare sfere luminose in atmosfera.

La teoria del Condon Committee

Seguendo l’ordine cronologico degli eventi, nel 1969 uscì una nuova teoria per spiegare le green fireballs. William K. Hartmann, astronomo, famoso nella comunità scientifica per aver ipotizzato e convito questi ultimi, che la formazione della Luna, era stata causa diretta dell’impatto con un corpo del sistema solare (Thea), con la Terra, dando origine anche all’inclinazione del 23° dell’asse terrestre; ipotizzò che le green fireballs potessero essere un materiale espulso dalla Luna, generati dagli impatti dei meteoriti con la superficie Lunare. Hartmann affermò che questa sua teoria, poteva spiegare il comportamento delle green fireballs, soprattutto la caratteristica della bassa velocità in confronto alle normali meteore ampiamente conosciute, che hanno una velocità assai superiore. Insomma, le green fireballs sarebbero dei meteoriti lunari espulsi dallo spazio con l’impatto con altri corpi celesti, teoria molto bizzarra bisogna ammetterlo, soprattutto dal fatto che chissà perché queste cadevano sempre sopra installazioni potenzialmente sensibili del governo Americano. In oltre, oltre questo dato, proprio come classificato da LaPaz, la teoria di Hartmann non prende in considerazione altri dettagli caratteristici classiche delle green fireballs: assenza di suono, di scia o fumo luminoso, volo a bassa quota o cambi repentini di rotta e assenza assoluta di detriti meteorici, per non parlare del famoso campione di rame recuperato in passato da LaPaz.

La teoria di Hartmann si presentava quindi molto speculativa sul fenomeno, forse fatta apposta per minimizzare un fenomeno che nasconde ben altro, di molto più importante. Questa mia considerazione potrebbe suonare forzata, cospirazionistica o paranoica ai più, soprattutto agli scettici, ma c’è un motivo per pensare questo. William Hartmann, dal 1966 al 1968 era membro del “University of Colorado UFO Project”, conosciuto meglio come Condon Committee o Progetto Condon, sullo studio del fenomeno UFO, avviato ancora una volta sotto un idea dell’Air Force statunitense. Il Condon Committee, era uno studio informale sugli UFO, tenutosi presso l’Università del Colorado, a Boulder, sotto la direzione del fisico Edward Condon, da dove prende il nome il progetto. Questo era nato per capire se i circa 20 anni di studio sugli UFO, avutosi grazie agli studi del progetto Sign, Grudge e Blue Book (sempre dell’Air Force) erano riusciti davvero a reperire dati che potessero dare una spiegazione, non solo oggettiva, ma anche conclusiva, comprendendo la matrice di tale fenomeno. Il comitato Condon analizzò tutti i fascicoli classificati dal progetto Blue Book, prendendo quelli ritenuti più significativi, ed altri presi da rapporti militari o da altri enti, come il NICAP (il primo vero ente privato di studi sugli UFO) e l’APRO (altro ente di studio sul fenomeno UFO). Il comitato Condon, fu famoso negli ambienti ufologici per aver avuto un comportamento non oggettivo né scientifico sul fenomeno, ma era nato già da un’ideologia completamente sbagliata; il comitato era nato da menti chiuse, con elevati pregiudizi negativi sul fenomeno, soprattutto sull’idea che potessero essere di origine extraterrestre. Fu quindi chiaro che, il comitato sposò subito la teoria di Hartmann delle green fireballs, dato che ebbero comportamenti quasi da veri e propri debunker; esempi chiari furono il caso Lekenheath (ove un UFO venne avvistato e confermato tramite tracciato radar), o le fotografie di Paul Trent scattate in Oregon nel 1950. Per questi casi, il comitato Condon snobbò, anzi, nascose né ammise la totale realtà del fenomeno, anche se i casi erano attendibilissimi, se non un dato di fatto. Riguardo al caso Trent dobbiamo però ricordare il comportamento positivo di Hartmann, confermando che l’oggetto fotografato era chiaramente un velivolo discoidale, metallico, di almeno dieci metri di diametro e sconosciuto. Anche il papà dell’ufologia, Joseph Allen Hynek (astronomo, consulente scientifico del progetto Blue Book ed esperto di dischi volanti per l’USAF) nel suo libro “The UFO Esperience: a Scientific Inquiry, edito nel 1972, dedica tutto un capitolo a parte, intitolato “La scienza non è sempre ciò che fanno gli scienziati”, parlando della commissione Condon. Egli sostenne che il gruppo era pieno di soggetti carichi di pregiudizi sul fenomeno, e le loro conclusioni, negative completamente nel riconoscere il fenomeno, era una prova di questo, ritenendo in oltre che tale progetto, non doveva neanche essere formato, poiché assolutamente inutile alla ricerca scientifica. Il comitato Condon non riconobbe la natura extraterrestre, mostrando che voleva completamente escluderla, come per paura che potesse essere in realtà la risposta più sensata al fenomeno.

