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MessaggioInviato: 21/03/2012, 21:17 
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Enkidu ha scritto:

Per quanto riguarda Youtube, la situazione non è molto dissimile da quella che riguarda UFO e alieni: una marea di video di tutti i tipi, ma in gran parte sono robaccia, o comunque sono di scarsa utilità.
I video sull'argomento di Youtube si possono dividere in tre gruppi, come anche quelli sugli UFO e gli alieni: un vasto gruppo di video che appaiono chiaramente come dei falsi, o come il prodotto di personaggi con più o meno seri disturbi mentali. Dovete sapere che avviene con i Bigfoots esattamente quello che succede con gli alieni: non pochi casi di pareidolia, come per quelli che vedono "facce" su Marte o "volti alieni" fra le ombre della notte. C'è un tale "Squatchmaster" (ridicolo nick che significa "Signore dei Sasquatches") che sostiene di aver filmato dei Bigfoots nel bosco, quando in realtà si vede chiaramente che si tratta di rami e altra vegetazione che per puro caso compongono "qualcosa" che con molta buona volontà può sembrare un volto...
Assieme a svitati di questo genere, ci sono poi i "furbetti" che ti fanno vedere un individuo vestito con qualcosa di scuro che si muove in lontananza fra gli alberi, così sfocato che a momenti non vedi niente.... per quello che se ne sa, può essere anche mio nipote che vive in America! Simili video non è neanche da discutere se siano "veri" o "falsi".... praticamente è come se non fossero mai stati girati! A volte mi domando se chi li fa ci è o ci fa..... sono cretini loro, o ci prendono per cretini tutti quanti? A vedere la sequela di insulti che ricevono, anche a migliaia, direi che è vera la prima ipotesi.
Poi ci sono i video di documentari e interviste a testimoni, che sono senz'altro molto interessanti, perché narrano episodi poco conosciuti in Italia (o per niente), e danno una visuale d'insieme, per esempio nella mappatura degli avvistamenti.



Concordo, se ci si basa sui video diventa difficile provare alcunché; però alcuni sono molto interessanti (a partire da quello storico di Patterson e Gimlin); molto affascinanti sono anche le registrazioni dell'"urlo" del bigfoot, ma ancora meno probanti non solo perché ancora più facilmente adulterabili (oggi), ma anche perché maggiormente confondibili col vento, altri versi animali o altri rumori.

Questa dovrebbe essere del 1973 nello stato di Washington che, posto sotto alla British Columbia Canadese , si divide la "palma" USA di patria del bigfoot insieme ad Oregon e nord California (tutti vicini, guarda caso).

Affascinante, in ogni caso.

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=3sdTEWxNUiI[/BBvideo]

Altra "compilation" di presunti "urli" in odore di sasquatch.

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=GeGPNC6qQCY[/BBvideo]

Molto belli, in ogni caso (anche se fossero falsi o attribuibili ad altro).


Ultima modifica di quisquis il 21/03/2012, 21:29, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 25/03/2012, 23:39 
Non ha l'aria dell'alieno.



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MessaggioInviato: 26/03/2012, 00:15 
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sanje ha scritto:

Non ha l'aria dell'alieno.


Alla fine l'ho visto tutto.
Praticamente dicono tutte le teorie possibili ed immaginabili.

Io ritengo che questo essere non sia alieno e che viva sottoterra attraverso caverne.
Quoto col finale del video, è piu possibile che siamo noi gli alieni e non il bigfoot che forse non è altro che l'ultimo stadio dell'evoluzione terrestre dei primati.



