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MessaggioInviato: 21/03/2012, 06:20 
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quisquis ha scritto:

Penso che il buon Paolo G farebbe meno fatica
di me a ritrovare i passi correlati.

Quando trovo altro lo posto.



Ti ringrazio quisquis [;)]

Cmq ho mandato una mail a PaoloG... sentiamo cosa ci dice.



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MessaggioInviato: 21/03/2012, 09:37 
Se posso permettermi, il tema degli Ummo è estremamente appassionante, ma dalle lettere che ho potuto leggere sul sito di PaoloG sembra che poco abbiano a che fare con i miti sumeri degli Anunnaki e di Nibiru.

Queste lettere infatti non citano nulla che possa lasciare intendere alla presenza di un pianeta come Nibiru, a una stella 'gemella' del Sole, nè soprattutto alla eventuale origine dell'homo sapiens per ibridazione con una razza aliena come nelle teorie degli antichi astronauti.

Gli Ummo sembrano essere i nostri alter-ego, dotati di una tecnologia e di un sapere più avanzato dei nostri, lanciati all'esplorazione dell'Universo.

Credo che tutta la storia di Nibiru non c'entri nulla con gli Ummo.

Ma voglio saperne di più sugli Ummo di cui onestamente ignoravo l'esistenza (grazie Ufoforum per avermeli fatti conoscere) e per cui mi studierò tutte le lettere presenti nel prezioso sito di PaoloG.



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MessaggioInviato: 21/03/2012, 18:50 
La differenza forse sta nel fatto che gli Ummo sono entrati in contatto con una civiltà primitiva ma già avviata e dodata di tecnologie elettroniche, gli Annunaki sono entrati in contatto con una civiltà estremamente primitiva, tanto che non è chiaro se siano stati loro a darle il via.

Inoltre secondo me non ha senso volere che Nibirù esista se di fatto non può esistere (così come la descrivono i sumeri), sono sempre più convinto che i sumeri abbiano interpretato male qualcosa che non riuscivano a comprendere appieno. Un pianeta presumo che ci sia stato se è stato tradotto bene, e se fosse un pianeta che oggi è scomparso? Insomma Nibirù deve esistere perchè deve esserci, giusto? Non mi sembra molto scientifico.

Ti rifaccio l'esempio: secondo te un indigeno amazzone, cosa potrebbe capire della corsa alla Luna, con relativo sbarco, tra Americani e Sovietici? E soprattutto cosa capirebbero se tutte le vicende fossero state descritte dagli stessi sovietici? Si da sempre per scontato che in passato si tramandasse solo la verità, eppure si sa che non è sempre così.



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MessaggioInviato: 21/03/2012, 19:08 
Io credo all'esistenza di Nibiru non perchè voglio che ci sia a tutti i costi. Bensì ci credo perchè esistono alcuni elementi che mi fanno supporre la possibile esistenza di un pianeta così come descritto dai miti sumeri, per esempio Sedna. Quest'ultimo è stato scoperto solo recentemente, chi mi può assicurare che là fuori non ci sia un altro pianeta come Sedna che in qualche modo possa ospitare una colonia popolata da quegli stessi alieni che visitarono la terra in tempi remoti?

Poi sono assolutamente d'accordo con te che gli stessi sumeri potrebbero avere interpretato male nozioni lontane anni luce dalla loro capacità di comprensione e tramandato eventi non del tutto veritieri o incredibilmente romanzati e l'esempio da te citato di Americani o Sovietici a contatto con indigeni arretrati tecnologicamente calza a pennello. Ma allora concordi con me che comunque "qualcuno" debba necessariamente aver raccontato e descritto ai sumeri le cose da essi narrati nei loro miti?

E allora quel qualcuno da dove proveniva? Nibiru è una delle ipotesi - che non escluderei a priori. Sicuramente non esiste nei termini raccontati dai sumeri, ma la mia domanda è: può esistere sotto altre forme? E io mi rispondo di sì.



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MessaggioInviato: 21/03/2012, 20:20 
Ma quali sono tutti questi fattori che fanno presupporre l'esistenza di un pianeta simile?

