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sanje ha scritto: Cita:
Ci saranno probabilmente migliaia e migliaia di metri quadri di bosco che forse non sono mai stati calcati fisicamente dall’uomo, anche se dall'alto o da lontano naturalmente sono stati ben mappati, delimitati e catalogati. Sicuramente si conosce la geografia del luogo, ma è difficile che ogni metro quadro abbia visto la presenza umana. Inoltre vuol dire poco, se qualcuno penetra in una zona i sasquatch si spostano (anche se in alcuni casi avrebbero lanciato pietre e rami contro i sapiens avvicinatisi troppo), esattamente come da noi fanno orsi, lupi e camosci (appenninici); il grizzly invece non è affatto detto che si sposti ma semmai tende a farti spostare.
ok d'accordo ma è possibile che non ci siano segni evidenti?
Bisogna chiedersi che tipo di rifugio potrebbe avere questo essere.
Se sono dotati di un certo livello di consapevolezza lo devono anche usare quando costruiscono il loro rifugio.
L'uomo sa individuare rifugi di animali ben piu piccoli e quindi mi chiedo dopo secoli di camminate possibile che non si è mai visto niente?
Anche un nomade costruisce un rifugio temporaneo.
Oltre ai rarissimi avvistamenti di questo essere, non abbiamo nessun segni evidenti del suo passaggio, tranne qualche impronta spesso dubbia.
E' per quello che io vado a pensare a grotte e accessi sotterranei nascosti.
Questo essere può essere anche avvistato via satellite.
Scusa, ma.... chi ti ha detto che "non è mai stato avvistato niente" a livello di tracce? Ciò che mi ha convinto della loro indubitabile esistenza è che di fatto non trovo nessuna obiezione valida ad essa, compresa anche quella dell'assenza di tracce che, di fatto, non sono per niente assenti.
Le tracce e i rifugi ci sono, eccome. A parte il fatto che, da quel che ho capito, le caverne sono molto numerose nella zona delle Montagne Rocciose e non solo là, sono stati ritrovate delle "capanne" o dei "nidi" di rami e tronchi spezzati o strappati a viva forza, non tagliati con la scura. Attorno sono stati trovati cumuli di escrementi e sono stati rinvenuti peli all'interno.
Si tratta evidentemente di sedi temporanee, dato che sembra che siano, almeno in parte, dei nomadi.
Altri invece sono evidentemente sedentari, come la tribù di Ape Canyon, vicino al vulcano Saint Helen. Le leggende dei nativi dicono che vivono in una grande caverna, e si sa che le zone vulcaniche sono particolarmente ricche di caverne, per ovvi motivi geologici. Forse la tribù dei Seeahtik si è stabilita là proprio per questo.
Gli avvistamenti del Bigfoot poi non sono affatto "rarissimi"... ma proprio per niente! Ci sono centinaia e centinaia di avvistamenti in tutto il Nord America, dalla Florida fino all'Alaska!
Tutte le tribù di Americani Nativi parlano di loro, e quasi non c'è stato nordamericano, sia esso statunitense che canadese, che non abbia i suoi begli avvistamenti!
Se poi aggiungiamo gli avvistamenti di esseri simili in Asia ed Australia, il numero cresce in modo esponenziale.
E molto spesso questi esseri non vengono avvistati solo nel profondo delle foreste, ma anche in prossimità delle abitazioni.
Forse non sono stato molto chiaro su quali e quante sono le tracce su cui si fonda la documentazione sul loro conto, quindi adesso farò una lista sugli indizi e le prove su cui si fondano i "believers", cioè i "credenti" nell'esistenza dei Bigfoots, come vengono chiamati in Nord America, contrapposti agli "skeptics", quelli che invece si rifiutano di crederci, e le cui argomentazioni si fanno sempre più deboli e sempre più fondate solo sull'ignoranza, e non sulla conoscenza del fenomeno.
1) AVVISTAMENTI VISIVI: migliaia di persone dichiarano in tutto il Nord America di aver avvistato uno o più di tali creature, e in alcuni casi di avere avuto un incontro diretto.
Le persone che dichiarano di averli visti sono sempre molto concordi e coerenti nelle descrizioni di tali esseri, raffigurati sempre come giganti pelosi con alcune caratteristiche scimmiesche ma prevalentemente umane.
I testimoni sono persone di tutte le estrazioni e condizioni sociali e di tutte le età, non c'è nessun valido motivo per pensare che siano tutti visionari o bugiardi.