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MessaggioInviato: 01/04/2012, 01:07 
Continuo la frenetica ricerca in lingua inglese sul Bigfoot, altrimenti detto Sasquatch, Momo, Oh-ma, Windago, Yahoo, Skunk Ape e tanti altri nomi.
Come ho già detto, mi sono assolutamente convinto della sua esistenza come di qualcosa di certo. Ma più vado avanti nel conoscere i particolari della sua storia, e più dico che sono sconcertato dal fatto che ci siano ancora così tante persone che non vogliono credere alla sua esistenza, ormai evidente!
Ignoranza pura, suppongo....
Di questo essere, ormai si sa una quantità enorme di cose, eppure si insiste col dire che "non c'è alcuna prova scientifica della sua esistenza" (sic!). Sembra che tale prova definitiva può essere fornita solo dal trovare un Bigfoot, non importa se vivo o morto, cosa che ancora non è riuscito a fare nessuno. Fino a quel momento, dunque, ufficialmente il Bigfoot "non esiste", anche se di questo essere si è trovato praticamente TUTTO IL RESTO!
Di lui hanno trovato i resti dei pasti consistenti in carcasse di animali scarnificati, oltre alle sue capanne fatte di tronchi letteralmente spezzati a viva forza o sradicati dal terreno (un gruppo di giganti oscillanti fra i 2,10 e i 3,00 metri lo può fare!), oltre a serie di tronchi divelti per segnare i loro territori.
Li hanno filmati in vari modi, dimostrato che si tratta di esseri diversi da noi, e non di persone in costume. Uno scienziato forense ha dimostrato che le impronte dei loro piedi sono reali, individuando le impronte digitali delle loro piante, e dimostrando che sono diverse dalle nostre.
Hanno registrato le loro voci, sia quelle che urlano, ma persino quelle che parlano in una lingua sconosciuta, con toni e suoni per noi irripetibili, in pratica voci per noi non umane, anche se imparentate con le nostre (ascoltarli mi ha messo i brividi, ve lo assicuro, come mi ha scioccato vedere le fotografie dei loro incredibili volti).
Hanno persino trovato qualche piccola "piramide" di sassi vicino alle loro capanne, come una sorta di altare, o di totem, il che fa pensare anche a una qualche forma di religiosità o di pratica magica.
Hanno trovato cumuli di escrementi vicino alle loro capanne, e ovviamente ne hanno fatto l'esame del DNA, come l'hanno fatto dei loro peli e di una traccia di sangue lasciata da uno di loro. Ne è risultato un DNA sconosciuto, appartenente ad un primate, ma comunque più vicino all'Homo Sapiens che allo scimpanzè....
Cioè, in pratica, questo essere esiste, perché non può non esistere. Ed è effettivamente quello che tutte le leggende e tutte le testimonianze dicono: un gigante peloso ma terribilmente somigliante all'uomo, con qualche caratteristica che lo avvicina alle scimmie antropomorfe.
Ma la scusa degli scettici è una sola, perché è la sola rimasta: perché diavolo non riusciamo a trovarli, né vivi né morti, se davvero esistono?
Certo, il fatto che vaghino soprattutto di notte è una spiegazione valida, e probabilmente è il fatto che seppelliscono i loro morti nel bosco che fa sì che non troviamo i loro corpi.
Certo, l'idea di Standing è interessante: uno di loro fa da sentinella per tutto il giorno, e nel caso dell'avvicinarsi degli Homo Sapiens, avverte gli altri di ritirarsi. In questo modo, riescono sempre a sfuggire nell'immensita deserta delle foreste americane.
Una cosa che sembra abbiano cominciato a praticare già ai tempi delle tribù indiane, come sembra attestare la leggenda che ho trovato su Internet, e che è collegata al famigerato Ape Canyon e alle sue agghiaccianti vicende.
Un membro della tribù che viveva vicino all'Ape Canyon nello stato del Washington (dove si registra il più alto numero di avvistamento negli Stati Uniti), pare abbia rivelato che i Pellerossa locali abbiano sempre saputo dell'esistenza di una tribù di Bigfoots nell'Ape Canyon, che essi chiamavano "la tribù dei Seeahtik". In un passato remoto, un giovane Seehatik fu ucciso dai Pellerossa, e per vendetta la sua gente sterminò un intero gruppo di nativi, lasciandone solo uno in vita, perché potesse raccontare agli altri cosa fosse successo. Poi i Seeahtik scomparvero completamente, e i Pellerossa credetterò che si fossero estinti.
Quando i bianchi furono attaccati per la prima volta dai Bigfoots, i nativi non si azzardarono a dire quello che sapevano, perché temevano di essere presi per bugiardi, dato che i bianchi a quel tempo erano in gran parte scettici, e siccome per gli americani nativi l'accusa di essere bugiardi è qualcosa di molto pesante e offensivo, mantennero il segreto.
Di fatto, tutte le tribù di americani nativi hanno tradizioni al riguardo, e quasi tutti dicono che i Bigfoots non sono né spiriti, né animali, ma persone reali e senzienti. Addirittura, una tradizione dice che sia gli uomini che i Bigfoots discendono dagli animali, ma che i primi si sono fermati a metà strada dell'evoluzione, rimanendo in parte animali! Un'intuizione incredibile, per dei "selvaggi ignoranti", come venivano considerati gli amerindi.
Qui c'è il link, in lingua inglese, della leggenda sulla tribù dell'Ape Canyon, che fa parte di una lunga lista di leggende indiane sui Bigfoots.... la ricerca continua.
Mi dispiace per chi non conosce la lingua inglese, ma spero un giorno di trovare il tempo per tradurre qualcosa....
http://www.bigfootencounters.com/legends/seeahtik.htm


Ultima modifica di Enkidu il 01/04/2012, 01:12, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 01/04/2012, 07:59 
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Enkidu ha scritto:

Continuo la frenetica ricerca in lingua inglese sul Bigfoot, altrimenti detto Sasquatch, Momo, Oh-ma, Windago, Yahoo, Skunk Ape e tanti altri nomi.
Come ho già detto, mi sono assolutamente convinto della sua esistenza come di qualcosa di certo. Ma più vado avanti nel conoscere i particolari della sua storia, e più dico che sono sconcertato dal fatto che ci siano ancora così tante persone che non vogliono credere alla sua esistenza, ormai evidente!
Ignoranza pura, suppongo....
Di questo essere, ormai si sa una quantità enorme di cose, eppure si insiste col dire che "non c'è alcuna prova scientifica della sua esistenza" (sic!). Sembra che tale prova definitiva può essere fornita solo dal trovare un Bigfoot, non importa se vivo o morto, cosa che ancora non è riuscito a fare nessuno. Fino a quel momento, dunque, ufficialmente il Bigfoot "non esiste", anche se di questo essere si è trovato praticamente TUTTO IL RESTO!
Di lui hanno trovato i resti dei pasti consistenti in carcasse di animali scarnificati, oltre alle sue capanne fatte di tronchi letteralmente spezzati a viva forza o sradicati dal terreno (un gruppo di giganti oscillanti fra i 2,10 e i 3,00 metri lo può fare!), oltre a serie di tronchi divelti per segnare i loro territori.
Li hanno filmati in vari modi, dimostrato che si tratta di esseri diversi da noi, e non di persone in costume. Uno scienziato forense ha dimostrato che le impronte dei loro piedi sono reali, individuando le impronte digitali delle loro piante, e dimostrando che sono diverse dalle nostre.
Hanno registrato le loro voci, sia quelle che urlano, ma persino quelle che parlano in una lingua sconosciuta, con toni e suoni per noi irripetibili, in pratica voci per noi non umane, anche se imparentate con le nostre (ascoltarli mi ha messo i brividi, ve lo assicuro, come mi ha scioccato vedere le fotografie dei loro incredibili volti).
Hanno persino trovato qualche piccola "piramide" di sassi vicino alle loro capanne, come una sorta di altare, o di totem, il che fa pensare anche a una qualche forma di religiosità o di pratica magica.
Hanno trovato cumuli di escrementi vicino alle loro capanne, e ovviamente ne hanno fatto l'esame del DNA, come l'hanno fatto dei loro peli e di una traccia di sangue lasciata da uno di loro. Ne è risultato un DNA sconosciuto, appartenente ad un primate, ma comunque più vicino all'Homo Sapiens che allo scimpanzè....
Cioè, in pratica, questo essere esiste, perché non può non esistere. Ed è effettivamente quello che tutte le leggende e tutte le testimonianze dicono: un gigante peloso ma terribilmente somigliante all'uomo, con qualche caratteristica che lo avvicina alle scimmie antropomorfe.
Ma la scusa degli scettici è una sola, perché è la sola rimasta: perché diavolo non riusciamo a trovarli, né vivi né morti, se davvero esistono?
Certo, il fatto che vaghino soprattutto di notte è una spiegazione valida, e probabilmente è il fatto che seppelliscono i loro morti nel bosco che fa sì che non troviamo i loro corpi.
Certo, l'idea di Standing è interessante: uno di loro fa da sentinella per tutto il giorno, e nel caso dell'avvicinarsi degli Homo Sapiens, avverte gli altri di ritirarsi. In questo modo, riescono sempre a sfuggire nell'immensita deserta delle foreste americane.
Una cosa che sembra abbiano cominciato a praticare già ai tempi delle tribù indiane, come sembra attestare la leggenda che ho trovato su Internet, e che è collegata al famigerato Ape Canyon e alle sue agghiaccianti vicende.
Un membro della tribù che viveva vicino all'Ape Canyon nello stato del Washington (dove si registra il più alto numero di avvistamento negli Stati Uniti), pare abbia rivelato che i Pellerossa locali abbiano sempre saputo dell'esistenza di una tribù di Bigfoots nell'Ape Canyon, che essi chiamavano "la tribù dei Seeahtik". In un passato remoto, un giovane Seehatik fu ucciso dai Pellerossa, e per vendetta la sua gente sterminò un intero gruppo di nativi, lasciandone solo uno in vita, perché potesse raccontare agli altri cosa fosse successo. Poi i Seeahtik scomparvero completamente, e i Pellerossa credetterò che si fossero estinti.
Quando i bianchi furono attaccati per la prima volta dai Bigfoots, i nativi non si azzardarono a dire quello che sapevano, perché temevano di essere presi per bugiardi, dato che i bianchi a quel tempo erano in gran parte scettici, e siccome per gli americani nativi l'accusa di essere bugiardi è qualcosa di molto pesante e offensivo, mantennero il segreto.
Di fatto, tutte le tribù di americani nativi hanno tradizioni al riguardo, e quasi tutti dicono che i Bigfoots non sono né spiriti, né animali, ma persone reali e senzienti. Addirittura, una tradizione dice che sia gli uomini che i Bigfoots discendono dagli animali, ma che i primi si sono fermati a metà strada dell'evoluzione, rimanendo in parte animali! Un'intuizione incredibile, per dei "selvaggi ignoranti", come venivano considerati gli amerindi.
Qui c'è il link, in lingua inglese, della leggenda sulla tribù dell'Ape Canyon, che fa parte di una lunga lista di leggende indiane sui Bigfoots.... la ricerca continua.
Mi dispiace per chi non conosce la lingua inglese, ma spero un giorno di trovare il tempo per tradurre qualcosa....
http://www.bigfootencounters.com/legends/seeahtik.htm


enki puoi postare qualcosa relativamente alla parte evidenziata?


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MessaggioInviato: 01/04/2012, 10:01 
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Perfo ha scritto:

Cita:
Enkidu ha scritto:

Hanno registrato le loro voci, sia quelle che urlano, ma persino quelle che parlano in una lingua sconosciuta, con toni e suoni per noi irripetibili, in pratica voci per noi non umane, anche se imparentate con le nostre (ascoltarli mi ha messo i brividi, ve lo assicuro, come mi ha scioccato vedere le fotografie dei loro incredibili volti).



enki puoi postare qualcosa relativamente alla parte evidenziata?


Per esempio qui si parla delle registrazioni fatte nel 1972-1974 nella California del nord e si ragiona sul fatto che queste vocalizzazioni possano rappresentare una vera e propria lingua strutturata con grammatica. Alla fine si propende per una lingua sul tipo umano, diversa dal linguaggio animale di scimmie o balene, mescolata a punti in cui prevalgono espressioni più vicine al mondo animale, tipo suoni di intimidazione e simili.
In alcuni punti mi sembra quasi un dialogo tra un maschio ed una femmina.

Tutte cose ignote di fatto qui in Italia.


[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=IeqWTsXSOFM[/BBvideo]

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=j5T8BGDoe_I[/BBvideo]


Ultima modifica di quisquis il 01/04/2012, 10:14, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 01/04/2012, 11:22 
Interessante anche il fatto che si ipotizza che il linguaggio delle differenti popolazioni di sasquatch possa essere stato influenzato dalle lingue dei sapiens intorno a loro, per esempio le lingue amerinde, lo spagnolo (in Georgia), l'inglese, sovrapponendosi ad una base autoctona.

Interessanti poi questi passi del link riportato da Enkidu:
http://www.bigfootencounters.com/legends/seeahtik.htm


" They also have a gift of ventriloquism, throwing their voices at great distances and can imitate any bird in the Northwest. "

Si ritrova quindi l'idea dei grandi urli in odore di sasquatch.
Anche qui:

" and had the gift of ventriloquism, to mimic the owl and throw their voices."

Interessante poi il riferimento alla capacità di imitare gli uccelli in quanto rappresenta un ulteriore potere di mimesi.
Il ventriloquismo potrebbe essere correlato alla capacità di emettere dei suoni facendoli nascere in profondità nel corpo.