- Sedna è minuscolo e non oltrepassa l'orbita di Nettuno (certamente esisteranno altri pianetini simili);
- Come già detto, un pianeta gigante che passi ciclicamente l'intero sistema solare sconvolgerebbe gli equilibri esistenti;
- La presunta scoperta di Tiche nulla cambia, esso avrebbe un'orbita circolare solo molto esterna;
- E' molto più plausibile-logico colonizzare Marte o la Luna che un pianeta buio e ghiacciato ai limiti più estremi del sistema solare secondo me.
- Perchè tale pianeta dovrebbe essere per forza colonizzato da una civiltà aliena?

Per questo io ho azzardato a dire che vuoi che esista Nibirù solo perchè così scrivono i sumeri. Gli Egizi scrivevano che i faranoi erano Dei, ma sappiamo bene che così non è... resta il fatto che è già molto stupefaciente come i sumeri conoscessero Urano, Nettuno e Plutone.

Io sono sempre più convinto che i sumeri hanno raccontato qualcosa di simile alla realtà (ammesso che la traduzione sia esatta, ma dando per scontato che lo sia dato che non so tradurre il sumero), ma non credo abbiano compreso appieno ciò che hanno visto.

Anzi per quanto assurda forse anche l'idea del tunnel che per circostanze a noi sconosciute colleghi la Terra ad altri mondi, sarebbe più valida.



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MessaggioInviato: 21/03/2012, 20:31 
Ciao a tutti,

cercherò di rispondere al meglio delle mie conoscenze dell’affaire ummita.

Per primo, la questione delle distanze interplanetarie/interstellari.

Trattandosi di una questione complessa, occorre fare una premessa:
secondo la fisica teorica Ummita, l’universo fisico presenta almeno dieci “dimensioni” (anche se per loro il termine dimensione non sarebbe proprio il più felice).
Ciascuna di tali dimensioni sarebbe determinata dallo specifico orientamento angolare di quelli che affermano essere i fattori ultimi soggiacenti all’intero universo fisico, che chiamano IBOZOO UU (I.U.).
Tutto ciò che percepiamo in quello che è il nostro normale ambito dimensionale è definito da uno specifico orientamento di tali I.U.
In altre parole, di tutta la complessissima struttura dell’universo fisico, noi percepiamo sotto forma delle tre dimensioni più il tempo che ci sono familiari, solo quella piccola gamma di I.U. orientati in un dato modo (fra le tantissime orientazioni possibili).

Ora, gli Ummiti affermano di avere scoperto da tempo un metodo tecnologico che consente loro di passare a piacere ad una di queste altre dimensioni variando tale orientamento angolare.
Dopo avere verificato praticamente l’esistenza di tali dimensioni previste dalla loro fisica teorica, gli Ummiti hanno potuto verificare che, trovandosi in una specifica “dimensione”, le distanze fra gli astri subivano modifiche considerevoli e varianti in modo pseudocasuale, a volte avvicinandosi ed a volte allontanandosi, un po’ come succede alla distanza fra due punti posti su di una bandiera che sventola.
Gli Ummiti affermano che tali variazioni cicliche sarebbero dovute all’influenza esercitata sul nostro universo da quello che chiamano il suo “universo gemello” ovvero un altro universo la cui caratteristica principale è quella di possedere le particelle atomiche di carica elettrica contraria (elettroni positivi e protoni negativi). Anche se tali universi non possono entrare in alcun modo in contatto, si influenzano tuttavia in modo reciproco.
Il fatto è che tali variazioni nelle distanze interstellari si verificano (o verificherebbero) solo in quella specifica dimensione le cui distanze vengono considerate come reali, e NON nella nostra ordinaria, le cui distanze vengono considerate come “apparenti”.

Secondo, non vi sono nelle lettere ummite (che io sappia) citazioni di alcun tipo in merito agli antichi miti sumerici, Nibiru e così via, e questo ne' in modo diretto ne' tantomeno in modo indiretto.

Quindi la risposta generale alla domanda è che la questione Ummite non ha per quanto ne so alcun elemento in comune con la questione di Nibiru ed annessi/connessi.

