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MessaggioInviato: 29/03/2012, 12:58 
con una leggera differenza,ad ogni era qualke specie scompare,mentre il pianeta resta......[;)]


Ultima modifica di ubatuba il 29/03/2012, 12:59, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 29/03/2012, 14:01 
Qualcuno sa come cambia l'influenza di gravità di un buco nero rispetto alla stella prima di collassare?
A parte la massa eiettata e trasformata in energia (ovviamente)?

Se per esempio il nostro Sole collassasse in buco nero (per ipotesi, poichè non può perchè non dispone della massa necessaria) la gravità alla distanza della Terra come sarebbe? uguale? certo nei pressi del buco nero però non ci sarebbe scampo... e per un pianeta distante come Mercurio?

e anche: che diametro ha il buco nero al centro della nostra galassia?

Grazie in anticipo.



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MessaggioInviato: 29/03/2012, 21:55 
Sarebbe uguale, salvo la quantità (tanta) di materia espulsa.

Parti da un presupposto sbagliato, la gravità gigantesca di un buco nero non è "aumentata" rispetto a quella della stella precedente. Anzi, è sicuramente diminuita (almeno finché non ingoia altra materia), perché nella trasformazione la stella esplode e perde tanta massa, tanto che spesso riesce ad evitare il triste destino.
Se non ci riesce però, la gravità semplicemente, lungi dall'essere aumentata, ora non ha di fronte a se più nessuna forza a contrastarla, quindi la materia collassa. La fusione nucleare è cessata, e la forza elettromagnetica e le stesse forze atomiche interne non riesco a contenere l'immane peso che le sovrasta, e di qui il buco nero. Ma un corpo della massa del sole, per ipotesi, farebbe lo stesso sporco lavoro del sole a livello gravimetrico, solo che sarebbe minuscolo e non emetterebbe luce.



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MessaggioInviato: 30/03/2012, 00:19 
Cita:
Raziel ha scritto:

Sarebbe uguale, salvo la quantità (tanta) di materia espulsa.

Parti da un presupposto sbagliato, la gravità gigantesca di un buco nero non è "aumentata" rispetto a quella della stella precedente. Anzi, è sicuramente diminuita (almeno finché non ingoia altra materia), perché nella trasformazione la stella esplode e perde tanta massa, tanto che spesso riesce ad evitare il triste destino.
Se non ci riesce però, la gravità semplicemente, lungi dall'essere aumentata, ora non ha di fronte a se più nessuna forza a contrastarla, quindi la materia collassa. La fusione nucleare è cessata, e la forza elettromagnetica e le stesse forze atomiche interne non riesco a contenere l'immane peso che le sovrasta, e di qui il buco nero. Ma un corpo della massa del sole, per ipotesi, farebbe lo stesso sporco lavoro del sole a livello gravimetrico, solo che sarebbe minuscolo e non emetterebbe luce.



bè vero... la gravità -a parità di massa- è mantenuta, ed è minore visto che il buco nero contiene la massa della stella meno quella eiettata-trasformata;
però ritengo che segua un'altra "curva" di attrazione, incluso il fatto che ad un certo punto la gravità è invincibile, per cui se nel caso della stella un oggetto con adeguata velocità può orbitarci intorno, nel caso del buco nero quella velocità non basta più e dovrebbe essere ben superiore alla velocità della luce, il che risulterebbe comunque impossibile...


Ultima modifica di Zelman il 30/03/2012, 00:20, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/03/2012, 01:18 
inoltre il buco nero al centro della Via Lattea leggo:

http://it.wikipedia.org/wiki/Buco_nero_supermassiccio
(vedere il paragrafo "Nella Via Lattea" in basso)

che ha un diametro di 6.25ore luce, dicono cioè circa la grandezza dell'orbita di Urano, è dovrebbe avere 4 milioni di masse solari,

il che mi sembra proprio poco, considerato che la distanza dal Sole è di 2,8miliardi di km, solo nella distanza Sole-Urano, cominciando un calcolo approssimativo, il Sole ci rientra quasi 1000 volte, il volume del buco nero sarebbe quindi 4/3 X [1000 (Sole=1)]al cubo X pigreco,

posto che non so il rapporto tra massa e volume del Sole

ma potrebbe anche essere che il raggio del buco nero includa l'orizzonte degli eventi, che non è la superficie del buco nero... perchè quel volume ritengo che sia rarefatto se ci stanno SOLO 4 milioni di masse solari... e il buco nero è proprio un oggetto assolutamente NON rarefatto...