L'obiezione frequente che viene portata contro l'esistenza di questo essere è che mentre resti di corpi di altri animali vengono di tanto in tanto ritrovati, non sarebbe mai stato ritrovato un corpo di sasquatch; questo potrebbe essere in parte valido se fosse solo un animale; in parte perché, nell'ipotesi di pochi esemplari in un territorio così vasto e di difficile penetrabilità diventa quasi impossibile sperare di trovarne per caso dei resti. Ma cade del tutto se si assume che siano uomini che seppelliscono i loro corpi; così si viene beffati proprio dal pregiudizio di partenza che non possano esistere oggi altre specie umane oltre la nostra (vale anche per l'urang - pendek).

Ancora, se fossero uomini diventa ridicola l'obiezione che dal 1974 è stata costruita una trappola per sasquatch nell'Oregon del sud, che non avrebbe mai preso un esemplare. Un essere di quel tipo, esperto nella vita dei boschi, capace di grandi mimesi e per di più dotato di intelligenza umana è difficile che si possa far abbindolare da una trappola come se fosse un animale qualunque, trappola così "segreta" che è diventata per di più attrazione turistica.

Interessante poi il racconto dell'indiano ospitato in modo cordiale ed il riferimento a "segreti" che i sasquatch gli avrebbero trasmesso.

Mi ricorda tantissimo le leggende presenti nel folklore della Alpi Apuane (Toscana) relative all' omo salvatico (c'è anche una "tana dell'omo salvatico") che insegnò ai pastori come fare formaggio ed altre cose. C'è una vasta letteratura in merito, ma si può vedere anche qui:
http://www.naturalmentescienza.it/ipert ... /tana_.htm

Mi viene in mente che qui abitavano i Liguri Apuani (Sapiens), che avevano un carattere bellicoso e che, forti delle asperità della zona, opposero una durissima resistenza ai romani; Tito Livio per esempio ricorda che anche le donne combattevano "come fiere". Sembra un po' lo scenario del nordwest americano, con i liguri che troverebbero il loro corrispettivo nelle popolazioni amerinde e l'omo salvatico che naturalmente troverebbe il suo corrispettivo nel sasquatch. Forse a quei tempi le apuane, visto l'isolamento dei luoghi, oltre che dai liguri erano abitati anche dagli ultimi "omini salvatici" d'Italia;chissà; forse queste leggende, ben presenti proprio in luoghi isolati, sono solo il ricordo più o meno alterato della presenza di questi uomini dei boschi nell'Italia di allora.



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MessaggioInviato: 01/04/2012, 16:03 
L'unica possibilità è che abiti dentro a caverne profondissime, uno pseudo intraterrestre che a volte esce per cercare cibo in maniera molto molto cauta.

Cita:
Hanno registrato le loro voci, sia quelle che urlano, ma persino quelle che parlano in una lingua sconosciuta, con toni e suoni per noi irripetibili, in pratica voci per noi non umane, anche se imparentate con le nostre (ascoltarli mi ha messo i brividi, ve lo assicuro, come mi ha scioccato vedere le fotografie dei loro incredibili volti).


Quali fotografie?
perchè incredibili volti? Non sono volti scimmieschi?


Ultima modifica di sanje il 01/04/2012, 16:03, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
sanje ha scritto:

L'unica possibilità è che abiti dentro a caverne profondissime, uno pseudo intraterrestre che a volte esce per cercare cibo in maniera molto molto cauta.

Cita:
Hanno registrato le loro voci, sia quelle che urlano, ma persino quelle che parlano in una lingua sconosciuta, con toni e suoni per noi irripetibili, in pratica voci per noi non umane, anche se imparentate con le nostre (ascoltarli mi ha messo i brividi, ve lo assicuro, come mi ha scioccato vedere le fotografie dei loro incredibili volti).


Quali fotografie?
perchè incredibili volti? Non sono volti scimmieschi?




Immagine:
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... questa è l'immagine di una delle loro donne. Come puoi vedere, si tratta proprio di una donna, anche se non appartenente alla nostra specie. I lineamenti, e soprattutto i suoi occhi, estremamente espressivi, sembrano appartenere a un gruppo razziale sconosciuto. Se foto come queste sono autentiche, nessuno può anche solo dubitare che di esseri umani si tratta, e non di animali...
Ciò ovviamente creerebbe molti problemi nella politica degli Stati Uniti, perché non essendo animali, bensì persone, per il solo fatto di essere nati nel territorio degli Stati Uniti sarebbero cittadini anche loro, con tutti i diritti e doveri allegati alla loro condizione.
Ma non è mai stato previsto dalla Costituzione americana che potessero essere cittadini anche esseri appartenenti ad altre specie....
... e poi non dimentichiamoci i fanatici fondamentalisti e creazionisti che si scaglierebbero contro questi esseri, in quanto invaliderebbero, con la loro stessa esistenza, le loro tesi creazioniste anti-evoluzioniste e soprattutto l'unicità della specie umana creata a immagine e somiglianza di Dio...
.... insomma, sarebbe un kasino! Non per niente il governo americano, che io sappia, non ha mai preso posizione riguardo questa faccenda.
Noi in Italia pensiamo sempre e solo agli UFO (o ai massoni) per quanto riguarda la politica americana, ma sarebbe ora di preoccuparsi anche di altri problemi.
Come ha detto Quisquis, qua in Italia la questione è del tutto ignota....


Ultima modifica di Enkidu il 01/04/2012, 18:50, modificato 1 volta in totale.

