spero che tutti i partiti facciano cosi allora.almeno ce li leviamo tutti dalle scatole e poi si ricomincia magari.
nel frattempo tocca alla lega?benvenga. conosce le regole del gioco e sa quali sono i rischi.senza piu chi gli copre le spalle è fottuta.manco a sottolineare che se si fosse comportata bene e con onestà nn le sarebbe successo nulla.

Il punto è che purtroppo invece non fanno tutti questa fine.

Chi sostiene Monti rimane intoccabile mentre solo chi si oppone viene rimosso.

Basta guardare a Silvio che incassa prescrizione su assoluzione o a Penati e Lusi nel PD passando per Casini.


Come detto altrove, il fine è politico.

La responsabilità è dei singoli , raramente di un un'intero partito. in un partito ci sono dei ladri , anche nella lega . L'importante è fare come in passato . Cacciarli. X questo è in errore nn aver sospeso quel leghista indagato nella regione Lombardia. Quindi non è la lega ma di una cerchia ristretta di elementi nella lega. E le porcate sono a quanto pare tutte posteriori alla malattia di Bossi di 8 anni fa, 11 marzo 2004. Per Bossi è una doppia sconfitta, politica e umana. La sua fiducia è stata tradita pare da persone della sua stessa famiglia.
comunque voglio chiarire che nn vedo un complotto ma la tentazione o il rischio che da un'indagine legittima si arrivi a un tentativo di criminalizzazione di un'intero movimento costituito da persone oneste.

Le cadreghe e la Lega
L'ex tesoriere del carroccio siede in un importante consiglio di amministrazione. A che titolo e perché? Quante sono le cariche legate alla politica negli enti, aziende, partecipate varie? Il triumvirato potrebbe iniziare a far chiarezza partendo anche da lì

Sono giorni di passione per la Lega nord e per il suo “ex capo” Umberto Bossi. Ogni ora che passava, da quel terribile 3 aprile, segnava una nuova sequenza di notizie. Ore di filmati nei tg e nei talk show, e pagine intere di giornali hanno raccontato all’Italia intera il fitto passaggio di denaro che sarebbe servito a soddisfare esigenze private di vari soggetti.
Si è così aggiunto un altro tassello delle disfunzioni dell’assurdo sistema del finanziamento della politica.
Da martedì, per la Lega, sarà al lavoro Roberto Maroni, e con lui la coppia del bergamasco Calderoli e delle veneta Dal Lago.
Una bufera così pesante era difficile da prevedere, ma se guardiamo con maggiore attenzione a cosa è successo le domande non sono solo quelle di capire chi sapesse. Il vero danno a tutto il Paese non è solo quello di veder sottrarre denaro dalle casse dei partiti per farne uso personale. Certo è una pratica illegale e che faranno fatica a digerire i tanti militanti della Lega che per anni hanno visto Bossi come una divinità, ma il punto è un altro.
Quello che andrebbe spiegato loro, e anche a tutti gli altri italiani è perche Francesco Belsito (con Bossi nella foto sopra), oltre a fare il segretario amministrativo del carroccio, ricopriva altre cariche tra cui essere consigliere di amministrazione di Fincantieri. Una cosa mica da poco.
Fatti come questo ci permettono di capire meglio quanto sia difficile competere con le nostre aziende nei confronti del resto del mondo. Si dirà: ma lui era insignificante. Bene. E allora cosa ci stava a fare?
Maroni e compagni, nel fare pulizia, rendano trasparenti le centinaia di cariche che altrettanta gente ricopre per conto della Lega. Spieghino ai loro militanti perché devono stare in quei posti, quanto percepiscono e soprattutto che meriti hanno per ricoprire quei ruoli.
Le nostre, forse, sono parole al vento, ma tacere ora sarebbe essere conniventi e non è questa la nostra funzione.
Se la Lega vuole davvero tornare alle origini e levare la propria voce contro i soprusi della politica centralista e battersi per il proprio popolo, inizi con il dare un esempio che possa diventare una battaglia nazionale che investa tutte le forze politiche.
I cittadini vogliono sapere quante sono quelle cadreghe e quanto costano. Vogliono sapere perché la politica deve sistemare così tanta gente e spesso, vedi Belsito, senza alcuna competenza e neppure moralità. Noi potremmo stilare una lunghissima lista, ma ci aspettiamo la compili chi vuole lavorare davvero per il rinnovamento.
7/04/2012
Marco Giovannelli