Ultima modifica di Zelman il 30/03/2012, 01:22, modificato 1 volta in totale.


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la gravità è "invincibile" oltre l'orizzonte degli eventi, non prima.



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MessaggioInviato: 30/03/2012, 01:24 
Cita:
Raziel ha scritto:

la gravità è "invincibile" oltre l'orizzonte degli eventi, non prima.

ok
come dai dubbi dal mio post precedente questo mi chiedo se l'orizzonte degli eventi qualifica la superficie della "sfera" del buco nero, poichè 4 milioni di masse solari entro la sfera avente raggio l'orbita di Urano mi sembrano veramente troppo poche...



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MessaggioInviato: 30/03/2012, 01:33 
riporto da wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Buco_nero_supermassiccio:

I buchi neri supermassicci hanno alcune interessanti proprietà che li distinguono dai loro simili di minori dimensioni:
la densità media (intesa come il rapporto tra massa del buco nero e volume racchiuso entro l'orizzonte degli eventi) di un buco nero supermassiccio può essere uguale (per buchi neri di 1,81x108 masse solari) o anche inferiore a quella dell'acqua (per buchi neri di massa maggiore di 1,81x108 masse solari).


mi sembra di capire che l'orizzonte degli eventi pur qualificando proprio l'inizio del buco nero, non significa l'inizio della materia compattata... per questo devo pensare che, sempre riguardo al buco nero centrale della Via Lattea, i 4 milioni di masse solari sono stipati molto prima della sfera avente raggio orbita di Urano, ma dove esattamente? mi chiedevo... :?:

comunque si spiegherebbe perchè sono meno densi rispetto ad un normale buco nero: perchè la loro gravità si fa sentire prima,

e la stella S2 vi ruota, credo indisturbata, alla distanza dell'orbita di Nettuno, circa al doppio del raggio della sfera buco nero-orizzonte degli eventi... a due miliardi di km di distanza...

credevo la zona (molto) più catastrofica...


Ultima modifica di Zelman il 30/03/2012, 01:43, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/03/2012, 04:34 
non capisco affatto la tua domanda e non so dove tu abbia preso quel dato, che ritengo comunque verosimile in via di principio. Il fatto è che è difficile rendersi conto delle distanze, che si allargano a dismisura mano a mano che ci si allontana dal sole. La stella più imponente, per diametro, conosciuta, arriverebbe all'orbita di Saturno, che è un bel po' indietro rispetto a Urano.
Considerando la densità di massa di un buco nero, semmai mi stupirei che 4 milioni di masse solari siano "poche"...



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MessaggioInviato: 30/03/2012, 05:32 
io facevo un confronto tra massa e volume...
i dati li ho presi dalla pagina wikipedia dove si riporta che il buco nero super massiccio al centro della Via Lattea ha una massa -stimata- di 4milioni di masse solari circa e questo è stato fatto attraverso l'osservazione del movimento della stella S2 che è vicinissima ad esso

è stimata la grandezza dell'oggetto e la distanza della stella, circa alla distanza del nostro Nettuno...