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Cita:
Perfo ha scritto:

Cita:
Enkidu ha scritto:

Continuo la frenetica ricerca in lingua inglese sul Bigfoot, altrimenti detto Sasquatch, Momo, Oh-ma, Windago, Yahoo, Skunk Ape e tanti altri nomi.
Come ho già detto, mi sono assolutamente convinto della sua esistenza come di qualcosa di certo. Ma più vado avanti nel conoscere i particolari della sua storia, e più dico che sono sconcertato dal fatto che ci siano ancora così tante persone che non vogliono credere alla sua esistenza, ormai evidente!
Ignoranza pura, suppongo....
Di questo essere, ormai si sa una quantità enorme di cose, eppure si insiste col dire che "non c'è alcuna prova scientifica della sua esistenza" (sic!). Sembra che tale prova definitiva può essere fornita solo dal trovare un Bigfoot, non importa se vivo o morto, cosa che ancora non è riuscito a fare nessuno. Fino a quel momento, dunque, ufficialmente il Bigfoot "non esiste", anche se di questo essere si è trovato praticamente TUTTO IL RESTO!
Di lui hanno trovato i resti dei pasti consistenti in carcasse di animali scarnificati, oltre alle sue capanne fatte di tronchi letteralmente spezzati a viva forza o sradicati dal terreno (un gruppo di giganti oscillanti fra i 2,10 e i 3,00 metri lo può fare!), oltre a serie di tronchi divelti per segnare i loro territori.
Li hanno filmati in vari modi, dimostrato che si tratta di esseri diversi da noi, e non di persone in costume. Uno scienziato forense ha dimostrato che le impronte dei loro piedi sono reali, individuando le impronte digitali delle loro piante, e dimostrando che sono diverse dalle nostre.
Hanno registrato le loro voci, sia quelle che urlano, ma persino quelle che parlano in una lingua sconosciuta, con toni e suoni per noi irripetibili, in pratica voci per noi non umane, anche se imparentate con le nostre (ascoltarli mi ha messo i brividi, ve lo assicuro, come mi ha scioccato vedere le fotografie dei loro incredibili volti).
Hanno persino trovato qualche piccola "piramide" di sassi vicino alle loro capanne, come una sorta di altare, o di totem, il che fa pensare anche a una qualche forma di religiosità o di pratica magica.
Hanno trovato cumuli di escrementi vicino alle loro capanne, e ovviamente ne hanno fatto l'esame del DNA, come l'hanno fatto dei loro peli e di una traccia di sangue lasciata da uno di loro. Ne è risultato un DNA sconosciuto, appartenente ad un primate, ma comunque più vicino all'Homo Sapiens che allo scimpanzè....
Cioè, in pratica, questo essere esiste, perché non può non esistere. Ed è effettivamente quello che tutte le leggende e tutte le testimonianze dicono: un gigante peloso ma terribilmente somigliante all'uomo, con qualche caratteristica che lo avvicina alle scimmie antropomorfe.
Ma la scusa degli scettici è una sola, perché è la sola rimasta: perché diavolo non riusciamo a trovarli, né vivi né morti, se davvero esistono?
Certo, il fatto che vaghino soprattutto di notte è una spiegazione valida, e probabilmente è il fatto che seppelliscono i loro morti nel bosco che fa sì che non troviamo i loro corpi.
Certo, l'idea di Standing è interessante: uno di loro fa da sentinella per tutto il giorno, e nel caso dell'avvicinarsi degli Homo Sapiens, avverte gli altri di ritirarsi. In questo modo, riescono sempre a sfuggire nell'immensita deserta delle foreste americane.
Una cosa che sembra abbiano cominciato a praticare già ai tempi delle tribù indiane, come sembra attestare la leggenda che ho trovato su Internet, e che è collegata al famigerato Ape Canyon e alle sue agghiaccianti vicende.
Un membro della tribù che viveva vicino all'Ape Canyon nello stato del Washington (dove si registra il più alto numero di avvistamento negli Stati Uniti), pare abbia rivelato che i Pellerossa locali abbiano sempre saputo dell'esistenza di una tribù di Bigfoots nell'Ape Canyon, che essi chiamavano "la tribù dei Seeahtik". In un passato remoto, un giovane Seehatik fu ucciso dai Pellerossa, e per vendetta la sua gente sterminò un intero gruppo di nativi, lasciandone solo uno in vita, perché potesse raccontare agli altri cosa fosse successo. Poi i Seeahtik scomparvero completamente, e i Pellerossa credetterò che si fossero estinti.
Quando i bianchi furono attaccati per la prima volta dai Bigfoots, i nativi non si azzardarono a dire quello che sapevano, perché temevano di essere presi per bugiardi, dato che i bianchi a quel tempo erano in gran parte scettici, e siccome per gli americani nativi l'accusa di essere bugiardi è qualcosa di molto pesante e offensivo, mantennero il segreto.
Di fatto, tutte le tribù di americani nativi hanno tradizioni al riguardo, e quasi tutti dicono che i Bigfoots non sono né spiriti, né animali, ma persone reali e senzienti. Addirittura, una tradizione dice che sia gli uomini che i Bigfoots discendono dagli animali, ma che i primi si sono fermati a metà strada dell'evoluzione, rimanendo in parte animali! Un'intuizione incredibile, per dei "selvaggi ignoranti", come venivano considerati gli amerindi.
Qui c'è il link, in lingua inglese, della leggenda sulla tribù dell'Ape Canyon, che fa parte di una lunga lista di leggende indiane sui Bigfoots.... la ricerca continua.
Mi dispiace per chi non conosce la lingua inglese, ma spero un giorno di trovare il tempo per tradurre qualcosa....
http://www.bigfootencounters.com/legends/seeahtik.htm


enki puoi postare qualcosa relativamente alla parte evidenziata?


http://www.youtube.com/watch?v=2beRiqTDUVU

Qui, fra il 16° e il 17° minuto puoi sentire una conversazione apparentemente animata fra quelli che sembrano essere un maschio e una femmina (o forse un adulto e un bambino, chissà...).




