02/05/2012, 23:40
03/05/2012, 11:19
05/05/2012, 21:55
sezione 9 ha scritto:
La popolazione è un problema dal momento che l'umanità non è più completamente soggetta alle leggi di natura. Una volta il debole (o semplicemente lo sfortunato) crepava e basta, ora abbiamo i mezzi per far vivere anche chi, secondo la natura, non dovrebbe farcela. Ovvio che sono contento che sia così, ma se la natura non fa più il suo dovere, l'equilibrio naturale non esiste più per l'essere umano e quindi deve essere l'uomo a sostituirsi alla natura.
Che la popolazione sia già ora troppa secondo me è evidente: le risorse sono distribuite malissimo, d'accordo, ma qui, in Italia, per produrre solo una parte del cibo che mangiamo abbiamo distrutto i campi: i "fertili campi coltivati" sono fertili ormai solo perchè dopati con fertilizzanti. Per produrre le risorse attuali già abbiamo imposto alla terra un regime insostenibile, figuriamoci se dovessimo dar da mangiare a 8,9 0 10 miliardi di persone. Un ettaro di terreno produce x quintali di grano, non di più. Per aumentare la produzione, abbiamo preso i terreni più fertili e li abbiamo messi sotto un tale sforzo produttivo che ora si sono impoveriti. Non ce n'è più di terra buona "naturale". Ma se anche mi sbagliassi, un limite esiste comunque, sia alla produzione che all'abitabilità: non è la stessa cosa dire che in un chilometro quadrato vivono 100 persone e che nello stesso spazio ci vivono 1000 persone. La terra oltre una certa soglia non può produrre, e la popolazione aumenta non certo nelle zone desertiche, ma dove la vita è possibile, dove l'agricoltura è possibile: più aumenta la popolazione, meno terreni coltivati avrai, e più dovrai sfruttare quel che ti resta, impoverendoli e accelerando il default alimentare.
E' per questo che, oltre a dover redistribuire equamente le risorse, dobbiamo anche trovare il modo di vivere in maniera più equilibrata con la natura, e questo significa anche dire che un tale territorio può sopportare solo un certo numero di abitanti. Dobbiamo rivedere modelli di produzione (solo quello che ci serve e niente di più) e sistemi di governo (e ci vuole un unico governo mondiale per imporre un'unica legge mondiale: finchè ce ne saranno tanti, ognuno penserà per sè e sfrutterà gli altri, e se ci saranno ricchi e poveri la concentrazione di ricchezza da una parte, e di ignoranza, fame, miseria e figli dall'altra, non cambierà mai). Il sistema è sbagliato, PER QUESTO la popolazione è troppa e troppo divisa in "classi".
Quanto al resto, io non ho mai sostenuto che sia necessario (per volere divino? Bah!) morire. Quello che dico è che finora l'essere umano ha creato strutture sociali-politiche-economiche eccetera fondate su questo: si nasce, si cresce, si mangia, ci si riproduce e si muore. Anche gli Stati funzionano così: fondi Roma, cresci a potenza regionale, ti mangi gli Stati vicini, diventi Impero, ti riproduci portando la tua cultura in giro per il mondo, e poi muori a lasciar spazio ai figli (visigoti, ostrogoti e regni barbarici vari). L'uomo è fatto così e così costruisce. Se tu mi modifichi questa legge di base mi diventi "altro". Se tu diventi "immortale" la prima conseguenza è che la società diventerà "immortale". Sempre uguale a se stessa. E' la morte che ci mette fretta. Pensa a com'è il mondo adesso in mano ai settantenni e pensa come sarà in mano a gente che avrà, boh, 1000 anni.
E l'esigenza riproduttiva non è solo dar sfogo agli istinti. Avere figli è, ora, un aspetto fondamentale della vita delle persone. Slegare completamente l'aspetto sessuale da quello riproduttivo significherà far saltare il concetto di "famiglia". Persone dalla vita lunghissima non creeranno più legami stabili, e la "riproduzione" finirà delegata ai laboratori, che potranno stabilire la quota annuale di nuove nascite, e l'educazione dei nuovi nati finirà in mano completamente a istituti creati apposta.