2) RAPIMENTI E SPARIZIONI:
Si sono dati alcuni casi, rari per fortuna, di rapimenti di persone da parte di queste creature, e di sparizioni misteriose legate presumibilmente ad esse. In due casi le vittime dei rapimenti hanno potuto liberarsi e raccontare la loro traumatizzante storia, raccontata in modo realistico e senza indulgere ad aspetti fantasiosi. In un caso invece, la persona rapita non è mai stata ritrovata, e in un altro la persona è scomparsa senza lasciare traccia.
Non sono attualmente a conoscenza del fatto se per caso è stata fatta un'indagine su tutte le sparizioni misteriose negli Stati Uniti, per vedere se è possibile legarle ai Bigfoots.
3) MITI E LEGGENDE DEGLI AMERICANI NATIVI:
Praticamente tutte le tribù del Nord America hanno leggende che parlano di queste creature, e le descrivono più o meno nello stesso modo, cioè come giganti pelosi e strettamente imparentati con l'uomo. Per tali leggende, i Bigfoots non sono né animali né spiriti, ma persone che vivono, pensano e parlano come gli esseri umani.
E' da notare che le leggende, quando non hanno una base di realtà, finiscono per alterarsi in innumerevoli modi diversi, mentre invece se si fondano su basi reali mantengono un carattere realistico.
Gli Americani Nativi affermano nella maggior parte dei casi che questi esseri esistono ancora, e i loro racconti risultano coerenti con gli avvistamenti.
C'è inoltre il caso di un reperto archeologico che dimostrerebbe la loro esistenza come esseri reali: un vaso di una cultura nativa che mostra vari esseri reali, senza alcuno spirito o essere immaginario: uomini, donne e animali. Assieme a loro compaiono anche dei Bigfoots, rappresentati come giganti ominidi.
Il che dimostra che i nativi vedevano i Bigfoots in carne ed ossa come qualsiasi altro essere fisico.
4) VOCI E SUONI: In parecchi casi sono state registrati le voci dei Bigfoots, i quali sembrano avere l'abitudine di urlare di notte nei boschi, probabilmente per comunicare con i propri simili dispersi nella selva.
Tali voci sono spesso associate a colpi che sembrano dovuti al battere di grossi bastoni sui tronchi degli alberi, evidentemente anch'essi usati come segnali (una specie di "alfabeto Morse" primitivo?).
Oltre alle impressionanti registrazioni di urla, ce ne sono alcune di voci parlanti, cioè di veri e propri discorsi in una lingua sconosciuta, con suoni praticamente irripetibili alla voce umana.
5) IMPRONTE: Si trovano numerose impronte di piedi nelle zone di avvistamento. Gli scettici credono che si tratti solo di contraffazioni, ma uno scienziato forense, inizialmente scettico, si è convinto invece che almeno una parte di esse sono autentiche, in quanto i calchi in gesso di queste impronte mostrano spesso non solo l'anomala forma del piede (non solo più grande di quello dell'Homo Sapiens, ma anche più flessibile e potente, e dalla forma leggermente diversa), ma anche le impronte digitali della pianta, che sono diverse da quelle umane, essendo non trasversali alla pianta del piede, come le nostre, bensì longitudinali. Inoltre i calchi mostrano persino le cicatrici del piede, e la loro rimarginazione, cosa difficilissima da replicare.
Ora, siccome è molto difficile pensare a falsari così astuti e con così tanto tempo da perdere da imbrogliare tanta gente solo per il gusto di farlo e non certo per guadagnare soldi, da inventarsi di sana pianta un piede umanoide ma con caratteristiche alterate e con tanto di cicatrici, possiamo ragionevolmente pensare, dato che abbiamo anche l'approvazione di uno scienziato della polizia, che si tratti di impronte reali, e non di bufale.
6) TRACCE NEL BOSCO E PRESSO LE ABITAZIONI: Si tratta di tracce che possono certo essere ricondotte ad altro (burle, abbagli, cause di altra natura), ma che comunque possono essere prove. Diciamo che la cosa è allo studio.
Come ho già detto, a volte si trovano "capanne" nel bosco, assieme ad escrementi e peli, oltre a vari danni e tracce lasciate nei giardini e in alcuni casi anche dentro le case. Ci sono alcuni rari casi di presunte irruzioni di Bigfoots in abitazioni, in un caso in Canada c'è stata addirittura un'intera baita il cui interno è stato letteralmente devastato dalla furia di un Bigfoot, sembra. Forse a scopo intimidatorio.