In conclusione

Ad oggi, il fenomeno delle green fireballs resta sconosciuto, non identificato. I dati raccolti negli anni, non hanno portato a scoprire la natura oggettiva della problematica. Le caratteristiche fanno supporre senza ombra di dubbio che non possono trattarsi di fenomeni atmosferici o astronomici, ma come continuato ad affermare dall’ormai leggendario Lincoln LaPaz, un fenomeno di natura artificiale. Forse, alcuni di voi si chiederanno: “artificiale sì, ma in che senso artificiale, creato da chi?”. Effettivamente pareva non sbottonarsi più di tanto LaPaz quando continuava a parlare della natura artificiale delle green fireballs, sebbene abbia riferito alcune volte trattarsi forse di ordigni umani. Possiamo però trovare la conclusione della teoria di LaPaz nel 1965, quando Allen Hynek incontrò LaPaz proprio per discutere di questo fenomeno. In conclusione, LaPaz affermò esplicitamente ad Hynek che il fenomeno delle green fireballs sia la parte più importante del problema UFO. Riguardo alla loro natura, egli dopo attente riflessioni, si convinse del fatto che fossero di natura umana, terrestre, non sovietici, ma americani. Affermò che c’era in atto presumibilmente un progetto segreto del governo, riguardo la costruzione di qualche tecnologia avanzata e segretissima, per la costruzione di nuovi aerei militari. Il dottore si riferì esplicitamente anche al caso Socorro, un caso di Incontro Ravvicinato del terzo tipo avvenuto nel Nex Mexico nel 1964. Protagonista un poliziotto della stradale, Lonnie Zamorra, che affermò di aver avvistato a distanza ravvicinata un oggetto ovale e due esseri in tuta molto simili ad esseri umani vicino l’ordigno poggiato al suolo. Su tale caso girarono e girano tutt’ora, molti dubbi, soprattutto perché si ipotizzò che Zamorra vide una cosa che non doveva vedere, ossia un ordigno sperimentale militare, ma non si capì mai se era davvero terrestre o extraterrestre. LaPaz si interessò al caso, e lo stesso fece Hynek. LaPaz arrivò addirittura ad accusare lo stesso Hynek di essere in combutta con l’Intelligence, ed essere uno dei membri di questa grande copertura. Chiaramente, niente di tutto questo, né che Hynek avesse strani legami con l’Intelligence per strani esperimenti, venne mai confermato.

Fonte e Bibliografia: Il mistero delle Green Fireballs" di Giuseppe Stilo

WikiUFO.org

http://www.project1947.com/gfb/cap21649.html

http://www.project1947.com/gfb/twinklereport.htm


Articolo, è molto esaustivo: http://www.project1947.com/gfb/gfbchron.html

Documento ufficiale



Immagine


Come già scritto nell'articolo, l'Intelligence è preoccupata e interessata al fenomeno delle Green Fireballs. Ipotizzarono a qualche potenza straniera.

