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31/03/2012, 01:41
Raziel ha scritto:
è veramente curioso, parlano di un sonoro 26%, dimenticando che il 25 di questa percentuale è fornita da dighe e centrali idroelettriche costruite cent'anni fa, visto che il lettore (********) medio associa ormai rinnovabile a solare o eolico nella migliore delle ipotesi, ma poi si sputt.... da soli dichiarando che bel il 93% delle fonti energetiche sono coperte da combustibili fossili. Delle due l'una.
Raziel ha scritto:
E poi voglio proprio vedere un domani quando ci sarà da smaltire migliaia e migliaia di pannelli e di batterie per l'accumulo, sì sì, voglio proprio farmela una grassa risata quando questa "filiera" di tecnologiavecchia di 30 anni darà tutti i suoi frutti amari, mentre all'estero il progetto Iter e similari corrono e corrono, mentre noi siamo qui a trastullarci con i pannelli comprati dai cinesi.
SI STA GIA' CREANDO ADESSO IL PROBLEMA DELLO SMALTIMENTO DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI.
In realtà il problema è piuttosto fasullo....anzitutto il silicio, che è la parte primaria dei pannelli, è praticamente "sabbia", lo smaltimento avviene come per le schede dei computer o dei circuiti stampati. Non è materiale tossico, non è materiale contro natura. Il pannello è rivestito da una lastra di vetro temperato, che si smaltisce come il cristallo, ed è rifinito dai profili metallici. Cè poi uno strato di EVA (Etil Vinil Acetato) che si smaltisce come si fa con le tovaglie impermeabili. Cavi e junction box si utilizzano normalmente in edilizia. Senza poi considerare che queste considerazioni le facciamo basandoci su quella che è la tecnologia di oggi...magari fra 15 o 20 anni e più, avremo affinato le tecnologie di recupero e ricicl dei materiali tanto da non doversene neppure preoccupare......magari il vostro pannello fotovoltaico diventerà parte del telaio della vostra futura motocicletta!
Un discorso diverso va fatto nel caso dei pannelli contenenti il TELLORURO DI CADMIO: è un materiale tossico ed infatti molte delle principali case produttrici di pannelli fotovoltaici sta abbandonando questo tipo di prodotto per fare solo quello a silicio.
Riciclare i pannelli fotovoltaici: in Germania il primo impianto europeo
http://www.ecoblog.it/post/7806/riciclare-i-pannelli-fotovoltaici-in-germania-il-primo-impianto-europeo
Che fine faranno i pannelli fotovoltaici, una volta giunti alla fine del loro ciclo produttivo? Chi recupererà il silicio, il tellurio e il cadmio?
E’ lo stesso settore fotovoltaico a dare le risposte con il consorzio PV CYCLE, nato nel 2007 che ha coniato lo slogan Energia fotovoltaica = energia doppiamente verde. Intanto in Germania First Solar, ha annunciato la costruzione di un impianto, il primo in Europa, per lo smaltimento dei pannelli, capace di recuperare il 90% dei materiali.
Attualmente hanno aderito 36 aziende cioè il 70% dei produttori europei, e il programma è finanziato interamente da loro e sarà pienamente attivo nel 2015, quando si è calcolato che iniziareanno ad esserci parecchi pannelli da smaltire.
I partecipanti al consorzio si sono impegnati a raccogliere il 65% dei moduli fotovoltaici europei installati dal 1990 e a riciclare l’85% dei materiali. Ma i problemi da affrontare sono ancora il censimento dei pannelli, il loro trasporto, l’organizzazione dei centri di raccolta, il conferimento e lo smistamento; altro intoppo è la tecnologia che deve intervenire per ricilare il pannello.
Scrive Pienosole:
la tecnologia per il recupero e riciclo dei materiali (attualmente sono operanti due tecnologie, quella di Deutsche Solar, valida per i pannelli a silicio cristallino, e quella di First Solar, valida per i moduli a base di tellururo di cadmio. Sono poi in fase di sviluppo processi per altre tecnologie).
31/03/2012, 02:12
Messaggio di superpippo
http://www.repubblica.it/ambiente/2012/03/30/news/enel_contro_rischi_rinnovabili-32459174/?ref=HRER1-1
Tutta da capire
Alcune considerazioni al primo impatto:
1)Allora queste rinnovabili tanto poco non producono
2)Perchè ENEL non si adegua e passa ad una ricerca mirata per avere impianti performanti e riportare il paese all'avanguardia tecnologica nel campo?.... e riconvertire non l'intera produzione, ma almeno una parte di essa? .... si creerebbero troppi posti di lavoro qualificati?
3)Si lamentano perchè inquinano meno????
31/03/2012, 03:09
31/03/2012, 09:55
31/03/2012, 10:45
Blissenobiarella ha scritto:
Raziel, leggiti con calma i contributi postati.
Su una cosa sono d'accordo: Il fotovoltaico non dovrebbe stare nei campi. Gli incentivi dovrebbero andare alle installazioni strategiche urbane. I campi dovrebbero essere coltivati le produzioni locali protette da leggi apposite contro la concorrenza sleale estera, e i prodotti di avanzo semmai usati per la produzione di biomasse.
31/03/2012, 10:49
Blissenobiarella ha scritto:
Il fotovoltaico non dovrebbe stare nei campi. Gli incentivi dovrebbero andare alle installazioni strategiche urbane. I campi dovrebbero essere coltivati le produzioni locali protette da leggi apposite contro la concorrenza sleale estera, e i prodotti di avanzo semmai usati per la produzione di biomasse.
31/03/2012, 11:07
Beppe71 ha scritto:
Comunque tornando al discorso di usare i campi per le coltivazioni locali, Blissenobiarella hai tocato un punto importantissimo. E con la predisposizione per la produzione di biomasse si otterrebbe una grande produzione energetica e a differenza del fotovoltaico un impatto ambientale notevolmente ridotto.