Infine, gli Ummiti sembrano sì essere dei nostri alter ego galattici (o forse sarebbe meglio dire che noi siamo loro alter ego, dato che la loro civiltà sarebbe molto più antica della nostra) dotati di tecnologia e conoscenze scientifiche molto più avanzati delle nostre, ma il vero elemento qualificante del confronto fra noi e loro è la loro dimensione morale, l’unico fattore che avrebbe consentito alla loro razza di sopravvivere all’adolescenza tecnologica e di godere ormai da lungo tempo di una concreta e duratura pace e prosperità a livello planetario.

Bene, questo è tutto, spero di essere stato sufficientemente chiaro, anche se per questo mi sono dovuto dilungare un po’.

Grazie dell’attenzione e ciao a tutti,

Paolo - paolog.webs.com



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MessaggioInviato: 21/03/2012, 20:32 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Se posso permettermi, il tema degli Ummo è estremamente appassionante, ma dalle lettere che ho potuto leggere sul sito di PaoloG sembra che poco abbiano a che fare con i miti sumeri degli Anunnaki e di Nibiru.

Queste lettere infatti non citano nulla che possa lasciare intendere alla presenza di un pianeta come Nibiru, a una stella 'gemella' del Sole, nè soprattutto alla eventuale origine dell'homo sapiens per ibridazione con una razza aliena come nelle teorie degli antichi astronauti.



Ma infatti si tratta di due "scenari" diversi, veri o falsi che siano. Volevo solo far notare che l'idea di un avvicinamento non puramente spaziale-tridimensionale tra pianeti di differenti sistemi solari non è nuova, ritrovandosi anche nella "saga" ummita.

Cita:
Gli Ummo sembrano essere i nostri alter-ego, dotati di una tecnologia e di un sapere più avanzato dei nostri, lanciati all'esplorazione dell'Universo.


Più che altro quella ummita è un'altra delle molte storie di presunti alieni di forma umana. Di fatti misteriosi del genere ce ne sono molti, veramente molti. Un altro ancora è quello dei cosiddetti "andromedani".
Quello ummita ha la particolarità del mezzo di comunicazione scelto, la classica lettera postale e la gran quantità di informazioni profuse, non sempre intellegibili e chiare per altro.
A mio modo di vedere resta un bel mistero; non bastano le burle più o meno conclamate legate (forse) a questo caso e perpretrate alla fine dello stesso. Come spiegare infatti che queste lettere negli anni '60 e '70 partivano da ogni angolo del globo (e giungeva a persone mirate in modo mirato), non solo dal mondo occidentale ma anche dall'allora unione sovietica? Chi ha presente il clima di divisione e di guerra fredda che c'era allora sa bene che organizzare uno scherzo trasversale ai due blocchi sarebbe stato di difficilissima fattibilità pratica; forse uno o più servizi segreti ci sarebbero riusciti, ma a che scopo? E poi all'epoca CIA e KGB erano in guerra mortale tra loro, a che scopo perdere tempo e soldi in una farsa di questo tipo? Avevano ben altre cose a cui pensare, si rischiava una guerra termonucleare planetaria, altro che lettere.
Quindi, anche se si tratta di un esperimento sociale (organizzato da chi?), come hanno fatto ad orchestrarlo?
Tutto è possibile, ma in questo caso non la vedo semplice. Insomma alla fine della storia è un altro dei tanti misteri insoluti, a mio modo di vedere.
Per non parlare della questione della lingua ummita.
Ma basta, sono fuori tema.



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MessaggioInviato: 21/03/2012, 22:53 
Allacciandomi alle prove di Wayne Herschel delle mappe stellari delle Pleiadi che ha individuato negli allineamenti di molteplici monumenti antichi, ecco l'elenco: http://www.thehiddenrecords.com/newstarmaps3.htm
penso ci sia un collegamento importante.

Sitchin dice che nella famosa tavoletta sumerica sono rappresentati i pianeti del nostro sistema solare, ma secondo la teoria ufficiale è rappresentata la costellazione delle Pleadi. E se Sitchin avesso avuto sempre torto?