Sempre ammesso che l'esigenza riproduttiva (e sessuale) ci sia ancora, cosa di cui dubito. Se il futuro è artificiale, beh, un corpo artificiale non ha certo esigenze di soddisfare i suoi bassi istinti (bassi poi, come se ci fosse qualcosa di meglio!). Uomo e donna saranno definizioni che scompariranno, l'attrazione fisica non esisterà più, e qualsiasi emozione, dato che si tratta in definitiva di fenomeni chimici e/o elettrici, sarà tranquillamente simulata da programmi o da chissà quali sostanze.
Ora, prendete i "grigi", considerateli evoluzione artificiale costituita da parti biologiche e parti (boh?) biomeccaniche, senza emozioni, asessuati, magari controllati da una élite di superuomini (o superesseri, insomma) e ditemi, in tutta onestà, se questo non è anche il futuro della razza umana. Vi piace? A me sinceramente no.
05/05/2012, 22:26
06/05/2012, 01:37
quisquis ha scritto:
Tutto ciò che si appoggia ad una base fisica, sia essa biologica sia essa artificiale, prima o poi deve mollare questo appoggio, in sostanza deve morire (per chi crede che oltre il fisico non ci sia nient'altro) oppure passare ad altro stato (per chi non lo crede). Anche corpi artificiali perfettamente costruiti prima o poi si degraderanno; ci metteranno di più, ma si degraderanno; dal punto di vista di chi crede alla possibilità che l'intelligenza possa sussistere anche senza supporto fisico, ma che abbia bisogno di esso per manifestarsi sul piano fisico, una civiltà di automi biologici talmente perfetti da essere indistinguibili dagli esseri viventi "originari", in pratica i CTR di "amicizia" nonché i protagonisti dei romanzi di Asimov, potrebbe perfino essere più appetibile di una "normale" civiltà di essere puramente biologici, perché potrebbe garantire una vita fisica più lunga e priva di malanni, ammesso e non concesso che le funzionalità del cervello "bionico" siano almeno paragonabili a quelle del cervello organico puro, altrimenti non ne vale la pena; e non mi riferisco alle capacità di calcolo, ma a tutto quel complesso di fattori che, rendendoci consci dei nostri limiti, ci spinge a superarli.
06/05/2012, 09:30
Enkidu ha scritto:
I supporti fisici artificiali di degradano anche loro, ma puoi ricorrere ai ricambi...
e soprattutto non consumano né aria, né acqua, né cibo.... solo energia. E inoltre non si ammalano.
Gli scenari che possiamo immaginare sono infiniti, e tutti ancora indimostrati.
06/05/2012, 21:25
03/07/2014, 14:33
03/07/2014, 18:02
03/07/2014, 20:30
04/07/2014, 00:30
04/07/2014, 10:19
Alessandro Cacciatore ha scritto:
Ipotizzi una epidemia di zombie?
04/07/2014, 14:15
04/07/2014, 14:57
06/07/2014, 19:49
Usa. Krugman, ”una falsa invasione di alieni porrebbe fine alla crisi economica”
”Se un giorno scoprissimo che gli alieni stanno pianificando un attacco sulla terra – ha osservato Krugman – saremmo costretti a costruire enormi strutture per difenderci da questa minaccia. A quel punto l’inflazione e il deficit di bilancio sarebbero problemi secondari rispetto al rischio di finire vittime dei marziani”.
”E questa attuale crisi continua – ha proseguito – potrebbe concludersi nel giro di 18 mesi. Sarebbe come l’episodio di Twilight Zone, quando la minaccia degli extraterrestri viene costruita ad arte per assicurare la pace nel mondo. Questa volta non abbiamo bisogno della minaccia degli alieni per por fine ad una guerra mondile, ne abbiamo bisogno affinchè il governo federale elargisca uno stimolo fiscale”.
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