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Qui invece ti ho allegato le foto di un maschio della specie. Come puoi sempre vedere, si tratta di un essere umano, ma con caratteristiche che, da lontano, possono far credere si tratti di una specie di gorilla. Non solo il pelo che gli ricopre persino la fronte, ma anche il cranio di forma conica può suggerirlo.
Ma se si analizza i suoi lineamenti, non ci sono dubbi che si tratti di un essere umano non-sapiens. La forma del naso è indubbiamente umana, anche se è enorme e appartenente a un gruppo razziale sconosciuto. Le scimmie infatti hanno il naso schiacciato, con le narici enormi. La bocca poi è indubbiamente simile alle nostre, sorprendentemente piccola e dalle labbra sottili.
Gli occhi, poi, non sembrano uguali né ai nostri, né a quelli delle scimmie.
Personalmente penso che senz'altro questa gente preferisce nascondersi nel sottosuolo laddove è possibile, ma certamente non sono dediti a una vita del tutto o quasi sotterranea, altrimenti sarebbero molto più depigmentati. Certo, sembra che molti di loro siano biondi o decisamente albini, ma come possiamo vedere ce ne sono molti di più che sono bruni o neri.
Inoltre ci sono le capanne coniche di tronchi spezzati (si possono trovare i filmati anche di questi su Youtube), che dimostrano come vivano nella foresta abitualmente.
Todd Standing, l'autore di queste foto, dice che le tribù sono sorvegliate di giorno dai "daywatcher", le sentinelle diurne, che avvertono tutta la tribù di nascondersi non appena di avvicina qualche gruppo di Sapiens.


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MessaggioInviato: 01/04/2012, 19:18 
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quisquis ha scritto:

Interessante anche il fatto che si ipotizza che il linguaggio delle differenti popolazioni di sasquatch possa essere stato influenzato dalle lingue dei sapiens intorno a loro, per esempio le lingue amerinde, lo spagnolo (in Georgia), l'inglese, sovrapponendosi ad una base autoctona.

Interessanti poi questi passi del link riportato da Enkidu:
http://www.bigfootencounters.com/legends/seeahtik.htm


" They also have a gift of ventriloquism, throwing their voices at great distances and can imitate any bird in the Northwest. "

Si ritrova quindi l'idea dei grandi urli in odore di sasquatch.
Anche qui:

" and had the gift of ventriloquism, to mimic the owl and throw their voices."

Interessante poi il riferimento alla capacità di imitare gli uccelli in quanto rappresenta un ulteriore potere di mimesi.
Il ventriloquismo potrebbe essere correlato alla capacità di emettere dei suoni facendoli nascere in profondità nel corpo.

L'obiezione frequente che viene portata contro l'esistenza di questo essere è che mentre resti di corpi di altri animali vengono di tanto in tanto ritrovati, non sarebbe mai stato ritrovato un corpo di sasquatch; questo potrebbe essere in parte valido se fosse solo un animale; in parte perché, nell'ipotesi di pochi esemplari in un territorio così vasto e di difficile penetrabilità diventa quasi impossibile sperare di trovarne per caso dei resti. Ma cade del tutto se si assume che siano uomini che seppelliscono i loro corpi; così si viene beffati proprio dal pregiudizio di partenza che non possano esistere oggi altre specie umane oltre la nostra (vale anche per l'urang - pendek).

Ancora, se fossero uomini diventa ridicola l'obiezione che dal 1974 è stata costruita una trappola per sasquatch nell'Oregon del sud, che non avrebbe mai preso un esemplare. Un essere di quel tipo, esperto nella vita dei boschi, capace di grandi mimesi e per di più dotato di intelligenza umana è difficile che si possa far abbindolare da una trappola come se fosse un animale qualunque, trappola così "segreta" che è diventata per di più attrazione turistica.

Interessante poi il racconto dell'indiano ospitato in modo cordiale ed il riferimento a "segreti" che i sasquatch gli avrebbero trasmesso.

Mi ricorda tantissimo le leggende presenti nel folklore della Alpi Apuane (Toscana) relative all' omo salvatico (c'è anche una "tana dell'omo salvatico") che insegnò ai pastori come fare formaggio ed altre cose. C'è una vasta letteratura in merito, ma si può vedere anche qui:
http://www.naturalmentescienza.it/ipert ... /tana_.htm

Mi viene in mente che qui abitavano i Liguri Apuani (Sapiens), che avevano un carattere bellicoso e che, forti delle asperità della zona, opposero una durissima resistenza ai romani; Tito Livio per esempio ricorda che anche le donne combattevano "come fiere". Sembra un po' lo scenario del nordwest americano, con i liguri che troverebbero il loro corrispettivo nelle popolazioni amerinde e l'omo salvatico che naturalmente troverebbe il suo corrispettivo nel sasquatch. Forse a quei tempi le apuane, visto l'isolamento dei luoghi, oltre che dai liguri erano abitati anche dagli ultimi "omini salvatici" d'Italia;chissà; forse queste leggende, ben presenti proprio in luoghi isolati, sono solo il ricordo più o meno alterato della presenza di questi uomini dei boschi nell'Italia di allora.




Infatti sono sempre rimasto molto colpito anche io dal fatto che anche in Italia esiste una consistente tradizione sugli "Uomini Silvani" o "Uomini Selvatici" che vivevano un tempo nei boschi dei nostri monti, coperti di pelo e in genere dipinti come benevoli anche se a volte pericolosi per il loro carattere selvaggio.
In Trentino ci sono numerose leggende sui "Salvans" o "Salvanel", i Silvani locali.
Secondo una leggenda, uno di loro rapì un tempo una ragazza, portandola a vivere nel bosco con lei e provocandole una amnesia che le fece dimenticare la sua vita precedente nel consorzio umano.
Il Salvanel la istruì e le insegnò come ricavare burro, formaggio e ricotta dal latte.
Un giorno la ragazza riacquistò la memoria e tornò al suo paese con il bagaglio di conoscenze acquisito.
Anche in Sardegna, nella zona dell'Ogliastra, sembrano esserci tradizioni su antichi uomini pelosi, giganteschi e fortissimi, usati talvolta come schiavi dai contadini, ma indubbiamente umani nell'intelligenza e nel comportamento.
Si ricordi anche la tradizione dei "Mamutones", maschere locali la cui origine è sconosciuta, rappresentati appunto come uomini mostruosi e pelosi.
A questo proposito, per fare dei raffronti con il Bigfoot americano, si noti che anche gli americani nativi dicono che i Bigfoots avevano un tempo la pessima abitudine di rapire le donne indiane.
Ieri ho persino letto, sullo stesso sito in cui si trova la leggenda dei Seeahtik, che è stato registrato il caso di una donna che è stata rapita in Alaska da un Bigfoot di fronte agli occhi del marito. La donna purtroppo non è mai stata ritrovata.
Non sarebbe però certo l'unico caso di rapimento, dato anche la storia di Albert Ostman, il quale per fortuna riuscì a scappare.
Penso che più si va dentro questa storia, e più si scoprono particolari sconcertanti e difficilmente smentibili.
Chissà se questa è la volta buona di una svolta epocale nell'ortodossia della scienza....