Ecco la rappresentazione della tavoletta:

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Ora confrontatela con queste:

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Ora capisco perchè gli storici hanno sempre sostenuto che fosse la costellazione delle Pleiadi!
Dalla mappa delle Pleiadi Nibiru combacia con la stella HD283271 proprio come combaciano i monumenti più importanti ad esempio il tempio del sole in Egitto.
Se possiamo affermare che il tempio del sole e altri monumenti significativi segnano quella determinata stella è grazie alla presenza di tutti gli altri monumenti vicini che fanno da orientamento.
Per questo gli antichi hanno sempre rappresentato la costellazione delle Pleiadi, per indicarci la loro stella di origine.

Forse l'unico che ha frainteso è Sitchin, i sumeri hanno rappresentato la costellazione delle Pleiadi e Nibiru era la stella di origine degli Annunaki.
Questo coinciderebbe con le teorie di Herschel.
E vorrei ricordare che le teorie di Herschel si basano comunque su prove inconfutabili, quelle mappe, al di là delle speculazioni, comunque esistono e rappresentano le Pleiadi senza ombra di dubbio.


Ultima modifica di sanje il 21/03/2012, 23:53, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 21/04/2012, 00:35 
Sono d'accordo quando si dice che gli antichi nel descrivere Nibiru, la sua orbita, le sue caratteristiche e la sua storia abbiano frainteso o volutamente romanzato quelle conoscenze che furono loro trasmesse dagli esponenti della civiltà madre.

Altrettanto devo riscontrare che sempre più spesso vengono pubblicate teorie astronomiche che prevedono l'esistenza di un pianeta 'anomalo' al fine di spiegare alcuni fenomeni di un lontano e sconosciuto passato del nostro pianeta.

Forse, citando Nibiru, non si era poi esagerato nella fantasia...


Fonte: http://www.extremamente.it/2012/04/20/u ... ua-orbita/

Uno studio ipotizza: “La Terra ha cambiato la sua orbita”

Com’era la Terra 4 miliardi di anni fa, poco dopo la nascita del nostro sistema solare? L’immagine presentata in tutti i libri è quella di un pianeta ricoperto da un enorme oceano. Un’immagine corretta, eppure in contraddizione con i dati a disposizione degli astronomi. Anzi, il mondo degli albori avrebbe dovuto piuttosto apparire come una grossa palla di neve.

Tutta colpa del Sole, anche lui appena nato e meno potente di oggi: quando si mise in moto il processo di fusione, si calcola che la nostra stella avesse il 70 per cento del calore e della luminosità attuale. Con il passare del tempo, ne ha poi progressivamente aumentato l’intensità fino ad arrivare ai livelli presenti. Un processo inarrestabile: verrà un giorno, infatti, in cui il Sole irradierà così tanto calore da ardere il nostro pianeta e da far evaporare tutta l’acqua in esso contenuto.

Ma se in quell’epoca remota la Terra riceveva il 30 per cento in meno di raggi solari e di calore, allora doveva essere completamenta ricoperta da un robusto strato di ghiaccio il quale avrebbe riflesso così tanto la luce, disperdendola nello spazio, da impedire lo scongelamento per miliardi di anni. E addio acqua, addio brodo primordiale, addio vita…

Il problema è noto agli scienziati con il nome di “paradosso del giovane Sole debole” e da almeno 60 anni fa scervellare geochimici, fisici ed astronomi. Immaginare la Terra delle origini avvolta in spesse nubi capaci di produrre una sorta di effetto-serra non basta: le simulazioni al computer hanno dimostrato che anche la presenza in abbondanza di anidride carbonica e di metano nell’atmosfera non avrebbe potuto scaldare a sufficienza la superficie terrestre. Peggio: la loro combinazione poteva addirittura accrescere il raffreddamento planetario.

Ecco allora che si affaccia una nuova spiegazione, a metà tra scienza e fantascienza. A proporla è il professor David Minton, della Purdue University, nell’ Indiana, che ipotizza una migrazione: nella notte dei tempi, la Terra si trovava in un’orbita molto più stretta e solo in un secondo momento se ne sarebbe allontanata per occupare quella attuale. Per poter avere un clima tiepido in presenza di un Sole freddino, il nostro pianeta avrebbe dovuto trovarsi quasi 10 milioni di km più vicino alla nostra stella rispetto ad oggi.