Curioso il punto 4

4.Still another belief that is advanced is that, it is highly probable that the United States may be carrying out some top-secret experiments.


Ultima modifica di Ufologo 555 il 27/03/2012, 20:45, modificato 1 volta in totale.


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Ricordo negli anni 50 anche la caccia data ai "Soli Verdi", come erano chiamati; uscì con un titolo del genere anche un romanzo di Urania, dove per l'appunto, riportava tali avvistamenti ...

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Grazie Massimo ;)

Stra interessantissimo il fenomeno delle green fireballs.


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caspita, discovery channel è un canale serio.

P.s. mi rendo conto che può apparire ironica la frase, non è così, trovo importante sia un canale come questo a fare un documentario sugli ufo.


Ultima modifica di Raziel il 28/03/2012, 20:58, modificato 1 volta in totale.


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Infatti ...



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Ma tenete presente, che l'Ufologia non è una scienza nè tanto meno una fede, è semplicemente ricerca e CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.



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(By AlessandroCacciatore)

La prova che il fenomeno UFO fu attaccato da un atto pianificato di debunking? ECCOLO

http://www.nicap.org/docs/660809lowmemo.htm

E' un memo intitolato Some Thoughts on the UFO Project redatto il 9 agosto 1966 da parte di Robert Law, all'università del Colorado. Questo documento può essere preso come solida base che porterà poco dopo la nascita del comitato Condon. Questo memo non era altro che un piano, pianificato a tavolino sul come comportarsi con la questione degli UFO. Spiega che bisognava occuparsi del fenomeno in maniera apparentemente scientifica, in modo tale che la gente credesse che fosse uno studio oggettivo e scientifico. Ma non solo. Si legge anche:

Il nostro studio sarà condotto da persone quasi esclusivamente non credenti, che potevano probabilmente aggiungere una quantità impressionante di prove che non vi è alcuna alcuna realtà alle osservazioni. Il trucco sarebbe quello di far credere all'opinione pubblica che il progetto è uno studio oggettivo, ma alla comunità scientifica avrebbe presentato l'immagine di un gruppo di credenti, facendo del loro meglio per essere obiettivi, ma che hanno una quasi nulla aspettativa di trovare un piattino. Un modo per farlo sarebbe quello di basare le indagini non a livello fisico, ma piuttosto delle persone che fanno l'osservazione.

L'idea era quella di metterla sul puro piano sociologico e psicologico, cercando di denigrare i testimoni, facendoli passare per degli incompetenti, verosimilmente, in modo tale, e lo si evince dal documento, sorvolare beatamente sull'esistenza oggettiva, fisica, del fenomeno UFO, e distogliere l'attenzione da un fenomeno per l'appunto reale, facendo perder tempo a creare seri dubbi sulle testimonianze, denigrandole.

Questo documento non è stato certo scoperto oggi, lo si riuscì a scoprire già all'epoca, grazie al dottor Norman Levine, che, non fu poco disturbato dalla scoperta di questo documento. La nota venne anche notata dal ricercatore David Saunder, che porterà poi una sua crociata personale contro il comitato Condon, scrivendo anche un libro, intitolato UFOs? Yes!: Where the Condon committee went wrong.

Il memo verrà successivamente rilasciato agli ufologi, tra cui, in particolare, al famoso e serissimo fisico ed ufologo, James McDonald. Il 31 gennaio 1968, McDonald scrisse una lettera di sette pagine a Robert Low, amministratore del progetto presso l'università del Colorado, e, come già sapete, autore di questa schifezza. McDonald scriverà nella lettera le sue preoccupazioni riguardo alla serietà delle indagini che stava conducendo il Condon, che di certo non ci si poteva più fidare, più una sua opinione sul memo che sarebbe poi passato alla storia come trick memo.