4milioni di masse solari dentro 6,5 ore luce, pressapoco la distanza di Urano, per un buco nero (super massiccio) io ritengo che sono poche, e questo confrontando il volume...
(si provi a mettere 4 milioni di Soli nel volume delineato dall'orbita di Urano, io credo che ci stanno molto comodamente e sicuramente non con la compattezza di un buco nero)

è per questo che ho concluso che quello che si chiama buco nero non è interamente tutta la materia compattata, ma l'oggetto è definito -dall'orizzonte degli eventi- (ovvero la sfera da dove la luce non può più uscire), quindi la materia pazzescamente compattata si trova in una sfera molto più piccola che quella delineata dall'orbita di Urano (dato riportato in wikipedia)

se il Sole diventasse un buco nero avrebbe un diametro di 4-5 km (l'ho letto da qualche parte, e anche in questo caso non so se il 5km identifica l'orizzonte degli eventi o la "superficie" della -materia- compattata-del-buco-nero)
e... 4 milioni di masse solari di buco nero non so dove si attesterebbero, sicuramente molto prima della distanza dell'orbita di Urano

se leggi la pagina inoltre si dice che i buchi neri super massicci possono avere una densità inferiore a quella dell'acqua, il che contraddice il fatto che siano super compatti e -quindi- super pesanti
già in in una nana bianca la densità è 10.000 volte quella del piombo, quindi un dm3 pesa 80 tonnellate,
dire che la densità del buco nero super massiccio è inferiore a 1 (dell'acqua) significa che ci si mette l'orizzonte degli eventi come "superficie" esterna, ma dall'orizzonte degli eventi al corpo mostruoso centrale, ovviamente NON c'è nulla, è per questo che la densità spalmata nel volume fino all'orizzonte eventi poi scende...

un cm3 di -massa- del corpo-buco nero probabilmente non si sa quanto pesi ma credo anche milioni di tonnellate, quindi avrà densità sicuramente ed enormemente superiore a quella dell'acqua

quindi l'orizzonte degli eventi è calcolato come facente parte del -buco nero- ma la sfera dove è aggregata la massa è cosa diversa...

questo volevo sapere, il diametro della sfera dove è (incredibilmente) aggregata la massa...

facendo un calcolo molto terra terra, veramente terra terra, se il Sole come buco nero avrebbe diametro 4-5km, 4 milioni di Soli hanno diametro 20milioni di chilometri (neanche la metà dell'orbita di Mercurio) so che qualcosa non funziona in questo calcolo, tipo la moltiplicazione tra grandezza lineare del diametro (i 4-5km) e calcolo di volume (sferico) -quindi anche prima dei 20milioni di km,
ma in ogni caso, SICURAMENTE, la massa del buco nero centrale della Via Lattea NON può arrivare fino a 6,5 ore luce (circa l'orbita di Urano)

*scusate le ripetizioni, spero di avere reso chiaro il problema

la stella VY Canis Majori che citi avrebbe 30-40masse solari, ed ugualmente non mi torna qualcosa:

si tratterebbe di un Sole molto rarefatto... in quel volume...:

Immagine


Ultima modifica di Zelman il 30/03/2012, 06:05, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/03/2012, 19:15 
Le Scienze

Il nucleo di molte galassie buchi neri super massicci espelle potenti getti di particelle a velocità prossime a quella della luce. In che modo si verifichi questo processo che è finora rimasto uno dei misteri meglio celati dell’astrofisica.
La teoria più accreditata spiega che le particelle sono accelerate da campi magnetici avvolti a spirale nelle vicinanze del buco nero, ma la conferma sperimentale di questa ipotesi richiede uno sguardo ravvicinato alla parte più interna di questi getti.

Ora grazie alla risoluzione senza rivali del Very Long Baseline Array (VLBA) del National Radio Astronomy Observatory, gli astronomi hanno potuto osservare il materiale che e viene espulso esattamente secondo quanto previsto dalla teoria. "Abbiamo avuto l’occasione di gettare uno sguardo nella parte più interna del getto, quella in cui le particelle vengono in effetti accelerate, e tutto sopporta l’idea che siano proprio i campi magnetici ad alimentare il processo di espulsione”, ha spiegato Alan Marscher, ricercatore della Boston University, che ha guidato il gruppo internazionale di studiosi.

