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greenwarrior ha scritto: Cita:
Ufologo 555 ha scritto: 
Eih! Però cerca di stare dalla parte...vincente!
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
Ogni essere vivente nasce da una scintilla d' amore, poi spesso il tempo e le situazioni lo portano dalla parte sbagliata. Non è mai troppo tardi per tornare alle origini.
Io invece sono propenso a credere che nella realtà non esistano ne bene e ne il male. Ogni evento non è, dunque, ne buono ne cattivo, semplicemente esiste, ed è pertanto necessario.
Come definiresti l'esplosione di una stella che, nel suo morire, incenerisce i pianeti limitrofi uccidendo anche qualche specie vivente?
Un evento Buono? Un evento cattivo?
O semplicemente un evento neutrale, privo di qualsivoglia accezione morale, solamente un evento come tanti altri, diciamolo, necessario poichè avvenuto e allo stesso tempo casuale.
Ecco, io la penso così.
Sono molto disincantato da questo punto di vista. Non credo a nessuna spiritualità, a nessuna legge morale (le stelle sopra di me e la legge morale in me è una delle frasi meno intelligenti di sempre). Credo solo che le cose accadano semplicemente... perchè accadano. Non c'è un perchè, ne un motivo, nemmeno un destino. Causa ed effetto, semplicemente. Ogni cosa che accade, accade per pura casualità, e nella sua casualità, mentre accade, diventa anche necessario.
Ora, questo è il mio punto di vista. Non intendo perciò denigrare chi la pensa in maniera diversa, anzi.

Parlando della chiesa: io lo troov un sistema da abolire. E' colpa dei preti se siamo in queste condizioni? credo di si. Le persone più religiose sono solitamente (attenzione, non ho detto che lo sono sempre) le persone più ignoranti. Dove c'è ignoranza c'è superstizione, e dunque il controllo è infinitamente semplice.
La chiesa non è altro che un organismo di controllo delle masse, e la religione una droga. Non ci sarebbe nemmeno da chiedersi se quello che racocnta la chiesa possa essere vero: è chiaro come il sole che non lo è. Ovviamente la gente deve pur credere in qualcosa, ed è tanto semplice credere in quello in cui credono tutti. Seguire la massa, sempre. Ed ecco che i dogmi si vestono di rituali inutili, importanti solo in un contesto dove conta più l'apparire che l'essere. Che il tutto sia un organismo di controllo è palese: non importa se sei povero e triste in questa vita, in quella ultraterrena gli ultimi saranno i primi, quindi di che ti preoccupi? non perdere tempo a ribellarti, a far valere i tuoi diritti. Tanto gli ultimi saranno i primi, quindi soffri in silenzio, il dolore è una cosa buona e giusta!
Ed ecco che la gente non si ribella, chi sta bene starà sempre meglio e chi sta male sempre peggio. Volere divino!
Ci crediamo esseri evoluti ma ancora siamo legati a superstizioni e credenze irrazionali: temiamo i gatti neri, non passiamo sotto una scala, preghiamo come se una preghiera potesse migliorare la nostra situazione (è facile pregare, molto meno andare e risolvere i problemi con le nostre forze), crediamo davvero che un uomo morto sulla croce abbia cancellato i mali del mondo e ci abbia donato la salvezza (ed in 2000 anni di storia tutto il dolore e la morte causati dall'uomo sono solo allucinazioni). O ancora, crediamo ai miracoli, crediamo che esistano i santi (ma il cattolicesimo non era una religione monotetista?)
Non è cambiato nulla in millenni di storia umana. Sono sempre gli stessi simboli riciclati e reinterpretati. L'uomo è sempre lo stesso e la storia umana ciclica. Siamo gli stessi uomoni della caverne che prima tenevano in mano un bastone ed ora un telecomando, con la differenza che il bastone poteva cacciare, il telecomando caccia il senso critico dal nostro cervello!