“I pianeti non amano starsene fermi, preferiscono muoversi“, ha detto Minton durante la presentazione del suo studio qualche giorno fa a Baltimora. A confortare- e forse, ad ispirare- la sua teoria, è la scoperta di centinaia di pianeti extrasolari con la quale è stata dimostrata un’eventualità nemmeno presa in considerazione negli anni ’50, ovvero il fatto che i pianeti erranti siano una regola, e non un’eccezione, nell’Universo.

Secondo gli studiosi, esisterebbero milioni di simil-Giove dalle temperature bollenti, finiti in orbite pericolosamente troppo vicine alle loro stelle, sul punto di evaporare. E la migrazione planetaria spiegherebbe anche l’esistenza di pianeti composti quasi interamente da acqua ( uno di essi è stato recentemente individuato): il ghiaccio di cui erano ricoperti si sarebbe sciolto solo dopo aver raggiunto una nuova orbita ravvicinata.

Ma come avrebbe potuto la Terra modificare, ad un certo punto, la propria posizione rispetto al Sole? L’unico modello interpretativo, tra i tanti simulati, che sembra adatto ad un sistema solare giovane ed instabile ricorda un po’ il gioco del biliardo – o un flipper, se preferite- e viene chiamato “pianeta scaccia pianeta”. Il problema è che, per funzionare, la simulazione ha bisogno di un corpo celeste in più nel sistema solare, di tipo roccioso, di dimensioni abbastanza grandi e di massa compresa tra quella di Marte e di Venere.

Questo sfortunato gemello terrestre avrebbe fatto una brutta fine: forse è stato inghiottito dal Sole, forse si è frantumato in una collisione spaziale, forse è stato espulso ed ancora vaga nello spazio… Chissà. Comunque, di lui si sono perse le tracce. A chi gli ha rinfacciato di aver elaborato una spiegazione inverosimile, Minton risponde convinto: “Nessuno sa se i sistemi solari restano stabili per miliardi di anni”.

In assenza di controprove, dunque, la sua teoria resta valida. Il ricercatore afferma che la simulazione al computer più convincente per spiegare il ricollocamento della Terra in una nuova orbita prevede che un pianeta con il 75% della massa terrestre si sia schiantato contro Venere. L’impatto sarebbe avvenuto 2 o 3 miliardi di anni fa. ”Ciò implica che Venere non abbia finito di formarsi fino a 2,5 miliardi di anni fa, cosa che spiegherebbe il suo aspetto e la sua natura vulcanica, tipica di un pianeta giovane”, dice Minton.

Il docente aggiunge: “L’idea è plausibile, anche se un po’ fantascientifica“. In effetti, questi sono tutti concetti che non suonano affatto nuovi a chi abbia letto testi ritenuti di pura fantasia dalla scienza ufficiale- da Sitchin a Velikovsky, solo per citare i più noti tra i ricercatori alternativi che hanno prefigurato simili scenari di mondi erranti e di collisioni planetarie. Ed ora, queste teorie ritenute “eretiche” vengono prese in prestito dagli accademici per spiegare fenomeni che altrimenti non riescono a spiegare…

Il modello elaborato da Minton, inoltre, è stato utilizzato anche per immaginare il futuro prossimo venturo. In una delle 2500 simulazioni dinamiche sulla possibile evoluzione del sistema solare, Mercurio, che si trova in un’orbita quasi-stabile, viene espulso e cacciato lontano. In un effetto a catena, ciò comporterebbe una collisione tra la Terra e Venere, mentre Marte si allontanerebbe dal Sole. Insomma, una vera catastrofe cosmica. Ma tranquilli: se accadrà, sarà tra 5 miliardi di anni.

Articolo tratto dal blog di Sabrina Pieragostini



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Qui Atlanticus posso mettermi d'accordo con te senza eccezioni, sicuramente nel passato del sistema solare c'è stato molto caos e dinamismo, basta vedere la curiosa inclinazione di Urano e Nettuno, che la terra si sia spostata o che pianeti oggi scomparsi ci fossero può essere possibilissimo. Si pensa che lo stesso Giove si sia spostato più volte

C'è da chiedersi: e se un giorno il Sole catturasse un pianeta errante, che succederebbe? Forse il mito di Nibirù ci mostra uno scenario plausibiledi ciò che accadrebbe o che è successo.