Si non è un complotto, concordo anche io credo che tutta questa bufera è nata proprio da loro, però secondo te Bossi non sapeva niente di tutti quei milioni spesi per comprare il diploma a suo figlio Trota? Ma dai, non ci credo.

Sei sicuro che siano tutte posteriori ?
Io non lo sono.
Comunque sia questo accade quando all`Uomo offri su un piatto d`argento denaro e potere...che difficilmente in una societa` e civilta` malate come quelle attuali rifiutera`.
Siamo poi sicuri che chi si aggrega all`interno di un "partito politico" soprattutto in Italia lo faccia animato da puro e disinteressato spirito filantropico ?
Anche qui ho i miei dubbi.
Grazie.

Marco71.

Dubbi legittimi.
Quando manca il controllo di un leader, le anime marpione ne approfittano.
Quando poi queste anime sono le persone a te più vicine, ecco fatta la frittata.

Aztlan, davvero, come si può in tutta onestà prendere il caso Lusi ad esempio del complotto filo-governativo? Lusi è saltato fuori a febbraio, giusto? A febbraio sia il PD che Rutelli erano saldamente (molto più saldamente di adesso, oltretutto, almeno per quanto riguarda il PD) in maggioranza. Tu (cioè, non tu, ma insomma, la linea è quella) dici che "chi non si allinea è macellato". Lusi, come PD o come Terzo Polo (decidi tu) all'epoca era già allineato. Tutto quanto sta succedendo il Lombardia, poi, smentisce ancora il "complotto". Penati? E' uscito quando Monti non c'era. Se si tratta di "complotto", casomai, è di Berlusconi contro il PD (visto che all'epoca Lui governava). Formigoni? (già, chissà perchè Formigoni viene dimenticato) Era in maggioranza con Berlusconi ed è in maggioranza con Monti.

Quanto al fatto fondamentale (cioè che la Lega "si oppone"), davvero, è ridicolo. Lega e PDL si stanno solo contando: nei comuni importanti, al secondo turno, ritorneranno a fare comunella.

Renzo Bossi si è dimesso

MILANO - Come un uragano peserà l'annuncio di Renzo Bossi di dimettersi. L'annuncio al Tgcom 24: «Non sono indagato, ma credo che sia giusto e opportuno per il mio movimento fare un passo indietro. Spero che la magistratura possa dare delle risposte alle domande che oggi ci si pone. Sono sereno, so cosa ho fatto e soprattutto cosa non ho fatto e non sono indagato. In consiglio regionale negli ultimi mesi ci sono stati avvenimenti che hanno visto indagate alcune persone. Io non sono indagato, ma credo sia giusto e opportuno fare un passo indietro per il movimento». Così ha comunicato le sue dimissioni da consigliere lombardo della Lega. Un passo indietro che, nelle ultime ore, era stato chiesto da militanti ed esponenti leghisti con sempre maggiore forza.
....continua=>http://www.leggo.it/news/politica/lega_renzo_bossi_si_dimette_l_ex_autista_ero_il_bancomat_del_trota/notizie/174975.shtml

La politica ormai è solo un'agenzia interinale senza frontiere, nel senso che è uno strumento usato per guadagnare facilmente soldi a qualunque schieramento.

Sono sempre più convinto che ci meritiamo la classe politica che manteniamo.

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