28/03/2012, 15:50
28/03/2012, 17:37
Atlanticus81 ha scritto:
E' più che triste.. è uno schifo.
Mi domando:
se alla fine risultasse che il signor G.C. aveva ragione a sentirsi perseguitato dal fisco chi pagherà le conseguenze dell'errore e dell'accanimento contro persone inermi da parte di un fisco che assume sempre più connotazione terroristico-dittatoriale?
29/03/2012, 12:09
29/03/2012, 12:38
29/03/2012, 12:40
30/03/2012, 12:40
30/03/2012, 13:21
Casini: «Rinuncio subito a tutti i benefit
da ex presidente della Camera»
Il leader Udc non si avvale della facoltà deliberata ieri a Montecitorio. Idv: bene Casini, ora altri seguano il suo esempio
ROMA - Pier Ferdinando Casini ha scritto una lettera al presidente della Camera, Gianfranco Fini, annunciando di rinunciare da subito a tutti i benefit previsti per gli ex presidenti della Camera. Nella lettera il leader dell'Udc afferma: «Ho avuto il privilegio di guidare la Camera dei deputati dal 2001 al 2006 e ritengo di averla servita con onestà ed equilibrio, come da più parti mi è stato riconosciuto. Ho preso atto delle decisioni assunte ieri, a maggioranza, dall'Ufficio di presidenza in relazione allo status degli ex presidenti. Ringrazio Lei ed i colleghi ma Le comunico che non intendo avvalermi della delibera e rinuncio, con effetto immediato, ad ogni attribuzione e benefit connessi a questo status».
La decisione dell'ufficio di presidenza di Montecitorio. Ieri l'ufficio di presidenza di Montecitorio aveva deciso che i benefici per gli ex presidenti della Camera non saranno più a vita, ma saranno limitati a dieci anni. «In particolare - si legge in una nota - si limitano le attribuzioni attualmente spettanti agli ex Presidenti per lo svolgimento delle loro attività politico-istituzionali solo per un periodo di dieci anni dalla data di cessazione dalla carica di Presidente». Per gli ex attuali ex Presidenti i benefici «sono riconosciuti per un periodo di dieci anni a decorrere dall'inizio della prossima legislatura a condizione che gli stessi continuino ad esercitare il mandato nella presente legislatura, ovvero che abbiano esercitato l'ultimo mandato nella quindicesima (la scorsa legislatura, ndr). Per coloro che sono cessati dal mandato parlamentare in una data anteriore, tali attribuzioni saranno riconosciute sino al termine della presente legislatura».
Idv: bene Casini, ora lo seguano anche altri. «E' un bene che Casini rinunci da subito ai suoi privilegi di ex presidente della Camera che una pessima decisione presa ieri gli avrebbe assicurato - dice Antonio Borghesi (Idv) - Ci attendiamo ora che uomini di sinistra come Bertinotti e Violante facciano
altrettanto e che Fini dichiari fin d'ora di rinunciarvi al termine del mandato. Solo così, forse, potrà essere posto rimedio a quanto di vergognoso ha stabilito ieri la Camera».
30/03/2012, 13:30
e da qualche mese l'Italia ha imboccato risolutamente la via delle riforme, lo si deve in parte al governo, ma in larga parte al senso di responsabilità delle forze politiche che, pure caratterizzate da forti divergenze programmatiche, hanno saputo dare priorità, in una fase di emergenza, all'interesse generale del Paese.
E lo si deve anche alla grande maturità degli italiani, che hanno mostrato di comprendere che vale la pena di sopportare sacrifici rilevanti, purché distribuiti con equità, per evitare il declino dell'Italia o, peggio, una sorte simile a quella della Grecia.
30/03/2012, 13:43
Atlanticus81 ha scritto:
Estratto della lettera di Mario Monti al Corriere della Serae da qualche mese l'Italia ha imboccato risolutamente la via delle riforme, lo si deve in parte al governo, ma in larga parte al senso di responsabilità delle forze politiche che, pure caratterizzate da forti divergenze programmatiche, hanno saputo dare priorità, in una fase di emergenza, all'interesse generale del Paese.
E lo si deve anche alla grande maturità degli italiani, che hanno mostrato di comprendere che vale la pena di sopportare sacrifici rilevanti, purché distribuiti con equità, per evitare il declino dell'Italia o, peggio, una sorte simile a quella della Grecia.
Fonte:
http://www.corriere.it/politica/12_marz ... 2b72.shtml
Avrei da eccepire giusto un paio di punti:
- chi ha compreso che vale la pena sopportare sacrifici rilevanti?
- perchè i sacrifici spettano a noi e i benefici li gode qualcun'altro?
- dove l'esimio Monti constata che il declino dell'Italia è stato evitato considerato che siamo in recessione, la base salariale (e quindi la capacità di consumo) non cresce, la pressione fiscale è da record e il debito pubblico rimane costante?
E poi basta con la pantomima dell'equità... ma c'è qualcuno che davvero ci crede?!
30/03/2012, 13:52
30/03/2012, 15:30
30/03/2012, 15:35
sezione 9 ha scritto:
Io di riforme ancora non ne vedo: si tratta di tagli per evitare il fallimento. Giudizi sulle "riforme" sinceramente è duro farne, visto che riforme non ne hanno fatte. Finora si è detto che c'è la crisi, l'emergenza... Ora che lo stesso Monti dice che siamo nella M (come dice la Serracchiani) ma non più come prima, vorrei che lasciassero stare i tagli e mi puntassero davvero sulle riforme: testualmente, "riformazione" del lavoro, dell'industria, dell'energia... Caspita, non hanno fatto niente! Ma nulla!
E lascio stare il discorso "equità" su cui ci sarebbe da ridire: mi basta vedere che coi sindacati Monti ha detto "andatevene a cag..." mentre con farmacisti, tassisti e professionisti ha detto "scusate, abbiamo scherzato"...
I sacrifici... So che la statistica è sempre irreale, ma se c'è una linea che dice che al di sotto si è "poveri" e al di sopra si è "ricchi", finchè i "ricchi" saranno sopra quella media, non trovo alcuna giustificazione per far pagare a chi sta sotto... Ma la patrimoniale no, è da comunisti... Al PD dicono di starsene zitti e di non rompere, al PDL invece ci offrono il caviale e, chissà, pure le frequenze TV gratis... Devono smetterla di fare i professori IGNORANTI (la Fornero sarebbe stata cacciata da qualsiasi professore di diritto del lavoro...) ed ARROGANTI che considerano alcuni degni della loro attenzione ed altri figli della serva.
30/03/2012, 17:17
[color=blue]Le Olimpiadi a Roma non si faranno
Ma la commissione resiste (e cambia nome)
Istituita nel 2010 alla Regione Lazio: nessun atto, si è riunita 3 volte, costo di oltre un milione. Abbruzzese: le cambieremo il nome. Ma per abolirla serve legge regionale
Le Olimpiadi 2020 non si svolgeranno a Roma, ma la commissione regionale «Giochi olimpici 2020 e grandi eventi» potrebbe sopravvivere: per dirla con il presidente del consiglio regionale Mario Abbruzzese, basterà cambiarle il nome. «Il Consiglio - ipotizza Abbruzzese - potrebbe eliminare i "Giochi olimpici" e lasciare i "grandi eventi" che in questa regione sono importanti»....[/color]
30/03/2012, 19:52
31/03/2012, 09:45