Un'altra traccia che lasciano, è quello di spezzare tronchi per segnare il loro territorio.
Per finire, ci sono alcune fotografie (che naturalmente però non dimostrano niente, al momento, ma che potrebbero fornire indizi per ulteriori ricerche) di "composizioni di pietre", quasi minuscoli altari o tumuli di pietre, probabilmente a significato magico-religioso.
7) FOTOGRAFIE E FILMATI: In alcuni casi i Bigfoots sono stati filmati e fotografati. Molte immagini sono risultati essere degli "hoaxes", degli imbrogli, altri invece sembrano essere autentici, in particolar modo il famoso video di Patterson. Tuttavia le immagini catturate e chiare di questo essere sono davvero poche.
CAMPIONI DI DNA: Sono allo studio attualmente campioni di DNA dei Bigfoots, ricavati da escrementi, sangue e peli, cosa abbastanza ardua e difficile perché, da quel che ho capito, il DNA di feci e urina si decompone rapidamente appena viene a contatto con l'aria.
Tuttavia, sembra che si stiano facendo progressi in questo senso, e si è già stabilito che tali campioni dimostrano che si tratta di un essere imparentato sia con le scimmie antropomorfe come gli scimpanzé, sia con l'Homo Sapiens, ma più al secondo che alle prime.
ULTERIORI ARGOMENTAZIONI CONTRO L'IDEA CHE SI TRATTI DI UNA MERA LEGGENDA O DI UN'ALLUCINAZIONE COLLETTIVA:
Gli scettici, che credono che il Bigfoot sia solo una leggenda antica trasformata in leggenda metropolitana, non hanno mai notato una cosa: se davvero gli avvistamenti sono solo dovuti a bugie per attirare l'attenzione, o allucinazioni ed abbagli, perché avvengono in determinati posti, e non in altri?
Perché, per esempio, in certi paesi avvistamenti di queste creature non ce ne sono? Perché tali avvistamenti si concentrano soprattutto in Nord America e in Asia, e a volte in Australia, e non invece in Sud America, in Europa (a parte alcuni casi nell'Europa Orientale) e in Africa? Oggi, con i mass media, anche le leggende si trasmettono facilmente di paese in paese, eppure i Bigfoots nord-americani restano nord-americani, gli Yeti tibetani restano tibetani, gli Yowie australiani restano australiani e gli Almasti del Caucaso e della Siberia vengono avvistati solo là.... se fossero allucinazioni, perché non abbiamo storie di turisti sulle Alpi che vedono lo Yeti, o che vedono il Bigfoot nella foresta amazzonica o sulle Alpi, o fra le nevi dell'Antartide?
Tutte queste cose assieme, a mio giudizio, non possono che voler dire una sola cosa: il Bigfoot e i suoi parenti affini esistono senza alcun dubbio, e non appena le ricerche sul suo DNA saranno concluse, la loro esistanza sarà scientificamente provata anche in via ufficiale.
Per il momento, a me basta il buon senso....
Per quanto riguarda le argomentazioni degli scettici, esse ormai si riducono a una sola:
Se davvero esistono, perché non siamo ancora riusciti ad averne trovato uno, vivo o morto che sia?
L'obiezione è la più semplice: perché si tratta di persone umane, e non di animali. Tutto fa pensare che essi non abbandonano i loro defunti all'aria aperta, ma che li seppelliscano, come fa ogni popolazione, anche primitiva.
Questo, assieme al fatto di essere una popolazione al massimo costituita di poche migliaia di individui (le stime massime che ho trovato parlano di 6000 individui in tutto il Nord America), dispersa in spazi enormi e con una ferma e solida decisione collettiva di nascondersi agli Homo Sapiens, considerati esseri "diversi" e "spaventosi" (provate a pensare a cosa significa, per le loro menti di uomini preistorici, vedere un'automobile, un camion, una casa moderna, una città, un elicottero, un aereo i sistemi di illuminazione stradale e tutte le "diavolerie" che possediamo e portiamo addosso!) da cui tenersi lontani, anche se probabilmente arrivano spesso a rubacchiare dai campi e dai frutteti il cibo a loro necessario.
Insomma: a questo punto che dubbi si possono ancora avere?