Però anche la teoria delle Pleiadi postata da sanje merita interesse...



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MessaggioInviato: 22/04/2012, 19:02 
Forse è bene parlare un poco dei Sumeri, i quali mi sembra che siano conosciuti qui solo perché ne ha parlato Sitchin, non perché ci si è preoccupati di conoscere la loro storia, la loro cultura e la loro religione.
Secondo me, Sitchin ha interpretato i miti sumerici a suo piacimento, senza dare minimamente la dimostrazione delle sue interpretazioni.
Innanzitutto i Sumeri non credevano nell'esistenza di dodici pianeti, ma solo di sette.
Questo perché erano solo sette i pianeti che vedevano in cielo, cioè la Luna, Mercurio, Venere, il Sole, Marte, Giove e Saturno. Non sapevano nulla né di Urano (che a dire il vero è visibile, ma che è sempre stato considerato una stella fissa, perché la sua orbita è troppo lenta per notarne i movimenti attraverso il cielo, fino a quando Herschel non ne scoprì la vera natura), nè di Nettuno, né di Plutone, né della Fascia degli Asteroidi e nemmeno delle varie lune di Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno.
Il che dimostra che non avevano i telescopi, almeno non ufficialmente. Certo, nulla impedisce di pensare che potessero esserci confraternite segrete di sapienti in possesso di conoscenze scientifiche superiori provenienti da antiche civiltà perdute o dagli alieni (il che spiegherebbe oggetti come la famosa "pila di Babilonia"), ma al momento e in base a ciò che si sa delle tavolette sumeriche, i sacerdoti-astronomi delle città-stato sumeriche conoscevano solo sette pianeti, e non altri.
Il termine "pianeta" significa "vagante", ed è stato inventato per indicare appunto quegli astri che non rimangono fissi nella loro posizione fra le costellazioni, ma si spostano da una costellazione all'altra, come appunto fanno i sette astri sopra citati. Solo di recente, con la nascita dell'astronomia moderna, il termine è passato a significare "astro freddo orbitante attorno a una stella", semplicemente perché le due categorie coincidono quasi perfettamente (a parte il Sole e la Luna).
I Sumeri adoravano gli astri, e vedendo appunto che i sette pianeti erano "liberi" rispetto agli altri astri, pensarono che fossero le divinità supreme, gli Anunnaki, cioè "i figli supremi di Anu", il Dio del Cielo, Essere Supremo dell'Universo.
Un ricordo di questo culto dei sette pianeti esiste ancora oggi in tutto il mondo, grazie alla religione cristiana, che deriva da quella ebraica, che a sua volta deriva in parte da quella sumerico-babilonese: i giorni della settimana, dove ogni giorno è dedicato a uno dei sette pianeti.
E qui entra il discorso riguardo Tiamat.
Tiamat non era un astro, era la divinità primigenia dell'universo, la Grande Dea Madre del cosmo intero, cielo e terra.
In origine, Tiamat era Nammu, la Dea Madre della religione sumerica, il Principio primo di tutte le cose, creatrice del cielo e della terra e madre di uomini e déi.
In seguito arrivarono in Mesopotamia i Babilonesi, che presero il sopravvento sulle città-stato dei Sumeri iniziando l'Impero Babilonese, anche se ne assorbirono la superiore cultura, più o meno come fecero i Romani con i Greci, che vinsero le città-stato dei Greci mentre davano origine all'Impero Romano, ma alla fine la cultura romana fu "grecizzata", così come quella babilonese fu "sumerizzata".
I Babilonesi imposero il culto del loro Dio Marduk, e gli antichi Dei sumerici dovettero passare in secondo piano, e soprattutto la grande Dea Nammu, che divenne la mostruosa Tiamat, una sorta di enorme drago che all'inizio del tempo sorse per prima dalle Acque dell'Abisso Cosmico, generando tutti gli altri Dei, ma poi bramando di sterminarli per un motivo estremamente frivolo: facevano troppo chiasso.