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MessaggioInviato: 02/04/2012, 20:30 
E' interessante e curiosa questa associazione che emerge dal folklore di varie parti d'Italia tra l'uomo selvatico e determinate conoscenze pastorali. Tenendo conto che verosimilmente un tipo di uomo siffatto non avrebbe praticato né l'agricoltura né la pastorizia, si può ipotizzare che conoscenze di questo tipo gli possano essere giunte dal rapporto più stretto col mondo animale e con le sue dinamiche biologiche, da cui il saper trattare il latte degli animali come conoscenza derivata dal conoscere bene le dinamiche del proprio stesso latte, per fare un'ipotesi.

E' curioso poi il riferimento che nei racconti indiani si fa ad una presunta capacità ipnotica da parte di questi esseri, che potrebbe spiegare i casi di amnesia indotta in eventuali rapimenti.

Quanto a questi, bisogna vedere in che contesto si inseriscono. Se si inseriscono in un contesto "bellico" con i sapiens, specialmente quelli di un tempo che non ci andavano certo per il sottile in queste cose, si spiega perfettamente, trovando un perfetto reciproco nei "ratti" che i sapiens stessi facevano a scopo bellico. Oppure lo si potrebbe spiegare come pura e semplice curiosità, del resto anche noi "rapiamo" cuccioli di altri animali per curiosità o per il gusto di allevarli; se sono uomini in fondo si spiega facilmente.

Questa cosa dei rapimenti dei piccoli sapiens la si ritrova anche in alcuni racconti relativi al bar-manu (nome che significa "il robusto", "il muscoloso") del Pakistan. Un rapimento di un bambino sarebbe stato effettuato da una femmina di Bar-Manu nel 1990 e si sarebbe concluso con la morte del piccolo di 4 anni, ritrovato morto tre giorni dopo tra le montagne dopo con una ferita che indicava una caduta (sicuramente non era resistente come un piccolo bar-manu alla vita di montagna) avvenuta poco prima del ritrovamento, forse durante una fuga dalla spedizione degli uomini del villaggio. La storia nei suoi dettagli è riportata da Lorenzo Rossi nel suo libro. Anche qui si potrebbe supporre il classico desiderio femminile di avere dei piccoli da accudire, misto a curiosità.


Ultima modifica di quisquis il 02/04/2012, 20:37, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 03/04/2012, 15:29 
La foto della femmina è davvero impressionante. A parte i peli, i lineamenti non sembrano seguire molto la scimmia, incominciando dal naso.
Dall'espressione sembra avere intelligenza paragonabile alla nostra.
Non riesco a capire l'angolazione della foto, il fotografo di trovava in basso sicuramente e ha zoommato molto presumo.

Le altre foto di maschi, rispecchiano ciò che ti aspetti dal loro volto.

Innanzitutto dico che credo nella loro esistenza senza dubbio.
La cosa che mi manda in crisi è proprio la loro sfuggevolezza e il loro sapersi nascondere.

Considerazioni:

- l'utilizzo di spazi sotterranei può rispondere sul perchè sappiamo ancora poco su di loro.
- le caverne devono essere ospitali e profonde per avere spazio e riparo idoneo necessario per prosperare e permettere loro di uscire sporadicamente
- A quanto pare nascondo gli accessi e sono attenti a cancellare le loro tracce. Questo mi fa pensare che sono ben consapevoli di chi siamo e del pericolo che possiamo portare loro.
- sembrano poco numerosi, dagli elementi che abbiamo sembra che non vi sia una civiltà o tribu organizzata ma che sono esseri che vivono in solitudine.
Infatti esistono foto e tracce di singoli Yeti ma mai in gruppo o in coppia.
- Sempre dalle foto sembra che non utilizzano utensili.
Questo mi fa pensare che quando girano nei boschi non stanno cacciando, forse sono raccoglitori, ma per lo Yeti sull'Himalaya la vedo dura.
Quindi è un enigma per me questo aspetto, considerando anche le loro dimensioni e la quantità di cibo che necessitano.
- Sempre per lo stesso fatto dei pochi avvistamenti e tracce, la loro attività esterna deve essere per forza poco duratura. Forse escono per giri di circospezione e non per il cibo.
- Il loro aspetto, pelo bruno, occhi etc.. mi fa pensare che se vivono sottoterra non lo fanno da sempre. Altrimenti non avrebbero delle caratteristiche che mostrerebbero una poca familiarità con il sole? Per esempio albini e occhi che non vedono bene.
Eppure questi essere ci vedono bene alla luce del giorno, in quanto sembrano accorgersene della presenza umana anche a considerevoli distanze.

Però esistono zone terrestri effettivamente poco visitate e quindi non è da escludere che possano avere una "tana" alla luce del giorno anche se non mi convince.
Se fosse cosi, si sarebbero individuati del fumo dai fuochi accesi per esempio.
Oppure non utilizzano il fuoco? Gli animali non lo fanno e non si sono estinti.
Fa un po a botte con la loro intelligenza. O forse siamo noi gli stupidi?