"Si tratta di un’enorme avanzamento nella nostra comprensione di un processo importante che si verifica ovunque nell’universo”. Marscher e colleghi in particolare hanno studiato una galassia chiamata BL Lacertae (BL Lac), distante dalla terra circa 950 milioni di anni luce. BL Lac è una blazar, cioè una galassia dotata al suo centro del tipo più energetico di buco nero. Com’è noto, il materiale attirato verso l’interno del buco nero forma un disco appiattito in rotazione chiamato disco di accrescimento: ogni tipo di materiale si muove dalla parte esterna verso l’interno e le linee di campo magnetico perpendicolari al disco vengono deformate, fino a formare un fascio che secondo gli astronomi alimenta e confina i getti di particelle.

Nelle regioni più vicine al centro del buco nero lo stesso spazio e i campi magnetici sono deformati


dall’attrazione gravitazionale e dalla rotazione. Stando alle previsioni della teoria, il materiale che si muove verso l’esterno nella regione di accelerazione più interna dovrebbe seguire una traiettoria “a cavatappi” all’interno del fascio di linee di campo magnetico deformate. Un’altra previsione riguarda la luce e altri tipi di radiazione emessi dal materiale in moto. Secondo il gruppo di Marscher avrebbe dovuto verificarsi un’emissione di un lampo poco dopo la fuoriuscita dalla regione di accelerazione.

Ed è proprio quello che ha verificato Marscher, autore di un articolo pubblicato sulla rivista “Nature”. Tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006, gli astronomi hanno osservato BL Lac con una schiera internazionale di telescopi mentre una certa quantità di materiale veniva espulsa.

Mentre il VLBA ha consentito di definire in modo preciso la sua posizione, altri telescopi hanno misurato le proprietà della radiazione emessa durante il processo. Sono state così osservate intense emissioni di luce, di raggi gamma e di raggi X esattamente dal punto in previsto dalle teorie. (fc)


http://www.lescienze.it/news/2008/04/24 ... io-579738/


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MessaggioInviato: 31/03/2012, 13:06 
scusate... non per accanirmi... [:o)]..

qualcuno ha un link per un grafico che mette in relazione:

- massa del buco nero
- gravità e variazione velocità di fuga dal suo centro

(noto che lo chiamano singolarità, ma non credo PROPRIO che la massa sia tutta in un punto, quella spaventosa aggregazione di neutroni e quant'altro avrà -sicuramente- un diametro reale dove le nostre leggi fisiche di propagazione io direi che sono alterate, molto alterate)

esistono calcoli in grado di dire (MOLTO) sotto l'orizzonte degli eventi il diametro del -corpo- fisico del buco nero, quale sia?

cmq io mi ero fatto un'idea spaventosa riguardo al nostro buco nero supermassiccio, quando in passato leggevo che era ampio tanto quanto fino all'orbita di Urano, credo che un buco nero -corpo fisico- così, inghiottirebbe metà galassia!
e l'orizzonte degli eventi sarebbe ad ad anni luce dal centro...
invece la distanza -orbita di urano- è proprio l'orizzonte degli eventi, non la superficie fisica della sfera buco nero...