Il giovane Dio Marduk affrontò Tiamat, e la uccise, dopodiché con il suo corpo creò l'universo, tagliandolo in due: con una metà formò la Terra, con l'altra il Cielo. Un mito che si trova anche in altre mitologie sparse per il mondo, e che è un simbolo di come il mondo abbia un'origine divina, e la divinità sia in ogni cosa.
Ogni popolo antico ha miti in cui una divinità originaria crea l'universo, e normalmente lo fa dal proprio corpo.
In questo caso però, è Marduk che, uccidendo Tiamat, crea l'universo. E' un simbolo per indicare che il culto della Grande Dea Madre sumerica era stato sostituito dal culto patriarcale del nuovo Dio, Marduk. Non era il simbolo di un evento cataclismatico cosmico: era il simbolo di un cambiamento religioso, poiché i vincitori impongono sempre la loro religione ai vinti.
Sitchin ha interpretato questo mito in modo "spaziale", cioè del tutto arbitrariamente. Non si è minimamente preoccupato di capire il contesto storico in cui sono nati i miti di cui parla, un errore gravissimo dal punto di vista della ricerca storica.
Si è messo in testa che "Tiamat" sarebbe stato un pianeta posto fra Marte e Giove che sarebbe stato spaccato in due dal suo immaginario Nibiru (identificato con Marduk), e che metà del pianeta avrebbe dato origine alla Terra, e l'altra metà alla Fascia degli Asteroidi... evidentemente gli sembrava che lo spolverio di asteroidi desse l'idea del "cielo".... peccato che non risulta che i Sumeri sapessero qualcosa della Fascia degli Asteroidi, come qualsiasi altro popolo dell'antichità.
Ma ritorniamo ai miti sumerici. Per i Sumeri, gli Dei supremi vivevano presso Anu, il Cielo, e perciò venivano chiamati Anunnaki. Ma non tutti vivevano in cielo, perché presso tutti i popoli antichi politeisti ci sono sempre state due distinte schiere di divinità: gli Dei Superni e gli Dei Inferni, o se preferite, gli Dei Celesti e gli Dei Ctonii. Gli Dei che vivevano nel Cielo e quelli invece che vivevano nel grembo della Terra.
Il guaio è che per i Sumeri, gli Dei che hanno avuto la maggior parte di rapporti con i mortali e la partecipazione nella creazione della civiltà umana sembrano essere più le divinità ctonie, terrene, sotterranee e acquatiche, che quelle celesti. Per esempio, Oannes non è certo una divinità celeste, e del pari Enki, anche se ha a che fare con "gli abissi cosmici".
Gli Dei civilizzatori sembrano avere più a che fare con l'acqua, il mondo sotterraneo, il mare, piuttosto che con il cielo, per i Sumeri.
Che ci siano tracce di interventi alieni nella mitologia mesopotamica, è una vecchia storia. Ci sono troppi racconti di antichi rapporti con esseri non-umani e che d'altra parte non sono neanche identificabili con "gli Dei" come li intendiamo noi, ma che sembrano piuttosto degli "intermediari" fra noi e gli Anunnaki. Ma sinceramente parlando, di tutta la storia raccontata da Sitchin sugli Anunnaki io nella mitologia sumerica finora non ne ho trovato traccia!
E sì che di libri sui Sumeri ne ho letti diversi, e in più ho letto anche i libri di Peter Kolosimo il quale, molti anni prima di Sitchin, aveva dedicato una certa attenzione ai miti mesopotamici, ma senza che fosse arrivato a niente di lontanamente simile alle teorie di Sitchin.
Io quindi dico: invece di partire da dati astronomici veri o presunti, andiamo là dove Sitchin ha fatto nascere le sue teorie, cioè alla mitologia sumerica, e vediamo se veramente la sua interpretazione di tali miti ha una qualche plausibilità.