Ultima modifica di sanje il 03/04/2012, 15:32, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
sanje ha scritto:

Considerazioni:

- l'utilizzo di spazi sotterranei può rispondere sul perchè sappiamo ancora poco su di loro.
- le caverne devono essere ospitali e profonde per avere spazio e riparo idoneo necessario per prosperare e permettere loro di uscire sporadicamente
- A quanto pare nascondo gli accessi e sono attenti a cancellare le loro tracce. Questo mi fa pensare che sono ben consapevoli di chi siamo e del pericolo che possiamo portare loro.



Non è affatto necessario supporre ripari sotterranei; stiamo parlando di territori molto molto estesi e scarsamente popolati. Solo la Columbia Britannica canadese ha una supeficie di 944.735 km^2 con poco più di 4 milioni di abitanti contro i 301.340 km^2 dell'Italia con i suoi 60 milioni circa; vogliamo aggiungere poi lo stato di Washington, l'Oregon, la California Settentrionale, l'Alberta, i Territori del nord ovest, la parte più meridionale dell'Alaska e l'Ohio? E ci stiamo limitando, perché il bigfoot è stato avvistato anche altrove, anche se con frequenza minore (per esempio nel sud degli USA). E' un'estensione immensa, in gran parte ricoperta di foreste. Non c'è niente del genere né in Italia né in Europa. Eppure in Italia l'orso riesce a sopravvivere in un territorio infinitamente più limitato (parte della Marsica) e di gran lunga più antropizzato e, nonostante la sua mole, è molto elusivo e difficilissimo da avvistare; e non ha un'intelligenza umana; fatte le debite proporzioni piccole popolazioni di poche decine di individui potrebbero benissimo sopravvivere indisturbate in un territorio così ampio e per di più in gran parte protetto, soprattutto nel caso canadese; la columbia britannica canadese è un modello nella gestione dei parchi nazionali e delle aree protette, di cui è ricchissima; e lì un area protetta coincide in gran parte con il livello 4 dei nostri parchi nazionali, ossia le aree di riserva integrale in cui gli uomini non mettono mai piede.

Non scordiamo poi che fare un'escursione nel nordwest americano non è come fare una passeggiata sui Monti Sibillini; ci sono dei pericoli reali, come per esempio il pericolo di perdersi e di non essere facilmente ritrovati, il pericolo di essere aggrediti da Grizzly, che non è né per stazza né per temperamento l'orso bruno marsicano (sono documentate diverse aggressioni mortali da parte di Grizzly all'uomo) in certe zone anche da puma. E' un ambiente non facile e nel folto di quelle estese foreste gli uomini non ci entrano mai del tutto. Non serve supporre estese grotte, solo ripari più o meno standard.

Cita:
- sembrano poco numerosi, dagli elementi che abbiamo sembra che non vi sia una civiltà o tribu organizzata ma che sono esseri che vivono in solitudine.


Io credo che abbia ragione Standing quando dice che i pochi sasquatch fotografati (nessuno Yeti che io sappia invece lo è mai stato) e/o filmati fossero essenzialmente delle sentinelle rispetto al gruppo. Standing stesso parla di gruppi di questi esseri, dei tentativi del gruppo di "caccia" di cui Standing faceva parte di isolarne dal gruppo ed accerchiarne almeno uno per fotografarlo (tentativo riuscito per pochi attimi, in certi casi) ed anche i racconti di quei pochi che hanno avuto direttamente a che fare con loro (perché da essi invitati o da essi rapiti) parlano di piccoli gruppi. Ci sono registrazioni di probabili dialoghi a due o a tre (basta che ti vedi e ascolti a fondo i filmati postati) soggetti che si interrompono a vicenda.

Cita:
per lo Yeti sull'Himalaya la vedo dura.


La questione dello yeti infatti viene di solito considerata una questione distinta ed a parte rispetto a quella del sasquatch, come ancora distinta viene considerata di solito la questione dei vari alma ed almasti dell'asia centrale; ancora distinta viene di solito considerata la questione dell'urang-pendek del sud est asiatico.

Cita:
Se fosse cosi, si sarebbero individuati del fumo dai fuochi accesi per esempio.
Oppure non utilizzano il fuoco? Gli animali non lo fanno e non si sono estinti.
Fa un po a botte con la loro intelligenza. O forse siamo noi gli stupidi?


Non credo che utilizzino fuoco ed utensili e questo a mio modo di vedere non fa necessariamente a pugni con la loro intelligenza. Un essere di quel tipo ha un fisico adattato per quell'ambiente. Ha la pelliccia, non gli serve il fuoco; probabilmente ha una temperatura corporea superiore a quella nostra; se così fosse il fuoco non solo non sarebbe di aiuto, ma sarebbe solo un impiccio. Ha la cresta saggittale che gli permette di masticare carne cruda, radici e vegetali dalla dura scorza senza problemi, a che gli serve il fuoco? ha un fisico possente, adatto a spostarsi senza troppi problemi in un ambiente così vasto e costituito da piante d'alto fusto, senza o con scarso sottobosco. E' alto, forte e grosso, può fronteggiare grossi animali come un orso. Ma soprattutto, se è un uomo (di un' altra specie), ha dalla sua la forza del gruppo e la capacità di pianificare le proprie azioni. Probabilmente ha sensi molto sviluppati e forse doti psichiche, come sembrerebbero confermare alcuni racconti. Sicuramente conosce i suoi boschi a menadito e si muove come vuole. Ha i fiumi ed i torrenti ricchi di pesce, ha l'acqua, i frutti e diversi animali di cui cibarsi; a cosa gli servono gli utensili? E' sintonizzato già nella struttura fisica su un altro modo di vivere, non è la specie sapiens.


Ultima modifica di quisquis il 03/04/2012, 21:46, modificato 1 volta in totale.


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