Altra strana coincidenza? Il 9 febbraio 1968, il dottor David Saunder e il dottor Norman Levine saranno respinti per "presunta incompetenza" dalla squadra del comitato Condon. Complotti? Tutto vero invece, chiaro come il sole. Il 25 febbraio dello stesso anno, Mary Loise Armostrong scriverà una lettera di dimissione dal comitato Condon, scrivendo: disagreement and low morale within the study. La polemica colpì anche le edicole, facendo uscire i giornali con il titolo: Flying Saucer Fiasco, di John G. Fuller, che criticò sulla rivista Look, la commissione Condon, pubblicato il 14 maggio 1968. Fuller a proposito scrive:

“the hope that the establishment of the Colorado study brought with it has dimmed. All that seems to be left is the $500,000 trick.”
The Condon Report states that “the Low memorandum has acquired undue importance only because a copy was later stolen from Low's personal files and given wide distribution by persons desirous of discrediting this study”.

Low rispose all'articolo di Fuller in questo modo, mostrando a sua volta, la sua versione per scolpevolizzarsi:

“The suggestion that I was engaged, along with Deans Archer and Manning, in a
plot to produce a negative result is the most outrageous, ridiculous and absurd thing I
ever heard of. My concern in writing the memo, was the University of Colorado and : its standing in the university world; it was a matter of attitudes that the scientific community would have toward the University if it undertook the study. It had nothing to do with my own personal outlook on the UFO question.”

E meno male che il rapporto si intitolava "Scientific Study of Unidentified Flying Objects".



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MessaggioInviato: 31/03/2012, 19:59 
(By AlessandroCacciatore)


Il discorso di Sir Eric Gairy all'ONU - 1978

Si tratta del discorso tenuto dal Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri di Grenada, Sir Eric M. Gairy, all'Assemblea Generale dell'ONU nel novembre del 1978.

In questo lungo ed articolato discorso all'Assemblea Generale dell'ONU, Sir Gairy parla di molti diversi argomenti; la questione degli UFO è solo uno di questi argomenti e nella mia traduzione ho ignorato gli aspetti non ufologici del suo discorso.

Sir Eric essenzialmente ripropone nel discorso del 1978 i punti già espressi in diverse occasioni di fronte alla stessa Assemblea Generale a partire dal 1975, ovvero l'importanza della questione degli Oggetti Volanti non Identificati per l'intera umanità, la realtà del fenomeno, la necessità che questo venga studiato seriamente ed approfonditamente e che le Nazioni Unite si facciano parte diligente nel coordinare a livello internazionale gli studi e disseminarne i risultati.
Questo discorso fu anche l'ultimo che Sir Eric tenne di fronte all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in quanto a metà marzo del 1979 un colpo di stato ordito da un gruppo d'ispirazione marxista lo privò del potere.

Originale: http://www.thegrenadarevolutiononline.c ... t1978.html

Traduzione: paolog.webs.com/VAR/UN/gairy/GairyONU78-ITA.pdf

“Grenada non prende alcuna posizione a livello teorico sugli oggetti volanti non identificati. Le teorie sulla loro natura, origine ed intenti sono tante, ed ampiamente note ai gruppi di ricerca privati e governativi. A parte tutte le teorie, tutti i principali gruppi di ricerca si dedicano essenzialmente ai seguenti obiettivi: studiare i rapporti d'avvistamento di UFO significativi allo scopo
di giungere ad una ragionevole ed accettabile determinazione della loro natura, origine ed intento...; disseminare al pubblico ed ai media i risultati dei loro studi; lavorare
in concerto con le Nazioni Unite, o nell'ambito della loro struttura, al fine di realizzare un sistema di comunicazioni su scala internazionale tramite il quale possa avvenire un rapido scambio di dati importanti”.

-------------------------------------------------------------------------------

E Grenada fu l'unica nazione che ebbe il coraggio di parlarne all'ONU; poco dopo fu invasa. Una coincidenza?


Ultima modifica di Ufologo 555 il 31/03/2012, 20:04, modificato 1 volta in totale.


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