Ultima modifica di Enkidu il 22/04/2012, 19:10, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 22/04/2012, 20:40 
Grazie per averci fatto tornare con i piedi per terra, hai ragione io in effetti sui Sumeri non ho letto tanto, nonostante ciò non prendo alla lettera la teoria di Sitchin anche perchè un pianeta come Nibirù non può esistere.



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MessaggioInviato: 22/04/2012, 23:17 
caro Enkidu,
Cita:
Io quindi dico: invece di partire da dati astronomici veri o presunti, andiamo là dove Sitchin ha fatto nascere le sue teorie, cioè alla mitologia sumerica, e vediamo se veramente la sua interpretazione di tali miti ha una qualche plausibilità.




concordo su questa tua frase, tuttavia , partendo da

Cita:
e in più ho letto anche i libri di Peter Kolosimo il quale, molti anni prima di Sitchin, aveva dedicato una certa attenzione ai miti mesopotamici, ma senza che fosse arrivato a niente di lontanamente simile alle teorie di Sitchin.


Kolosimo e Sitchin erano coetanei(1922) e il primo libro di Sitchin è del 1976, quindi"contemporaneo" alle pubblicazioni di Kolosimo.
In più ,Sichin avrebbe interpretato ,studiando personalmente le tavolette Sumere,anche se, come dice

http://it.wikipedia.org/wiki/Zecharia_Sitchin

Cita:
Quando Sitchin elaborò la propria teoria e pubblicò i primi testi, il Sumero era una lingua ancora poco conosciuta rispetto ad oggi. Oggi, grazie anche ad alcune pubblicazioni di massa come Sumerian Lexicon[3] si può verificare la correttezza della traduzione di alcune singole parole e di alcune porzioni di testo, che risultano per lo più errate


sarebbe interessante approfondire le traduzioni "ufficiali"
ad es
http://translate.google.it/translate?hl ... /sum05.htm

ciao
mauro



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MessaggioInviato: 23/04/2012, 16:56 
Il 29 Settembre 2011 la Nasa tenne una conferenza sul lavoro di WISE inerente la scoperta di nuovi asteroidi, verso la fine ci furono delle telefonate in diretta.
Dal minuto 25,18 in poi, un ascoltatore chiede al telefono se esiste il pianeta X, gli risponde Amy Mainzer che, mentre viene formulata la domanda lancia uno sguardo imbarazzato all'uomo alla sua destra quasi a voler chiedere il permesso ..., comunque dà una strana risposta...molto strana...dice che il pianeta non esiste ma che esistono molti altri corpi e parla di stelle molto fredde intorno alla Terra...poi dopo un ulteriore richiesta di chiarimento dall'ascoltatore, esattamente al minuto 26,40 la donna dice:
we have actually been enabled to confirm the discovery of one hundred of new uhu...objects that are these very cool stars called [b]brown dwarfs and so...that is very similar to what, people are interested in looking for[/b]

Ci è stato permesso di confermare la scoperta di un centinaio di nuovi uhu ... oggetti, che sono queste stelle molto fredde chiamate nane brune e così...questo è molto simile a ciò che le persone sono interessate a cercare
Il mio inglese non è molto buono, comunque continua dicendo che attualmente hanno trovato che alcune di queste stelle sono relativamente vicine alla Terra ma nessuna di esse è più vicina di qualsiasi altra stella vicina al nostro sistema solare.
Insomma, qualcuno dice che nibiru sia una nana bruna e questa donna risponde che hanno trovato alcune nane brune vicine al sistema solare ad una domanda inerente l'esistenza o meno di nibiru...[8D]
Questo è il video, giudicate voi:




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MessaggioInviato: 24/04/2012, 04:56 
L'unica "botta" degna di nota subita dalla Terra è stata la collisione con Theia, pianeta delle dimensioni di Marte, dai cui resti, pare, sia sorta la Luna. Un impatto importante, fondamentale, non solo per la Luna che di per se ha tanta importanza, ma anche perché ha accelerato la rotazione, ha fornito un nucleo più denso ed ancora attivo. Ma non ha spostato l'orbita del pianeta. Ai pianeti piace muoversi è vero, ma se nessuno gli rompe le scatole stanno tranquilli nella loro orbita fino alla fine dei tempi in pratica. La terra perde in energia gravimetrica circa un singolo watt di potenza all'anno, ci vorranno molte decine di miliardi di anni prima che la sua orbita decada in misura significativa. Un elemento estraneo di grossa massa può creare scompiglio, ma non è così educato dal dare una "toccatina" e via, in caso di 3 oggetti si ottiene il caotico effetto fionda ben noto, in capo del quale uno dei tre, di solito il più leggero, viene schizzato a gran velocità fuori dall'orbita, con velocità di fuga, per mai più farvi ritorno quindi.



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