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Nella buona e nella cattiva sorte: vale anche per le stelle? Prendiamo i sistemi binari. Finché tutto fila liscio, resistono alla grande, anche miliardi di anni. Ma appena le cose si mettono male, pure le coppie celesti sembrano mostrare segni di cedimento. E per cattiva sorte, nel loro caso, s'intende un incontro che più fatale non si potrebbe: quello con un buco nero. Secondo un articolo in uscita su Astrophysical Journal Letters, sarebbero infatti proprio le stelle doppie, i sistemi binari, la preda d'elezione dei mostri cosmici. I quali, però, si limiterebbero a nutrirsi d'un solo membro della coppia, lasciando fuggire la compagna – magari con qualche pianeta al seguito – a milioni di chilometri all'ora.
Stando al primo autore dello studio, l'astrofisico Ben Bromley della University of Utah, e ai suoi colleghi dello Smithsonian Astrophysical Observatory, questa ipotesi sarebbe in grado di spiegare la velocità con la quale i buchi neri supermassicci – come quello al centro della nostra galassia – mettono su peso. Ma come? Non si era appena congetturato, come riportato anche da Media INAF, che il piatto forte delle abbuffate fossero i dischi di gas? Dischi che, se presenti in coppie disallineate, giustificherebbero anche la rapidità di crescita dei buchi neri? «Può essere, ma sono poi così comuni, questi dischi disallineati», si chiede scettico Bromley, «da risultare significativi per spiegare la crescita dei buchi neri? Che il gas contribuisca alla crescita dei buchi neri va bene, ma come ciò avvenga ancora non si sa». E perché l'ipotesi del pasto a base di mezzi sistemi binari dovrebbe essere più convincente? «Perché il gas, come mostrano le osservazioni di altre galassie, a volte c'è e a volte no», dice Bromley, «mentre di stelle ce ne sono sempre».
D'accordo, mettiamo che sia così. Ma perché coppie, allora, e non semplici stelle solitarie? Anche su questo punto Bromley sembra avere idee piuttosto chiare: «Centrare un buco nero con una stella singola è un'impresa: molto più facile riuscirci con un sistema binario. È un po' come la differenza fra una fionda, che lancia una sola pietra, e le bolas, che hanno due o più palle legate fra loro: con queste ultime, centrare un bersaglio è assai più semplice». E una volta entrata nel campo gravitazionale del buco nero, di solito la coppia scoppia: mentre una delle due stelle viene catturata e risucchiata, l'altra, venendo improvvisamente meno il legame con la compagna, viene letteralmente fiondata via, diventando quella che gli astrofisici chiamano una stella iperveloce.
Questo meccanismo sarebbe dunque in grado di render conto della velocità di crescita dei buchi neri supermassicci? Stando a Bromley e colleghi, parrebbe proprio di sì. E questo anche rimanendo prudenti, ovvero assumendo che solo il 10% delle stelle faccia parte di sistemi binari, quando invece le osservazioni indicano che a condurre una vita di coppia siano almeno la metà del totale. Il modello, scrivono gli autori dello studio, predice in modo accurato sia il numero di stelle iperveloci (una ogni 1000-100.000 anni) che vengono osservate allontanarsi dalla Via Lattea, sia quello degli ammassi stellari che vengono visti dirigersi verso il buco nero supermassiccio ospitato al suo centro. Facendo un po' di conti, significa che il buco nero al cuore della Via Lattea, nell'arco degli ultimi 10 miliardi di anni, al ritmo d'un mezzo sistema binario al millennio si sarebbe potuto mangiare l'equivalente di 10 milioni di masse solari: un banchetto ricco a sufficienza, dunque, per giustificare il suo peso attuale, che si aggira attorno ai 4 milioni di masse solari.

Fonte: MEDIA INAF
skylive

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In un buco nero per definizione non esiste una "superficie compattata", solo l'orizzonte degli eventi ed il punto a dimensione nulla della singolarita'. Peraltro raggiungibile dagli oggetti che vi cadono dentro solo dopo un tempo infinito.


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numero_6, allora spiega perchè alcuni buchi neri sono qualificati con densità inferiore a 1, cioè a quella dell'acqua.
non è assurdo?

il fatto è che:
l'orizzonte degli eventi è tutto ciò che si può vedere di un buco nero, ma non costituisce il suo limite esterno...
poichè la sua forza gravitazionale è immensamente forte essa si esercita fino a 300.000km/s sulla superficie degli eventi...
al di sotto, molto al di sotto della superficie degli eventi c'è quella che viene definita singolarità, ma credo che sia diversa dall'essere un punto!

avrà il suo diametro, una condizione in cui i neutroni (protoni ed elettroni se compattati diventano anch'essi un neutrone) di tutta la massa della stessa che non è stata eiettata sono compattati

io NON credo che si tratti di un punto

il tempo infinito che dici per cui gli oggetti, pianeti, asteroidi, gas o stelle che siano cadono lì dentro è dato dal fatto che non se ne vede il tragitto, poichè quel tragitto non comunica nulla, in quanto la luce non manifesta nulla di quello che succede dall'orizzonte degli eventi fino alla cosidetta "singolarità"
ma il tempo credo che abbia un valore reale,
in relazione alla massa del buco nero (che si calcola in base al periodo orbitale attorno ad esso di altri corpi)



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